Liiintervista/2 || punto di vista degli iscritti alla gestione separata
«Il vero nodo da sciogliere
é il potere d’acquisto»
Per Anna Soru (Acta) la posizione pit delicata é quella delle donne
«Con la partita lva andare in pensione a 60 anni é penalizzante»
evogliamo dire che
« V'Inps rende di pi
di tante pensioni
priwate, anche alla luce di que-
sti dati, possiamo farlo. Ma
nom so quanto sia consolato-
Tio...».
Anna Soru, presidente di
Acta (Associazione consulen-
ti terziario avanzato), non ne
fa una questione di categoria:
«ll contributivo rappresenta
un netto peggioramento per
tutti. In questo quadro, la pe-
nalizzazione per le partite Iva
riguarda quelle con maggiore
anzianita contributiva, che
hanno iniziato a lavorare pri-
ma della riforma e per le qua-
linon é stato previsto nessun
regime transitorio. Ma analo-
go svantaggio riguarda chi da
dipendente é passato a parti-
ta Iva prima della riforma e
che non aveva accumulato an-
cora il minimo per la pensio-
ne».
E tuttavia, anche per le par-
tite Iva seppur in misura mi-
nore rispetto ai dipendenti,
se potessimo considerare i
contributi versati nelle casse
dello stato come un investi-
mento finanziario, essi sem-
brerebbero assai redditivi per
l'investitore-contribuente.
«Non ne sono affatto convin-
ta. Anzitutto perché, per tutte
Je categorie analizzate, si con-
siderano solo i versamenti a
carico del contribuente. Si
contassero anche quelli versa-
ti dall’azienda, che sono pur
sempre soldi “dei” lavoratori,
difficilmente si arriverebbe ai
rendimenti a tre cifre di cui si
parla»,
Tre cifre o meno, anche
per le tartassatissime _parti-
te Iva il return on invest-
ment in termini reali @ supe-
riore al 20%. Mica male, no?
«Per considerarlo un inve-
stimento cosi positive, dob-
Pee
biamo dimenticarci che si par-
la di un immobilizzo di dana-
ro che dura decenni. Io do i
miei soldi a un fondo non po-
tendoli usare per trent’anni, e
questo poi mi da un rendi-
mento del 20%. Non mi pare
entusiasmante. E poi c’é un
omissis : si da per scontato che
il potere di acquisto resti im-
mutaio, menire scontato non
é, anzi il suo mantenimento
costante @ una delle grandi sfi-
de, finora perdute. Se si consi-
dera quanto rende investire
in una casa, pur con tutte le
crisi cicliche del comparto, ci
sirendera facilmente conto di
cosa, ancora, convenga di
pit».
Irallentamento economi-
co avra un impatto sulla di-
namica previdenziale?
«Assolutamente si. La re-
munerazione dell’investimen-
to pensionistico é ancorata al-
Yandamento del Pil che negli
ultimi due anni @ negativo e
anche questo pesera».
In questo quadro, dai dati
dello studio emerge che,
“sfortunate tra gli sfortuna-
ti’, le donne con partita Iva
sono quelle con il tasso di so-
stituzione piii svantaggioso
Non dobbiamo
dimenticare
che si parla
di un immobilizzo
che dura decenni
per un rendimento
~ del 20%.
Non mi pare
entusiasmante
nna Soru presidente di Acta
elaredditivita media dell’in-
vestimento pensionistico
ore.
«Si, lo studio considera pe-
rd il caso della donna partita
Iva che va in pensione a ses-
sant’anni accettando una de-
curtazione dell’8%. Ahimé,
credo che potranno permet-
terselo in poche, a differenza
di quanto accadeva con il si-
stema contributivo che preve-
deva una compensazione, for-
se un po’ paternalisticamen-
te, la funzione di cura familia-
re...»
Ci sono proposte in grado
di riequilibrare la partita?
«ll disegno di legge Cazzola
@ una buona proposta per ini-
Ziare a discutere. Se il Javora-
tore ha dieci anni di versa-
menti reali, si garantisce una
pensione che é pari alla pen-
sione sociale, in aggiunta al
trattamento gia previsto dal si-
stema contributivo. Inoltre, il
trattamento contributivo nel-
la proposta @ uguale per tutti i
lavoratori. Infine, per le lavo-
ratrici madri prevede il rico-
noscimento di peculiari age-
volazioni pensionistiche»,
JACOPO TONDELLI
jtondelli@corriere.it