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FASCISMO

Il Fascismo nato nel nostro paese dopo la fine della Grande Guerra, come
conseguenza alla crisi economica e politica della penisola all'indomani del primo
conflitto mondiale. Vediamo, in breve, come nato e poi sviluppato questo
Movimento. L'Italia contava all'incirca settecentomila vittime e oltre un milione di
feriti, al termine della guerra. La situazione sociale era difficile e la disoccupazione
provocava inquietudine soprattutto nella classe operaia.
In questo contesto nel 1919, nascevano a Milano i " fasci italiani di combattimento"
che si trasformarono nel tempo in Partito Nazionale Fascista. Il Movimento vista la
situazione difficile si inser facilmente nella complicata situazione del dopoguerra. La
gente aveva bisogno di certezze, di credere in qualcosa. Il loro fondatore part con
l'intento di creare un nuovo partito politico ma il malcontento, il desiderio di
cambiamento e il clima che si respirava in quel contesto storico, anim i sentimenti
degli ex-combattenti e della gente comune che versava in situazioni di disagio
economico.
All'inizio del 1920 il partito invade tutte le classi sociali, non esclusi i contadini. Nelle
elezioni dell'anno seguente i fasci eleggono, tra i loro deputati, Benito Mussolini. La
sinistra troppo debole e la profonda crisi economica favoriscono la nascita di un partito
che ha come obiettivo la conquista del potere. Il 1922 l'anno della "marcia su Roma"
con Vittorio Emanuele III che concede allo stesso futuro "Duce" l'incarico di formare un
nuovo governo, anche per evitare disordini e rivolte; intanto il regime cresce e
procede, abolendo le istituzioni sindacali e la libert di stampa e impadronendosi del
potere esecutivo e legislativo. Dal 1925 al 1928 si ha il consolidamento del partito.
Il movimento differisce da quello tedesco perch meno spietato e autoritario sebbene
questo non giustifichi i metodi di repressione adottati dal regime. Il Duce governa
appoggiandosi a varie organizzazioni creando una larga collaborazione. In quel periodo
si sviluppano la autostrade, le ferrovie e la rete stradale. Nascono scuole, poste,
municipi e in modo particolare si favoriscono i lavori pubblici. Il P. N. F. Si consolida e
intanto scoppia il Secondo Conflitto Mondiale. L'Italia si allea con la Germania guidata
da Adolf Hitler. Nel 1945, anno della fine del conflitto, il Duce viene catturato dalle
milizie partigiane, movimento di resistenza nato negli anni venti proprio in opposizione
al regime, e fucilato. L'Italia subir l'occupazione tedesca per poi venire liberata dagli
eserciti alleati.

NAZISMO
Vediamo insieme quali sono state le dinamiche che hanno portato la nostra civilt ad
uno dei momenti pi bui e raccapriccianti della storia: lo sviluppo del nazismo. Nel
1920 il Partito operaio tedesco si era trasformato nel Partito nazionalsocialista, il cui
programma consisteva nell'eliminazione del marxismo, del liberismo e della
democrazia. Membro influente del partito, ancora molto piccolo, era Adolf Hitler,
austriaco di nascita. Un'importanza centrale nell'ideologia del partito era attribuita al
concetto di razza: per il partito, infatti, esistevano razze umane superiori, come quella
tedesca, o ariana, che avevano il diritto di espandersi territorialmente, e razze
inferiori, come quella ebraica e quella slava, che dovevano sparire o rassegnarsi al
rango di servi.
Gli ebrei, in particolare, rappresentavano la somma di tutti i mali della Germania (mito
negativo) ed erano visti come una lebbra sociale da estirpare. La democrazia, poi, era

anch'essa ritenuta un male: secondo l'ideologia dei nazionalsocialisti la gerarchia era


un fatto di natura, per cui doveva esistere qualcuno che dettasse gli ordini e qualcuno
che si limitasse ad obbedire. Da qui, si comprende la grande importanza attribuita dai
nazisti ai valori dell'obbedienza e della fede nel Fuhrer ("capo supremo") imposti alle
masse, ed alla propaganda ideologica verso queste ultime.
Gli ideali antisemiti e antidemocratici attecchivano bene in Germania ed erano pi
antichi del nazismo, ma nel 1923, quando Hitler tent di prendere il potere con un
colpo di stato, il suo partito era ancora di dimensioni troppo modeste perch l'impresa
riuscisse. Arrestato e incarcerato per quasi un anno, Hitler precis i suoi ideali nel libro
Mein Kampf. Il carcere e l'esempio di Benito Mussolini convinsero Hitler a rinunciare ai
metodi violenti, almeno nell'apparenza, per la scalata al potere.
Nel 1929, la terribile crisi economica regal milioni di voti ai nazisti. Hitler arriv
secondo alle elezioni presidenziali del 1932, vinte da Hindenburg, ma nelle elezioni
dello stesso anno per il Reichstag i nazisti divennero il primo partito tedesco. Dopo
complesse vicende politiche, nel 1933 Hindenburg nomin Hitler cancelliere. Il
nazismo era dunque arrivato, per vie pacifiche e legali, al potere. Iniziava cos,
torbidamente e sotto lo scudo di una falsa democrazia, la storia dell'ideologia pi
devastante che l'uomo abbia mai conosciuto.
COMUNISMO
Mentre la Prima Guerra Mondiale si svolgeva, nel marzo del 1917 operai e soldati di
Pietrogrado si rivoltarono contro lo zar Nicola, sovvertendo il governo e formandone
uno provvisorio e moderato. Esso si proponeva di continuare la guerra assieme
all'intesa e di aprirsi all'occidentalizzazione politica ed economica, sostenuta
soprattutto dai bolscevichi. La scintilla rivoluzionaria era partita dai pensatori, mentre i
bolscevichi (fazione che sosteneva il potere operaio) furono presi di sorpresa dal
cambiamento; al potere andarono i Soviet, una sorta di parlamento proletario.
Circa un mese dopo, Lenin torn in Russia e diffuse le dieci tesi di aprile. Al loro interno
si evincevano alcuni punti chiave come: una presa di potere immediata, il
rovesciamento della struttura marxista, l'uscita dal conflitto mondiale (con stipulazione
di una nuova pace), la concessione delle terre ai contadini pi poveri, l'instaurazione di
una teoria comunista russa per le esigenze contadine. Di conseguenza si istitu il
secondo governo provvisorio, capeggiato da Kereski, il pi estremo tra i moderati.
Lenin svent il colpo di stato pensato da Kornilov, e organizz le proprie forze sul
bolscevismo; assieme a Trotsky assalt il palazzo d'inverno, impadronendosene senza
spargimenti di sangue.
A Pietrogrado si form il Congresso dei Soviet, col compito di approvare le tesi di
Lenin; esso respinse le opposizioni con una vera e propria dittatura, basata su severit
e autoritarismo. Il successivo patto di Brest - Litovsk caus disordini e subbugli: le
Armate Rosse bolsceviche si scontrarono con le Armate Bianche avversarie e
trionfarono anche, ma uscirono dalla guerra civile cos indebolite che la Polonia cerc
di approfittarne con un attacco nel 1920. Esso fu comunque contenuto e si risolse con
una pace.
Il governo di Lenin si bas sulla Comintern, che realizz i punti del comunismo di
guerra bolscevico. Fu comunque un'ideologia che non diede risultati: l'economia si
appiatt e il popolo risent negativamente dei cambiamenti, emigrando e lasciando solo
minoranze. Nel 1921 si abbatt anche una carestia. Nel 1922 nacque poi l'URSS, col
partito comunista unico dittatore, che lottava per laicizzare lo stato. Poich Lenin si

ammal gravemente, ben prest sal come segretario del partito comunista Stalin. Egli
mostr da subito un forte autoritarismo, e quando Lenin mor, assunse pieni poteri. I
contrasti furono superati con la forza e con la pulizia politica degli avversari, e il suo
socialismo continu senza influenze europee.
La Rivoluzione del 1917 segn un periodo importante per la Russia, grossi
sconvolgimenti segnarono in modo pesante il futuro del paese e ne decretarono le
sorti degli anni a venire. Approfondire certe tematiche e certi aspetti della storia ci fa
capire in maniera ancora pi chiara la cultura di certi paesi e i perch nelle decisioni
dei medesimi rispetto a molte questioni mondiali. La storia fondamentale per
conoscere le origini di ognuno di noi.

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