Sei sulla pagina 1di 2

Gli Ospedali e la Musica

Gli ospedali, a Venezia, erano strutture che svolgevano


lattivit di orfanatrofio, convento e conservatorio, dove si
accoglievano i bambini orfani oppure di cui i genitori non si
potevano occupare. I maggiori furono quello della Piet
(sorto nel 1336, il pi antico), quello degli Incurabili (1522),
quello dei Mendicanti (1588) e quello dei Derelitti (nato nel
1528). Durante gli anni in cui sono stati attivi, che furono
gli anni di grande splendore della Serenissima, gli ospedali
si distinsero per leducazione musicale impartita alle
ragazze ospitate: la fama si diffuse a tal punto che molti
famosi compositori gareggiavano per avere il posto di
maestri, tra cui spiccano Antonio Vivaldi, Nicola Porpora,
Baldassarre Galuppi, Domenico Cimarosa e molti altri.
Questi compositori avevano a disposizione a proprio
piacimento strumentiste e cantanti di ottimo livello, molte
delle quali suonavano strumenti che si vedevano
abbastanza raramente, come ghironda e flautino (cos
chiamato la taglia sopranino del flauto dolce), per cui
questi
compositori
scrissero
opere
integrandoli
nellorganico. I ragazzi ospitati allinterno venivano cos
divisi: ai ragazzi veniva insegnato un mestiere manuale, in
modo che nel minor tempo possibile potessero diventare
economicamente indipendenti, le ragazze venivano divise
in Figlie di Commun che filavano, si occupavano della
pulizia e della cucina e le Figlie di Choro, che cantavano e
suonavano, ed erano esonerate dalla maggior parte dei
lavori manuali. Le figlie di Choro avevano anche altri
privilegi rispetto alle altre: potevano bere vino e ricevevano
pasti pi abbondanti. Il loro futuro era meno roseo per,
poche (visto gli scarsissimi contatti che avvenivano col
mondo esterno) raggiungevano il matrimonio, e se si
sposavano dovevano rinunciare per sempre alla musica.
Nonostante fosse unoccasione di riscatto per ragazze che
altrimenti sarebbero state costrette alla vita di strada, le

condizioni dentro gli ospedali erano rigide. Gli ospitati


vivevano in clausura: le lettere erano rigorosamente
filtrate, pure le esecuzioni musicali venivano fatte dietro le
paratie nelle chiese, in modo da non fare vedere le
musiciste. Alla disobbedienza veniva risposto con
lisolamento per un breve periodo di tempo (molte volte
toglievano persino lo strumento) o con il taglio dei capelli.
Per questi motivi nonostante le elevatissime doti musicali
delle ragazze testimoniate dagli spettatori, pochi nomi ci
sono rimasti, tra cui spicca quello di Anna Maria della Piet,
violinista allieva di Vivaldi, alla quale dedic molti concerti
per il suo strumento, tra cui il famoso RV 260. Per la
mancanza di fondi tutti gli ospedali furono chiusi tra il 1700
e il 1800, in concomitanza con la fine della Repubblica di
Venezia.

Fonti: Wikipedia, Gli Ospedali: luoghi e reti di societ femminili di


Caroline Giron-Panel, Lattivit musicale negli Ospedali di Venezia
nel settecento di Pier Giuseppe Gillio.

Potrebbero piacerti anche