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PREMESSA
Il tema della certificazione delle competenze è per sua natura complesso, articolato,
investe diversi campi (lavoro, scuola, formazione) e ha già una lunga storia, soprattutto nel
mondo delle grandi aziende. È difficile nel poco tempo a disposizione affrontare un tema
così ampio. In ogni caso, abbiamo cercato di porre in evidenza alcuni degli aspetti salienti
legati a questa tematica.
TEMATICA DISCUSSA
Il gruppo di lavoro ha deciso di non lavorare solo sulle competenze del formatore ma, più
in generale, sulle competenze nei diversi settori dell’economia. Temi della discussione
sono stati: la criticità rappresentata dalle modalità di definizione delle competenze,
rapporto fra competenze e innovazione, criteri di misurabilità delle competenze stesse.
A questo proposito va ricordato che in un recente documento della Commissione Europea
(04/02/2010) dal titolo “Nuove competenze per nuovi posti di lavoro: intervenire
subito” si ribadisce di dare alle persone i giusti incentivi per migliorare le loro competenze,
correlare meglio l’istruzione, la formazione e il lavoro, sviluppare la giusta miscela di
competenze e meglio prepararsi alle competenze che saranno necessarie in futuro.
In particolare, si sottolineano i seguenti aspetti:
Attualmente un cittadino europeo su tre in età lavorativa dispone di poche o punte
qualifiche formali riducendo così del 40% la sua possibilità di trovare un posto di
lavoro rispetto a coloro che hanno qualifiche di livello medio.
Il tasso di occupazione delle persone ad alta qualifica nell’UE è pari all’84%, per i
detentori di qualifiche medie è del 70% mentre per le persone di bassa qualifica si
situa al 49%.
Le persone scarsamente qualificate partecipano inoltre in quantità minore alle
misure di aggiornamento delle competenze e alla formazione permanente.
Va tenuto anche presente che le imprese che formano il loro personale hanno una
probabilità di 2,5 volte più bassa di uscire dal mercato rispetto a quelle che non
puntano sulla formazione.
Sistemi educativi in grado di fornire competenze adeguate a tutti potrebbero far
aumentare nel lungo termine il PIL addirittura del 10%.
EVOLUZIONE E PROSPETTIVE
Si è sottolineato come fattore di importanza fondamentale la posizione baricentrica e
regolatrice delle competenze negli scambi di lavoro, scuola e formazione. In particolare va
sottolineato che le competenze:
Costituiscono la “moneta di scambio” in tutti i servizi per il lavoro e lo sviluppo
delle risorse umane.
Svolgono un ruolo di regolazione dei rapporti tra i sistemi per la formazione e
l’istruzione, l’orientamento, i servizi per l’impiego, la certificazione e il
riconoscimento delle competenze, ecc..
Costituiscono il linguaggio comune tra tutti gli attori: utenti, formatori, istituzioni
che operano nei campi dei servizi al lavoro e allo sviluppo delle risorse umane.