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Dedicato a Te che non riesci a parlarneDedicato a Te che hai patito nel

dire queste paroleDedicato a Te che semplicemente hai detto chi sei e tutti
ma proprio tutti hanno accettato il tuo essere cosDedicato a Te che ancora
oggi soffri per quelle poche parole dette in un momento sbagliatoDedicato
a Te che mai lo dirai ma sempre ci saraiDedicato a Te,ke sei Te,senza
pauraDedicato a TE

E a teGrazie di tutto.
Le giornate a litigare con te mi sono servite ancora di pi a sprigionare il lato
sentimentale che ho in me e a fare di questo libro memoria di ci che penso.

A teche mi hai messa al mondo e mi rendi ogni giorno speciale con i mille
sacrifici che fai.

Uno.
Addio Carlo,mi dispiace per quello che successoIo sono uno come
te,uno che per non ha avuto il coraggio che hai avuto tuUno che
purtroppo si nasconde dietro lalbero per incontrare la sua metUno che
non ammette ci che Uno che non sei tu purtroppoProteggimi.
Anonimo
Carlo??Carlo??Carlo??Ci sei l dentro??Sono tua sorellaDai esci,non ho
voglia di giocare!Vedo troppe persone piangere,addirittura papDai
Carlo,non fare il cretinoEsci!Perch uscirai vero??Io come faccio
altrimenti?? Gioia
Addio Carlo,sei un ragazzo che ha avuto coraggio nellesprimere le sue
emozioni,pur vivendo una vita non gratificante dal punto di vista familiare
Ma non dovevi fare questo,non dovevi,hai solo rovinato la vita tua, anzi lhai
distrutta,come quella dei tuoi amici,del tuo ragazzo,di tua madre. Federica
Figlio mioGioia della mia vitaCi sei ancora??Puoi sentirmi??Dimmi di
si,non farmi morire,non far morire la mia animaCarlo!Perch mi hai
lasciata??Perch dico io,perch??Io non potevo parlare,ma Ti Amo,Amo
ogni cosa di tePerch non me ne hai parlato di questo forte disagio??O
forse io non ho saputo darti tutto lAmore possibile, e adesso tutte le parole
non servono a nulla,a nulla Amore MioTorna tu,magari ritorna anche la mia
Vita. Mamma
Angelo mioCustode della mia vitaNon dimenticher mai la tua
persona,la tua animaNon si pu dimenticare Carlo,non si possono
dimenticare i momenti passati insieme,i mille pianti che vincevano di gran
lunga le risate,i mille baci che ci siamo regalati,la tua bocca carnosa e i tuoi
occhi sempre luccicantiNo,Dio non posso,pur sapendo di portarti per
sempre nel cuore,dovr non vedere pi il tuo viso e le tue mani,dovr
abituarmi a mettere lo zaino sulla sedia del treno insieme a me. Dovr
abituarmi si,a fare una cosa che mai riuscir a fareAbituarmi. Robbie

Questi e tanti altri mille biglietti lasciati l...Su quella bara tanto sofferta
Quella bara che allinterno porta un ragazzoUn bambinoUn uomo ancora
non uomoCarlo!

Due.
Robbie,la solita spremuta?? S,grazie Ant!
Sono nel nostro barQuello dove tutti mi conoscono,ci conosconoDove
tutti sanno tutto di tutti,anche di chi la mattina prima ha buttato pi spazzatura
dellaltro,anche di chi uscito con lo stesso jeans per due sere. Il bar, Il
circolo di Antonio,cos lo chiamiamo tutti,ormai fratelli di uno stesso paese
Non un circolo qualunque, un bar,una discoteca,una scuola di ballo,la sua
scuola di ballo e canto
We ciao Robbie,comm jamm stasera??E questo che mi fa sentire a casa
mia,il non dover essere non me stesso, il dover essere quel che
sono,sempre,in qualunque momento e non aver paura del giudizio altrui
Entro nella sala da ballo e vedo tutti i miei bambini che mi aspettano con
quegli occhioni grandi,sembra che anche gli occhi li invidiano perch non
hanno le gambe per ballare,ma la luce si,ed quello che conta!
EntroLi faccio parlare un po e poi finalmente insegno loro un nuovo
ballo,che apprendono con una velocit,che come dice Pasquale,uno di
loro,neanch Kledi cchi brav e me!,ed io divertito ci ridacchio su e so che
in fondo un po di verit nel loro cuore c!
Finite le mie due ore,torno a casa,accendo la segreteria e non trovo pi tutti
quei messaggi che ci trovavo prima, quelli di mamma che mi raccomandava
di mangiare,quello di pap che era sempre disposto a darmi del denaro,
quello di Vale,la mia migliore amica,che mi riempiva sempre di pettegolezzi e
di novit la giornata. Adesso cera solo la malinconia tra le mura. Stavo
perdendo la concezione del tempo,stavo dimenticando il vero significato della
parola Vita.

Tre.
Ogni mattina vado al Liceo,Liceo Classico,proprio come piace a pap,il
miglior avvocato del paeseEh bravo pap!Ma io??Io no,io amo
ballare,cantare,recitareIl mio musical preferito??GreaseNon so potrei
dirvi tutte le battute possibili ed inimmaginabili di quel film,le so tutte!Vabb
non ci pensiamo,andiamo a scuola,con questo cazzo di zaino che pesa pi di
tutto me messo insieme,Dio mio!Ricordo benissimo questo giorno e come
poterlo dimenticare daltrondeEra il 25 febbraioSi da sottolineare,perch
non si dimenticano mai giorni cosCome quando vinci un milione di euro
proprio nel giorno in cui ti avevano fregato la macchinaCome quando
prendi dieci alla versione di latino,dopo che il professore ti aveva detto che
per te non cera rimedio oltre la bocciaturaCome quando fai per la prima
volta lamore con la persona pi importante della tua vita,quella che durante
lAmore ti fa le coccole e ti dice Ti Amo,quella che nel frattempo sta attento a
te,fa tutto piano,pur di farti sentire a tuo agio e farlo nel migliore dei
modi,quello che ti d i baci sul colloEcco il 25 febbraio 2005Data da
sottolineare e da evidenziare sul calendariosui calendari!
Ero in classe quando sento un fracasso fuori,mille persone che intonavano
un Buon Compleanno a TeEsco come uno stupido,non accorgendomi
che proprio in quel momento sono tutti davanti la mia classe e il Festeggiato
proprio vicino alla portaRimango immobile,lui mi vede impacciato,si
ferma e con un occhiolino mi salutaPoi li vedo piano piano allontanare,ma
c qualcosa nello stomaco che minganna e di sicuro non quella torta che
ho visto nelle mani di quel ragazzoNo,non ho voglia della torta!

Rientro in classe come se niente fosse successo,anche se in fondo so che


qualcosa cambiato,e la prof. di mate chi interroga?!Proprio me,che proprio
il giorno prima non avevo aperto un libro,che proprio in quel momento mi
sentivo frastornatoWow e che cazzo!Ma questa proprio scarogna
Franzese??Franzese??Sto chiamando proprio leiE qui o sul pianeta
Marte?!Franzese???
Siprof!Mi scusi,ma mi fa male la testa,rispondo sperando che quelle risa
dei miei compagni si plachino
Non faccia lo spiritoso e venga qui a fare un paio di disequazioni di primo
grado,prego!
No,profmi fa male la testa! Ok,non la prego Franzese,allora 2! 2 prof
Lei non pu capire!
Dopo questo lei non pu capire,con uno sguardo fermo,freddo e
stizzoso,quella stronza di matematica mi caccia fuoriHa vinto leiSta
stronza!
Ed eccomi quidinuovo fuori questa portaMa stavolta mi sono messo nei
guai e non come prima

Quattro.
Oh mio Dio,no!,penso mentre si sta avvicinando il ragazzo del
compleannoMi vede sempre qui fuori
Come non dettoMi passa vicino,mi sorride e,cazzo!mi saluta,ma non un
semplice saluto,no,si ferma
CiaoCarini i miei amici eh?!,mi dice con un sorriso a 3000 denti SiSi
A me no!Non mi calcolano proprio,dico con quella faccia da ebete che mi
ritrovo! <<Mi prender per uno stupido,per uno che non ha mai parlato,mi
prender per uno che non sa nemmeno mantenere un discorso>>
Ma v,non dire cosAh comunque piacere Carlo! MmmPiacere
Robbiee con le guance un po pi rosse di prima gli dico che devo andare in
bagno
Ma lui come se non volesse lasciarmiMa sicuramente sar una mia
paranoiaCarlo NON vuole stare con meo meglio NON DEVE!

Non finisco nemmeno a riordinare i miei pensieri che mi si piomba davanti e


mi chiede:Allora Robbie,visto che nessuno ti calcola,ti va di venire da me
questa sera?? Ogni anno,al mio compleanno d una festa sulla terrazza e
tu,nuovo amico mio,non puoi mancare,mi dice con gli occhi lucidi<<Dai
no, solo limpressione Robbie>>
Ma,ma mi interrompe Niente MA!Non ti ho fatto un invito, un
impegnodai! <<Come puoi dir di noSaresti meschino,bastardo,ci devi
andare>> OkCarlo! A che ora si fa?? Alle 20:00 a casa miaallora ci
stai?? Si,ci sonoAlle 8! e rientro in classe visto che la prof. si accorta
che ha esagerato e mi richiama con quella brutta vocina che haLho
sempre odiata!
Dopo aver passato cinque ore dinferno,in quella classe,la 2A,quella con le
mura tutte colorate,con la cattedra pi piccola dei banchi,quella con la luce
che cade proprio sulla lavagna,per farti incazzare ancora di piSi vabb
quella,quella in cui ci passo la maggior parte della mia vita!
Eccomi quiNella mia stanza preferita,il soggiorno!Su quel divano ci passo
ore ed ore,oppure sul tappeto persiano a ripassare i miei ballettiniE con la
musica sempre ad alto volume
Driin driin driinE il telefono o mi sbaglio??Si il telefono!
Pronto Tu-tu-tu-tu
WowAncora questi scherzi?!Vabb la giornata va proprio a finire bene
Mi distendo sul sof e piano piano con la musica di Max Pezzali,lascio le mie
membra a riposareE mi addormentoFinalmenteFa niente,per i compiti
ci sar tempo,magari stasera

Cinque.
Ahh,mi risveglio dopo circa quattro ore di sonno
Mamma mi uccider,penso mentre sistemo me e il divanoCome fossi
anche io una cosa sgualcita
Vado in camera,prendo il cellulareDue chiamate perseE chi sar mai??
Un numero sconosciuto aveva chiamato al mio cellulare per ben due volte
Ma come se mi sentisse,sento risuonarlo
Pronto!

ProntoRobbie??
Si,chi ???,dico un po scocciato
Ehi,sono CarloQuello di stamattina,ricordi???
Non mi lascia nemmeno rispondereNon dimenticarti di questa sera,ti ho
chiamato per questo
Ah si sicerto!<<Dio mio me ne ero dimenticatoCorri a prendere il
regaloDici a mamma che devi andarciE corri stupido senza memoria>>
Non dirmi che te ne eri dimenticato??,mi legge nel pensiero
Ma che dici??Scherzi??Che bel regalo che ho presoAllora a stasera
No a tra poco,dice lui,trasparendo gi dalla voce una felicit immensa
A tra poco allora,precisino,ribatto con una risata
Ciao
Ciao Carlo!
<<Il regalo lho presoMamma avvisataVestito stupendamenteAdesso
devo solo andareE cerchiamo di riuscire ad indovinare la sua casa
>>,dico tra me e me,mentre saluto mamma e scappo
Carlo bellissimo questa seraHa una giacca nera,la camicia rosa,una
cravatta stupenda e le scarpe nere e un pantalone lucido che lo fa sembrare
molto pi grande
Appena mi vede entrare,mi corre incontro come se non ci vedessimo da
anniSbadato come sono non gli consegno nemmeno il regalo,distratto dal
suo parlare,ridere,scherzare,e nello sbalordimento di tutte quelle mani che si
incrociano alle mie dicendomi:piacere Giovanni,piacere Filomena,piacere
Paola,piacere Raffaele
Parliamo tantissimo,sto tutta la serata con lui,perch non conosco
praticamente nessunoNon so quante volte sono dovuto andare in bagno,fa
troppo ridere
Verso le undici siamo usciti fuori,ha una bellissima altalena e mi ha
raccontato di come quando era piccolo il padre l sopra gli raccontava le mille
favole della vita,di quanto era bella sua madre da giovane,di quanto la ama,di
quante soddisfazioni Carlo gli stava dando
Stavamo l,quando accadde qualcosa che mut per sempre la mia
vita,qualcosa alla quale non avrei mai pensato,se non quella sera e
sempre
Carlo mise la sua mano sulla mia,con un gesto spontaneo,come se volesse
bloccare quei pochi momenti passati insieme,come un ricordoPer tutto il
mio corpo un brivido pass dalla testa ai piediMi sentii soffocare Niente
farfalle allo stomaco,perch di fronte a me cera un ragazzoCarloMa non
resistetti e quando avvicin le sue labbra alle mie,b,non mi buttai
indietro,ma risposi con tutto lamore che potevo

E stato il bacio pi bello che io abbia mai ricevutoDato con amoreCon


quella voglia di iniziare un qualcosa di difficile,ma insiemeCon un sapore
dolcissimo,ma il retrogusto amaro,perch recava dolore
Ma noi continuammo fin quando arriv mamma a prendermi e dovetti
lasciarlo Ci vediamo domani,ci dicemmo..
La sera,a casa,un messaggio Grazie per aver reso questa serata,la pi
bella delle tanteLa pi dolce delle poche

Sei.

Ebbene si,quel giorno meraviglioso era finitoQuel 25 febbraio!


Mi sveglio in ritardo come sempre,con mamma che fa mille prediche perch
nemmeno stamattina ho preso il latte, per non perdere quel maledetto
trenoEh si,perch dovete sapere che pap ha scelto anche il Liceo pi
lontano da casa,ha deciso tutto lui
Arrivo a scuola dopo dieci minuti di inferno in quel treno,dove ci sono pochi
vagoni per troppe persone,pochi nasi per troppe ascelle,poche sedie per
troppe gambe
Arrivo nella classe 2A,ma c unaria troppo silenziosapersino i banchi mi
stanno suggerendo di non entrare, persino la professoressa,con quel suo
strano modo di dire Buongiorno,mi incita a non varcare la sogliaMa la
paura di prenderle da pap troppo forte e quindi mi abbandono sulla mia
sediolina,sotto gli sguardi di tutti
Mi giro verso Valentina,la mia amica di banco: Vale ma ho il dentifricio vicino
alla bocca??,domando attonito,dallosservare tutti quegli occhi su di me
Ma che dici??Non hai niente,mi risponde lei con un po di imbarazzo
Vabb,mi dico,mentre la professoressa fa lappello
Franzese RobbiePresente,rispondoE in sottofondo,una voce,una
voce che sarebbe stata solo la prima dei miei tanti problemi,quella voce che
sarebbe stata a capo dellesercito dei miei guai
E presente o non presente Robbie il frocio??,dice quella voce!
E Luca che sta parlando,il solito buffone del quartiereQuello che
forte,ma tanto forte,che poi si mette a piangere quando il prof. di italiano gli
mette due
Dopo quella domanda tutti si girano verso di meIo rossissimo,non so che
direAdesso vorrei andare da Carlo,dirgli tutto,dirgli che stato tutto un
errore,dirgli che quel suo sedicesimo compleanno poteva festeggiarlo con
qualcun altro,dirgli che cera anche Luca alla festa e che probabilmente ci
aveva visti,dirgli cheMa non lo feci e mai lo sapr Carlo
Mi alzoSenza dire nienteLascio quella classeLascio la mia roba e
corro in bagno!
C Lui lCome se mi aspettasse e mi vede piangereNon volevo mi
vedesse
Mi dice:Non so perch ma una vocina mi diceva che stavi qui,sono
corso,avevo voglia di abbracciarti
No,no,Carlo per favore!Non mi va di stare con teNon mi va di baciare un
ragazzoNon mi va nemmeno di salutartiLasciami in pace!,concludo
cose mentre lui cerca di fermare le mie parole con un Ma io.lo blocco
dicendo che non voglio n Ma n Sevoglio solo chiudere tutto qui!
Torno in classe,sicuro che hanno capito di aver sbagliato,forte dentro di me
pronto a rispondere a tutte le loro squallide domande!

Pronto in tutto e per tuttoma senza Lui!

Sette.
Ogni volta che parlo di te,Tu fai parte o non parte di Me
Piango nella doccia,sotto queste note,sotto questacquaNon riesco a
dimenticare quella sera,quelle labbra,quelle maniQuella persona
Mi ha lasciato da solo,in mezzo a questa folla dipocrisiaMi ha lasciato
quando meno me lo aspettavoMi ha lasciato con le lacrime agli occhiMa
pur sempre un addio!
Vado in camera,musica musica musicaSolo lei pu consolarmi adesso
Solo lei non dir al mio pianto di cessareSolo lei sapr farmi battere il
cuore di nuovo
Non volevo poterlo dimenticarloNon volevo non pronunciare pi quel
nome,RobbieGli scriverei una lettera,ma so che non avrebbe mai una
risposta e quindi non ci provo
Lo vedo tutte le mattine,in classe e fuori scuola,every morning
La sua classe,2A!
Lo vedo sorridente,che schiva il mio sguardo,che gioca con ValentinaLo
vedo nel treno,che cerca sempre il vagone meno affollato,ma da quando ci
sono io in quel vagone, sempre l,come una sogliola a sorbire lodore di
quelle mille ascelle
Laltro giorno lo vidi mentre faceva ginnasticami venne un colpo al cuore
vederlo piangere mentre tutti i suoi amici giocavanoPensavo gli fosse
successo qualcosa,pensavo non si sentisse bene,esolo scendendo gi e
mettendomi ad origliare scoprii che le sue lacrime scendevano per me,che il
mio nome era ancora sulla sua bocca
Fu proprio in quel momento che decisi di scrivergli una letteraFu proprio
allora che decisi di dare una svolta alla mia VitaLo amavo,la mia Vita era
LuiCome vivere senza?!Meglio rischiare e non riuscirci,che non aver mai
tentatoMagari se ne render contoTorner da me,mi dicevo
Di notte,col lume della lampada che mamma mi aveva regalato,con Gioia che
dormiva beata e tranquilla nel suo lettino,con il freddo che ceraMi misi

appi del letto e iniziai a scrivere ci che la penna dipingeva seguendo la


linea del mio cuore

Otto.
Caro Robbie,
non so perch sto scrivendoMa ne avevo voglia,avevo voglia di te e questo
lunico modo possibile per dirti ci che sento,di come mi fa male il cuore e
di come le mie lacrime stanno consumandosi a forza di uscire
Ti penso sempreMattina. Pomeriggio. Sera. Ora. Sempre
Anche la giornata pi soleggiata,quella dove prendo 9 al compito di italiano
mi sembra persa senza di te, cancellata,resettata dal calendarioTi vedo
sorridere,scherzare e poi in un altro momento piangere
Ti ho visto sai quel giornoVolevo essere io l a consolartiIo che non ho
mai saputo il motivo di tutto quello che ci accadutoIo che devo far finta di
niente,mentre dentro soffro e non posso chiederti il perchPerch mi hai
lasciato cos??Io che mai avr risposte a queste domande
So che leggerai questa lettera e poi la ritrover nel cestino di quella piazza,la
pi lontanaSo che ci piangerai su, ma non tornerai mai da me a dire
Ritorniamo insieme,anche io non vivo senza aria,senza TeRicominciamo
da zeroIn fondo non avevamo mai iniziato niente,stavamo solo
scambiandoci il cuore,ma poi qualcuno ce li ha strappati di mano e si sono
separati
Dimmi che la leggeraiDimmi che ritorner indietro con una risposta
Dimmi che vedr la macchia delle tue lacrime qui sopraDimmi di Si
Ti amoMai amato nessuno cosAl Mondo!
Carl
o.

Emi alzaicon molto meno fazzoletti nel pacchettocon le mani tremanti!


Andai verso il letto,stretto al cuscino,mi mordevo le labbra,sperando di
addormentarmi presto e lasciare tutto al domani
Un domani di cui non ero certo,di cui nemmeno io sapevo catalizzare il
giorno e la notte,a cui non potevo fare pi di tanto affidamento
Quel cuscino aveva il mio odoreMi accorsi di come quella palla di lana era
stato amico delle mie lacrime,una spalla su cui mi ero poggiato,la morbidezza
in cui mi confondevo ogni qualvolta mi assalivano i pensieri
Quanto mi era servita quella serataNon dovevo rinunciare a LuiAvrei
rinunciato alla Vita,e non lo avrei mai fatto
Mi addormentai dopo tanti giri e rigiri nel lettoMi addormentai quando
mamma dopo poco venne ad alzare le tapparelle nella mia stanzaMi alzai
allalba di un nuovo giorno
Quel domani che
aspettavo

Nove.
Avevo pensato di lasciargliela nella sua casella postaleDi scrivere Per il
mio Amore GrandeIl mio Grande Amore,ma avevo paura che leggendo
questo non lavrebbe aperta
Allora arrivo fuori casa sua e gliela lascio l,con una semplice frase Per
Robbie
Scappo velocemente,vado alla stazione e riinizia la mia solita giornata,una
delle tante,ormai diventate tutte insignificanti!
Entro in classe e una strana sensazione mi assale
Serry,la mia migliore amica mi dice che tutti mi stanno prendendo in giro,che
hanno letto il mio diario e ci hanno visto il nome di Robbie
Serry sempre stata quella con cui puoi parlare di ogni cosaQuella che
anche se vede la cosa peggiorare,non ti dice mai arrenditiQuella che
manca nella vita di tutti perch stata regalata a meQuella che per non
conosce il mio Grande segreto,ma ero sicura che Lei,con quegli occhioni che
ha e quei suoi denti perfetti che da sempre le invidiavo,mi sapr indicare la
giusta stradaregalandomi un sorriso smagliante e accompagnandomi con
le lacrime,pianger insieme a me!

Serry si avvicina sconvolta,vorrebbe portarmi fuori,ma sa che in fondo tutto


ci non si pu evitare
Questo stato uno dei discorsi che ho amato di piMi ha fatto capire
quanto ci teneva a me...e di come ci era rimasta male del mio non dirglielo
Si. Ho sbagliato.
Carlo,ma perch non me lo hai detto??Ti avrei mai abbandonato se me lo
avessi detto??
No,ma avevo paura.
Paura di cosa??Paura che io sarei cambiata nei tuoi confronti??
Si,Serry. Si!
Ma cosa stai dicendo?!Siamo amici da una vitaUna vita vissuta insieme a
giocare con quel pallone,anche bucato,a costo di giocareUna vita vissuta
con i nostri problemi,con i miei e con i tuoi dolori,con i miei e con i tuoi
sorrisiUna vita da Me e Te!
Lo so,scusa.
Non serve scusarsi quando in fondo tu non mi hai ritenuta adatta,e inizi
a piangere con gli occhi bassi e le labbra tremanti.
No,Serry non fare cosE colpa mia,non piangere,ti prego non farlo
Ormai la fontana si aperta,mi risponde con quella sua spontaneit che le
fa sempre da padrona.
E chiudiamo il rubinettoIl cuore potrebbe allagarsi
Non importaHa gi smesso un po di battereSai,il suo migliore amico
non lha ritenuto degno di un suo segreto
Serry,credimiper me era difficilissimo dirti che a me piaceva un
ragazzo,che lho baciato e che adesso sto morendo sperando in un suo
ritorno
Adesso lo hai detto!Ho fatto qualche faccia che non ti piace?!Io ti voglio un
bene dellanima e questo bene non si chiamerebbe cos se non provenisse
da essaNon vorrei mai il tuo maleNon minteressa se i tuoi occhi cadono
su di un uomo o su di una donnaLimportante innamorarsiRidere per
un momento per poi piangere qualche secondo dopoE questo lAmore
GrazieHo sbagliato a non parlartene prima. Che sciocco a pensare che
tu,proprio Tula persona che mi ha visto crescere,quella che divideva la
gomma in due,quando dal grembiule a scuola io non ne avevo pi,mi
avrebbe voltato la faccia dopo questo!
Grazie a te di aver vissuto con meDi avermi regalato le tue parole,i tuoi
gesti,i tuoi occhiGrazie a Te!Ma voglio che tra noi non ci sia mai pi un
muro
NoIl martello per romperli gi in tasca!

Lei alza finalmente gli occhi,che si scontrano forte contro i mieiSorride e mi


abbracciaPiangoLacrime che si confondono nei suoi capelliNeri neri
come la cenere
Un abbraccio infinito direi

Dieci.
Era appena suonata la quinta ora e ancora quelle voci maligne giravano su di
meMa non me ne importava

Volevo solo che da quella porta entrasse Robbie e mi dicesse di uscire,che


aveva voglia di baciarmi e di uscire dinuovo insieme o magari ritornare su
quellaltalenadi cui sono geloso,nemmeno pi il cane pu sedersi l!
Esco di scuola,arrivo alla stazione elo vedo!
E l con Valentina,la sua migliore amicaLo vedo che apre la mia lettera e
insieme a lei la leggeOh mio dio, piange!Si gira verso Vale e lei lo
abbraccia con quellamore che solo unamica sa dartiPoi
parlano,gesticolano e vedo lui finalmente sorridere,fino a quando
Ah Ahdi chi questa lettera??Di un altro frocio come te??,gridano i suoi
amici,strappandogli la lettera di mano
Dategliela subitoLuca non fare il cretino,non sono fatti tuoi,cerca di
difenderlo Valentina.
EhehNon se ne parla,la dobbiamo leggere ad alta voceE vero che la
volete ascoltare tutti??,domanda quel cretino
E tutte le teste accennano ad un s con quel sorriso da ebeti,senza pensare
che poteva capitare anche a loro una situazione del genere ed essere
impotenti,non poter fare nulla.
E Luca inizia a leggereSotto le risa di tutti e le sue smorfie,imitando gli
atteggiamenti femminili
Dopo aver terminato la sua stupidaggine,dopo aver ripiegato quella lettera
tanto sospirata,gliela butta ai piedi ed entra nel treno,continuando a
ridacchiare con i suoi amici,stupidi come lui!
Vedo la scena dallentrata della stazionevorrei intervenire,ma so che
peggiorerei solo la situazione e non voglio metterlo ancora di pi in
imbarazzo,non me lo sarei mai perdonatoJamais.
Si girae i suoi occhioni li ritrovo persi nei mieiCome quando una piccola
piuma sprofonda nellimmenso oceano che ci circonda!E tutto un istante e
pure mi sembra di vederlo lontano,impercettibileI nostri sguardi si
riempiono di malinconia e poi si lascianoLui scappa via con
Valentina,lacrimando lacrime di dolore
Anche io cammino e raggiungo il treno e lo osservo dalle porte che alle 13:30
ancora non si chiudevano!Anche loro a peggiorare la mia situazione,anche
loro contro di me
Chiuse. Si parte. Via. Casa.
Stranamente mamma oggi ha cucinato il mio piatto preferito. Gli gnocchi al
forno. Mai assaggiata cosa pi buona.

Quelli fatti dalla mamma,intendiamociCi mette tutto quellamore


possibile,quello stesso calore che usa nellaccudire suo figlioQualche volta
ho pianto anche di fronte alla sua figura,china sul tavolo,con le mani piene di
farina,che muoveva avanti e indietro,con un sorriso smagliante e con la
voglia di volerne fare altri mille.
Mi siedo a tavola
Pap a capotavola,il solito capo di famiglia che legge il giornale,mangia e
guarda il tele nello stesso tempo
Gioia,con i suoi buccoli doro,sorseggia la coca-cola e come tutte le bambine
fanno,mi tormenta di domande e mi racconta che un bambino a scuola si
fatto male,lo hanno portato allospedale,ecc eccNon finiva pi!
Mamma,tutta indaffarata,con tante,troppe cose da festeggiareed io non ne
sapevo il perch!
Dai CarloMangia su!,diceva mamma,che nel frattempo non mi scrollava
gli occhi di dosso.
Si mamma,mangio mangio. Ma puoi dirmi perch tutte queste cose??
Non c un perch,oggi mi andava e lho fattoPoi non dire che non faccio
nulla per te.
Mamma e chi lo ha mai detto??Bah,oggi mi sembri strana. Sicuro che tutto
bene??!,dissi un p perplesso.
Tutto bene,Carlo. Veramente!Adesso mangia.
Finii di mangiare,andai in cameretta,pensando ancora a questo pranzo. Cera
qualcosa di strano!

Undici.
Ci pensavo tutta la notte.
Amo il modo in cui mamma sa inventare una scusa. Crede che tu ci caschi
davvero e allora lo fa con la testa alta e gli occhi lucidi. Non ha mai potuto
essere Lei,ci che ,bloccata da pap e dalla sua area da superiore. La
zittisce quando vede che gli va contro,la sgrida quando magari si fermata
da una sua amica dopo aver fatto la spesa. Lo odio quando fa cos,eppure lo
rispetto, Lui!
Odio quel suo uscire sempre e non volere che mamma faccia lo stesso
Odio sentirlo dire a mia sorella che deve andare alle lezioni di piano,quando
Gioia ama cantare
Odio quando mi dice di essere una nullitso di valere.
Odio alcune cose di lui,con una differenza. Rispetto lui e lui Deve rispettare
me. Ad ogni costo. E farei di tutto per renderlo felice
La mattina mi svegliai,dopo pochissime ore di sonno. Presi un caff,zaino
e fuori.
Scuola.
Casa.
Compiti.
Il circolo di Antonio.
Cena.
Letto.
Sogni.
Alba.
Passano cos lente e noiose le giornate,senza lui
Fin quando un giorno,arrivando a scuola,sul banco,trovai un foglio. Troppo
bianco per,e infatti, cera scritto soltanto
E per te che lo faccioSolo per te.
Classe 5a alle 12:00.

Volevo che Serena si alzasse e muovesse le lancette dellorologio per


spostare tutto a quellora,che avrebbe segnato un cambiamentoPositivo o
negativoMa un cambiamento.
La giornata sembra non passare per niente e il prof. mi guarda sotto quegli
occhialiSi accorto che qualcosa non vaMa questa volta non mi
interessa,pensi quel che vuoleIo sto in un altro mondo adesso!
Ecco che suona la quarta ora. Sono le 12:20. Un p di ritardoFa
niente,avr aspettato! Sicuro
Corro veloce lungo i corridoi che mi portano a quella classe
Lavr scelta per qualche perchForse perch lultima classe in fondo a
sinistra,quella pi nascosta,oppure perch proprio vicino ai bagni dove
avevamo chiuso.
Ahhhhh.Troppi Perch!

Dodici.

E strano. Passi una vita inseguendo un sogno e poi ti accorgi che la tua
isola felice era a un passo da te. Che bastava allungare una mano per
sentire londa che sfiora la riva e il tuo cuore che dice:siamo arrivati!Io sono
arrivato finalmente. Da qui in poi unaltra cosa
Da Luomo
perfetto.
Mai letta cosa pi
consona a noi. A Te!
Smetto di leggere lultima parola quando le lacrime fanno gi da padrone ai
miei occhi
Entra Lui e si mette l,sulla porta. Mi guarda fisso fino a quando scoppia
anche lui in un immenso pianto che si conclude in un abbraccio infinito. In un
bacio puro. In due cuori innamorati. In noi due
Ci mettiamo seduti sulla cattedra a raccontarci un p le sofferenze,di quante
volte abbiamo pensato di mollare,di quello che avevamo fatto luno in
assenza dellaltroEd proprio qui che ci siamo fermati. Non sapevamo
cosa dire. Non avevamo fatto niente,se non pensarci e piangere. E come se
volessimo,ascoltavamo la stessa canzone. Riguardava il nostro stato
danimo. Eppure la stessa
Mi manchi quando il sole d la mano allorizzonte.
Mi manchi in quel tuo sguardo e quel sorriso un p incosciente.

Mi manchi. Posso far finta di star bene,ma mi manchi.


Mi manchi e potrei cercarmi un altro,ma mi ingannerei.
Mi manchi.
Intonando un p la canzone,mano nella mano,ci concediamo lultimo bacio e
ci lasciamo. Ognuno nella propria classe,ma con lo stesso pensiero. Fisso.
Questo penso mentre mi allontano e rientro in classe.
Il professore cos attento alla lezione che non si accorge nemmeno che un
suo alunno stato fuori per quasi unora e che adesso questalunno
rientrato. Fa niente,non ci penso pi di tanto. Adesso ho lui *_*
E passa cos unaltra giornata. Ma adesso fuori lo vedo con un sorriso
smagliante,che mi saluta,che mi viene vicino. Che parliamo! E tutto diverso.
Ed questo che mi piace.
A casa anche pap sembra pi raggiante. Mangio,parlo un p,sorrido e poi
corro in camera. Non riesco a studiare e si fanno le 19:00.
Quanto bello il tramonto. Dio! Viola mischiato con quel p di blu che va
sempre bene. Le nuvole,il sole che si allontana. Spettacolo della natura.
Stupor Mundis direbbe il mio professoreEss,stavolta ha ragione.
Qualcosa in cui mi immergerei per poi dormire sulle nuvole. Da lass,in quel
paradiso vedrei tutto,vedrei pi spesso lui. Lui che mi aveva fatto riscoprire il
tramonto. Il sole. Il mondo. La vita. Lui... Quanto bello il tramonto,Dio.

Il cielo si stava preparando ad una nuova stagione. Ricca di colori,con pi


sorrisi,con un nuovo amore. La primavera.

Tredici.
21 marzo. Nessuno di famoso nato in questo giorno. Nessun amore
sbocciato allora. E solo la Primavera. E come dice M. Teyo: Usciamo
allaperto che la luna di primavera quasi si tocca.
Ess. La luna scende gi gi. Supera linfinito e arriva a noi. Piccole pietre di
una grande massa,che prendiamo quello che la vita ci regala. Piangendo o
non. Ma vivendo!
Guardavo dal piccolo balconcino il mutamento degli alberi. Tutto quel
verdognolo che si era andato a formare lungo laltalena. Bah. Era tutto pi
bello. Spettacolare. Fantastico.
Quel giorno dovevo incontrare lui. In una strada poco affollata. Dove nessuno
ci avrebbe potuti vedere. Solo io e lui. Nientaltro che noi ed i nostri occhi.
Lo trovai l,vicino al muro,giocando con i suoi capelli e guardando fisso,come
se stesse pensando a qualcosa di irremovibile.
Gli andai incontro mettendogli le mie due mani sugli occhi e non le toglievo fin
quando non si gira e mi regala un grande bacio. Camminiamo avanti e
indietro lungo quella strada nascondendoci quando le macchine
passavano,quando vedevamo qualche nostro amico. Era bello giocare a

nascondino,con lui per. Parliamo tanto. Gli racconto di come mamma


quando ero piccolo,mi leggeva le mitiche storie di valorosi guerrieri. Gli
racconto di come mia sorella sia bella e carina,troppo dolce. Gli racconto del
carattere burbero di pap. E lui qui inizia a fare mille battute e rido da morire.
Mi diverte troppo e mi fa sognare. Questo importa.
Ci fermiamo per un attimo in una stradina perch sentiamo un motorino. Uno
incollato allaltro. Ma come se la persona sul motorino ci avesse visti,
sempre pi vicino a noi. Riusciamo solo a vedere il sorriso di Valentina,
quando una macchina sbuca non so da quale viottola e la spinge
lontano,troppo lontano per poterla rivedere.
Ci si blocca il cuore. Lo guardo negli occhi. freddo ed immobile,poi sviene.
Subito alcune persone accorrono,per vedere cosa fosse successo. Troppo
forte il rumore per poterlo nascondere.
Io cerco invece di farlo rinvenire,non poteva stare l. Con un po
dacqua,alcuni miei baci,si svegli. Ma la scena che stava per vedere non era
affatto per un dolce risveglio.
Ambulanza. Polizia. Gente in massa. Oh no! Mio padre e mia madre.
Dovevamo scappare,ma non ne abbiamo avuto il coraggio. Tutti ci hanno
visti insieme,ma fa niente,adesso non conta,a questo ci penseremo domani.
Quel domani rientrava sempre dentro me!!
Valentina era a terra,in una pozza di sangue,con gli occhi aperti. Quando
lhanno travolta doveva averci visto ed aveva sorriso. Era contenta di essere
riuscita anche lei a far coronare il nostro sogno. A me e Robbie sembr
addirittura che avesse il sorriso sulle labbra,ma non ci soffermammo pi di
tanto.
Robbie piange,non riesce a trattenersi,chino sulla mia spalla. Pronuncia
parole incomprensibili,che forse solo il cuore capir e lei lass. Non cera pi
niente da fare. Quella macchina le aveva inflitto il colpo mortale. Nessuna
corsa in ospedale,nessuna speranza di poterla rivedere,niente battito del
cuore a mille nel guardare i suoi occhi riaprirsi. Niente di niente. Solo la sua
sagoma sullasfalto pieno di sangue. Robbie inizia adesso a gridare,urla
vendetta a questa ragazza,alla sua migliore amica,senza la quale non vivr
pi bene. Scappa poi via,chiedendomi scusa. E mi lascia l sotto lo sguardo
di tutti e anche quello di Vale. Il suo sguardo per dopo dieci minuti viene
bloccato,i suoi occhi chiusi da una mano estranea.
Dopo alcuni minuti tutto viene sgomberato,come dice una vecchia
signora,troppo magra per la sua et. Ognuno torna a casa propria,con un po
di fatti degli altri nella tasca. Ed io con unamica in meno. Robbie con il cuore
a pezzi. Vale non torna pi.

Si conclude cos il primo giorno di primavera. Non me lo aspettavo. Volevo


nascessero fiori e sorrisi, non che il cemento vincesse sulla natura. Non che
vincesse la morte sulla vita. Ma forse Dio non cap il mio desiderio. E fin
cos.

Quattordici.

Passarono alcuni giorni,in cui sentii Robbie solo per telefono. Troppo scosso
da quella mancanza.
In questi giorni ci doveva essere il suo funerale. Anche questo doveva
aspettare di prendersi definitivamente quella ragazza tanto solare. Quella
ragazza cos bella,con i suoi sedici anni addosso. Valentina.
Doveva aspettare perch Valentina era inglese e suo padre era l in quel
periodo. Nessun volo possibile aveva potuto permettergli di rivedere sua figlia
il pi presto possibile anche se in quella bara. Ma aspettarono comunque.
Ci andai anche io al funerale. Fu uno strazio. Sua mamma e suo padre non si
reggevano in piedi. Sua nonna addirittura sulla sedia a rotelle. Aveva perso la
sua prima nipotina,che anche se ormai grandicella,tutte le sere le si sedeva
sulle gambe e le dava mille baci. I nostri amici tutti in nero. Non fecero tutto il
percorso. Si fermarono. Troppo devastante. Robbie invece era l,vicino alla
mamma di Vale,con il braccio la sorreggeva e piangeva
sommessamente,urlando. Quando mi vide,fece per salutarmi con il capo,ma
poi riprese in avanti. Voleva che tutto finisse,ormai laveva persa. Doveva
rassegnarsi.
Posarono la bara,sotto le ultime grida e gemiti di tutti. Robbie mi si
avvicin,pos la testa sulle mie spalle e piangeva,piangeva,come non aveva
fatto mai. Poi allimprovviso si stacc da me e guard il cielo.
Vale mi manchi tu. Vale mi manca il non poter pi ridere alle spalle degli altri
insieme a te. Mi manca non correre pi per la strada. Mi manca il non dover
perdere il treno tutte le mattine per aspettarti. Mi mancano le nostre risate.
Cazzo,quanto mi manchi tu!
E torna solo per un attimo da me,voglio riabbracciarti e dirti che Ti Voglio
Davvero Bene.
Si rimise sulla mia spalla e non si ci stacc fin quando non decidemmo di
andarcene e di abbandonare quel luogo macabro,ma in cui vivevano tante
anime,alcune delle quali noi avevamo conosciuto.
Per la strada non mi degn di uno sguardo,dovevo aspettarmelo. Io non so
come si vive senza un amico,io non so cosa vuol dire vederlo morire davanti
agli occhi,io non so niente.
Sotto casa sua provai ad abbracciarlo,mi sembr di vederlo piccolissimo tra
le mie braccia,lo sentivo tremare e allora decisi di andarmene,di dargli tutto il
tempo che gli occorreva. Mi salut e sal.

Giorni ci divisero come una mela tagliata perfettamente a met da un coltello


affilatissimo chiamato tempo.
In quei giorni ci sentimmo al telefono,ogni tanto andai da lui,ma laria era
diversaed io lo amavo pi di prima.
Decisi di parlargli,pur se aveva una ferita al cuore,io stavo male e dovevo
parlargli. Andai a casa sua e iniziai a raccontargli un p tuttodi come stava
cambiando la mia vita grazie a lui,e di come andava pian piano
distruggendosi vedendolo allontanare da un giorno allaltro. Non rispose.
Pianse,il che fu peggio. Dove avevo errato??Cosa Dio,dimmi??Ero stato
semplicemente io,avevo parlato.
Quando lo vidi piangere tutto mi si chiuseTutto!
Allora gli spiegai la differenza tra lamare e il voler bene..
Lui aveva perso chi voleva bene.
Ma stava perdendo anche chi amava.

Quindici.
Il professore del secondo anno,quello che non dimenticher mai mi insegn
questa differenza.
Sai,quel professore che ti rimane nel cuore come pochi. Quello che solo
aprendo la bocca ti faceva sognare e non buttarti mai gi. Ti diceva che la
vita bella e bisogna sorridere. Ti lasciava piangere senza chiedere,ti
accarezzava se stavi maleSi,io ho avuto una persona cos sul mio
percorso scolasticoe chi lo dimentica!
Mi ha insegnato i significati di molte parole,sensazioni,emozioni a cui adesso
so dare un nome.
Proprio lui mi insegn questa differenza. Tra il voler bene e lamare,dice
Catullo che la differenza c. Ed io do ragione a questo signore,sisi. Si pu
voler bene un amico,un cagnolino,un bambinoma amare diverso. Ed io
Amo. Quando tu hai instaurato con quella persona un rapporto di Amore e
Bene,restai per sempre con lei. Quando questa per ti ferisce,ti lascia una
cicatrice indelebile,tu smetti di volerle bene ma non di amarla. Perch??
Perch a volte si ama con tutto se stessi qualcuno che noi crediamo lo
meritie poi,troppo tardi ci accorgiamo che stiamo solo facendo in modo di
soffrire di pi
Non era questo il mio caso,perch Robbie meritava il mio amorema volevo
solo fargli capire che anche io meritavo il suo. Non potevo essere allontanato
per la morte di una persona,s magnifica,ma ci sono anche io!
Forse con questo mio discorso lui non cap molto,forse gli mescolai ancora di
pi le ideefatto sta che io mi sentivo meglio.
Nei giorni seguenti parlavamo spesso,giravamo per i negozi come una
coppia qualsiasi. Ci nascondevamo in qualche via per abbracciarci e
baciarci,per poi scappare di nuovo via come niente fosse accaduto. In uno di
questi negozi ci regalammo una collana,fatta di cuoio e di spilleera
bellissima. Avevamo deciso che per ogni mese che saremmo stati insieme
ne aggiungevamo una,una di quelle spille.

Lo portai ad alcune feste,in modo che dimenticasse quello che di brutto gli
era accadutoGli presentai molti dei miei amici,divenne subito simpatico a
tuttiE man mano tutti capirono quello che ci stava accadendo
Di come stavamo diventando Coppiadi come non riuscivamo a vivere luno
senza laltro.
Martino,uno dei miei amici,aveva organizzato una festa a casa suaCi
andammo insieme,ci divertimmo da morire e per la prima volta lo sentii
davvero mioIn un luogo nascosto riuscimmo addirittura a donarci un
bacio,tanto desiderato,sospiratoQuella sera decidemmo anche che il
mattino seguente saremmo andati al cimitero da Vale. Per lappunto il giorno
dopo era il suo compleannoSedici anni strappatigli dalle mani e date in
braccio al Signore che laveva accolta con tutto lamore che pot,ne sono
sicuroPensammo di regalarle il mazzo di girasoli pi bello che ci fosse
stato. Strano in un cimitero,ma la sua solarit non poteva essere
uccisa,sconfittano,quella no.

Sedici.
La mattinaIl 31 maggioCi avviammo verso il cimitero dove viveva Vale.
Con quel mazzo di girasoli in mano sembrava un Dio che andava a trovare
una delle sue anime,per lui la pi bella tra tante
Ci sedemmo sulla sua tomba,guardammo la sua foto e ci domandammo
come potesse essere possibile che lei,proprio lei,ci avesse abbandonatie
poiperch proprio davanti ai nostri occhi??Che ricordo ci voleva lasciare di
lei?!
Ci guardavamo e non sapevamo dare una risposta a tutto questo
Ad un tratto per una signora anziana ci indica,ma noi distratti non ci
facciamo caso pi di tanto e continuiamo solo ad inalare quello strano odore
di fiori ammuffiti l dentro
Quella signora per parla sempre pi ad alta voce. La solita
pettegola,pensiamo. Ess,era proprio cos. Stavolta per il pettegolezzo
eravamo noi. Eh infattiCome potevano due ragazzi amarsi?!Come
potevano andare insieme a trovare una ragazza,insieme,mano nella
mano,come??
Penso che a volte le persone anziane abbiano dei pregiudizi pi grandi della
loro intelligenza e che quindi questi li sovrastino come se niente fossePuf!e
via tutto quello che avevano costruito in una vita fatta di sacrificiAh i
pregiudizi! Credo siano la cosa che rovini di pi noi,la nostra gente. Perch
cambiano te,chi ti sta intorno e non ti fanno vedere il mondo in tutti i suoi
angoli,bens negli spigolipur essendo questo una semi-sfera.

Quella strana signora mi ricordava qualcuno. Assomigliava troppo a quella


donna che avevo visto sul punto dellincidente,quella magra magra,tanto
magra che non si pu dimenticareAveva raggruppato attorno a s un p di
signore della stessa et,e faceva gesti,raccontava storie,tutto questo non
aveva niente di male,se non fosse stato che in quelle smorfie e in quelle
narrazioni eravamo noi due i protagonisti indiscussi,con tutti gli occhi puntati
addosso. Ess. Perch dovete sapere che quelle signore non si
vergognavano di sparlare,anzi,ti guardavano negli occhi come una
sfida,come per dirti che stavi errando,che stavi compiendo latto pi osceno
al mondo
E allimprovviso riseroNo,questo non potevo permetterlo. Non davanti a lui
e a ValeNO!
Presi Robbie e ce ne andammo,lasciando quelle viscide lingue,che
continuavano a muoversi e a non fermarsi.
Robbie invece non reag come me. Si abbatt subito. Lui al primo colpo cade
a terra e vuole un aiuto per rialzarsi, ma io non seppi essere il suo maestro di
pugilatonon riuscivo a rialzare nemmeno me stesso!
Volle subito andarsene a casa a prendere una decisionecos disse. Ed io
come sempre avevo capito tutto e questa volta non avrei fatto niente per
tornare indietro. Anche io ero debole. Anche io ero morto dentro. Ma io credo
nella rinascita,lui no.
Quando mi lasci sulla soglia della sua porta piangeva,lo avevo notato dalla
zanzariera che separava i nostri due visi,piangeva sommessamente,sisi.
Girai langolo e corsi a casa. Volevo dormire,o almeno cercare di farlo.
Volevo mangiare,o almeno assaggiare qualcosa di dolce,anche se in quel
momento anche la cioccolata,la Nutella,la pi buona,mi era sembrata
amarognola. Come detto,non riuscii a fare niente di tutto ci.
Riuscii solo a mettermi sul letto,morbido come sempre;affondare nel cuscino
con la musica nelle orecchie e guardare le stelleUna pi bella
dellaltra,divise perfettamente a met da una luna piena,capace di illuminare
unintera cittadina.

Diciassette.
Aprii gli occhi quando lalba stava per scendere sulla citt e riportare in vita
un nuovo giorno
Non un bellissimo giorno per mema pur sempre da vivere con dolori e
delusioni!
Alle nove del mattino era gi fuori casa mia. Lo vedevo agitato e questo non
mi piaceva. Sapevo cosa doveva dirmi e poteva anche evitare di fare giri di
parole
Ci sedemmo sul divano. Sullaltalena non volle. Disse che era un gioco
troppo duro da mantenere,laria muoversi uno strano effetto,porta

silenziocos disse. Parlammo cos tanto,che la testa stava scoppiando,le


lacrime facevano fatica a scendere,il cuore batteva allimpazzata e le mani
tremavano come non mai. Alla fine disse:Carlo.. Ho cercato di non
pensarci,di guardare solo i lati positivi che questo amore mi poteva dare,ho
immaginato laltalena della nostra vita e lho vista andare troppo lenta,fermata
sempre da qualche risata,qualche pettegolezzo,ho considerato tutto ci ed
ho capito che la nostra non pu essere una storia da vivere per sempre,n
per un giorno. Forse Dio mi voleva far capire che belle persone al mondo ci
sono,facendomi conoscere te. Ma solo conoscere,non da baciare,toccare e
desiderare,questo no!
Una nota di silenzio fece da musica ai nostri occhi.
Mi dispiace Carlodavvero!Ma adesso basta.
Senza nemmeno darmi modo di rispondere scapp via
Scapp via dalle mie manidalla mia vistadal mio cuoredalla mia
mente.

Non sapevo in fondo che non lavrei rivisto,se non quel giorno,l,dove mai
avrei sospettato.

Diciotto.
Ed ecco qui quello che per un anno tutti gli studenti con quellansia che
nemmeno al matrimonio di tua figlia hai piu.u

E lultimo giorno di scuolaquello dove devi salutare tutte le tue amiche,i


tuoi amici,il tuo amoreche purtroppo non potrai pi vedere tutti i
giorni,perch non avrai la scusa di andare a scuola e di poterlo incontrare.
Festeggiamo insiemetutti!Credo sia stato uno dei pochi,se non lunico
giorno in cui il registro non aveva segnato delle assenze.
Ballavamo,cantavamo e ci divertivamo come non maiAlcuni
piangevano,altri sorridevano,nascondendo il malincuore generale che
riempiva i nostri cuori.
Ma fin anche quella giornata.
e fin come non avrei mai immaginato.
Fuori scuola ci regalavamo gli ultimi baci,sicuri che ci saremmo rivisti,ma
sempre con un p di paura che questo non potesse accadere
Come semprevidi anche lui. Mi si stava avvicinando,come sempre
bellissimo,con gli occhi luccicanti. Capii subito che quello che stava per dirmi
non era una bella notizia.
Carloio parto!Vado in Australia.,mi dice con gli occhi pieni di lacrime
come,te ne vai?Davvero?E perch?,dico stupito pi che mai,non
sapendo nemmeno spiccicare due parole.
Si vado viatorno a settembre per riiniziare la scuola.
E che ci fai l?,gli parlo sopra.
..eh. Pap mi ha trovato un lavoro l. Non solo mi aiuta a diventare pi
autonomo e responsabile, ma anche a parlare meglio linglese.
Ahho capito.
Carlo ascoltamimi dispiace per tutto quello che successo. Forse doveva
andare cos o forse no,ma solo vivendo lo scopriremoSono sicuro che ci
sentiremo,non sempre normale,ma sentir la tua voce...o almeno
spero.,mi disse con tono quasi di preghiera.
Non lo so Robbielo hai detto tu. Bisogna vivere e scoprirequindi
attenderemo il volere della vita. Adesso se non ti dispiace dovrei andare
viai miei amici mi aspettano. Ciao!Ahbuon viaggio,spero ti diverta l.
Adesso scappociao
Non gli lasciai nemmeno il tempo di dire qualcosanien-te! Volevo
andarmene via da quella persona che mi aveva fatto tanto male. E troppo
facile scappare dalla realt,quando questa ci sta stretta. Scappare in un
posto lontano,magari dove non conosci nessuno,dove ricominci una vita da
soloe poi con nuova gente. Poi pretendi di ritornare e trovare le cose come
erano prima,forse anche un p migliorate!Eh no caro mioio non mi far
sentire questestatee non risponder alle tue chiamate. Fai tutto ci che
vuoi,ma stavolta il mio cuore lo governo ioe non tu.

Diciannove.
Quel giorno tornai a casa pi distrutto delle altre volteSentivo davvero il
cuore appesantito, come un macigno che si porta per giorni e giorni tra due
braccia gracili.
Ma piano piano tutto passa. Anche i dolori al cuore si affievoliscono.
In un batter docchio passarono i giorni e ancora giorni. Sembrava che da
poco fosse iniziata la primavera,con il nascere di quei bellissimi peschiche
gi lestate aveva preso il suo posto,pronta a regalarci un sole fortissimo,mille
stelle nel cielo e un mare azzurro pi che maimagari come i suoi occhi.
Mia mamma dice che lestate capace di rapire tutti i problemi e di ridarteli
alla sua fine. Dice che se non ci si diverte in estatenon c motivo che tu ti
preoccupi. Sei semplicemente un baccal.
Lestate la stagione degli amoribrevi s,ma che fanno tremare le mani.
Lestate quella da vivere insieme alle persone che pi amia fare le cose
pi stupide e ridere ridere e ridere fino a scoppiareper poi ridere ancora.
Iniziai a prendere i costumi dallarmadio
E bello prendere quel grande scatolone e svuotarloci ritrovi tutto ma
proprio tutto. Quei costumi che mettevi la mattina prima di scendere in
spiaggia. Il pareo blu o a fiori di mamma, che bello com ti ricorda ancora di
pi la magnificenza della grande stagione. Gli infraditoe le magliette. Che
splendore!I mille ricordi delle vecchie estati
Riaprire un nuovo mondo. Anche questo avevo fatto!
La maggior parte delle giornate estive le passavo a casa di Serry
Adoro quella ragazzariesce a farti sorridere sempre,riesce sempre a
trovare una parola buona per te,anche se si fa mille paranoie che a nulla le
servono. Dice di non essere magra leiInvece secondo me una delle
ragazze pi carine. Ma non solo per laspetto fisico,no. E solare,se la prende
poco, gentile,premurosaE soprattutto se deve ficcarti qualcosa in testa
difficile che tu non accetti,ti far fare ci che vuole.
Serry posizion una piscina,circolarealta 75cm sul suo attico. Sembra
pocoma bast questo, qualche giornata allacqua fan,qualcunaltra al
mareper farmi passare una delle pi belle estati vissute.
Mi divertivo un mondo in quella piscinacera il suo fratellino piccolo e le
sorelle,sempre accoglienti e sorridenti. Diciamo che per un bel p feci parte
della sua famiglia e non mi dispiaceva per niente.

A volte portavo anche Gioia con me


Che bello! *_*
Vedere giocare i bambinicredo sia la cosa pi bella al mondo. Insieme
allAmore,al Tramonto e a Lui.
Facevano marito e moglie. Lei che andava a fare la spesae diceva come
una signora,davvero,che tutto costava troppo e che leuro li stava mandando
in rovinaIl piccolo invece lavorava in una macelleria,il mestiere vero del
padre di Serry,e parlava con le persone che entravano ed uscivano.
Diocome erano belli. Si divertono con poco loro. Con gli schizzi,con
qualche orecchino perso nella piscina per stare l ore ed ore a trovarlo.
Quando scendevamoper mangiare qualcosa Domenico e Gioia
andavano in cucina e facevano finta di prepararci il caff,di portarci qualcosa
da mangiare
....Troppo reali. Basta!
li amo i bambini. Ingenui ma intelligentissimi. Capaci di farti sorridere con
una piccolezza. Belli piccoli paciocconi. Stupendi. Capaci di correre ore ed
ore dietro alle nuvole e vederle trasformare in cagnolini,cuori o pecore.
Fantasiosi e giocherelloni. La vita pi bella.

Venti.
Ero ormai super abbronzatoSerry dice che io ho tutta la melanina che
serve per diventare neri davverome la prendo tutta io. Scherza sempre su
sta cosa. Eppure davvero non mi riconosco allo specchioa parte il mio
colorito,molto pi scuro e brillante. Vedo sorrisi sul mio viso che fino a poco
tempo fa avevo lasciato l,fuori scuola,davanti a lui. Adesso me li ero ripresi
con tutta la forza che potevo e non volevo pi restituirli
E questa notte questa citt mi sembra bellissima.
A volte non riesco a capire. Quando ci manca qualcosa di importante noi lo
cerchiamo in tutte le piccole cose,che prima sembravano sciocchezze. Mi
affaccio dalla terrazza e vedo sotto di mela mia splendida cittadina.
Illuminata,qualche parte ombrosa,l,dove le coppie cercano il loro rifugio
Vuota. Lestate ha ununica nota negativa,porta il vuotoTutti si spostano
verso nuove mete,e siamo pochi quelli che restano legati alla casa,per
paura che scappi u.u
Ogni notte ascolto una canzonedi Jovanotti. Il poeta,lo chiamo.
Chiss se stai dormendo
A cosa stai pensando
Me lo domando spessoSe anche lui come me ci pensa a noi
Se anche lui come me piange qualche volta rivedendo quelle scene
Se anche lui come me ride ride e ride per non far trasparire quella macchia
di malinconia che aleggia nei suoi occhi
Me lo domandoe vorrei una risposta,facilmente trovabile in una
telefonata fatta a lui,magari a mezzanotte,sotto le stelle e coperto dalla

luna che mi fa compagnia a questora di notte,mentre tutti si stanno


divertendo ai loro festini.
Pensami anche solo per un minuto e dedicami un bacio che sia da
completamento al nostro vecchio amore che cos mi manca e che cos
forte mi tormenta ancora.

Ventuno.
Anche io sono qui. Lavoro,amicima non la mia vita.
Ormai la mia vita legata alla sua e come non si pu tagliare il cordone
ombelicale della mamma al figlio,ma solo aspettare che cada da solo
cos io non potevo dividermi da te.
No,no che non potevo. Eppure lo avevo fatto. Ho preferito venire qui
Ma qui ho avuto ancora di pi la consapevolezza che niente era
cambiato. Io amo tesolo te vita mia *_*

Era una serata tranquillaIl capo dove lavoravo,ristorante di prima classe,ci


aveva dato la giornata libera,per fare shopping,cos disse. E noi ne
approfittammo
Tutti noi,camerieri allo sbaraglio,andammo in giro per la grandissima citt
di PerthCi perdemmo in quei mille negozi,belli,luminosi,magnifici
Eravamo pochi ragazzi,per la maggior parte preferivano le ragazze come
camerieree allora strinsi amicizia soprattutto con una di loro,Loreline
era inglese.
Ma non le parlai mai della mia diversitper non sentirmi a disagio e per
non essere vittima di nessuno
ma errai.

Lei non cap che per me era semplicemente unamica con cui passare le
vacanze estivecon cui mi divertivo da morire.
Lei pens che ci fosse qualcosa di pi profondo nel mio cuoremagari il
signor Amore. Ma quello ormai lo avevo conosciuto da tempo e si era
fermato a casa di Carloe li sarebbe restato per molto,se non per sempre.
Una serasi quella sera,eravamo tutti in camera mia a mangiare le
schifezze che ogni giorno compravamo per diminuire lo stressquando ci
trovammo un p pi vicini e lei prova a baciarmi. Cio non ci prova
perch io ci sto. La bacio,la toccoma non sento niente. Come se fosse
con una bambola,credo
Volevo Carlo e baciandola mi veniva in mente luiil suo visole sue
mani. Allora mi staccai.
Lei ci rimase malissimo e allora piano piano le spiegai tutto e non credevo
reagisse cos. Lo avevo capito dallinizio che era una persona speciale
Cap tutto e mi diede un bacio sulla guancia,in onore alla nostra
amicizia,che speravo sarebbe continuata anche dopo.
Ecco.
Unaltra prova del mio amore per Te avrei voluto urlarglima tanto non
serviva pi a nulla se non a stare male.
Dovevo aspettare solo il passare dei giornidi questi tre mesi e cos lavrei
rivisto. Pi bello che mai sicuramentecon la sua pelle scurissima,i suoi
occhi ancora pi verdi e la sua voglia matta di scherzare.
magari scherzare dinuovo con me,come facevamo prima.
Ventidue.
Tre mesi spazzati via dal tempo
Tre mesi dura una stagione
Tre mesi dura un amore
Tre mesi di attesadopo i sei mesi passati con un pancione contenente
unaltra vita,tuo figlio
Tre mesi senza lui
ma tutto era passato finalmente. Anche se poi potevo aspettarmi una
vita senza i suoi occhi.
Erano i primi di settembre e quel venticello caldo aleggiava ancora su di
noiEra scomparso lodore dellacqua di mare,ora si aspettava solo il
suono di quella campanella che annunciava linizio del nuovo anno
Chiss come sar!

Decisi di fare una passeggiata in biciogni tanto ne ho voglia. Mi libera


semplicemente. Eh si semplicemente
Arrivo fin su la piccola montagna che fa da barriera al mio paesino e poi
scendo gi,urlando pi che posso e alzando i piedi e le mani
E via tutto il dolore che hai dentroa volte basta una canzone,una
passeggiata,una chiacchierata con gli amicie via!
Corro con la bicivoglio arrivare su!
Corro cos tanto che sento le ginocchia cederema continuo. Poi una
voce
Carlo..,basta questo a fermarmi di botto. Perch la voce troppo
familiare,perch vivo di quella voce,perch non la sentivo da mesi.
Mi giro e vedo lui

LuiLuiLuiLuiLuiLuiLuiLuiLuiLuiLuiLuiLuiLuiLuiLuiLuiLuiLuiLuiLuiLuiLuiLuiLu
iLui.

Lui bello pi che maiCon gli occhi azzurri azzurri,pi del mareLui
abbronzato e luccicante come la stella che mi proteggeva da lass ma
tardava ad arrivarebeh Lui.
Parliamocorriamo insiememi racconta un p tutto,credo che qualcosa
bisogna sempre nasconderlo.
Ma impossibile non guardarlo ad occhi aperti e ascoltare ogni minimo
particolare
capace di rendere tutto una cosa emozionante,da vivere,come una
fiabae lui il mio raccontastorie preferito. Mi ha detto anche di aver
baciato una ragazza e di non aver provato nulla proprio qui che mi ha
preso le mani.
mi ha guardato negli occhi e con una lacrima mi ha chiesto di
ricominciareForse mai niente sar come prima,anzi di sicuro. Ma il bello
che non sappiamo se andr meglio o peggio,quindi vale la pena viverlo e
scoprire.
Ma non gli dissi cos allinizio
Quando pronunci quelle parole dissi che ci avrei pensato e scappai
via,dicendo che mamma mi aspettava per quellorario.
Non lo rividi per alcuni giorni e fu un benepensai molto,ma la decisione
era dura. Si dice che quando ami tutto pi facile,e invece no. Ero
accecato dallamore e non volevo errare dinuovo.

Ventitr.
Portami viaHo troppa voglia di ricominciare
Ecco cosa leggo sullo schermo del mio cellulareun messaggio sotto il suo
numero,quello di Robbie.
Non ho voglia di risponderglimagari capir o forse no. Dare un p di priorit
alla mia vita ogni tanto non fa male.

Verr qui,mi cerchervoglio sentire i discorsi fatti dallinizio. Voglio vedere


come gestir questa situazione. Voglio vederlo in imbarazzo. Voglia che
anche lui abbia la sofferenza della mia indecisione.
Ma come sappiamo tuttii giorni passano,e la decisione era l ad aspettarmi.
Lui era l ad osservarmi. Erano stati duri questi giorniora voleva in cambio
qualcosa da questa maledetta sofferenzamagari voleva un s!Ma io ero
troppo scosso dai fatti accaduti primaio avevo paura del nostro amore.
Stavo scendendo le scale,quando mi blocca e guardandomi dritto negli occhi
mi chiede di dargli la rispostaadesso,qualunque cosa sia.
Non riuscii a trattenere le lacrime,lasciando un p di spazio a parole che
venivano dalla mente, dalla mia tanto odiata ragionee non dal cuore.

-Carlola nostra casa non un castello,i nostri genitori non sono le fate
turchine,i nostri compagni non sono i buoni nanetti di Biancaneve o i topolini
di Cenerentola,la nostra non una favola. Io volevo questo dalla vita.
-Ed io volevo te,nella mia vitaquesto non cambia niente?
-Si. Cambia che soffriremo di pi,perch non sapremo farci vincere
dallindifferenza.
-Nodai non possibile. Non dirmi di no.
-Sai quanto non lo vorrei
-allora non farlo!
-Addio,Carloaddio.
Non mi guard negli occhiscapp via e questa volta davvero,ma
soprattutto per molto.
I corridoi si trasformarono in piccoli spazi liberi,per i nostri occhi che solo
allora potevano incrociarsi.
Le classi,celle ferrate dove i nostri cuori soffrivano e gelavano sempre pi.
La vita esterna,la morte. La morte di un amore che purtroppo non sai
gestire,la morte di due vite,la morte.

Ventiquattro.
e anche Natale viene.
Mamma lo dice sempre

Natale ha un qualcosa di dolce,di romantico,di armonicoe di pace. Cos mi


avrebbe chiamato,se avesse avuto un po di importanza nello scegliere il
nome,ma naturalmente pap e i suoi eroi che non pu abbandonare. Carlo
mi devo chiamare,come Carlo Magno,il Grandema purtroppo si fatto
male i conti!
Era il 20 settembre quando il preside ci comunica che le scuole sarebbero
restate chiuse fino al 7 gennaio.
Wowun anno nuovo. Chiss come sar!?Questa la domanda pi
ricorrente..
Quella sera stessa decido di andare un po in giro a fare compere..e dopo
aver comprato tutto il necessario per il Santo Natale,mi fermo in un negozio
dove vedo una bellissima collanina con sotto un cuore diviso a met.
..mi viene in mente la canzone di Lucio Battisti, e penso a te. Si,perch
ovunque mi giro sento il suo odore,le sue mani. Ma meglio tornare a casa...
e continuo a camminare,quando l,in quel negozio di bomboniere,vedo lui.
Anche lui mi nota,esce fuori e parliamo..
..parliamo
..parliamo
..e poi le due mani indivisibili
..e poi le due bocche si sfiorano
..e poi dinuovo insieme.
Era la festa di Cristo,ma anche la nostra oramai. Finalmente anche i miei
occhi luccicavano come quelle mille luci sugli alberi di Natale. Anche il mio
sorriso poteva finalmente compiere il suo lavoro.
..ma a Carlo spettava qualcosa di pi grande,di pi difficile,dirlo a suo padre.
Stavamo benissimo insieme e non volevamo pi farci rovinare il nostro
mondo,quello che per tanto tempo hanno governato gli altri e adesso
vorremmo un po viverlo in pace.

Venticinque.
Era il 24 dicembre quando Carlo prese coraggio e disse tutto ai genitori. Lo
disse in un modo magnifico,con quella sensibilit che lo contraddistingue:
Mamma,pap, da un p che volevo dirvi una cosa,qualcosa che ho
dentro,quasi un segreto per me Ho scoperto che in questa vita bisogna
essere se stessi e solo dicendovi ci lo sarei stato. Amo un ragazzo, miei
cari,lo amo come non ho mai amato nessunoSar forse sbagliato per
voi,ma so,lo sento ke capirete...
Non fin nemmeno il discorso quando il padre ferito nel suo orgoglio,si alz e
gli diede due ceffoniDa l il loro rapporto si chiuse cn una semplicit che
Carlo non prevedeva,si chiuse come quando con grande forza spingiamo
quella porta di vetro soffiato. Il padre non si avvicinava pi a lui,non si
lasciava abbracciare,nemmeno a Natale,il giorno Santo
Osvaldo non piange per lui,non gli dimostra affetto,si chiude come un riccio in
letargo. Nessun sorriso rivolto a quel figlio che non intraprendeva la sua
vita,non continuava ci che lui in fondo aveva iniziato,nessuna pacca sulla
spalla quando Carlo si sente gi o litiga con Robbie. Niente di niente. Anche
se dentro moriva ogni giorno di pi
Una sera Osvaldo steso nel letto scorge un libro sul comodino: Voglio
diventare Mary,legge sottovoceSi alza di scatto,sbatte la porta e arriva
davanti alla camera del figlio,una camera ordinata,perfetta e vede lui che
dorme,come sempre,sul lato destro del letto
Non riesce ad entrare,qualcosa lo blocca e ritorna in camera e ritrova sua
moglieNon riesce a dormire e decide dunque di leggere quel libro,pur
sapendo che suo figlio che lo ha messo lLo legge,riesce a finirlo tutto e
cosa mai fatta,piangeIl giorno seguente per,nn riesce ad aprire bocca con
il figlio,no,non riesce proprio ad aprirsi.
Forse Carlo gli aveva tagliato un po di orgoglio,forse Carlo stava
vincendo,ma Osvaldo non riusciva a dimostrare di essere anche lui
debole,non sapendo che poi non avrebbe avuto mai pi del tempo da
dedicare a suo figlio.

Ventisei.
...il dolore si ingigantisce quando a provocartelo sono le persone a cui tieni di
pi.
Osvaldo non guardava Carlo negli occhi,non ci riusc per il resto dei suoi
giorni..e Carlo soffriva.
...in questi momenti eravamo sempre insieme.
Robbie non mi ha mai abbandonato,anzi,mi ha aiutato ad andare avanti
anche se molte volte mi veniva in mente di farla finita.
Non avevo molti motivi per andare avanti,tranne lui. Non ricevevo molti
sorrisi,non avevo pi quei mille abbracci di mamma,anche i riccioli di Gioia mi
sembravano pi morti e meno lucenti.
Ma cera lui..e bisognava lottare,almeno ancora per un po.
Dovevo lottare per lui,perch quando ci stavo insieme dimenticavo tutto!
I giardinetti,una gita in barca con la scuola,una semplice passeggiata e
mangiare le nostre chips preferite. Tutto era pi bello se condiviso con lui.
Vivevo in un mondo da favola,dove venivo trattato come una delle pi
fortunate principesse,ma poi quando ritornavo a casa trovavo quellaria da
cattiva matrigna e piangevo..
dura vivere cos..soprattutto quando sai che qualunque cosa tu possa mai
fare,non porter ad una conclusione,anzi peggiorer la situazione,perch non
saprai fare in modo che essa si risolva.
Puoi fare giri immensi,sforzi inumani,ma quel muro cos pieno di mattoni non
lo butti gi.
Vivere e morire ogni giorno vuol dire stare male.
..e questo stare male porta a qualcosa di inaspettato.

Ventisette.
Ricordo di un giorno..
Lo ricordo ad un mese dalla sua scomparsa..
Si..perch Carlo adorava la barca a vela. Il vento quel giorno volle invitarci a
condividere insieme a lui quella magnifica serata di maggio. Cosa mai fatta,la
barca a vela.
Penso siano state le due ore pi belle della mia vita..perch senti il sapore di
tutte quelle cose che ogni giorno vedi e che ti sembrano cos banali.. Il
tramonto,la luna,i lampioni accesi.
O forse il cuore gi sapeva il duro colpo che stavo per affrontare e mi stava
portando a vivere unesperienza che non avrei dimenticato facilmente.
Il suo viso..triste e pieno di malinconia.
Il mio..sorridente e con tanta voglia di amarlo.
Mi domando perch in quel giorno,dove mi ha raccontato tutto,ma proprio
tutto..non mi abbia detto che voleva lasciare la Terra. Che voleva avvicinarsi
cos tanto agli aerei ed alle nuvole.
..che forse Valentina gli mancava cos tanto.
Si dice che la luna e le candele sono bugiarde..perch non ti permettono di
vedere bene il viso della persona con cui stai parlando,ma mi sa di strano..
..i suoi occhi ne escono sempre bene.
Luccicavano ed io il suo viso lo vedevo,chiuso e spento,con la bocca che
articolava parole taglienti.

..ma non arrivai a capire quello che stava per accadere. Quello per cui
adesso sto piangendo,quello per cui ancora non me ne faccio una
ragione,quello per cui se avessi potuto avrei gridato cos tanto per farlo
restare qui,quello a cui ancora oggi,dopo un mese,non credo.
..e nemmeno un pizzico a volte ti fa capire che stai vivendo la realt.
Dicembre va via e porta con s il Natale.
Gennaio d vita ad un nuovo anno.
Febbraio vede la fine di un amore,la chiusura di un cuore,una bara in pi.
..si vede che non pi estate

Ventotto.
25 febbraio.
Non si pu raccontare,se non schematicamente.
Non ce la faccio a fare nemmeno questo,ma devo sfogarmi,devo
parlare,voglio Lui.
25 febbraio: il suo compleanno.
Il giorno + bello della vita di persona,il compleanno,quello ke quando si
giovani si aspetta con ansia e quando si anziani si cerca di non pensare.
Era il compleanno di Carlo,tutti felici,aveva organizzato una festa in
terrazza,cero anke io.
Chi mancava in quelloccasione era suo padre e Carlo era proprio lui ke
volevaPensava,aveva una speranza,che in quel giorno tutto sarebbe
cambiato e invece no,addirittura non si era presentato.
Erano i suoi diciassette anni,non poteva non vederlo soffiare quelle candeline
che presto sarebbero diventate diciotto.

Osvaldo si trovava nel circolo di bocce,a giocare e bere,ma cn una


sensazione strana nello stomaco, qualcosa che riportava in lui cose brutte
nella mente.
Carlo attraversa la cucina,poi la camera da letto,scende le scale ed entra
nello studio di suo padre
In quel cassetto con una GeC Osvaldo custodiva una pistola calibro 38,lo
apre
Fa giusto in tempo a prenderla nelle mani,a puntarsela sulle tempie e a
sentire quel formicolio nello stomacoBoom!
Boom! Boom! Boom! Boom! Boom! Boom! Boom! Boom! Boom! Boom!
Boom! Boom! Boom!
..sento ancora questo rumore ripetersi nella mia mente.

Ventinove.
E tutto finito. Out. Caput. End.
La festa allimprovviso si blocca,musica spenta,gente che corre,ma non si
capisce da dove proviene lo sparo
Carlo,dov Carlo??,mille voci ke ripetono questa domanda.
Il primo a vederlo proprio il padre,che dopo esser tornato dal circolo era
entrato nello studio per finire delle pratiche
Ma non quello che far!Vede Carlo steso a terra in una pozza di sangue e
nelle sue mani un bigliettino :
Pap lho fatto per te,non sono degno della nostra famiglia,non sono stato
capace di farmi amare da te,ne avevo bisogno sai??Ma adesso non conta

pi nulla,potrai dire ai tuoi amici che quell handiccapato morto e non devi
pi girare lo sguardo quando stiamo mangiando
Addio pap, addio!In fondo io Ti Voglio Bene,ma tu no!Dunque??

Salutami mamma e Gioia,le amo da morire e Robbie si,salutami anche lui


Pap lo vedi,io ho detto TI AMO,io ho detto TI VOGLIO BENECosa c di
male??
Osvaldo corse sulla terrazza,quando tutti avevano gi capito tutto. La madre
di Carlo era immobile e mi guardava.
..non servono molte parole in questa situazione,basta un finto sorriso,mai
ricambiato e la voglia di starle vicino..o forse lei vicina a me.
..Il giorno del suo compleanno.
..il giorno della sua morte
..e due giorni dopo il suo funerale.
Ferite troppo profonde per una madre,la cui anima smise di vivere

Trenta.
Oggi non sto bene..non vivo.
Diciamo che passeggiolungolastradanonsapendodoveandare.
Sono rimasto in contatto con sua mamma e mi piace sorridere per alcuni
minuti con sua sorella,per far credere,almeno a lei,che la vita continua.
Ieri,con la signora,trovai un biglietto che Osvaldo aveva lasciato sulla tomba
di suo figlio.
Non ho il coraggio di dirti nullaNon ho il coraggio di guardarmi nello
specchioNon ho il coraggio n la costanza di mantenere questa penna

nelle dita e scriverti un qualcosaNon ho avuto il coraggio di amarti,come


posso fare questo??Non ho coraggio Pap
tutti hanno un cuore,lo sapeva anche lui.
Basta scoprirlo al momento giusto,e non lasciare via,chi in fondo non potrai
riavere mai.

Filomena.

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