INTRODUZIONE
Prima o poi, nella nostra vita, vorremmo tutti quanti sperimentare un miracolo,
ma nel
momento in cui ne abbiamo veramente bisogno, non sembra mai essercene uno a tiro
, non
vero?
Profondamente integrata in questo libro c' una energia estremamente tangibile e a
ssolutamente
reale. Proprio come i testi di magia di Harry Potter, quest'opera caratterizzata
da un campo di
potenziale enorme. Amorevolmente cullato tra queste pagine c' un modello energeti
co
straordinariamente potente. Proprio come hanno gi fatto migliaia di altre persone
, anche tu
puoi servirti di questa tecnologia della coscienza, cos da produrre "guarigione"
per te stesso,
per la tua famiglia e forse persino per l'ambiente in cui vivi.
Questo libro ti dimostrer che ci che chiamiamo "miracoli", oggi come oggi, in ques
ta nostra
epoca, sono da considerarsi fenomeni concreti, di cui dobbiamo riconoscere l'esi
stenza anche se
non sono stati ancora "dimostrati". Tuttavia, come ben sappiamo, l'assenza di pro
ve non una
prova di assenza. Quando orientiamo la nostra coscienza verso ci che possibile, an
zich
lasciarci vincolare da una visione della realt dominata da ci che non possibile, s
copriamo di
essere concretamente capaci di attingere alle energie e ai principi quantistici,
cos da servircene
nel nostro quotidiano in modo del tutto sorprendente, divertente e... miracoloso
!
Un miracolo trascende i limiti dettati dalla maggior parte degli attuali modelli
scientifici, ma ci
non significa che non ci sia una scienza in grado di spiegare i miracoli, laddov
e si renda
necessario trovare una spiegazione. Qualcuno potrebbe osservare che parte delle
idee di questo
volume rientrano nella cosiddetta
Non dovremmo mai dimenticare che tutta la materia si compone di energia, o megli
o di campi
energetici: esseri umani, animali, polvere di stelle, alberi, sedie... nessuno e
scluso - qualsiasi
forma, a livello quantistico, fatta di energia, ed proprio in tale contesto che
interviene la
scienza dei nostri cosiddetti miracoli. Rupert Sheldrake un biologo nonch un auto
re prolifico,
che ha presentato all'opinione pubblica il concetto di campo morfico (nel Glossa
rio della
Matrice si vedano anche i concetti di risonanza morfica e di unit morfica) :
Trattasi del campo interno e circostante a una unit morfica, che si organizza sul
la base di una
struttura caratteristica e di un pattern di attivit. I campi morfici costituiscon
o le fondamenta
della materia, nonch del comportamento degli oloni, o unit morfiche, a qualsiasi l
ivello di
complessit. Con il termine campo morfico si fa riferimento anche ai campi morfoge
netici,
comportamentali, sociali, culturali e mentali. I campi morfici sono modellati e
stabilizzati dalla
risonanza morfica, sulla base delle unit morfiche precedenti e analoghe, sottopos
ta
all'influenza di campi dello stesso genere. Di conseguenza contengono una sorta
di memoria
cumulativa, e hanno la tendenza a diventare progressivamente abituali.1
Introduzione - 9
L'Energetica della Matrice dispone di un vastissimo campo morfico in virt del qua
le ognuno di
noi, con un minimo sforzo, pu accedere a un campo unificato di coscienza. Sono gi
migliaia
le persone che, giunte dagli angoli pi remoti del pianeta, hanno partecipato ai c
orsi di
Energetica della Matrice e hanno letto il mio primo libro: Matrix Energetics: Th
e Science
andArt ofTransformation.2 Chiunque abbia partecipato in qualche forma a tale Mat
rice ha
contribuito con un certo momento energetico al campo morfico collettivo dell'Ene
rgetica della
Matrice, detto anche griglia.
Tale potente dinamica di gruppo permette l'amplificazione reciproca delle capaci
t e degli
impulsi energetici graditi, e tutto ci per il bene collettivo. Chiunque vi si ins
erisca non potr
che trarne beneficio. Dal momento che qualcosa che esiste gi, chiunque pu ricreare
il
campo e accedervi, ovunque sia e in qualsiasi istante. Quando attingiamo al camp
o morfico
dell'Energetica della Matrice che gi stato creato, accediamo a quella che potremm
o definire
una tecnologia della coscienza estremamente organizzata e potente. Tale tecnolog
ia contiene
del "software"eccezionale ed caratterizzata da uno straordinario supporto tecnic
o "sul campo".
In pratica, ognuno di noi pu disporre direttamente del vero e proprio campo energ
etico che io
definisco Energetica della Matrice. Nelle pagine di questo libro scorre una ener
gia
estremamente potente. Per poterne trarre vantaggio non necessario disporre di un
a qualche
preparazione scientifica. Si tratta di informazioni che possono trasformare la t
ua vita secondo
modalit tanto strane quanto meravigliose! Alla fin fine, quando parliamo di magia
e miracoli,
si tratta sempre della stessa cosa, quale che sia il linguaggio usato, e tutto c
i pu comunicare
direttamente con il nostro cuore, anzi, lo far di certo!
Nel corso di uno dei nostri seminari un giovane ha voluto condividere una storia
incredibile.
Bench fosse da sempre analfabeta, costui aveva sviluppato un suo modo del tutto p
articolare di
leggere. Andava in biblioteca, sceglieva un libro che gli "sembrava interessante
", e se lo
portava a casa. Non essendo in grado di leggerlo in modo convenzionale, la sera
lo metteva
sotto il cuscino e ci dormiva letteralmente sopra. Il giorno seguente, quando si
svegliava, per
qualche misterioso motivo la sua mente "conosceva" il contenuto del libro.
Costui ha riportato un altro fenomeno, forse ancora pi stupefacente, e cio che mag
giore era il
numero di persone che in precedenza avevano consultato quel libro, maggiore risu
ltava
l'accesso alle informazioni contenute di cui l'analfabeta in questione riusciva
a fruire con quel
suo bizzarro metodo di lettura. E quindi, se le persone che l'avevano letto eran
o poche, la
Introduzione - 11
portata e la qualit delle informazioni che ne ricavava era appena abbozzata. Cred
o che quel
giovane sia riuscito a farsi una cultura, in modo apparentemente incredibile, pr
oprio in virt
dell'esistenza dei campi morfici di cui parla Sheldrake.
C' quindi una potente dinamica di gruppo che ci permette di amplificare reciproca
mente le
nostre capacit e la nostra energia, cos da contribuire al bene collettivo di tutte
le persone
implicate. Ecco perch entrare a farne parte non potr che contribuire al tuo beness
ere. La
griglia pu essere riprodotta ovunque e in qualsiasi istante. Quando attingi al ca
mpo morfico
preesistente dell'Energetica della Matrice, entri a far parte di qualcosa di ass
olutamente unico,
che come gi detto pu essere definito una tecnologia della coscienza potente e alta
mente
organizzata.
Apprezzo profondamente uno degli aspetti spesso sottolineati dal dottor Bartlett
, e cio che non
dovremmo pensare di essere gli artefici di una qualche "guarigione". Ho una prof
onda fede in
Dio, e spesso percepisco un conflitto tra il mio credo e il mio addestramento, b
asato sul
Energetica della Matrice, sono gi stato in grado di aiutare due diversi soggetti
in tre specifiche
situazioni. E tutto ci semplicemente dopo aver visto su YouTube il video del dott
or Bartlett
che spiega la tecnica dei due-punti; grazie a ci, e all'aiuto di Dio, i miei "paz
ienti" hanno avuto
un immediato giovamento, in modo apparentemente miracoloso.
La prima volta che ho sperimentato l'Energetica della Matrice stato quando un si
gnore mi ha
chiamato dalla chiesa spiegandomi che non riusciva pi a urinare. Inoltre, c'era s
angue nelle sue
urine. Voleva un consiglio medico, al che gli ho consigliato di raggiungere il p
i vicino
ospedale, ma non poteva permetterselo. Il giorno seguente mi sono sentito in col
pa: non avevo
dimostrato particolare compassione e non l'avevo affatto aiutato. Cos ho deciso d
i rintracciarlo
e di provare a dargli una mano. Avrei voluto davvero guarirlo, sebbene fossi ben
consapevole
che la guarigione in realt viene da Dio.
Alla fine l'ho ritrovato nella comunit parrocchiale e gli ho chiesto di raggiunge
rmi in ospedale
per una benedizione. Una volta arrivatogli ho impartito i sacramenti. Poi ho dec
iso di eseguire
la tecnica dei due-punti: in modo semplicissimo, sul lato frontale e su quello p
osteriore. Proprio
mentre la eseguivo, l'uomo ha cominciato a urinare. Potr anche sembrare una scioc
chezza, ma
per lui ha rappresentato un autentico miracolo. Nel giro di un giorno l'esame de
lle urine si
normalizzato e ha potuto lasciare l'ospedale il giorno seguente.
Il caso successivo riguarda una mia compagna di corso di "terapia energetica" ch
e aveva un
problema ai seni nasali. Aveva gi subito un intervento chirurgico, che per non era
servito un
granch. Durante il corso il suo naso era sempre congestionato. Ci era stato chies
to di praticare
la tecnica di tocco quantistico durante la pausa. Ho pensato che quello che avev
o appena
appreso fosse troppo lento per le sue esigenze, quindi ho deciso di sperimentare
l'Energetica
della Matrice. Ho prodotto una rappresentazione olografica immaginaria dei suoi
seni nasali e
"ho
Introduzione - 13
Mi piacciono molto i libri che rappresentano una sorta di sfida. cos che so di af
frontare e
(com' auspicabile) trascendere i limiti della mia conoscenza e delle mie capacit.
Le
informazioni contenute in questo libro sono con ogni probabilit del tutto diverse
da quelle in
cui ti sei finora imbattuto. O forse potranno rappresentare una convalida di ci c
he in cuor tuo
sapevi gi, ma che non avevi ancora saputo formulare o mettere in pratica. Comunqu
e sia,
prova semplicemente ad aprire il
libro a caso e a leggerne qualche riga, per poi "dimorare nella sua energia" e l
asciare che
penetri, lentamente e delicatamente. La sua magia funzioner, anche se non credi c
he sia
possibile!
Grazie a questo libro potrai penetrare direttamente nel campo dei sogni e dei mi
racoli gi creato
e reso disponibile da migliaia e migliaia di persone. Potrai sperimentarne tutti
i benefici, senza
alcuna difficolt. Creare miracoli quantistici nella tua stessa esistenza risulter
essere molto pi
semplice e divertente di quanto avresti mai potuto immaginare!
CAPITOLO I
Mia moglie, che non proprio il tipo di persona che potremmo definire assolutamen
te normale,
nel febbraio del 1997 ebbe una vera e propria crisi di nervi. Motivo? Mentre mi
dedicavo al mio
intenso lavoro di chiropratico, avevo avuto una visione di Superman sotto forma
di ologramma
tridimensionale. S, certo, con tutta probabilit si trattava di un'allucinazione, f
atto sta che mi
aveva permesso di sistemare all'istante i problemi di vista di una bambina!
Chiunque abbia gi letto il mio primo libro sar a conoscenza delle modalit secondo l
e quali
nata tutta la faccenda dell'Energetica della Matrice. Fondamentalmente mi ero do
vuto occupare
di una giovane afflitta da ambliopia, un disturbo comunemente definito "occhio p
igro", e non
sapevo che fare. In quel genere di circostanze la maggior parte degli stratagemm
i che potevo
tirar fuori dalla mia borsa - tipo i cristalli e altre cose tanto bizzarre quant
o meravigliose - non
sarebbero stati di nessun aiuto.
Mi ero fatto la solita tirata da Seattle a Livingston, in Montana, dove nel fine
settimana
esercitavo come chiropratico in uno studiolo di mia propriet. Avevo dormito poco,
lavorato
tutto il giorno, e il velo che separa fantasia e realt, ovvero le dimensioni alte
rnative possibili,
quel giorno era molto pi sottile del solito. (Il resoconto dettagliato dell'accad
uto contenuto
nel primo capitolo della mia prima opera). Ancora non so bene che cosa sia realm
ente accaduto,
del dottor Bartlett e delle sue mani miracolose, e ovviamente fui subissato dall
e richieste:
volevano tutti un appuntamento, SUBITO! Il primo giorno dopo l'Evento Superman r
icevetti
cos tante richieste (espresse con un tono a cui non si pu dire no) che dovetti lav
orare fino a
notte inoltrata.
Alla fine, conclusa l'ultima visita, crollai riconoscente nel mio letto, per qua
lche ora di ben
meritato riposo. Sfortunatamente, il giorno seguente era luned e mi aspettavano a
scuola. Visto
il pesante programma a cui mi stavo dedicando, non potevo assolutamente perdere
un solo
giorno. E cos, alle 4:30 di mattina, era gi ora di alzarsi e prepararsi per le lez
ioni.
Ovviamente non si pu bruciare una candela da ambo i lati, e sperare di cavarsela
indenni.
Appena tornato a Seattle, mi presi subito un brutto raffreddore che mi costrinse
a letto. Forse a
causa della gran quantit di energie dilapidate, il raffreddore fu soltanto il pri
mo passo della
mia pausa forzata: nel giro di una settimana si era gi trasformato in polmonite.
Mi ci vollero
due settimane prima che potessi sollevare la testa dal cuscino, e di partecipare
alle lezioni non
se ne parlava proprio! Alla fine di quella mia convalescenza la mia amica Debbie
venne a
trovarmi e mi fece un bel massaggio, una cosa di cui avevo veramente bisogno.
Grazie a quelle sue cure recuperai un minimo di forze, quel- tanto che bastava p
er allungare una
mano e toccarla. Appena la sfiorai, Debbie mi guard sconvolta: Richard, ma che cos
'
quest'energia incredibile?, chiese stupefatta.
Puoi sentirla?, feci io per tutta risposta. Oh, grazie a Dio! Mi sono sentito cos de
bole che
non capivo pi se c'era ancora!.
E una delle cose pi incredibili che abbia mai sperimentato, ma di che si tratta?, i
nsiste
Debbie. E cos le raccontai la storia fantastica dell'Evento Superman, facendo att
enzione a non
tralasciare alcun particolare. Com' comprensibile, Debbie riusciva a malapena a c
rederci.
Se riesci in qualche modo a scoprire come puoi insegnarlo, ammesso e non concesso
che
possa essere insegnato, voglio assoluta
mente impararlo. Me lo devi insegnare!, mi chiese con tono assai deciso. In quel
frangente non
avevo alcuna idea di quali sarebbero stati i risultati concreti di quella conver
sazione. A
quell'epoca Energetica della Matrice e cose del genere per me non significavano
assolutamente
niente. Promisi tuttavia che, se avessi trovato un modo per insegnarlo, lei sare
bbe stata la prima
a saperlo.
Col passare del tempo, quel fenomeno sembr intensificarsi. Una settimana dopo l'a
ltra ne
sperimentavo nuovi e meravigliosi risultati. Certe patologie croniche di cui sof
frivano i miei
pazienti cominciarono ad alleviarsi anche quando il mio trattamento non era rivo
lto
direttamente alla loro cura. Inoltre, i pazienti cominciarono a riferirmi di mis
teriose
trasformazioni a livello di stati emotivi, schemi di credenze, e nella loro vita
in generale. Cosa
ancor pi importante, quei cambiamenti sembravano intensificarsi col passare del t
empo. La
mia pratica, che dal punto di vista emotivo era sempre stata soddisfacente, si t
rasform in una
esperienza quotidiana profondissima ed estremamente toccante.
MIRACOLO IN MONTAGNA
Quattro mesi dopo l'Evento Superman mi ritrovai a Bozeman, in Montana. Stavo rip
ortando a
casa mia figlia, che all'epoca viveva a Big Sky, in una casa mobile, assieme a d
iversi amici.
Sebbene fossimo gi a met giugno, scendeva un po' di nevischio, cosa piuttosto inco
nsueta per
quel periodo dell'anno, ma il fenomeno era stato in qualche modo previsto. Facen
do attenzione,
risalii piano piano quella tortuosa strada di montagna con la mia GTO del 1966.
Da quando mi ero trasferito a Seattle per partecipare al corso di naturopatia de
ll'Universit
Bastyr, non mi era capitato molto spesso di vedere mia figlia Justice. Alla fin
fine devi essere
una sorta di pazzo per tornare a frequentare una scuola di medicina all'et di 42
anni. La mia
attivit di chiropratico risaliva al 1987, e nel primo anno di attivit ero riuscito
a malapena a
llora
cominciamo subito!.
Un istante dopo sentii un suono sibilante, e fu come se l'apice del mio capo fos
se stato
scoperchiato, il suo contenuto saltasse fuori e venisse aspirato su in cielo. Co
n l'occhio della
mente vidi e percepii qualcosa di enorme che scendeva gi, proprio sopra di me.
Avete mai visto la scena del film Incontri ravvicinati del terzo tipo, in cui la
gigantesca
astronave a pi piani discende verso la piattaforma di atterraggio in cima alla mo
ntagna? Si
tratta dell'esempio pi prossimo che riesco a dare, ed all'incirca ci che speriment
ai nei minuti
che seguirono. Forse lo si potrebbe descrivere anche in termini di una trottola
gigantesca e
multicolore... Ma sto solo cercando di dare un'idea di quello che provai!
Non appena quella sorta di struttura o forma-pensiero si apr, cominciai a percepi
re una rapida
successione d'immagini e scene. Fu come se un "programma spirituale" computerizz
ato venisse
scaricato direttamente nel mio cervello. Sebbene la faccenda sia durata per qual
che minuto
almeno, mi abituai rapidamente a quella nuova condizione e recuperai subito l'us
o delle mie
funzioni corporali. Il Maestro fece la sua ricomparsa, e mi chiese di toccare la
parte sinistra
della mia cassa toracica con la mano destra. Obbedii senza esitare. Nello stesso
istante in cui le
dita toccarono le costole, sentii un sonoro schiocco, e l'intera cassa toracica
assunse una nuova
posizione.
In realt, sono venuto al mondo con una vertebra lombare in pi. E per compensare qu
ella
condizione, la cassa toracica si era
rie per
riprendere il viaggio, salii in macchina e nel giro di una mezz'ora raggiunsi Li
vingston. Mentre
guidavo, due Angeli ( il solo modo in cui riesco a definirli) presero a tenermi t
elepaticamente
un discorso con cui mi spiegarono come avrei dovuto servirmi di quel nuovo softw
are
CAPITOLO 2
Era una bella giornata d'estate, all'incirca due anni dopo gli eventi precedente
mente narrati. Mi
trovavo a Seattle, e in quella particolare mattina ero alla clinica Bastyr in at
tesa del paziente
successivo. A un certo punto bussarono alla porta, e quando aprii, mi trovai di
fronte a un
giovane biondo, un tipo assolutamente senza pretese.
Lei il dottor Bartlett, non vero? Ho sentito molto parlare di lei, e sono davvero
felice
d'incontrarla. Ho studiato tutte queste tecniche di guarigione, e mi sono chiest
o se lei potesse
suggerirmene qualcun'altra, mi disse porgendomi un foglio su cui erano elencate u
na infinit
di tecniche.
Dopo aver dato uno sguardo al documento, mi resi conto che anch'io avevo studiat
o tutta quella
roba, specializzandomi in molte di quelle tecniche.
Mi dica, con cosa pensa che dovrei continuare?, chiese il giovane.
Dal momento che conosco tutte queste tecniche, e probabilmente posso anche insegn
arle
qualche accorgimento, le proporrei di studiare con me, feci io per tutta risposta
.
Bene, accetto!, rispose il giovanotto, manifestando notevole entusiasmo. In quel m
omento
non potevano immaginare che sarebbe stato l'inizio di un'amicizia che continua t
uttora.
Nei quattro anni seguenti avrei insegnato a Mark Dunn tutto ci che avevo appreso
nel corso di
dodici anni di pratica medica assolutamente non convenzionale e anzi assai "orig
inale". L'unica
cosa che non gli riusciva, con suo grande dispiacere, era riprodurre ci che facev
o con le mie
mani - la tecnica che lui chiamava "pratica energetica".
Fatto sta che Mark si era costruito una sua visione della realt in virt della qual
e interpretava
erroneamente il mio agire. Pensava infatti che io "stessi facendo qualcosa" con
le mie mani, e
cio che ci fosse un qualche trasferimento di energia. Dal momento che Mark contin
uava a
sommergermi di domande a quel proposito, presi a leggere libri sulla fisica quan
tistica, nel
tentativo di capirci qualcosa io stesso e di potergli spiegare in che cosa consi
stesse realmente
quella "pratica energetica". E fu proprio nell'ambito degli aspetti pi esoterici
della teoria
quantistica dei campi che cominciarono a prendere forma i principi fondamentali
di quella che
oggi definisco Energetica della Matrice.
Il mio secondo studente avrebbe imparato i principi fondamentali, quelli su cui
si basava ci
che conoscevo, nel giro di quattro ore soltanto - inutile negare che ci fu per Ma
rk un po'
imbarazzante. Oggi l'Energetica della Matrice pu essere insegnata a chiunque nell
'ambito di un
seminario di un fine settimana.
Il primo seminario sull'Energetica della Matrice ebbe luogo nel settembre 2003 e
vide la
partecipazione di 27 persone. Da quel momento in poi la relativa esperienza si t
rasformata in
un fenomeno internazionale. Ormai, per imparare l'Energetica della Matrice non n
emmeno
necessario partecipare fisicamente al seminario (sebbene farlo risulti assai div
ertente). Sono
infatti molte le persone che ne hanno imparato le tecniche e sperimentato dirett
amente i
miracolosi risultati soltanto dopo aver letto il mio primo libro o dopo aver gua
rdato su YouTube
i filmati con cui ne dimostro le tecniche. (Chiunque non abbia ancora letto il m
io primo libro
farebbe bene a farlo).
Con questo secondo libro intendo approfondire ulteriormente l'Energetica della M
atrice sulla
base di un'analisi accu
rata della sua teoria e dei relativi dati, nella loro versione pi aggiornata. Per
poter capire un
pochino meglio la faccenda, nel frattempo mi sono letto oltre un centinaio di li
bri sulla fisica
quantistica. E soprattutto mi sono reso conto dei limiti delle mie conoscenze -e di quanto
probabilmente non riuscir mai a capire. Persino il celebre fisico Richard Feynman
sapeva bene
che se credi di aver capito la fisica quantistica, significa che non hai capito
di che cosa si tratti
realmente.
Matematica e fisica sono linguaggi simbolici inconsci. Sono volti a stimolare le
funzioni
cerebrali superiori - non tanto ad attivare i servizi delle funzioni analitiche
superiori, pertinenti
alla porzione sinistra del cervello, quanto piuttosto la consapevolezza dei simb
olismi e
dell'interconnessione di pertinenza dell'emisfero destro. Il problema che abbiam
o trasformato
la scienza in un sistema chiuso. Le equazioni formulate nell'intento di spiegare
le dimensioni
inesplorate o sconosciute devono render conto alla "logica" del modo di pensare
e percepire
dell'emisfero sinistro. Quando ci troviamo a fare i conti con risultati apparent
emente illogici e
non riusciamo a farli rientrare nella nostra visione ben definita e circoscritta
della realt,
cominciamo a sfrondare e limare, finch tutto non rientra nell'ordine. E incredibi
le constatare
quante volte sia accaduto qualcosa del genere nella stessa storia della fisica.
In questo libro discuteremo della tecnologia e della scienza della fisica dell'e
tere, uno dei tanti
concetti vietati dalla scienza ufficiale. Fatto sta che, dopo aver divorato oltr
e 140 volumi sulle
scienze fisiche nel giro di pochi mesi, mi sono balzate agli occhi alcune delle
pi appariscenti
incongruenze del modello classico, o standard, della fisica, e allora ho preso a
sospettare che,
qua e l, ci siano alcuni tasselli mancanti.
Uno dei problemi del modello classico della fisica che il fattore x della coscie
nza non viene
preso in considerazione. E se non si riconosce il ruolo svolto dalla coscienza n
egli esperimenti
concretamente effettuati in laboratorio, ci che si ottiene sono le aspettative in
consce degli
osservatori che eseguono l'esperimento. Il modello
standard della fisica un sistema chiuso, e in un sistema chiuso non c' spazio per
gli effetti
della coscienza. Di conseguenza, in un sistema del genere non c' spazio neppure s
pazio per i
miracoli.
i proprio di
ci che avete bisogno, e comunque sar sempre meglio che la solita zuppa riscaldata:
ci sono
cose che, per quanto sembrino perfettamente adatte alle nostre circostanze, fini
scono con
lasciare l'amaro in bocca.
In ogni caso, non ha nessuna importanza se mi credete o no: queste idee possono
davvero
cambiarvi la vita.
Non esistono regole categoriche, niente che permetta di affermare: Ecco cos' l'Ene
rgetica
della Matrice. In realt, non esiste nulla che possa essere definito tale, si tratt
a semplicemente
di una mia congettura. Anzi, per meglio dire: ho escogitato denominazione e stru
menti cos da
potervi accedere e capirla, ma alla sua base ci sono principi fondamentali che s
ono lungi
dall'essere una mia invenzione. Insomma, si tratta di un mio espediente (pochi s
arebbero pronti
ad ammetterlo riguardo le loro cosiddette tecniche o metodi -- pi facile spacciar
li per verit
rivelate), ma la scienza alla base di queste pagine non l'ho sicuramente inventa
ta io.
In quest'ultima met della mia vita non ho fatto altro che cercare di aiutare e gu
arire i malati.
Ho sempre avuto il desiderio di portare conforto l dove ce n'era bisogno. E sopra
ttutto, ho
cercato di mantenermi curioso e umile, e in uno stato mentale di perpetua ricerc
a. Il numero di
persone a cui posso rendere servizio oggi infinitamente pi grande di quello che a
vrei potuto
raggiungere con la mia pratica privata. Grazie ai libri e ai seminari sull'Energ
etica della Matrice
sono riuscito ad avere un impatto positivo sulla vita di molte migliaia d'indivi
dui sparsi su tutto
il pianeta. Spero che questo libro possa rappresentare un primo passo e predispo
rti alla scoperta
di nuove possibilit e conoscenze.
CAPITOLO 3
E proprio ci che veniva insegnato negli anni '90 durante l'addestramento militare
per la visione
a distanza. Veniva spiegato di prestare attenzione a qualsiasi immagine ricevuta
, prendendone
accuratamente nota. Pi sembrava singolare, pi era potenzialmente importante. In re
alt, la
metodologia insegnata nell'Energetica della Matrice attinge sia alla dimensione
immaginaria del
sogno specificamente individuale (analisi junghiana) sia al protocollo classico
di visione a
distanza insegnato presso lo Stanford Research Institute e l'Esercito americano.
Quando cominciamo a convincerci che meritiamo qualsiasi conoscenza vogliamo proc
urarci,
questo ci arriva puntualmente. Nessuno ci metter i bastoni tra le ruote. E nessun
o ci dar
uno schiaffetto sulla mano allorch la protendiamo per procurarci il sapere di cui
abbiamo
bisogno per crescere. Dovremmo provare a esprimere le nostre richieste, preoccup
azioni e
desideri con un linguaggio il pi possibile spensierato e giocoso; in tal modo l'u
niverso potr
rispondere con maggior rapidit alle nostre aspirazioni.
Descriver nei dettagli la scienza del porsi domande potenzialmente rivoluzionarie
nel
prosieguo di questo libro. Per ora vi chiedo soltanto di credermi: la risposta c
ontenuta nella
domanda.
Chiedete e vi sar dato; cercate e troverete; bussate e vi sar aperto; perch chiunqu
e chiede
riceve, e chi cerca trova, e a chi bussa sar aperto.
Matteo 7: 7-8
Credere o non credere in qualcosa non ha alcuna importanza, nella misura in cui
ci serviamo
Dobbiamo avere fiducia in qualsiasi cosa si manifesti nel campo della nostra con
sapevolezza,
anche se non sembra avere un particolare significato o utilit.
Le informazioni simboliche vengono generate dall'emisfero cerebrale destro, e ra
ppresentano
un potenziale di codificazione pari a circa 40 miliardi di bit. Per contro, le c
apacit
dell'emisfero sinistro sono infinitamente minori: all'incirca sette bit di infor
mazioni al secondo
(con un'approssimazione di due). Alcuni ricercatori pi prodighi oggi stimano un v
alore
leggermente superiore pari a 40 bit al secondo.
Vorrei davvero incontrare quell'universitario superuomo che riuscito a contare,
uno per uno,
quei 40 miliardi di bit al secondo. Ovviamente si tratta di un'impresa impossibi
le, per arrivare a
quella cifra i ricercatori devono essersi basata su calcoli approssimativi. Si t
ratta comunque di
un valore enorme, e le informazioni relative lo fanno sembrare credibile, non ve
ro? Ci che
conta che, prestando attenzione ai dati che sembrano privi di senso, potremmo ri
trovarci a
contemplare una enorme quantit d'informazioni codificate.
Non sappiamo mai di essere a conoscenza di qualcosa finch, tutto intorno a noi, i
n noi e
attraverso di noi cominciano ad accadere determinate cose, ovvero finch non le
sperimentiamo. A quel punto sappiamo di sapere. E questa la differenza tra il pr
incipio gnostico
dell'"io so" e del "io penso" e il "vorrei sapere (una volta sapevo... forse)".
Sapere non ha nulla
a che vedere con il pensare, si tratta piuttosto di una qualit che reperiamo nel
cuore e
attraverso il cuore.
Mi sono convinto che, allorquando riusciamo sospendere il pensiero conscio, anch
e se solo per
qualche breve istante, la dimensione del nostro cuore prende il sopravvento. Rit
engo che la
saggezza del cuore possa avere un accesso istantaneo a quei 40 miliardi di bit a
l secondo, il
patrimonio d'informazioni dell'emisfero destro del cervello. Quindi, visti tali
presupposti, penso
che quando vuoi ottenere risultati straordinari, devi semplicemente cercare di p
ensare di meno.
un male cane! Per certe cose a volte te le senti, senza bisogno di fare il test,
anche perch sai
benissimo il genere di dolore che proverai...
Comunque sia, quell'incidente imbarazzante si dimostrato in qualche misura utile
, aiutandomi
a dimostrare ai partecipanti al seminario i principi e le pratiche da me insegna
ti. Cosa c'era di
meglio che azzopparsi sotto i loro occhi? C'era solo da augurarsi che qualcuno a
vesse ripreso la
scena.
Ecco cos' accaduto in seguito: sono rimasto l, lungo disteso per terra, e infine h
o praticato
proprio quello che imparerete a fare grazie a questo libro: ho "dato una rapida
scorsa" alle
diverse realt possibili, finch non ne ho trovato una in cui la gamba non mi faceva
poi cos
male. Quindi sono penetrato nella realt, quella in cui potevo tenermi dritto sull
a scena e
continuare a insegnare. Mi ci sono volute un bel po' di fatica ed energia, e que
lla sera sono
comunque uscito dalla sala zoppicante, con mia figlia che mi dava man forte. Il
giorno seguente
mi sono ripresentato sul podio e abbiamo eseguito una guarigione di gruppo. Eran
o tutti molto
preoccupati per me e volevano a ogni costo aiutarmi. Mi sono portato appresso la
mia chitarra
acustica e abbiamo cominciato a cantare sulle note di Givepeace a chance di John
Lennon. Per
abbiamo leggermente modificato il testo, trasformandolo in Ali we are saying isgi
ve knee a
chance (letteralmente: Non chiediamo altro che una possibilit per questo ginocchio
). Lo
abbiamo fatto mantenendoci rilassati e sereni, senza dar credito alla realt in cu
i la gamba era
rotta. Poi ho ringraziato tutti quanti, e da quel momento in poi il mio ginocchi
o ha cominciato
ad andare di bene in meglio.
l'incidente era
una leggera andatura zoppicante. Tra me e me mi sono detto: S, certo QUANTI soldi
ho
buttato via per questa stupidaggine? In quell'epoca la mia sull'esperienza di "te
cniche di
guarigione" consisteva in quattro settimane di lezioni di Chi-Gong, che avevo pr
eso dal mio
veterinario e da sua moglie, e adesso mi trovavo proprio li, dopo aver attravers
ato met del
paese per partecipare al seminario tenuto dall'uomo che aveva le visioni di Supe
rman. Per farla
breve, si potrebbe dire che la mia fiducia non fosse certo cementata, eppure, ma
lgrado qualsiasi
conclusione "logica" dimostrasse il contrario, sapevo istintivamente che in quel
la faccenda della
Matrice ci doveva essere qualcosa di buono. Ed era stato proprio in virt di quell
a intuizione
che, messi da parte i dubbi, non solo avevo partecipato ai seminari del primo e
del secondo
livello, ma qualche settimana dopo, a Miami, mi ero iscritto anche al terzo live
llo.
Giunto al livello tre, avevo il cervello in pappa. E comunque continuavo a prati
care con gli
amici, i familiari, gli animali domestici e persino il mio veterinario -- vale a
dire chiunque non
reagisse a quei miei tentativi ridendomi in faccia (se lo facevano, avevano alme
no la delicatezza
di non farsi vedere). Tuttavia, malgrado i miei sforzi, non avevo ottenuto nient
e di concreto,
nessuna prova che quell'Energetica della Matrice funzionasse davvero. Ma qualche
settimana
dopo ho avuto la mia agognata prova, sotto forma di un incidente assai curioso c
on un
minuscolo chihuahua, di nome Bitty Bo Bitty. Quel pomeriggio era cominciato in m
odo
assolutamente normale. Mi stavo prendendo cura del cagnolino di mio padre, e a u
n certo
punto, giacch dovevo andare alla sua casa di campagna per dare una occhiata ai su
oi altri cani
e gatti e dare loro da mangiare, ho pensato che sarebbe stato carino portarmi Bi
tty e gli altri
miei due cani: ci saremmo fatti una bella passeggiata! Dopo aver parcheggiato ho
tirato gi il
finestrino e ho racco
mandato a Bitty e agli altri due di restare in macchina, perch sarei tornato subi
to - l'avevo gi
fatto migliaia di altre volte. Mentre uscivo dall'auto, ho dato un'ultima occhia
ta a Bitty, che si
era seduta al mio posto e scodinzolava manifestandomi tutto il suo affetto. Mi s
ono voltato, ho
chiuso la portiera alle mie spalle e con mio grande sconcerto si subito levato i
l guaito pi
lancinante che avessi mai sentito in vita mia. Mi sono voltato di scatto e ho vi
sto la zampetta
destra di Bitty, il cui diametro non superiore a quello di una penna, intrappola
ta nella portiera!
Penzolava in modo del tutto innaturale, piegata a V, e oltre a essere spezzata s
anguinava. Ho
spalancato la porta e dopo aver afferrato Bitty mi sono seduto in macchina. Ho s
ubito chiamato
il veterinario, e mentre m'infilavo sull'autostrada, gli ho balbettato qualcosa
su quella zampa
quasi amputata. Il veterinario (che, come gi detto, anche istruttore di Chi-Gong,
nonch la
persona che mi aveva introdotto all'Energetica della Matrice) mi ha chiesto di co
minciare a
lavorare su di lei mentre guidavo. Tenendo una mano sulla zampa del cagnolino e l
'altra sul
volante, ho cominciato a praticare quanto avevo imparato. Ho guardato l'orologio
e cominciato
a procedere a ritroso nel tempo: 16.38, 16.30, 16.15, 16... mi sono rivolto ment
almente a
chiunque potesse aiutarmi: Dio, gli angeli o forse Ges. Ho immaginato di moltipli
carmi
all'infinito e di dedicarmi alla guarigione del cane. E ho provato ad attingere
alla conoscenza
dell'universo, ponendomi domande del genere: Cosa avrebbe fatto il dottor Bartlet
t? E cosa
avrebbe fatto Ges?. Ho provato a fare ricorso a tutto ci che avevo imparato ai semi
nari di
Energetica della Matrice: finestre sulle realt parallele, moduli e frequenze. Ho
visualizzato una
sfera energetica di guarigione proprio nel punto in cui la zampetta del cane era
spezzata in due.
Ho praticato anche i due-punti, servendomi soltanto della visualizzazione perch d
i certo non
potevo abbandonare il volante! Vista la quantit di sangue che l'animaletto stava
perdendo, e
che sentivo inzuppare lentamente i vestiti, e i 30 minuti che avrei impiegato pe
r
tornare in citt, non avevo altra scelta che fare del mio meglio e sperare in un m
iracolo. Alla
mia crisi di nervi ci avrei pensato dopo! Ho visualizzato Bitty mentre correva i
n cortile, quella
mattina stessa, e mi sono detto: Come vorrei che adesso potesse correre felice, p
roprio come
faceva stamattina!. Nella mia testa ho riesaminato tutte le possibili tecniche ch
e avrebbero
potuto guarirla e alleviare il suo dolore, farle recuperare il sangue perduto, r
estituirle vene, ossa,
legamenti, tendini e cellule in perfetto stato... Per farla breve, ho fatto tutt
o ci che potevo
immaginare di fare. Sono arrivato dal veterinario a tempo di record. Non saprei
dire con
esattezza se sia stato il tempo a rallentare, o se io abbia davvero guidato come
un pazzo. Avevo
addosso un paio di magliette e i jeans, e, quando sono entrato nello studio del
veterinario, erano
completamente inzuppati di sangue. Quanto sangue poteva esserci in quel minuscol
o
cagnolino? E quanto ne era rimasto? Ho posto delicatamente Bitty tra le mani del
veterinario,
facendo di tutto per non guardare quella zampa. In quel frangente l'unica cosa d
i cui ero certo
che in qualche modo il cane era sopravvissuto per tutto quel tempo. Ci che invece
non sapevo
era se rischiasse di morire per emorragia da un momento all'altro, o se quella s
ua zampetta
dovesse essere amputata, cos da costringermi a chiamarla "Tripod", o roba del gen
ere! Ho
continuato a fissare il veterinario, terrorizzato all'idea di ci che avrei potuto
constatare se
avessi rivolto lo sguardo a quella scena atroce. Non stavo pi guidando, n concentr
andomi
sulla Matrice, e di conseguenza sono stato subito assalito dal panico e dal sens
o di colpa. Mi
sentivo malissimo all'idea di averle causato un tale danno. Dopotutto, volevo di
ventare un
VH
In che cosa consistito il miracolo della mia gamba rotta? Nel fatto che ogni vol
ta che facevo
un passo, e sentivo un male terribile, dovevo scegliere di compiere il passo seg
uente in una
realt in cui non mi faceva male. E chiaro? Quindi, primo passo e... AHIA! Pessima
mossa!
Non voglio farlo pi! Mamma, posso tornarmene nella mia stanzetta adesso?. Era quell
o che
mi dicevo mentre mi dirigevo verso il palcoscenico, il giorno seguente. Il passo
successivo
avrebbe dovuto essere migliore del precedente. Come avrei potuto riuscirci? Evit
ando di fare
del mio meglio per migliorare le cose. Infatti, quando ti sforzi di migliorarti,
non fai che
monitorare e ratificare tutto ci che non funziona. Come puoi pensare che ci sia di
qualche
utilit? Non lo affatto!
cosa intendiamo manifestare nel momento seguente. Non dobbiamo fare altro che im
maginarci
in una serie di dimensioni parallele e, tornando all'esempio del mio incidente,
pensare di essere
al cospetto di tutta una serie di gambe in condizioni diverse. In una di quelle
paia di gambe c'
una realt in cui possiamo camminare senza sperimentare dolore. E uno dei modi per
accedere
alle migliori gambe possibili consiste nel porsi la seguente domanda: Dove posso
trovarle?.
Dobbiamo avere fiducia nel fatto che, non appena posta la domanda, la risposta s
i manifester
automaticamente.
Dovremmo semplicemente "osservare", o in qualche modo "percepire" le infinite po
ssibilit che
ci si presentano, quindi "sentire" lo "spazio virtuale" che contiene la miglior
soluzione al nostro
problema. Con un minimo cambiamento della nostra intenzione concentrata possiamo
scegliere
il miglior risultato possibile, con il minimo sforzo apprezzabile. Per "intenzio
ne concentrata"
intendo semplicemente definire qualcosa di preciso nell'ambito del proprio "bloc
co appunti"
mentale, per poi dimenticarsene, o comunque mollare la presa. Infatti, se ci aff
erriamo al
pensiero di ci che vorremmo che fosse, la sua manifestazione nell'universo non po
tr aver
luogo. Ma allora qual il metodo per realizzare le nostre aspirazioni? Se chiedia
mo qualcosa e
non succede nulla, forse significa che c' qualche problema a livello di fiducia e
che dobbiamo
lavorarci un po'. E poi, ovviamente, riuscire a fare qualcosa del genere - ovver
o lavorare sulla
realt come faccio io - richiede un minimo di pratica!
Come mi sono accorto di aver ottenuto qualche risultato con tutto quel lavoro su
lle posture
nelle dimensioni parallele? Ebbene, il mio ginocchio ha preso a compiere tutta u
na serie di
rotazioni, a funzionare, e la mia andatura sembrata pi corretta. Il passo seguent
e risultato
pi agevole e fluido. Poi c' stato un altro passo falso, perch quando c' un riferimen
to a uno
squilibrio definito "gamba rotta", devi procedere per tentativi. L'universo ti c
hiede sempre: Sei
proprio sicuro?. Fatto sta che il seminario seguente, a distanza di due settimane
, la mia gamba
era a posto.
CAPITOLO 4
Noi siamo coscienza: questa la nostra natura. Abbiamo scelto di manifestare gli
schemi
d'informazioni che fanno la loro comparsa nella nostra realt personale, sotto for
ma di
condizioni, strutture, famiglie o finanze. Abbiamo in qualche modo voluto e scel
to ogni aspetto
della nostra vita. In realt, qualche volta "scegliamo" evitando accuratamente di
scegliere, e fin
troppo spesso alcuni di noi scelgono la polarit opposta a ci che non vogliono. Per
esempio, se
non vogliamo sviluppare una certa malattia, cosa facciamo? Mangiamo in modo corr
etto, cos
da tutelare la nostra salute. Ma tale concetto nasconde una bomba a orologeria,
non vero?
Quando mangiamo correttamente per mantenerci in salute, cosa accade? Per certi v
ersi, stiamo
mangiando per sottrarci alla malattia.
Ci significa, per, che anche quando ci nutriamo con cibi sani al fine d'impedire l
'emergere di
una malattia, ci troviamo in relazione inconscia con ci che temiamo. Quando cerch
iamo
d'impedire che il nostro colesterolo salga alle stelle, stiamo lottando con il c
olesterolo. Se
prendiamo l'aspirina per evitare un attacco cardiaco o un colpo apoplettico, a l
ivello inconscio
ci troviamo in relazione disagevole con tutti questi aspetti della nostra realt.
Ci equivale a
dire che ci troviamo in una condizione di spin appaiato con ci che non vogliamo.
In una
configurazione del genere, quando la paura cresce, la salute pu diminuire. Quando
successo
Mangiare in modo da trarre beneficio dal nutrimento perch ci fa stare bene, una c
osa. E
mangiare in tal modo pu coesistere con certi principi dietetici, da cui la salute
non potr che
trarre beneficio. Le nostre esigenze personali e la nostra energia, di comune ac
cordo con le
nostre credenze, definiscono quale sia il significato che attribuiamo al "manten
erci in salute" .
Ecco perch la dieta varia a seconda degli individui. Qualcuno potrebbe mangiare s
olo
prosciutto, perdere peso, avere un cuore in perfetta salute e i livelli d'insuli
na in piena norma.
Per quella particolare persona, una dieta del genere potrebbe rappresentare una
perfetta
soluzione biochimica. Qualcun altro, invece potrebbe mangiare soltanto insalata,
e trovarsi
benissimo senza dover ricorrere ad altro cibo. E magari un essere proveniente da
un altro
pianeta potrebbe accontentarsi di luce solare e sentirsi sempre pieno di energia
! Quale che sia il
regime alimentare di nostra scelta, dovrebbe accordarsi ai nostri riferimenti pe
rsonali culturali,
alla nostra idea di "cibo sano".
Un giorno una signora entrata nel mio studio e mi ha ordinato: Adesso lei mi guar
ir. Lei
la mia ultima speranza!. Ovviamente era capitata nel posto sbagliato! Come diavol
o era giunta
alla conclusione che io fossi Dio? A suo dire aveva gi provato di tutto, e io rap
presentavo per
l'appunto la sua ultima possibilit. Ero io il suo miracolo.
Quando ho preso ad acquisire di ci che stavo osservando su di lei, ho visto flutt
uare nel suo
campo energetico un bel po' di aghi e pillole.
Non interpreti i miracoli come l'ultima risorsa di un disperato, le ho consigliato
. Ho
visualizzato una sorta di imbuto, proprio sopra il suo chakra del capo, e ho imm
aginato di
versarci dentro dei medicinali. Poi le ho detto: Torni dal suo medico e abbia la
massima
fiducia nelle sue prescrizioni. Prenda le
medicine perch da quello che vedo, la sua persona assolutamente compatibile con l
a filosofia
e l'approccio della medicina occidentale tradizionale. Cerchi i suoi miracoli ov
unque le si
manifestino. Si fidi di qualsiasi cosa finisca per comparire nella sua realt: si
convinca che
potr risultare utile, e forse tagliato su misura per le sue esigenze personali.
Quella donna era stata seguita da medici convenzionali per molti anni, e interio
rmente era
compatibile e in pieno accordo con i loro metodi a un livello di coscienza assai
profondo. Per
poter ricevere ci che era gi stato fatto per lei, doveva semplicemente riconoscere
tale realt.
Esiste un enorme campo morfico limitante che chiamiamo "malattia"; se attingiamo
a quel
campo, sicuramente potremo procurarci un bel po' di guai. Se proprio quella la r
ealt con cui
ci stiamo baloccando, potremmo inconsapevolmente continuare a creare la malattia
.
Con questo libro mi propongo di far comprendere ai lettori che tutte le situazio
ni della vita sono
semplicemente modelli di luce e di informazioni. Chiunque desideri cambiare qual
cosa nella
sua vita non dovr fare altro che intervenire sulla frequenza, la densit o la quali
t dei modelli
di luce di cui si costituisce in realt. Sar per necessario rinunciare a qualsiasi d
ubbio e
intraprendere il cambiamento sentendosi con grande fiducia. Meglio evitare di pr
evedere quello
che potr essere il risultato finale. Non appena cominciamo a seguire tali istruzi
oni, prendiamo
ad attingere a una delle principali chiavi alchemiche per la trasformazione.
Quando ci si presenta un problema, evitiamo di afferrarci subito alla soluzione
pi ovvia. Ogni
qualvolta ci possibile, infrangiamo le regole che ci siamo posti. Ogni regola de
finisce infatti
confini e limiti dei nostri pregiudizi percettivi. Non siamo obbligati ad adegua
rci a tale regola.
Talvolta utile dimostrarsi pieni di risorse e fare almeno finta di applicare reg
ole differenti. Se
le regole a cui ci siamo ispirati non funzionano poi cos bene, prendiamo a presti
to quelle di
qualcun altro. Possiamo anche inventarcene una nuova, utile per questo preciso i
stante.
Regaliamoci qualcosa che ci faccia sorridere. E questa la nostra realt e la nostr
a vita.
volta disse: La ricerca di base ci che sto facendo quando non so ci che sto facendo.
2
Possiamo cercare nuovi modi di vedere e di essere. Quando ci arrendiamo, in tutt
a umilt, al
non-conoscere, possiamo realmente aprirci alla comprensione di qualcosa di nuovo
. Se
abbracciamo una nuova prospettiva, stiamo letteralmente imparando a vedere le co
se in modo
diverso.
Alle spalle di ogni problema c' un programma. E ogni programma crea il suo specif
ico e unico
campo morfico, e ne sostenuto. Il campo morfico viene creato sulla base delle cr
edenze e
delle aspettative della persona, e sul modo in cui queste riproducono la sua opi
nione circa lo
stato "auspicabile" nella realt.
Dovremmo provare a percepire le cose in modo diverso, senza attendere di trovarc
i sull'orlo
trattato del pi grande dono che abbiano mai ricevuto. E affermano che aver dovuto
affrontare
una malattia grave le ha costrette a rivedere il loro stile di vita e relative p
riorit. Ma perch
aspettare che sia quasi troppo tardi? Molto meglio risparmiarsi guai del genere,
e sempre che ci
sia possibile, cominciare a rivalutare le cose fin da subito. E se gi ci troviamo
a sostenere gravi
problemi di salute, forse possiamo provare a ridimensionare le cose in qualche a
ltro settore
della nostra esistenza. Dopotutto, perch mai dovremmo renderci "la lezione della
vita" ancora
pi dura di quel che dev'essere?
Il potenziale che deriva dal considerare le cose secondo un diverso punto di vis
ta non deve
indurci a negare l'esistenza di fenomeni
Meglio non ritrovarsi nella condizione di dover fare qualcosa, perch fin troppo s
pesso si rivela
essere una condizione in cui non possiamo fare un granch. Consentiamo invece la
manifestazione dello stato di coscienza del "non fare", e trasformiamola nel nos
tro migliore
amico. Dedichiamo coscientemente un po' di tempo ed energia alla realizzazione d
i tale stato,
ponendone le premesse, ben consapevoli che spesso nel momento in cui pi important
e che
accada qualcosa, non accade proprio nulla, mentre quando coscientemente non facc
iamo
proprio niente, tutto pu accadere.
Meno facciamo maggiore il potere a cui possiamo accedere. Quando ci sforziamo di
fare o di
far succedere qualcosa, quel nostro "fare" condizionato da una consapevolezza li
mitata delle
possibili soluzioni. Quando seguiamo il flusso e siamo in armonia con la corrent
e degli eventi,
non stiamo pi resistendo ai benefici del loro potenziale quantistico. A quel punt
o tutto diventa
possibile e ci sono maggiori probabilit che si manifestino eventi miracolosi.
Per avere successo, la prima idea cui dobbiamo rinunciare quella di esserne fatt
ore"
principale. Invece di darci un gran daffare sulla base del livello meramente uma
no o cosciente,
trasformiamoci in una "porta aperta". E ricordiamoci di lasciar accesa la "luce"
, cos da poter
ricevere gli "Angeli dell'inconsapevolezza". Nel momento stesso in cui rinunciam
o, possiamo
abbandonare le abituali routine della nostra coscienza. Cos facendo accediamo a t
utto ci di
cui, normalmente, non potremo disporre, le modalit di essere e di fare che second
o logica ci
sarebbero precluse. La capacit di mollare la presa e abbandonare i soliti percors
i pu
trasformarsi nel nostro metodo di scelta, sotto forma di "tribunale di prima ist
anza".
ABBRACCIARE IL CAMBIAMENTO
CHE NON POSSIAMO VEDERE
E CHE NON CI SOGNEREMMO MAI DI CERCARE
Se stiamo osservando una realt in cui nulla cambia, forse perch la stiamo contempl
ando
servendoci di particolari "lenti", modello "nulla cambier mai". Se poi cerchiamo
di mettere le
basi per quel cambiamento di cui vorremmo godere, come i risultati che abbiamo v
isualizzato, e
continua a non succedere nulla, vuol dire che ci troviamo in un sottoinsieme del
la realt
definito "quando osservo la realt nulla cambia". Per poter trasformare questo gen
ere di
esperienze abituali dovremmo abbandonare la nostra normale struttura di riferime
nto e provare
a concentrare il nostro sguardo in modo diverso. Per esempio, potremmo provare a
prendere le
distanze da un certo problema, e osservarlo come se ci fossimo dotati di un tele
obiettivo. La
comprensione non implica n si basa su schemi che scaturiscono dalle capacit acquis
ite in
passato.
CAPITOLO 5
tecniche e strumenti. Resta comunque il fatto che la realt dei propri strumenti d
ipende proprio
dal saper dimorare nel presente.
Ogni tecnica o metodo si serve di una struttura percettiva sulla cui base sono m
odellate le
regole del gioco. Tale struttura genera una teoria della relativit ristretta, uni
ca e limitata,
definita "le cose stanno cos". Per dirla altrimenti, a un certo punto qualcuno ha
constatato un
evento unico, forse persino miracoloso, una reazione (almeno apparente) a quanto
aveva appena
"fatto". Nel tentativo di riprodurre quella magia, ha ideato una sorta di proced
ura o tecnica. Di
conseguenza sono state formulate alcune regole, che poi sono state trasmesse a u
n gruppo di
studenti o discepoli.
Successivamente un numero sufficiente di persone ha praticato quella tecnica un
numero di
volte sufficiente a creare un campo morfico, o griglia di coscienza. Ed proprio
per tale motivo
che chiunque pratichi quella specifica tecnica o metodo incrementa l'aura, o cam
po morfico, di
quel particolare sistema, tecnica o insieme di credenze. E un esempio di modello
- o realt
virtuale - costruita artificialmente. Torner a discuterne in altre occasioni nel
prosieguo
dell'opera.
L'Energetica della Matrice insegna un principio che ho definito Enigma Quantisti
co. In parole
povere, tale principio afferma che meno fai pi ottieni. Sono molti quelli che rit
engono,
erroneamente, che per poter diventare guaritori sia necessario accumulare una ce
rta conoscenza,
o comunque una certa maestria. Fatto sta che non appena ti lasci allettare dall'
idea di essere
davvero tu l'artefice di quel qualcosa, vai a impantanarti nella tua presunta gr
andezza.
Nell'ambito di un corpo umano avvengono continuamente miliardi d'interazioni com
plesse. E
assurdo ipotizzare che, sulla base del nostro pensiero o intenzione conscia, sia
possibile
influenzare
MENO FACCIAMO,
PI POSSIAMO ACCEDERE AL TUTTO
Per circa sette anni avevo sofferto di una malattia della pelle, incurabile e in
sopportabile,
precedentemente non diagnosticabile. Mi ero recato a un seminario di Energetica
della Matrice
circa tre anni prima dei fatti di cui sto per parlare, nella speranza che il dot
tor Bartlett potesse
"guarirmi". Avevo girato tutto il mondo e visto una trentina di medici, sperimen
tato
innumerevoli trattamenti, senza che peraltro i sintomi si alleviassero o la mala
ttia desse segni di
miglioramento. Lavorando proprio nell'industria farmaceutica, ero in contatto co
n tutti gli
esperti di dermatologia, malattie infettive, psichiatria, eccetera. Nessuno era
riuscito ad
aiutarmi. Non potevo trovare una cura che mi desse qualche speranza. E cos avevo
scelto di
partecipare a quella dimostrazione di Energetica della Matrice per il semplice f
atto che mi
avevano parlato di quello stravagante medico che faceva cose da pazzi. Chiss, mag
ari lui
avrebbe potuto tirarmi fuori dai guai! E stato per l'appunto nel corso di quella
presentazione a
ingresso libero che il dottor Bartlett ha fatto una "dimostrazione" sul palco, p
roprio su di me -facendomi tra l'altro entrare in una posizione di piegamento all'indietro sponta
neo (che
nell'Energetica della Matrice viene definita Frequenza 18). Non appena uscito da
quella postura
autogenerata, ho sperimentato quello che aveva tutta l'aria
i sono
iscritto al seminario che era in programma qualche settimana dopo. Quando sono a
rrivato al
seminario, avevo una mezza speranza di trovare una cura, tuttavia restavo notevo
lmente
scettico circa la possibilit di sperimentare un qualsiasi cambiamento. Nel corso
di tutto il
weekend, durante il quale avrei voluto raccontare al dottor Bartlett della mia "
malattia" di modo
che potesse "guarirmi", ho continuato a sentire in me una vocina che mi ripeteva
: Non
chiedere aiuto al dottor Bartlett. Il potere di guarire in te. E non c' niente da
guarire. Le ho
prestato ascolto e non ho fatto nulla. Quella decisione ha cambiato la mia vita!
Per tutto quel
weekend, nel corso dell'intero seminario, ho fatto pace con l'eventualit di poter
continuare a
soffrire di quella malattia per il resto della mia vita. Ho lasciato semplicemen
te andare. Ma mi
sono anche aperto alla possibilit che dopotutto quella non fosse una malattia, ma
semplicemente un'esperienza che avevo scelto di fare in un preciso istante, e ch
e poteva
risultare utile. La mia malattia avrebbe potuto essere l'esperienza di cui avevo
bisogno per
penetrare in un nuovo stato di consapevolezza, quello in cui potevo liberamente
disporre del
momento successivo. Grazie a ci che il dottor Bartlett stava insegnando ho capito
che il modo
in cui sperimentavo quella mia esperienza dipendeva solo e soltanto da me. E cos
ho scelto di
rinunciare al mio precedente sistema di riferimento, di lasciar andare e di non
farmi pi
condizionare da quei sintomi. Nel giro di un mese la malattia completamente scom
parsa, e ci
dopo anni e anni di disturbi contro i quali avevo "lottato" senza successo. E in
teressante notare
che i sintomi, cos come ero solito definirli, facevano la loro comparsa soprattut
to in caso di
necessit. Intendo dire che si manifestavano soprattutto quando non ero affatto "i
ntegro", e cio
quando non stavo bene nella mia pelle, non ero a mio agio nel gestire il potere
e ci che si stava
manifestando nella mia vi
nocciolo della mia storia? Ebbene, ci che voglio sottolineare che i lettori di qu
esto libro che
hanno in mente un obiettivo ben preciso (per esempio, sbarazzarsi di un particol
are problema o
malattia), potrebbero infine rendersi conto che non si tratta necessariamente di
un problema o di
una malattia, ma di qualcosa che si manifesta nella loro realt cos come la percepi
scono.
Tenendo a mente ci, potranno provare a cambiare prospettiva circa i motivi per cu
i dovrebbe
Se continuiamo a pensarci, alla fine fare quel lavoro toccher proprio a noi, e no
n sar n
altrettanto divertente n altrettanto efficace del lasciar andare e avere fiducia.
Ecco perch
consiglio di lasciar andare il bisogno di pensare o di manipolare coscientemente
il processo.
Meno fai, pi puoi ottenere. Ci che conta lasciarsi guidare dall'invisibile penetra
ndo nella
dimensione del non-conosciuto, cosicch, proprio grazie a quel lasciar andare, abb
ia luogo
l'esperienza della trasformazione di tutti gli aspetti della propria realt.
IL LUMINATOR
mento del mio ambulatorio, proprio davanti al muro contro il quale avrei sistema
to il paziente.
Poi mi sono allontanato di circa 5 m e ho segnato per terra con un'altra X il pu
nto esatto in cui
avrei posto il mio sgabello. Ho cos scattato una serie di foto assolutamente iden
tiche per
posizionamento e prospettiva.
chi a
capire che pi la formula era diluita (il che equivale a dire meno fai), pi il risu
ltato era potente.
Una volta scoperto ci, e cio avendo capito che nei rimedi omeopatici non restava
praticamente nulla, i tedeschi si sono serviti di laser e olografia per imprimer
e letteralmente i
rimedi sul software. Attenzione, qui non stiamo parlando d'impronte radioniche,
ma della vera
propria stampa delle informazioni. Dopo averlo impresso, il rimedio viene sistem
ato su una
banda magnetica che pu essere indossata dal paziente.
Quindi, tornando al caso del paziente fotografato, ho trovato un "rimedio del ch
akra dell'apice
del capo" e gliel'ho applicato di conseguenza. Quando ho analizzato la successiv
a foto scattata
con il Luminator, ho subito potuto constatare che quel rimedio sembrava aver fat
to davvero un
ottimo lavoro, quindi abbiamo aggiunto una frequenza universale di guarigione (c
os come
insegno nei seminari) nel chakra della corona, e ottenuto la foto seguente.
MENO E DI PI
Come ho potuto constatare grazie alle foto prese con il Luminator, meno equivale
a pi! Ogni
qualvolta ho cercato di risolvere una distorsione del genere di quelle testimoni
ate dalle
precedenti immagini con un tentativo conscio, lo scatto "dopo" mostrava immancab
ilmente
ancora pi distorsioni. Paradossalmente, quando invece facevo il meno possibile, e
rinunciavo
CAPITOLO 6
L'enigma quantistico
moltiplicata per creativit, diviso per il tempo, uguale output innovativo: Ci sign
ifica che
quando troviamo un modo d'impiegare una maggior quantit di energia in un tempo mi
nore, i
bonus innovativi rappresentano il risultato auspicato e giustamente meritato.
La prima cosa da fare discendere alla coscienza del cuore. Cosa significa? Siamo
soliti vivere
nella nostra testa: l che passiamo la maggior parte del nostro tempo. Siamo convi
nti che i
nostri pensieri regolino la nostra realt, o almeno le nostre percezioni. In realt,
i nostri pensieri
non hanno assolutamente nulla a che fare con la realt. Ci tengono semplicemente i
ntrappolati
in un prisma, la prigione della realt cos come crediamo che sia. La struttura dell
e nostre
preferenze percettive plasma e modella ci che finisce per manifestarsi nel presen
te. Quando
smettiamo di porci domande e manteniamo la mente nel pi assoluto silenzio, non si
amo pi
nella nostra testa e possiamo dimorare nella coscienza del cuore, penetrando in
una realt pi
ampia.
Proviamo a immaginare un sasso lanciato in uno stagno. Le onde cominciano a espa
ndersi
verso l'esterno. Adesso immagi
Uno dei pi grandi segreti della cosiddetta alchimia spirituale la capacit di defin
ire una
intenzione e poi di lasciar andare e non fare nulla.
L'intenzione pu essere definita come l'atto creativo con cui usiamo le pi diverse
parti della
nostra esperienza totale conscia per definire un insieme di nuove esperienze, re
alt o risultati
della nostra attuale esperienza. Perch ci possa concretizzarsi, dobbiamo concentra
re
l'immaginazione cos da produrre una nuova sensazione capace di attivare un flusso
di energia
sottile con cui influenzare o manifestare, direttamente o indirettamente, gli ev
enti e gli effetti
1. Definizione originale del dottor Mark Dunn e del dottor Richard Bartlett.
Una delle regole che ho adottato che non necessario che io riconosca consciament
e le
problematiche su cui sto lavorando perch posso comunque interagire con esse, e tr
asformarle.
L'attivit dell'osservazione consapevole spezza ci che fondamentalmente una sequenz
a
continua d'immagini, restituendomi un numero infinito di singoli fotogrammi.
difenderci! Ovviamente, saper cogliere i primi segni di pericolo nel nostro ambi
ente, in modo
da non mettere a repentaglio la nostra sicurezza, costituisce un pathway di mini
ma azione di
gran lunga migliore e pi utile.
I pathway di minima azione risultano utili in molte attivit, tuttavia non trovano
impiego
nell'Energetica della Matrice. Ogni volta che osservo qualcosa sulla base dell'a
ttenzione
conscia, cerco di definirlo e di mutarlo, quindi sto applicando le stesse vecchi
e logore modalit
della fisica newtoniana, che si caratterizza per la sua enfasi sulla realt fisica
e sulla necessit di
costringerla a conformarsi alle ipotesi e aspettative di un modello personale o
universale. Per
dirla altrimenti, il modo in cui osserviamo e scegliamo di costruire la nostra r
ealt spesso
rappresenta una moltitudine di pathway di azione minima del nostro sistema neuro
logico.
applicare lo stesso principio alla mente conscia, giacch proprio questa che attri
buisce le
priorit e filtra le informazioni "utili". Possiamo decidere d'implementare una nu
ova regola in
base alla quale, tanto per fare un esempio, c'impegneremo a riconoscere 1T% (tan
to per fare un
esempio) di ci che in precedenza avremmo ignorato considerandolo irrilevante. Pos
siamo
regolare il reostato della nostra mente di modo che consenta l'accesso di un qua
ntitativo
maggiore di luce e informazioni.
Ogni modello della realt si basa sulla prospettiva che riteniamo pi verosimile. Tr
a il modo in
cui operano le regole relative alla mia realt e quelle relative alla vostra c' una
netta differenza.
Come posso esserne certo? Ovvio: io sono io, e non sono gli altri, e a meno che
le nostre
esperienze non entrino in collisione nel corso di un seminario, o attraverso le
pagine di questo
libro, continueremo a essere separati. Ci non implica affatto che ci sia una cert
a struttura di
riferimento capace di offrire immancabilmente una realt in qualche modo migliore.
E
ipotizzabile, e persino probabile, che in alcune circostanze chiave il mio appro
ccio possa
rappresentare un riferimento pi utile del vostro, ma ci solo limitatamente ad alcu
ne particolari
situazioni, mentre in altre potrebbe essere l'esatto contrario.
Per esempio, un impresario edile potr avvalersi di una esperienza pratica, e quel
la sua struttura
di riferimento applicata a quel particolare settore sar sicuramente pi appropriata
della mia. Se
dovessimo dedicarci entrambi alla costruzione di un rifugio, con ogni probabilit
quello
dell'impresario edile offrirebbe migliori garanzie! Se fossi io a costruire una
casa, sicuramente
sarebbe piena di spigoli e soluzioni poco pratiche, e comunque fondamentalmente
inaffidabile.
Quando concepiamo una casa, cos come quando costruiamo la struttura unica di una
frase, o
persino le fondamenta dei componenti strutturali di una nuova realt, ci serviamo
di capacit
assolutamente diverse. In ognuno di questi esempi la creazione di strutture di r
iferimento
individualizzate e caratterizzate da specifiche fonti sensoriali va riferita
sostenersi: " vivo!". Non dobbiamo fare altro che amare i nostri sogni quel tanto
che basta per
cominciare a incarnarli. proprio quello che ho fatto io!
Permettetemi d'illustrarlo con una metafora. Immaginiamo di avere a che fare con
un pattern
comportamentale che vorremmo cambiare. Orbene, visualizziamo proprio davanti a n
oi una fila
di dieci porte. Ognuna di queste porte, se aperta, riveler un certo schema o una
particolare
informazione. Ma attenzione, l'informazione nascosta dietro ogni singola porta p
otrebbe anche
non essere pertinente alle nostre specifiche necessit. In che modo stabilire se v
ogliamo
attraversare una particolare porta? Dovremo basarci sulle informazioni raccolte,
ci che si
presenta alla nostra consapevolezza, quindi senza affidarci ciecamente alle sens
azioni che ne
derivano.
Apriamo la prima porta e non percepiamo n sentiamo nulla, cosicch la chiudiamo. Ap
riamo
la seconda porta, dal cui interno emana una sensazione calda, e c' anche una luce
, intensa ma
delicata. Prendiamo nota, perch potrebbe trattarsi di
a profonda
natura interiore. Ed proprio ci che intendo quando dico che dobbiamo "esserne con
sapevoli",
giacch in tal modo non siamo costretti a riscoprire daccapo il principio della po
rta ogni qual
volta ne incontriamo una nuova! Nell'Energetica della Matrice, allorch acquisiamo
consapevolezza di ci che stiamo osservando, e reagiamo agli indizi che ci vengono
forniti
senza fare domande o pensarci su, stiamo facendo la scelta giusta relativamente
a quello
specifico momento.
Un altro modo di gestire le informazioni appena ricevute consiste nell'aprire gl
i occhi e la
mente e accettare qualsiasi cosa vediamo, percepiamo e sperimentiamo in quel pre
ciso istante.
Ci significa aver fiducia nel fatto che, qualsiasi cosa si manifesti, deve avere
una sua utilit.
Per poter creare una nuova realt e introdurre i cosiddetti miracoli nella nostra
esistenza,
possiamo cominciare con l'imparare a osservare la realt della nostra vita in modo
originale,
rinnovato.
Creiamo gli aspetti della nostra realt, quella che giungiamo ad accettare, sotto
forma di
elementi strutturali delle nostre credenze, aspettative ed esperienze. Siamo noi
a costruire il
mosaico di modelli energetici che definiamo "il nostro mondo", la realt di cui si
amo i
principali artefici.
CAPITOLO 7
Nel campo della ricerca scientifica ogni nuovo approccio alla realt genera ulteri
ore
matematica. Quando poi tali approcci vengono testati e sperimentati, i geni dell
a fisica e della
matematica scoprono cose che non si accordano con il loro modello. A quel punto,
per aggirare
il problema, decidono di produrre un altro po' di equazioni e teorie. Quando gli
esperimenti non
si accordano ai dati, o vengono falsificati oppure si producono ulteriori equazi
oni, cos che tutto
sembri combaciare a meraviglia.
Per esempio, prendendo un certo quantitativo di materia e accelerandolo fino all
a velocit della
luce, secondo le equazioni dovrebbe diventare infinitamente pesante. Non possiam
o sapere se
ci accada realmente, ma l'equazione E = me2 ci induce a credere che le cose vadan
o proprio
cos. Quindi, quando accade che l'equazione non manifesti eguaglianza e segno egua
le tra le
due espressioni, o i risultati concreti non hanno senso, gli scienziati si limit
ano a riconoscere
soltanto la parte che gli fa comodo ed eliminano l'altra, di modo che i conti to
rnino
nuovamente. un espediente che non condivido. I matematici gli hanno persino dato
un nome:
rinormalizzazione. Il celebre fisico quantistico Richard Feynman definiva tale p
rocesso "un
pazzesco gioco di prestigio".1
L'UNIVERSO PU RIORGANIZZARSI
COS DA CORRISPONDERE CON LE NOSTRE IDEE
Se create una realt che afferma: Questo pi questo pi questo = nessun miracolo nella
mia
vita, questa l'equazione con cui ci sembra funzionare e spiegare la nostra. Se ci
affidiamo a
una tale equazione, dobbiamo ricordare che non pi reale di E = me2 che, tra l'alt
ro, non
nemmeno l'equazione originariamente proposta da Einstein. Poich Einstein era disl
essico,
alcuni dei suoi termini erano rovesciati. 2 Einstein era talmente dislessico che
balbettava. Da
ragazzino aveva tali problemi che prima di parlare, era solito ripetersi mentalm
ente ci che
intendeva dire. Ma talvolta gli capitava di dimenticare che la procedura era pri
ma ripetere
mentalmente e poi pronunciare le parole, cosicch gli capitava di ripetere le stes
se cose ad alta
voce due volte di fila. Per via di quella piccola mania veniva spesso considerat
o un po' ottuso,
se non addirittura stupido.
Molti hanno identificato in Einstein una sorta d'immagine archetipica di Dio. Ei
nstein aveva
lunghi capelli bianchi e l'aria di uno che la sa lunga. Talvolta se ne andava in
giro con la lampo
aperta. In verit la realt comune non lo interessava poi cos tanto. Per certi versi
era un po'
come John von Neumann, un altro famoso matematico, che sosteneva che erano stati
gli alberi a
saltar fuori e andare a sbattere contro la sua macchina mentre guidava (gli piac
eva bere).3 Sono
fatti comprovati, per scoprirlo basta fare qualche ricerca. L'ho gi fatta per voi
, e penso possiate
fidarvi di me, almeno in parte. O forse in tutto!
Comunque sia, quando stabiliamo una regola, oppure ci predisponiamo a osservare
qualcosa e
definiamo le regole relative alla mo
matematicamente
legittimata? Richard P. Feynman, QED: The Strange Theoy ofLight andMatter, Pengui
n,
NewYork, 1990, p. 128.
2. Tony Rothman, Everythings Relative: And Other Fables from Science and Techn
ology,
John Wiley & Sons, Hoboken, NJ, 2003, pp.78-84.
3.
y
insieme le parti migliori. Era una figura talmente importante, con quei capelli
da scienziato
pazzo e tutto il resto, trasformato in icona, che la gente voleva semplicemente
credergli,
d'istinto.
Uno dei postulati della relativit ristretta e che nel nostro universo osservabile
non c' nulla che
possa viaggiare a velocit superiori a quelle della luce. 4 Ma, come gi detto, c' un
preciso
motivo per cui non possiamo superare la velocit della luce: la luce stessa lo str
umento con
cui la misuriamo! Tutto qui! Parte dello spettro elettromagnetico include la luc
e. Se la luce lo
strumento di cui ci stiamo servendo per eseguire le nostre misurazioni, allora n
on c'
misurazione della velocit che non sia eseguita in relazione a tale fattore. Ragio
n per cui
quando Einstein diceva che nulla pu viaggiare a una velocit superiore a quella del
la luce,
intendeva relativamente a un certo punto di misurazione. Ma non intendeva affatt
o affermare
che nulla possa superare tale velocit. Il problema che non possiamo misurarlo.
I mattoni elementari della nostra realt fisica appartengono al regno della fisica
delle particelle.
Vi siete mai chiesti perch gli scienziati
Perch mai pensiamo che facendo qualcosa a pezzi, per poi analizzarne i pi piccoli
componenti, riusciremo a capire come funziona davvero? Ricordo che una volta, al
le superiori,
nel corso di un esperimento di biologia ho dissezionato una stella marina. Non h
o seguito le
istruzioni che ci erano state fornite: l'ho semplicemente fatta a pezzi con il m
io coltello. E stata
una esperienza da cui non ho imparato un bel niente. Fortunatamente mi sono ferm
ato l, perch
a casa avevo un pesce rosso, e avrebbe potuto fare la stessa fine. Una volta and
ai a visitare un
acquario, e una stella marina si pos delicatamente sul palmo della mia mano: quel
lo s che fu
un incontro eccitante! Potei percepire e apprezzare appieno la bellezza unica di
quella forma di
vita accoccolata in una delle mie mani. Del resto, anch'io lanciai un belfurr" (e
lo stesso fecero
tutti gli altri spettatori in sala) quando Elliot, il piccolo protagonista di ET
(celeberrimo film di
Steven Spielberg), salv le rane che stavano per essere sezionate nel corso della
lezione di
biologia. In quella occasione il teorema "fisico" di Spielberg era stato: Salva l
a rana - Bacia la
ragazza!.
Il tipico errore in cui incappiamo in ambito strettamente meccanicistico consist
e nelTattenersi
al processo di osservazione e classificazione. Ci convinciamo che smontando un o
rganismo, o
un'idea, fino a ridurlo ai suoi componenti fondamentali, riusciremo a comprender
ne la natura.
Ma c' una enorme differenza tra il puzzo della formaldeide, che sentiamo quando c
i chiniamo
su un tavola di dissezione per guardare da vicino il corpo di un anfibio morto,
e rincorrere e
acchiappare una rana viva! Vi mai capitato di chiudere un po' di rane in un reci
nto e poi
liberarle e lasciarle correre via per stare a vedere quale di esse arriva per pr
ima a un certo
traguardo? Quando ero ragazzino, io lo facevo con le tartarughe, nel cortile die
tro casa. Di certo
con le rane pi eccitante, ma comunque avrete capito cosa intendo dire: se vuoi ca
pire
qualcosa sulla vita, osserva con attenzione gli organismi viventi!
Nell'Energetica della Matrice insegniamo alla gente come trasformare i ranocchi
in principi. Si
tratta della stessa differen
7.
Ulndigenous Weather Modification (TWM) un sito dedicato all'insegnamento d
ella
tecnologia indigena WM, http://twm.co.nz/forbquco.html.
8.
Si veda l'intervista con Nick Herbert su Quantum Tantra, condotta Joseph
Madieny,
http://74. 125.155. 132/search?q=cache: s59QayXJ2oAJ:www.
incunabula.org/inc3.html+ong%27s+hat+joseph+ matheny+atoms+are+th
ings&cd=l&hl=en&ct=clnk&gh=us.
chiamate "materia divertente", che hanno una grandissima utilit. Infatti, sia vir
tualmente che
letteralmente, cominciamo a spassarcela. Per quale motivo? Il fatto che quando p
roduciamo
quelle particelle virtuali che mi piace definire materia divertente, interveniam
o concretamente
sullo spin orbitale degli elettroni che sono alla base dei pattern neurochimici
del cervello e del
sistema nervoso. E se prendiamo a produrre neurotrasmettitori migliori, possiamo
sperimentare
pi rapidamente alterazioni di coscienza caratterizzate da gioia e divertimento. C
os, oltre a
beneficiare delle endorfine, potremmo sperimentare anche delle cose nuove e incr
edibili,
chiss, forse delle endolfine
Sapete cosa disse John Archibald Wheeler, fisico teorico nonch mentore di Feynman
, a
proposito dell'universo? Lo defin "un software intenzionale" posto "chiss dove".9
Orbene, alzi
la mano chi pensa che fosse nel contempo confuso e non confuso! In pratica, Whee
ler aveva
capito che c'erano ben poche probabilit che l'ordine inerente che percepiva nell'
universo fosse
l per puro caso. Secondo quanto si asserisce, diversi anni prima Wheeler aveva av
uto un grave
problema di salute, nonch una esperienza di premorte. In quella circostanza, Whee
ler usc dal
corpo e "speriment" l'universo. Al termine di quella esperienza raccont che c'era
qualcosa che
doveva assolutamente condividere, perch avrebbe potuto andarsene da un momento al
l'altro. Il
suo messaggio ai posteri fu: Se nella fisica c' qualcosa di cui mi sento particola
rmente
responsabile, la percezione di come tutto quanto combaci alla perfezione.10 Si di
rebbe
proprio che avesse compreso che i model
9.
Edward
Whitmont, The Alchemy of Healing: Psyche and Soma, North Atlantic Books, Berkele
y, CA,
1996, p. 29, citato in Michael Talbot, Beyond the Quantum, Bantam Books, New Yor
k, 1988,
p. 155.
10.
Finch le leggi della matematica si riferiscono alla realt, non sono certe, e finch
sono certe,
non si riferiscono alla realt.
Albert Einstein
"Black Hole; Is Dead at 96", New York Times (14 aprile 2008), http://
www.nytimes.com/2008/04/14/science/14wheeler.html?_r= 1 &pagewanted=2.
CAPITOLO 8
altri fenomeni e altri luoghi. Tale concetto diventer via via pi chiaro nel prosie
guo di
quest'opera.
Isaia, 45:11
dalla diagnosi e dalla terapia di una malattia, da una qualche tecnica, dalle ci
rcostanze
terapeutiche, dall'analisi condizionale del disturbo e persino dall'analisi tran
sazionale della
malattia (trance-attuale, per gli psichiatri che mi stanno leggendo e che si son
o gi preoccupati
di diagnosticarmi qualcosa).
Non ce alcuna differenza tra gli stati della materia e la realt degli stati. Tutt
o sta nel contenuto
informativo del campo, o spin degli elettroni, che determinano certe particolari
reazioni o
risposte. Nel momento stesso in cui osserviamo qualcosa lo trasformiamo a livell
o quantistico.
Siamo fatti di schemi di luce custoditi in modelli informativi, ecco qual la nos
tra vera natura!
Imparare l'Energetica della Matrice non facile, ma si tratta di concetti e capac
it fondamentali
per la nostra realt. In pratica, sono i nostri tentativi di fare qualcosa, la nec
essit di osservare
qualcosa e il desiderio di potere che c'impediscono di sperimentare tali fenomen
i. Ecco perch
il mio motto : discendi nella coscienza cuore, definisci una intenzione e lascia
andare.
Discendere nella coscienza del cuore implica entrare in una condizione di possib
ilit alterata in
cui si applicano altre regole, o forse nessuna regola in particolare.
Bruce Lee insegnava ai suoi studenti tre principi o regole fondamentali: 1) asso
rb ci che
funziona. Ci implica contemplare ci che hai sotto gli occhi in questo preciso ista
nte. 2)
Rigetta ci che non funziona. E proprio ci a cui accennavo prima, quando parlavo de
i tentativi
di fare a pezzi la materia per poi ricostruire l'universo sulla base delle parti
celle cos ottenute e
fare in modo che significhi qualcosa. Non pu significa un bel niente. Rigetta ci c
he non
funziona, le regole che sono estranee alla tua realt e le regole che imponi alla
realt. E infine,
la terza regola era 3) usa nessun metodo come metodo. Ci significa che nel moment
o che
stiamo vivendo applichiamo le regole che gli si accompagnano, ma non limitiamo i
n alcun
modo la nostra libert di espressione affidandoci soltanto a quelle regole. Coltiv
iamo anche altri
schemi o possibilit. Possiamo trasformarci, cambiare forma, come farebbe uno scia
mano
camaleontico. Impariamo quindi a trasformare la nostra realt inspirando un certo
stato di cose
ed espirandone uno completamente diverso. Non poi cos difficile come sembra, e se
per caso
non vi sembra difficile, proprio perch non lo !
Uno dei concetti utili della fisica quantistica che la nostra una realt partecipa
toria.
Produciamo il materiale di cui fatta la nostra esistenza. Il modo in cui sceglia
mo le percezioni
o i parametri della nostra realt definisce ci che possiamo sperimentare in questo
istante. Ma
c' un problema: se le cose devono conti
Tutti i lettori della mia prima opera conosceranno gi la storia che mi accingo a
raccontare, ma
vale la pena di ripeterla, soprattutto perch approfitter dell'occasione per aggiun
gere alcune
intuizioni quantistiche circa lo strano evento che ne il fulcro.
cava senza tregua e si stava formando uno spesso manto di neve luccicante. Non e
ra proprio la
giornata ideale per farsi le sei ore di strada che mi separavano dalla bella e r
ustica Missoula.
moderne diavolerie del genere, per cui, intervento divino a parte, l'incidente c
he stavo avendo
avrebbe potuto rivelarsi fatale. Presi a spingere forsennatamente sul freno in u
n crescendo
disperato, slittando di coda e finendo per puntare dritto su uno dei pilastri de
l ponte. Qualche
secondo prima dell'impatto diedi una occhiata al tachimetro, che mostrava nitida
mente la
velocit mortale di 65 miglia orarie. Mi trovavo faccia a faccia con la morte, che
mi mostrava il
suo orribile ghigno. Accettai il mio destino e abbandonai ogni illusione di cont
rollo. Dal
profondo del cuore strillai: Arcangelo Michele, aiuto!, e poi ci fu l'urto, tremen
do.
Ci fu un lampo accecante di luce blu elettrico - quindi il nulla. Mi sentii gall
eggiare, come
avvolto in una grande bolla blu di energia protettiva, talmente densa che mi avr
ebbe protetto da
qualsiasi possibile trauma. L'arcangelo Michele il difensore della fede e il pro
tettore degli
innocenti. Credo fermamente nel concetto di grazia, anche se forse non avevo mai
fatto ricorso
alla mia dotazione terrena di tale preziosa qualit. Per qualche misterioso motivo
, mi ritrovai
ancora seduto all'interno della mia auto, che aveva continuato la sua corsa e ad
esso si ritrovava
nel bel mezzo del nulla, in mezzo a un ponte ricoperto di ghiaccio. Ed ero incol
ume!
Infine, dopo diversi minuti, riuscii a riprendermi quel tanto che bastava per fa
re il bilancio della
situazione. Cercai di aprire la portiera dal lato del conducente, ma scoprii che
era maciullata e
bloccata, cosicch dovetti calarmi fuori attraverso il finestrino. Una volta fuori
mi accorsi che
tutto l'avantreno era distrutto, fino al lunotto. Nel cuore di una freddissima n
otte invernale ero
solo su una strada deserta e innevata. Nessun altro sarebbe stato cos folle da av
venturarsi in
condizioni del genere. Se la mia auto non fosse stata in grado di ripartire, pro
babilmente sarei
morto lo stesso, perch a quel punto c'erano quasi 15 gradi sotto zero. Mi chiesi
se quella
tragica fine mi fosse stata risparmiata solo per riservarmene una ancora peggior
e:
l'assideramento!
Rassegnato a far fronte a quelle circostanze, mi arrampicai nuovamente all'inter
no dell'auto,
presi posto al volante e infilai
la retromarcia. Col cuore in gola constatai che le ruote giravano ancora, e con
quel po' di presa
che riuscivano a esercitaresull'asfalto ghiacciato riuscii a fare dietrofront e
ripartii per la mia
destinazione, dove giunsi senza ulteriori incidenti e potei mantenere i miei imp
egni di lavoro.
Arrivato il momento di fare ritorno a casa, raggiunsi una stazione di servizio e
feci il pieno.
Non mi fu peraltro possibile controllare in qualche modo le condizioni generali
dell'auto, il cui
cofano era talmente accartocciato e straziato che con ogni probabilit non si sare
bbe mai pi
aperto. Visto che affidarmi all'intervento divino fino a quel momento aveva dato
i suoi frutti,
decisi di tenere duro e mi diressi a casa, implorando tutti gli angeli di restar
mi ancora vicino e
trasformarsi in meccanici, di modo che la mia auto continuasse a funzionare anco
ra un po'. Una
volta infilato il garage di casa, il motore esal l'ultimo respiro, qualche second
o prima che
girassi la chiavetta. L'auto era ridotta talmente male che non potei fare altro
che rottamarla. I
miei angeli custodi mi avevano aiutato ancora una volta, e il termine "gratitudi
ne" non esprime
tutto quel che provai, e che continuo a provare tuttora!
cesso o fallimento. Ecco perch suggerisco di introdurre nella propria vita una va
riabile che
definirei fiducia nelle cose in cui speri e fede nell'invisibile. Vale davvero l
a pena di
sperimentarla!
Nel caso specifico di cui ho appena raccontato, i numeri concreti rappresentano
la velocit del
veicolo, la scivolosit del ponte, il coefficiente di perdita di trazione e la for
za dell'impatto.
Introducendo per un numero intero immaginario, quell'invisibile i, che in questo
caso equivale
ad angeli, si ottiene un risultato finale assai diverso. Nella fattispecie quell
a variabile nascosta
rappresenta la qualit della fede nell'invisibile.
Capisco che per qualcuno tra i miei lettori credere negli angeli custodi possa c
ostituire un salto
quantistico un po' troppo grande, nel qual caso lasciate semplicemente perdere.
Qualsiasi nostra
credenza include i filtri della nostra percezione. Il modo con cui scegliamo di
vedere le cose
governa la manifestazione della nostra realt. Per qualcuno di noi persino l'affer
mazione: Sono
sorgente d'acqua che zampilla per la vita eterna, pronunciata dal maestro Ges, pu e
ssere
utilizzata e significare che Dio sempre l, pronto a pioverti letteralmente addoss
o (soprattutto
CAPITOLO 9
La scienza naturale non descrive e spiega semplicemente la natura; essa una part
e dell'azione
reciproca tra noi e la natura.
Werner Heisenberg
1.
The Intemet Movie Database, http://www.imdb.com/charaaer/ch0007463/ quotes.
Nel 1970 Lizzie James intervist Jim Morrison, leader del celebre gruppo rock dei
Doors, e i
due discussero della vita in generale e di come la star aveva scelto di sperimen
tarla.
Il nostro cuore conosce la differenza tra ci che vero e ci che non vero. E pu ricon
oscerla
perch l'unica dimensione in cui il giudizio ha un valore. E cos che, come si dice
nel
Vangelo, obbediamo al comandamento: Giudicate secondo giustizia, giacch non stiamo
analizzando. Quando ci basiamo sull'analisi delle apparenze, ci troviamo sempre
in una
condizione di polarit o dualismo riguardo a ci che stiamo cercando d'interpretare.
Alla fine
pu essere solo buono o cattivo, bianco o nero, il male o il bene assoluto, angelo
o demone, ma
non le due cose assieme, o nessuna delle due. E proprio questo il punto di vista
a cui in linea di
massima si affida la scienza.
2.
Citazioni, detti e poesie, presso Litera.co.uk., s http://www.litera.co.uk
/
author/jim_morrison/.
3.
4.
Versione italiana disponibile presso http://www.recensionilibere.splmder.com/tag/intervista_a_jim_morrison (N.d. T.J.
I fisici eseguono un esperimento che ormai noto ai pi, ma che vale la pena di rip
etere. Si
servono di due fenditure, parallele e sufficienti a far passare un elettrone, qu
indi inviano un
fascio di elettroni alternativamente attraverso una sola delle due fenditure, di
modo che vada a
impressionare il bersaglio, consistente in una lastra fotografica. Quando poi co
nfrontano le
immagini che si sono formate sulle lastre, constatano una distribuzione uniforme
di particelle,
ovvero esattamente il risultato atteso.
Peraltro, se si aprono entrambe le fenditure, gli elettroni sembrano interferire
e passare
contemporaneamente attraverso entrambe le fenditure, formando cos una immagine
caratterizzata dall'alternarsi di bande chiare e scure. Per quale motivo? La
era che la nostra coscienza (quella di esseri umani) provocava il collasso della
funzione d'onda,
e ci produceva la differenza tra la percezione della particella o dell'onda.
Per dirla altrimenti, se non ce ne preoccupassimo affatto, o non ci aspettassimo
di vedere
qualcosa, si comporterebbe come un'onda e potrebbe interferire con se stessa. Pe
raltro, quando
osservato e sottoposto a misurazioni, in base alle quali deve comportarsi in un
certo modo, il
fotone si conforma alle aspettative. Se partiamo dal presupposto che gli esseri
umani sono
composti di fotoni, l'atto stesso della misurazione provoca il collasso della fu
nzione d'onda e
cambia la struttura concreta della composizione del corpo. Quindi, fondamentalme
nte, il nostro
universo un artefatto. In sostanza, la coscienza il fattore x che viene trascura
to in tutti quanti
gli esperimenti, ma che spiega la maggior parte degli effetti osservabili in fis
ica quantistica.
Possiamo immaginare schemi complessi di fotoni che interagendo tra loro formano
un unico
complesso chiamato funzione d'onda. La costituzione della nostra tendenza percet
tiva definisce
la funzione d'onda della possibilit che possiamo accogliere e accettare come risu
ltato finale.
fisica. Gli schemi percettivi a cui siamo abituati creano il modello da cui deri
viamo le nostre
esperienze quotidiane.
Qui sotto trovate un messaggio inviatomi di recente da uno dei partecipanti a un
mio seminario.
Il semplice leggere queste pagine vi pone nel campo morfico che caratterizza que
l genere di
esperienze. Non c' neppure bisogno di partecipare a un seminario (sebbene sia una
esperienza
estremamente divertente!). un esempio di cui mi servo volentieri, proprio perch s
impatico
e istantaneo!
Mi sono recato al primo seminario dietro suggerimento della mia amica Suzanne. L
'avevo
incontrata meno di un mese prima e avevamo discusso a lungo della faccenda. Avre
i potuto
permettermelo? In sostanza, serviva davvero a qualcosa? Alla fin fine avevo deci
so di andarci,
e ancora non sapevo che non me ne sarei mai pentito! Il venerd sera, dopo aver vi
sto un bel po'
di gente finire a gambe all'aria sul palco ed essermi chiesto dove fossero "anda
ti", ho incontrato
il dottor Bartlett. Si avvicinato e si subito accorto della mia scoliosi. Nel gi
ro di qualche
secondo ho avuto la netta impressione che la mia colonna vertebrale uscisse dal
mio corpo proprio cos: mi sembrata saltar fuori e quindi tornare al suo posto completamente
diversa.
Dopo aver posto che alcuni degli organi interni erano schiacciati nella mia cass
a toracica, che i
polmoni non funzionavano al massimo della loro capacit e che le anche erano disal
lineate, il
dottor Bartlett mi ha chiesto come mi sentissi. Dal momento che ero ancora convi
nto che
cambiamenti del genere non potessero accadere nel giro di due minuti, ho provato
ad
allontanarmi. Ma non ha funzionato come pensavo, perch le mie gambe sembravano di
gelatina. Dopo aver imparato a camminare con la mia nuova colonna vertebrale (e
aver fissato
stupito allo specchio quella che prima era una curva rovinosa) sono tornato a ca
sa con un gran
sorriso sulle labbra. Il giorno seguente ho incontrato un bel po' di persone str
aordinarie e ho
capito che molte delle cose di cui avevo sempre sospettato l'esistenza erano ass
olutamente vere,
e che
ci sono sempre modi per quantificarle. E mi bastato un altro giorno ancora per c
apire che non
c' neppure bisogno di quantificarle, perch ci sono e basta!
Fino a oggi ho praticato l'Energetica della Matrice su varie persone, con risult
ati incoraggianti.
Il mondo mi sembra completamente diverso, come del resto credo sia accaduto a mo
lti altri dei
partecipanti. Partecipare a uno di questi seminari la miglior cosa che possiate
fare per voi
stessi, per i vostri amici e per la vostra famiglia. Se avete ancora dei dubbi,
lasciate perdere, non
esitate: ANDATECI! Quell'esperienza vi trasformer in modo meraviglioso!
CAPITOLO 10
tramite il mezzo delle nostre credenze, finisce per generare l'esperienza. Nessu
no pu per
osservare lo stesso evento nel medesimo modo. Ci troviamo a osservare la realt da
ll'interno. Se
non ci piace la piega che sta prendendo la nostra vita, non dobbiamo fare altro
che rinunciare al
bisogno di controllarla. Dimoriamo nel centro del nostro cuore e affidiamoci sen
za esitare a
qualsiasi guida ci giunga da quella condizione di equilibrio.
A mio parere tale concetto chiave perfettamente rappresentato da queste due cita
zioni del
nuovo testamento:
Se una casa divisa in se stessa, quella casa non pu reggersi. Marco, 3:25
Nessuno pu servire due padroni: o odier l'uno e amer l'altro, o preferir l'uno e dis
prezzer
l'altro: non potete servire a Dio e mammona.
Matteo, 6:24
Le nostre credenze sulla realt e sulla vita possono renderci schiavi del genere d
i esperienze che
tendono a produrre. Quando ci concentriamo sul nostro dolore, sui nostri problem
i o sulle
malattie, escludendo ogni altra possibilit, sono questi i nostri padroni assoluti
. Se vogliamo
approfittare dalla saggezza del Maestro, dobbiamo decidere chi vogliamo realment
e servire e
farne la nostra realt. Quando espandiamo il campo delle nostre aspettative in mod
o che ci sia
spazio anche per un miracolo, non siamo pi schiavi delle strutture delle nostre c
reazioni
precedenti. Possiamo scegliere daccapo.
necessario che comprendiamo che, a livello fondamentale, la dimora dei nostri at
omi, cellule
ed elettroni fatta di luce. E questa la composizione del nostro corpo fisico. Qu
ando
concentriamo la nostra attenzione in modo che includa soltanto la sfera dei
nostri problemi e il contenuto del nostro corpo fisico, escludendo ogni altra po
ssibilit, ci
troviamo nella condizione dualistica di servire due padroni. Per poter trasforma
re l'esito od
ottenere un miracolo dobbiamo semplicemente mollare la presa, almeno per un ista
nte.
Permettiamo alla realt fondamentale, la cui natura luce, d'illuminarci completame
nte. Cos
facendo possiamo ridefinire la struttura della realt. Servire la luce significa s
ervire l'infinito. Il
maestro Paramahansa Yogananda ha commentato gli insegnamenti del Cristo nel suo
Autobiografia di uno Yogi. Ecco come descrive la sua esperienza della luce dell'
Interezza:
Nell'Energetica della Matrice insegniamo una mitologia secondo cui siamo fatti d
i fotoni. In
fisica si procede dividendo progressivamente la materia fino alla dimensione del
l'estremamente
piccolo. In un tale regno, fatto di particelle virtuali e di funzioni d'onda col
lassanti, la realt
segue le regole quantisti
1.
Paramahansa Yogananda, Autobiografia di uno Yogi, Ubaldini Astrolabio, Roma, 200
9.
che, che sono invero assai bizzarre. Ecco perch ci arrendiamo alla conclusione ch
e gli oggetti
di dimensioni superiori, come il nostro corpo fisico, siano soggetti soltanto al
le leggi della
fisica classica, ovvero quelle d'ispirazione newtoniana.
Secondo una prospettiva strettamente scientifica in definitiva siamo fatti di at
omi. Gli atomi
sono a loro volta composti di elettroni, protoni e neutroni. In realt gli elettro
ni non orbitano
attorno al nucleo, come ci hanno insegnato a scuola. E pi corretto definire che s
eguono orbite
probabilistiche. Fondamentalmente manifestano un'unica orbita ben definita attor
no al nucleo
quando sottoposti a osservazione. Ma si trovano in una nube elettronica. Succede
quindi che,
nel momento in cui li osserviamo, aspettandoci di trovarli in una particolare or
bita, la funzione
d'onda collassa proprio nell'orbita in cui riteniamo debbano trovarsi. Attenzion
e: sto pur sempre
parlando di ci che siamo, ovvero dei costituenti della struttura apparente del no
stro corpo e
dell'ambiente circostante!
Procedendo oltre la soglia dell'elettrone ci addentriamo ancor pi in profondit in
un miniuniverso fatto di particelle virtuali, come i muoni e i gluoni, e via dicendo, f
ino al fotone. Il
fotone pu manifestarsi sotto forma di onda o di particella (oppure, come avrebbe
detto Louis
de Broglie, come particella e onda). A questo punto stiamo parlando di luce e in
formazioni -
ovvero proprio di ci di cui siamo fatti, almeno cos come la vedo io. Non sto parla
ndo di
zucchero, aromi e altre cose buone, o di serpenti, lumache e quant'altro.
Se, a livello infinitesimale, fondamentale, siamo il frutto di un flusso di foto
ni, il cui fattore
coesivo la coscienza, perch ci non dovrebbe essere vero anche a livello macroscopi
co per il
nostro stesso corpo? E allora, lo ripeto per l'ennesima volta, non dimentichiamo
che quando
misuriamo qualcosa a livello quantistico, lo stiamo cambiando. E definito effett
o osservatore. In
realt non possiamo misurare la velocit o la posizione di una particella quantistic
a senza
intervenire e modificarla in virt dell'atto stesso della nostra osservazione. La
domanda che
scaturisce spontanea quindi : attraverso quale lente stiamo effettuando l'osserva
zione?
CAPITOLO I I
essa onda
quantistica. In casi del genere si pu dire che sono connessi, e si parla allora d
i "entanglement
Intervistatore: Dottor Bardett, in che modo lavora con l'Energetica della Matrice
nel suo
studio?
Richard: Non mi esprimo in termini di tutela della salute, perch quando si parla d
i tutela della
salute entra in ballo anche la questione della malattia. Si tratta di opposti in
equilibrio, e ogni
qualvolta mettiamo mano a una estremit della polarit, ovvero a uno dei due poli, s
tiamo
lavorando anche con l'altro. Quindi, se cerco di guarire qualcuno, vuol dire che
sto cercando di
guarirlo da una malattia. E ogni qualvolta faccio qualcosa del genere, posso usa
re soltanto i
parametri e le capacit di giudizio che verrebbero esercitate in risposta a una ce
rta condizione.
Se per rinuncio alla risposta condizionata, alla tendenza a reagire, a un modo di
pensare
strutturato attorno allo stimolo/risposta, tutto ci che posso dire : "Non so cosa
accadr adesso.
Mi arrendo, mi lascio andare al presente e abbraccio qualsiasi cosa si manifesti
, ritenendola
utile e predisponendomi a trarne un insegnamento".
Intervistatore: Come decide in che modo finir per aiutare una certa persona?
Richard: Una delle tante cose che insegniamo ai partecipanti ai nostri seminari e
ssere
consapevoli di ci che stiamo osservando. Che cosa significa nel contesto medico i
n cui siamo
normalmente formati? Significa che quando qualcuno entra nel mio studio e mi dic
e: "Ho un
problema alle ginocchia", e io mi preoccupo delle sue ginocchia concentrandomi s
u di esse, ci
che vedo proprio un ginocchio con un certo problema. E allora con ogni probabili
t finir per
aggiungere una diagnosi che non fa altro che sovrapporsi a quel particolare
problema. Non vedr nient'altro e quindi, vista la situazione, bisogna solo sperar
e che sia bravo
a trattare le ginocchia! questa l'unica opzione di cui dispongo realmente.
C' poi l'estremo opposto: qualcuno con un gran male al ginocchio viene nel mio st
udio, e di
certo non risponder qualcosa del genere: "Anch'io ho un ginocchio!". Se rispondes
si cos, mi
meriterei una ginocchiata nelle parti basse! No, mostrer il massimo rispetto, pre
nder e
toccher quel ginocchio dolorante. E un po' come adottare un doppio atteggiamento
mentale.
Posso rivolgere la mia attenzione a ci che nel mio primo libro ho definito "scena
rio del
problema". Ci rappresentato dalla condizione dolorosa del ginocchio, dal suo even
tuale
gonfiore e da tutte le possibili diagnosi e cure, nonch gli eventuali precedenti.
Ma nel
contempo posso anche mantenere aperta una finestra di consapevolezza e tenermi p
ronto a
cogliere qualsiasi cosa si presenti in quel preciso istante.
Ci viene insegnato a concentrarci sulla struttura o materia, cosicch quando prend
iamo in
esame un ginocchio, il nostro sguardo si concentra unicamente su quello. Cosa pu
accadere
invece se, tutto a un tratto, mentre contemplo il ginocchio identifico uno spazi
o esterno al
ginocchio fisico, circa a una ventina di centimetri di distanza, e mi concentro
proprio l? Potrei
giungere alla conclusione che le informazioni provenienti da quel punto rapprese
ntano la base
su cui voglio iniziare a cogliere i cambiamenti in quello schema. Per dirla altr
imenti, verr
attratto da una certa zona e mi concentrer su di essa, ma ci non implica che esclu
der tutto il
resto.
Acconsentir semplicemente per dedicarmi a quella che definisco attenzione seconda
ria,
lasciando che la mia consapevolezza si diriga a ci che si manifesta, per poi comi
nciare a
lavorare proprio con quello. E un po' come una conversazione. Quando cominci a l
avorare in
questo modo, interagisci con la situazione che ti trovi ad affrontare e acquisis
ci consapevolezza
degli eventuali cambiamenti. Una volta completata l'azione non devi fare altro c
he riconoscere
il punto successivo che suscita la tua attenzione. Cos facendo, e collegando i du
e, si crea una
sintassi specifica, un lin
guaggio che ti consente di accedere al problema senza entrare a far parte della
condizione
problematica.
L
120 - La Fisica dei Miracoli
supponiamo che tu abbia scelto un punto sulla gamba, e sembri leggermente divers
o dal resto
della gamba. Perch? Lo senti diverso perch stai creando una situazione in cui sceg
li di cercare
qualcosa che sia caratterizzato da una sensazione differente. Ma non perch differ
ente,
tutto dovuto alla tua scelta.
Poi, subito dopo, fai scivolare l'altra mano sulla gamba o l'oggetto scelto, fin
ch non ti sembra
che s'incolli, o quasi, su un punto che sembra in diretto collegamento con l'alt
ro. Si tratta di una
valutazione arbitraria, soggettiva, ma comunque ti consente di giocare in una so
rta di realt
virtuale. Dopo aver instaurato un contatto tra i due punti, e compreso a livello
di fisica
quantistica che proprio l'atto della misurazione a cambiare l'esito della misura
zione stessa,
lascia andare, molla la presa, come se stessi lasciando cadere un sasso in uno s
tagno. (In realt
non lasci cadere assolutamente niente!). Immagini semplicemente di rinunciare al
bisogno di
percepire qualcosa di fisico, e ti limiti a percepire l'onda in espansione tra i
due punti.
Molti sperimentano una sorta di leggerezza, apertura, incapacit di pensare, gioir
e, eccetera. C'
anche chi sperimenta emozioni differenti, chi percepisce colori, persone in cui
il dolore
scompare all'istante e ogni sorta di cambiamenti. Ma com' possibile? Bisogna cons
iderare che
questi due punti non rappresentano soltanto un oggetto fisico. Si tratta semplic
emente dei due
punti di cui abbiamo deciso di servirci per effettuare una misurazione. Ci per ci
conduce a
tutti gli altri punti, e agli oltre 60 miliardi di miliardi di cellule, e a tutt
i i fotoni relativi, nonch
alle emozioni e ai chakra. Ci porta a diretto contatto con la nostra esperienza
di esseri umani.
Intervistatore: Quindi se faccio qualcosa del genere, ci che percepisco una sensaz
ione di
grande calore?
Richard: S, possibile. Il calore una delle possibili manifestazioni. Voglio sempli
cemente
dire che se lo vedi o lo percepisce come calore, va benissimo. Diventa un effett
o osservabile, ed
proprio ci che stai cercando. Ma non bisogna dimenticare che con questa pratica s
i vuole
lasciare spazio anche agli effetti non osservabili. Per dirla altrimenti, se pra
tichi i due-punti e
percepisci del calore nella tua
gamba, potresti poi scoprire che migliorata la ma relazione con il tuo cane, con
la ma
macchina, o con il traffico sull'autostrada.
Oppure potresti constatare che i tuoi ricordi cambiano, che le malattie scompaio
no, e tutta una
serie di altre cose. Perch? Ebbene, ci dovuto al fatto che, cos facendo, stai inter
pretando la
tua vita sulla base di un insieme di regole diverse. E grazie a tali regole dive
rse puoi decidere di
comportarti come un agglomerato di fotoni, o come luce e informazioni. A tale li
vello, per
trasformare determinate circostanze non devi fare altro che mutare le informazio
ni che vengono
attribuite a quello schema.
scopri un punto sulla tua gamba che si accordi con tale sensazione. Ma ricordati
, non pi la
tua gamba: adesso rappresenta la tua sensazione circa la faccenda x, quale che s
ia.
Intervistatore: Ha importanza con quale mano comincio?
Richard: No, puoi cominciare con la mano che preferisci. Non un fenomeno di polar
it. In
realt non c' neppure bisogno di usare le mani. Sto insegnando alla tua mente consc
ia. Quindi,
trova un punto che rappresenti la tua condizione. Puoi dirmi di cosa si tratta?
Intervistatore: un mio progetto.
Richard: A proposito di progetti, c' una cosa che devo dirti: devi farlo diventare
qualcosa di
pi globale di un progetto. Non concentrarti sul singolo esito di quel particolare
progetto.
Piuttosto rivolgi la tua attenzione alla sensazione che ti procura quel progetto
. E adesso trova un
punto sulla tua gamba che corrisponda a tale sensazione. pi facile a farsi che a
dirsi perch,
in realt, qualcosa che immagini istantaneamente. Produci la realt di un certo punt
o e decidi
che sar quello, e allora non pu che essere quello. Adesso non devi fare altro che
cercare un
secondo punto. Non deve necessariamente essere sulla tua gamba. Potr anche trovar
si sulla tua
scrivania, sul tuo microfono o sul tuo telefono. Un qualsiasi secondo punto andr
benissimo:
ci che conta che tu percepisca una connessione tra i due punti che hai scelto.
Ora immagina semplicemente che all'improvviso riesci a staccarti da tutte le tue
preoccupazioni, da tutto quello che ti passa per la mente, e cominci a salire ra
pidamente in alto,
nell'aria, come se ti fossi trasformato in un flusso luminoso senza nessuna preo
ccupazione al
mondo. qui che cambia tutto. Adesso, tornando indietro e ripetendo la misurazion
e su quel
punto, tenendo a mente la situazione a cui pensarvi in precedenza, potrai consta
tare che le cose
saranno cambiate. Cerca di fare un passo indietro e di ricordare che genere di p
ercezione c'era e
confrontala con quella attuale. Nella maggior parte dei casi non pi possibile def
inirla nello
stesso vecchio modo, oppure la percezione molto pi aperta e vasta, o capita persi
no che non
sei in grado di descrivere ci che stai percependo.
Intervistatore: Nel mio caso sembra tutto pi fresco, come un bel bicchiere di acqu
a gelata
mandato gi durante una giornata calda.
Richard: A me succede spesso la stessa cosa. E come se il mio cervello fosse attr
aversato da
una ventata di aria fresca. E una sensazione molto fisica.
Intervistatore: Inoltre, mi sento pi leggero e luminoso.
Richard: Adesso acquisisci consapevolezza delle tue sensazioni, riconoscile. Dist
ogli la tua
attenzione dal punto e portala semplicemente alle tue sensazioni. Che te ne pare
?
Intervistatore: Be', sento decisamente una grande positivit, un notevole ottimismo
. E una
sensazione favolosa.
Richard: Ora lascia che si espanda al di l del tuo corpo fisico e rivolge la tua c
onsapevolezza
alle sensazioni dello spazio intorno a te.
esperienza dell'universo esteriore per poi riprodurla nel tuo cervello. I tuoi o
cchi funzionano
come rivelatori di caratteristiche e fattezze, in seguito nel cervello si forma
un riferimento
olografico alla realt esteriore. Alcuni dei fisici che sono particolarmente "fuor
i" dicono proprio
che "l fuori" non c' niente da misurare.
Intervistatore: L'aspetto interessante della faccenda che le mie mani avvertono a
ncora
qualcosa di particolare, come se avessi manipolato energie sottili.
Richard: Devi renderti conto che non si tratta di far scorrere dell'energia, e ch
e non
nemmeno cos sottile come sembra. Prova a espandere tali sensazioni e ti accorgera
i, per
esempio, di quale sia la sensazione a livello del tuo alluce sinistro in relazio
ne a questa
particolare esperienza. Finch qualcuno non ti dice di concentrarti su quello, pot
resti non
accorgertene. Ma in realt gli effetti si manifestano ovunque, nel tuo mondo.
Richard: S, davvero semplice, un po' come giocare, giocare spensierati come bambin
i.
Anzi, se il tuo atteggiamento proprio quello di un bambino, la tua consapevolezz
a sar molto
pi vasta e i risultati pi profondi.
I bambini lo capiscono al volo. Di recente ha partecipato un mio seminario un fa
moso
professore universitario, un oncologo. Era molto scettico, almeno inizialmente.
L'ho fatto salire
sul palcoscenico e ho praticato i due-punti. Si ritrovato in una condizione di p
erdita di
coscienza, senza avere poi un'idea di ci che gli fosse appena accaduto, e l'inter
o auditorio,
composto di 140 persone, ha percepito una sorta di spazio sacro.
Vedi, quando costruisci una realt del genere, e lo fai nell'ambito di un gruppo,
si trasforma in
una esperienza sacra di realt non ordinaria. Assume una dimensione assolutamente
sacra, direi
sciamanica, ma anche qualcosa di molto fisico, estremamente riproducibile, nonch
osservabile per quanto concerne gli effetti fisici. In parole povere, puoi veder
sparire una
scoliosi o il
1.
Localizza un punto del tuo corpo, o di quello di un partner, che al contat
to percepisci
bloccato, irrigidito, indurito.
2.
Trova un secondo punto che, quando messo in relazione con il primo che sta
i ancora
toccando, rende la sensazione derivante dal rapporto tra i due punti ancor pi tes
a, come se tra
le due aree ci fosse un'attrazione magnetica.
3.
Realizzando un collegamento in qualche modo arbitrario tra questi due pun
ti puoi
effettuare una sorta di misurazione. Ricorda che secondo la teoria quantistica n
on puoi
osservare alcunch senza interagire con esso, in base a ci che viene definito "enta
nglement".
L'atto stesso dell'osservazione della connessione tra questi due punti sulla bas
e della tua
sensazione/immaginazione produce tale effetto. Le informazioni si mischiano e in
pratica fanno
collassare l'onda della materia/coscienza che hai scelto di osservare e con cui
stai interagendo.
4.
Adesso cerca di cogliere la differenza. Probabilmente l'area tra i due pun
ti ti sembrer
meno tesa e rigida. Potresti anche constatare cambiamenti a livello della respir
azione; tu o il
partner con cui stai praticando potrete sperimentare calore o una improvvisa vam
L
126 - La Fisica dei Miracoli
pata. Non affatto insolito che il corpo cominci a oscillare o a muoversi seguend
o il ritmo di
una qualche forza primitiva inconscia. Resta alle spalle del tuo partner, perch n
el caso sia
davvero entrato nello stato che sto descrivendo, potrebbe perdere momentaneament
e coscienza.
E sar bene essere pronti ad accogliere qualsiasi manifestazione, compreso riso sp
ontaneo,
pianto o altre forme di liberazione emotiva/fisica.
1.
2.
Per poter imparare qualcosa di nuovo bisogna cominciare con il riconoscere
le differenze.
3.
Acquisire consapevolezza dei cambiamenti avvenuti contribuisce alla sospen
sione del
giudizio critico e fornisce lo spazio necessario per la creazione di un nuovo pe
rcorso di minima
azione. (In altri termini, stai creando una nuova attivit che con la pratica si t
rasformer in una
nuova capacit).
Ecco un esempio di come stata corretta una situazione di dolore fisico applicand
o i due-punti
a un soggetto che partecipava per la prima volta a un seminario di Energetica de
lla Matrice:
Ho partecipato a una conferenza al JFK di New York lo scorso ottobre. Non ero af
fatto certo di
ci che avrei tratto da quell'esperienza, ma speravo di poter aiutare mia moglie a
guarire il
problema alla sua spalla, che la totmentava da oltre sei mesi (estrema rigidit e
dolore). Dopo il
primo trattamento si ritrovata all'80%, e l'effetto stato istantaneo! Inutile di
re che quel
risultato l'ha entusiasmata. Un risultato straordinario che da solo valso la fat
ica del viaggio!
JS
Due-punti, tecnica di base: misurazione di punti sul corpo (in questo caso sulle
spalle).
Controllo del moto relativo nei punti sulle spalle. Acquisisco consapevolezza di
ci che sto
osservando.
Due-punti, questa volta la tecnica viene esercitata espandendo il campo del cuor
e.
CAPITOLO 12
Quando effettuiamo una misurazione, nella maggior parte dei casi esprimiamo un g
iudizio su
ci che stiamo misurando. Cerchiamo di analizzarlo, di ricavarne un significato. C
i sforziamo
d'inquadrarlo in modo che corrisponda alla nostra percezione del funzionamento d
el mondo
reale. Ma c' anche qualcosa che viene definito "percezione innocente". Attraverso
la
percezione innocente, ovvero la pratica degli schemi di percezione, acquisiamo s
emplicemente
consapevolezza di qualsiasi cosa si manifesti. Siamo abituati ad aspettarci che
nei fenomeni ci
siano sempre una causa e un effetto, e che se facciamo una certa cosa, ne accadr
sicuramente
un'altra, mentre se ce ne asteniamo, il risultato sar diverso. In tutto ci non c' n
essuna logica,
eppure proprio questa la logica a cui abbiamo scelto di attenerci.
Se osservo una persona nel punto esattamente a met tra gli occhi, ma il mio sguar
do va oltre,
superando di un bel po' la sua forma fsica, finir per prestare attenzione. Osserva
ndo senza
mettere perfettamente a fuoco potr chiedermi qualcosa del genere: Che cos' che, sep
pur
inconsciamente, sto osservando in quel punto?. E allora dovr fidarmi delle informa
zioni che
ricevo e considerarle utili e pertinenti a quel preciso istante. E sar pi che conv
into che
giusto fidarsi. Quindi mi propongo di osservare una certa cosa, vado oltre, sent
o, ed ecco... e ci
mi permette di accedere ad altre possibilit.
Se nel momento in cui sto osservando il petto di una persona i miei occhi si dir
igono invece a
terra, o se l'attenzione si rivolge spontaneamente al suo orecchio, o all'acconc
iatura, o qualche
caratteristica luminosa, devo accettarlo e fidarmi. In tal modo posso accedere a
d altre realt.
Quando cominci a praticare in questo modo, in sostanza ti codifichi per poter sp
erimentare in
modo diverso la tua realt e cominci a cogliere sempre pi informazioni, quelle che
normalmente non sono accessibili al tuo apparato sensoriale, almeno finch la tua
priorit non
quella di prestare semplicemente attenzione.
Con ci intendo dire che se vogliamo accedere a cambiamenti straordinari dobbiamo
trovare
qualcosa che attragga la nostra attenzione. un processo nel quale ci affidiamo a
lle nostre
percezioni e lasciamo che la nostra consapevolezza si diriga laddove l'attenzion
e stata attratta.
E ci che chiamo misurazione. In pratica ci consentiamo di acquisire consapevolezz
a di
qualcosa che si manifesta in questo preciso istante, e quello diventa il primo p
unto. La
misurazione della sensazione, espressione o quant'altro da cui si origina un nuo
vo riferimento,
pu costituire il secondo punto.
Io non so mai di cosa si tratter, nessuno lo sa, e quando pratichi non ha importa
nza. E una
sorta di accordo segreto, basato unicamente sul "contatto visivo" e sulla "neces
sit
fondamentale di acquisire informazioni". Il semplice introdursi in uno spazio in
cui ogni aspetto
dell'esistenza pu essere diverso, ci apre a nuove possibilit e ci consente di acce
dervi.
Vogliamo
Acquisisco consapevolezza delle cose a livello della mia mente, e poi proietto t
ale
consapevolezza sull'ambiente esterno. Sto cominciando a fare proprio ci che spieg
a Richard,
permettendomi di "acquisire consapevolezza di ci che osservo procedendo dall'este
rno". Dal
momento in cui ho preso a servirmi di questo principio, ho cominciato a interagi
re con qualsiasi
cosa attragga la mia attenzione o si manifesti nella mia realt. Per qualche motiv
o ricevo molte
visite di ammalati di tumore o di forme di escrescenze. Nel caso di un paziente
con un turno
re, comincio col calibrare le mie energie. Per calibrare intendo toccare il pazi
ente sul corpo, nel
punto in cui si sviluppato il tumore, e fare di quel primo contatto la base dell
a pratica dei duepunti. E un punto di misurazione od osservazione. Quindi vado alla ricerca di un
secondo punto
che mi restituisca la stessa sensazione di rigidit o di blocco di cui parla Richa
rd quando spiega
i dettagli della tecnica.
Questo secondo punto non dev'essere necessariamente fisico, ma pu rappresentare a
nche una
struttura energetica o un concetto. Per esempio, potrei voler sapere se mi sar po
ssibile
calibrare l'energia del tumore nel corpo del paziente. Ho potuto constatare, tra
mite la mia
esperienza, che fenomeni come un tumore, sebbene possano essere osservati dirett
amente
attraverso risonanza magnetica, raggi X o un altro metodo diagnostico, hanno in
realt tra le
loro cause fondamentali uno specifico pattern energetico in una delle tre fonti
primarie.
CAPITOLO 13
Il momento di cambiare
Nel 1837 Sir William Hamilton, matematico, astronomo e fisico, ipotizz in una rac
colta dei
suoi lavori che fosse possibile formulare una scienza del tempo puro, giacch risa
puto che le
unit fondamentali del tempo utilizzate in campo scientifico sono arbitrarie. Che
cosa significa?
Che sono una nostra invenzione! Potrebbe persino essere possibile riformulare tu
tta la scienza
basandosi su una singola unit: il tempo.
cos non fosse? Potrebbe trattarsi di un indizio, e indicarci che forse, in qualch
e modo
insospettato, possiamo davvero muoverci avanti e indietro nel tempo. Se l'equazi
one funziona
in ambo i sensi, teoricamente potremmo trovar modo di trarne vantaggio.
I
fotoni possono muoversi avanti e indietro nel tempo. Un'onda di fotoni ch
e procede in
avanti nel tempo rappresenta la cosiddetta "onda avanzata", mentre quella che pr
ocede a ritroso
nel tempo un'"onda ritardata". Il punto in cui queste onde di fotoni a coniugazi
one di fase
s'intersecano origina il momento presente. Perch mai possediamo una porzione del
cervello
che viene definita lobo temporale? Fred Alan Wolf, scrittore, studioso indipende
nte e
ricercatore nel campo della fisica e della coscienza, teorizza che ci possa avere
qualcosa a che
fare con il viaggio nel tempo. In sostanza, Wolf ha affermato che la macchina de
l tempo esiste
ed il nostro cervello.
II
momento presente adesso. Ci che definiamo esperienza lineare del tempo
semplicemente energia elettromagnetica dissipata in un certo volume di spazio o almeno cos
lo spiega Tom Bearden, Tenente Colonnello in pensione che ha contribuito alla pr
ogettazione
del Motionless Electromagnetic Generator (MEG - generatore elettromagnetico immo
bile) e
che studia tuttora l'elettromagnetica scalare e la teoria dei campi unificati.
Misuriamo la distanza percorsa dall'energia che si sta dissipando e definiamo ci
lo scorrere del
tempo, ovvero f'entropia. Il tempo la modalit con cui misuriamo il lavoro. E ci ch
e accade
via via che l'energia si dissipa. In realt proprio questo il lavoro.
Orbene, cosa accadrebbe se invertissimo la polarit, o fase del tempo, di modo che
l'energia
fosse diretta verso il nucleo dell'atomo? Cos facendo otterremmo lo schema invers
o, ovvero
energia negativa, chiamata anche negentropia, ovvero tempo invertito. L'energia
negentropica
non si dissipa, al contrario si mantiene coerente. Se invertiamo l'energia della
malattia,
possiamo manipolare le cellule di modo che ritornino al loro stato di coerenza e
quindi alla
salute.
Quando generiamo una equazione d'onda complessa, elaborata dalla nostra intenzio
ne e
potenziata dalla nostra energia elettromagnetica/potenziale percettivo, creiamo
un ciclo chiuso
che ci restituir la risposta che abbiamo chiesto. Questa condizione percettiva, o
lo schema di
energia elettrica personalizzato, pu fungere da impulso tramite cui creare e mant
enere un
potenziale quantistico generato artificialmente.
Nel film Ritorno al futuro il professore inventa un congegno che definisce "flus
so
canalizzatore". Ebbene, tale flusso canalizzatore potrebbe essere stato ispirato
da una vera
invenzione, il flusso di particelle virtuale del vuoto che secondo Bearden potre
bbe davvero
essere realizzato.1 Quando curviamo lo spazio, ci influisce sul tempo e lo cambia
relativamente. Per ci implica anche la presenza di spazio e tempo negadvi, e quest
a energia
potrebbe rappresentare l'insieme delle informazioni presenti nel vuoto. Quando g
eneriamo una
unit di tempo negativo, in pratica esso procede a ritroso e ci produce una concent
razione di
energia, anzich la sua dissipazione.
Le forze dell'entropia (misurata in unit di tempo positivo, "concreta" energia el
ettromagnetica
EM) e della negentropia (misurata come tempo negativo, ovvero che procede a ritros
o nel
tempo, una energia "virtuale" o potenziale) sono manifestazioni appaiate. Tali f
orze appaiate
1. http://www.scribd.com/doc/29319790/Tom-Bearden-The-Final-Se-cret-of-Free-Ener
gy
(N.d. T.).
cos che la Fisica dei Miracoli pu essere compresa e riprodotta. Personalmente sono
sempre
propenso a portare le cose al livello successivo, indipendentemente da ci che pos
sa
rappresentare.
Mio figlio Victor si prese la varicella quando aveva circa tre anni. All'epoca a
vevo appena
ascoltato una conferenza del Tenente Colonnello Bearden (era ancora in servizio)
. Non avevo
capito una sola parola di ci che aveva detto, ma in qualche modo aveva aperto una
breccia
nella mia consapevolezza.
Qualcosa mise radice in me, facendo maturare una certezza. Mentre pensavo alla s
alute di mio
figlio, mi venne in mente: Tempo negativo, spazio negativo. Non feci nient'altro.
Formulai
soltanto un altro pensiero: Torna da dove sei venuto, rivolgendo quello schema di
coscienza
al virus della varicella. Nel giro di un'ora Victor non mostrava pi alcun segno d
ella malattia.
Erano completamente spariti sia la febbre sia il naso gocciolante, e lo stesso v
ale per le pustole:
una guarigione istantanea! Scientificamente la mia spiegazione dell'accaduto che
avevo
penetrato il potenziale d'onda scalare dell'ondaportante (mi dilungher sulle onde
scalari in
seguito) provocando una inversione istantanea.
Grazie a questo esercizio possibile percorrere alcuni dei passaggi obbligati per
servirsi del
viaggio nel tempo con un'altra persona.
1.
Esegui una misurazione cos come precedentemente descritto nella tecnica dei
due-punti.
2.
Chiedi al partner o cliente la sua et. Costituir il tuo punto di partenza,
ovvero, come
definito nel film The Pbiladelphia Experiment, il generatore di riferimento di t
empo zero.
3.
Mantenendo i due-punti, comincia a contare a ritroso nel tempo, di cinque
anni in cinque
anni.
4.
Definisci la tua intenzione, in modo che l'onda quantistica del cambiamen
to possa
attivarsi quando "giungi" all'evento, epoca o trama temporale con cui intendi in
teragire. Non
necessario che tu conosca esattamente la datazione dell'evento, perch non appena
comincerai
ad avvicinarti al periodo approssimativo a cui fai riferimento, comincerai a per
cepire che i due
punti su cui stai lavorando si ammorbidiscono o cambiano sotto le tue mani.
5.
Tieniti pronto alla eventualit che tu o il soggetto su cui stai praticando
possa
sperimentare un rilascio di energia fisica o emotiva allorch giungi al punto di r
iferimento.
Offri delicatamente sostegno e conforto, ma cerca di non interferire o manipolar
e l'elaborazione
delle informazioni ed esperienze.
6.
Quando la situazione sembra essere tornata alla calma, e l'esperienza par
e conclusa,
effettua una nuova valutazione attraverso i
Uno dei partecipanti ai miei seminari ha voluto condividere questa sua esperienz
a, che illustra
fino a che punto tutto sia assolutamente possibile.
della notte intento a osservare quel viso che gradualmente si trasformava nel vi
so di una donna
vicina ai sessanta, ovvero la mia et all'epoca. Fu davvero terrificante. Non c' nu
lla di quanto
conosca o pensi che possa spiegare quel fenomeno.
JM
Vorrei offrire un altro esempio che dimostra chiaramente la fattibilit del viaggi
o nel tempo e la
sua applicazione quale tecnologia della coscienza. Una donna frequent uno dei nos
tri seminari,
e una volta tornata a casa intraprese l'attivit di terapista. Uno dei pazienti ch
e visit nel suo
studio (a casa sua) le chiese di guarire una sua particolare fobia. Si trattava
per l'esattezza di una
fobia per gli uccelli, qualcosa di assai particolare. La donna, che era ancora u
na principiante di
Energetica della Matrice, non sapeva come intervenire.
Non aveva nessuna idea di come guarire una fobia. E allora si limit a toccare due
punti sulla
cliente e a "procedere a ritroso nel
CAPITOLO 14
Einstein sapeva bene che non ci sono due sistemi di leggi fisiche separati, sebb
ene si possa
lavorare con essi distintamente e descriverli in tali termini. Einstein aveva co
mpreso che, a
livello quantistico, l'osservazione di un qualsiasi fenomeno ne comporta il camb
iamento,
proprio questo il motivo per cui disse che se avesse accettato la teoria quantis
tica, forse anche
lo sguardo di un topo avrebbe potuto cambiarlo. Ma Einstein e gli altri scienzia
ti, pragmatici
com'erano, verificarono che ci non accadeva affatto. Ma per quale motivo?
Se ammettiamo il fatto di essere costituiti di fotoni, dovremmo essere in grado
di guardare
qualcosa e vederlo cambiare, eppure osservare Einstein dal punto di vista del to
po non
sembrava generare alcun concreto cambiamento nello scienziato. Secondo i princip
i della fisica,
una legge vera e propria deve dimostrarsi valida in qualsiasi circostanza. Quind
i, nel caso si
debba verificare un cambiamento, e tale cambiamento non si presenti, occorre tro
vare qualche
altra spiegazione. Ci dev'essere una variabile nascosta, qualcosa che non conosc
iamo o che la
teoria attuale non in grado d'introdurre nell'equazione.
I fisici Hugh Everett e John Wheeler escogitarono una spiegazione che chiamarono
teoria dei
molti mondi (TMM). Secondo tale teoria, ogni qualvolta osserviamo un certo fenom
eno
universo si scinde in una infinit di possibilit diverse. Il motivo per cui non pos
siamo
rendercene conto (e per cui non se ne pu accorgere neppure il topo di cui sopra)
legato al
modo in cui siamo soliti osservare la realt che ci circonda; la nostra percezione
abituale fa s
che la realt si mantenga coerente con l'insieme
di aspettative dettato dal nostro sistema sensoriale. Tutte le altre scelte che
non vengono
osservate si trovano in una condizione di "decoerenza" rispetto alla realt cos com
e si
manifesta sotto i nostri occhi, oppure finiscono per essere coerenti in qualche
universo parallelo
che per non possiamo osservare.
In una dimensione che non accessibile ai nostri sensi, interi nuovi universi con
tinuano
incessantemente a crearsi, separandosi da quello a cui abbiamo scelto di aderire
attraverso l'atto
della nostra percezione. Tutto resta cos com', o almeno cos sembra, perch non dispon
iamo
di un apparato differenziale con cui percepire le altre realt. In questa dimensio
ne la luce
equivale all'osservatore. Quindi, tutto ci che non osservabile nell'ambito dello
spettro
elettromagnetico pu essere considerato appartenente a qualche universo parallelo.
La storia che segue, e che mi stata raccontata da uno dei miei studenti, costitu
isce un perfetto
esempio dell'utilit degli universi paralleli:
Un paio di mesi fa alla mia amica Angela stata diagnosticata una occlusione impo
rtante al
livello del cuore. I medici le hanno detto che era necessaria una operazione, l'
inserimento di uno
stent e un anno o pi di medicinali. Mi sono ritrovato a leggere il suo blog, in c
ui aveva
descritto nei dettagli tutto ci che "non funzionava" nel suo corpo, e in cui spie
gava come
quella situazione la spaventasse. Dal momento che mi servo dell'Energetica della
Matrice su
base quotidiana, ho subito deciso di "verificare" se potessi "aiutarla" in qualc
he modo. Sono
riuscito a sentire/percepire immediatamente quella occlusione
nel suo cuore. E ho tracciato la realt in cui aveva realmente bisogno di quell'in
tervento
chirurgico, dello stent e dei medicinali. Ben sapendo che si trattava soltanto d
i uno dei possibili
esiti, ho cambiato il mio livello di consapevolezza e mi sono ritrovato a testim
oniare la realt in
cui i dottori intervenivano e non trovavano nulla. A quel punto mi sono fermato,
ho lasciato
andare tutto quanto, senza nemmeno spiegarlo alla mia amica. Sono passati alcuni
giorni e
improvvisamente Angela tornata a scrivere sul suo blog. C'erano delle novit: Ange
la aveva
intitolato il suo aggiornamento "Che diavolo succede!". I medici erano intervenu
ti e non
avevano trovato nulla: nessuna occlusione, nessuna necessit di usare lo stent, co
sicch non
avrebbe neppure dovuto assumere i farmaci. Nessuno riusciva a capire cosa fosse
successo, n
poteva spiegarlo. Comunque sia, anche se non potremo mai essere certi che si sia
trattato di una
guarigione istantanea, so per certo che ci sono moltissime persone che, dopo ave
r ricevuto
diagnosi e risultati di laboratorio, si convincono che quella sia la sola possib
ile realt. Grazie a
ci che ho imparato sull'Energetica della Matrice, e ai miei altri studi sulla nat
ura della realt,
mi sono convinto che qualsiasi situazione pu sfociare in molti risultati diversi.
Questo
soltanto uno dei casi straordinari in cui mi sono imbattuto dopo aver cominciato
a praticare
l'Energetica della Matrice. Me ne servo tutti i giorni, e devo dire che in realt,
pi che una
tecnica, uno stato di coscienza.
MB
Il dottor Hector Garcia, un mio carissimo amico, si serve degli universi paralle
li per lavorare su
alcune patologie, come per esempio i tumori. Per effettuare la sua calibrazione
energetica si
chiede: un tumore che viene dal corpo, attraverso il corpo o dall'esterno del cor
po?.
Effettua la calibrazione oppure cerca di percepire l'esatta collocazione dello s
chema energetico
del tumore. Non si preoccupa della sua eventuale manifestazione a livello del co
rpo fisico.
Potrebbe aver origine in altre dimensioni energetiche, e ci che il corpo manifest
a come tumore
potrebbe peraltro essere considerato un riflesso della sua origine primaria.
Potremmo paragonarlo al riflesso del sole su uno specchio d'acqua. Se non abbiam
o mai
osservato il sole direttamente, e lo vediamo riflesso, potremmo pensare che sia
reale, anzich un
semplice riflesso. Nella realt della Matrice non ha nessuna importanza se ci che o
sserviamo
o non vero. Ci che conta riuscire in qualche modo ad abbandonare i binari abitual
i e
accedere a qualcosa che possa fare la differenza - e non ha importanza se si tra
tta di un universo
parallelo o di Bugs Bunny!
Tanto per darvi un esempio che vi consenta di capire questo concetto, provate a
immaginare di
aver vissuto per tutta la vita in una caverna oscura, proprio come quella descri
tta da Platone.
Non avete mai visto la luce del giorno direttamente, ma siete riusciti comunque
a percepire le
ombre proiettate sulle pareti della caverna in virt della luce e degli oggetti ch
e incontra. La
prima volta che abbandonate quel rifugio, la luce del sole sembra accecante. Non
avete alcuna
idea di che cosa sia quel grande affare luminoso in cielo, perch fino a quel mome
nto non avete
visto altro che ombre, riflessi della causa o realt originaria.
Ora vorrei che visualizzaste uno stagno. Si tratta semplicemente di un'allegoria
in cui lo stagno
rappresenta il vostro ambiente fisico. Per tutta la vostra vita non avete fatto
altro che percepire
il mondo attraverso i riflessi sulla superficie del vostro specifico stagno. Ma
in realt ci che
avete osservato soltanto la luce del sole, anche se indirettamente, attraverso i
l suo riflesso
sulla superficie dello stagno. La luce percepita pu essere considerata un univers
o parallelo, il
riflesso di una realt che non esiste in questa dimensione, e che quindi rappresen
ta una sorta
Quando dico che uno specchio in coniugazione di fase, significa che guardandomic
i vedo una
immagine rovesciata. Per quanto riguarda lo schema di una malattia, ci che posso
fare
rispedirlo dove si trova concretamente (per esempio, quattro universi paralleli
pi in l).
Orbene, per quanto concerne la malattia, succede (metaforicamente parlando) che
il riflesso
della luce del sole viene oscurato, forse dalle nuvole, vale a dire che in un un
iverso parallelo
l'impronta dello schema del tumore viene concretamente cancellata in un batter d
'occhio. In pra
tica, la sua immagine scompare dallo stagno. E dove va a finire? Dal momento che
abbiamo
effettuato una coniugazione di fase dell'informazione riportandola alla sua vera
origine, ci ne
implica ovviamente la sua cancellazione in quel punto. Penso proprio che Ges poss
a aver
guarito gli arti avvizziti e altre malattie servendosi di tale procedura. Ho ded
icato la mia intera
vita al tentativo di giungere a una comprensione assolutamente approfondita dell
a fisica dei
miracoli.
schema.
Se con i miei due-punti calibro (ovvero "raccolgo") informazioni provenienti da
un'altra
dimensione, ci significa che l'informazione che dev'essere cambiata dimora al di
fuori della
dimensione dello spazio-tempo comunemente accettato (e caratterizzato da lunghez
za,
Se una persona (potrebbe essere uno dei lettori) intende intervenire su una pato
logia,
concernente per esempio gli occhi e la vista, rivolgo la mia attenzione al corpo
e mi concentro
sulle mie sensazioni per trovare una connessione nei miei due-punti (che potrebb
ero
semplicemente trovarsi nella mia mente, se solo mi trovo a lavorare bene in quel
modo).
Immaginiamo per che io non senta niente a quel livello, e cio che nel corpo fisico
non ci sia
nulla che susciti la mia attenzione, almeno in relazione all'espressione del pro
blema specifico.
A quel punto devo accettarlo e avere fiducia e analizzare la situazione in modo
diverso, e
cercare da qualche altra parte. Potrei per esempio non "raccogliere" alcuna info
rmazione in
questa realt, ma trovarne in un universo parallelo (che potrebbe essere ipotetico
o magari
reale).
Il lavoro con le dimensioni e gli universi paralleli Per dirla altrimenti, quand
o pronuncio, o
magari mi limito a pensare, le parole "universo parallelo", sperimento un cambia
mento in me
stesso o nell'altra persona, o magari nel campo (spazio) tra di noi. Sento un'ap
ertura o una
connessione con lo schema di cui mi sto occupando. Tale sensazione potr manifesta
rsi in
modo diverso a seconda degli individui, ma ci che conta non il modo in cui il pro
cesso
potrebbe funzionare in un contesto analogo, in rapporto a un'altra persona. Le m
odalit
potrebbero essere riassunte in questi termini: acquisisci consapevolezza di ci ch
e osservi,
Il dottor Mark Dunn (un mio studente che poi diventato un mio collega di lavoro)
diversi anni
fa si trovava su un aeroplano, quando, a un certo punto, un altro aereo venne a
trovarsi fin
troppo vicino al suo. Quando ci accadde, nella realt di Mark successe qualcosa di
bizzarro. In
questo spazio-tempo non ci fu nessun incidente, e gli aerei non entrarono in col
lisione, ma in
qualche modo Mark sembr entrare in sintonia con ci che alla fine pens dovesse esser
e un
universo parallelo.
Una volta tornato a Seattle, le insegne dell'aeroporto gli sembrarono vagamente
diverse e le
strade che aveva percorso per anni e anni non sembravano portarlo nei luoghi che
gli erano
familiari. Il problema assunse proporzioni pi sconcertanti allorch si rec sul molo
nei pressi
della sua abitazione di quell'epoca e sent un forte rumore, un bizzarro sgranocch
iare che
sembrava provenire da un qualche punto sotto la banchina. Chiese ai diversi pesc
atori presenti
se lo sentissero anch'essi, ma questi lo guardarono attoniti, forse pensarono ch
e fosse impazzito
e si allontanarono preoccupati.
Non era finita: una volta tornato in ufficio, si trov ad affrontare un altro dile
mma. Le persone
che avrebbe dovuto visitare non si presentarono, e al loro posto ne comparirono
delle altre che
fecero come se si trattasse di un comune appuntamento, bench Mark non le avesse m
ai
incontrate in precedenza. E infine, ciliegina sulla torta di quella bizzarra ser
ie di avvenimenti,
per
qualche strano motivo nel messaggio registrato della sua segreteria telefonica s
i sentiva in
sottofondo anche la mia voce. Fatto sta che quando Mark aveva registrato il suo
messaggio, io
non c'ero, e quindi la cosa non aveva alcun senso! Ci vollero alcuni giorni, ma
alla fine Mark
ritorn in questo universo e la situazione torn a essere relativamente stabile. S, p
roprio cos:
tutto possibile! Ma la domanda che dobbiamo porci : pu esserci utile?
Quando, nel corso dei nostri seminari, parliamo di universi paralleli, alcune pe
rsone la
prendono come una metafora. Per alcuni, per, il fenomeno assume proporzioni molto
pi
rilevanti e concrete, e per qualche raro praticante, ancor pi fortunato, si trasf
orma in uno stile
di vita. Di recente Mark mi ha spiegato che sente di aver coltivato sufficiente
consapevolezza
da poter realmente infilarsi in un universo, o in una dimensione parallela, e vi
verlo appieno.
Non una buona idea vagare a caso ovunque le nostre fantasie o visioni ci
. E opportuno
fare affidamento sulla propria guida interiore e preoccuparsi d'installare
orta di GPS per la
realt virtuale. Mi chiedo quante siano le persone che, avendo smarrito il
della Vita,
potrebbero trarre beneficio dall'istallazione di qualcosa del genere nella
coscienza.
portino
una s
cammino
loro
una realt parallela diversa da quella in cui aveva sempre vissuto, ma solo in alc
uni dettagli (per
esempio, non abita e non lavora pi nello stesso posto). Pian piano il lettore si
rende conto che
ci sono centinaia, se non addirittura migliaia, versioni di quella stessa person
a. E le realt
parallele prendono a convergere a seguito di una risonanza che viene attribuita
al prodotto di
scelte e azioni analoghe nell'ambito della griglia di quei mondi multipli. E un
concetto che mi
sembra interessante, e la cui natura probabilmente non completamente fantasiosa.
Una griglia (che forse potremmo definire una sorta di schema a mosaico) oscillan
te potrebbe
interferire con la struttura del nostro spazio-tempo personale. La presenza di q
uesta griglia e il
suo acquisire potenza crescente potrebbe fungere da magnete, cos da provocare il
bizzarro
effetto di un aumento di sincronicit, altrimenti detto "eventi casuali fortunati"
. E un'idea
interessante e utile, perch se non stiamo vivendo la vita ideale che si saremmo s
celti,
inevitabilmente sar toccata a qualche nostro "io" parallelo!
ricordare il caso di Joe McMoneagle, colui che ha avuto il maggior successo negl
i esperimenti
militari di visione remota. McMoneagle ritiene che i risultati ottenuti siano in
parte dovuti alle
informazioni che gli sono state inviate da un'altra versione di se stesso, situa
ta nel futuro a
vent'anni di distanza!
CAPITOLO 15
Nel 1800 James Clerk Maxwell, matematico e fisico teorico scozzese, elabor le reg
ole che
descrivono il comportamento dell'elettricit e del magnetismo. Combin elettricit, ma
gnetismo
e gravit nella cosiddetta "algebra dei quaternioni". Il suo teorema comprendeva v
enti
equazioni, che nell'insieme descrivono molto sinteticamente l'unione di elettrom
agnetismo e
gravit. Si tratt, in effetti, della forma originaria della teoria dei campi unific
ati.
Alle morte di Maxwell, Oliver Heaviside, che era stato suo collaboratore, a quan
to pare decise
che quell'algebra dei quaternioni era solo un grattacapo e ci and gi un po' pesant
e,
modificandola fino a eliminare i quaternioni dalle equazioni, sostituendoli con
i vettori. Ma nel
momento in cui Heaviside estromise i termini scalari (numeri reali e parti reali
) dalle equazioni
originali di Maxwell, che come gi detto includevano i quaternioni, perdemmo la po
ssibilit di
unire elettromagnetismo e gravit, cio and smarrito il potenziale scalare.
Einstein studi quelle equazioni monche e giunse alla conclusione che lo spazio-te
mpo locale
non potesse essere curvato. I principi della relativit affermano infatti che la c
urvatura dello
spazio-tempo non pu avere luogo localmente. Ma se non possiamo curvare lo spaziotempo
locale, non possiamo neppure trascendere la gravit, perch ci vuole un corpo di mas
sa
notevole, come il sole, per curvare lo spazio-tempo. Quando svilupp la sua teoria
della
relativit, Einstein si stava affidando a presupposti errati. La matematica dei qu
aternioni
accoglieva sia il normale campo elettromagnetico sia un campo scalare, che una v
olta
ficati. Proprio cos: gi all'epoca della Guerra Civile Maxwell era in grado di unir
e le forze
dell'elettromagnetismo e della gravit in virt del suo approccio basato sui quatern
ioni.
Sfortunatamente, alla sua morte le equazioni originarie andarono perdute ed Eins
tein pot fruire
soltanto della loro versione monca.
Quelli che si studiano a scuola sono i vettori di Heaviside, non i quaternioni d
i Maxwell.
davvero difficile comprendere come Heaviside possa essersi deciso di sbarazzarse
ne. Fatto sta
che in quel preciso istante abbiamo perso l'intuizione della teoria dei campi un
ificati di
Maxwell. L'approccio semplificato, basato sui vettori, quello attualmente conosc
iuto come
teoria dell'elettromagnetismo di Maxwell, ma in quella traslazione qualcosa d'im
portante
andato irrimediabilmente perduto.
Un potenziale scalare definisce due vettori che, sommati, ammontano a zero. Gli
angoli dei due
vettori sono perpendicolari l'uno all'altro, e assommano a un "vettore direziona
le uguale a zero".
Le due onde perpendicolari annullano la componente direzionale. Quando ci trovia
mo in una
situazione del genere, i vettori combinati non hanno una direzione definita, che
possa essere
misurata, e resta soltanto la forza della loro grandezza. Giacch non vengono nepp
ure postulate
geometrie interne quale prodotto dei diversi sistemi multivettoriali, la somma n
etta di un vettore
scalare deve darci zero. Le geometrie con cui possono essere configurati i vetto
ri cambieranno
A potenziale quantistico/informativo dell'onda scalare.
Tale potenziale pu essere proiettato nel vuoto, creando uno sforzo virtuale nei n
uclei degli
atomi. Non appena tale schema di sforzo acquisisce sufficiente momento, pu essere
connesso a
un campo di torsione che pu viaggiare a velocit di gran lunga superiore a quella d
ella luce.
Nel vuoto esiste continuamente, in qualsiasi punto e regione, l'immagine fantasm
a di ogni cosa
- sia questa nel passato, nel presente o nel futuro, e a livello potenziale, pro
babilistico o
concreto.
Il vuoto universale potrebbe essere considerato una sorta di immane ologramma. L
e copie
virtuali di ogni elemento, compresi gli
organismi viventi, trovano posto nel vuoto quali forme fantasma o virtuali. E so
no sempre
implicate in un processo di alternanza, cambiamento e trasformazione, sul punto
di esistere e di
cessare di esistere. Potremmo avere un particella, un'onda, uhantiparticella o u
n antionda.
Persino un angelo potrebbe fare la sua comparsa da quel vuoto, acquisendo tempor
aneamente
solidit.
Un tale essere iperdimensionale potrebbe prontamente trasferirsi dalle dimension
i virtuali
orografiche alla nostra realt fisica. Un tale schema angelico potrebbe quindi eme
rgere nel
nostro spazio a quattro dimensioni, forse giusto il tempo necessario per salvare
un bambino da
una caduta fatale o per impedirci di avere un incidente. Una volta risolta l'eme
rgenza, lo stesso
angelo ritornerebbe alla sua abituale esistenza iperdimensionale, ovvero nello s
pazio tra gli
spazi, finch non ci fosse nuovamente bisogno della sua presenza.
In sostanza tutto ci significa che la "materia reale" si manifesta quando una qua
ntit sufficiente
di "materia virtuale" viene attivata adeguatamente dal nostro pensiero e dalle p
roiezioni delle
nostre sensazioni. Successivamente, dopo un certo periodo di tempo, ci che abbiam
o creato in
virt della nostra intenzione motivata si propaga e quindi si dissolve nella nostr
a realt. Ci
accade in parte perch non abbiamo ancora sviluppato la capacit di mantenerne la
manifestazione, amandola quel tanto che serve perch continui a esistere.
Prendiamo spunto dai principi dell'elettromagnetica scalare e li combiniamo con
la fisica in via
di sviluppo della torsione e dello spin, e in tal modo possiamo servirci degli e
lementi di
entrambe quale punto di partenza. Adesso stiamo cominciando a svelare i segreti
della fisica
potenziata dalla forza della coscienza. E un nuovo approccio che potrebbe regala
rci l'accesso a
qualche profondo segreto alchemico che l'umanit sta cercando di scoprire fin dall
a sua nascita.
Unendo la teoria scientifica con le tecnologie spirituali, cominciamo a creare u
na teoria dei
campi unificati realmente sfruttabile nel contesto della tecnologia della coscie
nza.
Col passare del tempo Abrams comprese che se il tessuto di coltura patologico ri
usciva a
produrre cambiamenti nei suoni dell'addome, ci doveva necessariamente avere a che
fare con
qualche forma di energia sottile, poich in definitiva il paziente non era in cont
atto diretto,
fisico, con l'agente patogeno. Fu a quel punto che Abrams ebbe una intuizione st
raordinaria: il
disturbo o la malattia potevano essere rappresentati da uno specifico insieme di
frequenze
altri miracoli.
Penso che tutti i nostri modelli di guarigione siano sbagliati, o perlomeno assa
i incompleti. Si
basano sui modelli standard della fisica che non possono portarci a fenomeni mir
acolosi, e
quindi non contribuiscono in alcun modo alla eventualit dei miracoli. Peraltro, c
erta fisica lo
consente eccome. Infatti, i fisici sostengono che i miracoli non solo sono possi
bili, ma anche
probabili. Se ci viene spiegato alla gente comune, si trasformer in cultura popola
re e potr
essere impiegato dall'individuo medio nella sua vita quotidiana.
Praticando la fisica dei miracoli con regolarit, diventiamo via via pi consapevoli
della nostra
capacit di servirci della nostra energia guaritrice e indirizzarla a piacimento.
Acquisendo
ulteriore esperienza sapremo operare sulla base della consapevolezza del campo d
el cuore, che
un campo di torsione biodinamico unico. Cos facendo ci conquisteremo l'accesso al
la
dimensione iperdimensionale della realt. Tale spiegazione vuole contribuire a def
inire e
rendere accessibile a chiunque la meccanica che all'origine del miracoli.
Sono la signora dai capelli rossi con il maglioncino verde e blu che ha risposto
all'appello
quando, al seminario livello 3 di Denver, lei ha chiesto chi avesse problemi int
estinali. Dal
momento che non mi ha chiesto di precisare cosa non funzionasse, vorrei racconta
rle la mia
storia.
Quando ha chiesto circa i problemi intestinali, ero preda di una attacco di sind
rome da colon
irritabile, con tanto di spasmi e disagio cronico. Ho avuto questo genere di pro
blemi sin dalla
nascita (con coliche di 8 ore al giorno per sei mesi) ma questa mia sindrome non
si
manifestata chiaramente fino al momento in cui sono stata operata per una cisti
alle ovaie,
all'incirca vent'anni fa. Per me mangiare fuori (soprattutto nei viaggi) era div
entato un
problema, perch mi era difficile attenermi con precisione a ci che posso mangiare
senza
rischiare una ennesima crisi (o almeno mantenere la situazione sotto controllo).
Quando lei ha
collegato quel filo di rame (immaginario) connesso all'altrettanto immaginario c
ongegno
radionico, e l'ha acceso... ho semplicemente sentito che un campo permeava compl
etamente il
mio corpo, e poi poff... Sono crollata a terra! Quando finalmente sono riuscita
ad alzarmi, e ho
faticosamente guadagnato il mio posto a sedere, mi sono sentita la pancia tranqu
illa e rilassata
come non mi accadeva da una ventina di anni. Avevo la netta sensazione che quell
a
CAPITOLO 16
La scienza dell'invisibilit
Nel giugno del 1989 mi trovavo a Seattle. Era una bella giornata d'estate e io e
ro ormai giunto
al terzo anno dell'impegnativo programma quadriennale universitario del Bastyr.
Almeno in
quell'anno avrei potuto fare un po' di pratica e visitare i pazienti, e per quan
to riguardava le mie
capacit cliniche in generale, di certo i miei 15 anni di chiropratica non potevan
o non essermi
utili. Una delle cose che al Bastyr non ci venivano insegnate, e che dovevamo im
parare da soli,
era l'arte delicata dei rapporti interpersonali. Si trattava di qualcosa che avr
esti dovuto
conquistarti da solo nel corso della pratica, perch in caso contrario avresti fal
lito. Per quel che
mi riguarda, nella mia carriera medica ho subito capito che se piaci alla gente
come persona,
con ogni probabilit avranno maggiore fiducia nelle tue capacit di medico.
Quella mattina, nel corso del mio turno di pratica alla clinica universitaria, a
vevo visto quattro
pazienti. Una donna soffriva di allergie e voleva un consiglio per la sua dieta.
La seconda
paziente stava cercando di dimagrire, e in et adulta aveva cominciato a soffrire
di diabete.
Prima che io, in cooperazione con il medico naturopata diplomato che sovraintend
eva alla mia
pratica, potessi formulare una terapia, la paziente avrebbe dovuto fare qualche
esame del
sangue. Il terzo paziente aveva seguito una terapia per una lombaggine, i miglio
ramenti si erano
gi visti ed era venuto soltanto per una visita di controllo. Il quarto paziente e
ra stato portato
dalla madre, preoccupata che ci fosse un rapporto tra il disturbo da mancanza di
attenzione di
cui soffriva e la sua abitudine di nutrirsi di "cibo spazzatura". Dopo aver fini
to e aver compilato
tutti i relativi documenti, la
sciai il Bastyr per dedicare l'intero pomeriggio al mio consueto lavoro di chiro
pratico
professionista.
Chiropratica, s, ma era davvero quello che stavo facendo? Francamente non sapevo
pi come
chiamarla. Ci sarebbero voluti altri cinque anni prima che mi rendessi conto che
i bizzarri
fenomeni che avevano luogo ogni volta che toccavo i miei pazienti erano in realt
riproducibili
e basati su una tecnica che poteva essere insegnata. Successivamente a quella ev
oluzione, che
ho descritto nei dettagli nel mio primo libro, le cose sarebbero cambiate radica
lmente. In quei
giorni comunque era raro che dovessi manipolare fisicamente qualcuno per sistema
rlo. Mi
bastava toccarlo leggermente per far tornare la spina dorsale alla posizione cor
retta e provocare
il riallineamento delle ossa e dei muscoli. Era davvero facile guadagnarsi la vi
ta in quel modo, e
ne ero consapevole e grato, anche perch la scuola era talmente faticosa che talvo
lta pensavo
che ci avrei lasciato le penne, e quindi era una vera gioia potermi dedicare all
a mia pratica
personale e constatare il verificarsi di quelli che avevano tutta l'aria di esse
re veri e propri
miracoli.
Avevo appena finito di pranzare e non vedevo l'ora di occuparmi del nuovo pazien
te, che
sarebbe dovuto arrivare alle due. Il tempo pass rapidamente, si fecero le 2:15 se
nza che il
paziente desse traccia di s. Chi se ne importa!, pensai tra me e me. Era talmente u
na bella
giornata che sicuramente approfittare di un po' di tempo libero, e spezzare quel
ritmi frenetici,
non avrebbe potuto che farmi bene. E cos decisi di godermi quel bel sole e me ne
andai fuori,
mi appoggiai al cofano della mia 66 GTO e presi crogiolarmi sotto i raggi del so
le. Ben presto
mi ritrovai a sognare a occhi aperti. All'improvviso la mia consapevolezza inter
iore fu turbata
da una luce molto intensa. Ma non si trattava del sole che aveva appena fatto la
sua comparsa
da dietro una nuvola: era un fenomeno completamente diverso!
Con la mia visione interiore percepii la figura di un uomo, un'apparizione lumin
osa che a
quanto pare non aveva un momento da perdere, giacch mi spieg risolutamente che per
poter
guarire il prossimo avrei dovuto trattare servendomi dei campi contro-rotanti nonc
h
studiare la coniugazione di fase. Subito dopo aver detto ci, quell'angelo - o quals
iasi altra
cosa fosse scomparve dalla mia vista, lasciandomi a brancolare nel buio! In effe
tti, mi ci
sarebbero voluti quasi dieci anni per mettere assieme i tasselli e comprendere i
l significato delle
istruzioni sintetiche e misteriose che mi erano state impartite quel giorno.
Campi contro-rotanti? Che cosa diavolo voleva dire? All'improvviso mi ricordai c
he da
giovanissimo ero stato molto affascinato dal cosiddetto "Esperimento Philadelphi
a". Che ci
fosse qualche rapporto con il messaggio dell'angelo? E per quanto concerneva la
coniugazione
di fase, che roba era? Tutto ci, per, mi fece tornare in mente quel tizio, Tom Bea
rden, che
negli anni '80, durante un incontro della mia comunit spirituale nel Montana, ave
va parlato di
elettromagnetica scalare e aveva anche fatto riferimento all'impiego in campo mi
litare di alcuni
bizzarri concetti della fisica di cui non avevo mai sentito parlare - era propri
o la fisica scalare,
non vero? Avevo l'impressione che Bearden si fosse in qualche modo riferito prop
rio alla
coniugazione di fase, e al modo in cui ci potesse essere impiegato nella guarigio
ne...
Quella faccenda mi colm di eccitazione e decisi di cercare di approfondire - anch
e se non
avevo idea di dove trovare il tempo e l'energia necessari! Vista la media di 31
ore di frequenza,
a cui si aggiungevano le ore che dovevo passare in clinica, non mi restava che i
l tempo per
dormire. A grandi linee uno studente di medicina si trova permanentemente in una
condizione
di lotta per la sopravvivenza, che non proprio lo stato d'animo ideale per dedic
arsi allo studio
di qualsiasi argomento che non faccia parte del piano studi, rigidamente definit
o. Quindi fu
soltanto nell'ultimo anno che la mia vita e la mia agenda quotidiana si stabiliz
zarono quel tanto
che bastava per consentirmi di dedicarmi appieno ai misteri a cui aveva fatto ce
nno l'angelo.
Ci che cominciai a scoprire rappresenta le fondamenta di buona parte del contenut
o di questo
libro.
mettere assieme i pezzi straordinariamente importanti del puzzle che sono stato
invitato a
risolvere. Un'altra cosa che di certo non avrei potuto immaginare era che, quasi
quarant'anni
dopo aver letto quell'articolo affascinante, le mie ricerche sul messaggio dell'
angelo mi
avrebbero indotto a riprendere in mano quegli stessi volumi alla ricerca delle r
isposte che stavo
cercando!
1. David Hatcher, Antigravity and the World Grid, Adventures Unlimited, Kempton,
IL, 2006,
p. 112.
Bob Beckwith un inventore che nel corso della sua lunga carriera ha brevettato m
olti
apparecchi elettrici. Nel 1942 invent un congegno chiamato "attrezzatura di trasp
orto a
cambiamento di frequenza". Secondo Beckwith tale tecnologia sarebbe stata utiliz
zata dalla
marina militare nel tentativo di sconfiggere un nuovo tipo di mine tedesche. Si
sperava in
pratica che il congegno ideato da Beckwith potesse provocare l'identificazione d
i quel genere di
mine mantenendosi a distanza di sicurezza, cos da evitarle o da farle saltare sen
za correre
rischi. Tale tecnologia avrebbe rappresentato le fondamenta del
2. Morris K. Jessup e Carlos Allende, The Allende Letters and the VARO
Edition ofThe
Case For the UFOs, Global Communicadons/Conspiracy
'
Journal, 2007 - New Brunswick, New Jersey - p. 28. Si veda anche Charles
3.
Alexandra Bruce, The Philadelphia Experiment Murder: Parallel Univer-ses a
nd the
Physics oflnsanity, Sky Books, New York, 2001, p. 158.
4.
Ibid.,p. 157.
Teletrasporto? Invisibilit? Viaggi nel tempo? Cosa c'entra tutto ci con l'Energeti
ca della
Matrice? Se possiamo accedere al campo di coscienza costruito attraverso l'Energ
etica della
Matrice proprio perch ci siamo detti: E se tutte queste regole rigide non esistess
ero
affatto?. Cosa accadrebbe se scoprissimo una legge che dice che non ci sono leggi
?
L'esperimento Philadelphia non stato ufficializzato e comprovato in alcun modo;
tuttavia, la
sua storia e la sua natura lasciano ipotizzare che tutte quelle "regole" che dia
mo per scontate e
che presumiamo caratterizzino la nostra realt siano solo una parte di tutto ci che
c' da sapere,
o che forse gi sappiamo. Lo yogi e filosofo spirituale Sri Aurobindo insegnava pr
oprio che, in
definitiva, non ci sono leggi fisiche, e che ci che definiamo "leggi" sono soltan
to possibilit.
Penso che non ci sia nulla di male nel concedere alla fisica un certo margine d'
incertezza. Se le
leggi della fisica non sono veramente tali, ma si tratta pi che altro di possibil
it, l'eventualit
che possiamo assistere a un miracolo si fa molto pi probabile.
Disponiamo comunque di prove sufficientemente significative che dimostrano l'esi
stenza di
tecnologie che operano sulla base dei principi dell'elettrogravit o dell'antigrav
it, tanto per fare
due semplici esempi. Se cos fosse, credo che sia davvero la coscienza a comandare
, e che la
tecnologia venga dopo. Se disponiamo di materiali tecnologici in grado di ottene
re risultati del
genere, possiamo riuscirci anche a livello individuale. Disponiamo inerentemente
della
tecnologia spirituale per la levitazione, l'invisibilit e la messa in atto di mir
acoli di ogni
genere. Tale tecnologia della coscienza dimora proprio nel campo di torsione del
nostro cuore,
ed collegata ai nostri campi energetici bioplasmici. Credo che sia proprio quest
a la fisica di
cui si serv Ges, e che si tratti della stessa fisica a cui s'ispir Tesla. proprio c
i che
intendiamo insegnare con l'Energetica della Matrice. L'aspetto interessante dell
a faccenda che
non ci sono molti in giro in grado d'insegnare queste cose. In definitiva, di co
sa disponiamo?
Abbiamo un campo morfico incontaminato che possiamo costruire in qualsiasi modo
SEPARARE LO SPAZIO
Nel suo libro The Philadelphia Experiment Murder, Alexandra Bruce passa in rasse
gna
l'affascinante opera Hypotheses, del gi citato Beckwith. Tra i molti stimolanti c
oncetti
esplorati dalla Bruce, va segnalato come l'autrice sottolinei che nel libro di B
eclcwidi viene
sviluppata una ipotesi assai complessa grazie alla quale i lettori possono giung
ere a profonde
intuizioni sulla vera e propria fisica dei miracoli. La Bruce spiega che tutti g
li atomi dello
spazio universale sono connessi energeticamente tramite ci che lei definisce "lin
ee di forza
nucleare forte", attraverso cui si garantisce la coesione dell'universo nonch il
suo
funzionamento quale mezzo di trasmissione di tutte le frequenze. La Bruce sostie
ne che queste
linee di forza nucleare forte possono essere spezzate attraverso l'impiego di ci c
he pu essere
definito "campo trifasico del neutrino", che a sua volta forma una bolla di "spa
zio separato".5
Ecco un'ulteriore spiegazione tratta dall'opera di Beckwith:
Uno spazio separato da spazio universale pu essere creato facendo in modo che una
piccola
percentuale di neutrini [che permeano tutta la materia del nostro universo] attr
aversi lo spazio
viaggiando in un vortice che ruota a una frequenza dell'ordine di 7.5 hertz. Le
linee di forza
forte ai confini dello spazio vengono spezzate, almeno finch quel vortice continu
a a esistere.
Un tale campo di torsione necessario per infrangere il campo di linee di forza f
orte che
mantiene unita tutta la materia dello spazio universale, in modo da creare uno s
pazio interno
separato da tutto il resto.
5. Ibid.,p. 159.
cos ottenuto sar svincolato dalla forza d'inerzia o gravit. Non appena lo spazio vi
ene
separato, gli oggetti al suo interno possono cominciare a levitare, essere telet
rasportati o
viaggiare nel tempo. Lo spazio separato interno pu attraversare lo spazio univers
ale, ma
dipende dalla resistenza e dalla intensit di superficie tra gli spazi, che dev'es
sere
sufficientemente bassa da impedire la perforazione del guscio di linee di forza
forte mancanti.
Le onde elettromagnetiche -- ivi comprese la luce visibile e gli infrarossi - po
ssono attraversare
i limiti degli spazi separati.6
Nel libro Secrets ofthe Unified Field, del fisico e teologo Joseph P. Farrell, s
piega come
l'esperimento Philadelphia sia stato realizzato probabilmente sfruttando i campi
di torsione. I
campi di torsione creano una geometria iper-dimensionale, attraverso la quale si
accede a realt
extra-dimensionali. Quando giungiamo alla piena padronanza del campo unificato d
el cuore,
possiamo realmente curvare lo spaziotempo locale. Cos facendo, in teoria potremmo
persino
sparire alla vista dei nostri nemici e ricomparire da qualche altra parte.
Nel film La morte pu attendere, James Bond dispone di una Aston Martin VI 2 Vanqu
ish che
pu attivare la modalit invi
6.
Ibid.,p. 160-161.
sibile tramite immagini prodotte da microcamere poste sulla camera e quindi proi
ettate sul suo
rivestimento polimerico a bassa emissione di luce. Un'idea fantastica, non vero?
Ed ecco qui
qualcosa di pi concreto:
Una cosa certa: si tratta di qualcosa di ben diverso dal mantello di cui si serv
e Harry Potter
per diventare completamente invisibile. Lo scrittore Syed Alam ha intervistato i
l professor
Susumu Tachi, uno dei membri dell'equipe che nel 2003 ha partorito l'ormai celeb
re
esperimento di mimetizzazione ottenendo cos ulteriori informazioni circa il suo
funzionamento:
La scienza alla base di tutto ci , per certi versi, di facile comprensione, sebben
e richieda un
cambiamento radicale nella modalit in cui ci serviamo delle leggi dell'ottica. Ha
a che vedere
con la rifrazione della luce e lo spettro visibile attraverso cui l'essere umano
"percepisce"
concretamente la sua realt. La porzione di lunghezza d'onda della radiazione elet
tromagnetica
percepita dagli umani conosciuta come "spettro visibile". Ma lo spettro visibile
in realt
costituisce soltanto una porzione assai ridotta dell'intero spettro elettromagne
tico, perch la
lunghezza d'onda percepita dall'occhio umano spazia tra i 350-400 nanometri (luc
e indaco e
violetto) e i 700-750 nanometri (rosso cupo).
Com' gi stato dimostrato a livello scientifico, ci che si trova al di l della nostra
ristretta
capacit visiva sembra non esistere per il semplice fatto che non possiamo vederlo
o utilizzarlo
senza l'ausilio di qualche strumento - e per certi versi non abbiamo ancora comp
reso come
servircene. Si pensi per esem
Tach-Kawakami
Laboratory Graduate Scbool of Information Science and Technology, The University
of Tokyo,
http://tachilab.org.
teressanti
propriet degli infrarossi prossimi che la loro lunghezza d'onda pi ampia di quella
della
Gli scienziati dell'Universit della California, Berkeley, hanno per la prima volt
a realizzato
materiali 3-D che possono invertire il corso naturale della luce visibile e degl
i infrarossi
prossimi, e questo un progresso che potrebbe fissare le basi per la messa a punt
o di tecniche
d'imaging ottico ad alta risoluzione, nano- circuiti per computer estremamente p
otenti, nonch
(tanto per far felici gli appassionati di fantascienza e fantasy) congegni di co
pertura capaci di
rendere invisibili all'occhio umano determinati oggetti e forme.9
9. Sarah Yang, Media Relations, "Invisibility Shields One Step Closer with New M
etamateriali
that Bend Light Backwards", UC Berkeley News, 11 agosto 2008,
http://berkeley.edu/news/media/releases/2008/08/! ljight.shtml.
SI
ole vanno
considerate semplicemente potenziali, e non possiamo neppure immaginare quanto c
i sia ancora
Nel nostro sistema solare il movimento dei pianeti strettamente definito dalle l
eggi
gravitazionali di Newton. Per tale motivo si sempre ipotizzato che pi ci s'inoltr
a
nell'universo, pi lento debba essere il moto nelle braccia a spirale delle galass
ie pi lontane.
Verso la fine degli anni '20 l'astronomo Jan Oort scopr per che la velocit orbitale
delle stelle
della Via Lattea non si riduceva affatto in modo direttamente proporzionale alla
loro distanza
dal centro galattico. Nel 1933 Fritz Zwicky osserv la stessa anomalia nelle galas
sie che
formavano i cluster di galassie, e ipotizz che ci fosse dovuto a una non meglio sp
ecificata
"materia oscura", che compensava la massa del centro delle galassie.
Gli astronomi hanno infine calcolato che, se si considera valida la teoria del B
ig Bang, la
materia fisica dell'universo rappresenta soltanto IT percento, mentre non si ha
idea di dove sia
finito il restante 99 percento. Proprio cos, e io che pensavo di avere qualche
problema con la matematica! Tale materia invisibile stata definita "materia oscu
ra" non
perch gli scienziati pensino che sia cattiva o malvagia, ma perch non pu essere mis
urata e,
ora come ora, si ritiene non faccia parte dello spettro elettromagnetico.
Giacch la materia e l'energia oscura costituiscono il 99 percento dell'universo,
sarebbe
semplicistico ipotizzare che tale percentuale si componga unicamente di un tipo
di particella.
Sembrerebbe anzi che la materia oscura si componga di superparticelle massive. P
robabilmente
Lo scrittore Jay Alfred ha ipotizzato che quella che i fisici chiamano "materia
oscura" e i
metafisici "materia ed energia sottile" (o talvolta "etere luminifero") siano la
stessa identica
cosa. Alfred ha inoltre suggerito che il chi e il prana non siano altro che cate
gorie di materia
oscura. Ecco perch Alfred si infine chiesto se i globuli pranici, che sono pi faci
lmente
visibili nelle giornate assolate, possano essere una forma di energia che emana
dalla corona di
un sole invisibile, composto per l'appunto di materia oscura. H. P. Blavatsky, c
o-fondatrice
della Societ Teosofica, menzionava spesso nei suoi scritti un misterioso sole die
tro il sole.
Anche Tesla, riferendosi all'energia del punto zero, la descriveva nei termini d
i un sole dietro il
sole che era all'origine del campo di punto zero.
Ritengo che con ogni probabilit il campo bioplasmico contenga grandi quantitativi
di quella
che gli scienziati chiamano materia oscura. Tale materia oscura potrebbe peraltr
o essere definita
pi semplicemente "materia invisibile", poich i nostri strumenti non possono indivi
duarla
direttamente bench siano certi della sua presenza, testimoniata dall'effetto lent
e gravitazionale.
Ho letto molti testi sull'argomento assai esoterico dell'invisibilit, e ci nel ten
tativo di
formulare un modello concettuale che possa
Nella sua opera Between the Moon and the Earth, Alfred scrive:
Il plasma, che nel nostro ambiente pi prossimo alquanto raro, pur tuttavia lo sta
to
dominante della materia che compone l'universo visibile. Il plasma rappresenta o
ltre il 99
percento del nostro universo visibile! L'universo visibile , in realt, un universo
di plasma, con
corpi di plasma in una nube pervadente di plasma diffuso.
Un plasma si produce quando gli ioni con cariche positive e negative si separano
e generano
campi elettrici. Un campo siffatto accelera le particelle cariche facendole ragg
iungere velocit
elevatissime, quindi creando un denso campo magnetico. Si ritiene che alcuni di
questi campi si
compongano di materia
13. Jay Alfred, Between the Moon and Earth, Trafford Publishing, Victoria, BC, 2
006, p. 31.
oscura. E sono molti gli scienziati che credono che la materia oscura sia presen
te
eminentemente sotto forma di plasma.
Tutte queste propriet sono state descritte e documentate oltre 2000 anni fa, prin
cipalmente
nella letteratura dell'agopun
14.
Plasma
Universe presentato dal Los Alamos National Laboratory, in associazione con IEEE
Nuclear
and Plasma Sciences Society, http://plasma-science.net/tpu/ubiquitous.html.
15.
MagnetImport, http://www.magnetimport.no/subtle.html.
16. Jay Alfred, Bioplasma Bodies: The Ovoid or the Body's Magnetosphere, Ezinearti
cs,
2007. http://ezinearticles.com/PBioplasma-Bodies--The-Ovoid-or-the-BodysMagnetosphere&id=770297 {corsivo dell'autore).
Tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX emersa una organizzazione volta all
o sviluppo
filosofico spirituale e conosciuta come "Ordine ermetico dell'alba dorata" (c' un
ordine
correlato che sopravvive tutt'oggi). Nei manoscritti originali si trova qualcosa
che viene definito
"rituale dell'invisibilit". Tale rituale offre istruzioni specifiche e dettagliat
e attraverso le quali
si pu ottenere "lo scudo dell'invisibilit" - una forma di occultamento magico chia
mata anche
nube o velo dell'invisibilit. Oltre duecento anni prima Paracelso espresse un con
cetto analogo
nel suo Philosophia Sagax:
I corpi visibili possono essere resi invisibili, ovvero occultati, nello stesso
modo in cui la notte
avvolge l'uomo e lo rende invisibile; oppure come accadrebbe se fosse nascosto a
lla vista da un
muro; e giacch la Natura pu rendere qualcosa visibile o invisibile con mezzi del g
enere,
analogamente una sostanza visibile potrebbe essere occultata da una sostanza inv
isibile, e
quindi resa invisibile artificiosamente.17
Lo
stesso concetto compare puntualmente nella cultura popolare. Dal punto di vista
esoterico si fa
spesso riferimento alla nube quale indumento di qualche genere che, una volta in
dossato,
permette al guerriero di nascondersi dalla vista dei suoi
17. Steve Richards, Invisibility: Mastering the Art ofVanishing, Aquarian Press,
Londra, 1982,
pp. 16-17 (ed. it: L'arte dell'invisibilit, Hermes, Roma, 1992).
nemici. Ovviamente ai giorni nostri la prima cosa che viene mente il mantello de
ll'invisibilit
di Harry Pottet.
Se gli elettroni hanno il potere di assorbire i fotoni luminosi quando questi so
no legati negli
atomi, non c' alcun motivo per cui non possano disporre del medesimo potere quand
o si
trovano allo stato libero. E la nube a cui si fa riferimento semplicemente una n
ube di elettroni
liberi, ovvero di bioplasma. Giacch il vuoto energetico della nube , a quanto pare
,
estremamente ridotto, tutti i fotoni che la penetrano vengono assorbiti, mentre
sostanze pi
comuni normalmente li rifletterebbero. E se non c' alcuna riflessione, non c' nepp
ure
visibilit.
Poich gli elettroni sono i costituenti fondamentali degli atomi, e visto e consid
erato che gli
atomi sono a loro volta i mattoni fondamentali della materia, possiamo facilment
e intuire in che
modo una "nube" di elettroni potrebbe consolidarsi in materia solida in virt del
potere della
mente. Ci che per potrebbe essere meno evidente in che modo una tale nube possa re
ndere
visibile un essere umano. Il fattore chiave del suo potenziale di rendere invisi
bili le cose
proprio la natura peculiare della nube, che fatta di elettroni. Gli scienziati s
anno bene che una
nube elettronica del genere assorbirebbe ogni onda luminosa che si trovasse a pe
netrarla,
riducendo a zero la magnitudine della luce riflessa, e quindi occultando concret
amente qualsiasi
cosa finisse per circondare.18
sono servito per molti anni, e che stato donato agli studenti da Elizabeth Clare
Prophet, mia
guida spirituale e amica. Il mio primo contatto con l'esercizio della nube dovut
o peraltro
all'opera Saint Germain on Alchemy, di Mark Prophet.19 L'esercizio che segue un
adattamento personale, frutto del mio addestramento spirituale e ispirato parime
nti dalle
nozioni descritte da Richards, di cui ho ripreso alcune parti.
Fase I
Il primo passo consiste nel realizzare il tuo laboratorio. Tale laboratorio semp
licemente uno
spazio sacro nel campo del vortice toroidale del cuore. Dopo aver sviluppato in
quel punto un
certa quantit di moto, per trasferirti nel tuo laboratorio chimico del cuore non
devi fare altro
che pensarci e ti ci ritroverai all'istante.
La nube si compone di sostanza eterica sottile. Secondo Saint Germain possiamo c
oncentrarci
sulla nube attraverso un atto di volont passivo. Egli afferma, infatti, che la nu
be dovrebbe
formarsi sulla base di una radianza bianco-lattea, simile a quella degli ammassi
di stelle della
Via Lattea.
Fase 2
Dopo esserti occupato di tutto ci, il passo successivo consiste nel sederti tranq
uillamente e
comodamente, e dirigere il tuo sguardo in un preciso punto della stanza in cui t
i trovi. Ci
necessario di modo che la nube possa raccogliersi nel punto che stai fissando. G
li effetti
dell'attenzione concentrata sono cumulativi: pi continui a guardare nella stessa
direzione, pi
la nube che stai creando acquisisce definizione.
19. Mark L. Prophet ed Elizabeth Clare Prophet, Saint Germain on Alchemy: Formul
as for
Self-Transformation, Summit University Press, Livingston, MT, 1988, p. 200.
Fase 3
Sfocando leggermente lo sguardo accedi a quello stato che Carlos Castaneda, disc
epolo
prediletto del mistico Don Juan, definisce "seconda attenzione". E uno stato alt
erato di
coscienza che aumenta la tua capacit di percepire la nube. Accumulare la nube non
servirebbe
a nulla se non potessi vederla dopo averla raccolta. Quindi questa tecnica della
visuale
leggermente sfocata assolutamente fondamentale. A questo punto fai in modo che l
a tua
attenzione discenda dal livello del capo a quello del petto, e quindi allo spazi
o nel tuo cuore.
Fase 4
Fase 5
cosa abbassando lo sguardo al di sotto della nube e su ognuno dei suoi lati. Men
tre fai ci devi
rammentare che questa tua volont non implica assolutamente uno sforzo visivo. Dev
e trattarsi
di una intenzione puramente mentale. Resta rilassato e soprattutto "tieniti alla
larga dalla tua
testa"!
Fase 6
Dopo aver formato una nube ben definita e che contiene una gran quantit di materi
a oscura, il
passo conclusivo consiste neh" attirarla tutto intorno a te, cos da scomparire da
lla vista. Anche
in questo caso la tecnica soltanto una conseguenza logica di tutto ci che stato s
piegato in
precedenza. Devi produrre una nube sufficientemente grande da ricoprire completa
mente il tuo
corpo umano, quindi farla avvicinare al tuo corpo di modo che ti circondi. A que
l punto, se lo
desideri, potrai nasconderti tra gli strati della sua radianza fluttuante. La pr
atica attraverso cui
impari a costruire e mantenere l'energia creativa della nube potr contribuire eno
rmemente al
potenziale delle tue manifestazioni creative. Con un po' di pratica sarai in gra
do di farti
avvolgere dalla nube e di diventare completamente invisibile!
Quando stabiliamo una tale connessione, significa che abbiamo creato uno special
e campo
unificato della coscienza. In realt, ci che abbiamo ottenuto una relativit ristrett
a che,
attraverso il cuore, accede al campo unificato della coscienza. Cos facendo ogni
fenomeno si
trasforma in uno schema unitario e qualsiasi cosa non corrisponda a tale schema,
viene
semplicemente sostituita a livello della coscienza, finch non c' piena corrisponde
nza. In
pratica prendiamo tutti i pensieri
I
I
STORIE D'INVISIBILIT
Stavo guidando a 80 miglia all'ora nella mia cabriolet, tenendomi stretto il mio
cappello alla
Indiana Jones perch non volasse via, ed ero diretto all'incontro del Childrens Pr
ogram di Los
Angeles. Fino a quel momento mi ero dedicato continuamente alla stesura di quest
o libro,
rintanato in un bell'albergo nella stazione turistica di Redondo Beach. Per pote
r partecipate a
quell'incontro avrei dovuto fare un'andata e ritorno di due ore in tutto, e in q
ualche modo la
percepivo come una fastidiosa interruzione nella lavorazione del libro. Peraltro
, le mie guide mi
avevano detto che era importante che ci andassi, e cos avevo fatto, anche se cont
inuavo a
chiedermi: Cosa potr mai trovarci d'importante e che possa contribuire alla realiz
zazione del
mio libro?. Quando arrivai a destinazione, mia figlia Justice stava gi occupandosi
di un
gruppo di ragazzini e dei loro genitori.
Alejandro, uno degli abituali frequentatori di quegli incontri, aveva portato co
n s tutta la sua
famiglia. Mi present e mi spieg quanto fosse contento di vedermi. Poi mi disse con
fare
misterioso: C' una cosa che devo raccontarti. Non riesco a capirci niente, ma la m
ia guida
interiore insiste affinch tu riceva questa informazione.
Quindi cominci a raccontarmi una storia incredibile. Diversi anni prima Alejandro
viveva in
una casa che poteva raggiungere soltanto attraversando un ponte sospeso. Suo cug
ino, che
viveva con lui, aveva dei problemi con una gang che l'aveva minacciato di morte.
E quei tipacci
a un certo punto vennero a cercarlo a casa di Alejandro. Sentendoli arrivare, su
o cugino si
precipit fuori, e si trov sul ponte proprio mentre i suoi nemici gli venivano inco
ntro.
Il ragazzo aveva ben compreso che, se l'avessero acchiappato su quel ponte, non
avtebbe avuto
scampo: quei tizi l'avrebbero fatto fuori. Era un ponte sospeso bello lungo, e c
os ebbe il tempo
d'infilarsi una mano in tasca e di tirare fuori una imma
ginetta con una preghiera alla Vergine Maria (il Magnificat). Mentre le rivolgev
a quella
preghiera, all'improvviso comparve tutto intorno a lui una bolla che si riemp all
'istante di una
strana nebbiolina verde che lo rese invisibile. I membri della gang che gli stav
ano dando la
caccia scrutarono il ponte sospeso su cui l'avevano visto correre, ma non c'era
pi nessuno. Il
cugino di Alejandro riusc cos ad arrivare fino in fondo e quando torn a essere visi
bile, ormai
era troppo lontano perch potessero prenderlo. Quei tizi, stupiti per il modo in c
ui era
scomparso e ricomparso alla loro vista, smisero di dargli la caccia. Non appena
Alejandro ebbe
finito il suo racconto, mi dissi: Questo lo devo mettere nel mio libro! Ecco perc
h sono qui:
un esempio personale di esperimento Philadelphia!.
COSA SUCCEDE?
SONO FORSE DIVENTATO INVISIBILE?
Nel corso del mio primo seminario, prima di cominciare il training ho pensato fo
sse
interessante condividere una cosa che pensavo potesse essere utile. Avevo una im
magine,
scaricata da Internet, di un giovane giapponese che indossava una giacca a vento
di color verde
chiaro e se ne stava in mezzo a una strada, proprio di fronte agli osservatori o
alla camera che lo
aveva ripreso. La giacca a vento era ricoperta di una pellicola chiamata "mantel
lo d'invisibilit".
Quella pellicola era congegnata in modo da essere attraversata dalla luce, e ci
indipendentemente dalla superficie su cui era applicata. Nella foto si potevano
chiaramente
distinguere altre tre giovani che camminavano a una certa distanza alle spalle d
el giovane con la
giacca a vento. La loro immagine compariva chiaramente attraverso la giacca, cos
come la
strada e tutti gli altri dettagli fisici. Ne ho dato una copia a Richard, l'ho m
ostrata a diverse altre
persone e ne ho regalato una copia a una signora di nome Christa. E poi successa
una cosa
stranissima: Christa mi ha raccontato che una volta una donna aveva sollevato un
a mano
proprio davanti ai suoi occhi, e Christa era riuscita a vederci attraverso. Per
essere certa che si
trattasse di un fenomeno reale, aveva chiesto alla donna di farlo nuovamente, e
la cosa si era
ripetuta: il suo sguardo era passato attraverso la mano proprio come se non ci f
osse niente.
Quando Christa ha raccontato questa storia, ci trovavamo fuori a pranzo. La bene
dizione
dell'acqua fa parte del cerimoniale
che precede i miei pasti, e mentre lo eseguivo a occhi chiusi, mi sono accorto c
he riuscivo a
vedere chiaramente le bottiglie e i bicchieri, malgrado avessi le palpebre abbas
sate. Riuscivo
anche a vedere attraverso lo spazio occupato da questi oggetti, e ancora oltre t
ale struttura, fino
a una zona non meglio determinata. Houston, la Matrice qui, e sta cercando di met
tere
radici!.
Una volta una donna che aveva partecipato a un seminario mi ha spiegato quanto f
osse contenta
che stessi insegnando l'invisibilit. In precedenza era stata a un seminario nel c
orso del quale
avevo parlato della scienza alla base dell'Esperimento Philadelphia e delle sue
possibili
applicazioni in quanto tecnologia spirituale. Avevo anche chiesto di eseguire un
esercizio
relativo all'accesso al campo di torsione del cuore del tutto simile a quello in
cluso in questo
libro. Poi avevo descritto in che modo i campi di torsione dell'aura umana in co
ntro-rotazione
potessero presumibilmente riprodurre la tecnologia dell'invisibilit di cui si era
avuta
dimostrazione durante il succitato esperimento.
La donna ha continuato spiegandomi che qualche tempo dopo il seminario sul campo
di
torsione stava camminando per strada nella sua citt natale, quando a un certo pun
to ha notato
che, dalla parte opposta della strada, stava sopraggiungendo il suo ex fidanzato
. Se c'era
oltrepassata senza nemmeno accorgersi della sua presenza! Ecco perch era talmente
grata per
le istruzioni sull'invisibilit che avevo condiviso nel corso di quel seminario!
CAPITOLO 17
L'unica pecca nella teoria di Einstein era dovuta al fatto che la forza nucleare
forte e quella
debole non potevano integrar- visi, cos alla fine decise di ritirarla. Si trattav
a di una teoria dei
campi unificati incompleta da cui si poteva comunque trarre qualche risultato co
ncreto, e che
avrebbe potuto trasformarsi nel fondamento scientifico dell'esperimento Philadel
phia.
Tom Bearden ritiene che ci che definiamo "gravit" abbia le sue origini nel vuoto,
dove
rappresenta una forza forte. Ribaltando le forze dell'elettromagnetismo otteniam
o la gravit e il
suo opposto: l'antigravit! Quando attingiamo al flusso elettromagnetico all'inter
no del vuoto,
otteniamo il potenziale di creare enormi onde elettrogravitazionali. Tali onde,
che erano state
scoperte anche da Tesla, potrebbero essere usate per progettare e realizzare art
ificialmente una
fonte operativa di antigravit tramite cui alimentare i cosiddetti "oggetti volant
i non
identificati": velivoli costruiti dall'uomo, controllati ad hoc e dotati di tecn
ologie estremamente
avanzate. Potremmo anche giungere alla capacit di progettare onde elettromagnetic
he
specifiche, che potrebbero essere inviate istantaneamente attraverso il vuoto a
enormi distanze
in direzione di precisi bersagli.
Nessuno mai stato in grado di descrivere esattamente la gravit. Non possibile tro
varla
concretamente. Ne possiamo teorizzare, ma non possiamo unirla all'elettromagneti
smo. Non
potrebbe forse essere che esista una sola energia e che ogni altra cosa ne sia s
emplicemente una
espressione peculiare?
Fondamentalmente la gravit non esiste, almeno non in quanto forma separata. Se co
s fosse,
ormai l'avremmo scovata. Ma in realt non riusciamo a trovarla, n riusciamo a intro
durla in
alcuna delle nostre formule matematiche. L'unica cosa che
o
contaminato da particolari limiti, l'errore sistematico percettivo in cui incorr
iamo : Non pu
essere fatto. Ma ci non significa affatto che la cosa sia impossibile, semplicemen
te che con
ogni probabilit non si basa sulle equazioni su cui abbiamo costruito la visione d
ella nostta
realt.
Chi avesse ancora dei dubbi in proposito non deve far altro che riesaminare le c
aratteristiche gi
elencate in questo capitolo relativamente ai campi di torsione e alle loro propr
iet. Ecco le mie
conclusioni: l'elettromagnetismo in realt un effetto, e in pratica non ci sono fo
rze. Ci sono
invece mere potenzialit che scaturiscono dal campo di punto zero. Di conseguenza,
elettromagnetismo e gravit sono la stessa identica cosa, ed proprio per tale moti
vo che non
riusciamo a identificare la gravit, che peraltro dimora nel campo del punto zero.
L'elettromagnetismo la forza che possiamo percepire in questa nostra realt. Possi
amo unire
gravit ed elettromagnetismo attraverso lo spazio a cinque dimensioni, che si avvo
lge attorno a
qualsiasi punto della realt a quattro dimensioni. In sostanza, l'elettromagnetism
o scaturisce
dall'esterno della nostra realt a quattro dimensioni, ed un effetto che possiamo
percepire.
Se tutto ci che osserviamo nel nostro mondo personale un "effetto", e possiamo ri
salire alla
sua "causa", che il campo
unificato del cuore, ci significa che siamo un'unica cosa con tutte queste forze.
Che cosa
accade quando entriamo in unione con tali forze? Ebbene, per prima cosa dobbiamo
ricordare
che stiamo parlando di polarit dello spaziotempo. Cosa succede se invertiamo la g
ravit nel
campo unificato? Che cosa otteniamo? Otteniamo l'antigravit. Penso che i santi po
ssano fare
cose del genere e che siano riusciti ad accedere a tali stati extradimensionali
grazie alla forza
dell'amore. In virt dell'amore hanno avuto accesso allo stato extra-dimensionale
che
custodito nel tubo toroidale nel campo del cuore.
Ges cammin sulle acque, dimostrando di avere il controllo della gravit. Dal punto d
i vista
del campo toroidale del cuore gravit o antigravit dipendono unicamente da una inve
rsione
della carica. E con il pensiero che giungiamo all'unificazione di tali forze. Qu
indi, qualsiasi
cosa pensiamo e per cui creiamo una polarit ci che infine si manifesta nella nostr
a realt. La
chiave consiste nel fare in modo che pensieri ed emozioni siano soggetti alla vo
lont, o potere,
nel campo del nostro cuore. In realt il campo magnetico del nostro cuore pi forte
del campo
elettrico generato dal nostro cervello. Il campo del nostro cuore un vero campo
di torsione.
Dal punto di vista del cuore, quando dimoriamo veramente in esso, possiamo poten
zialmente
assumere il controllo del tempo e dello spazio.
Tale tecnologia della coscienza dimora esattamente nel campo di torsione del cuo
re, collegato
ai nostri campi bioplasmici di energia. Sono convinto che sia proprio questa la
fisica utilizzata
da Ges. Ed la stessa fisica studiata da NikolaTesla. Ecco cosa stiamo cominciando
a
insegnare nell'Energetica della Matrice. E la cosa straordinaria, come gi detto,
che non ci
sono molte persone che stanno facendo la stessa cosa, per cui ci troviamo a disp
orre di un
campo morfico incontaminato che possiamo costruire sulla base delle nostre scelt
e, quali che
siano.
Con ci non sto dicendo che dovremmo tutti quanti cominciare a levitare, sebbene q
uella volta
che sono caduto dal palcosceni
pu fluttuare
nell'aria, significa che possono riuscirci tutti gli altri. Ma non sto dicendo c
he ben presto tutti i
partecipanti ai nostri seminari sapranno levitare, perch non una cosa immediatame
nte
possibile.
Avete mai fatto caso alla postura di meditazione buddhista e al modo in cui vien
e chiuso il
cerchio dell'attenzione cosciente? Tale processo rappresentato, e forse prodotto
, dall'unione
del pollice, dell'indice e del medio. E se tale mudra facesse qualcosa di pi che
rivolgere
semplicemente all'interno il potere della concentrazione? Se in tal modo introdu
cesse
internamente energia EM esterna? D'accordo, ma sotto quale forma? Ebbene, sicura
mente non
si tratterebbe della gravit, che una forza molto debole, di magnitudine IO"42.
Peraltro, qual la forma speculare della gravit? Potrebbe essere proprio l'elettro
magnetismo,
che guarda caso ha una energia di 1042! I lettori vi avranno sicuramente intravi
sto una sorta
I
di yin/yang. Orbene, invertendo tali equazioni otteniamo una gravit pari a IO42 n
el vuoto e
IO"42 qui. Risultato? Semplice: cominciamo a galleggiare, o levitare, nell'aria!
Nella tradizione esoterica induista l'anatomia umana si caratterizza per la pres
enza di due canali
o forze, definiti Ida e Pingala, che scorrono su ambo i lati della spina dorsale
. E se tali energie
rappresentassero la nostra onda avanzata e la nostra onda ritardata? Concentrand
oci su tali
canali energetici e combinandoli nel canale spinale centrale, definito shushumna
, forse
potremmo ottenere un'onda elettromagnetica scalare.
Per dirla altrimenti, ne deriverebbero due onde, fuori fase di 90 gradi, con una
somma vettoriale
pari a zero. Ci significherebbe altres che non potrebbero essere individuate dalle
nostre attuali
tecnologie, ma possederebbero la forza del vuoto. Forse proprio questo il motivo
per cui il
cosiddetto "risveglio di Kundalini" pu generare effetti cos potenti, compresi la l
evitazione, la
capacit di camminare sull'acqua, di guarire i malati, e chiss, persino di resuscit
are i morti!
In che modo trarre vantaggio da questa scienza assai particolare? Qualsiasi cosa
possa essere
usata come un'arma pu anche avere il potere di guarire. L'inversione temporale de
ll'energia ha
effetti positivi, come la guarigione, l'interruzione del decadimento, l'aumento
della longevit e
della vitalit, la capacit di levitare e di certo - come dimenticarlo - quella di e
seguire autentici
miracoli! Come fare dunque? Occorre attingere all'energia virtuale del vuoto. Se
riusciamo a
imbrigliare l'energia dal vuoto, abbiamo prodotto una fonte di energia libera. P
ossiamo
Nel suo libro Autobiografia di uno Yogi Yogananda afferma che uno yogi realizzat
o potrebbe
accedere a una quantit di energia luminosa sufficiente al fabbisogno di una citt c
ome
Chicago.
Tale energia si trova nel punto zero. Ma a meno che non ci serviamo delle straor
dinarie capacit
di calcolo del cervello destro, accedere al campo di punto zero non possibile. E
il cervello
destro ha accesso diretto attraverso il campo del cuore.
Queste tecnologie energetiche spirituali sono state descritte da oltre 200.000 a
nni, e possiedono
un campo morfeo di grandi proporzioni a cui non attinge praticamente nessuno. Qu
ando ci
connettiamo deliberatamente al campo morfico di questo specifico antichissimo po
tere allo
scopo di guarire i malati e aiutare il pianeta, ci stiamo servendo di questa tec
nologia spirituale
della coscienza in modo da suscitare la migliore qualit dell'umanit. Ci trasformia
mo in veri e
propri Servitori della Luce, e quindi del mondo.
Quando ero ancora ragazzo, mia madre incontr il mio patrigno. Era un professore d
ella Cai
State di Los Angeles, un vero gentiluomo americano. Un pomeriggio mi port a Pasad
ena, al
Self-Realization Center. Pensai che sarebbe stato estremamente interessante, e g
li chiesi cosa
facessero in quel centro. Mi spiego che l ci si dedicava alla preghiera, alla med
itazione e a
forme devozionali. Mi chiese semplicemente di rilassarmi e di produrre pensieri
positivi. Entr
in una stanza con altri adulti e mi disse di aspettare in giardino. Pensai: Perfe
tto. Far proprio
cos!. Era sempre stato interessato allo yoga e alla meditazione. Avevo letto diver
si libri e
ricordo che il primo tra questi riguardava proprio l'Hatha Yoga. Potevo vedere i
praticanti
seduti nella posizione del loto, e mi ricordai che anch'io avevo desiderato fare
qualcosa del
genere. Siccome nessuno me lo aveva espressamente vietato, mi ero servito di que
l libro per
cominciare a praticare anch'io. Cos, quando mio patrigno e io andammo a quel cent
ro,
cominciai a fare il mio "esercizio" l in giardino. Ricordo con assoluta precision
semplicemente in meditazione, seduto nella posizione del loto. Quando aprii gli
occhi, vidi che
tutto intorno a me si era raccolta della gente che mi osservava stupita. Ovviame
nte mi sentii un
po' in imbarazzo e mi venne spontaneo chiedermi: Ma perch mi guardano? Che cosa c'
di
cos strano? Ho sempre pensato che fosse del tutto normale sedere nella posizione
del loto e poi
sollevarsi leggermente da terra.
Un tizio mi chiese: Chi te l'ha insegnato?. Innocentemente risposi che pensavo che
la pratica
consistesse proprio in ci e che l'avevo letto in un libro. Mi dissero di no, e pr
ecipitai
immediatamente a terra.
Anni dopo, alle superiori, partecipavo alle corse campestri. La notte prima dell
a gara ero solito
entrare in una sorta di trance e immaginare la competizione che avrebbe avuto lu
ogo il giorno
dopo. Visualizzavo una stella del Krya Yoga con il Cristo nel mezzo, poi cominci
avo a
meditare con la schiena al muro per circa 20 minuti. Immancabilmente mia sorella
mi faceva
notare che era davvero strano perch, bench cominciassi la pratica con la schiena c
ontro il
muro, a un certo punto mi ritrovavo rivolto dall'altra parte, nella posizione de
l loto e sollevato
da terra. Ho un chiaro ricordo della mia capacit di levitare, ma oggi non sono pi
in grado di
farlo.
L'esperienza del dottor Garcia apre una breccia nel nostro paradigma. Se una per
sona comune
pu levitare, ritengo che tutto sia dovuto al momento. Si tratta semplicemente di
lasciarsi
andare a una certa condizione e fare ci che abbiamo gi fatto in precedenza. Il mot
ivo per cui
sto scrivendo questo secondo libro che c' gente che in grado di leggerlo. Ci sara
nno
persone che leggeranno proprio questo libro e faranno ci che viene descritto. E t
ali persone si
collegheranno alla griglia, ovvero al campo morfico, in cui un numero sempre cre
scente di
persone sapr fare cose del genere, cosicch presto il mondo subir un cambiamento.
Avete mai sentito storie sui monaci tibetani, sulla loro capacit di levitare e su
altri fenomeni
che, in linea di massima, sembrano sovvertire le leggi della fisica cos come le c
onosciamo
oggi? Se davvero sono capaci d'imprese del genere, significa che il nostro model
lo fisico
perlomeno incompleto, se non addirittura falso o sbagliato! Con ci non intendo di
re che
l'Energetica della Matrice si propone di sviluppare questo genere di siddhi, e n
on c' bisogno di
fare riferimento a questi esempi estremi per poterne comprendere i principi. Chi
aro?
semplicemente qualcosa di pratico. A meno che non infrangiamo i nostri abituali
schemi di
pensiero, i vincoli dettati dal nostro coefficiente di coscienza, non potremo su
perare i confini
dettati dalla nostra consapevolezza limitata.
Se c' qualcuno che continua a nutrire dei dubbi, non deve fare altro che riesamin
are le
caratteristiche dei campi di torsione e le relative propriet, cos come spiegate in
questo
capitolo. In sostanza, volendo riassumere, penso che l'elettromagnetismo sia in
realt un effetto,
e che in pratica non ci siano forze. Si tratta semplicemente di potenzialit che e
mergono dal
campo di punto zero. Forse adesso vi sar pi chiaro in che modo il potere di realiz
zare molti di
questi "miracoli" dimori nel campo unificato, il campo di torsione del nostro cu
ore.
I miracoli si sono gi verificati in passato e possono continuare a verificarsi or
a. Non ha
importanza che ce ne sia la necessit, o che qualcuno di noi abbia bisogno di "com
piere" un
miracolo. Fatto sta che si tratta di un principio definibile, osservabile e ripr
oducibile. Siamo
d'accordo? Ricordate che ognuno di noi pu entrare nel campo dinamico della coscie
nza
costruito attraverso l'Energetica della Matrice per il semplice fatto che ci sia
mo detti: E se in
definitiva non ci fossero regole?.
Uno dei miei studenti mi ha raccontato di alcuni suoi amici che stavano visitand
o l'India. A un
certo punto si sono trovati a sperimentare una tale felicit che hanno preso lette
ralmente a
galleggiare per aria. Non c'era nessun trucco: stava succedendo! Anche in questo
caso si tratta
dell'espressione di un principio.
I
212 - La Fisica dei Miracoli
Ho persino visto la foto di quel fenomeno. Ma ci che voglio ribadire che non c' bi
sogno di
saper levitare, di camminare sull'acqua e neppure di compiere miracoli. I miraco
li accadono
quando smettiamo di cercare di far succedere qualcosa. Quei
CAPITOLO 18
Archetipi:
creare una connessione d'amore
con tutto ci che abbiamo in testa
Il dottor Garcia, il caro amico che ho gi citato pi volte, si serve delle sue capa
cit intuitive per
individuare gli squilibri energetici nel corpo -- dal livello cellulare a quello
quantistico -riuscen
doci con sorprendente accuratezza. Ecco cosa dice a proposito degli archetipi e
della loro utilit
quali strumenti di guarigione:
Una delle cose utili che ho sempre fatto, essendo stato in passato una sorta di
secchione e di
appassionato di fumetti, stato popolare il mio inconscio di figure nobili come q
uelle di
Superman, Batman e Spiderman.
Lanterna Verde il supereroe pi fico che ci sia, perch il suo anello alimentato dal
la pi
grande forza dell'universo cono
1. Comte de Saint Germain e Mark Prophet, Studies in Alchemy: The Science of Sel
fTransformation, Summit University Press, Gardiner, MT, 1997, http://
www.summituniversitypress.com/books/sgalchemyhtml.
mm -.m
Emulare i propri eroi con troppa precisione comporta certi costi. Quando ero rag
azzino, ero
davvero affascinato dall'interpretazione di Superman offerta da George Reeves (o
vviamente,
vista la mia giovane et, ero assolutamente convinto che egli fosse Superman!). Er
o talmente
preso da quel personaggio che disegnai una "S" rossa sulla mia T-shirt, mentre m
ia madre mi
cuc una mantellina rossa. Credo fosse anche un po' preoccupata perch, esaltato com
'ero, avrei
potuto provare a volare lanciandomi gi dal tetto del garage. A un certo punto mia
madre mi
porse anche degli occhiali con una montatura di corno. Ovviamente voleva farmi c
apire che se
vuoi essere Superman, devi anche essere pronto a recitare il ruolo di Clark Kent
.
Non era male come idea, cosicch ogni qualvolta non impersonavo l'identit con la gr
ande "S"
portavo quegli occhiali. Quell'idea assolutamente ragionevole e frutto delle mig
liori intenzioni
comportava soltanto un piccolo problema: anche mio padre portava gli occhiali, e
in quel modo
sembravo la sua fotocopia, ovviamente con molti anni di meno. Penso di aver inav
vertitamente
fornito al mio subconscio istruzioni errate, perch nel giro di qualche settimana
la mia vista si
deterior e dovetti veramente cominciare a portare gli occhiali per vederci bene.
Ecco perch
quando si tratta di accettare un certo ruolo consiglio di stare attenti, giacch c
i pu comportare
limiti nelle proprie percezioni e capacit nella vita di tutti giorni. Porto ancor
a gli occhiali o le
lenti a contatto quando insegno durante i miei seminari, sebbene si possa ben di
re che oggi
come oggi vedo le cose in modo assai diverso!
In realt, conosco un bel po' di persone che riescono a percepire i fenomeni ben o
ltre lo spettro
della normale consapevolezza, e ci su base quotidiana, senza che ci interferisca e
crei loro dei
problemi. Possiamo operare proprio in quel modo, dobbiamo soltanto capire che an
che se
riusciamo a percepire certe cose,
chi di tutti. Il tempo era sembrato fermarsi e il guaritore aveva spiegato che s
tava pulendo le
coronarie, e che per riuscirci aveva dovuto arrestare il flusso del tempo e il c
uore del paziente.
Arnold era sempre stato un filantropo molto pragmatico, ed era anche un milionar
io che si
fatto da solo. Malgrado i dettagli del suo racconto fossero inverosimili, ero pr
openso a credere
alla sua sincerit. In seguito Arnold mi confid che lo stesso guaritore gli aveva d
etto che
avrebbe aperto il suo "terzo occhio", ovvero "l'occhio mistico".
Arnold mi garant che dopo quella procedura non poteva pi metter piede in un fast-f
ood senza
"vedere" le diverse patologie che i clienti stavano alimentando con il cibo devi
talizzato che
veniva loro servito. Mi spieg inoltre che gli ci volle un bel po' di tempo, e di
meditazione
disciplinata per arrestare, o per lo meno attenuare, quella sua capacit, in modo
da poter
continuare a gestire bene la realt di questa nostra dimensione. E stato detto che
in assenza di
visione la gente perde il controllo, e per una trentina di anni stata proprio qu
est'affermazione
ad alimentare il mio desiderio di diventare chiaroveggente.2 Peraltro, non sono
affatto certo di
voler vedere tutto quanto, continuamente, quindi riguardo questo aspetto sto tut
tora negoziando
con il mio subconscio.
A un certo punto del suo training con me, Mark entr in uno stato di trance profon
da e il suo
"terzo occhio" si apr all'improvviso. In un baleno si ritrov a percepire spiriti d
i altre
dimensioni che gli parlavano e si dirigevano verso di lui. Gli chiesi se volesse
interrompere
quell'esperienza, che per certi versi poteva essere spaventosa. Sempre in trance
profonda mi
2. Quando non c' visione profetica, il popolo diventa sfrenato, ma beato chi osser
va la
legge, Proverbi 29:18.
rispose: No, grazie. Lascia pure tutto cos, ma forse sarebbe il caso di abbassare
un po'
l'intensit di queste visioni!.
Coraggioso e intelligente, pensai mentre cercavo di assecondare la sua richiesta
fornendogli i
consigli del caso. Ci ha rappresentato un altro punto di svolta del suo addestram
ento, ed
tuttora in grado di percepire gli spiriti. L'ultima volta che Mark mi ha accompa
gnato alla guida
di un seminario a San Francisco, mentre camminavamo per strada ha commentato che
c'era un
gran numero di fantasmi da quelle parti. Be', dopotutto San Francisco il luogo d
i origine della
famosa band dei Grateful Dead.
Non voglio peraltro che pensiate, neppure per un istante, che per poter utilizza
re gli strumenti
dell'Energetica della Matrice dobbiate diventare chiaroveggenti o acquisire qual
che potere
psichico. Non affatto cos. Implementare la propria consapevolezza aggiungendo nuo
ve
capacit ed esperienze va benissimo. Alcune delle cose descritte in queste ultime
pagine
potranno cominciare ad accadere nella vostra stessa realt, proprio mentre le legg
ete. In effetti
alcune capacit si dispiegano spontaneamente in virt dell'accesso al campo morfico
delle
possibilit rappresentato dall'Energetica della Matrice.
I miei studenti, e anche i miei lettori (compresi quelli che non hanno mai parte
cipato a un mio
seminario), mi hanno raccontato un bel po' di storie in proposito. Sembrerebbe p
roprio che
prendere questo libro e leggerlo in certi casi implichi che il subconscio del le
ttore pronto a
sperimentare alcune delle cose di cui ho scritto. Se peraltro non succede niente
, e vorreste che
accadesse, prendetevela comoda, non c' fretta! E sufficiente aver fiducia nel pro
cesso di
apprendimento che sembra pi adeguato al proprio ritmo personale e concedersi lent
amente di
sbocciare, proprio come fa un bel fiore per accogliere i raggi del sole all'alba
.
Quando "gioco" con qualcuno dico varie cose di cui a volte non capisco neppure i
l senso. Be',
almeno in un certo senso, ma ecco il nocciolo della questione: se mi prendo trop
po tempo, e
rallento per cercare di capire di cosa si tratta, alla fine non
succede nulla, perch c' il tempo per concentrarsi e mettersi a verificare se sta d
avvero
succedendo oppure no. Dobbiamo peraltro imparare l'arte del non-conoscere. E a t
ale scopo
impariamo a lavorare con la conoscenza primordiale, quella che ha sede nel cuore
, in
combinazione con la conoscenza secondaria, quella dell'emisfero destro, ovvero
consapevolezza non-spaziale.
Come disse Ges: Chiedete e vi sar dato; cercate e troverete, bussate e vi sar aperto.
3
Queste parole di Ges, cos come molte altre Sue affermazioni, sono equazioni della
coscienza
superiore, vale a dire che sono l'ennesima manifestazione del Ges Quantistico. Po
rsi domande
a risposta libera apre le porte della percezione a Tutto Ci che E. Ed sulla base
di tale
presupposto fondamentale che possiamo fidarci e compiere una valutazione, non es
primere un
giudizio.
Nel momento stesso in cui giudichiamo, provochiamo il collasso della funzione d'
onda, e la
funzione d'onda rappresenta qualsiasi possibilit esterna alla dimensione del temp
o e dello
spazio in cui ci troviamo.
3. Matteo 7:7.
CAPITOLO 19
Per imparare a vedere non dobbiamo fare altro che dare il benvenuto a qualsiasi
cosa si
manifesti e abbracciarla fiduciosi. Quando osserviamo attraverso gli occhi del n
ostro cuore che
si sta aprendo, otteniamo una sensazione relativamente a qualche aspetto della c
ondizione
attuale. Tale sensazione crea un arco di contatto tra il nostro cuore e il risul
tato auspicato. Si
tratta di uno degli aspetti della scienza della manifestazione. una condizione d
i sensibilit.
Quando intraprendiamo l'arte innocente della percezione spontanea, dobbiamo esse
re disposti a
mettere momentaneamente da parte le regole e a seguire il flusso.
Cos facendo il nostro cervello inizia a elaborare uno stato neurochimico peculiar
e che pu
alterare profondamente le nostre esperienze coscienti. Praticando continuativame
nte la
percezione di tale stato alterato, possiamo imparare a produrre nuove possibilit
nella nostra
esistenza. Si tratta di una condizione dell'essere niente affatto dissimile dal
processo del
percorso sciamanico. Dobbiamo avere fiducia nel fatto che qualsiasi cosa sperime
ntiamo per
noi unicamente un dono del nostro S Superiore, o inconscio. Riconosciamolo, godia
mocelo e
traiamone un insegnamento.
Credo in qualsiasi cosa finch non viene smentita. Quindi credo nelle fate, nei mi
ti, nei draghi.
Tutto ci esiste, anche se soltanto nella nostra mente. Chi pu dire che i sogni e g
ii incubi non
siano altrettanto reali del qui e ora?
John Lennon
PANNELLO DI CONTROLLO
PER GLI STATI ALTERATI DI COSCIENZA
controllo di medium e adesso passato alla velocit superiore. Ecco perch invito sem
pre alla
fiducia nei confronti di qualsiasi cosa si manifesti: potrebbe cambiare la vostr
a vita.
Il sottotitolo del racconto di Tolkien Lo Hobbit, Andata e Ritorno. Alcune forme
di follia e
schizofrenia potrebbero invece portare il sottotitolo "Andata senza ritorno". Pe
r quanto
concerne il primo caso, si pu sempre fare affidamento sulla magia di Gandalf, che
potr
guidarci a destinazione. Nel caso della schizofrenia, potremmo non renderci cont
o di poter
contare sull'aiuto esterno. Affidarsi a un potere superiore e quindi chiederne u
na dimostrazione
pu fare una gran differenza. N Dio n il diavolo potranno mai costringerci a fare qu
alcosa che
va contro il nostro libero arbitrio. Ma possiamo creare un dio o un demone capac
e di incatenarci
a tutta una serie di scelte che non favoriscono affatto la libert o la trasformaz
ione personale.
Ecco perch sar meglio scegliere con grande accortezza!
Il medico che avevo aiutato per il suo gomito del tennista, e pi recentemente per
un problema
di allergie, dopo aver constatato che il problema era sparito ha scrollato il ca
po e mi ha detto:
Bob, ma questo semplicemente impossibile. Non ancora convinto, l'altro giorno pass
ato
per dirmi: Bob, continuo ad avere questa emicrania a grappoli. Ora come ora non n
e soffro,
ma potresti impedire che torni?. Gli ho risposto che potevamo sicuramente provarc
i, e ho
realizzato un archetipo triangolare posandogli una mano sulla spalla e tracciand
o il triangolo a
circa 30 cm dalla sua testa. Poi gli ho chiesto: Come sarebbe se NON avessi mai p
i questi
terribili mal di testa?. Ha nuovamente scrollato il capo e mi ha confessato: Bob,
inizialmente
pensavo che fossero tutte stupidaggini, ma questa volta ho provato davvero qualc
osa... succede
realmente qualcosa qui!. Evviva!, ho fatto io, un bel po' che cerco di fartelo capir
e!.
CAPITOLO 20
Per un certo numero di anni ho fatto parte di una setta mistica in cui mi stato
insegnato in che
modo il potere della parola possa essere usato per produrre cambiamenti concreti
.1 Se vi mai
capitato di volervi rimangiare qualcosa che avete appena detto, avete un esempio
concreto del
modo in cui la parola possa complicare (oltre che semplificare) la vita! Le paro
le sono calici di
luce che contengono immagini e schemi olografici. Quando tali modelli concettual
i e auditivi
vengono sbloccati e attivati, possono accelerare l'evento verso cui abbiamo dire
tto la nostra
intenzione concentrata.
Ho notato che a un sistema di credenze o a un concetto pi grande e potente corris
pondono pi
probabilmente risultati evidenti nel cosiddetto mondo reale. Uno dei concetti ch
iave della setta
mistica a cui appartenevo era che Angeli e Maestri sono assolutamente reali, e c
he possiamo
contare sull'Intervento Divino. Aspettati un miracolo e attingi allo spazio-grig
lia della Matrice
in cui i miracoli costituiscono la regola, non l'eccezione.
Se ci si ritrova ad affrontare un incidente potenzialmente fatale (come successe
a me su quel
ponte), la Griglia degli Angeli sicuramente preferibile a quella di Ih-Oh, l'asi
nelio amico di
Winnie the Pooh! Per dirla altrimenti, in momenti di bisogno, quando la tua vita
dipende dalla
tua capacit di entrare in contatto con qualcosa di superiore, molto meglio non fa
re il somaro!
Mark L. Prophet, Science of the Spoken Word, 8" ed., Summit University Press, Ga
rdiner, MT
1998. La prima attenzione fa riferimento alla funzione della vista fisica e dell
'intelletto, la
seconda attenzione fa riferimento a una funzione del corpo energetico.
LE FATICHE DI ERCOLE
Per spiegare meglio ci che intendo dire, vorrei condividere alcune esperienze di
un periodo
precedente della mia vita. Nella mia comunit spirituale, uno dei Maestri di cui c
hiedevamo
l'intercessione era la divinit greca Ercole. Tra l'altro, ho trovato estremamente
interessante che
in alcuni dei suoi film Steeve Reeves abbia interpretato proprio Ercole. La seri
e televisiva
originale di Superman degli anni '50 vedeva come interprete principale George Re
eves, mentre
nel pi recente film Superman il protagonista era interpretato, come ben saprete,
dall'indimenticabile Christopher Reeve!
Tutto ci mi ha fatto riflettere sul fatto che il nome Reeves potrebbe essere in q
ualche forma di
armonica risonanza con l'ologramma di Superman/Ercole (mi sono persino chiesto: M
a se
fanno un remake, Superman sar interpretato da Keanu Reeves?. Poi non c' stato nessu
n
remake, e quel Reeves rimasto per sempre identificato con il concetto stesso di
Matrice).
Quanto segue la descrizione delle due interazioni dei membri della mia comunit sp
irituale
con il campo morfico di Ercole. Nel primo esempio, diversi membri della comunit s
i
ritrovarono bloccati per strada con un pneumatico bucato. Facendo ricorso al lor
o
addestramento spirituale, decisero di evocare l'energia di Ercole per reintrodur
re aria nel
pneumatico, sebbene con ogni probabilit avessero una ruota di scorta nel bagaglio
. Con loro
grande sorpresa (i lettori ne saranno meno sorpresi) il canto ripetuto e intenso
di un certo
mantra (Deciderai una cosa e ti riuscir)2 non produsse alcun risultato apprezzabile
. Il
pneumatico rest a terra!
2.
Deciderai una cosa e ti riuscir, e sul tuo cammino splender la luce, Giobbe, 22:28.
prio come nel caso precedente, i seguaci invocarono lo spirito di Ercole e chies
ero aiuto, ma
questa volta operando una simulazione della realt. In altre parole, sebbene avess
ero rivolto le
loro preghiere agli "Di", presero ad agire come se il risultato dipendesse propri
o da loro. Nel
giro di pochi istanti un maggiolino Volkswagen color blu si ferm con gran strider
e di freni a
lato della strada. Quei ricercatori spirituali restarono a bocca aperta: ne usc u
n uomo nero
enorme, che dopo averli guardati dall'alto in basso, raggiunse il veicolo in pan
ne e tenendo
saldamente tra le mani il paraurti sollev l'auto da terra. Uno dei membri della c
omunit,
comprendendo all'istante il significato del gesto del colosso, ne approfitt e in
quattro e
quattr'otto cambi il pneumatico. Una volta finito, quel "gigante buono" pos delica
tamente
l'auto a terra, fece un cenno di saluto, riprese posto nella sua auto e fil via s
enza nemmeno
guardarli!
Nel primo esempio, i protagonisti della storia cercarono di servirsi della scien
za spirituale per
avere la meglio sulle leggi della fisica che dominano il mondo reale, senza otte
nere alcun
risultato concreto. Cercarono cio di ottenere un risultato a cui sarebbero arriva
ti molto pi
facilmente, e praticamente, se solo si fossero tirati su le maniche. Nel secondo
esempio, non
sono stati posti limiti di sorta a ci che sarebbe potuto accadere -- c'era soltan
to una fiducia
incrollabile che qualcosa sarebbe comunque accaduto.
Per riassumere gli insegnamenti impliciti in queste storie, potrei citare ci che
l'indomito Saint
Germain disse una volta a un gruppo di devoti: Rivolgeteci le vostre preghiere co
me se ogni
cosa dipendesse da noi, e agite come se tutto dipendesse da voi. Un buon consigli
o a cui
ispirarsi nella propria vita!
Ci sono altri due esempi, sempre relativi alle mie interazioni personali con que
ste energie, che
contribuiranno a chiarire definitivamente la faccenda. Molti anni fa la mia prim
a moglie e io
stavamo viaggiando per il paese assieme ai nostri tre bambini a bordo della nost
ra Suburban
arancione, diretti a un incontro spirituale. In quei giorni aveva piovuto a diro
tto su tutta la
California e le
-^*j s>v
strade del posto in cui era stato organizzato l'incontro erano fradice e fangose
. Come spesso
accade, la natura sa mettere alla prova fede e sopportazione secondo modalit assa
i interessanti.
La mia auto fin per affondare in quel fango, con le ruote posteriori che emergeva
no soltanto
per un terzo. Provai diverse volte a uscirne, accelerando e cambiando marcia, co
n il solo
risultato di accrescere la mia frustrazione. Avendo compreso che non c'era nulla
al mondo che
potessi fare per cambiare quella situazione, rivolsi una rapida preghiera a Erco
le, ritenendo che
la sua forza leggendaria potesse essere davvero di aiuto. Cos come si dice che la
punizione
dev'essere commisurata al crimine, io sostengo che la preghiera dev'essere adegu
ata alla
situazione in cui si evocano i poteri della Matrice celestiale.
E cos, mantenendo la calma, scesi dall'auto, raggiunsi il paraurti posteriore, lo
afferrai
appoggiandogli contro la schiena e, dopo aver rivolto un'altra accorata preghier
a a Ercole,
sollevai l'auto, liberandola completamente dal fango. Piacevolmente sorpreso, ri
uscii a
spingerla un po' pi in l, malgrado fosse su una china assai ripida. Mi fermai solt
anto per
guardare quanti metri avevo fatto e accertarmi che le ruote potessero nuovamente
posare su del
terreno asciutto. Ancora una volta tutto possibile, ma solo a condizione che si
entri
pienamente nello stato mentale di fiducia nella Matrice, in cui ragionevole atte
ndersi il
risultato voluto.
e per raggiungere la sua abitazione era necessario farsi una salita ripidissima.
Una notte
d'inverno mi chiam chiedendomi di raggiungerla per un trattamento. Ci trovavamo n
el bel
mezzo di una bella tormenta di neve, un'ondata di freddo come quelle che spesso
colpiscono il
Montana. La gi insidiosa strada che portava al suo eremitaggio quella notte era a
ssolutamente
impraticabile e ricoperta da uno spesso strato di ghiaccio scivolosissimo.
Mentre cercavo faticosamente di procedere attraverso quei tornanti, sempre alla
guida della mia
fedelissima Suburban arancione, a un certo punto mi ritrovai di fronte a un semi
articolato
piegato in due in mezzo alla strada. Scesi per andare a vedere cosa fosse succes
sso e fui
piacevolmente sorpreso nel constatare che si trattava di David, uno dei conducen
ti abituali degli
automezzi della nostra comunit. Mi spieg che nel rimorchio c'erano dei riforniment
i che
sarebbero dovuti giungere in cima alla montagna entro quella sera.
Determinato a fare del mio meglio per aiutarlo in quell'impresa, sempre facendo
estrema
attenzione, spinsi la mia auto fino ad avvicinarmi quanto bastava al camion inca
gliato. David e
io legammo i paraurti dei due mezzi con una robusta catena, saltai in macchina,
misi la marcia
accelerando progressivamente ma, c'era da aspettarselo, non riuscii a smuovere i
l camion
neppure di un centimetro.
Ricordando che talvolta anche gli angeli sono distratti, ne trassi le debite con
seguenze: giacch
cosa buona e giusta prendere in considerazione il loro intervento quando, malgra
do tutti i
nostri sforzi, non riusciamo a cavare un ragno dal buco, molto pi ragionevole chi
edere il loro
aiuto che continuare a fare i cocciuti. Comportarsi in tal modo, secondo le legg
i spirituali, rende
possibile percepirne molto pi chiaramente la presenza, di modo che possano interv
enire
concretamente. Talvolta lo studente pronto, ma i Maestri lo fanno aspettare un a
ttimo, giusto
il tempo di farsi una bella risata, quel che conta che alla fine si fanno sicura
mente vivi!
Sentendomi pi a mio agio rispetto alle difficolt che stavano incontrando, ricominc
iai da capo,
premendo nuovamente sull'acceleratore. Con l'occhio della mente ebbi la visione
spontanea di
una intera squadra di angeli di un bel colore blu luminoso che sollevavano la ca
tena all'unisono.
La catena giunse al massimo della sua estensione, e per un momento fu come se le
mie ruote
posteriori scavassero sulla superficie ghiacciata della strada cercando un punto
di appoggio
valido.
Un istante dopo fu come se la mia auto e il semiarticolato fossero senza, peso:
le ponderose
leggi della fisica sostituite dalle regole angeliche! Conclusa la manovra, entra
mbi i veicoli
schizzarono via su quella ripida strada come se fossero stati scagliati da una g
igantesca fionda.
Quando raccontai l'accaduto alla mia insegnante, dopo essere giunto al suo eremi
taggio senza
ulteriori grattacapi, rise di gusto e mi disse: Be', adesso fai davvero parte del
la squadra, non ti
pare?.
Per quel che mi concerne, essere parte della squadra significa trovarsi in sincr
onia con la realt
in cui ci si trova. Se vogliamo diventare ricchi, non dobbiamo fare altro che st
udiare le abitudini
mentali delle persone le cui credenze, attivit e consuetudini si sono dimostrate
valide nel
generare quel particolare risultato. Non ce ne restiamo seduti all'angolo della
strada
lamentandoci del nostro attuale destino -- e sperando che ci piova addosso un po
' di fortuna.
L'universo non presta ascolto ai piagnucoli e alle lamentele del nostro marmocchi
o interiore.
Se volete che il vostro partner vada a gettare la spazzatura, sar meglio chiederg
lielo con una
certa gentilezza. Per quanto possa sembrare strano, se le voci nella nostra test
a sono di genere
gradevole, manifestare risultati utili positivi finisce per essere pi facile.
Meditiamo, preghiamo o cerchiamo di migliorare noi stessi soltanto per avere tut
to ci che
desideriamo? Il vincitore della lotteria uno solo. Sono pi che certo che Dio ami
ognuno di
noi, nessuno escluso, e che ci rappresenti "un mare d'amore", autentico, non come
quello delle
canzonette! Non possiamo evitarci dolore, sofferenza e morte cercando di mercant
eggiare con
la nostra versione personale di Dio. Oppure s?
Appena fuori Butte, in Montana, c' una enorme statua in cemento della Vergine Mar
ia. E un
monumento talmente imponente che sulla sua cima sono state montate luci segnalet
iche, di
modo che gli aerei che volano a bassa quota non vadano a sbatterci dentro. La st
oria della sua
costruzione particolarmente interessante: la moglie di un uomo molto ricco stava
morendo di
cancro. Disperato, l'uomo (che era un fervente cattolico) preg affinch Dio la salv
asse dal suo
destino tragico.
Subito dopo la Vergine Maria gli apparve e gli sussurr: Se la costruisci, guarir
(cantandoglielo sulle note di Letit be). L'uomo accolse quella visione e costru l
a statua, e sua
moglie guar. Quella statua rappresenta quindi un monumento al potere a cui possia
mo accedere
quando entriamo in un potente campo morfico e accettiamo di giocare secondo le r
egole di quel
particolare gioco.
CAPITOLO 21
A qualsiasi livello del "gioco della realt", ci attiriamo gli individui e le espe
rienze di cui
abbiamo bisogno. E in corrispondenza di ogni livello di conoscenza su cui stiamo
lavorando,
possiamo giovarci dell'ausilio di energie amiche. Queste entit, o schemi positivi
di energia,
hanno superato il nostro stesso livello e possono aiutarci con dei "trucchetti"
grazie ai quali
possiamo cavarcela meglio in questa nostra esplorazione della realt virtuale. Que
ste entit
spirituali individuali, che si potrebbero anche definire proiezioni ortografiche
personalizzate di
pronto intervento, sono ci che talvolta sperimentiamo sotto forma di Angeli o "sp
iriti guida".
Potrebbero assomigliare all'arcangelo Gabriele, a nostra nonna, a Louis Pasteur
o forse persino
a un Ewok!
Con ci non intendo dire che qualsiasi cosa crediate in merito alla religione o al
la spiritualit
sia illusorio o in qualche modo incompleto. Si tratta semplicemente di assumere
un punto di
vista diverso. Spero che, almeno in parte, ci che sto dicendo possa risultare uti
le a gran parte
dei lettori. Una volta afferrati i concetti base, possibile cominciare a co-crea
re un mondo
pieno di possibilit infinite e magiche. Qualsiasi cosa in cui crediate, tenetevel
a stretta, se fino a
questo momento si rivelata utile.
Peraltro, nel caso vi siate allontanati dalle interpretazioni religiose e scient
ifiche tradizionali,
forse alcune di queste idee potranno risultare utili. Ritengo che angeli, maestr
i, santi e altre
entit esistano separatamente da ci che sono, e senza alcun input energetico da par
te mia.
Malgrado ci, sono giunto a supporre che il modo in cui sperimento tali fenomeni s
ia in
I
I
Se fino a oggi nella vostra vita non c' stato nessun intervento angelico n conness
ione con
guide spirituali, forse potreste prende in considerazione i consigli degli yogi
Vajrayana
epredisporvi alla creazione di una connessione del genere. All'inizio potrebbe s
embrare che
tutto succeda soltanto a livello della vostra mente, ma se riuscirete a canalizz
are la quantit
sufficiente di energia di punto zero nello specifico campo morfico che caratteri
zza la vostra
intenzione, potrete stabilire una vera connessione con le cosiddette entit non-fi
siche. Ci che
viene costruito e mantenuto sotto forma d'immagine, e quindi affidato al subcons
cio, pu
davvero assumere una esistenza propria. E un po' come nella storia di Pinocchio,
in cui la
marionetta prende vita grazie alle amorevoli attenzioni del suo creatore.
Nutro grande venerazione e rispetto per i miei angeli e "spiriti guida". Quando
la tua vita stata
salvata, non una ma pi volte, proprio grazie all'intervento di questi messaggeri
dell'altro
mondo, finisci per sviluppare una fiducia innata nel loro potenziale. Chiunque a
bbia letto il mio
primo libro suSEnergetica della Matrice ricorder bene come, all'et di dieci anni,
io sia stato
investito da un'auto e sia volato per aria perdendo praticamente conoscenza.
Mentre precipitavo sul duro e caldo asfalto, una voce risuon nelle mie orecchie,
ordinandomi:
Stendi il materasso!. Rispondendo all'istante, d'istinto, eseguii una perfetta mos
sa di judo con
cui interruppi la caduta salvandomi la pelle. Ero solo un ragazzino e non sapevo
nulla di arti
marziali. Com'era possibile che una voce proveniente da chiss dove mi avesse spie
gato cosa
dovevo fare nel giro di pochi istanti? E come avevo capito cosa volesse dire, in
terpretando
l'ordine alla perfezione? Penso che sia chiaro perch io abbia una tale fiducia ne
lle mie guide
interiori!
Molti anni dopo stavo accompagnando qualcuno a casa, e mi trovai ancora una volt
a a risalire
una ripida strada di montagna. Era pieno inverno e la mia Suburban arrancava nel
bel
istante dopo la medesima voce ribad il consiglio, questa volta con tono pi perento
rio, ormai si
trattava di un ordine a cui non avrei osato disobbedire. Scesi dall'auto e posi
l'orecchio a terra,
sul terreno gelato.
Subito dopo sentii l'aria uscire da una foratura del mio pneumatico sinistro. Qu
ella presenza
imperiosa, che non avrei mai saputo vedere o identificare, forse mi aveva salvat
o la vita un'altra
volta! Quante volte devono verificarsi situazioni del genere prima che ci c'induc
a ad avere
piena fiducia nelle nostre guide? Per me una volta sola era bastata. Conclusione
: aspettatevi i
miracoli e si concretizzeranno sotto i vostri occhi.
Prestare ascolto alla voce interiore, che ritengo appartenere al mio angelo e gu
ida interiore, mi
ha procurato esperienze assolutamente magnifiche. Ci non significa per che si debb
a prestare
ascolto a ogni singola voce che fa capolino nella nostra testa. Sarebbe assai sc
iocco, se non
potenzialmente pericoloso! Per esempio, non vi mai capitato di trovarvi in posiz
ione in
qualche modo elevata e sentire una voce che dice: Salta gi!. A me capitato, e sono
sicuro
che sia accaduto a buona parte dei lettori. E una vocina a cui bisognerebbe pres
tare ascolto?
Sicuramente no! Ma allora, come riuscire a distinguere i buoni consigli dalle ca
ttive idee?
Se la voce che sentiamo ci fa sentire amati e protetti, potrebbe trattarsi di qu
alcosa a cui
prestare ascolto. Ma attenzione, occorre saper distinguere tra buoni consigli e
lusinghe, come
appunto quelle che c'invitano a buttarci gi da un ponte o a fa
sistemeranno gentilmente nella categoria dei pazzi, e ovviamente hanno pieno dir
itto di fare
come meglio credono. In effetti, sulla base della struttura concettuale che hann
o costruito, non
c' nessun'altra interpretazione possibile, e secondo il loro punto di vista hanno
perfettamente
ragione. Per quel che mi riguarda, mai e poi mai rinuncerei alle mie guide e ai
miei custodi, n
obbedirei ad alcuna voce mi suggerisse di buttarmi gi da un ponte altissimo tanto
per
verificare se gli angeli verranno a salvarmi. Non presterei mai ascolto ad assur
dit del genere, e
vi consiglio di fare altrettanto!
Il dottor Mark Dunn si creato mentalmente delle guide, che ha poi autorizzato ad
agire a suo
nome. Ma si imbattuto in qualche piccolo problema: talvolta ci che le sue guide d
icevano era
impreciso, o semplicemente completamente sbagliato. Che cosa fai quando l'impieg
ato che hai
assunto non svolge il suo lavoro alla perfezione? chiaro: lo licenzi] Successiva
mente devi
passare in rassegna i tuoi bisogni e aspettative, cosicch il tuo prossimo "impieg
ato" sia pi
adatto allo scopo e corrisponda meglio alle tue esigenze. Se la voce del tuo "s s
uperiore"
COSTRUIRE UN RAPPORTO
CON LA PROPRIA GUIDA INTERIORE: UN ESERCIZIO
essere utile uscire e comprare delle pantofole color vermiglio, o magari delle s
carpe da tennis
verdi come quelle indossate da George Harrison nelle scene girate in cima al tet
to nel film
LetltBe, fatelo senza indugiare! Ricordate soltanto una cosa: non si tratta tant
o di trovare dei
buoni sostegni, quanto di entrare nello stato d'animo adeguato per ricevere le i
nformazioni di
cui si ha bisogno.
Sapete gi cosa, dovrebbe fare se le informazioni ricevute risultano assolutamente
sbagliate,
non vero? Esatto: Sei licenziato!. Si faccia avanti il candidato seguente al compi
to di spirito
guida. Una volta licenziate molte delle voci che fanno capolino nella vostra tes
ta, alla fin fine
rester soltanto il meglio. Ovviamente potete sempre chiedere un colloquio persona
le con una
certa guida, se non vi sentite pronti a licenziarla in tronco. Provate a scriver
e tutto ci che
vorreste e che vi attendete di modo che nel momento in cui avverr l'incontro dell
e menti
abbiate tutto ben chiaro in testa. Se posso permettermi di dare un consiglio, di
rei che se le
informazioni ricevute hanno un carattere criptico, o sono espresse simbolicament
e,
probabilmente sono anche pi affidabili. Le guide comunicano spesso attraverso il
linguaggio
simbolico dell'emisfero cerebrale destro.
va a capire il nesso: lui era un esperto di software, mentre tutta quella roba s
embrava riguardare
soltanto guarigione e trasformazione. S, va bene, pens, qualsiasi cosa voglia dire. C'
era
pur sempre qualcosa che gli parlava - forse letteralmente!
Incapace di sbarazzarsi di quella voce nella sua testa, e in virt di un puro e se
mplice atto di
fede, prenot un biglietto per Vancouver. A quel punto gli chiesi se da bambino av
esse mai
realizzato uno di quei telefoni rudimentali, fatti con due lattine vuote legate
da uno spago.
Certo!, rispose il giovane. Tanto mi bastava: disponevo dell'apertura necessaria.
Rapidamente gli feci appoggiare l'orecchio a una lattina immaginaria, legando un
filo altrettanto
immaginario a quella che tenevo io, poi lo feci andare dall'altra parte della sa
la.
Giunto alla distanza necessaria, parlai nel mio congegno immaginario con una voc
e profonda e
possente, pronunciando le parole: Quella che ti parla la voce di Dio!. Il giovane
cadde dalla
sedia e fin sul pavimento del palcoscenico in uno stato profondamente alterato, e
vi rest per
quasi un'ora. Quando torn alla realt cos come la intendiamo, non era pi la stessa pe
rsona.
Partecip con gran fervore all'intero seminario, apprezzandone ogni aspetto profon
damente,
quasi si fosse trattato di un pesce che era stato costretto a respirare in super
ficie per tutta la vita
e si ritrovasse finalmente immerso nelle acque di una qualche forza benevola. Pe
r lui fu come
tornare a casa!
Se vi gi capitato di sentire la voce del vostro intuito - sono sicuro che la magg
ior parte della
gente abbia sperimentato qualcosa del genere - vi siete mai chiesti come potenzi
are tale
capacit? Mi sembra ovvio che se ascoltate quella che la Bibbia definisce la calma
, flebile voce
interiore, la cosa pi semplice da fare sia alzare il volume! A chi non mai capita
to di viaggiare
in auto con
la radio al minimo, giusto per avere un po' di compagnia. Poi capita che mandino
in onda una
canzone che conosci bene, e che ti strappa dalle tue fantasticherie, e allora d'
istinto metti mano
al volume, perch non vuoi assolutamente perdertela!
Alcuni dei lettori potrebbero avere una vita talmente intensa e piena di affanni
da aver
completamente dimenticato come si fa ad ascoltare. Se siete tra questi, perch la
cosa possa
funzionare ci vorr probabilmente qualche minuto in pi di fatica, ma vale comunque
la pena
provarci. Vi chiederei semplicemente di leggere questo paragrafo, poi posare il
libro, chiudere
gli occhi ed entrare in uno stato di profondo rilassamento. A quel punto non dov
ete far altro che
dedicare tutta la vostra attenzione al vostro sistema stereofonico dell'intuizio
ne. Cominciate con
la cosa pi semplice: guardate gi e accertatevi che sia collegato alla corrente!
Adesso cercate il pulsante di accensione e pigiatelo. Se tutto sembra funzionare
, sintonizzatevi
sulla stazione radio della vostra guida o Angelo. Se non sapete su quale canale
sta trasmettendo,
fate riferimento alle informazioni localizzate al livello del vostro inconscio:
c' un programma
che vi consentir di accedere alle stazioni di pi facile ascolto. Una volta trovato
il vostro
canale
1.
Se avete seguito tutti i miei consigli e il segnale non ancora nitido, tor
nate alla vostra
mente e analizzate gli altoparlanti del vostro sistema stereofonico d'intuizione
. I cavi sono
collegati? Controllate con attenzione, soprattutto le eventuali rotture o sfilac
ciamenti - i due
capi devo essere ben collegati ai morsetti dello stereo.
2.
Se i collegamenti sembrano perfetti e tutto quanto acceso, forse il probl
ema risiede
nella vostra capacit di ricezione. Qualcuno ha l'abitudine di prendere tutto cos s
ul serio che
dimentica come si fa a giocare. Se pensate di far parte della categoria delle pe
rsone con
problemi di ricezione, ovvero che manifestano poca ricettivit, seguite con attenz
ione i punti 3
e 4.
3.
Se talvolta sperimentate un problema di percezione, potr essere utile resta
rsene
semplicemente coricati e dimenticare completamente i propri problemi, almeno per
qualche
breve istante. Forse il canale di ricezione subisce l'interferenza dei segnali p
rovenienti dalla
stazione dell'intuizione personale. Nessun problema: rilassatevi ulteriormente,
lasciandovi
affondare nel ricordo dell'ultima volta che vi siete veramente divertiti.
4.
Se non riuscite a ricordare l'ultima volta in cui vi siete divertiti per d
avvero, forse c'
bisogno di qualche aggiustamento a livello dei vostri bisogni vitali fondamental
i. Andate a
vedervi una commedia qualsiasi. Leggetevi qualcosa di divertente o cominciate a
fare un po' di
musica con degli amici!
5.
Se non fate parte di quel
si fa a
divertirsi, posate subito questo
o... Non l'avete
ancora fatto? Noooo? Be', allora
po', invece di
continuare a prestare attenzione
a ordinarvi di
non farlo!
6.
Continua a non funzionare, allora vorrei che riusciste a scovare una voci
na nella vostra
testa capace di dirvi sempre cosa dovete fare, sapere, qualcosa del genere "Mang
ia un po' di
verdura!", "Sistemati i capelli", o ancora "Non uscirai di casa vestito cos, vero
?". O per finire,
il mio preferito: "E cos e basta!". Prendete queste voci, ovunque siano, e qualsi
asi cosa
sembrino, e mettetele da parte, o meglio ancora, lasciatevele alle spalle, rinch
iudetele in una
piccola bolla che scompare lontano. Via!
Va meglio adesso?
ragione al mondo per cui sarei andato in palestra. Inoltre, sapevo come tirarmen
e fuori: mi sarei
diviso in due, di modo che "l'altra parte" di me stesso potesse occuparsi della
faccenda: dovevo
soltanto restare calmo e immaginare che quello "stress" se ne stesse andando. Ma
la stessa voce
ha ribadito con tono assai deciso: VAI IN PALESTRA!. Ho risposto seccato: Ok, hai v
into
tu!, mi sono alzato e sono andato in palestra. Quando sono arrivato l, c'erano gi a
lcuni miei
amici, abituati ad allenarsi la mattina presto. Ho sorriso e li ho salutati con
un cenno della
mano. Ma tutti hanno continuato a fare come niente fosse, quasi fossi diventato
invisibile. Con
una scrollata di spalle ho cercato una macchina libera, dirigendomi verso lo ste
pper su cui ero
solito allenarmi. E invece il mio corpo ha continuato ad avanzare (come se non n
e avessi pi il
controllo) finch non mi sono imbattuto in una nuova macchina dotata di cardio-fit
ness. Ho
predisposto il visore di modo che mostrasse il battito cardiaco e le calorie bru
ciate e ho
cominciato a correre. Nel giro di cinque minuti ero gi inzuppato di sudore. Sono
in buona
forma e non mi capita mai di sudare molto cos rapidamente. Un istante dopo una vo
ce in me
mi ha detto: Chiudi gli occhi. Intuitivamente ho compreso che stavo per imparare e
sperimentare qualcosa di nuovo, e ho prestato ascolto a quel consiglio. Dopo ave
r chiuso gli
occhi, la stessa voce ha ripreso: Disegna un ologramma di te stesso. Prima ancora
che la voce
avesse finito di pronunciare quelle parole, di fronte a me c'era un ologramma di
me stesso, nel
bel mezzo di quello che sembrava un cielo nero. Mi sono avvicinato a quella mia
visione quel
tanto che bastava per toccarla, e ho percepito una luce bianca, una sorta di pol
vere scintillante, e
qualcosa che oscillava. Era un altro me stesso: il mio s superiore, il mio s del c
uore (o
comunque vogliate chiamarlo). Il mio s superiore stava elaborando quell'ologramma
di me
stesso! Ricordo benissimo che subito dopo mi sono messo a lavorare su quell'olog
ramma,
tirando via dei fili, ripulendolo e limitandomi ad acquisire consapevolezza di c
i che stavo
osservando.
Poi, da dietro quell'ologramma, e cio dalla profondit di quella sorta di cielo ner
o, sono emersi
numeri (frequenze) che si sono diretti volando al mio ologramma. Alcune parti de
ll'ologramma
si sono illuminate, ed proprio l che si sono dirette le frequenze, dove ce n'era
bisogno.
Poi sono apparse dal nulla alcune delle mie guide (mia nonna, Einstein, il mio c
ane, Giacomo,
Ges, il Buddha e gli angeli), e li ho sentiti pronunciare queste parole: Adesso gi
ochiamo un
po'. Ho avuto l'impressione che ci sedessimo tutti quanti attorno a una tavola ro
tonda al cui
centro c'era il mio ologramma. Tutti intorno c'erano gli altri, compreso il mio
s superiore, ed
eravamo tutti l per lavorare insieme. Nell'ologramma che mi veniva mostrato non c
'era
nessuna differenza tra loro e me: eravamo tutti uguali, giacch provenienti dalla
stessa fonte
d'amore. Poi ho sentito nuovamente la voce che mi diceva: Vai in pace. Ed stato a
quel
punto mi sono reso conto che le mie gambe stavano ancora correndo e che un mio b
raccio,
quello vero, fisico, si era spostato rapidamente all'indietro, andando molto pi l
ontano delle sue
capacit normali, e aveva afferrato un "oggetto" che sembrava essere la pace stess
a. L'ho preso
e l'ho lasciato cadere direttamente sull'ologramma. Nel momento stesso in cui gl
iel'ho
consegnato, l'ologramma ha perso la sua forma stazionaria ed precipitato in quel
cielo nero,
scomparendo e trascinando con s tutto quanto.
Per la prima volta da quando li avevo chiusi, ho
omento stato
come se facessi il primo respiro della mia vita.
n pace, a mio
agio. Non ero affatto certo di cosa fosse appena
alla macchina e
ho visto che erano passati 40 minuti. Non potevo
quadrante e ho
potuto accertare che in quei 40 minuti avevo bruciato 800 calorie! Era impossibi
le, e allora ho
riesaminato tutto il lavoro fatto: il computer non mostrava nessun segno di erro
re, il battito
cardiaco era accelerato passando da 105 a 190 e fino a 210...
Ho lasciato la macchina e ho cercato uno dei miei amici, qualcuno che potesse sp
iegarmi cosa
era successo, ma tutti quanti hanno continuato a fare come se non mi vedessero.
Ho provato a
chiamare qualcuno al telefono, ma sono stato prontamente interrotto, perch i miei
interlocutori
non riuscivano a sentire nient'altro che un vago "bla-bla".
Sono davvero onorato di aver potuto sperimentare un risveglio talmente incredibi
le! In seguito
qualcuno mi ha chiesto se potessi tornare indietro e sperimentarlo nuovamente, a
l che ho
risposto: Certo! ancota tutto qui!. E senza neppure pensarci, la mia mano si diret
ta verso
una forma alla sinistra del mio corpo, l'ha afferrata e mi ha nuovamente donato
pace e interezza.
.'
CAPITOLO 22
La figura del dottor Mark Dunn, mio carissimo amico ed ex collaboratore ai miei
seminari di
Energetica della Matrice, vi sar ormai ben nota, cos come la sua propensione per l
e
disavventure. La sua carriera di chiaroveggente professionista non era cominciat
a certo sotto i
migliori auspici. Oggi Mark riesce a percepire cose di cui le persone comuni non
sono
minimamente consapevoli, e spesso con precisione straordinaria. Ma non sempre st
ato cos!
Quando Mark cominci a studiare con me, pi di una decina di anni fa, come lui stess
o
ammette non era in grado di vedere, sentire o percepire nulla di pi di quanto com
unemente
accessibile ai nostri cinque sensi. Quando gli fornivo informazioni di carattere
clinico che non
avevo ottenuto attraverso i normali strumenti a disposizione della medicina uffi
ciale, ci restava
immancabilmente di stucco. Saltava su ed esclamava (sulla base delle tipica reaz
ione scettica
che la mente conscia manifesta nei confronti dei dati ottenuti attraverso metodi
o canali non
convenzionali): Come diavolo fai a saperlo? Non provare nemmeno a dirmi che l'hai
"sentito"
perch una cosa che mi fa letteralmente infuriare!.
Uno dei punti di svolta nell'evoluzione della sua consapevolezza fu il frutto de
lla nostra
partecipazione a un seminario elementare d'iniziazione al percorso sciamanico o
viaggio
interiore.
diana (come
Subito dopo aver partecipato al suo primo corso d'iniziazione sciamanica, Mark r
icevette la sua
prima "guida interiore": un'alce dei cartoni animati, e non era neppure quella p
i famosa!
Quella guida di tanto in tanto dava a Mark informazioni apparentemente utili. Ma
c'era soltanto
un piccolo problema: buona parte delle cose che giungevano a Mark attraverso que
l
sono sol
una
Nell
rive
completamente sbagliate. Nel verso conclusivo della canzone, la guida riceve fin
almente la
domanda chiave: Com' possibile che molte delle cose che mi hai detto si siano dimo
strate
assolutamente campate in aria?. Ebbene, la guida Clyde era un alcolizzato che sta
va
semplicemente inventandosi delle cose. Ecco perch molto meglio mettere alla prova
questi
spiriti guida, tanto per accertarsi che non abbiano alzato il gomito! Nel percor
so spirituale
all'illuminazione uno dei primi test da superare consiste proprio nello sviluppo
di un sano
spirito critico. Questo insegnamento presente nelle pi svariate forme in tutte le
tradizioni
misteriche di cui ho fatto esperienza.
Le informazioni ricevute devono sempre essere verificate attraverso ogni possibi
le mezzo. Nel
corso di tale processo occorre evitare l'autocompiacimento, e in tal modo se ne
trarranno grandi
vantaggi, aggiungendo nuove dimensioni alle esperienze della propria vita. Detto
ci, occorre
anche ribadire che non bisogna lasciarsi scoraggiare n rinunciare. Inoltre, mai s
upporre che ci
che sappiamo o percepiamo come reale costituisca una realt assoluta. Sviluppando
la propria
capacit di percepire in modo nuovo e inconsueto spesso constateremo che la realt,
o ci che
supponiamo tale, si trasforma e cambia sotto i nostri stessi occhi.
Pi o meno nello stesso periodo in cui Mark incontr quella sua prima guida presero
a
verificarsi altri strani fenomeni. Talvolta, mentre il dottor Dunn stava parland
o con un cliente,
percepiva bolle o sfere blu intermittenti che prendevano a interagire con la sua
anatomia. Non
fidandosi ciecamente (e ne aveva ben d'onde!) di quelle sue iniziali intuizioni
psichiche, se per
caso Mark
vedeva una bolla blu che si posava sulla spalla del suo cliente, gli chiedeva se
avesse un
particolare problema da quelle parti. Nella maggior parte dei casi la risposta e
ra un deciso:
No!. Ma le cose cominciarono ad andare meglio - molto meglio -- col passare del te
mpo.
Come gi detto una infinit di volte, dobbiamo acquisire consapevolezza di ci che sti
amo
osservando senza mai dare per scontato che quella informazione sia valida o in d
efinitiva
importante. Per dirla altrimenti, come ci ricorda il Vangelo, non giudichiamo sec
ondo le
apparenze, ma con giusto giudizio (Giovanni 7:24). E ci significa seguire il fluss
o
dell'energia cos come si manifesta in quel preciso momento.
Dopo aver dedicato qualche tempo a quel fenomeno delle "bolle blu", Mark decise
che era
venuto il momento di fare qualcosa per migliorare l'accuratezza delle sue percez
ioni. Un giorno
entrai nel suo studio e lo trovai rannicchiato su una carta anatomica del corpo
umano con un
pendolo che oscillava, tenuto tra l'indice e il medio della sua mano. Stava pazi
entemente
ponendo delle domande precise, con risposta inequivocabile "s" o "no", circa il s
uo prossimo
paziente, prima ancora che si presentasse fisicamente per il suo appuntamento. E
ci sottolinea
un altro aspetto importante: opportuno che troviamo o scopriamo il nostro metodo
personale
per ottenere le informazioni e le intuizioni di cui abbiamo bisogno. C' chi si se
rve dell'analisi
della tensione muscolare, chi dei pendoli, chi dell'immaginario dei sogni, del s
ogno cosciente,
del viaggio sciamanico, della meditazione o di altri metodi ancora. opportuno es
plorare
prendendosi il tempo di scoprire che cosa fa al caso nostro. E un processo che c
omporta
inevitabilmente molti tentativi o errori, ma gradualmente, nel giro di un anno c
irca,
l'accuratezza comincia a migliorare decisamente. Giacch Mark verificava sistemati
camente
qualsiasi indicazione cui fosse giunto intuitivamente, in quel suo tentare di pr
evedere di cosa
soffrissero i suoi clienti non c'era pi nessun rischio n possibilit di fare una bru
tta figura. In
tal modo Mark si costru una zona franca concettuale in cui pot far crescere costan
temente il
suo talento,
Forse qualcuno dei lettori non creder affatto negli angeli. Ebbene, neppure il mi
o amico Mark
aveva una gran fiducia nella loro esistenza. Dopotutto, non ne aveva mai visto u
no, e di certo
nessun angelo gli aveva mai salvato la vita. Mark aveva sentito un sacco di stor
ie in proposito,
ma non aveva mai sperimentato coscientemente la presenza di un angelo. Pregava,
meditava e
supplicava, ma nessun angelo aveva mai fatto la sua comparsa. E cos un giorno dec
ise di
farsene uno. Dopo aver scelto come procedere, raccolse su Internet tutto quello
che poteva
trovare in materia di angeli. Nel corso delle sue ricerche si imbatt soprattutto
nell'arcangelo
Gabriele, cos decise che il suo angelo personale si sarebbe ispirato proprio a lu
i.
Intraprendendo un profondo processo meditativo, Mark prese a interagire con il c
ampo morfico
dell'universo. Attraverso l'intenzione concentrata, cerc di "canalizzare" gli sch
emi di energia
tazione tantrica memorizzano nei minimi dettagli le forme della divinit prescelta
. Col passare
del tempo, attraverso profonde pratiche di concentrazione e meditazione sulla fo
rma della
divinit, sviluppano la capacit d'interagire con essa, in modo del tutto analogo a
una
simulazione di realt virtuale. Alla fine, l'adepto di questa sorprendente discipl
ina in grado di
percepire la forma della divinit con la stessa chiarezza con cui vede un tavolo o
una sedia, e
pu interagire liberamente con essa. Michael Talbot discute questo processo nel su
o libro
Mysticism and the New Physics.
GABRIELE SI MATERIALIZZA
Guardandosi intorno alla ricerca di qualcosa che potesse risultare utile, il suo
sguardo si pos
sulla sua versione personale dell'arcangelo Gabriele, che in quel momento sembra
va essere
carponi, intento a mangiarsi un sandwich al burro di arachidi e
m*
Capitolo 22 - Il piccolo libro delle grandi avventure di Mark - 253
Per Mark quello fu l'inizio di un corso intensivo sugli aspetti della visione du
alistica della
realt. Sono certo che riuscirete a capirmi alla perfezione: quando nel tuo incons
cio stabilisci
regole in virt delle quali polarizzi o suddividi la realt, creando degli opposti,
cosa ottieni
all'opposto degli angeli, cio dall'altra parte del percorso della luce, tanto per
dire? Esatto,
proprio cos: il tuo presentatore televisivo preferito ti far da cerimoniere per un
a versione
pazzesca e ultraterrena di Rischiatutto! Se in senso relativo esistono degli ang
eli, l'espressione
del dualismo
deve completarsi con dei demoni. Rullano i tamburi e squillano le trombe: ecco q
ui leoni, tigri e
demoni, si salvi chi pu!
Mark cominci a percepire la presenza di spiriti malefici in ognuno dei clienti co
n cui si
trovava a lavorare. Per qualche tempo la sua pratica medica assomigli pi all'esorc
ismo che a
qualsiasi altra cosa gli avessero mai insegnato all'universit di medicina. Mark s
i ritrov
talmente preso in quella fase del suo processo di crescita spirituale che, a un
certo punto, un
altro sedicente guerriero spirituale chiese il suo aiuto per praticare un esorci
smo su una intera
setta di spiriti malefici che passavano il loro tempo a possedere gli umani. Qua
ndo nella tua vita
cominci a vedere cosa del genere, non c' pi bisogno di andare al cinema, vero?
Per qualche mese Mark si dedic completamente all'equivalente clinico di una guerr
a spirituale.
Nelle culture primitive, cos come nel pensiero sciamanico, la possessione da part
e di uno
spirito pu essere la causa della manifestazione di una malattia o di un disagio.
Nel nuovo
testamento tale concezione fa puntualmente la sua comparsa ogni qualvolta Ges gua
risce i
malati, scacciando gli spiriti che li possiedono. Per qualche tempo Mark adott un
modello
analogo della realt, potremmo dire d'ispirazione sciamanica. Ovunque volgeva lo s
guardo
c'erano degli spiriti malefici in agguato!
Ma alla fine, anche quell'andarsene in giro brandendo una spada immaginaria con
cui
combattere le forze invisibili del male, perse il suo fascino. Inoltre, qualcuno
l'avr gi intuito,
continuando su questa strada si pu letteralmente impazzire! Ricorderete ci che ho
gi
sottolineato in altre pagine di questo libro: il concetto stesso di sovrapposizi
one permette la
coesistenza di tutte le possibilit. Non appena scegliamo un particolare modello p
ercettivo della
realt, prendiamo a osservarne l'esistenza, con tutti i suoi mutevoli aspetti, att
raverso la lente
delle credenze che abbiamo scelto di adottare. In pratica, vedremo esattamente c
i che ci
aspettiamo di vedere sulla base delle limitazioni del nostro modello individuale
e culturale.
Se ci che stiamo vedendo o sperimentando nella nostra vita non ci piace, cambiare
prospettiva
e attendersi i cambiamenti pi opportuni rappresenta un modo eccellente per cominc
iare a
trasformarla, di modo che le esperienze che ci offre siano pi piacevoli. Mark si
rese infine
conto che le sue percezioni potevano essere considerate una sorta di caleidoscop
io. Se non gli
piaceva quel che vedeva, o percepire le cose in quel modo non risultava utile, n
on doveva fare
altro che cambiare la portata della sua percezione. Proprio come succede in un c
aleidoscopio,
sufficiente manipolare i controlli a nostra disposizione per far comparire sotto
i nostri occhi
schemi completamente diversi.
Quando Mark smise di attendersi un particolare risultato, e si limit a rilassarsi
, cominci a
credere che qualsiasi cosa si fosse manifestata o avesse incontrato nel momento
successivo si
sarebbe rivelata utile specificamente a quella situazione. Se si ritrovava in un
a realt scomoda,
o non particolarmente utile, si poneva automaticamente la seguente domanda: Se do
vessi
vedere qualcosa che pu essere veramente di aiuto per questa persona, in questo pr
eciso
momento, che cosa potrebbe essere?. In tal modo la sua consapevolezza si centrava
gradualmente nel suo cuore e restava in attesa della successiva manifestazione.
Cos facendo
rinunci al bisogno di giudicare o di analizzare le informazioni, il che cambi la n
atura e il
carattere globale dei suoi incontri.
Con ogni probabilit stata proprio questa la lezione pi grande che Mark mi ha offer
to: se non
ti piace ci che la tua esperienza attuale di vita ti sta offrendo, discendi nello
spazio sacro del
tuo cuore, e da quella condizione particolarmente vantaggiosa, chiediti: Se doves
si
ricominciare da capo, e sperimentare una vita migliore, a che cosa assomigliereb
be, che cosa
sperimenterei?. Dobbiamo avere fiducia nell'universo, essere certi che ascolter la
nostra
supplica interiore e quindi osservare in che modo la vita prende a trasformarsi.
I miracoli sono
ovunque, tutto intorno a noi: dobbiamo soltanto aprire gli occhi e saperli ricon
oscere!
CAPITOLO 23
Il dottor M.L. Rees, mio amico e mentore, era solito portare sul petto un grosso
cristallo,
proprio all'altezza in cui si trova il cosiddetto "chakra del cuore", almeno sec
ondo alcuni sistemi
di credenze e culture religiose.1 Gli oggetti di cui si serviva erano le "armoni
che", come aveva
battezzato i suoi congegni basati sui cristalli. Di norma si trattava di un cris
tallo principale,
collegato energeticamente a tutta una serie di congegni, debitamente programmati
e anch'essi a
base di cristalli, che teneva nel suo studio, situato nel pi improbabile dei post
i, e cio a Sedan,
in Kansas. Secondo la sua concezione, tutti quei congegni potevano essere progra
mmati con
una loro specifica intenzione, come per esempio guarire o curare alcune specific
he patologie o
problematiche.
Il dottor Bill Tiller, esperto in energie sottili e psico-energetica, spiega inv
ece come effettuare
l'imprinting di semplicissimi congegni elettrici attraverso una intenzione menta
le
specificamente programmata, di modo che eseguano determinati compiti - come per
Mervin Rees scopr la linea temporale sfenoidale e i punti riflessi relativi a mus
coli, organi e
ghiandole nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Nel 1955 cominci a praticare i
n quel di
Sedan, Kansas, e nel 1956 prese a sviluppare la tecnica sacro-occipitale. Nel 19
74 fu nominato
direttore della Sacro Occipital Research Society International, e nel 1980 intro
dusse una nuova
tecnica originale, la cosiddetta Soft Tissue Orthopedic, che lo port infine allo
sviluppo del
metodo della armoniche. Si veda Maeda Shigeru, Chiropractk in fapan, 1996, http:
//
www.asahi-net.orjp/-xf6s-rned/eoverview.htrnl. Si veda inoltre Association Cultu
relle
Chiropractk Team, "The First European AK Meetings, 1976-1978", su The Internatio
nal
Journal ofApplied Kinesiology and Kinesiologic Medicine, numero 20 (primavera 20
05),
http://www.kinmed.com.
IPffiMPIIH!
durante la Seconda Guerra Mondiale. Tali congegni emettevano un segnale che ragg
iungeva le
trasmittenti a terra, rendendo cos possibile distinguere gli aerei amici da quell
i nemici.
Successivamente Rees studi l'osteopatia e la chiropratica, diplomandosi in entram
be le
discipline. Ma non contento di quei risultati, nel corso dei successivi quarant'
anni svilupp
molte innovazioni creative e tecniche di cui si sarebbero serviti altri medici,
e che si sarebbero
dimostrate concretamente utili per alleviare le sofferenze dell'umanit. Alcune de
lle cose
scoperte e sviluppate da Rees sono davvero ai confini tra realt e magia, e in cer
ti casi
sembrano realmente provenire da reami magici.
Per certi versi Tiller e Rees sono personaggi assai simili: entrambi pionieri ne
lle loro discipline,
sempre alla ricerca di risposte che potessero ampliare i confini ristretti delle
concezioni
tradizionali. Proprio come Tiller, Rees sapeva che molte delle cose che stava sp
erimentando
non potevano essere spiegate attraverso le sue conoscenze in campo medico o inge
gneristico.
Deciso a cambiare quello stato di cose, elabor un proprio metodo di crescita e sc
operta
personale. Ci lo port a contatto con i segreti e le tradizioni di molte culture, s
oprattutto avuto
riguardo agli aspetti nascosti dell'esistenza. In una occasione mi confid che, do
po anni e anni
di frustrazioni e sforzi personali, era finalmente giunto a un importante passo
avanti, grazie al
quale poteva concretamente vedere le forze e l'energia con cui stava lavorando.
Rees ha
continuato a servirsi delle capacit acquisite per moltissimi anni per guarire e c
onfortare tutte le
persone che chiedevano il suo aiuto.
Rees mi ha addestrato personalmente, insegnandomi la sua tecnologia basata sui c
ristalli, che
come gi detto ha voluto chiamare "armoniche", Harmonics. Inoltre, mi ha introdott
o
personalmente nell'ordine dei guaritori, di cui si prendeva personalmente cura,
guidandoli nel
loro training. Tale organizzazione era chiamata ISHO, acronimo per Organizzazion
e
Internazionale per la Salute Sistemica, e aveva come scopo la guarigione dei ma
Ianni e delle sofferenze che affliggono l'umanit. Una volta Rees mi spieg che avre
bbe potuto
recarsi in qualsiasi ospedale, e se gli fosse stato concesso di passare dieci mi
nuti con ognuno
dei pazienti, l'avrebbe letteralmente svuotato. Non saprei dirvi se ci corrispond
a al vero, ma
una cosa certa: nel corso del periodo durante il quale ho avuto il privilegio di
studiare con lui,
ho testimoniato e realizzato personalmente cose straordinarie.
Per esempio, il mio primogenito Nate cominci a soffrire fin dalla nascita di bron
chite, asma e
allergie. In pratica, era soggetto a frequenti episodi di polmonite che affligge
vano il suo gi
debole corpo con regolarit, all'incirca ogni due mesi. Le cose non erano migliora
te n con la
medicina convenzionale n con gli approcci eternativi, cosicch avevo cercato di acc
umulare
ogni possibile conoscenza che potesse permettermi di giungere a una soluzione, o
almeno
alleviarne la pena. Avevo letto qualsiasi volume, compresi quelli pi inconsueti,
e studiato
qualsiasi bizzarra tecnica mi fosse capitata sotto tiro. Grazie a Dio la bibliot
eca della mia scuola
di chiropratica disponeva di un gran numero di volumi sulle dottrine alternative
, o forse sarebbe
meglio dire sul sapere arcano. Fu stato proprio l che m'imbattei per la prima vol
ta nel volume
di Rees The Art and Practice of Chiropractk. Incapace di decifrarne il significa
to, lo chiamai
direttamente presso il suo studio, e con mia grande sorpresa fu proprio lui a ri
spondere al
telefono. Gli chiesi se potessi porgli qualche domanda, e dopo aver ottenuto il
suo gentile
consenso, gli spiegai: Dottor Rees, non mi aspettavo di trovarla al telefono. Sto
leggendo il
suo libro e mi sembra proprio che lei venga da un altro pianeta.... Rees ridacchi
e comment:
Be', potrebbe essere, giovanotto....
Chiacchierammo per un po' e alla fine mi fece questa proposta: Senta, facciamo co
s: se riesce
a raccogliere un manipolo di studenti, verr gi a insegnarvi tutto quanto personalm
ente. Fu
cos che lo invitai a Dallas, dove organizzammo un corso per alcuni studenti che a
vevano
interessi simili al mio. La mia scuola di chiropratica era sicuramente progressi
sta, ma di
certo non fino a quel punto, cos ci radunammo presso una sua dependance, ovvero i
l vicino
Holiday Inn.
Come gi detto, Rees aveva creato un sistema chiamato Harmonics. Aveva cercato un
po' in
tutto il mondo, raccogliendo gemme preziose e diversi altri oggetti che potevano
essere
utilizzati come ricettacolo di energie guaritrici. Queste strutture armoniche po
tevano essere
dalle etichette
enigmatiche e alcuni dei congegni ideati da Rees. Quegli oggetti si trasformaron
o nei simboli
del mio risveglio a una nuova dimensione delle tecniche di guarigione e conoscen
za.
Quando ero all'universit, nel corso di uno dei miei turni di pratica all'ospedale
, una giovane
venne a farsi visitare e per qualche motivo scelse proprio me. Quando le chiesi
dei motivi che
l'avevano indotta a fare ricorso alle cure mediche, mi confid che, pur non essend
o incinta, non
aveva mestruazioni da otto mesi. Giacch aveva soltanto 25 anni, poteva trattarsi
di qualcosa di
grave.
Dopo aver effettuato una visita approfondita, con eccezione dell'esame ginecolog
ico, cominciai
a concentrarmi su come avrei potuto aiutarla. Mentre la paziente giaceva supina
sul lettino, io
presi a frugare nella mia valigetta alla ricerca di qualcosa che m'ispirasse. La
mia mano fu
attratta da uno dei cristalli del dottor Rees, che aveva una base di plastica di
un bel color
turchese brillante con sopra un grande cristallo di quarzo forma di piramide. No
n sapendo che
altro fare, e disponendo di limitate opzioni cliniche, afferrai la base di quel
congegno e puntai la
cima della piramide di cristallo in direzione del basso ventre della donna.
Cercando di formulare un piano d'intervento, presi a far ruotare il congegno com
piendo
lentamente dei cerchi sul corpo della paziente. Continuai per un paio di minuti
finch la
giovane cominci a contorcersi e agitarsi sul lettino. Non ero certo di ci che stes
se
sperimentando, ma vista l'espressione del suo viso e il linguaggio del corpo, no
n doveva essere
completamente sgradevole. Non appena quel fenomeno giunse all'apice, la paziente
mi
comunic che le sue mestruazioni erano ricominciate in quel
preciso momento, mentre si trovava sul lettino. Non avevo nessuna idea di come f
osse potuto
accadere, ma ovviamente la cosa m'indusse a sviluppare un sempre pi profondo risp
etto per
quell'approccio medico assolutamente poco convenzionale.
Non ne seppi pi niente per qualche tempo. Ma sei mesi dopo ricevetti una chiamata
nel mio
nuovo ufficio, nel Montana, dove mi ero trasferito subito dopo essermi diplomato
alla scuola di
chiropratica. Dall'altra parte del filo c'era un membro del Texas Chiropractic B
oard che,
venendo subito al sodo, mi spiego: Giovanotto, lei nei guai!. Venne fuori che il m
edico con
cui stavo parlando era il fidanzato della paziente con il problema di mestruazio
ni di cui sopra, e
non era affatto compiaciuto dei risultati da me ottenuti.
mente indicato che un eccesso o una carenza di forza nervosa in quella zona pote
va essere
all'origine di disturbi patologici. Inoltre, intervenendo sulle vertebre cos da p
rodurre eventuali
ripercussioni neurali, si liberavano la forza vitale e il flusso d'informazioni
in direzione dell'area
interessata da quella nervatura, ristabilendo cos le funzioni e le condizioni ide
ali degli organi
relativi.
Ha mai sentito parlare di D.D. Palmer? ( il fondatore della chiropratica!) gli urla
i, e subito
dopo riagganciai. Non ne ho mai pi sentito parlare. Suppongo che quel tizio si fo
sse
semplicemente riguardato i suoi testi scolastici, o che magari la sua ragazza av
esse accettato
che quei bizzarri congegni dotati di cristalli facessero parte dell'arte della c
hiropratica, mentre
lui non voleva nemmeno sentirne parlare e preferiva chiuderla l.
I lettori potrebbero pensare che si tratti di un caso isolato, ecco perch voglio
condividere
alcuni altri episodi che riguardano la medesima tecnologia. Il primo che mi vien
e in mente
riguarda un uomo che venne da me con una lombalgia acuta talmente dolorosa che n
on c'era
nulla che potessi fare, almeno nell'ambito dei parametri della normale chiroprat
ica. Decisi
d'improvvisare, misi mano alla borsa contenente gli aggeggi del dottor Rees e fu
i attratto da un
arnese di un bel colore blu, quasi fluorescente, sulla cui base erano disposte q
uattro piccole
piramidi di quarzo. Questo dovrebbe funzionare, pensai tra me e me.
Condussi quel paziente sofferente in una stanza tranquilla e buia, sul retro del
mio studio, lo
feci coricare a faccia in gi su un lettino, quindi posi la base plastica piatta d
el congegno
all'altezza delle sue vertebre lombari, spensi la luce e me ne andai. Pi o meno t
re quarti d'ora
dopo andai a vedere come si sentiva, e con mia grande sorpresa costui mi disse c
he il dolore era
completamente sparito! A dimostrazione di quella sua affermazione, si alz da solo
e assunse la
posizione eretta, cosa che prima non si sarebbe neppure sognato di fare. Sul suo
viso si era
dipinto un gran sorriso.
Afferr la mia mano pieno di gratitudine e disse commosso: Grazie, dottore. Lei fa
davvero
miracoli!. Gli spiegai subito che
non avevo fatto proprio niente e che non avevo idea del come e del perch si fosse
sentito
subito meglio. In seguito, quando raccontai a Rees di quell'episodio, ne rise di
cuore. Il
congegno di cui mi ero servito in quella occasione in effetti doveva servire da
"Acchiappafantasmi". Mi sentii un perfetto idiota! Continuavo a ignorarne il motivo, per av
eva
funzionato. Rees comment: Forse quel suo problema era provocato da uno spiritello
invadente!.
Ancora un ultimo dettaglio a proposito di quello stesso caso: quando il paziente
si alz dal
lettino alla fine del mio trattamento, il suo alito aveva un netto odore alcolic
o che non avevo
percepito al suo arrivo. Si tratta del tipico alito che associo ai diabetici, il
cui corpo produce
troppi chetoni. Ci lascia ipotizzare che nel corso di quel trattamento fosse avve
nuto anche un
cambiamento a livello biochimico.
Ennesimo episodio che concerne gli strumenti ideati dal dottor Rees: una volta r
icevetti un
uomo che soffriva da tempo immemore di un dolore cronico ai talloni e alla piant
a dei piedi.
Aveva provato di tutto, senza successo. Imbaldanzito dai risultati ottenuti in p
recedenza,
sistemai un altro di quegli strani congegni sulla parte inferiore della sua schi
ena, e gli chiesi
semplicemente di rilassarsi. Come c'era da aspettarsi, dopo circa una ventina di
minuti mi
spieg che si sentiva davvero strano, come se stesse galleggiando al di sopra del
suo stesso
corpo. Lo feci alzare e gli chiesi di camminare avanti e indietro per lo studio.
Fummo entrambi
fissati dai cristalli. In tal modo creava una matrice inter-dimensionale, ovvero
un congegno
capace di accedere alle dimensioni dell'iperspazio.
Ebbi peraltro qualche problema allorch il lavoro di Rees cominci a sembrarmi estra
neo e in
qualche modo perturbante. Cominciai a sperimentare una certa sfiducia e sentii c
he era
meglio che non mi servissi pi di quel genere di strumenti, e cos feci. Poi, un gio
rno, accadde
qualcosa di strano.
Stavo viaggiando con un amico dagli straordinari poteri psichici, e mi trovavo d
alle parti di
Livingston, in Montana. Il cielo era coperto e c'era una grande nuvola circolare
che sembrava
seguire la nostra auto. Il mio amico medium ne dedusse che si trattava di una na
vicella aliena.
Poi aggiunse che possedevo qualcosa a cui erano interessati. In effetti, avevo c
on me uno dei
congegni di Rees programmato per lavorare con energie spirituali ed energetiche.
Lo porsi
prontamente al mio amico che comment: Perfetto, Richard, sto comunicando con il ca
pitano
della navicella aliena sopra di noi e dice che questa tua tecnologia gli piace. Pu
oi tenertela,
feci io per tutta risposta.
Molti anni dopo le intelligenze angeliche che talvolta mi danno consiglio mi spi
egarono che era
venuto il momento di proporre una nuova versione della tecnologia di Rees. Ragio
n per cui mi
furono fornite istruzioni dettagliate relative al modo in cui avrei potuto crear
e una sorta di
software energetico che qualcuno potrebbe definire immaginario. L'angelo (o qual
siasi altra
cosa fosse) mi spieg: Vogliamo che tu li chiami "moduli", ti guideremo passo per p
asso
affinch tu possa costruirli. Rieccoci: tutta questione di fiducia sta a te decider
e. Mark e io
decidemmo che fosse meglio avere fiducia, e dedicammo un bel po' di ore alla rea
lizzazione di
ci che gli angeli avevano auspicato.
Alla fin fine Mark e io ci ritrovammo a fissare degli schemi geometrici sacri in
corporati in
conoscenza cabalistica e schemi di fisica quantistica sistemati in griglie. Fu q
uello il nostro
modello di partenza. Avevamo libri su minerali e gemme, con belle illustrazioni
a colori e
descrizioni accurate, e cominciammo a sfogliarli in attesa che attraverso la nos
tra
forme virtuali di angeli e altri esseri, le domande erano poste in questi termin
i: Chi vuole
intervenire in questo punto del diamante?. Tali forze traggono spunto dall'energi
a del vuoto e
sono ideate per sistemarsi strategicamente secondo la forma auspicata, cos da ade
mpiere alle
istruzioni ricevute per il completamento del software.
In sostanza, stavamo sviluppando una tecnologia inter-dimen- sionale che, prende
ndo spunto da
uno spazio del campo di punto zero, creava un ponte concettuale dall'immaginario
al reale. Tra
l'altro, in fisica quantistica ci descrive un complesso coniugato di un numero in
cui il meno
uno rappresenta la qualit immaginaria, e poi c' anche il vero valore, o qualit. Mol
tiplicando i
due, il componente immaginario si annulla e si ottiene un vero vettore, ovvero u
na coordinata
dello spazio-tempo. E proprio questo il modo in cui opera questa tecnologia ener
getica. una
tecnologia spirituale che pu essere progettata, realizzata e riprodotta.
Ed proprio servendosi degli stessi principi che Bob, uno dei miei studenti, prod
uce i suoi
moduli. Bob infermiere diplomato, lavora in ospedale e sperimenta liberamente l'
Energetica
della Matrice e i Moduli, al punto che viene spesso definito il "Mago della Matr
ice". Riesce ad
accedere a una finestra dimensionale e ne estrae ci che percepisce, fiducioso che
l ad
attenderlo ci sia proprio ci di cui ha bisogno. Esprimendosi attraverso l'autenti
ca autorit del
suo magnanimo centro del cuore, Bob afferma semplicemente: Crea un Modulo per que
sto
problema di salute, cosa o circostanza. Quindi, afferrando la tecnologia virtuale
appena creata
con la mano destra, la attiva e la installa nel punto preciso in cui viene guida
to dalla sua
consapevolezza percettiva. Non potrebbe essere pi semplice di cos. E qual la sua p
rima
tecnica? La FIDUCIA!
Ecco quindi come procede Bob: Creazione - In questa fase fai riferimento al pote
nziale creativo
della mente. Attesa e fidu
eia - A un certo punto cominci a percepire che nella tua mano si sta creando qua
lcosa. Se non lo
percepisci, devi comunque avere fiducia nella sua presenza. Installazione - Quan
do pronunci la
formula dell'installazione, vedi o sai intuitivamente dove collocare il modulo.
Attivazione - A
questo punto il modulo dotato di una sua intelligenza ed pronto a eseguire il su
o compito. E
estremamente facile!
Il processo ideato da Bob una bomba! Pur essendo semplicissimo, estremamente pot
ente. Si
pu fare ricorso al materiale che funziona davvero bene e rinunciare a quello che
non si
dimostra altrettanto efficace.
Le mie guide mi hanno spiegato che ci sono angeli quantistici provenienti dalla
diciassettesima
dimensione che si occupano della realizzazione di questo genere di materiale. Po
tete crederci o
meno, per me irrilevante. Dopo aver insegnato a una infinit di partecipanti ai mi
ei seminari il
sistema dei Moduli, il campo morfico della loro realt si accresciuto, acquisendo
potenza
inaudita!
Peraltro, si tratta di qualcosa di assolutamente non indispensabile per chiunque
non abbia la
mentalit del medico o non abbia diretto bisogno di servirsi di questo metodo. Ma
comunque
divertente! Il nocciolo della questione giocare con questi fenomeni e nutrire fi
ducia. E pur
sempre possibile imparare a farlo a titolo preventivo, cosicch, nel caso s'incapp
i in qualche
pericolo, ci sar gi qualcosa da cui prendere spunto. Cos facendo lavori sui muscoli
della fede
nelle cose in cui hai speranza, sebbene non siano direttamente percepibili.
E possibile realizzare Moduli seguendo il mio metodo, ovvero a livello di creazi
one mentale, o
limitarsi ad avere fiducia. Quest'ultima tecnica potrebbe rivelarsi essere la pi
adatta al caso
vostro. Per riassumere, ecco come funziona: per prima cosa si crea il modulo, qu
indi lo si attiva
e infine lo si installa. E tutto! Occorre avere fiducia nelle informazioni prese
nti tra gli spazi. In
realt, non c' bisogno di sapere un bel niente. Occor
re semplicemente avere fiducia nel fatto che gi tutto a posto, e che l'esito sar i
l migliore
possibile. Alla fin fine lo strument pi utile la fiducia. Ragion per cui se propri
o questo il
vostro problema, la fiducia, sar opportuno che vi creiate un modulo, chiamato fid
ucia, da cui
trarre l'energia necessaria. Scoprirete da soli quanto possa essere utile!
Il modo in cui ognuno decide di realizzare il proprio modulo si basa sulla conos
cenza e sulle
capacit intuitive individuali. Qualcuno potrebbe dirsi: Non posso farcela, e poi re
ndersi
conto che invece vero il contrario. Altri potrebbero pensare di esserne assoluta
mente capaci,
per poi constatare che non lo sono affatto. E infine c' chi potrebbe azzardare: Ch
iss, forse
possibile, magari devo solo applicarmi un po'..., oppure: Devo costruirmi un modul
o grazie a
cui capire cosa vuol dire il dottor Bartlett!.
Ecco cos' accaduto di recente a uno dei miei studenti di Energetica della Matrice
:
Ieri il padre di mio genero stato portato all'ospedale a causa di un dolore lanc
inante alla
schiena, dov'era stato operato due settimane prima, accompagnato da gonfiore. Qu
ando sono
giunti all'ospedale, i medici hanno comunicato ai familiari che probabilmente si
trattava di un
coagulo di sangue, soprattutto visto e considerato che era posto sul lato sinist
ro. Era quel
gonfiore a causare il dolore alle nervature delle gambe. Mia figlia mi ha inform
ato dell'accaduto
proprio mentre lo portavano a fare una risonanza magnetica. Allora ho praticato
i due-punti per
vedere di cosa si trattasse, e mi subito sembrato che non ci fosse nessun coagul
o di sangue.
Ho immaginato che quel gonfiore fosse una sorta di liquido che si riassorbiva pr
ontamente nel
suo corpo senza effetti collaterali. Poi ho fatto ricorso a una sorta di Modulo
che avevo
scaricato dall'etere e che ho installato nella zona del gonfiore. Ho percepito c
hiaramente che ci
avrebbe risolto ogni possibile congestione.
La sera, quando mia figlia tornata a casa, mi ha raccontato che la risonanza mag
netica aveva
mostrato unicamente la presenza di un po' di liquido, che per si era prontamente
riassorbito nel
suo corpo.
BD
CAPITOLO 24
A proposito di manifestazioni.
C' chi nasce mago e chi invece deve lavorarci. Se vieni al mondo con la capacit di
far
apparire determinate cose, con ogni probabilit finirai per riuscirci. Per le pers
one che hanno
accumulato una gran mole di risorse inconsce, tutto pu dipendere da come vengono
trattate, e
cio se le loro possibilit trovano riscontro nel mondo. Per certi versi, in realt no
n c' nessun
"io" e non c' nessun "mondo". Costruire un certo rapporto con la salute, l'amore
o persino la
capacit di eseguire guarigioni su se stessi e gli altri richiede la realizzazione
di riferimenti utili
coerenti. Quando hai gi testimoniato esempi di buone relazioni, o forse ne hai co
struite alcune
tu stesso, molto pi facile riconoscere gli elementi da riporre nel calderone dei
desideri,
cosicch la magia comporti i risultati voluti. Forse la potremmo definire "congrue
nza"?
Per potersi trovare congruenti con le condizioni magiche della possibilit, occorr
e pensare e
percepire secondo il linguaggio della magia, altrimenti non succeder niente o ben
poco. Mi
viene in mente un film di Clint Eastwood intitolato Volpe di Fuoco. Clint impers
ona un
maggiore dell'aeronautica statunitense inviato in Unione Sovietica con l'incaric
o di rubare un
avanzatissimo prototipo di caccia sovietico. Clint riesce a impossessarsene e a
decollare senza
troppe difficolt. Ma non appena in volo, viene inseguito da un secondo prototipo
sovietico.
Quando Clint prova a colpire il suo inseguitore con un razzo, fallisce, ma alla
fine si ricorda che
per riuscirci deve pensare in russo. Qualsiasi forma di successo o impresa carat
terizzato da un
suo specifico linguaggio e sintassi.
Per poter riuscire dobbiamo pensare e parlare nel linguaggio specifico del gioco
, ovvero della
realt virtuale che stiamo cercando di
Ges disse: Poich a chi ha sar dato e a chi non ha sar tolto anche quello che ha.1 Perc
h
mai disse qualcosa del genere? Ecco la mia interpretazione: quando siamo convint
i di "non
avere", starno costantemente istruendo la nostra mente inconscia di modo che si
concentri e
contribuisca ulteriormente alla convinzione su cui ci stiamo concentrando. Se pr
endiamo
l'abitudine di pensarla cos, c'imbatteremo in un numero crescente di situazioni c
he
corrisponderanno esattamente a ci su cui ci stiamo concentrando. Cos facendo dimos
treremo
la potenza della nostra condizione di apparente impotenza. In pratica, finiamo p
er attrarre ci
che non possediamo o non vogliamo.
Uno dei modi pi semplici di cominciare a manifestare una nuova esistenza con para
metri
completamente nuovi consiste nti abbandonare tutto ci che provoca attrazione o pol
arit
rispetto a ci che non vogliamo. In sostanza ci rendiamo conto che tutto ci si basa
su una
equazione della coscienza. Se c' un elettrone, che una particella con carica nega
tiva, la sua
forza trova equilibrio nel protone, che ha carica positiva. Analogamente, per og
ni fotone c' un
anti-fotone. Quando tali cariche sono in equilibrio, otteniamo un flusso continu
o, una polarit
carica che origina movimento. E quando siamo nella corrente, non ci rendiamo nep
pure conto
della presenza della coppia fotone/anti-fotone.
Quando abbiamo avuto abbastanza di tutto ci che non abbiamo, non pi necessario che
la
pensiamo in quel modo. Possiamo passare alla condizione dell'avere, che rapprese
nta l'antitesi,
o antiparticella, di ci che non abbiamo. L'equazione dell'avere e del non-avere a
ssolutamente
analoga alla coppia fotone/anti-fotone, che produce il gravitone. Quando uniamo
le condizioni
deh"avere/non avere, otteniamo una carica bilan
1.
Matteo 13:12.
ciata e non facciamo pi caso alla presenza della dualit. Sperimentiamo unicamente
il flusso
del movimento tra le cariche o forze opposte. L'espressione equilibrata di quest
i due estremi
rappresenta la forza elettromotrice che siamo soliti chiamare Vita. La vita ha i
suoi alti e bassi
perch ci rappresenta uno spin equilibrato, ovvero la presenza di una corrente.
Quando rinunciamo alle distinzioni da cui hanno origine una infinit di dualismi,
smettiamo di
resistere al flusso della vita. Se riduciamo la resistenza al flusso della luce
in quanto
informazione, stiamo evocando la mia versione della legge dell'OM. Allorch smetti
amo di
resistere al flusso, ovvero al volgere degli eventi, la forza e la velocit della
corrente
s'intensificano e, al manifestarsi di una corrente pi intensa, quello che potremm
o anche
definire chi, o forza vitale, si magnetizza e s'intensifica.
Non appena intensificata la forza vitale, il momento ideale per cominciare a mon
itorare
pensieri, sensazioni e impulsi inconsci osservandoli un po' pi da vicino. Avendo
a disposizione
pi energia, diventa possibile concentrarsi sull'intenzione, cos da manifestare nel
la propria vita
cambiamenti meravigliosi e per certi versi magici. Ma possiamo anche manifestare
ci che non
vogliamo. E questo un ottimo motivo per mantenersi in una sorta di stupore infan
tile e di
neutralit benevola.
Comunque sia, ci che manifestiamo non scaturisce dalla dimensione della nostra me
nte
conscia. Se la nostra capacit di manifestare ci che vogliamo derivasse dalla dimen
sione della
mente conscia, non faremmo altro che sperimentare il prodotto dei nostri pensier
i, un momento
dopo l'altro, proprio sotto i nostri occhi. Nella maggior parte dei casi il nost
ro atteggiamento
mentale non interamente positivo o negativo, o almeno non in modo continuativo.
Di
conseguenza, se dipendesse dal conscio, nel corso del tempo i risultati finirebb
ero
probabilmente per bilanciarsi. Se gli esiti positivi e negativi dovessero manife
starsi in modo
uniforme, il guadagno netto sarebbe approssimativamente pari a zero.
nostri desideri? Proprio come nel caso della coppia fotone/anti-fotone, i nostri
pensieri si
uniscono, ovvero si raggruppano in consci/inconsci.
L'energia del pensiero inconscio risiede quindi nel campo morfico o potenziale q
uantistico della
mente inconscia. Giacch nel considerare qualsiasi desiderio abbiamo che fare con
le
condizioni appaiate dell'avere/non-avere, la relativa energia deve finire da qua
lche parte. Ne
consegue che se acquisiamo l'abitudine di concentrarci su ci che vogliamo, l'ener
gia della
carica o polarit opposta, la condizione del non-avere, si accumuler sotto forma di
potenziale
nel campo inconscio.
Sheldrake considera il campo morfico come un database universale sia per le form
e organiche
(viventi) sia per quelle astratte (mentali); un campo interno e tutto intorno a
una unit morfica
che organizza la caratteristica struttura e lo schema di attivit del campo a ogni
livello di
complessit. Il termine "campo morfico" include i campi morfogenetici, comportamen
tali,
sociali, culturali e mentali. I campi morfici sono modellati e stabilizzati attr
averso la risonanza
morfica con precedenti unit morfiche di carattere analogo, soggette all'influsso
di campi dello
stesso
All'inizio del libro ho detto che l'Energetica della Matrice dispone di un enorm
e campo morfico
che permette, con un minimo sforzo, di accedere a un campo unificato della cosci
enza. Penso
valga la pena ribadirlo, visto che proprio questo il segreto della manifestazion
e. Infatti, grazie
a tale potente dinamica di gruppo i desideri e le capacit disponibili vengono amp
lificate per il
bene collettivo di tutte le persone implicate. Tale campo esiste gi, e per trarne
beneficio
sufficiente collegarvisi. Allorch si attinge al campo morfico dell'Energetica del
la Matrice, si
ottengono risultati molto pi potenti e affidabili.
Quando investiamo una gran mole di energia nel manifestare qualcosa, un ammontar
e eguale di
energia appaiata deve essere accumulato sotto forma di potenziale distruttivo o
non-manifesto.
Di conseguenza, quando immagazziniamo inconsciamente l'energia del non-avere e
colleghiamo una carica emotiva - paura - a quei pensieri/sensazioni, in pratica
abbia
2.
Sheldrake, www.sheldrake.org/Resources/glossary.
Cercher di spiegare in che modo funziona la matrice, almeno per quello che mi rig
uarda, ma
mi rendo ben conto che ognuno ha un suo modo peculiare di connettersi a essa, ra
gion per cui il
modo in cui entra in relazione con la matrice potrebbe essere assai diverso dal
metodo degli
altri praticanti (e ci probabilmente dovuto al fatto che ognuno di noi ha prospet
tive e
background differenti). Ecco perch bisogna sperimentare e trovare personalmente i
l modo
migliore per farlo funzionare. E ben raro che io abbia in mente un risultato spe
cifico. Se ti servi
dell'Energetica della Matrice soltanto per manifestare ci che vuoi specificamente
, limiti il suo
potenziale perch sar confinato dalla tua capacit d'immaginazione. In sostanza, ci im
pedisce
o preclude che possa scaturirne qualcosa di MEGLIO rispetto a ci che ti stai pros
pettando.
Prendiamo per esempio
di cosa sto parlando). La forma di per se stessa non ha importanza. Ci che conta
essere
convinti che quello schema proprio l davanti, anche nel caso non si riesca a visu
alizzarlo in
qualche modo. (Come Richard ricorda spesso, praticare l'Energetica della Matrice
tutta una
questione di fiducia: pi ti autoconvinci, pi acquisisci potenza). Sapendo che quel
lo schema
proprio l davanti a me, cerco di toccarlo (di solito fisicamente, protendendo le
mani) cos da
trovare un punto di esso che mi dia una sensazione di rigidit, blocco, durezza, o
che comunque
sia diverso dal resto. Poi cerco un secondo punto di quello stesso schema che in
tensifichi quella
stessa sensazione, di modo che io giunga a percepire la connessione tra i due pu
nti. Fatto ci
lascio che tutto precipiti a livello del cuore e permetto ai due punti di trasfo
rmarsi in qualcosa di
pi utile, qualcosa da cui derivi una sensazione migliore della precedente. Tale p
rocesso si
dimostrato capace di produrre condizioni finanziarie migliori e pi proficue. Non
so (e non ho
bisogno di sapere) in che modo tutto ci accada: potrebbe semplicemente essere al
di l delle
mie capacit di comprensione. Ma pi non so, pi potente mi sembra essere. L'aspetto p
i
importante davvero lo sviluppo di una forte fiducia.
EO
gnetizzati nella nostra personale orbita del "divenire". Quando dimoriamo nel fl
usso che
potremmo definire sentirsi a proprio agio e aver fiducia nella corrente, diamo v
ita e
manteniamo una corrente energetica che va in direzione opposta alla paura e alla
lotta. Ci
dovuto al fatto che alimentare coscientemente un desiderio, una volont, la realt o
pposta ovvero proprio ci che non vogliamo si manifesta anch'essa per via della coniugazi
one di fase.
'
Tale corrente opposta pu interferire con le nostre visualizzazioni creative, con
le affermazioni
e le aspirazioni costruttive. In tal modo dilapidiamo preziosa energia spiritual
e e psichica. Ne
consegue che abbiamo meno energia per manifestare e alimentare il fulcro della n
ostra
intenzione creativa. Uno dei modi migliori per manifestare ci che vogliamo consis
te proprio
In questa nostra cultura, molti di noi sembrano credere che affinch succeda qualc
osa sia
assolutamente necessario darsi ulteriormente da fare. Peraltro, pi facciamo, pi ri
maniamo
impegolati nel bisogno di fare, avere ed essere. Quando abbiamo bisogno di avere
una certa
cosa per poter essere certi che "va tutto bene", stiamo facendo un errore. La mi
a figlioletta,
afflitta da una forma di autismo, nei momenti di scompiglio o di turbamento emot
ivo (s, le
succede ancora molto spesso) solita ripetersi: Stai bene, stai benel. La sua dolce
vocina mi
ricorda immancabilmente il fatto che nell'universo tutta una questione di Amore.
Ci stiamo
evolvendo perch "evolvere"
vogliamo che la nostra vita cambi direzione, sar opportuno issare le vele dell'in
tenzione e
sfruttare al meglio la direzione del vento.
Uno dei modi pi conosciuti per determinare la direzione del vento consiste nell'i
nfilarsi un dito
in bocca, alzarlo in aria e farlo girare un po' finch non si percepisce da che pa
rte tira la
corrente. La stessa cosa pu essere fatta anche a livello mentale: sufficiente sme
ttere subito di
leggere, posare il libro e sollevare il dito indice. Successivamente lo facciamo
ruotare,
descrivendo un cerchio completo, sondando le sensazioni ricevute finch non percep
iamo un
cambiamento a livello personale o interiore. Sarebbe inutile perdere tempo ad an
alizzare la
sensazione, sar sufficiente trovare una direzione che contribuisca a uno stato d'
animo
assolutamente positivo. Una volta colta la direzione di quella sen
sazione, per sfuggire alla secca emotiva che ci tiene prigionieri, trascinandoce
ne mentalmente
fuori, non dovremo far altro che seguire la direzione in cui ci spinge quel vent
o.
cambiamento avvenuto.
Se l'avrete fatto con tutto il cuore, eseguendo l'esercizio con la massima atten
zione alle
percezioni, la vostra vita cambier. Mi sono gi servito di questa tecnica una infin
it di volte e
sono sempre stato piacevolmente sorpreso dal modo in cui alcuni degli schemi che
caratterizzavano da lungo tempo la mia esistenza ne siano stati rapidissimamente
trasformati!
Nel momento stesso in cui eseguite questo esercizio, il cambiamento gi avvenuto.
In quel
balenare cosmico lo spazio e il tempo non esistono pi.
Leggendo queste pagine vi siete ripetutamente imbattuti nei racconti dei cambiam
enti
straordinari avvenuti applicando questi principi; ebbene, potete fare esattament
e la stessa cosa e
ottenere gli stessi risultati fantastici in qualsiasi aspetto della vostra esist
enza. Non dovete
affatto preoccuparvi di ci che dovete fare, perch qui il fare non c'entra per nien
te. State
soltanto imparando un nuovo genere di capacit grazie alla quale
sapete come accedere ed evolvere nella vostra personale comprensione dei segreti
della matrice.
Ecco come uno dei nostri praticanti certificati ha dimostrato tale processo di m
anifestazione:
spansione della
mia percezione al di l del tempo e dello spazio, e sono entrato in una modalit d'e
ssere in cui la
mia presenza in un universo assolutamente eccentrico si trasformata nel mio mode
llo preferito
di realt. Quanto segue accaduto all'ora di pranzo durante uno di quei giorni dell
a Matrice
perfettamente ordinari.
Me ne stavo seduto al ristorante quando un gruppo di partecipanti al seminario c
he avevano gi
ordinato mi ha invitato a unirsi a loro. Dopo aver dato una occhiata al men, ho o
ptato per un
hamburger e un'insalata. Ma al momento di ordinare, il cameriere mi ha informato
che le
insalate era finite. Io, per, ho sentito che non era proprio cos, ho alzato la man
o come se fosse
un'antenna, tanto per vedere se potevo trovare qualcosa, e in un battibaleno ho
davvero
percepito qualcosa: potevo persino vederla nella mia mano. Cos ho chiamato nuovam
ente il
cameriere, e
mostrandogli la mano, gli ho detto: Guardi! proprio qui, nel palmo della mia mano
. Ce n'
ancora, per favore, me ne pu portare un piatto?. Brontolando, costui si diretto in
cucina.
Qualche minuto dopo tornato al nostro tavolo e mi ha riferito che il cuoco aveva
guardato
bene dappertutto, ma d'insalata non ce n'era davvero pi. Ed stato a quel punto ch
e i signori
che mi avevano gentilmente invitato alla loro tavola hanno cominciato a perdere
la pazienza per
via della mia ostinazione. Li ho rassicurati, spiegando che ero assolutamente ce
rto che le mie
percezioni erano giuste: se quell'insalata l'avevo trovata, percepita e vista, n
essuno al mondo
poteva convincermi del contrario. Era quella la mia nuova realt, migliorata e cor
retta. Un
istante dopo mi sentii dire dal cameriere: Entra in cucina e gira a sinistra. C' u
na grande
vetrinetta, e vicino una pi bassa. In quella pi bassa, dietro il contenitore bianc
o, l la mia
insalata!. Mugugnando ancor pi di prima, il cameriere torn in cucina. Tre minuti do
po ne
usc con un gran bel vassoio, per me e per tutti gli altri, che fino a quel moment
o avevano avuto
soltanto qualche patata lessa. Ovviamente il cameriere era stupefatto e continua
va a ripetersi:
Incredibile, era proprio l doveva aveva detto!. Sapevo senza sapere -- senza neppur
e aver
messo piede in cucina -- e avevo avuto assoluta fiducia in ci che si sarebbe infi
ne manifestato.
SPEZZARE LE CATENE
Per certi versi ci creiamo noi stessi i nostri problemi. Servendoci del Potere A
ssoluto
dell'intenzione universale, creiamo le forme apparenti dei nostri problemi in mo
do da poter
vivere una esistenza interessante. Robert Scheinfeld, autore dell'opera Busting
Loose from the
Money Game, descrive proprio il processo attraverso il quale creia
, subisca i dovuti
aggiustamenti e sia disponibile per la nostra prossima impresa o simulazione del
la realt.
Ecco un esempio di manifestazione magica cos come descritto da una delle mie stud
entesse,
che davvero una maga provetta:
ney Game, il libro che lo stesso Bartlett avrebbe menzionato nel corso di uno de
i seminari a cui
avrei poi partecipato). Mentre cominciavo a sperimentare alcune delle idee dell'
Energetica della
Matrice, ho sentito crescere in me una eccitazione straordinaria. In quel frange
nte i nostri affari
andavano cos cos per via dei nuovi algoritmi di Google, che stavano influenzando
negativamente il traffico sui nostri siti, e i nostri introiti erano scesi a un
minimo storico. Non
avrebbe potuto esserci un momento pi adeguato! Ci che stavo leggendo mi colmava di
un
rinnovato senso di speranza. Pur non sapendo come, sentivo che mi veniva offerta
una chiave
-- non relativamente alle mie preoccupazioni, ma capace di provocare un cambiame
nto nella
mia percezione consapevole.
Quello stesso giorno, verso sera, ho avuto una visione interiore, una sorta di g
riglia verde
spiraleggiante che fluttuava nel mio campo visivo. Hmm... E che cosa avrei dovut
o farci?
Poteva essermi utile? Al che ho ripensato alle parole del dottor Bartlett e ho p
rovato a
sperimentarla attraverso la tecnica dei due-punti, come descritto nel libro. E c
os ho creato un
primo punto all'interno di quella spirale che intendeva rappresentare i nostri s
iti web, e un
secondo punto che rappresentava Google. Ricordo che me ne stavo l, nel mio uffici
o, con le
mani in aria, gesticolando, tutta presa a connettere punti, come un'alchimista f
olle. C'erano cose
simili a dei ragnetti che saltavano fuori dai pi diversi punti di quella griglia
e che se andavano
di qua e di l pieni di entusiasmo. La cosa si ben presto trasformata in una danza
affascinante,
tanto che, se fosse entrato qualcuno e mi avesse visto all'opera, avrebbe potuto
pensare che
stessi dirigendo un'orchestra invisibile. L'intero processo durato circa tre o q
uattro minuti, e
l'ho trovato davvero divertente. E poi, caspita, stavo solo giocando un po', qui
ndi, quali danni
avrei mai potuto fare? Ma proprio qui che la faccenda si fatta interessante: una
dozzina di
ore dopo mi sono seduta davanti al computer per dare una occhiata al traffico su
i nostri siti
web. Be', c'era qualcosa che davvero sembrava sbal
nell'ufficio del mio collega, che anche il mio partner, e gli ho spiegato che le
cose erano
cambiate, e per sempre! Subito dopo ci siamo organizzati per partecipare a uno d
ei seminari del
dottor Bartlett e non abbiamo pi smesso di praticare l'Energetica della Matrice.
La natura
dell'"esistenza Fase-2" e l'arte della trasformazione che caratterizza l'Energet
ica della Matrice
hanno tutta l'aria di funzionare in perfetta armonia. Ogni elemento interconness
o e non c'
nulla che non sia raggiungibile: tutto sta nel come e quando si sceglie di "tras
formare la propria
percezione consapevole", cos da rendersi conto di ci che gi qui o da immaginare che
si
manifesti, di modo che possa farlo. Spero che chiunque legga di questa nostra es
perienza possa
intuire in che modo gli eventi futuri possono influire su presente e passato, e
comprendere che
tutto interconnesso. Sono convinta che lavorare con i concetti di griglie e mode
lli, vivificati
attraverso immaginazione, intenzione e intuizione, costituisca davvero uno strum
ento efficace.
Giocando con questi fattori evochiamo la magia, perch la mente conscia non pu inte
rferire,
intaccare e misurare ci che non sembra esserci.
SB
Terra stato distrutto, ma poi viene ricostruito e rimontato pezzo per pezzo prop
rio com'era
prima.
Pi potenziamo e attiviamo il reostato del nostro potenziale di consapevolezza, pi
facilmente
possiamo accedere alle dimensioni magiche in cui vigono leggi naturali diverse c
he ci
consentono di intervenire secondo modalit che normalmente considereremmo miracolo
se. Ma
la vera natura dei miracoli assolutamente compatibile con le leggi della natura.
qualsiasi cosa. Solo che potrebbe volerci una vita intera per capire come fare d
eterminate
cose!.3 Ma allora, perch aspettare una vita intera? Tra ci che pensiamo di poter o
di non
poter fare non ci sono barriere concrete, quindi trascendiamo tali barriere imma
ginarie e
cominciamo subito: sotto con i miracola.
Abrams, Albert: nato a San Francisco nel 1863, Abrams stato il fondatore della r
adionica,
metodo diagnostico e terapeutico delle patologie del corpo basato sulle frequenz
e vibrazionali.
Diplomatosi all'Universit della California, Abrams scrisse diversi trattati medic
i e alla fine fu.
riconosciuto come specialista delle patologie del sistema nervoso. Abrams si ded
ic alle sue
ricerche nel corso dell'intera carriera, giungendo a scoprire che le malattie po
tevano essere
misurate in termini di energia, e a tale scopo ide l'oscilloclasta, strumento dot
ato di manopole
di calibrazione attraverso il quale poteva identificare e misurare le reazioni e
l'intensit delle
malattie nei campioni di sangue.1 Si veda anche oscilloclasta, radionica.
tivo.
venti equazioni con venti incognite, basate sui quaternioni e su un'algebra del
genere. Olivier
Heaviside e altri le ridussero all'algebra vettoriale e alle quattro equazioni a
ttualmente
conosciute. Ma lo stesso Maxwell, prima della sua morte, stava gi riscrivendo le
equazioni,
intendendo sbarazzarsi dei quaternioni proprio per via della implicita difficolt
della loro forma.
Le attuali equazioni vettoriali, insegnate all'universit con la denominazione di
"equazioni di
Maxwell", sono in realt il prodotto del troncamento della teoria di Maxwell opera
to da
Heaviside. Fare ricorso all'algebra tensoriale dell'elettrodinamica non ci resti
tuisce appieno la
teoria elettromagnetica dei quaternioni cos come elaborata da Maxwell nel 1865.2
Si veda
anche Heaviside, Oliver; Maxwell, James Clark.
2.
Ibid, p.7\l.
3.
Thomas E. Bearden (1997), http://www.cheniere.org/techpapers/Annotated%Glossary.htm.
4.
Merriam-Webster's Collegiate Dictionary, 1V ed., sub voce "archetypes"; Mi
ke Adams, a
cura di, Survey Results Reveal the Most Trusted Healtli News Websites and Persona
lities,
NaturalNews.com (9 aprile 2008), http://www. naturalnews.com/.
American Scientists, nonch membro emerito dell'Alpha Foundation Institute for Adv
anced
Study. Bearden un concettualista teorico, attivo nell'ambito dello studio dell'e
lettromagnetica
scalare, dell'elettrodinamica avanzata, della teoria dei campi unificati, dei fe
nomeni e delle armi
energetiche sviluppate dal KGB, dell'energia gratuita dei sistemi, della guarigi
one
elettromagnetica tramite Fazione dei campi unificati dell'elettrodinamica estesa
di Sachs-Evans,
nonch dello sviluppo del potenziale umano. E conosciuto soprattutto per i suoi la
vori sulla
teoria dei sistemi a potenziale elettrico sovra unitario, sulle armi basate sull
'elettromagnetica
scalare ed energetiche, nonch sull'impiego del tempo in quanto energia sia nei si
stemi
energetici sia nelle interazioni corpo-mente.5
Braun, Wernher von: uno dei primi scienziati ad aver sviluppato la tecnologia de
i razzi,
pioniere delle esplorazioni spaziali dagli anni '30 fino agli anni '70.6
Broglie, Louis de: fisico e matematico francese, si dedic principalmente allo stu
dio delle
diverse applicazioni delle meccaniche ondulatorie: la teoria elettronica di Dira
c, una nuova
versione della teoria della luce, la teoria generale dello spin delle particelle
, le diverse
applicazioni delle meccaniche ondulatorie nell'ambito della fisica nucleare, ecc
etera. Pubblic
diversi articoli e lavori in proposito, nonch oltre 25 volumi riguardanti gli spe
cifici campi delle
sue ricerche. Nel 1929 l'Accademia Svedese delle Scienza gli confer il Nobel per
la fisica, per
la sua scoperta della natura ondulatoria degli elettroni, lavoro pubblicato origi
nariamente nel
1924 quale tesi di dottorato con il titolo di Recherches sur la thorie de quanta.
Nell'ultima
porzione della sua carriera, de Broglie si occup dello sviluppo di una spiegazion
e causale delle
meccaniche ondulatorie che intendeva contrapporre all'interpretazione meramente
probabilistica
di Born, Bohr ed Heisenberg, in cui la teoria meccanico-quantistica aveva un ruo
lo prominente.
De Broglie ebbe anche un ruolo fondamentale nello sviluppo della cooperazione sc
ientifica a
livello internazionale.7 Si veda anche mare di Dirac.
5.
Bearden, http://www.cheniere.org/books/excalibur/glossary/0l4edited.htm.
6.
Marshall Space Flight Center, Biografia di Wernher von Braun, http://
history.msfc.nasa.gov/vonbraun/bio.html.
7.
Nobelprize.org, Biography, http://nobelprize.org/nobel_prizes/physics/laureates/1929/broglie.bio.html.
Campo energetico di punto zero: nella teoria dei campi quantistici, la radiazion
e
elettromagnetica pu essere rappresentata sotto forma di onde che attraversano lo
spazio alla
velocit della luce. Tali onde non sono per qualcosa di sostanziale, ma semplici in
crespature di
uno stato teoricamente definito campo. Tali onde portano peraltro energia e mome
nto, e ognuna
di essa ha una specifica direzione, frequenza e polarizzazione. Ogni onda rappre
senta quindi
una "modalit di propagazione del campo elettromagnetico". Il campo di punto zero
rappresenta
il minor stato energetico di un campo, ovvero il suo stato fondamentale inferior
e, ma diverso da
zero. Secondo la fisica quantistica, lo spazio intero dovrebbe brulicare di flut
tuazioni
elettromagnetiche di punto zero, cos da creare un oceano universale di energia di
punto zero.
Tale fenomeno attribuisce al vuoto quantistico una struttura complessa che pu ess
ere sondata
sperimentalmente, per esempio attraverso L'effetto Casimir". Il termine "campo d
i punto zero"
viene talvolta impiegato quale sinonimo di condizione di vuoto di un singolo cam
po
quantizzato. Il campo elettromagnetico di punto zero viene approssimativamente c
onsiderato un
mare di energia elettromagnetica di background che colma il vuoto dello spazio.8
Si veda anche
effetto Casimir.
8.
Ibid.
9.
Campo di torsione: lo spin quantistico dello spazio vuoto, gli effetti coerenti
su larga scala dello
spin del mare di particelle virtuali. Conosciuto anche come campo spinoriale, ca
mpo di assioni,
campo di micropleptoni. Le prime ricerche in questo ambito furono compiute da Al
bert
Einstein ed Elie Cartan nel corso degli anni '20. Oggi quel lavoro definito ECT
(teoria di
Einstein-Cartan). Tali campi sono generati dallo spin classico o dalla densit di
momento
angolare (a livello macroscopico) di qualsiasi oggetto caratterizzato da uno spi
n. Lo spin
(rotazione intorno al proprio asse - in meccanica quantistica il momento angolar
e intrinseco) di
un oggetto determina la polarizzazione di due coni spaziali, corrispondenti al c
ampo di torsione
sinistro e al campo di torsione destro. A livello atomico, lo spin nucleare, cos
come l'insieme
dei movimenti atomici, potrebbe essere all'origine di campi di torsione, il che
implica che tutti
gli oggetti possano generare un loro campo di torsione. Tali campi sono interess
ati dalla
distanza, si distribuiscono istantaneamente nello spazio, interagiscono con gli
oggetti materiali
scambiandosi informazioni e quindi spiegano fenomeni come la telepatia e la foto
cinesi.
Campo morfico: il campo all'interno e tutto intorno una unit morfica, che organiz
za la
struttura caratteristica e lo schema di attivit del campo a qualsiasi livello di
complessit. Il
termine campo morfico
10. Institute ofHeartMath, Science of the Heart: Exploring the Role of the
Heart in Human Performance (2009), n. 4, http://www.heart-math.
org/research/science-of-the-heart-head-heart-interactions.html. ll.Patent Storm,
U.S. Patent
6548752: system and methodfor generating a
torsion field, brevetto registrato il 15 aprile 2003, http://www.patentstorm.
Collasso della funzione d'onda: definito anche collasso del vettore di stato o r
iduzione del
pacchetto d'onda, il collasso della funzione d'onda uno dei due processi in virt
dei quali i
sistemi quantistici evolvono nel corso del tempo sulla base delle leggi della me
ccanica
quantistica. Il concetto venne introdotto originariamente da Werner Heisenberg n
el suo lavoro
sull'indeterminazione, e successivamente postulato da John von Neumann quale pro
cesso
dinamico indipendente dell'equazione di Schrdinger.15
Coscienza del cuore: nella nostra societ la maggior parte della gente concentrata
a livello
della testa, ovvero del cervello, secondo la credenza errata che sia quella l'or
igine della
coscienza. Nel modello
13. Tor Norretranders, matematico danese, citato in James Oschman, Energy Medici
ne in
Therapeutics and Human Performance, Butterworth-Heine- mann, Boston, 2003; Ponder
ings
and Learnings, http:/ www.craniosacral-path.com/blog (di prossima pubblicazione M
acro
Edizioni).
14. Dictionary ofScience and Technology, V ed., Christopher G. Morris, a cura di
, sub voce
coherence.
15. Claus Kiefer, On the Interpretation of Quantum Theory: From Copenhagen to the
Present Day (ottobre 2002), http://anciv.org/abs/ quant.ph/0210152.
16.
17.
Erich
tanglement", con un'altra persona o aspetto di noi stessi su cui abbiamo scelto
di concentrarci.
Quindi, dopo aver effettuato il collegamento dei due punti e aver compreso che a
livello di
fisica quantistica l'atto stesso delle misurazione comporta un cambiamento nei r
isultati ottenuti,
lasciamo semplicemente andare, come se si trattasse di un sasso che precipita in
uno stagno.
Immaginiamo altres di lasciar andare la necessit di ottenere risultati fisici e sp
erimentiamo
un'onda in espansione tra i due punti. Quando pratichiamo l'arte dei due-punti,
ci affidiamo a un
nuovo paradigma circa tutto ci che possiamo fare o a cui possiamo accedere attrav
erso la
modalit sensoriale del tatto. Se continuiamo a praticare su base quotidiana, ben
presto
cominceremo a intrawedere la realt nascosta e la complessit che si cela dietro il
velo degli
eventi quotidiani. Non potremo pi definirci vittime delle circostanze, anzi, ci a
ssumeremo
piena responsabilit del nostro uso creativo dell'energia universale.
Effetto Casimir: ampiamente citato quale prova che sottostante al nostro univers
o ci sia un mare
di vera energia di punto zero. Nel 1947 il fisico Hendrik Casimir ebbe l'opportu
nit di discutere
di tale ipotesi nel corso di una passeggiata con Niels Bohr. Secondo Casimir, Bo
hr borbott
qualcosa circa l'energia di punto zero, sottolineandone la pertinenza. Ci indusse
Casimir ad
analizzare gli effetti di tale energia nel problema dell'attrazione tra due last
re metalliche
parallele, poste nel vuoto e non soggette a campi elettromagnetici.19 Si veda an
che energia di
punto zero.
19. Calphysics Institute, Zero-Point Energy and Zero Point Field,: http://
www.calphysics.org/zpe.html.
20. Artificial Intelligence Lab, University of Michigan, http://ai.eecs. umich.
edu/cogarchO/common/prop/serial.html.
Elettrone: particella elementare stabile, presente in tutti gli atomi, che, nel
procedere "in avanti"
del tempo ha una carica elettrica negativa pari a 1,602 x IO19 coulomb, e uno sp
in di Yl, e una
massa di riposo di 9,11 x IO'31 kg. Se il tempo procede a ritroso, la carica del
l'elettrone (ma
non la sua massa) s'inverte, trasformandolo in positrone. Il suddetto "elettrone
" pu esistere
anche sotto forma di energia negativa, carica negativa o massa a energia negativ
a nel vuoto
stesso. In tale condizione l'energia negativa all'origine di campi energetici ne
gativi e di
potenziali energetici negativi. Il buco nel mare di Dirac creato da un tale posi
trone pu essere
manipolato tramite "anti-circuiti", cos da produrre direttamente antigravit locale
, in modo
assolutamente potente e pratico.23 Si veda anche mare di Dirac.
21.
22.
23.
Ibid.,p. 65.
Energia di punto zero: trattasi dell'energia che resta allorch da un certo sistem
a viene rimossa
ogni altra forma di energia. Tale comportamento dimostrato, per esempio, dall'el
io liquido.
Quando la temperatura viene abbassata allo zero assoluto, l'elio si mantiene liq
uido, anzich
solidificarsi, proprio in virt dell'inamovibile energia di punto zero del suo mot
o atomico. (Il
congelamento dell'elio si ottiene aumentando la pressione a 25 atmosfere). La me
ccanica
quantistica preconizza l'esistenza delle cosiddette "energie di punto zero" per
le interazioni
forti, deboli ed elettromagnetiche, casi in cui con tale termine ci si rifriferi
sce all'energia di un
sistema a temperatura T = 0, ovvero il minor livello di quantizzazione energetic
a di un sistema
meccanico-quantistico. Se si prende in considerazione il principio d'indetermina
zione di
Heisenberg, si scopre che la durata della vita di un fotone di punto zero, consi
derato come onda,
corrisponde alla distanza media compiuta soltanto da una parte della sua lunghez
za d'onda. Tale
"frammento" d'onda per certi versi diverso da un'onda planare ordinaria, ed diff
icile
giungere a una sua interpretazione.24
24. Calphysics Institute, Zero-Point Energy and Zero Point Field, http://
www.calphysics.org.zpe.html.
25.
Espressione dei quaternioni: si compone della somma di quattro termini, uno dei
quali reale,
mentre gli altri tre contengono unit immaginarie, i cui termini possono essere fo
rmulati sotto
forma di somma di uno scalare e di un vettore tridimensionale.26
Etere: l'etere (greco antico: aiOr/p) fu una figura della mitologia greca, perso
nificazione
divinizzata dell'atmosfera superiore, purificata perch respirata soltanto dagli di
dell'Olimpo.
Nelle scienze antiche e medievali l'etere rappresentava un concetto classico, ta
lvolta definito
quale quinto elemento in tutta una serie di teorie comprendenti l'alchimia e la
filosofia della
natura. In fisica, nel corso del XIX secolo, fu considerata una sostanza univers
ale, secondo un
modello teorico che la considerava il mezzo attraverso cui si trasmettevano le o
nde
elettromagnetiche, come per esempio la luce e i faggi X, analogamente al modo in
cui le onde
sonore vengono trasmesse attraverso mezzi elastici come l'aria. Si supponeva che
l'etere fosse
privo di peso, trasparente, privo di attrito, non individuabile chimicamente o f
isicamente e
capace di permeare tutta la materia e lo spazio. Tale teoria incontr crescenti cr
itiche, finch nel
1881 l'esperimento di Michelson-Mor- ley, designato specificamente a individuare
il moto della
terra attraverso l'etere, dimostr l'assenza di qualsiasi suo effetto.27
Feynman, Richard: fisico americano, stato una delle figure chiave nello sviluppo
della teoria
dell'elettrodinamica quantistica, con cui sono state poste le fondamenta di tutt
e le altre teorie
quantistiche dei campi. Nel suo approccio si combinavano la meccanica quantistic
a e la teoria
della relativit, sfruttando un metodo che implicava la rappresentazione per diagr
ammi delle
interazioni tra particelle, con conseguente
26.
Ibid.
27. The American Heritage Dictionary of the English Language, 4a ed. sub voce aet
her
physics; Encyclopedia Britannica Online, sub voce aether phyics.
28
grande semplificazione dei calcoli. Per questo suo lavoro Feynman ha condiviso i
l Nobel per la
fisica del 1965 con i colleghi Jualian Schwinger - americano - e Sin-Itiro Tomon
aga giapponese.
Fisica delle particelle: branca della fisica in cui ci si serve degli accelerato
ri per studiare le
collisioni di particelle ad alta energia che determinano le propriet del nucleo a
tomico e delle
altre particelle elementari.29
Fisica newtoniana (leggi del moto di Newton): descritte nel Philosophiae Natural
is Principia
Matematica di Sir Isaac Newton, sono le tre leggi fisiche che costituiscono la b
ase della
meccanica classica. Newton se ne serv per spiegare e studiare il moto degli ogget
ti e dei
sistemi fisici, ivi compreso il moto degli oggetti celesti e di quelli terrestri
. La prima legge,
spesso definita legge dell'inerzia, afferma che in assenza di forze un corpo res
ta in quiete o
continua a muoversi a velocit uniforme. La seconda legge afferma che se osservata
sulla base
di un sistema di riferimento inerziale, la forza eguale alla massa moltiplicata
per
l'accelerazione. La terze legge afferma che a ogni azione corrisponde sempre una
reazione
uguale e contraria.
vari allergenici) nonch il metodo Yuen, tratto dalla medicina energetica cinese (
di cui
formatore), tecnica di guarigione energetica attraverso cui riesce a individuare
28. Richard Feynman, The American Heritage Dictionary ofthe English Language, 4*
ed.
sub voce Feynman, Richard.
29.
30.
Heisenberg, Werner: fisico tedesco, stato uno dei padri fondatori della teoria q
uantistica,
formul la cosiddetta "meccanica delle matrici" e giunse alla scoperta di forme al
lotropiche
d'idrogeno. Heisenberg ottenne il Nobel per la fisica nel 1932. La sua teoria si
basava
unicamente su ci che pu essere osservato, vale a dire la radiazione emessa dall'at
omo. Non
possibile assegnare a un certo elettrone una determinata posizione nello spazio
in un preciso
istante, n seguirlo nella sua orbita, e
33.
Ibid., p. 678.
non neppure possibile ipotizzare che le orbite planetarie di cui si parla nella
teoria di Niels
Bohr esistano realmente. Le quantit meccaniche, come la posizione o la velocit, no
n
dovrebbero essere rappresentate da numeri ordinari ma da struttute matematiche a
stratte,
definite matrici, e per tale motivo Heisenberg formul la sua nuova teoria in term
ini di
equazioni tra matrici. Successivamente Heisenberg formul il famoso principio
d'indeterminazione secondo il quale la determinazione della posizione e del mome
nto di una
particella in movimento contiene necessariamente errori, il cui prodotto non pu e
ssere
inferiore alla costante quantistica h; nella teoria viene inoltre precisato che
sebbene tali errori
siano trascurabili su scala umana, nell'ambito dello studio degli atomi non poss
ono essere
ignorati.3
36.
Nobelprize.org, Biography http://nobelprize.org/nobel_prizes/physics/laureates/1932/heisenberg.bio.html.
37. Boston University School ofTheology: Anna Howard Shaw Center, Biography,
http://sthweb.bu.edu/shaw/anna-howard-shaw-center/biogra
phy?view=mediawiki&article=Nick_Herbert_%28 physicist%29.
Lasciar andare: il cervello sinistro (la mente analitica) stato da sempre defini
to la "mente
scimmia". Ecco come si pu catturare una scimmia nel bel mezzo della giungla: la t
rappola
consiste in una scatola con un
38. William A. Tiller, Science and Human Transformation: Subtle Energ.es, Intent
io-nality
buco attraverso il quale pu passare soltanto la mano della scimmia e al cui inter
no viene posto
un bel frutto. La scimmia infila la mano e afferra il frutto, ma non pu tirarla f
uori tenendolo,
perch 1 d' sioni del buco non lo permettono. La maggior parte delle scimmie non r
inuncia a
quel "premio", e continua a tenerselo stretto, finendo facile preda dei cacciato
ri. Tale analogia
definisce bene il comportamento del cervello sinistro degli umani. Non appena ab
biamo
definito certe regole, e le modalit secondo cui dovrebbero trasformarsi in realt,
siamo capaci
di trascorrere l'intera esistenza tenendoci stretti il frutto delle nostre idee
preconcette, incapaci
di lasciar andare e di sperimentare una realt molto pi vasta e aperta. Nell'Energe
tica della
Matrice i praticanti imparano a far discendere la consapevolezza a livello del c
uore, e cio a
dimorare in uno stato di coscienza non prettamente cerebrale e quindi scevro da
preoccupazioni
e giudizi. Il campo del cuore naturalmente collegato con l'emisfero cerebrale de
stro e la sua
innata intelligenza emotiva. E sulla base di quest'ultima specifica dimensione,
quella per cos
dire dell'inconscio e dei sogni, che sono state concepite e realizzate le pi gran
di idee e
creazioni umane. Ecco perch Energetica della Matrice significa "lasciar andare":
rinunciando
al bisogno di comprendere le nostre esperienze, e in particolare quelle che non
combaciano con
i nostri presupposti percettivi, possiamo iniziare ad affidarci alla consapevole
zza che trae
spunto soprattutto dalle sensazioni, e da ci che scaturisce dalla coscienza del c
uore.
Mare di Dirac: modello teorico del vuoto considerato come un mare infinito di pa
rticelle di
energia negativa. Si narra che Erwin Schrdinger sia stato il primo a essersi acco
rto che la
soluzione dell'equazione di Dirac relativa al moto degli elettroni, si traduceva
in una
componente indispensabile che poteva essere interpretata sotto forma di fluttuaz
ioni casuali di
particelle puntiformi alla velocit della luce. Schrdinger defin tale moto zitterbew
egung,
termine tedesco per "tremolio". Il positrone, ovvero la controparte antimateria
dell'elettrone, fu
originariamente concepito quale "buco" nel mare di Dirac, molto prima della sua
scoperta
sperimentale avvenuta nel 1932. Dirac, Einstein e altri riconobbero che ci era co
rrelato al
concetto di etere.40 5/ veda anche elettrone, Schrdinger Erwin.
40. Calphysics Institute, Zero-Point Energy and Zero Point Field http://www.
calphysics.org/zpe.html; commento su Dirac's Hidden Geometry, postato sul blog Not
Even
Wrong (25 settembre 2005), http://www.madi.columbia. edu/woit/wordpress/?p=262#comment-5066.
I
306 - La Fisica dei Miracoli
McMoneagle, Joe: esperto americano di visione remota, matricola 001 (372), che h
a messo a
disposizione i suoi poteri paranormali alla C.I.A., alla D.I.A., al dipartimento
per la sicurezza
nazionale, alla D.E.A., ai servizi segreti, all'EB.I., ai servizi doganali nazio
nali, al consiglio di
sicurezza nazionale e al Dipartimento della difesa. E stato uno dei primi uffici
ali reclutati per il
programma top secret dell'esercito che oggi conosciuto con la denominazione di "
Progetto
Stargate".42
Misura quantistica debole: le misurazioni deboli sono quel genere di misure quan
tistiche in cui
il sistema oggetto della misurazione in accoppiamento debole con lo strumento di
misurazione, cosicch questo non interferisce con il valore ottenuto. Sebbene poss
a sembrare in
contraddizione con alcuni aspetti fondamentali della teoria quantistica, tale fo
rmalismo rientra
nei limiti della teoria e non ne contraddice alcun aspetto fondamentale. L'idea
di misurazione e
valori deboli, sviluppata inizialmente da Yakir Aharonov, David Albert e Lev Vai
dman,
particolarmente utile per ricavare informazioni circa i sistemi pre- e post-sele
zionati descritti
dal formalismo dei vettori a due stati.43
Modello della relativit speciale: (1) le leggi della fisica sono le stesse per tu
43. Yakir Aharonov, D. Z. Albert e Lev Vaidman, Flow the Result of a Me-asurement
of a
Component of the Spin of a Spin-1/2 Particle CanTurn Out to Be 100, Physical Revi
ew
Letters, 1988.
(principio della relativit di Galileo), e (2) la velocit della luce nel vuoto la s
tessa per tutti gli
osservatori, indipendentemente dal loro moto relativo o dal moto della fonte lum
inosa.
Modello di realt virtuale: uno schema di dati che pu essere impiegato in abbinamen
to
all'input o per generare l'output di un sistema di realt virtuale.
Neumann, John von: matematico americano di origine ungherese, svilupp il ramo del
la
matematica conosciuto come teoria dei giochi. Nel 1933 entr a far parte dell'Inst
itute for
Advanced Study di Princeton, New Jersey, e successivamente oper in qualit di consu
lente a
Los Alamos, dove nel corso della Seconda Guerra Mondiale si progett la bomba atom
ica. Nel
1995 divenne membro della Commissione Statunitense per l'Energia Atomica. Von Ne
umann
viene spesso men
44.
Bearden, Energy from the Vacuum, p. 663.
zionato per i suoi fondamentali contributi alla teoria della meccanica quantisti
ca, e in
particolare per l'algebra che prende il suo nome, per le sue ricerche pionierist
iche in matematica
applicata, principalmente nel campo della statistica e dell'analisi numerica. E
conosciuto anche
per aver progettato elaboratori elettronici ad alta velocit.45
Non fare: cercare di capire ha a che vedere con il fare. Ovviamente pi semplice s
piegare cosa
significhi fare. Ci, infatti richiama il principio dell'oggettivit: un sasso un sa
sso in virt del
fare. E importante sottolineare che senza il fare non c' pi nulla di familiare. E
se nulla
familiare, tutto diventa nuovo, sconosciuto, come se fosse sperimentato per la p
rima volta, e
quindi incondizionato. Quando cerchiamo di "raccapezzarci", in pratica stiamo ce
rcando di
renderci familiare la realt circostante. Ci implica per l'appunto il fare, e quind
i l'attivit
razionale, specificamente la formulazione razionale o intellettuale dell'esperie
nza. Agire senza
Nube probabilistica: termine coniato dal fisico Richard Feynman nella sua disami
na del tema:
Cos' esattamente un elettrone?. La nube di elettroni viene spesso definita un'orbit
ale,
giacch non possibile identificare concretamente lo spazio preciso in cui possibil
e reperire
un elettrone. Tale modello fornisce una soluzione semplificata relativamente all
a
visualizzazione dell'elettrone, in rapporto al celebre e paradossale esperimento
concettuale del
gatto di Schrdinger. Secondo l'analogia della nube di elettroni, la densit di prob
abilit, ovvero
la distribuzione degli elettroni, descritta in termini di una piccola nube in mo
vimento attorno
al nucleo atomico o molecolare, e la cui opacit proporzionale alla densit di proba
bilit. 7 Si
veda anche Feynman, Richard; Schrdinger, Erwin.
Ologramma: Una delle cose che rendono possibile l'olografia un fenomeno noto come
interferenza. L'interferenza lo schema d'intersezione che si forma tra due o pi o
nde, come per
esempio quelle che si formano sull'acqua allorch si scontrano tra loro. A seguito
della
collisione,
47. Richard P. Feynman, Robert B. Leighton e Matthew Sands, The Feynman Lectures
on
Physics, voi. 1, 2a ed., Addison Wesley, London, 2005, p.l 1.
48. David E. Joyce, Dave's Short Course on Complex Numbers: Recipro-cals, Conjuga
tes,
and Division (1999), http://www.clarku.edu/^djoyce/ complex/div.html.
Onda portante: onda fondamentale, modulata tramite una o pi onde, che "trasmette"
le altre
forme d'onda modulanti. Decomponendo l'onda portante in un demodulatore si
evidenzierebbero le onde portate.51
Michael
51. Thomas E. Bearden, Energy from the Vacuum: Concepts and Principles, Cheniere
, Santa
Barbara, CA, 2002, p. 622.
gnetica oscilla lungo l'asse temporale. Gli effetti vengono osservati sotto form
a di oscillazione
nella frequenza di flusso del tempo, che quindi diventa una oscillazione di "den
sit temporale".
Il termine "scalare" riferito alla polarizzazione implica unicamente che nello s
pazio
tridimensionale non c' una componente vettoriale, sebbene ci sia un vettore (e un
a variazione
del suo valore assoluto) lungo l'asse temporale.52
vello
Oscilloclasta: strumento inventato dal dottor Albert Abrams per la cura delle ma
lattie. Il
termine significa "interruttore della vibrazione". Dopo essere alimentato da una
fonte di
energia, il congegno viene collegato al corpo del paziente. Tramite il suo reost
ato si producono
svariate frequenze oscillatorie. Se per esempio il paziente soffre di tubercolos
i, l'oscilloclasta
viene predisposto in modo da emettere una frequenza vibratoria corrispondente a
quella che la
malattia ha gi prodotto nel corpo del paziente, che peraltro non percepisce nulla
, perch si
tratta di vibrazioni non individuabili tramite i sensi umani.54
52.
Ibid.
53. Thomas J. McFarlane, Quantum Physics, Depth Psychology, and Beyond, The Cent
er of
Integrai Science (21 giugno 2000), http://www.integral-science.org/psyche-physis
.html.
54. Frank Swain, SciencePunk.com (5 ottobre 2006), http.V/www.sciencepunk.com/2006/10/albert-abrams-2/.
effetti osservabili. Nella teoria quantistica dei campi tutte le forze della nat
ura sono originate
dall'interazione di una entit dotata di massa e forza con una particella virtuale
.55
Pathway di minima azione: quello della minima azione un principio che possiamo v
edere
all'opera nella nostra vita quotidiana. Possono essere definiti letteralmente ta
li anche i percorsi
delle informazioni neurali nel nostro cervello e sistema nervoso. Acquisendo con
sapevolezza
del mondo intorno a noi, creiamo proprio pathway (percorsi) del genere, che si t
rasformano in
abitudini fondamentali per la nostra sopravvivenza. A livello quantistico l'effe
tto del percorso
pu cambiare in dipendenza del suo osservatore. Ogni osservazione produce una conn
essione di
minima azione con l'osservazione precedente. Scegliendo di osservare la realt seg
uendo un
particolare percorso, ci che resta non-osservato si trasforma in un percorso di a
zione superiore,
bench, se fosse stato osservato, avrebbe potuto rappresentare quello di minima az
ione. Per
dirla altrimenti, scegliendo di osservare un particolare percorso invece che ogn
i possibile altro,
concretizziamo la minima azione. Tra tutti i possibili percorsi la coscienza a s
cegliere quello
che si trasforma in minima azione.56
5 5. Bearden, http://www.cheniere.org/techpapers/Annotated%20Glossary.htm.
56. Fred Alan Wolf, The Eagle's Quest: A Physicist Finds the Scientific Truth at
the Heart of
the ShamanicWor/d ,Toudistone,NewYork, 1997, p. 145-46.
57.
Realt virtuale: le realt virtuali sono tecnologie della coscienza che consentono a
chi se ne
serve d'interagire con uno schema d'insiemi o ambienti energetici, siano questi
reali o
immaginari. Se tutto scaturisce
59.
60. Random House Dictionary, 4a ed., sub voce uncertainty principle; Calphysics In
stitute,
Zero-Point Energy and Zero Point Field, http:// www.calphysics.org/zpe.html; Stanf
ord
concerne le persone, se vogliamo essere certi che possa funzionare, dobbiamo ide
ntificare a uno
a uno i "punti di riferimento".63
Risonanza morfica: tale termine fu coniato da Rupert Sheldrake nel 1981, nella s
ua opera A
New Science ofLife. La risonanza a livello morfico l'influsso esercitato dalle pr
ecedenti
strutture di attivit sulle successive strutture di attivit analoghe, organizzate d
ai campi morfici.
Attraverso la risonanza morfica gli influssi formativi causali possono essere tr
asmessi o
attravetsare sia lo spazio che il tempo, ma possono provenire soltanto dal passa
to. Maggiore il
grado di somiglianza, maggiore l'influsso della risonanza morfica. La manifestazi
one concreta
della risonanza sarebbe quindi ci che Sheldrake considerava il fondamento della me
moria in
natura... l'ipotesi di misteriose interconnessioni di carattere pi o meno telepat
ico tra gli
organismi, nonch in relazione alla memoria collettiva delle specie.65
Saint Germain: il maestro asceso Saint Germain insegna che l'alchimia di livello
superiore
consiste nella trasformazione della nostra coscienza umana nella divinit del S Sup
eriore. Egli
sempre pronto a prestare aiuto a tutte le anime che s'impegnano in tale direzion
e. Saint
Germain ha altres affermato che consegner all'umanit la tecnologia dell'Et dell'Acqu
ario,
ma solo quando le nazioni si saranno lasciate alle spalle lo sfruttamento a fini
disttuttivi della
scienza e della religione, accettando la sfida che ne costituisce il nocciolo, o
vvero (per quanto
riguarda l'essere umano) penetrare il proprio cuore e il nucleo dell'atomo, e at
tingere da
entrambi le risorse spirituali e fisiche illimitate grazie alle quali si potr ins
taurare l'et
dell'oro.66
63.
64.
65.
Ibid.
serie di lavori sulla filogenesi vegetale. La sua grande scoperta, ovvero l'equa
zione d'onda,
giunse verso la fine di quella fase della sua vita, nella prima met del 1926, e s
catur dalla sua
Sheldrake, Rupert: uno dei pi innovativi biologi dello sviluppo al mondo. Sheldra
ke
conosciuto soprattutto per la sua teoria sui campi morfici e la risonanza morfic
a, che induce a
una visione dell'universo quale organismo vivente, in evoluzione e dotato di una
memoria
propria: Nel corso di qundici anni di ricerche sui vegetali, sono giunto alla conc
lusione che
per comprenderne lo sviluppo, la morfogenesi, la genesi e i geni non siano suffi
cienti. La
morfogenesi dipende anche dall'organizzarsi dei campi. Lo stesso ragionamento va
le per
l'evoluzione animale. Sin dagli anni '20 molti biologi dello sviluppo hanno pres
o a ipotizzare
che l'organizzazione biologica dipendesse dai campi, chiamati a seconda dei casi
campi
biologici o campi dello sviluppo, o ancora campi posizionali o campi morfogeneti
ci.69
Sistema aperto: un sistema che comunica con il suo ambiente e scambia con esso e
nergia e/o
materia. Con la possibile eccezione di alcuni sistemi teorici o ipotetici, tutti
i sistemi
dell'universo sono di fatto sistemi aperti. Un sistema aperto potrebbe trovarsi
in condizioni di
equilibrio con il suo ambiente attivo, modo da non poter accogliere,
67.
Nobelprize.org, Biography, http://nobelprize.org/nobel_prizes/physics/Iaureates/1933/schrodingerbio.html.
68.
70.
Bearden,
Energy from the Vacuum, p. 699; Gribbin, John, Qcome Quanto, Macro Edizioni, Ces
ena,
2004, sub voce spin.
71.
stati, eccetera.
Si tratta di uno dei principi fondamentali delle teorie dei campi e del concetto
di potenziali.
Peraltro, quando una situazione sufficientemente non lineare, invece di una semp
lice
sovrapposizione si verifica una interazione di onde e potenziali.73
Bearden,
http://www.cheniere.org/techpapers/Annotated%20 Glossary.htm.
73.
oggetto come
la Terra ruota nello spazio per 360 gradi, torna al punto di partenza al termine
di ogni rotazione.
Se invece una particella con spin V ruota per 360 gradi, giunge a uno stato quan
tistico che
viene misurato diversamente rispetto alla posizione di partenza. Per poter torna
re esattamente
all'origine deve ruotare per altri 360 gradi, fino a un totale di 720 gradi, ovv
ero una doppia
rotazione. Uno dei modi di spiegarlo consiste nel dite che la particella quantis
tica "vede"
l'universo in modo diverso da come lo vediamo noi. Ci che vediamo se ruotiamo su
noi stessi
due volte per un totale di 720 gradi una copia identica all'universo percepito
74. National Aeronautics and Space Administration, 27 marzo 2007, Visible Light W
aves
http://science.hq.nasa.gov/kids/imagers/ms/visible.html.
75.
76.
77.
78. Thomas E. Bearden, AIDS Biological Warfare, Tesla Book Company, Greenville,
TX,
1988, p. 152.
Teoria dei molti mondi: la formulazione originaria della teoria dei molti mondi
fu proposta nel
1957 dal fisico Hugh Everett e ipotizza che nell'universo, oltre a quello di cui
siamo
consapevoli, ci siano infiniti altri mondi. In particolare, ogni qualvolta viene
eseguito un
esperimento quantistico con esiti diversi e probabilit diverse da zero, si manife
stano tutti gli
esiti possibili, ognuno in un mondo diverso, anche se siamo consapevoli soltanto
di quello in
cui abbiamo percepito un certo risultato. Nell'Energetica della Matrice esperime
nti quantistici
del genere hanno luogo ovunque, e assai di frequente, non solo nei laboratori di
fisica: persino
il bagliore irregolare di una vecchia lampada a fluorescenza costituisce un espe
rimento
quantistico.79 Si veda anche universo parallelo.
\
Teoria della relativit generale: la teoria della gravit di Einstein in cui la forz
a gravitazionale
rappresentata da una curvatura dello spaziotempo, e in cui lo stesso spazio-temp
o costituisce
una entit attiva. Tutte le forze potrebbero essere considerate come il prodotto d
ell'interazione
della curvatura dello spazio-tempo con la massa.80 Si veda anche modello della r
elativit
ristretta.
I
Teoria del campo quantistico: teoria della meccanica quantistica in cui un campo
fisico viene
considerato un insieme di particelle e di forze. Anzich essere espresse sotto for
ma di vettori, le
propriet osservabili di un sistema interattivo vengono espresse come quantit finit
e.81
81.
Teoria unificata: si dice tale una teoria capace di unire le quattro forze della
fisica elettromagnetica, gravitazionale, forza forte e forza debole - non sotto forma d
i un semplice
modello intellettuale, ma di qualcosa che possa essere testato e sfruttato a liv
ello di
sperimentazione e applicazione a sistemi fisici concreti, sulla base dell'elettr
odinamica a
simmetria di ordine superiore, come accade nella teoria unificata di Mendel Sach
s.83
Tiller, William: scienziato e scrittore, nonch uno dei protagonisti del film Blee
p. Ma che...
hip... sappiamo veramente??6, membro dell'American Academy fior the Advancement
ofScience, professore emerito del Dipartimento di Scienze dei Materiali dell'Uni
versit di
Stanford, ha dedicato 39 anni all'attivit accademica dopo aver passato 9 anni com
e consulente
nell'ambito dei Westinghouse Research Laboratories. Ha pubblicato oltre 250 lavo
ri scientifici,
82.
83.
84. Arntz, Chasse, Vicente, Bleep. Ma che... bip... sappiamo veramente?, Macro V
ideo,
2009.
85. William A. Tiller Foundation, bio, http//wwwtillerfoundation.com/ biography.
php.
unit consente l'estensione del sistema dei numeri reali a quello dei numeri compl
essi.
Unit morfica: una unit di forma od organizzazione, come per esempio un atomo, una
molecola, un cristallo, una cellula, una pianta, un animale, uno schema comporta
mentale
istintivo, un gruppo sociale, un elemento culturale, un ecosistema, un pianeta,
un sistema
planetario o una galassia. Le unit morfiche sono organizzate secondo gerarchie ni
dificate in
cui una unit contiene l'altra: per esempio, un cristallo contiene molecole, che c
ontengono
atomi, a loro volta contenenti elettroni e nuclei, composti di particelle nuclea
ri, a loro volta fatte
di quark.86
Ibid.
87. Josh Clark, Do Parallel Universes Really Exist?, How StuffWorks, http://
science.howstuffworks.com/parallel.universe.htm.
88.
Ibid., p. 729.
fiche strutture informative che trovano sostegno nelle nostre scelte, di momento
in momento, e
modellano la nostra esperienza del mondo). Ognuno di noi ha un suo ruolo importa
nte nel
disegno globale, la matrice. E ogni cosa connessa a ogni altra cosa, se non altr
o
olograficamente. Nell'Energetica della Matrice insegniamo che i fotoni possono v
iaggiare nel
tempo in qualsiasi direzione. Viene detto che un'onda di fotoni che procede in a
Wheeler, John Archibald: eminente fisico teorico americano, Nobel per la fisica
nel 1997, a cui
si devono i termini "buco nero" e "wormhole" (cunicolo spazio-temporale), nonch i
l motto ut
from bit, che sintetizza la teoria dell'osservazione partecipante (secondo cui si
amo
inevitabilmente coinvolti, partecipi nel chiamare all'essere e condurre a tangib
ile realt fisica il
potenziale evento quantistico). I suoi numerosissimi contributi scientifici ne h
anno fatto uno dei
principali artefici del pro
89.
MSN Encyclopedia Artide Center, http://encarta.msn.com/ encyclo-pedia_761572843/Vector_(mathematics) .htmi.
gresso scientifico del XX secolo. Wheeler era noto per la sua propensione all'an
alisi dei grandi
temi onnicomprensivi della fisica, soggetti a cui amava associare considerazioni
filosofiche
circa l'origine della materia, dell'informazione e dell'universo. E stato uno de
i pionieri della
fissione nucleare (con Niels Bohr ed Enrico Fermi) e ha partecipato allo svilupp
o della bomba
atomica americana a Los Alamos. Successivamente stato uno dei principali teorici
della
moderna relativit generale.90
I
90. Kitta MacPherson, Leading Physicist John Wheeler Dies at Age 96, News at Princ
eton
University (14 aprile 2008), http://www.princeton. edu/main/news/archive/S20/82/
08G77/.
RINGRAZIAMENTI
Se non fosse stato per l'intervento di tutta una serie di personaggi chiave, non
avrei mai potuto
portare a termine quest'opera. Devo assolutamente cominciare con un ringraziamen
to extra, di
tutto cuore, per Melissa Joy Jonsson, che con amorevole attenzione ha supervisio
nato ogni
aspetto della trascrizione e della preparazione redazionale del volume. Grazie a
nche a Cynthia
Bartlett, che ha avuto l'intuizione iniziale di contattare la Beyond Words, cos d
a stabilire un
rapporto di lavoro, e che, fin dall'inizio, ha curato con amore e dedizione le a
ttivit della Matrix
Energetics (letteralmente Energetica della Matrice). Grazie al direttore editori
ale, Cynthia
Black, che ha voluto concedere questa occasione a un autote sconosciuto, e che h
a creduto in
me sostenendomi passo dopo passo in questo nostro percorso. Vorrei inoltre dare
il giusto
credito all'incessante incoraggiamento di Daphne Hoge, che ha compreso alla perf
ezione cosa
significhi garantire l'espressione gioiosa del "talento". Sono particolarmente g
rato a Lindsay
Brown e Julie Knowles, le principali redattrici, che ho briosamente torturato so
mmergendole di
minuzie e dettagli. E ovviamente si merita un grazie anche Lisa Braun Dubbels, l
a mia agente,
per tutto l'infaticabile impegno con cui ha voluto sostenermi.
Devo assolutamente ringraziare i miei figli: Victor, che ha realizzato parte del
pi importante
materiale illustrativo dell'Energetica della Matrice; Justice, che ha partecipat
o attivamente alle
sessioni d'insegnamento, e incarna i principi illustrati in quest'opera e infine
Nate, che sempre
I
I
INDICE
Introduzione
9
Il
15
Miracolo in montagna
19
23
31
34
35
41
41
46
50
48
51
53
59
Meno di pi
66
57
69
70
71
76
81
91
92
94
95
95
Indice - 331
101
105
105
III
III
nell'esperienza umana
115
115
117
125
126
139
143
145
145
148
148
149
150
153
In che modo scegliere l'oggetto della nostra consapevolezza ha uno specifico ruo
lo
nella nostra esperienza
Gli universi paralleli e i tumori
154
155
160
161
161
162
165
168
173
177
178
182
187
189
190
195
198
199
201
209
213
216
Indice - 333
221
222
222
226
228
230
231
233
235
Se non puoi fidarti della tua guida,"assumine" un'altra.... 236 Costruire un rap
porto con la
propria guida interiore:
un esercizio 237
Ascoltare la voce della possibilit
Dacci dentro con il volume
238
239
240
241
247
248
242
252
253
267
271
273
275
276
276
280
280
283
279
Ringraziamenti
327
Per tutti voi che cercate nuove tecniche per vivere bene la vostra vita e sperim
entare un
benessere pi profondo... Per tutti voi che desiderate realizzare i vostri sogni..
. Per tutti voi che
siete aperti alle novit, pronti a rivedere le vostre convinzioni e a modificare l
e vostre vecchie
abitudini...
... sul nostro catalogo potete trovare oltre 800 libri e DVD sui temi pi nuovi e
richiesti del
momento: la spiritualit, la trasformazione di s, la salute del corpo, della mente
e dello spirito,
le nuove scienze e l'antica saggezza, le tante arti della guarigione... Questi e
tanti altri gli
argomenti di cui la nostra Casa Editrice portavoce e che vorrebbe condividere co
n voi. Il
catalogo completo pu essere consultato su www.macroedizioni.it, oppure richiesto
a
ordini@macroedizioni.it
Scheda bibliografica
Bartlett, Richard
La Fisica dei Miracoli: Come Attngere al Potenziale del Campo di Conoscenza. Rich
ard
Bartlett. Cesena (FC): Macro Edizioni, 2010. Tit. orig.: The Physics oJMiracles
Traduzione di
Sergio Orrao
336 pp. ; 20,5 cm. (Scienza e Conoscenza) ISBN 978-88-6229-125-5 1. Fisica CDD 1
23.5