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Bollettino Trimestrale

U N A VOC E

OTTOBRE - DICEMBRE 4/2014 NN. 56-57 Nuova Serie


GENNAIO - MARZO 1/2015

LEUCARISTIA ESSENDO LA NOSTRA PASQUA


E INSIEME UN SACRAMENTO E UN SACRIFICIO
Tutto portava, dunque, unidea di sacriicio nella Cena di Nostro Signore: non da meravigliarsi se
la Chiesa lha cos fatta propria. Non si deve obiettare che Ges Cristo ha istituito un sacramento,
e lha istituito per mangiare e non per offrire, oppure che ha istituito non un sacriicio, ma la
commemorazione di un sacriicio. Infatti la ragione di sacramento non ripugna affatto a quella
di sacriicio, ancor meno il mangiare e la commemorazione. Ne testimone, senza andar pi
lontano, la festa di Pasqua che fu per gli Ebrei insieme un sacramento e un sacriicio, una cosa
che si offriva e che si mangiava come tante altre vittime. Era un vero e proprio sacriicio che si
ripeteva tutti gli anni, e insieme la commemorazione di un sacriicio mediante il quale il popolo
di Dio era stato liberato dalla gran piaga dEgitto.
Richiamate qui alla memoria questa notte tanto funesta per gli Egizi, in cui lAngelo doveva
passare in tutte le loro case a sterminare i primogeniti. Gli Ebrei non meritavano di essere
castigati meno degli altri, perch tutti hanno peccato e hanno bisogno della bont di Dio. Ma Dio
voleva risparmiarli e liberarli dun colpo dalla schiavit dEgitto. Voi sapete che per questo egli
ordin loro di sacriicare un agnello per ciascuna casa, mangiarlo e bagnare le porte di casa con
il suo sangue. Passer, dice il Signore, e sopprimer tutti i primogeniti degli Egizi, ma quando
vedr il sangue sulla porta delle vostre case, passer oltre e non vi perder come gli altri (Es. 12,
12 ss.). Anzi, da questo stesso giorno voi uscirete dalla schiavit, e lEgitto sar ben contento di
rimettervi in libert. Ecco il sacriicio della liberazione. Bisogna ancora che vi racconti come Dio
ordin che si rinnovasse ogni anno? In memoria di questa notte della liberazione del popolo
si doveva ancora immolare un agnello, ancora spargerne il sangue. Perch? il Signore passer
ancora una volta con la sua mano vendicatrice? Niente affatto, una commemorazione, e tale
commemorazione come laltra un sacriicio, un agnello come allora, un sangue sparso in
memoria della liberazione compiuta, come allora era stato sparso per compierla. Voi ben capite,
senza bisogno di dirlo, che il primo sacriicio la fonte e il principio e rappresenta la morte di
Ges Cristo, mentre i sacriici che si ripetono ogni anno rappresentano quello dellEucaristia,
ove di conseguenza lagnello e il suo sangue devono esserci altrettanto veramente che nel primo.
Ma non sia detto che la verit non abbia nulla di pi della igura. Nel nuovo Testamento non
permesso offrire altro agnello che Ges Cristo. Vi sar dunque un agnello, ma sempre lo stesso.
Questo agnello pu morire una sola volta, quindi la seconda oblazione non sar niente di pi che
una morte e un sacriicio mistico. Lagnello comunque vi sar, altrimenti la igura che dovrebbe
essere al di sotto della verit vi starebbe al di sopra. Anche il sangue vi sar tutto intero, e sar
sparso, ma in modo nascosto e misterioso per applicare a ciascuno ci che stato offerto una
sola volta per tutti. Se con lagnello e il suo sangue si trova qui pane e vino da consacrare, e le cui
specie continuano a comparire, perch Ges Cristo ha da compiere pi di una igura. Bisogna
che compia il sacriicio di Melchisedec, come dicono tutti i Padri, che compia la igura e dei pani

Pasqua con voi prima di morire (Lc. 22, 15). Questa Pasqua tanto desiderata dal Figlio di Dio
non era la Pasqua della legge che stava per "inire, che molti ritengono che non pot mangiare
quellanno, essendo stato lui stesso immolato nello stesso tempo in cui si immolava la Pasqua,
che in ogni caso aveva mangiato pi volte con i discepoli, e che non doveva essere loggetto
ultimo dei suoi desideri soprattutto perch essa doveva essere rigettata, come tutti gli altri
sacramenti della legge, dalla croce di Ges Cristo. Il vero oggetto del desiderio del Salvatore
era la nuova Pasqua che egli stava per donare ai suoi discepoli nel suo corpo e nel suo sangue,
e doveva compiere nel regno del Padre quando fosse stato chiaramente la vita e il nutrimento
di tutti i suoi "igli. E dunque una Pasqua e un sacri"icio. La Chiesa lo ha riconosciuto ed per
questo che ci ha detto in una delle preghiere della sua liturgia che il giorno della Cena Ges
Cristo ha istituito un sacri"icio perpetuo in cui si offerto egli stesso per primo, e che ci ha
insegnato a offrire.

J#$%&'* B'+/4+' B7**&'9

da Explication de quelques dif!icultez sur les prires de la Messe un noveau catholique,


pp. (cap. 23), trad. nostra.

Offertorium. Exodi 12, 14. Erit vobis hc dies memorilis, allelja : et diem festum
celebrbitis sollmnem Dmino in prognies vestras : legtimum sempitrnum diem, allelja,
allelja, allelja.
(Missale Romanum, Feria sexta infra Octavam Paschae)

TTORI
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IL SIGNOR CARDINALE RAYMOND LEO BURKE


PREFETTO DEL SUPREMO TRIBUNALE
DELLA SEGNATURA APOSTOLICA
00120 CITT DEL VATICANO

IN OCCASIONE DEL PELLEGRINAGGIO A ROMA DEL COETUS INTERNATIONALIS


SUMMORUM PONTIFICUM, IL SANTO PADRE PAPA FRANCESCO RIVOLGE IL SUO
CORDIALE PENSIERO AUGURALE, AUSPICANDO CHE LA PARTECIPAZIONE AL DEVOTO
ITINERARIO PRESSO LE TOMBE DEGLI APOSTOLI SUSCITI FERVIDA ADESIONE A
CRISTO, CELEBRATO NELLEUCARISTIA E NEL CULTO PUBBLICO DELLA CHIESA, E
DONI RINNOVATO SLANCIO ALLA TESTIMONIANZA DEL PERENNE MESSAGGIO DELLA
FEDE CRISTIANA. SUA SANTIT INVOCA ABBONDANTI DONI DEL DIVINO SPIRITO E LA
MATERNA PROTEZIONE DELLA MADRE DI DIO E, MENTRE CHIEDE DI PERSEVERARE
NELLA PREGHIERA A SOSTEGNO DEL SUO UNIVERSALE MINISTERO DI SUCCESSORE
DELLAPOSTOLO PIETRO, IMPARTE DI CUORE A VOSTRA EMINENZA, AI PRESULI, AI
SACERDOTI E A TUTTI I FEDELI PRESENTI ALLA SACRA CELEBRAZIONE LIMPLORATA
BENEDIZIONE APOSTOLICA PROPIZIATRICE DI FECONDO CAMMINO SULLA VIA DEL
BENE.

Card. Pietro Parolin


Segretario di Stato di Sua Santit

t t. Ora, se voi siete contenti di trovarvi in questa

bella chiesa, immaginate se non contento il Papa di vedere i suoi !igliuoli, ma appena li
vede i buoni !igliuoli, mica batte loro le mani in faccia, e questo che sta davanti a voi il
Successore di san Pietro.
S"# G$%&"##$ XXIII
LETTERA APOSTOLICA
DEL SS.MO S. N. PAPA LEONE XIII
SULLE ORDINAZIONI ANGLICANE
________

LEONE VESCOVO
SERVO DEI SERVI DI DIO
A PERPETUA MEMORIA

grande pastore delle pecore, il Signore


nostro Ges Cristo. Peculiare testimonianza


della Nostra benevolenza verso la medesima
nazione la lettera che lanno scorso abbiamo
rivolto Agli inglesi che cercano il regno di Cristo
nellunit della fede: di questo popolo abbiamo
ricordato naturalmente, richiamandola alla
memoria, lantica unione con la Chiesa madre,
e, riacceso nelle anime lo zelo di pregare Dio,
ci siamo adoperati per portare a maturazione
una felice riconciliazione. E di nuovo, non
molto tempo fa, quando da un punto di
vista generale e con una lettera pubblica si
voluto trattare pi ampiamente dellunit
della Chiesa, non abbiamo certo dimenticato
lInghilterra; con la chiara speranza che i nostri
documenti possano dare fermezza ai cattolici
e luce salutare ai dissidenti. E fa piacere
riconoscere, cosa che mette ugualmente in
evidenza sia la benevolenza della popolazione
che la preoccupazione della salvezza eterna
di molti, come dagli inglesi sia stata valutata
favorevolmente sia la Nostra premura che
la Nostra libert di espressione, poste in
essere senza nessuna sollecitazione di calcolo
umano. Ora poi con la medesima intenzione
e con lo stesso spirito Noi abbiamo deciso di
rivolgere lattenzione ad una causa precisa di
non minore importanza, che in linea con lo
stesso problema e con i Nostri desideri. Presso
gli inglesi infatti, dopo un certo tempo dalla
separazione dal centro dellunit cristiana,
stato introdotto pubblicamente, sotto il re
Edoardo VI, un rito completamente nuovo
per il conferimento degli ordini sacri. Che
1 Ebr. 13,20
quale importanza abbiano in s i documenti
ricordati, necessario stabilire, come punto di
riferimento fondamentale, che il loro proposito
non fu mai astratto, ma totalmente riferito
alla speci!ica situazione e ad essa peculiare.
Poich infatti le facolt attribuite da quei
Ponte!ici al Legato apostolico riguardavano
solo lInghilterra e la situazione della religione
sul posto, anche le direttive di comportamento
dagli stessi assegnate al Legato inquirente,
non potevano affatto avere lo scopo di
determinare in linea generale quali siano
, come le cose in assenza delle quali le ordinazioni
anche tutto ci che avessero pubblicato !ino sacre non sono valide; dovevano invece mirare
ad oggi le persone pi dotte da una parte e esclusivamente a prendere posizione riguardo
dallaltra. Abbiamo voluto che costoro, forniti agli ordini sacri in quel regno, per quel che
di tali sussidi, si riunissero poi insieme in mostravano le ben note condizioni dei tempi
sedute particolari; se ne sono tenute dodici, e delle situazioni. Tutto questo, oltre al fatto
sotto la presidenza di un Cardinale della di essere evidente per la natura e la modalit
Santa Romana Chiesa da Noi stessi designato, di quei documenti, risulta chiaramente anche
essendo stata data a tutti la facolt di discutere per il seguente motivo: sarebbe stato del tutto
liberamente. Gli atti in!ine delle loro riunioni, assurdo, riguardo alle cose che sono necessarie
unitamente agli altri documenti, abbiamo per conferire il sacramento dellOrdine, volere
ordinato che fossero tutti consegnati ai Nostri che fosse istruito il Legato, proprio lui, la cui
Venerabili Fratelli Cardinali, cos che questi, dottrina aveva brillato anche nel Concilio di
avendo ri!lettuto sul problema, ed avendolo Trento.
in!ine dibattuto in Nostra presenza, potessero A coloro che bene intendono queste cose,
esprimere ciascuno il proprio parere. apparir subito chiaro per quale motivo nella
Dopo aver avviato questo modo di procedere, lettera di Giulio III al Legato apostolico, scritta
era giusto tuttavia che non si affrontasse l8 marzo 1554, ci sia un distinto riferimento
lintima valutazione della causa, se prima non prima di tutto a coloro che, promossi secondo
si fosse esaminato con grandissima diligenza il rito e in modo legittimo, dovessero essere
lo stato in cui essa gi si trovava secondo conservati nei loro ordini, e poi a coloro che non
le determinazioni della Sede Apostolica promossi ai sacri ordini potessero, se fossero
e la consuetudine consolidata; di questa stati trovati degni e idonei, essere promossi.
consuetudine era senza dubbio estremamente Si indica infatti in modo certo e de!inito,
importante valutarelinizio e il suo valore. Sono come era in realt, una duplice categoria di
stati cos esaminati prima di tutto i principali persone: da una parte coloro che avessero
documenti con i quali i Nostri Predecessori, veramente ricevuto la sacra ordinazione,
su richiesta della regina Maria, dedicarono sia prima della secessione di Enrico, o, se
particolari premure alla riconciliazione della anche successivamente per mezzo di ministri
chiesa dInghilterra. Giulio III, infatti, design implicati nellerrore e nella separazione,
a questo compito, come Legato a latere, il tuttavia con il rito cattolico abituale; dallaltra
cardinale Reginaldo Pole, di nazionalit coloro che fossero stati iniziati secondo
inglese, esimio per molteplici meriti, quasi suo lOrdinale edoardiano, e che potessero quindi
angelo di pace e di amore, e gli assegn compiti essere promossi, dato che avevano ricevuto
e poteri dazione del tutto straordinari, che una ordinazione invalida. E che altro non fosse
poi Paolo IV conferm e de!in chiaramente. stato il proposito del Ponte!ice, lo conferma
Per questo, al !ine di valutare esattamente chiaramente la lettera dello stesso Legato del
29 gennaio 1555, che demanda le sue facolt al
2 Ci fu fatto nel mese di agosto 1553 con le bolle Si ullo umquam
tempore e Post nuntium Nobis, e altre. vescovo di Norwick. Si deve inoltre soprattutto
considerare ci che la lettera stessa di Giulio
attentamente impegnati i Cardinali prescelti. E
non bisogna tralasciare un passo della stessa
lettera del Ponteice, del tutto congruente
modo non pienamente conforme al problema, dove, con gli altri bisognosi del
al rito e senza osservare la forma consueta beneicio della dispensa, vengono elencati
della Chiesa: con questa locuzione certamente quelli che avevano ottenuto sia gli ordini che
venivano designati coloro che erano stati i bene!ici ecclesiastici in modo nullo e di fatto.
consacrati con il rito edoardiano; al di fuori di Avere ottenuto gli ordini in modo nullo la
questa forma infatti e di quella cattolica, non stessa cosa che con un atto invalido e con
ne esisteva altra in quel tempo in Inghilterra. effetto nullo, cio non validamente, come
Queste cose poi si fanno pi chiare chiarisce lo stesso signiicato di quella parola
ricordando la missione che i re Filippo e e il modo consueto di parlare; soprattutto
Maria, persuasi dal Cardinale Pole, inviarono a quando affermata la stessa cosa in ugual
Roma, al Ponteice, nel mese di febbraio 1555. modo degli ordini e dei bene!ici ecclesiastici,
Gli ambasciatori del re, tre uomini veramente che secondo precisi istituti dei sacri canoni
insigni e forniti di ogni virt, fra i quali Thomas erano manifestamente nulli, perch attribuiti
Thirlby, vescovo di Ely, avevano lintenzione con un vizio invalidante. A questo si aggiunge
di informare esattamente il Ponteice con pi che, essendo certuni nel dubbio su chi potesse,
complete notizie sulla situazione della realt secondo la mente del Ponteice, dirsi ed essere
religiosa in quel regno, e di chiedere che realmente vescovo, ordinato secondo il rito
fossero ritenute valide e confermate le cose e il diritto, questi, non molto tempo dopo, il
che il Legato aveva trattato e ottenuto per la giorno 30 ottobre, fece seguire unaltra lettera,
riconciliazione del medesimo regno con la in forma di Breve e disse: Noi, per togliere
Chiesa: per questo motivo furono portate al tale incertezza, e volendo adeguatamente
Ponteice tutte le testimonianze scritte che provvedere alla serenit di coscienza di coloro
erano necessarie, e le parti del nuovo Ordinale che durante lo scisma furono promossi agli
che riguardavano pi da vicino il problema. ordini, esprimendo pi chiaramente il pensiero
Accolta con grande solennit lambasceria, e lintenzione che abbiamo avuto nella Nostra
Paolo IV, dopo aver discusso diligentemente le lettera, dichiariamo che solo quei vescovi e
medesime testimonianze con alcuni Cardinali arcivescovi che furono ordinati e consacrati
idati, pervenuto ad una deliberazione matura, non nella forma della Chiesa, non possono dirsi
pubblic la lettera Praeclara carissimi il giorno ordinati secondo il rito e il diritto. Se questa
20 giugno del medesimo anno. In questa, dichiarazione non avesse dovuto riferirsi
essendosi data piena approvazione e conferito appositamente alla situazione presente
eficacia alle cose compiute dal Pole, cos dellInghilterra, cio al rituale edoardiano,
si prescrive a proposito delle ordinazioni: certamente il Ponteice non avrebbe fatto
... coloro che sono stati promossi agli ordini la nuova lettera, con cui togliere lincertezza
ecclesiastici ... da altri e non invece da un vescovo e provvedere alla serenit di coscienza. Del
ordinato secondo il rito e il diritto, sono tenuti resto, anche il Legato non comprese affatto
a ricevere di nuovo ... gli stessi ordini. Quali poi diversamente i documenti e i comandi della
fossero tali vescovi, ordinati non secondo il rito Sede Apostolica, e ad essi ottemper nel modo
e il diritto, lo avevano indicato gi a suficienza dovuto e con scrupolo: e ci fu ugualmente
i precedenti documenti, e le facolt usate dal fatto dalla regina Maria e dagli altri che con
Legato al riguardo: senza dubbio coloro che lei si impegnarono afinch la religione e le
fossero stati promossi allepiscopato, come istituzioni cattoliche fossero ricondotte alla
agli altri ordini, senza che fosse osservata precedente situazione.
la forma consueta della Chiesa, o senza che Gli autorevoli comportamenti di Giulio III e
fosse osservata la forma e lintenzione della di Paolo IV, che abbiamo richiamato, mostrano
Chiesa, come scriveva lo stesso Legato al chiaramente linizio di quella dottrina a cui
vescovo di Norwick. Questi altri poi erano in modo costante ci si attiene da pi di tre
certamente quelli promossi secondo la nuova secoli, e cio che le ordinazioni con il rito
formula rituale, ad esaminare la quale si erano edoardiano sono ritenute invalide e nulle; a
afinch il giudizio fosse pi completo e pi
sicuro, si era fatto in modo di avere davanti
un esemplare dellOrdinale anglicano; e anche
con questo sono state confrontate le singole
forme di ordinazione, ricavate dai vari riti
degli orientali e degli occidentali. Quindi
Clemente XI, con i voti favorevoli dei cardinali
ai quali spettava, proprio lui personalmente,
venerd 17 aprile 1704, decret: Giovanni
consuetudine unottima Clemente Gordon di nuovo e senza condizioni
interprete delle leggi. Infatti, dato che nella sia ordinato a tutti gli ordini sacri e
Chiesa si sempre ritenuto in modo fermo particolarmente al presbiterato, e poich non
e stabile che la reiterazione del sacramento aveva ricevuto la confermazione, riceva per
dellOrdine fosse contro il diritto divino, non primo il sacramento della Confermazione.
avrebbe potuto veriicarsi in nessun modo che La sentenza, e questo deve assolutamente
la Sede Apostolica sopportasse e tollerasse essere tenuto presente, non attribu nessuna
tacitamente una tale consuetudine. Orbene importanza alla mancanza di consegna degli
non solo non lha tollerata, ma ha anche strumenti: in quel caso infatti, sarebbe stato
sempre valutato e sanzionato in modo univoco prescritto secondo la consuetudine che fosse
ogni volta che nella medesima situazione disposta una ordinazione sotto condizione.
si dovuto giudicare un qualche evento Si deve poi soprattutto considerare che la
particolare. Presentiamo ora due eventi di medesima sentenza del Ponteice si riferisce
tal genere, tra i molti che sono stati deferiti in modo generale a tutte le ordinazioni
di volta in volta alla Suprema: uno nellanno degli anglicani. Anche se ha riguardato una
1684, di un calvinista francese, il secondo situazione particolare, tuttavia non ha preso
nellanno 1704, di Giovanni Clemente Gordon; le mosse da una qualche ragione particolare,
entrambi avevano ricevuto gli ordini secondo ma da un vizio di forma, vizio dal quale sono
il rituale edoardiano. Nel primo caso, dopo colpite tutte quelle ordinazioni: al punto che,
unaccurata indagine del problema, molti tutte le volte che in seguito si dovuto decidere
consultori misero per iscritto i loro responsi, in situazioni simili, sempre ci si riferiti al
i cosiddetti voti, e gli altri concordarono con medesimo decreto di Clemente XI.
loro in ununica sentenza, per linvalidit Stando cos le cose, non c nessuno che non
dellordinazione: tenendo quindi conto veda come la controversia oggi suscitata sia
soltanto dellopportunit, piacque ai cardinali gi stata deinita da molto tempo dalla Sede
rispondere: Rinviata. Gli stessi atti poi sono Apostolica: senza conoscere quei documenti
stati ripetuti e riesaminati nel secondo caso: in modo adeguato, come sarebbe stato
sono stati per questo richiesti nuovi voti dei necessario, accaduto forse che un qualche
consultori, si sono interrogati dottori famosi fra scrittore cattolico non abbia dubitato di poter
quelli della Sorbona e di Kilmacduagh, e non si discutere liberamente al riguardo. Per, dato
trascurata nessuna risorsa di pi perspicace che, come abbiamo dichiarato allinizio, non
competenza nellesaminare profondamente c nulla per Noi di pi caro e gradito che
la cosa. E deve essere tenuto presente che, poter essere utili con la pi grande indulgenza
anche se lo stesso Gordon, di cui si trattava, e carit agli uomini rettamente disposti,
come pure alcuni consultori, abbiano addotto abbiamo ordinato di indagare di nuovo con la
anche quella ordinazione, come si riteneva, massima cura nellOrdinale anglicano, che il
di Parker fra le cause di rivendicazione fondamento di tutta la causa.
della nullit, tuttavia, nella sentenza che Nel rito di conferimento e di amministrazione
doveva essere promulgata, quella causa di qualsiasi sacramento, si distingue
stata totalmente trascurata, come palesano giustamente fra la parte cerimoniale e la
documenti di fede certa, e nessunaltra ragione parte essenziale, che si soliti chiamare
stata considerata se non il difetto di forma materia e forma. Tutti sanno che i sacramenti
e di intenzione. Riguardo poi a questa forma, della nuova legge, in quanto segni sensibili
riguarda la consacrazione episcopale. Infatti,
alla formula Ricevi lo Spirito Santo, non solo
sono state aggiunte troppo tardi le parole per
la funzione e il compito di vescovo, ma anche
riguardo alle medesime, come subito diremo, si
deve giudicare altrimenti che nel rito cattolico.
E non aiuta certo la causa il richiamare la
preghiera del prefazio Onnipotente Dio, dal
momento che ugualmente priva delle parole
che dichiarano il sommo sacerdozio. In verit,
non giova a nulla a questo proposito, esaminare
se lepiscopato sia un completamento del
sacerdozio, o un ordine distinto da quello; o
se conferito, come si dice, per salto, cio ad
un uomo che non sia sacerdote, abbia effetto
oppure no. Ma lo stesso episcopato senza
dubbio appartiene con assoluta verit al
sacramento dellordine, secondo listituzione
, non signiicano affatto di Cristo, ed sacerdozio di grado supremo;
in modo determinato lordine del sacerdozio, questo appunto, dalla voce dei santi Padri e
o la sua grazia e potest, che in particolare la dalla nostra consuetudine rituale, dichiarato
potest di consacrare e di offrire il vero corpo sommo sacerdozio, pienezza del sacro ministero.
e sangue del Signore3, con quel sacriicio che Dal momento che il sacramento dellordine e
non una pura commemorazione del sacri!icio il vero sacerdozio di Cristo stato totalmente
compiuto sulla Croce4. Tale forma poi stata eliminato dal rito anglicano, e che nella
arricchita pi tardi con le parole per la funzione consacrazione episcopale del medesimo rito in
e il compito di presbitero. Ma questo dimostra nessun modo conferito il sacerdozio, proprio
piuttosto che gli anglicani hanno visto loro da questo consegue che anche lepiscopato
stessi che quella prima forma era imperfetta e non pu essere in alcun modo veramente e
non idonea alla situazione. La stessa aggiunta giustamente conferito; e questo tanto pi
per, se anche fosse in grado di apportare alla perch tra i primi doveri dellepiscopato c
forma il legittimo signiicato, stata introdotta appunto quello di ordinare i ministri per la
troppo tardi, quando ormai era trascorso santa Eucaristia e il sacriicio.
un secolo dalla ricezione dellOrdinale Tuttavia, per la retta e piena valutazione
edoardiano, e quando proprio per questo, dellOrdinale anglicano, oltre a ci che
essendosi estinta la Gerarchia, la potest di stato osservato su alcune sue parti, nulla
ordinazione era ormai nulla. Inutilmente poi vale sicuramente quanto il considerare
ultimamente si cercato un aiuto alla causa attentamente in quali circostanze sia stato
dalle altre preghiere dellOrdinale. Infatti, composto e pubblicamente costituito. Sarebbe
anche tralasciando tutto ci che nel rito lungo enumerare le singole cose, e non
anglicano le dimostri insuficienti allo scopo, necessario: la storia di quel tempo infatti,
valga solo questo argomento fra tutti: dalle dice abbastanza chiaramente quali fossero
stesse stato tolto di proposito tutto ci che nel i sentimenti degli autori dellOrdinale nei
rito cattolico designa chiaramente la dignit e confronti della Chiesa cattolica, quali fautori
le funzioni del sacerdozio. Non pu dunque si associassero dalle sette eterodosse, dove
essere adatta e suficiente al sacramento inine dirigessero i loro progetti. Ben sapendo
quella forma che passa sotto silenzio quello infatti quale vincolo esista fra la fede e il
che dovrebbe propriamente signiicare. culto, fra la legge del credere e la legge del
Le cose stanno allo stesso modo per quanto pregare, con il pretesto di reintegrare la sua
forma primitiva, hanno alterato in molti
3 Trid. Sess. XXIII de sacr. Ord., can. 1. modi lordinamento della liturgia secondo
4 Trid. Sess. XXII de sacrif. Missae, can. 3.
gli errori dei novatori. Per questo, in tutto
forse potrebbe essere ritenuta suficiente in
un qualche rito cattolico che la Chiesa avesse
approvato. Con questo intimo vizio di forma,
dunque, congiunto un vizio dellintenzione,
che il sacramento, per poter essere, richiede
in modo ugualmente necessario. Riguardo alla
disposizione o intenzione, essendo di per s
qualcosa di inferiore, la Chiesa non giudica;
ma dal momento che si manifesta allesterno,
deve giudicarla. Ora poi, quando qualcuno
per compiere o conferire un sacramento,
ha adoperato seriamente e giustamente la
materia e la forma dovute, proprio per questo
si ritiene che egli abbia inteso certamente
fare ci che fa la Chiesa. Su questo principio
si fonda la dottrina che tiene per fermo che
veramente un sacramento anche quello che
compiuto mediante il ministero di un eretico
o di un non battezzato, purch con il rito
cattolico. Al contrario, se il rito viene cambiato
per introdurne un altro non approvato dalla
Chiesa, e per respingere ci che fa la Chiesa
e che appartiene alla natura del sacramento
secondo lintenzione di Cristo, allora chiaro
che manca non solo lintenzione necessaria al
sacramento, ma che c anzi una intenzione
contraria e opposta al sacramento.
Tutte queste cose a lungo e ripetutamente
le abbiamo considerate fra Noi e coi Nostri
venerabili fratelli giudici nella Suprema,
lassemblea dei quali Ci piaciuto convocare
presso di Noi in modo straordinario il
venerd 16 luglio, nella commemorazione di
Maria, nostra Signora del Carmelo. Costoro
, Spirito che viene concordemente hanno convenuto che la causa
infuso nellanima con la grazia del sacramento; proposta gi da tempo era stata conosciuta e
e non hanno alcuna consistenza le parole giudicata dalla Sede Apostolica e che, istruita
per la funzione e il compito di presbitero o di e trattata poi di nuovo la sua discussione, era
vescovo, e quelle simili, che restano nomi senza emerso nel modo pi chiaro con quale forza di
la realt che Cristo ha istituito. Moltissimi giustizia e di sapienza la Sede Apostolica aveva
fra gli stessi anglicani, interpreti pi fedeli deciso lintera problematica. Abbiamo tuttavia
dellOrdinale, hanno ben conosciuto la forza ritenuto che la cosa migliore da farsi fosse il
di tale argomento; e questa apertamente non pronunciare subito una sentenza, per
oppongono a coloro che interpretando in modo meglio valutare lutilit e il vantaggio di una
nuovo lo stesso Ordinale, con vana speranza nuova dichiarazione sul medesimo argomento
attribuiscono agli ordini con esso conferiti il in virt della Nostra autorit, e per implorare
valore e la forza che non hanno. Con questo supplici una pi copiosa abbondanza di
medesimo argomento cade anche lopinione luce divina. Avendo poi Noi considerato
di coloro che dicono che come legittima forma che lo stesso capitolo dottrinale, anche se
dellordine possa essere suficiente la preghiera giustamente gi deinito, stato da certuni
Onnipotente Dio, largitore di tutti i beni, che si rimesso in discussione, qualunque sia poi il
trova allinizio dellazione rituale; anche se motivo di questa nuova discussione; e che
chiama, e dare di s un chiarissimo esempio.
Certamente la madre Chiesa li accoglier
con gioia specialissima e li abbraccer con
ogni bont e con ogni cura, perch una pi
generosa forza danimo li ha ricondotti al
suo seno attraverso ardue dif#icolt. Per tale
forza, impossibile dire quale lode sia loro
riservata nelle assemblee dei fratelli per lorbe
cattolico, quale speranza e #iducia davanti a
Cristo giudice, quali premi da lui nel regno
celeste! Noi poi, per quanto sar possibile, con
ogni mezzo, non cesseremo di favorire la loro
riconciliazione con la Chiesa; dalla quale e i
singoli e gli ordini, cosa che desideriamo con
forza, possono prendere molto per imitarla.
con cui Frattanto preghiamo tutti e supplichiamo
ci siamo adoperati per dimostrare la verit per le viscere di misericordia del nostro Dio
assoluta di una realt cos importante, af#inch cerchino fedelmente di assecondare
labbondante #lusso della verit e della grazia
vogliamo dare coraggio a coloro che con volont
divina.
sincera desiderano e ricercano i bene#ici degli
Ordini e della Gerarchia. Forse #ino ad ora, Noi poi decretiamo che la presente lettera,
pur ricercando lardore della cristiana virt,con tutte le cose in essa contenute, non
ri#lettendo pi devotamente sulle divine potr mai in nessun tempo essere censurata
Scritture, raddoppiando le pie preghiere, si o impugnata per vizio di surrezione o di
orrezione o di intenzione Nostra, o per un
sono tuttavia arrestati, incerti e inquieti, di
fronte alla voce di Cristo che gi da tempo qualsiasi altro difetto; ma che sar ed sempre
esorta interiormente. Vedono gi esattamente valida e in vigore, e che deve essere osservata
che Colui che buono li invita e li vuole. Seinfallibilmente da tutti, di qualsiasi grado
ritornano al suo unico ovile conseguiranno e onore, nel giudizio e fuori; dichiarando
anche invalido e nullo se mai capitasse che
veramente sia i bene#ici richiesti, sia i rimedi
della salvezza che ne conseguono, e di cui fosse portato contro di essa un attacco,
egli stesso ha fatto ministra la Chiesa, quasiconsapevolmente o inconsapevolmente, da
custode perpetua e amministratrice della chiunque e con qualsiasi autorit o pretesto,
sua redenzione fra le genti. Allora veramente nonostante qualsiasi cosa contraria.
attingeranno lacqua con gioia dalle fonti del Vogliamo poi che alle copie di questa lettera,
Salvatore, i suoi meravigliosi sacramenti; da anche stampate, sottoscritte per dalla mano
questi le anime fedeli, rimessi veramente i di un notaio e munite del sigillo da un uomo
peccati, sono restituite allamicizia di Dio, costituito in dignit ecclesiastica, si debba
sono nutrite e rafforzate con il pane celeste,la medesima #iducia che si avrebbe alla
e con gli aiuti pi grandi pervengono al manifestazione della Nostra volont mediante
raggiungimento della vita eterna. Assetati lostensione di questa presente.
realmente di tali beni, il Dio della pace, il
Dio di ogni consolazione, voglia benigno con Roma, presso San Pietro, 13 settembre
questi ricolmarli e appagarli. Vogliamo poi dellanno dellincarnazione del Signore 1896,
che la Nostra esortazione e i Nostri desideri anno XIX del Nostro ponti#icato.
riguardino soprattutto coloro che sono
considerati ministri della religione nelle loro C. C%&'. DE RVGGIERO
comunit. Gli uomini che per luf#icio stesso
sono superiori in dottrina e autorit, e ai A. C%&'. BIANCHI
quali senza dubbio sta a cuore la gloria divina Pro-Datario
e la salvezza delle anime, vogliano mostrarsi
particolarmente alacri e obbedire a Dio che
IMAGO SINE RE
di R!""#$%& T'$$!*! V!+#

1. Con lespressione Comunione


anglicana viene indicato linsieme di quelle
denominazioni cristiane che traggono le loro
origini dalla Church of England, la confessione
instaurata da Enrico VIII che muovendo da
intendimenti a tutti noti pass da uno stato
di scisma rispetto al Cattolicesimo, al quale
aderiva il regno di Inghilterra, ad una indeinita
posizione ereticale unendo entro forme
esterne episcopali, varie posizioni protestanti.
Per semplicit di linguaggio, si parler in
seguito di Chiesa di Inghilterra, ma si deve
precisare che non si in presenza di una Chiesa
come deinita, ad esempio, in Lumen Gentium1,
ma di una comunit che si vuole cristiana. Ci che ricordi la nullit di tutti tali istituti
tanto pi necessario quanto pi il linguaggio, della Confessione anglicana sotto il proilo
le strutture, gli ufici clericali (ed anche sacramentale, ovvero per dirla semplicemente,
lapparato esterno del culto, soprattutto dopo la loro inesistenza.
il XIX secolo) fanno uso di espressioni simili a Si quindi creduto di poter riprendere alcune
quelle della Chiesa cattolica. Quellomologia annotazioni gi svolte dal presidente federale
fece sorgere la questione risolta da Papa Leone Michele Davies, di venerata memoria, insigne
XIII con la lettera apostolica Apostolicae Curae apologeta della Tradizione non solo fra gli
promulgata il 13 settembre 18962. anglofoni.
Il tema distante da quello proprio del 2. Le parole di Leone XIII deinitorie della
movimento Una Voce i cui ini sono tutto affatto questione sono le seguenti: aderendo dunque
diversi. In generale, la Chiesa di Inghilterra interamente ai decreti dei Ponte!ici nostri
viene in discorso per lindubbia qualit della Predecessori in questa materia, e rati!icandoli e
tradizione musicale dei cori delle cattedrali rinnovandoli pienamente con la nostra autorit,
e la compostezza di quegli atti di culto, non motu proprio et certa scientia, pronunciamo e
senza qualche amareggiato confronto. dichiariamo che gli ordini conferiti secondo il
Alcune evenienze recenti hanno per rito anglicano sono stati e sono assolutamente
consigliato di offrire un breve memorandum ai nulli e invalidi.
Soci ed ai cortesi lettori. Il testo ci mostra, con il formulario proprio di
Pi volte, infatti, stata diffusa notizia dei tali atti, che la materia era gi stata oggetto di
conlitti interni alla Comunione anglicana, e decisioni papali.
pi particolarmente alla Chiesa di Inghilterra, Pur dando origine allo scisma anglicano,
sullammissione delle donne al ministero vale ricordare che Enrico VIII (1491-1547,
di quelle comunit, che riprende i nomi di re dal 1509) univa alla corruzione dei
presbiterato ed episcopato. Pi di recente, la costumi una coltivata erudizione teologica:
Chiesa di Inghilterra ha ammesso (dopo alcuni aveva, ad esempio, esteso il trattato Assertio
anni nei quali fra i ministri anglicani erano 3 22 maggio 1994, n. 4, in
AAS, LXXXVI, 1994, p. 548: in virt del nostro ministero di conferma-
apparse delle donne) che anche la dignit re i fratelli (cfr. Lc. 22, 32), dichiariamo che la Chiesa non ha in alcun
episcopale fosse conferita alle ministre. modo la facolt di conferire alle donne lordinazione sacerdotale e
che questa sentenza deve essere tenuta in modo de!initivo da tutti i
1 C&*"!/!& E"';<*!"& V#+!"#*& II, Costituzione dogmatica Lumen fedeli della Chiesa. (trad. it. in http://w2.vatican.va/content/john-
Gentium, 21 novembre 1964, n. 15, in Acta Apostolicae Sedis (in paul-ii/it/apost_letters/1994/documents/hf_jp-ii_apl_22051994_
seguito AAS), LVII, 1965, p. 19: plures inter illos et episcopatu gau- ordinatio-sacerdotalis.html
dent, Sacram Eucharistiam celebrant necnon
Insigniores, 15 ottobre 1976, in AAS, LXIX, 1977, pp. 98-116.
2 Acta Sanctae Sedis, XXIX, 1896-1897, pp. 193-203.
septem sacramentorum contra M. Lutherum
dedicandolo a Leone X. Sicch pur con gli atti
scismatici del 1531 e del 1534 (il c. d. Atto di
supremazia), egli non era venuto a modiicare,
anche dopo aver elevato Tommaso Cranmer
allarcivescovato di Canterbury, le forme del possibile che una forma sacramentale sia
pontiicale, pur con altalenanti e dolorose idonea e suf!iciente se sopprime ci che deve
concessioni al partito protestante in molte distintamente signi!icare.
altre materie. Tale nullit fu del resto subito evidente.
Con molta pi energia e libert pot agire Nel breve regno di Maria Tudor (1516-
il Cranmer dopo il 1547, quando sal al trono 1558) che succedette ad Edoardo VI nel
il giovanissimo Edoardo VI (1537-1557) 1553, la libert del cattolicesimo fu restituita
cresciuto con istitutori aderenti alle correnti allInghilterra.
protestanti che, con diversi accenti, correvano Il cardinale Reginaldo Pole (1500-1558)
in Inghilterra. fu creato Legato di Inghilterra da Giulio III
Dopo limposizione, nel 1548, di una prima e sollecit la deinizione della situazione
versione del Common Prayers Book, il Cranmer creatasi con la compresenza di sacerdoti
propose e fece approvare dalla Camera ordinati prima della riforma di Cranmer e di
dei Lord nel gennaio 1550 un atto recante ministri ordinati con le formule introdotte nel
autorizzazione alluso di un nuovo rito detto 1550.
sulla forma e maniera di consacrare i vescovi, La risposta fu data da Paolo IV con la bolla
i sacerdoti, ed i ministri della Chiesa. Praeclara Carissimi del 20 giugno 1555: il clero
Fra i Lord spirituali alla votazione erano ordinato prima della riforma dei riti era stato
mancati i vescovi Gardiner e Bonner, di idee validamente ordinato e non andava riordinato
cattoliche, e perci in carcere. ma semmai assolto dal peccato e liberato dalla
La compilazione del testo, in principio, censura canonica conseguente allo scisma. Al
sarebbe stata afidata ad una commissione ma contrario, i ministri deputati al culto con il rito
gi l8 febbraio il testo di tale ordinale era stato edoardiano, se ritenuti degni, dovevano essere
esaminato ed approvato, e il 7 marzo risultava ordinati col rito cattolico.
stampato. Le formule dellordinale modiicate nel
Il vescovo Tunstall fu arrestato dopo avere 1662, sotto il regno di Carlo II, non poterono
votato contro il testo proposto dal Cranmer. rigenerare il sacerdozio nella confessione
La cultura umanistica del Cranmer (e, di anglicana.
pi, del Latimer) era certo migliore della sua A met dellOttocento, il tema fu riportato
dottrina e sugger il modo di non formulare alla considerazione universale.
espressioni formalmente eretiche ma di Da parte anglicana, il movimento di Oxford
elidere ogni chiara dichiarazione della potest aveva ripreso a considerare la natura e la
sacriicale che lessenza del ministero dignit dei sacramenti.
ordinato. Da parte cattolica, il ristabilimento della
Un circiterismo, per cos dire, spinto tanto gerarchia cattolica in Gran Bretagna, le igure
in l da diventare abrasione e rimozione di insigni convertiti, quali il beato Giovanni
dellesatta dottrina4 . Si ritiene che il pensiero Enrico Newman (1801-1890) o il cardinal
di Cranmer sia stato sul punto inluenzato dal Enrico Edoardo Manning (1808-1892), e
Bucero5. il crescente fenomeno delle conversioni,
4 Si veda, per unanalisi letterale accurata di tale metodologia ancora ponevano la questione di cosa fare con i
corrente, M. D!"#$%, The Liturgical Revolution, - I. Cranmers Godly ministri anglicani che avessero ambito al
Order, Fort Collins CO, Roman Catholic Books, 1995 (seconda ed. sacerdozio cattolico.
riveduta e accresciuta).
Fu cos che Leone XIII consider e conferm la
5 Martino Bucero (Buttzer) 1491-1551, prima domenicano, poi lu-
dichiarazione di Paolo IV, ripetendo il giudizio
terano, quindi cripto-zwingliano, riformatore di Strasburgo, ripar
nel 1549 in Inghilterra, ospite del Cranmer, che gli ottenne una cat- di nullit.
tedra a Cambridge. E appena il caso di aggiungere che la
Congregazione per la Dottrina della fede, nella
P del 1998, storica e dottrinale, torniamo a dire le ragioni
ha elencato la dichiarazione sulla nullit delle prossime.
ordinazioni anglicane come una delle verit La Confessione anglicana ha negli ultimi
connesse con la rivelazione da tenersi in modo decenni ammesso le donne al suo ministero8:
de!initivo da parte dei cattolici6. la diffusione di tale notizia e luso di eguali
Egualmente si condotta la Chiesa cattolica nomi per cose diverse pu indurre confusione.
in applicazione della costituzione apostolica Ed allora bene ricordare che, in quella
Anglicanorum coetibus di Benedetto XVI7. denominazione, non solo le ministre ma anche
3. Nel concludere questa breve esposizione i ministri sono purtroppo imago sine re.
6
(trad. it. in http://w2.vatican.va/content/benedict-xvi/
, 29 giugno it/apost_constitutions/documents/hf_ben-xvi_apc_20091104_
1998, n. 11, in AAS, XC, 1998, pp. 550 s.: Con riferimento alle verit anglicanorum-coetibus.html signi!icato della
connesse con la rivelazione per necessit storica, che sono da tenersi costituzione apostolica Anglicanorum coetibus, in La Civilt
in modo de!initivo, ma che non potranno essere dichiarate come Cattolica, CLX 4, 2009, p. 390.
divinamente rivelate, si possono indicare come esempi la legittimit Cfr. +&' G#5<&''# P&5%5 II, Discorso ai cardinali di tutto il
dellelezione del Sommo Ponte!ice o della celebrazione di un mondo convocati in Vaticano per il Concistoro straordinario, 13
concilio ecumenico, le canonizzazioni dei santi (fatti dogmatici);la giugno 1994, in http://w2.vatican.va/content/john-paul-ii/it/
dichiarazione di Leone XIII nella Lettera Apostolica Apostolicae apost_letters/1994/documents/hf_jp-ii_apl_22051994_ordinatio-
Curae sulla invalidit delle ordinazioni anglicane (trad. it. in http:// sacerdotalis.html
www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/
rc_con_cfaith_doc_1998_professio-!idei_it.html

7 , 4
novembre 2009, VI 1, in AAS, CI, 2009, p.988: coloro che hanno
esercitato il ministero di diaconi, presbiteri o vescovi anglicani,
che rispondono ai requisiti statuiti dal diritto canonico e non sono
impediti da irregolarit od altri impedimenti, possono essere
accettati dellOrdinario come candidati ai Sacri Ordini nella Chiesa

DOMINICA INFRA OCTAVAM


NATIVITATIS DOMINI
di K5'+. M&$Q5 A>5+F#'#*
Dum medium silentium tenerent omnia (Sap. tomba scavata nella roccia, ma anche mangiatoia
18, 14), mentre un profondo silenzio avvolgeva - diverr carne e sangue. I discorsi umani si
ogni cosa. E il primo dei due versetti che il libro estingueranno innanzi allunico Verbo che conta, i
della Sapienza offre al magni!ico Introito della gesti soltanto umani arretreranno innanzi allatto
Messa di oggi, Domenica fra lOttava di Natale. Il divino dellOstia levata in alto: eminentemente
Natale accade nel silenzio e nellattesa del cosmo, a Natale conta la Parola fatta carne. Quandero
come nel silenzio della stanza e del cuore per ragazzo, in occasione del Natale, un amico di
aurem intravit Christus in Mariam, per le parole penna polacco mi inviava sempre una particola
dellAngelo entr Cristo attraverso gli orecchi in grande con impressa limmagine del Bambino
Maria1. Oggi contempliamo il Mistero generato Ges in fasce spiegando che nelle chiese del suo
nel silenzio compiersi nel silenzio. Dum nox Paese nel tempo natalizio si usavano ostie cos.
in suo cursu medium iter haberet, omnipotens Il cuore dellannuncio cristiano non un proclama
sermo tuus, Domine, de caelis a regalibus sedibus sociale o politico, ma Dio incarnato: segno di unit
venit (Sap. 18, 15). Nel silenzio della notte, e separazione, pietra angolare e di sostegno per
durante il riposo completo di tutte le cose - alcuni, sasso dinciampo per altri. La presenza di
il secondo versetto della Sapienza - il Verbo, Cristo impone una scelta. Quel che di Ges i Vangeli
Parola vivente del Padre irrompe dai cieli, dalle narrano solo una parte della sua vita: conosciamo
stanze regali. SullOreb Dio era gi apparso ad il suo insegnamento, veniamo a sapere della sua
Elia mentre si faceva notte non nelluragano o fame e di ci che mangi, sappiamo che il profumo
nel terremoto o nei lampi, ma nel mormorio di nardo gli procur letizia e ribrezzo laceto nella
del vento leggero (1 Re 19, 9-13), nel silenzio! spugna, sappiamo che in certi momenti sadir,
Il profondo silenzio che circonda lIncarnazione che preg, ma ancor pi sappiamo del suo silenzio.
di Dio il canto potente della Messa odierna. I Vangeli narrano che nei momenti essenziali e
Anche oggi il Verbo miracolosamente discender cruciali la Parola fatta carne apparsa nel silenzio,
dal cielo avvolto dal silenzio del Canone, e rimase in silenzio, come davanti a Pilato, o fece cose
sullaltare - non solo mensa del Cenacolo, Calvario, misteriose come impastar del fango con la saliva,
1 S&' Z?'5'? *# V?$5'&, De circumcisione, I, III, 10.19, in Discorsi, a
cura di G. B&'F?$%?, Milano, Citt Nuova, 1987, p. 60.

Homo (Gv. 19, 5) a Natale Ecce Puer, il mostrarsi *
Omelia alla messa tridentina celebrata il 28 dicembre 2014 alla
e il manifestarsi di Ges che resta in silenzio Rettoria di S. Toscana, Verona.
avvolto in fasce e deposto in una mangiatoia (Lc.
2, 7). La Messa molto di pi del mutuo guardarsi
LALTARE DOVE SI DICE LA MESSA VERSO IL POPOLO
di L$%& G'%*+-'

una chiesa con labside rivolto a occidente,


Episcoporum ha parlato dellaltare, nel il vescovo al suo trono in fondo allabside
seguente parler del trono. Visto che vi guarda laltare, il popolo, la porta e loriente.
reciprocit tra la situazione delluno e quella Allaltare occupa la stessa posizione. Da
dellaltro, si presenta loccasione si esaminare notare linconseguenza che vi nel fatto che
laltare ove si dice la Messa verso il popolo. il popolo volti le spalle alloriente verso il
Gli ultimi decenni vedono la celebrazione quale il vescovo prega. Secondo metodo, del
verso il popolo eccitare una infatuazione non pari antico, gi in vigore nei paesi non italici,
proporzionata con la realt. Molti ecclesiastici oggi scomparso ma conservato a Lione nel rito
di ogni rango si immaginano di ritornare in detto lionese: in una chiesa che ha labside
questo modo alle origini del cristianesimo, rivolto a oriente, il vescovo al trono in fondo
e se ne ripromettono risultati spirituali allabside guarda laltare, il popolo, la porta e
prodigiosi, piuttosto chimerici. Alcuni non loccidente. Allaltare si pone di fronte al trono
hanno esitato a dare per certo che in origine e al pari del popolo guarda a oriente. Notiamo
il ponte!ice celebrava verso il popolo, dunque linconseguenza del fatto che il vescovo stando
voltato verso loccidente, in quanto presso di e pregando al trono volga le spalle a oriente,
loro solo lassistenza guardava a oriente. La verso cui prega stando allaltare.
verit non la pensa come loro. La celebrazione Il secondo metodo, tra altre prove,
verso il popolo non esiste nei riti orientali. dimostrato dal trono di pietra che si trova
Questo uso, nei paesi occidentali, solamente nella metropolitana di Lione, nella ex
italico, come si vede in numerose chiese di metropolitana di Vienne, e anche in qualche
Roma e cattedrali italiane. Fu conosciuto nei altra. La stessa disposizione dei luoghi era
paesi germanici, gallici, britannici e iberici, ma quella della basilica di S. Paolo fuori le mura
la sua esistenza, le cui prove non sono tante, a Roma, prima della sua distruzione causata
vi fu come eccezione e di breve durata. Spar dallincendio del 1823. Il difetto che inerisce a
intorno allVIII secolo, nello stesso tempo tale metodo non si pu non avvertire. Al !ine di
delle chiese costruite per esso. Laltare pu rimediarvi, diversi Ordines Romani, che vanno
ben trovarsi allingresso dellabside, presso dal VII allXIV secolo, vogliono che il ponte!ice
la navata, addirittura nella navata, ma questo al trono sia rivolto verso oriente, cio contro
non signi!ica che era verso il popolo. il trono e il muro dellabside durante il canto
La regola dellorientazione, che vede labside del Kyrie, del Gloria e della colletta. Ma ci
delle chiese rivolto verso loriente, af!inch detto in modo frammentario, senza unanimit
il celebrante allaltare guardi verso questo n grande convinzione. Alcuni Ordines Romani
punto cardinale, sempre stata esigente e posteriori, accantonando il rimedio indicato,
coerente, checch se ne dica. Ne risulta che, nei descrivono la Messa dove il ponte!ice, stando
paesi italici, dove si voluto celebrare verso il allaltare si volge momentaneamente verso il
popolo, si sono costruite le chiese occidentate, popolo. Da tutto questo risulta chiaramente
vale a dire con labside rivolto alloccidente, che anche a Roma la celebrazione con le spalle
in modo che il celebrante allaltare guardasse al popolo non fu mai una rarit.
a oriente. Quale vantaggio presenta la Un terzo e nuovo metodo, che non rispetta
celebrazione verso il popolo? Uno solo, quello lorientazione, dovuto ai nostri tempi di
che chi assiste possa vedere tutti i gesti del agitazione e di anarchia, concepito da scadenti
celebrante, possibilit spesso pi teorica che esploratori, da mediocri interpreti della liturgia,
pratica, possibilit inoltre che presuppone che consiste semplicemente nel trasportare il
i gesti siano eseguiti con una correttezza che primo metodo in una chiesa costruita per il
meriti di essere vista. secondo. Allora il vescovo, sia al trono, talora
Il rispetto dellorientazione ha dato luogo posto sul vero altare, sia allaltare, un altare
a due metodi opposti. Primo metodo, quello posticcio innalzato allingresso del coro, prega
antico e ancora in vigore nei paesi italici: in verso occidente, mentre il popolo prega verso
oriente. Combinazione bastarda se mai vene con i propri mezzi non vedono meno che
fu una, per sostenerla non si hanno scrupoli di con il loro espediente, in quanto laltezza dei
inventare una falsa teoria. Alcuni motivano il diversi piani di solito ben calcolata. In caso
loro fragoroso zelo col fatto che allaltare, che di bisogno niente impedisce di sollevare un po
si trova in fondo a un lungo e immenso coro, laltare. I vasti cori si trovano nelle non meno
chi assiste non vede pressoch nulla della vaste chiese, e le persone che sono vicino alla
Messa. Gli si risponde che coloro che assistono porta restano comunque lontane dallaltare.
da L. G!"#$%!, Commentaire du Caeremoniale
Episcoporum, Paris, La Colombe, 1959, pp. 125-126.
Traduzione italiana di Fabio Marino.

Nel 2015 la Federazione Internazionale Una Voce ha promosso la preghiera e la celebrazione


di sante Messe per i cristiani perseguitati in tutto il mondo. Una Voce Italia dintesa con la FIUV
fa dire la Messa tridentina secondo questa intenzione in Roma alla Parrocchia personale della
Ss.ma Trinit dei Pellegrini (piazza omonima) i giorni 18 aprile, 20 giugno, 26 settembre e 28
novembre 2015 alle 18:30. Per informazioni rivolgersi alla Segreteria Nazionale di Una Voce
Italia, tel. +39 334 975 1609 email segretarionaz@unavoceitalia.org

, 51) sotto la
protezione e la guida della Sacra Famiglia di Nazareth, modello di vita coniugale, di
educazione e di santiicazione, cos che le nuove generazioni di famiglie cattoliche
siano il fermento della nuova evangelizzazione.
Sabato 24 ottobre, il pellegrinaggio trover il suo momento culminante nella
solenne processione verso S. Pietro e nella celebrazione, a mezzogiorno, nella Basilica
Vaticana, della Messa pontiicale nella forma straordinaria del rito romano. Il Coetus
Internationalis Summorum Pontiicum desidera vivamente ringraziare S. Em.za
il Cardinal Comastri, arciprete di S. Pietro, per lamabile sollecitudine con cui ha
accettato di issare la data e lora della celebrazione.
Per pi dettagliate informazioni rivolgersi alla Segreteria Generale del Cisp:
Guilloume Ferluc, tel. +39 366 7046023, email cisp@mail.com.
CONOSCERE LA SACRA LITURGIA
A!"##$
semplicit antica.
Secondo le prescrizioni odierne, deve essere
di tela, di lino o di canapa, avere in alto o nel
mezzo una croce ben distinta, che il sacerdote
bacia prima di usarlo, ed essere benedetto
o anabolio, con cui viene designato negli dal vescovo o da chi ne ha facolt. Si indossa
Ordines Romani dal sec. VIII al XII, lo vogliono prima del camice; ma a Roma, anticamente, lo
derivare dallo scapolare col quale i monaci si metteva sopra di esso. Tale uso conservato
stringevano la tunica intorno al corpo per tuttora nel rito ambrosiano e lugdunense;
aver libero lesercizio delle braccia. Altri, ed anche nel rito romano, in alcuni casi, si
invece, hanno voluto vedervi il focale, pallium pone la. sopra la cotta o il rocchetto. La.
orarium o sudarium dei romani, specie di simboleggia la fortezza con la quale si deve
sciarpa che si metteva intorno al collo sotto combattere il demonio. Bellissima, a tale
la penula o dalmatica, per ripararsi dal freddo proposito, la preghiera che il sacerdote recita
o dal sudore. Sulla colonna Traiana, a Roma, nellindossarlo: Impone, Domine, capiti meo
si possono vedere i soldati romani inviati in galeam salutis ad expugnandos diabolicos
Germania, che portano al collo tale sciarpa. incursus.
Amalario la chiama a. (da amicire), perch si
cingeva intorno al collo e alle spalle. Verso Bibl.: G. B"#$, De rebus liturgicis, Parigi 1672, p.
il sec. X si cominci a porlo anche sopra il 226; J. B%$&#, I paramenti sacri, Torino 1924, p.
capo, a modo di cappuccio. Tale uso dur per 56: M. R'*+-//', Storia Liturgica, I, Milano 1945,
tutto il medioevo, ed in alcune chiese, specie p. 474 sg.
della Francia, anche !ino al sec. XVII e XVIII. Enrico Dante
Questo cappuccio fu ornato con ricami in oro, (in Enciclopedia Cattolica, I, Citt del Vaticano, 1948,
o con pietre preziose, e si poneva sul capo coll. 1076-1077)
come un elmo. Poi, col tempo, ritorn alla sua

C%!"&'
Veste di lino bianca (detta perci in solo alla estremit e alle maniche, ma anche
linguaggio liturgico alba), lunga !ino ai sul petto, sulle spalle, alle falde. Con landar
piedi, usata dagli ecclesiastici nelle funzioni del tempo questi ornamenti scompaiono, per
liturgiche. Deriva dalla tunica che i Greci dar luogo, specialmente dal sec. XVI, a merletti
e i Romani portavano sola, o sotto le altre e trine di vario genere. Oggi il c., secondo le
vesti. Era senza maniche e giungeva alle prescrizioni canoniche, deve essere di tela
ginocchia, quella muliebre discendeva sino bianca, di taglio abbastanza ampio e scendere
ai piedi, donde il suo nome di talare. Nel !ino ai talloni, stretto con il cingolo, intorno
sec. III, sotto lin!lusso dei costumi orientali, ai !ianchi. Nessun ornato prescritto; si pu
furono aggiunte le maniche. Semplice e senza quindi seguire luso invalso di applicarvi dei
ornato da principio, ebbe in seguito delle merletti intorno al collo, alle estremit delle
lunghe strisce di porpora o di altro colore, maniche, e dellorlo inferiore. I c. fatti di soli
che scendevano, dalle spalle ai piedi, tanto merletti non sono permessi; sono invece
di dietro che davanti. E< precisamente questa tollerati i fondi di vario colore da sottoporsi
tunica talare, bianca, senza ornato, con le al merletto delle maniche e della frangia;
maniche lunghe e strette ai polsi, che i chierici rappresentando essi il colore della sottana del
usarono per compiere i sacri ministeri. Il celebrante. Luso del c. riservato dal sec. XII-
Concilio di Cartagine del 398 stabil che il XIII ai soli ministri in sacris per la Santa Messa,
diacono indossasse la tunica solamente nel e tutte le volte che si indossa la dalmatica o
tempo delloblazione o delle lezioni. Nel sec. la tunicella. Il sacerdote non lusa nei vespri,
VI anche i suddiaconi cominciarono a portarla. matutino e lodi, e nelle esequie. Il c. deve essere
Nell830 Leone IV prescrisse per le funzioni benedetto dal vescovo o da chi ne ha la facolt.
sacre un c. diverso dallordinario; cos quando
i civili cessarono di portare la tunica, questa fu Bibl.: J. B%$&#, I paramenti sacri, Torino 1914, pp.
conservata nella liturgia e divenne indumento 70-77; V. C$@$*%$#H-, Larte a servizio della Chiesa,
sacro. NellOrdo Romanus I la tunica di lino ivi 1938, pp. 194-97.
gi certamente una veste liturgica. Enrico Dante
Lantica tunica era abbastanza ampia, e vi (in Enciclopedia Cattolica, III, Citt del Vaticano, 1949,
furono applicati ornamenti di seta o di oro, non coll. 436-437)
rappresentanza dellem.mo signor cardinale
. Il presidente della George Pell, prefetto della segreteria per
Federazione Internazionale Una Voce (FIUV) leconomia, impedito perch in!luenzato. Don
col. James Bogle, nel corso delludienza generale Whitoos ha dato lettura dellomelia preparata
stato presentato al Sommo Ponte!ice. Egli per loccasione dallEminentissimo. Per Una
ha consegnato a Sua Santit un documentato Voce Italia, che guarda con viva simpatia alla
rapporto sullinteresse di un sempre crescente feconda azione di Juventutem, stato presente
numero di giovani per il rito romano classico, il presidente donore di Una Voce Etruria, nob.
rilevato soprattutto dopo lemanazione comm. Maurizio Bettoja.
del motu proprio Summorum Ponti!icum. Il
presidente federale ha guidato, in quei giorni, Roma, 25 ottobre 2014. Il Pellegrinaggio
una delegazione della FIUV a Roma per Summorum Ponti!icum ha avuto il suo culmine
illustrare lattivit della federazione e chiedere nella celebrazione della s. Messa ponti!icale
alla Santa Sede di sostenere il rito tradizionale nella basilica vaticana, allaltare della Cattedra.
in tutto il mondo. La delegazione ha incontrato La solenne processione del clero e delle
altres gli em.mi signori cardinali George Pell, confraternite presenti iniziato alla basilica
Raymond Burke, Daro Castrilln Hoyos, lecc. di S. Lorenzo in Damaso e, di per se stessa,
mo arcivescovo di Bagnoregio, mons. Guido stata una nuova evangelizzazione donata
Pozzo della Ponti!icia Commissione Ecclesia alla Citt di Roma poich ha ricordato, sia ai
Dei. I delegati sono stati ricevuti in udienza cittadini sia ai visitatori, la chiamata dellUrbe
dal Principe e Gran Maestro del Sovrano a fedele presidio della pienezza cattolica. Con
Militare Ordine di Malta. La federazione ha la corale presenza di distinti presuli e prelati,
espresso il suo compiacimento per la cortesia ha of!iciato lem.mo signor cardinale Raymond
e lattenzione ovunque incontrata. Leo Burke. Il servizio corale stato curato
dal seminario nordamericano a Roma che ha
UNA VOCE ITALIA eseguito il proprio e lordinario gregoriani
Roma, 23 ottobre 2014. Lassociazione italiana della B. V. Maria e alcuni mottetti. Una Voce
stata fra i promotori della bella iniziativa Italia stata rappresentata dal tesoriere
di fede romana e cattolica che si mostra nel nazionale, dr. Emiliano Villa, e dal cav. gr. cr.
pellegrinaggio Summorum Ponti!icum !in dalla cons. dr. Riccardo Turrini Vita.
sua prima realizzazione. Come annunciato nel
precedente notiziario, molte occasioni di piet Roma, 26 ottobre 2014. Il pellegrinaggio
liturgica hanno sostanziato il pellegrinaggio, giunto alla sua conclusione nella festa di Cristo
che ha di nuovo veduto nellautorevole Re alla chiesa della SS.ma Trinit dei Pellegrini,
consocio, il cons. Giuseppe Capoccia, il ove lecc.mo arcivescovo di Gradisca, mgr.
proprio delegato generale. Il devoto triduo Francesco Bacqu, nunzio apostolico, ha
stato aperto nella chiesa della SS.ma cantato la s. Messa in forma ponti!icale, con
Trinit dei Pellegrini con i Vespri celebrati in lassistenza del clero e dei ministri di quella
forma ponti!icale dellecc.mo arcivescovo di parrocchia. Il servizio musicale stato curato
Bagnoregio, mgr. Guido Pozzo, segretario della da Sonos Ensemble, del m Dario Paolini,
Ponti!icia Commissione Ecclesia Dei. Egli ha che ha eseguito oltre al proprio gregoriano
rivolto una viva allocuzione al numeroso clero lappropriatissima Missa O Rex Gloriae del
ed ai fedeli che riempivano lampio tempio. Palestrina ed il mottetto Cantate Domino di
Ha rappresentato il presidente nazionale il Hassler.
presidente di Una Voce Etruria, cav. gr. cr. cons.
dr. Riccardo Turrini Vita. Norcia, 26 ottobre 2014. Nella stessa festa di
Cristo Re, parte dei pellegrini concludeva la
Roma, 24 ottobre 2014. Nel decennale della spirituale occasione con la s. Messa ponti!icale
fondazione del sodalizio Juventutem il rev.mo celebrata dallem.mo signor cardinal
don Mark Whitoos ha celebrato la s. Messa alla Walter Brandmller, diacono di S. Giuliano
parrocchia della Ss.ma Trinit dei Pellegrini in dei Fiamminghi, con lassistenza corale e
cattolico, un atto di adorazione a Dio e
di devozione verso la Santa, che procede
lodevolmente nel senso di riprendere la liturgia
tradizionale alle feste popolari veneziane in
quegli stessi luoghi ove si conservano le loro
insigni Reliquie, il giorno della festa di santa
Lucia, alla chiesa parrocchiale dei SS. Geremia
e Lucia, ove si conserva il corpo incorrotto
della Vergine siracusana, il reverendo padre
Cyrille Sow fsspx, ha celebrato la s. Messa.
P Aderendo ad una
pressante preghiera di Una Voce Sudafrica, Venezia, 31 gennaio 2015. Il giorno della festa
anche a nome dei soci e simpatizzanti di quel della Traslazione di S. Marco da Alessandria
continente, e di intesa con le Federazione a Venezia, una s. Messa in rito tridentino
Internazionale, Una Voce Italia ha offerta stata celebrata dal rev. p. Sow allaltare
una s. Messa per impetrare dal Cielo la !ine della Nicopeia nella Basilica di S. Marco,
della epidemia di Ebola che !lagella lAfrica con lassistenza di non pochi fedeli. Ha
meridionale. LOrganizzazione Mondiale della rappresentato il presidente nazionale alla
Sanit ha infatti stimato al 15 gennaio 2015, sacra funzione il maestro Massimo Bisson del
che pi di 21700 persone siano affette dal consiglio di presidenza di Una Voce Italia.
tremendo morbo e che 8641 ne risultassero
decedute. Per tale caritatevole intento, il rev. UNA VOCE VERONA
p. William Barker fsspx, ha celebrata una s. Verona, 28 dicembre 2014. Il rev. mons. prof.
Messa, seguita dalle litanie dei Santi, alla chiesa Marco Agostini, cerimoniere ponti!icio, ha
romana della SS.ma Trinit dei Pellegrini. Il cantato alle ore 11 la s. Messa domenicale di
presidente nazionale stato rappresentato tabella alla rettoria di S. Toscana. Ha tenuto
dal segretario nazionale, dr. avv. Tommaso lomelia il cui testo pubblicato in questo
Raccuglia. stesso numero del bollettino.

UNA VOCE MILANO Verona, 28 dicembre 2014. Nel pomeriggio della


Milano, 11 gennaio 2015. La s. Messa in rito stessa domenica, lecc.mo vescovo di Verona
ambrosiano antico a Milano stata celebrata mons. Giuseppe Zenti ha celebrato i s. vespri
alla chiesa di S. Maria della Consolazione ponti!icali secondo il rito romano antico nella
al Castello (L.go Cairoli 1), alle ore 10. In rettoria di S. Toscana. Al termine della sacra
quella chiesa, a partire dalla domenica 11, si funzione, il presule ha rivolto elevate parole
trasferita la celebrazione che per trentanni ai numerosi cristiani convenuti, affermando:
ininterrottamente, dal 1985, ha avuto luogo il Vescovo rispetta e apprezza il rito che voi
alloratorio di S. Rocco al Gentilino, promossa e seguite. Mgr. Zenti ha esaltato la grandezza del
gestita dalla sezione Consolato di Milano di Una canto gregoriano, per lui linno Jesu Redemptor
Voce Italia. Lem.mo sig. cardinale arcivescovo omnium, eseguito nellof!iciatura dei vespri,
Angelo Scola ha destinato la nuova chiesa per vale unimmensit, trasporta oltre il cielo. I
il culto antico in seguito alla prossima chiusura canti sono stati eseguiti dallEnsemble Veneti
per restauri di S. Rocco. Cantores, diretto dal maestro Massimo Bisson.
La funzione stata curata dalla sezione
UNA VOCE VENEZIA veronese di Una Voce, San Pietro Martire, in
Padova, 8 dicembre 2014. La s. Messa di collaborazione con il Coordinamento Nazionale
tabella festiva alla chiesa di S. Canziano (S. del Summorum Ponti!icum. Ha onorato il rito
Rita) stata celebrata in forma cantata, con la con al sua presenza il presidente nazionale
partecipazione dei cantori Massimo Bisson e di Una Voce Italia. Hanno assistito con labito
Nicol Pasello, nella ricorrenza della solennit da chiesa i cavalieri della Delegazione di
dellImmacolata Concezione. Verona del Sovrano Militare Ordine di Malta
accompagnati dal loro cappellano mons.
Venezia, 13 dicembre 2014. Nellintento di Silvano Mantovani.
compiere con le forme classiche del culto
SOMMARIO

Jacques Benigne Bossuet LEucaristia essendo la nostra Pasqua


insieme un sacramento e un sacrificio

DOCUMENTI Messaggio di papa Francesco in


occasione del Pellegrinaggio
Summorum Pontificum (ottobre 2014)

Lettera apostolica del Ss.mo S. N. papa


Leone XIII sulle ordinazioni anglicane

Riccardo Turrini Vita Imago sine re

Marco Agostini Dominica infra Octavam Nativitatis

Lon Gromier Laltare e dove si dice la messa verso il


popolo

CONOSCERE LA SACRA LITURGIA

Enrico Dante Amitto

Enrico Dante Camice

VITA DELLASSOCIAZIONE

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