Sei sulla pagina 1di 1

MIGRATION COMPACT - UNA SINTESI

Il fenomeno migratorio che l'Unione Europea si sta trovando ad affrontare estremamente complesso e probabilmente
durer ancora per decenni. Per questa ragione, necessario abbandonare la logica emergenziale e attuare una strategia
che possa funzionare sul lungo periodo, affiancando agli strumenti gi proposti e/o messi in atto, che riguardano la
dimensione pi interna all'UE, una pi forte e congiunte azione esterna.
A tal fine, necessario in primo luogo svolgere un'analisi comprensiva di tutti gli strumenti e le azioni gi esistenti,
sottolineando le loro forze e le loro debolezze e riorientando, in conseguenza di tali considerazioni, la programmazione
europea.
Il Governo italiano propone, dunque, di identificare come prima cosa i Paesi partner chiave con i quali cooperare su
questo tema e di definire il tipo di cooperazione da sviluppare con ciascuno di essi. Questo dovrebbe avvenire attraverso
la definizione di una matrice migratoria (origine, transito, o tutte e due) combinata con le caratteristiche del paese in
questione (situazione economica e sociale, sicurezza ecc...) che consenta di definire i bisogni e le opportunit. In questo
modo, alle misure proposte dall'Unione Europea (supporto finanziario e operativo rafforzato) dovranno corrispondere
impegni precisi in termini di efficace controllo delle frontiere, riduzione dei flussi di migranti, cooperazione in materia
di rimpatri/riammissioni, rafforzamento del contrasto al traffico di esseri umani.

Nello specifico, l'Unione Europea potrebbe offrire:

Progetti di investimento, con un alto impatto sociale e sulle infrastrutture, da identificare insieme al Paese
partner;
Ue-Africa Bonds: titoli con cui finanziare i progetti infrastrutturali e facilitare l'accesso di questi Paesi ai
mercati finanziari, in sinergia con la Bei e le altre grandi organizzazioni finanziarie internazionali;
Cooperazione sul fronte della sicurezza, che si traduce in un controllo comune dei confini e nella
collaborazione sul fronte della lotta al crimine;
Opportunit di migrazione legale, con la creazione di strumenti per l'accesso di lavoratori al mercato europeo
Schema di reinsediamenti, ossia un sistema di compensazione per i Paesi che si impegnano nello stabilire
sistemi di asilo nazionali.

Come controparte, l'Unione Europea chiederebbe:


Controllo dei confini e riduzione dei flussi. L'UE dovrebbe aiutare con iniziative di "capacity building" e con
l'offerta di equipaggiamento e tecnologie. I Paesi terzi dovrebbero anche impegnarsi in iniziative di Ricerca e
Salvataggio.
Cooperazione sui rimpatri-riammissioni. Collaborazione amministrativa con i Paesi sul fronte
dell'identificazione, della distribuzione dei documenti e dei rimpatri.
Gestione dei flussi dei rifugiati. I Paesi terzi dovrebbero essere supportati nello stabilire un sistema di
accoglienza e gestione dei flussi migratori (anche attraverso infrastrutture e logistica).
Applicazione di sistemi di asilo nazionali. In linea con gli standard internazionali, magari con l'aiuto di
agenzie specializzate come l'UNHCR e la OIM.
Lotta comune ai trafficanti. Attraverso operazioni congiunte di polizia e l'aumento della cooperazione
giudiziaria.

Come finanziarlo? Attraverso:

Il re-orientamento della programmazione di strumenti finanziari di azione esterna gi esistenti;


Un nuovo strumento finanziario per l'azione esterna nell'ambito della migrazione;
"Bond di politica europea comune sulla migrazione"
Un nuovo fondo europeo per gli investimenti nei Paesi terzi.

Infine, la Libia:
Il Governo italiano sottolinea, in conclusione, come - in quest'ottica - la stabilizzazione dei maggiori Paesi di transito,
come la Libia, sia una priorit strategica anche nella prospettiva di cooperazione sui flussi di migranti e rifugiati. Per
questo suggerisce l'impegno in programmi che aiutino il governo libico ad avere il controllo sul territorio. Quando ci
saranno le condizioni, si afferma nel documento, lo spettro di azioni possibili ampio e potrebbe includere una missione
civile che aiuti nella gestione delle frontiere e negli sforzi per combattere il terrorismo.

Potrebbero piacerti anche