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dire queste paroleDedicato a Te che semplicemente hai detto chi sei e tutti
ma proprio tutti hanno accettato il tuo essere cosDedicato a Te che ancora
oggi soffri per quelle poche parole dette in un momento sbagliatoDedicato
a Te che mai lo dirai ma sempre ci saraiDedicato a Te,ke sei Te,senza
pauraDedicato a TE
E a teGrazie di tutto.
Le giornate a litigare con te mi sono servite ancora di pi a sprigionare il lato
sentimentale che ho in me e a fare di questo libro memoria di ci che penso.
A teche mi hai messa al mondo e mi rendi ogni giorno speciale con i mille
sacrifici che fai.
Uno.
Addio Carlo,mi dispiace per quello che successoIo sono uno come
te,uno che per non ha avuto il coraggio che hai avuto tuUno che
purtroppo si nasconde dietro lalbero per incontrare la sua metUno che
non ammette ci che Uno che non sei tu purtroppoProteggimi.
Anonimo
Carlo??Carlo??Carlo??Ci sei l dentro??Sono tua sorellaDai esci,non ho
voglia di giocare!Vedo troppe persone piangere,addirittura papDai
Carlo,non fare il cretinoEsci!Perch uscirai vero??Io come faccio
altrimenti?? Gioia
Addio Carlo,sei un ragazzo che ha avuto coraggio nellesprimere le sue
emozioni,pur vivendo una vita non gratificante dal punto di vista familiare
Ma non dovevi fare questo,non dovevi,hai solo rovinato la vita tua, anzi lhai
distrutta,come quella dei tuoi amici,del tuo ragazzo,di tua madre. Federica
Figlio mioGioia della mia vitaCi sei ancora??Puoi sentirmi??Dimmi di
si,non farmi morire,non far morire la mia animaCarlo!Perch mi hai
lasciata??Perch dico io,perch??Io non potevo parlare,ma Ti Amo,Amo
ogni cosa di tePerch non me ne hai parlato di questo forte disagio??O
forse io non ho saputo darti tutto lAmore possibile, e adesso tutte le parole
non servono a nulla,a nulla Amore MioTorna tu,magari ritorna anche la mia
Vita. Mamma
Angelo mioCustode della mia vitaNon dimenticher mai la tua
persona,la tua animaNon si pu dimenticare Carlo,non si possono
dimenticare i momenti passati insieme,i mille pianti che vincevano di gran
lunga le risate,i mille baci che ci siamo regalati,la tua bocca carnosa e i tuoi
occhi sempre luccicantiNo,Dio non posso,pur sapendo di portarti per
sempre nel cuore,dovr non vedere pi il tuo viso e le tue mani,dovr
abituarmi a mettere lo zaino sulla sedia del treno insieme a me. Dovr
abituarmi si,a fare una cosa che mai riuscir a fareAbituarmi. Robbie
Questi e tanti altri mille biglietti lasciati l...Su quella bara tanto sofferta
Quella bara che allinterno porta un ragazzoUn bambinoUn uomo ancora
non uomoCarlo!
Due.
Robbie,la solita spremuta?? S,grazie Ant!
Sono nel nostro barQuello dove tutti mi conoscono,ci conosconoDove
tutti sanno tutto di tutti,anche di chi la mattina prima ha buttato pi spazzatura
dellaltro,anche di chi uscito con lo stesso jeans per due sere. Il bar, Il
circolo di Antonio,cos lo chiamiamo tutti,ormai fratelli di uno stesso paese
Non un circolo qualunque, un bar,una discoteca,una scuola di ballo,la sua
scuola di ballo e canto
We ciao Robbie,comm jamm stasera??E questo che mi fa sentire a casa
mia,il non dover essere non me stesso, il dover essere quel che
sono,sempre,in qualunque momento e non aver paura del giudizio altrui
Entro nella sala da ballo e vedo tutti i miei bambini che mi aspettano con
quegli occhioni grandi,sembra che anche gli occhi li invidiano perch non
hanno le gambe per ballare,ma la luce si,ed quello che conta!
EntroLi faccio parlare un po e poi finalmente insegno loro un nuovo
ballo,che apprendono con una velocit,che come dice Pasquale,uno di
loro,neanch Kledi cchi brav e me!,ed io divertito ci ridacchio su e so che
in fondo un po di verit nel loro cuore c!
Finite le mie due ore,torno a casa,accendo la segreteria e non trovo pi tutti
quei messaggi che ci trovavo prima, quelli di mamma che mi raccomandava
di mangiare,quello di pap che era sempre disposto a darmi del denaro,
quello di Vale,la mia migliore amica,che mi riempiva sempre di pettegolezzi e
di novit la giornata. Adesso cera solo la malinconia tra le mura. Stavo
perdendo la concezione del tempo,stavo dimenticando il vero significato della
parola Vita.
Tre.
Ogni mattina vado al Liceo,Liceo Classico,proprio come piace a pap,il
miglior avvocato del paeseEh bravo pap!Ma io??Io no,io amo
ballare,cantare,recitareIl mio musical preferito??GreaseNon so potrei
dirvi tutte le battute possibili ed inimmaginabili di quel film,le so tutte!Vabb
non ci pensiamo,andiamo a scuola,con questo cazzo di zaino che pesa pi di
tutto me messo insieme,Dio mio!Ricordo benissimo questo giorno e come
poterlo dimenticare daltrondeEra il 25 febbraioSi da sottolineare,perch
non si dimenticano mai giorni cosCome quando vinci un milione di euro
proprio nel giorno in cui ti avevano fregato la macchinaCome quando
prendi dieci alla versione di latino,dopo che il professore ti aveva detto che
per te non cera rimedio oltre la bocciaturaCome quando fai per la prima
volta lamore con la persona pi importante della tua vita,quella che durante
lAmore ti fa le coccole e ti dice Ti Amo,quella che nel frattempo sta attento a
te,fa tutto piano,pur di farti sentire a tuo agio e farlo nel migliore dei
modi,quello che ti d i baci sul colloEcco il 25 febbraio 2005Data da
sottolineare e da evidenziare sul calendariosui calendari!
Ero in classe quando sento un fracasso fuori,mille persone che intonavano
un Buon Compleanno a TeEsco come uno stupido,non accorgendomi
che proprio in quel momento sono tutti davanti la mia classe e il Festeggiato
proprio vicino alla portaRimango immobile,lui mi vede impacciato,si
ferma e con un occhiolino mi salutaPoi li vedo piano piano allontanare,ma
c qualcosa nello stomaco che minganna e di sicuro non quella torta che
ho visto nelle mani di quel ragazzoNo,non ho voglia della torta!
Quattro.
Oh mio Dio,no!,penso mentre si sta avvicinando il ragazzo del
compleannoMi vede sempre qui fuori
Come non dettoMi passa vicino,mi sorride e,cazzo!mi saluta,ma non un
semplice saluto,no,si ferma
CiaoCarini i miei amici eh?!,mi dice con un sorriso a 3000 denti SiSi
A me no!Non mi calcolano proprio,dico con quella faccia da ebete che mi
ritrovo! <<Mi prender per uno stupido,per uno che non ha mai parlato,mi
prender per uno che non sa nemmeno mantenere un discorso>>
Ma v,non dire cosAh comunque piacere Carlo! MmmPiacere
Robbiee con le guance un po pi rosse di prima gli dico che devo andare in
bagno
Ma lui come se non volesse lasciarmiMa sicuramente sar una mia
paranoiaCarlo NON vuole stare con meo meglio NON DEVE!
Cinque.
Ahh,mi risveglio dopo circa quattro ore di sonno
Mamma mi uccider,penso mentre sistemo me e il divanoCome fossi
anche io una cosa sgualcita
Vado in camera,prendo il cellulareDue chiamate perseE chi sar mai??
Un numero sconosciuto aveva chiamato al mio cellulare per ben due volte
Ma come se mi sentisse,sento risuonarlo
Pronto!
ProntoRobbie??
Si,chi ???,dico un po scocciato
Ehi,sono CarloQuello di stamattina,ricordi???
Non mi lascia nemmeno rispondereNon dimenticarti di questa sera,ti ho
chiamato per questo
Ah si sicerto!<<Dio mio me ne ero dimenticatoCorri a prendere il
regaloDici a mamma che devi andarciE corri stupido senza memoria>>
Non dirmi che te ne eri dimenticato??,mi legge nel pensiero
Ma che dici??Scherzi??Che bel regalo che ho presoAllora a stasera
No a tra poco,dice lui,trasparendo gi dalla voce una felicit immensa
A tra poco allora,precisino,ribatto con una risata
Ciao
Ciao Carlo!
<<Il regalo lho presoMamma avvisataVestito stupendamenteAdesso
devo solo andareE cerchiamo di riuscire ad indovinare la sua casa
>>,dico tra me e me,mentre saluto mamma e scappo
Carlo bellissimo questa seraHa una giacca nera,la camicia rosa,una
cravatta stupenda e le scarpe nere e un pantalone lucido che lo fa sembrare
molto pi grande
Appena mi vede entrare,mi corre incontro come se non ci vedessimo da
anniSbadato come sono non gli consegno nemmeno il regalo,distratto dal
suo parlare,ridere,scherzare,e nello sbalordimento di tutte quelle mani che si
incrociano alle mie dicendomi:piacere Giovanni,piacere Filomena,piacere
Paola,piacere Raffaele
Parliamo tantissimo,sto tutta la serata con lui,perch non conosco
praticamente nessunoNon so quante volte sono dovuto andare in bagno,fa
troppo ridere
Verso le undici siamo usciti fuori,ha una bellissima altalena e mi ha
raccontato di come quando era piccolo il padre l sopra gli raccontava le mille
favole della vita,di quanto era bella sua madre da giovane,di quanto la ama,di
quante soddisfazioni Carlo gli stava dando
Stavamo l,quando accadde qualcosa che mut per sempre la mia
vita,qualcosa alla quale non avrei mai pensato,se non quella sera e
sempre
Carlo mise la sua mano sulla mia,con un gesto spontaneo,come se volesse
bloccare quei pochi momenti passati insieme,come un ricordoPer tutto il
mio corpo un brivido pass dalla testa ai piediMi sentii soffocare Niente
farfalle allo stomaco,perch di fronte a me cera un ragazzoCarloMa non
resistetti e quando avvicin le sue labbra alle mie,b,non mi buttai
indietro,ma risposi con tutto lamore che potevo
Sei.
Sette.
Ogni volta che parlo di te,Tu fai parte o non parte di Me
Piango nella doccia,sotto queste note,sotto questacquaNon riesco a
dimenticare quella sera,quelle labbra,quelle maniQuella persona
Mi ha lasciato da solo,in mezzo a questa folla dipocrisiaMi ha lasciato
quando meno me lo aspettavoMi ha lasciato con le lacrime agli occhiMa
pur sempre un addio!
Vado in camera,musica musica musicaSolo lei pu consolarmi adesso
Solo lei non dir al mio pianto di cessareSolo lei sapr farmi battere il
cuore di nuovo
Non volevo poterlo dimenticarloNon volevo non pronunciare pi quel
nome,RobbieGli scriverei una lettera,ma so che non avrebbe mai una
risposta e quindi non ci provo
Lo vedo tutte le mattine,in classe e fuori scuola,every morning
La sua classe,2A!
Lo vedo sorridente,che schiva il mio sguardo,che gioca con ValentinaLo
vedo nel treno,che cerca sempre il vagone meno affollato,ma da quando ci
sono io in quel vagone, sempre l,come una sogliola a sorbire lodore di
quelle mille ascelle
Laltro giorno lo vidi mentre faceva ginnasticami venne un colpo al cuore
vederlo piangere mentre tutti i suoi amici giocavanoPensavo gli fosse
successo qualcosa,pensavo non si sentisse bene,esolo scendendo gi e
mettendomi ad origliare scoprii che le sue lacrime scendevano per me,che il
mio nome era ancora sulla sua bocca
Fu proprio in quel momento che decisi di scrivergli una letteraFu proprio
allora che decisi di dare una svolta alla mia VitaLo amavo,la mia Vita era
LuiCome vivere senza?!Meglio rischiare e non riuscirci,che non aver mai
tentatoMagari se ne render contoTorner da me,mi dicevo
Di notte,col lume della lampada che mamma mi aveva regalato,con Gioia che
dormiva beata e tranquilla nel suo lettino,con il freddo che ceraMi misi
Otto.
Caro Robbie,
non so perch sto scrivendoMa ne avevo voglia,avevo voglia di te e questo
lunico modo possibile per dirti ci che sento,di come mi fa male il cuore e
di come le mie lacrime stanno consumandosi a forza di uscire
Ti penso sempreMattina. Pomeriggio. Sera. Ora. Sempre
Anche la giornata pi soleggiata,quella dove prendo 9 al compito di italiano
mi sembra persa senza di te, cancellata,resettata dal calendarioTi vedo
sorridere,scherzare e poi in un altro momento piangere
Ti ho visto sai quel giornoVolevo essere io l a consolartiIo che non ho
mai saputo il motivo di tutto quello che ci accadutoIo che devo far finta di
niente,mentre dentro soffro e non posso chiederti il perchPerch mi hai
lasciato cos??Io che mai avr risposte a queste domande
So che leggerai questa lettera e poi la ritrover nel cestino di quella piazza,la
pi lontanaSo che ci piangerai su, ma non tornerai mai da me a dire
Ritorniamo insieme,anche io non vivo senza aria,senza TeRicominciamo
da zeroIn fondo non avevamo mai iniziato niente,stavamo solo
scambiandoci il cuore,ma poi qualcuno ce li ha strappati di mano e si sono
separati
Dimmi che la leggeraiDimmi che ritorner indietro con una risposta
Dimmi che vedr la macchia delle tue lacrime qui sopraDimmi di Si
Ti amoMai amato nessuno cosAl Mondo!
Carl
o.
Nove.
Avevo pensato di lasciargliela nella sua casella postaleDi scrivere Per il
mio Amore GrandeIl mio Grande Amore,ma avevo paura che leggendo
questo non lavrebbe aperta
Allora arrivo fuori casa sua e gliela lascio l,con una semplice frase Per
Robbie
Scappo velocemente,vado alla stazione e riinizia la mia solita giornata,una
delle tante,ormai diventate tutte insignificanti!
Entro in classe e una strana sensazione mi assale
Serry,la mia migliore amica mi dice che tutti mi stanno prendendo in giro,che
hanno letto il mio diario e ci hanno visto il nome di Robbie
Serry sempre stata quella con cui puoi parlare di ogni cosaQuella che
anche se vede la cosa peggiorare,non ti dice mai arrenditiQuella che
manca nella vita di tutti perch stata regalata a meQuella che per non
conosce il mio Grande segreto,ma ero sicura che Lei,con quegli occhioni che
ha e quei suoi denti perfetti che da sempre le invidiavo,mi sapr indicare la
giusta stradaregalandomi un sorriso smagliante e accompagnandomi con
le lacrime,pianger insieme a me!
Dieci.
Era appena suonata la quinta ora e ancora quelle voci maligne giravano su di
meMa non me ne importava
Undici.
Ci pensavo tutta la notte.
Amo il modo in cui mamma sa inventare una scusa. Crede che tu ci caschi
davvero e allora lo fa con la testa alta e gli occhi lucidi. Non ha mai potuto
essere Lei,ci che ,bloccata da pap e dalla sua area da superiore. La
zittisce quando vede che gli va contro,la sgrida quando magari si fermata
da una sua amica dopo aver fatto la spesa. Lo odio quando fa cos,eppure lo
rispetto, Lui!
Odio quel suo uscire sempre e non volere che mamma faccia lo stesso
Odio sentirlo dire a mia sorella che deve andare alle lezioni di piano,quando
Gioia ama cantare
Odio quando mi dice di essere una nullitso di valere.
Odio alcune cose di lui,con una differenza. Rispetto lui e lui Deve rispettare
me. Ad ogni costo. E farei di tutto per renderlo felice
La mattina mi svegliai,dopo pochissime ore di sonno. Presi un caff,zaino
e fuori.
Scuola.
Casa.
Compiti.
Il circolo di Antonio.
Cena.
Letto.
Sogni.
Alba.
Passano cos lente e noiose le giornate,senza lui
Fin quando un giorno,arrivando a scuola,sul banco,trovai un foglio. Troppo
bianco per,e infatti, cera scritto soltanto
E per te che lo faccioSolo per te.
Classe 5a alle 12:00.
Dodici.
E strano. Passi una vita inseguendo un sogno e poi ti accorgi che la tua
isola felice era a un passo da te. Che bastava allungare una mano per
sentire londa che sfiora la riva e il tuo cuore che dice:siamo arrivati!Io sono
arrivato finalmente. Da qui in poi unaltra cosa
Da Luomo
perfetto.
Mai letta cosa pi
consona a noi. A Te!
Smetto di leggere lultima parola quando le lacrime fanno gi da padrone ai
miei occhi
Entra Lui e si mette l,sulla porta. Mi guarda fisso fino a quando scoppia
anche lui in un immenso pianto che si conclude in un abbraccio infinito. In un
bacio puro. In due cuori innamorati. In noi due
Ci mettiamo seduti sulla cattedra a raccontarci un p le sofferenze,di quante
volte abbiamo pensato di mollare,di quello che avevamo fatto luno in
assenza dellaltroEd proprio qui che ci siamo fermati. Non sapevamo
cosa dire. Non avevamo fatto niente,se non pensarci e piangere. E come se
volessimo,ascoltavamo la stessa canzone. Riguardava il nostro stato
danimo. Eppure la stessa
Mi manchi quando il sole d la mano allorizzonte.
Mi manchi in quel tuo sguardo e quel sorriso un p incosciente.
Tredici.
21 marzo. Nessuno di famoso nato in questo giorno. Nessun amore
sbocciato allora. E solo la Primavera. E come dice M. Teyo: Usciamo
allaperto che la luna di primavera quasi si tocca.
Ess. La luna scende gi gi. Supera linfinito e arriva a noi. Piccole pietre di
una grande massa,che prendiamo quello che la vita ci regala. Piangendo o
non. Ma vivendo!
Guardavo dal piccolo balconcino il mutamento degli alberi. Tutto quel
verdognolo che si era andato a formare lungo laltalena. Bah. Era tutto pi
bello. Spettacolare. Fantastico.
Quel giorno dovevo incontrare lui. In una strada poco affollata. Dove nessuno
ci avrebbe potuti vedere. Solo io e lui. Nientaltro che noi ed i nostri occhi.
Lo trovai l,vicino al muro,giocando con i suoi capelli e guardando fisso,come
se stesse pensando a qualcosa di irremovibile.
Gli andai incontro mettendogli le mie due mani sugli occhi e non le toglievo fin
quando non si gira e mi regala un grande bacio. Camminiamo avanti e
indietro lungo quella strada nascondendoci quando le macchine
passavano,quando vedevamo qualche nostro amico. Era bello giocare a
Quattordici.
Passarono alcuni giorni,in cui sentii Robbie solo per telefono. Troppo scosso
da quella mancanza.
In questi giorni ci doveva essere il suo funerale. Anche questo doveva
aspettare di prendersi definitivamente quella ragazza tanto solare. Quella
ragazza cos bella,con i suoi sedici anni addosso. Valentina.
Doveva aspettare perch Valentina era inglese e suo padre era l in quel
periodo. Nessun volo possibile aveva potuto permettergli di rivedere sua figlia
il pi presto possibile anche se in quella bara. Ma aspettarono comunque.
Ci andai anche io al funerale. Fu uno strazio. Sua mamma e suo padre non si
reggevano in piedi. Sua nonna addirittura sulla sedia a rotelle. Aveva perso la
sua prima nipotina,che anche se ormai grandicella,tutte le sere le si sedeva
sulle gambe e le dava mille baci. I nostri amici tutti in nero. Non fecero tutto il
percorso. Si fermarono. Troppo devastante. Robbie invece era l,vicino alla
mamma di Vale,con il braccio la sorreggeva e piangeva
sommessamente,urlando. Quando mi vide,fece per salutarmi con il capo,ma
poi riprese in avanti. Voleva che tutto finisse,ormai laveva persa. Doveva
rassegnarsi.
Posarono la bara,sotto le ultime grida e gemiti di tutti. Robbie mi si
avvicin,pos la testa sulle mie spalle e piangeva,piangeva,come non aveva
fatto mai. Poi allimprovviso si stacc da me e guard il cielo.
Vale mi manchi tu. Vale mi manca il non poter pi ridere alle spalle degli altri
insieme a te. Mi manca non correre pi per la strada. Mi manca il non dover
perdere il treno tutte le mattine per aspettarti. Mi mancano le nostre risate.
Cazzo,quanto mi manchi tu!
E torna solo per un attimo da me,voglio riabbracciarti e dirti che Ti Voglio
Davvero Bene.
Si rimise sulla mia spalla e non si ci stacc fin quando non decidemmo di
andarcene e di abbandonare quel luogo macabro,ma in cui vivevano tante
anime,alcune delle quali noi avevamo conosciuto.
Per la strada non mi degn di uno sguardo,dovevo aspettarmelo. Io non so
come si vive senza un amico,io non so cosa vuol dire vederlo morire davanti
agli occhi,io non so niente.
Sotto casa sua provai ad abbracciarlo,mi sembr di vederlo piccolissimo tra
le mie braccia,lo sentivo tremare e allora decisi di andarmene,di dargli tutto il
tempo che gli occorreva. Mi salut e sal.
Quindici.
Il professore del secondo anno,quello che non dimenticher mai mi insegn
questa differenza.
Sai,quel professore che ti rimane nel cuore come pochi. Quello che solo
aprendo la bocca ti faceva sognare e non buttarti mai gi. Ti diceva che la
vita bella e bisogna sorridere. Ti lasciava piangere senza chiedere,ti
accarezzava se stavi maleSi,io ho avuto una persona cos sul mio
percorso scolasticoe chi lo dimentica!
Mi ha insegnato i significati di molte parole,sensazioni,emozioni a cui adesso
so dare un nome.
Proprio lui mi insegn questa differenza. Tra il voler bene e lamare,dice
Catullo che la differenza c. Ed io do ragione a questo signore,sisi. Si pu
voler bene un amico,un cagnolino,un bambinoma amare diverso. Ed io
Amo. Quando tu hai instaurato con quella persona un rapporto di Amore e
Bene,restai per sempre con lei. Quando questa per ti ferisce,ti lascia una
cicatrice indelebile,tu smetti di volerle bene ma non di amarla. Perch??
Perch a volte si ama con tutto se stessi qualcuno che noi crediamo lo
meritie poi,troppo tardi ci accorgiamo che stiamo solo facendo in modo di
soffrire di pi
Non era questo il mio caso,perch Robbie meritava il mio amorema volevo
solo fargli capire che anche io meritavo il suo. Non potevo essere allontanato
per la morte di una persona,s magnifica,ma ci sono anche io!
Forse con questo mio discorso lui non cap molto,forse gli mescolai ancora di
pi le ideefatto sta che io mi sentivo meglio.
Nei giorni seguenti parlavamo spesso,giravamo per i negozi come una
coppia qualsiasi. Ci nascondevamo in qualche via per abbracciarci e
baciarci,per poi scappare di nuovo via come niente fosse accaduto. In uno di
questi negozi ci regalammo una collana,fatta di cuoio e di spilleera
bellissima. Avevamo deciso che per ogni mese che saremmo stati insieme
ne aggiungevamo una,una di quelle spille.
Lo portai ad alcune feste,in modo che dimenticasse quello che di brutto gli
era accadutoGli presentai molti dei miei amici,divenne subito simpatico a
tuttiE man mano tutti capirono quello che ci stava accadendo
Di come stavamo diventando Coppiadi come non riuscivamo a vivere luno
senza laltro.
Martino,uno dei miei amici,aveva organizzato una festa a casa suaCi
andammo insieme,ci divertimmo da morire e per la prima volta lo sentii
davvero mioIn un luogo nascosto riuscimmo addirittura a donarci un
bacio,tanto desiderato,sospiratoQuella sera decidemmo anche che il
mattino seguente saremmo andati al cimitero da Vale. Per lappunto il giorno
dopo era il suo compleannoSedici anni strappatigli dalle mani e date in
braccio al Signore che laveva accolta con tutto lamore che pot,ne sono
sicuroPensammo di regalarle il mazzo di girasoli pi bello che ci fosse
stato. Strano in un cimitero,ma la sua solarit non poteva essere
uccisa,sconfittano,quella no.
Sedici.
La mattinaIl 31 maggioCi avviammo verso il cimitero dove viveva Vale.
Con quel mazzo di girasoli in mano sembrava un Dio che andava a trovare
una delle sue anime,per lui la pi bella tra tante
Ci sedemmo sulla sua tomba,guardammo la sua foto e ci domandammo
come potesse essere possibile che lei,proprio lei,ci avesse abbandonatie
poiperch proprio davanti ai nostri occhi??Che ricordo ci voleva lasciare di
lei?!
Ci guardavamo e non sapevamo dare una risposta a tutto questo
Ad un tratto per una signora anziana ci indica,ma noi distratti non ci
facciamo caso pi di tanto e continuiamo solo ad inalare quello strano odore
di fiori ammuffiti l dentro
Quella signora per parla sempre pi ad alta voce. La solita
pettegola,pensiamo. Ess,era proprio cos. Stavolta per il pettegolezzo
eravamo noi. Eh infattiCome potevano due ragazzi amarsi?!Come
potevano andare insieme a trovare una ragazza,insieme,mano nella
mano,come??
Penso che a volte le persone anziane abbiano dei pregiudizi pi grandi della
loro intelligenza e che quindi questi li sovrastino come se niente fossePuf!e
via tutto quello che avevano costruito in una vita fatta di sacrificiAh i
pregiudizi! Credo siano la cosa che rovini di pi noi,la nostra gente. Perch
cambiano te,chi ti sta intorno e non ti fanno vedere il mondo in tutti i suoi
angoli,bens negli spigolipur essendo questo una semi-sfera.
Diciassette.
Aprii gli occhi quando lalba stava per scendere sulla citt e riportare in vita
un nuovo giorno
Non un bellissimo giorno per mema pur sempre da vivere con dolori e
delusioni!
Alle nove del mattino era gi fuori casa mia. Lo vedevo agitato e questo non
mi piaceva. Sapevo cosa doveva dirmi e poteva anche evitare di fare giri di
parole
Ci sedemmo sul divano. Sullaltalena non volle. Disse che era un gioco
troppo duro da mantenere,laria muoversi uno strano effetto,porta
Non sapevo in fondo che non lavrei rivisto,se non quel giorno,l,dove mai
avrei sospettato.
Diciotto.
Ed ecco qui quello che per un anno tutti gli studenti con quellansia che
nemmeno al matrimonio di tua figlia hai piu.u
Diciannove.
Quel giorno tornai a casa pi distrutto delle altre volteSentivo davvero il
cuore appesantito, come un macigno che si porta per giorni e giorni tra due
braccia gracili.
Ma piano piano tutto passa. Anche i dolori al cuore si affievoliscono.
In un batter docchio passarono i giorni e ancora giorni. Sembrava che da
poco fosse iniziata la primavera,con il nascere di quei bellissimi peschiche
gi lestate aveva preso il suo posto,pronta a regalarci un sole fortissimo,mille
stelle nel cielo e un mare azzurro pi che maimagari come i suoi occhi.
Mia mamma dice che lestate capace di rapire tutti i problemi e di ridarteli
alla sua fine. Dice che se non ci si diverte in estatenon c motivo che tu ti
preoccupi. Sei semplicemente un baccal.
Lestate la stagione degli amoribrevi s,ma che fanno tremare le mani.
Lestate quella da vivere insieme alle persone che pi amia fare le cose
pi stupide e ridere ridere e ridere fino a scoppiareper poi ridere ancora.
Iniziai a prendere i costumi dallarmadio
E bello prendere quel grande scatolone e svuotarloci ritrovi tutto ma
proprio tutto. Quei costumi che mettevi la mattina prima di scendere in
spiaggia. Il pareo blu o a fiori di mamma, che bello com ti ricorda ancora di
pi la magnificenza della grande stagione. Gli infraditoe le magliette. Che
splendore!I mille ricordi delle vecchie estati
Riaprire un nuovo mondo. Anche questo avevo fatto!
La maggior parte delle giornate estive le passavo a casa di Serry
Adoro quella ragazzariesce a farti sorridere sempre,riesce sempre a
trovare una parola buona per te,anche se si fa mille paranoie che a nulla le
servono. Dice di non essere magra leiInvece secondo me una delle
ragazze pi carine. Ma non solo per laspetto fisico,no. E solare,se la prende
poco, gentile,premurosaE soprattutto se deve ficcarti qualcosa in testa
difficile che tu non accetti,ti far fare ci che vuole.
Serry posizion una piscina,circolarealta 75cm sul suo attico. Sembra
pocoma bast questo, qualche giornata allacqua fan,qualcunaltra al
mareper farmi passare una delle pi belle estati vissute.
Mi divertivo un mondo in quella piscinacera il suo fratellino piccolo e le
sorelle,sempre accoglienti e sorridenti. Diciamo che per un bel p feci parte
della sua famiglia e non mi dispiaceva per niente.
Venti.
Ero ormai super abbronzatoSerry dice che io ho tutta la melanina che
serve per diventare neri davverome la prendo tutta io. Scherza sempre su
sta cosa. Eppure davvero non mi riconosco allo specchioa parte il mio
colorito,molto pi scuro e brillante. Vedo sorrisi sul mio viso che fino a poco
tempo fa avevo lasciato l,fuori scuola,davanti a lui. Adesso me li ero ripresi
con tutta la forza che potevo e non volevo pi restituirli
E questa notte questa citt mi sembra bellissima.
A volte non riesco a capire. Quando ci manca qualcosa di importante noi lo
cerchiamo in tutte le piccole cose,che prima sembravano sciocchezze. Mi
affaccio dalla terrazza e vedo sotto di mela mia splendida cittadina.
Illuminata,qualche parte ombrosa,l,dove le coppie cercano il loro rifugio
Vuota. Lestate ha ununica nota negativa,porta il vuotoTutti si spostano
verso nuove mete,e siamo pochi quelli che restano legati alla casa,per
paura che scappi u.u
Ogni notte ascolto una canzonedi Jovanotti. Il poeta,lo chiamo.
Chiss se stai dormendo
A cosa stai pensando
Me lo domando spessoSe anche lui come me ci pensa a noi
Se anche lui come me piange qualche volta rivedendo quelle scene
Se anche lui come me ride ride e ride per non far trasparire quella macchia
di malinconia che aleggia nei suoi occhi
Me lo domandoe vorrei una risposta,facilmente trovabile in una
telefonata fatta a lui,magari a mezzanotte,sotto le stelle e coperto dalla
Ventuno.
Anche io sono qui. Lavoro,amicima non la mia vita.
Ormai la mia vita legata alla sua e come non si pu tagliare il cordone
ombelicale della mamma al figlio,ma solo aspettare che cada da solo
cos io non potevo dividermi da te.
No,no che non potevo. Eppure lo avevo fatto. Ho preferito venire qui
Ma qui ho avuto ancora di pi la consapevolezza che niente era
cambiato. Io amo tesolo te vita mia *_*
Lei non cap che per me era semplicemente unamica con cui passare le
vacanze estivecon cui mi divertivo da morire.
Lei pens che ci fosse qualcosa di pi profondo nel mio cuoremagari il
signor Amore. Ma quello ormai lo avevo conosciuto da tempo e si era
fermato a casa di Carloe li sarebbe restato per molto,se non per sempre.
Una serasi quella sera,eravamo tutti in camera mia a mangiare le
schifezze che ogni giorno compravamo per diminuire lo stressquando ci
trovammo un p pi vicini e lei prova a baciarmi. Cio non ci prova
perch io ci sto. La bacio,la toccoma non sento niente. Come se fosse
con una bambola,credo
Volevo Carlo e baciandola mi veniva in mente luiil suo visole sue
mani. Allora mi staccai.
Lei ci rimase malissimo e allora piano piano le spiegai tutto e non credevo
reagisse cos. Lo avevo capito dallinizio che era una persona speciale
Cap tutto e mi diede un bacio sulla guancia,in onore alla nostra
amicizia,che speravo sarebbe continuata anche dopo.
Ecco.
Unaltra prova del mio amore per Te avrei voluto urlarglima tanto non
serviva pi a nulla se non a stare male.
Dovevo aspettare solo il passare dei giornidi questi tre mesi e cos lavrei
rivisto. Pi bello che mai sicuramentecon la sua pelle scurissima,i suoi
occhi ancora pi verdi e la sua voglia matta di scherzare.
magari scherzare dinuovo con me,come facevamo prima.
Ventidue.
Tre mesi spazzati via dal tempo
Tre mesi dura una stagione
Tre mesi dura un amore
Tre mesi di attesadopo i sei mesi passati con un pancione contenente
unaltra vita,tuo figlio
Tre mesi senza lui
ma tutto era passato finalmente. Anche se poi potevo aspettarmi una
vita senza i suoi occhi.
Erano i primi di settembre e quel venticello caldo aleggiava ancora su di
noiEra scomparso lodore dellacqua di mare,ora si aspettava solo il
suono di quella campanella che annunciava linizio del nuovo anno
Chiss come sar!
LuiLuiLuiLuiLuiLuiLuiLuiLuiLuiLuiLuiLuiLuiLuiLuiLuiLuiLuiLuiLuiLuiLuiLuiLu
iLui.
Lui bello pi che maiCon gli occhi azzurri azzurri,pi del mareLui
abbronzato e luccicante come la stella che mi proteggeva da lass ma
tardava ad arrivarebeh Lui.
Parliamocorriamo insiememi racconta un p tutto,credo che qualcosa
bisogna sempre nasconderlo.
Ma impossibile non guardarlo ad occhi aperti e ascoltare ogni minimo
particolare
capace di rendere tutto una cosa emozionante,da vivere,come una
fiabae lui il mio raccontastorie preferito. Mi ha detto anche di aver
baciato una ragazza e di non aver provato nulla proprio qui che mi ha
preso le mani.
mi ha guardato negli occhi e con una lacrima mi ha chiesto di
ricominciareForse mai niente sar come prima,anzi di sicuro. Ma il bello
che non sappiamo se andr meglio o peggio,quindi vale la pena viverlo e
scoprire.
Ma non gli dissi cos allinizio
Quando pronunci quelle parole dissi che ci avrei pensato e scappai
via,dicendo che mamma mi aspettava per quellorario.
Non lo rividi per alcuni giorni e fu un benepensai molto,ma la decisione
era dura. Si dice che quando ami tutto pi facile,e invece no. Ero
accecato dallamore e non volevo errare dinuovo.
Ventitr.
Portami viaHo troppa voglia di ricominciare
Ecco cosa leggo sullo schermo del mio cellulareun messaggio sotto il suo
numero,quello di Robbie.
Non ho voglia di risponderglimagari capir o forse no. Dare un p di priorit
alla mia vita ogni tanto non fa male.
-Carlola nostra casa non un castello,i nostri genitori non sono le fate
turchine,i nostri compagni non sono i buoni nanetti di Biancaneve o i topolini
di Cenerentola,la nostra non una favola. Io volevo questo dalla vita.
-Ed io volevo te,nella mia vitaquesto non cambia niente?
-Si. Cambia che soffriremo di pi,perch non sapremo farci vincere
dallindifferenza.
-Nodai non possibile. Non dirmi di no.
-Sai quanto non lo vorrei
-allora non farlo!
-Addio,Carloaddio.
Non mi guard negli occhiscapp via e questa volta davvero,ma
soprattutto per molto.
I corridoi si trasformarono in piccoli spazi liberi,per i nostri occhi che solo
allora potevano incrociarsi.
Le classi,celle ferrate dove i nostri cuori soffrivano e gelavano sempre pi.
La vita esterna,la morte. La morte di un amore che purtroppo non sai
gestire,la morte di due vite,la morte.
Ventiquattro.
e anche Natale viene.
Mamma lo dice sempre
Venticinque.
Era il 24 dicembre quando Carlo prese coraggio e disse tutto ai genitori. Lo
disse in un modo magnifico,con quella sensibilit che lo contraddistingue:
Mamma,pap, da un p che volevo dirvi una cosa,qualcosa che ho
dentro,quasi un segreto per me Ho scoperto che in questa vita bisogna
essere se stessi e solo dicendovi ci lo sarei stato. Amo un ragazzo, miei
cari,lo amo come non ho mai amato nessunoSar forse sbagliato per
voi,ma so,lo sento ke capirete...
Non fin nemmeno il discorso quando il padre ferito nel suo orgoglio,si alz e
gli diede due ceffoniDa l il loro rapporto si chiuse cn una semplicit che
Carlo non prevedeva,si chiuse come quando con grande forza spingiamo
quella porta di vetro soffiato. Il padre non si avvicinava pi a lui,non si
lasciava abbracciare,nemmeno a Natale,il giorno Santo
Osvaldo non piange per lui,non gli dimostra affetto,si chiude come un riccio in
letargo. Nessun sorriso rivolto a quel figlio che non intraprendeva la sua
vita,non continuava ci che lui in fondo aveva iniziato,nessuna pacca sulla
spalla quando Carlo si sente gi o litiga con Robbie. Niente di niente. Anche
se dentro moriva ogni giorno di pi
Una sera Osvaldo steso nel letto scorge un libro sul comodino: Voglio
diventare Mary,legge sottovoceSi alza di scatto,sbatte la porta e arriva
davanti alla camera del figlio,una camera ordinata,perfetta e vede lui che
dorme,come sempre,sul lato destro del letto
Non riesce ad entrare,qualcosa lo blocca e ritorna in camera e ritrova sua
moglieNon riesce a dormire e decide dunque di leggere quel libro,pur
sapendo che suo figlio che lo ha messo lLo legge,riesce a finirlo tutto e
cosa mai fatta,piangeIl giorno seguente per,nn riesce ad aprire bocca con
il figlio,no,non riesce proprio ad aprirsi.
Forse Carlo gli aveva tagliato un po di orgoglio,forse Carlo stava
vincendo,ma Osvaldo non riusciva a dimostrare di essere anche lui
debole,non sapendo che poi non avrebbe avuto mai pi del tempo da
dedicare a suo figlio.
Ventisei.
...il dolore si ingigantisce quando a provocartelo sono le persone a cui tieni di
pi.
Osvaldo non guardava Carlo negli occhi,non ci riusc per il resto dei suoi
giorni..e Carlo soffriva.
...in questi momenti eravamo sempre insieme.
Robbie non mi ha mai abbandonato,anzi,mi ha aiutato ad andare avanti
anche se molte volte mi veniva in mente di farla finita.
Non avevo molti motivi per andare avanti,tranne lui. Non ricevevo molti
sorrisi,non avevo pi quei mille abbracci di mamma,anche i riccioli di Gioia mi
sembravano pi morti e meno lucenti.
Ma cera lui..e bisognava lottare,almeno ancora per un po.
Dovevo lottare per lui,perch quando ci stavo insieme dimenticavo tutto!
I giardinetti,una gita in barca con la scuola,una semplice passeggiata e
mangiare le nostre chips preferite. Tutto era pi bello se condiviso con lui.
Vivevo in un mondo da favola,dove venivo trattato come una delle pi
fortunate principesse,ma poi quando ritornavo a casa trovavo quellaria da
cattiva matrigna e piangevo..
dura vivere cos..soprattutto quando sai che qualunque cosa tu possa mai
fare,non porter ad una conclusione,anzi peggiorer la situazione,perch non
saprai fare in modo che essa si risolva.
Puoi fare giri immensi,sforzi inumani,ma quel muro cos pieno di mattoni non
lo butti gi.
Vivere e morire ogni giorno vuol dire stare male.
..e questo stare male porta a qualcosa di inaspettato.
Ventisette.
Ricordo di un giorno..
Lo ricordo ad un mese dalla sua scomparsa..
Si..perch Carlo adorava la barca a vela. Il vento quel giorno volle invitarci a
condividere insieme a lui quella magnifica serata di maggio. Cosa mai fatta,la
barca a vela.
Penso siano state le due ore pi belle della mia vita..perch senti il sapore di
tutte quelle cose che ogni giorno vedi e che ti sembrano cos banali.. Il
tramonto,la luna,i lampioni accesi.
O forse il cuore gi sapeva il duro colpo che stavo per affrontare e mi stava
portando a vivere unesperienza che non avrei dimenticato facilmente.
Il suo viso..triste e pieno di malinconia.
Il mio..sorridente e con tanta voglia di amarlo.
Mi domando perch in quel giorno,dove mi ha raccontato tutto,ma proprio
tutto..non mi abbia detto che voleva lasciare la Terra. Che voleva avvicinarsi
cos tanto agli aerei ed alle nuvole.
..che forse Valentina gli mancava cos tanto.
Si dice che la luna e le candele sono bugiarde..perch non ti permettono di
vedere bene il viso della persona con cui stai parlando,ma mi sa di strano..
..i suoi occhi ne escono sempre bene.
Luccicavano ed io il suo viso lo vedevo,chiuso e spento,con la bocca che
articolava parole taglienti.
..ma non arrivai a capire quello che stava per accadere. Quello per cui
adesso sto piangendo,quello per cui ancora non me ne faccio una
ragione,quello per cui se avessi potuto avrei gridato cos tanto per farlo
restare qui,quello a cui ancora oggi,dopo un mese,non credo.
..e nemmeno un pizzico a volte ti fa capire che stai vivendo la realt.
Dicembre va via e porta con s il Natale.
Gennaio d vita ad un nuovo anno.
Febbraio vede la fine di un amore,la chiusura di un cuore,una bara in pi.
..si vede che non pi estate
Ventotto.
25 febbraio.
Non si pu raccontare,se non schematicamente.
Non ce la faccio a fare nemmeno questo,ma devo sfogarmi,devo
parlare,voglio Lui.
25 febbraio: il suo compleanno.
Il giorno + bello della vita di persona,il compleanno,quello ke quando si
giovani si aspetta con ansia e quando si anziani si cerca di non pensare.
Era il compleanno di Carlo,tutti felici,aveva organizzato una festa in
terrazza,cero anke io.
Chi mancava in quelloccasione era suo padre e Carlo era proprio lui ke
volevaPensava,aveva una speranza,che in quel giorno tutto sarebbe
cambiato e invece no,addirittura non si era presentato.
Erano i suoi diciassette anni,non poteva non vederlo soffiare quelle candeline
che presto sarebbero diventate diciotto.
Ventinove.
E tutto finito. Out. Caput. End.
La festa allimprovviso si blocca,musica spenta,gente che corre,ma non si
capisce da dove proviene lo sparo
Carlo,dov Carlo??,mille voci ke ripetono questa domanda.
Il primo a vederlo proprio il padre,che dopo esser tornato dal circolo era
entrato nello studio per finire delle pratiche
Ma non quello che far!Vede Carlo steso a terra in una pozza di sangue e
nelle sue mani un bigliettino :
Pap lho fatto per te,non sono degno della nostra famiglia,non sono stato
capace di farmi amare da te,ne avevo bisogno sai??Ma adesso non conta
pi nulla,potrai dire ai tuoi amici che quell handiccapato morto e non devi
pi girare lo sguardo quando stiamo mangiando
Addio pap, addio!In fondo io Ti Voglio Bene,ma tu no!Dunque??
Trenta.
Oggi non sto bene..non vivo.
Diciamo che passeggiolungolastradanonsapendodoveandare.
Sono rimasto in contatto con sua mamma e mi piace sorridere per alcuni
minuti con sua sorella,per far credere,almeno a lei,che la vita continua.
Ieri,con la signora,trovai un biglietto che Osvaldo aveva lasciato sulla tomba
di suo figlio.
Non ho il coraggio di dirti nullaNon ho il coraggio di guardarmi nello
specchioNon ho il coraggio n la costanza di mantenere questa penna
Filomena.