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Estratio da: STORIA D’EUROPA E DEL MEDITERRANEO pian Coyntexowi wna core) Stampa: Benonelo Arigaiche- Stembre 2009 se or E SALERNO EDITRICE :DITRICE.IT 00193 ROMA FAX 06-3223.132 ~ E-MAIL ‘ro@s INDICE DEL VOLUME Sezrons III. LECUMENE ROMANA Votumz VI, DA AUGUSTO A DIOCLEZIANO Introducione Imperium, romanizzazion, expansion, di Grosto Trana Abbreviazion Pants L DALLA PAX AUGUSTA ALLA TETRARCHIA L 1 M1 Nv. i secolo di Augusto, di ANDREA Race ' 1 Flav, di Domrri.ta Cassranics Da Traiano agli Antonini, di Toumaso Gwou Dai Sever alla isi del II eae, di Tommaso Gnout Paxre I CONTESTI MEDITERRANEI L nL. mL. Vy. v. mondo iranio dai Part ai Sasanidi, di Canto G, Corer T Romani ¢ VAfrica, di Axronto Tas I! mondo grec eilprincipate, di Canto Franco LR gio romano, di Canta Satvarenna ‘mondo ebrazo nella prima ea imperial, di Grancanto LACERESZA segue in IT di copertina a 103 a 165 23 263 309 “7 Cartroto It LAMMINISTRAZIONE DEL PRINCIPATO, EGIOVANNA DANIELAMEROLA 1.11 GOVERNO CENTRALE Nella costruzione politica di Augusto assunse un ruolo fondamentale Videa della restaurazione della res publica Prescindendo del tuto dalla sincerita del- Tatteggiamento di Augusto e lasciando da parte lannosa questione della natu- adel principato, certamente la ostentata resttuzione della respublcaal senato ealpopolo diRoma (Leimpreedel Divo Auta 00x) ebbe un sifleso enon, poteva essere altriment ~ anche sulla gestione armministrativa delimpero. Nessuno dubitava che il potere fosse di Augusto,ma fuo stesso Augusto vo- lere che i vecchi organi repubblicani continuassero a gestre (e non solo in ap- pparenza) il governo romano. Solo che allantica macchina amnministratva siaf- fiancd un nuovo apparato, che faceva capo diretamente al princes! ‘Gliinterventi amministrativi riguardarono in primo luogo Roma: Augusto sicuramente tenne conto dei problemi conereti che la ctta doveva affrontare (una cittd che contava un milione di abitanti), ma aispirare e guidare mote delle sue riforme Cera anche la precisa coscienza del ruolo che Roma dovevs svolgere quale capitale dellimpero e sede deltimperatore, centro del mondo, ‘modello per le alte comunit cttadine? E cost molte delle novitaintrodotte ? Ma Pestrema varieta dei distreti per cui erano ttolan i proauatoes oggi not la coincidenza solo spora- dca con le regioni augustee impongono di essere cau in tale associazione. ‘Nelfamministrazione dell'talia, una svolta si ebbe con Tintroduzione di nuvi fanzionari,i aratores re publiag3 che dovevano controlar le spese del- la eta, pi in generale, mettere ordine alle finanze loeali invero i curatnes ret ‘publiaae non sono un organo solo dellItalia, ma sono presenti anche nelle pro- vince. Di nomina imperiale (come rivela la formula datus ab imperatreattesta- ‘a, ma non necessariamente, nelle iscrizioni), i awatores potevano essere tratt dallordine senatorio (in geneze di rango pretorio), ma anche da quello eque- stre epersino dalléite locale: pit precisamente, i canoes tion tat dallordine senatorio erano esponenti delle aristocrazie municipali che nella maggior par- te dei casi avevano raggiunto il ringo equestre. La loro creazione risalealleta traianea: a menzione pitiantica della carica (datata con certezza) del 113 .C. (Corpus Inscriptionum Latinarum, x1 3614 = Insoiptones Latina Selec, spx8a, da (Cur). Durante il principato di Marco Aurelio, questa curatela conobbe ‘untimportante evoluzione: nella Stora Augusta si narra che Vimperatore avreb- be concesso pis che in passato (latins) alle citta curator ati dallordine sema- torio (Mar, xt 2), ¢ in effet le epigrafi confermano un deciso incremento 42 Teaglialtn R. Tuonst, The alc Reins fom August the Lombard Imation Kebenhara, Gyldendalse Boghandel, pay (Roms, «Esta di retscheide, 96), pp-147 sg artic peariseg a Sone aestate anche le forme ator cat, coi, muiptosemplcemente con il nome ei tad lgentivo plural). ya Chi tende a antipare ai Hlavioaddiirura a Nerone tale isiuzione si appoggia sul armas i Lscius CaesenniusSospes (Corpus repr Ltinana 638» sions Laine Slr {on} che va pero spostat alles aianea (G. Conca, Roh scares publi.n Anicg tnd Nedegang dermis Wel, cara dH. Tssonne, W. Haas, Derlin-New York, De Gray- ter n8 vl sy pp 453-534 a 474) © testimonianze pi ambigue come Posts, Viteds ‘Sto sc Den a 243 (Che potebbe far abe « Nera isttazione de ctr). La qesione cronologea¢comangue da ddimensionare: ein quest senso Ex, [Talia nllmpo roman, i, pp 196 36, 518 delle curatele senatorie in tale periodo. Pisin generale, ladiffusione dei arato- resrei publica (di qualsiasi origine sociale) continu a crescere fino alletaseve- riana, forse in conseguenza dell'aumento delle difficoltafinanziarie dei centri cittadini, anche se allo stato delle fonti non é possibile affermare che tutte le Gitta della penisola avessero un curator. Solo ag inizi del IV secolo d.C. si assi- ste a una vera trasformazione della carica: ormai il amar si trova a capo del- Vamministrazione municipale e sempre pit raramente proviene dallfordine senatorio.’> Le competenze dei ciatoes sono note anzicuto da font epigrafiche, che ri- velano come quest, accanto alla principale funzione finanziaria, venissero chiamati a compiere anche attivita diverse, strettamente connesse ala politica locale. Visono poi font giuridiche: Ulpiano aveva scrito sul ema n'opera, 1 Liber singularis de ofcio curators ei publice, ma nei frammenti conservati nel Di- _gesto non & mai nominato il aaatr rei publiae (compare invece il press provin- ciae)36 La creazione dei ouraores rei publcae € stata a lungo considerata il primo «esempio di intromissione del governo centrale nellamministrazione delle co- ‘muita cittadine:” lo studio di questa carica finiva cos per inserisi in un di- scorso pit vasto, quello del rapporto tra ctt3e potere imperial, Tuttaviair- portant lavori nel corso del '900 hanno fortemente messo in discussione tale immagine, ridimensionando sail ruolo dei aratores sia la visione tradizionale dellingerenza imperiale nella vita delle cea. Se ne conclude che la nomina di ‘ali funzionar, in reat, non pud essere di per sé una prova della crisi del? or- 3s. Lopinione, per lungo tempo prevents, che gi lPepoea d Severo Alessandro i cates fesse teformat in funsionar moniipal sel dal conspio dei decuroni (ei Timperatore svrebbe dito solo benereue) ¢ aa deckament e fondatamenterespints Ee, Lali nelimge- roromano, ct, p208388 CasoDca, Ret, c, p.479 588. ‘YES disco ses tradi una forma drioterplasine det compistori gistnianei od una se lezione de sol pus dell pera ch Ulpiano che parlvano dl governatore di provincia, Caooe- a Richt p43 (partic n- 3 pel bibiograa precedent), foie anche una soluzio= fe aernava del problema, safcando ls presenza del pres ne ramment supers come Conseguenza della manus se delf operetta (an pronase aus de atone) e del fto che a= hei governor di provincia aressero comp di contollo nanzaroanaloghiaquell dei ao- ‘esc pblise 37, lots rao Visti come butocrat che dovevano contollare fa vta economia della it: intl senso ranno aes: Momsen, Liebenam, Koenemann, pr care solo nomi pills. fo cpocapit cent spud rcordaze De Mantivo, Sor della cation romana it OL.1¥/2 pp. 694 ‘fc inguadraitizione di cnatorere pubic vn quella tendenza di cenalizzazione buro- crate che fs craersticadlPimpero» 39 PARTE Ill“ SOCIBTA, ECONOMIE B CULTURE ganizzazione urbana: in primo logo sono incarichi straordinari, non stabili, che dovevano rispondere a momentance situazioni di emergenza in determi- nate localita e per questo di durata varisbile; il loro compito principale era quello di portare maggiore efficienza nella gestone delle finanze cittadine, cevitando sprechi e abusi.# In molti casi curators erano tichiest dle stesse co rmunita (spesso ne sono o diventano anche patron), che non di rado propone- vvano le persone pit adatte, in genere trate dai notabili di un centro vicino. ‘Allincirca nello stesso periodo dei auatores re publicae, compaiono anche i curatoreskalendari, cosi chiamati dal kalendarium, il registro dei credit dela ct- 1G; si erattava, probabilmente, di una funzione di controllo sulla riscossione delle entrate della citti, ma ® difficile al momento dire qualcosa di pit. Di no- ‘mina imperiale erano per lo pit scelt trai notabil municipali, ma prestavano illoro servizio in una citta diversa da quella di origine.®” Rimane altresfinces~ tala relazione che esisteva trail curator kalendari il curator ri publicee se cssi potessero operare contemporancamente in una stessa itt certo @ che en- trambi questi funzionari sembrano rispondere a una stessa esigenza, quella di far fronte alla manicanza di una istanza mediana dal punto di vista amministra- tivo trail centro ele comunita cittadine, senza che questo possa leggersi, alme- no nella fase iniziale, come una forma di ingerenza nelPautonomia urbana. ‘A partire dalla meta del If secolo la diffusionc in Italia dei cwatores annonae® certamente indicativa di un aggravamento dei problemi di approvvigiona- ‘mento granario (cui evidentemente si cerca di far fronte a livello municipale). Il awatorannonae, infati, era competente per tutte le questioni connesse con Yacquisto del grano ela sua distribuzione (Ermogeniano, in Digest, 4). Ma tutte le cittataliche avevano un ewator annonae? Dal numeto di attestazioni cepigrafiche della carica sembrerebbe dino, oalmeno tli funzionarifarono in- ‘rodott in alcune cittd molto pit tardirispetto ad altre curatele. Sarebbe inte~ ressante chiarie il apport com la avrareipubliae: se da un lato semnbra logico ‘38 introchusione dei curators pubes determinat anche dalla necesita frome asi- ‘uazioai completamente nuove cee cits rovarona a ges (come laposiilia di riceverele~ tps exaentaro a difusione delle fondazin’) e che non semee ce dient local erano in (ido di controled. Casoneca, Rich itp. 47 sg: M-Saxrons, Osun sli dl ‘erin Aaenaetm 1301989, Pp. 5-20 paticp8 So, Anche per questo motivo Eck, Ll nelinpes romana ce, pp-239 5, exclude cele it ‘eominasero da ole tal antes come pure sostenuro La easformazione di questa curain un mie ‘nu pononale (ci Facenno Axcabio Canis, in Die 4383) viene in epoca molto pi ada (Gnet dc). $20 CCAP, 11- UAMAMINISTRAZIONE DBL PRINCIPATO che in assenza di ratoresannonae tale competenza fosse afidata ai caaores ri _publia, va spicgata quae fosse la relazione tra queste dae euratelequalorafos- sero entrambe presenti Vero segno dellintervento del potere centrale in Italia, con un progressivo dedlino della posizione di privilegio della penisola, fala creazione da parte di ‘Adriano di quattro consulates (com il signficaivo tivo di legati August pro proe- toreche ticorda quello dei governatori provincial), con poter giurisdizionalie forse anche amministrativi. Abolit da Antonino Pio, anche per le protestedel- Je amministrazioni local, furono tistabilit da Marco Aurefio col titolo di uri- dic: quest, di rango pretorio, avevano competenz pit limitate, che riguarda- ‘vano la nomina dei tutor, ifedecommess, le spartizioni patrimoniali, le con- troversic relative acariche municipal e forse tuto il dictto civil, Inaleuni ca- si di grave carestia, potevano occuparsi anche dell approvvigionamento citta- dino, ma da escludere che la cia annonaefosse attivita propria di questo fun- zionario.#? Sembra perd che Fosse loro sottratta la urbicadioeesis,comprenden- te Roma i terstoricircostanti entro cento migla, che era sottoposta alla giu- risdizione dei pretori:# ‘A somiglianza dei crecores invat in provincia con funzioni di controllo delle finanze e delle istvazioni cttadine, sotto Caracalla attestato un electusad corrigendum statum Iealiae (Corpus Insiptiona Latinaram, x 5398 = Insciptones Latina Selecta, 1159), chiaramente un incarico straordinario, cui perd seguono nei decenni successivi altri personagg conil titolo di correcores totus Italia, Con ‘Aureliano, scompars i iuridc, sono nominati stabilmente i crrectores, che as- sorbirono gran parte delle competenze finora attribuite a diversi funzionari imperial: é un chiaro preludio allimminente e definitivaassimnilazione dell- taliaallealtre province. 40. Le direosrzion de arid variarono com una certafrequenz, ant che Momsen dubitd

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