2014 - Posteitaliane
Aprile 2016
Anno XVI - n 165
LEditoriale
di Enrico Dello Sbarba
enricodellosbarba@virgilio.it
Ma se
perfino
Romano
Prodi....
Domenica 17 aprile gli italiani
saranno inopinatamente chiamati a votare per il referendum
abrogativo riguardante il blocco delle ricerche e della produzione di idrocarburi al momento della scadenza delle concessioni prevista tra una decina di
anni, voluto soprattutto da alcune regioni bagnate dal mare
Adriatico.
Nellappoggiare la proposta referendaria, oltre alle Regioni, vi
sono il M5stelle, sempre in prima linea a distruggere, i movimenti ecologisti e, naturalmente, in questa allegra brigata
non poteva mancare la sinistra
del PD quella, per intenderci,
costantemente con un piede
quasi dentro e laltro, quasi fuori, dalla linea del proprio partito.
Sono le bizzarrie di una stagione politica che sta procurando
solo danni allimmagine ed al
progresso del nostro paese:
sembra che esista, in queste
forze, una logica perdente che
segue a pag. 2
Lorenzo Bacci
Segretario PD
della Federazione di Livorno
MODERATORE
Assemblea
generale dei soci
Ordine del giorno:
Approvazione bilancio esercizio 2015
Rinnovo cariche sociali
Andrea Raiano
Maestro di Scacchi
parler sul tema
La battaglia contro
le Slot Machine
Politica
Ma se perfino
mira ad impedire la ripresa economica
prostrata da otto anni di grave crisi.
E prevedibile che la scarsissima simpatia degli italiani nei confronti dellistituto
referendario (con leccezione di quelli
riguardanti la sfera personale), impedisca il raggiungimento del quorum e cos
questa ulteriore boutade voluta , in
particolare, dal mondo ambientalista, si
risolver solo in una perdita di tempo e di
tanti soldi (si parla 400 milioni) ritardandone la ripresa e quindi la ricerca e la
produzione di idrocarburi, cos importante per leconomia del nostro paese.
Ma la contraddizione assume grosse dimensioni se consideriamo che tutti i paesi della ex Jugoslavia presenti sullaltra
sponda dellAdriatico proseguiranno
tranquillamente ricerche e produzione
senza limite alcuno, con la permanenza
dei rischi strumentalmente denunciati dal
clan dei referendari.
Si tratta, insomma, di una classica stupidata tutta italiana a cui, perfino, Romano Prodi si sta tenacemente opponendo quando afferma trattarsi di una paPeriodico mensile
del Circolo Culturale
DIRETTORE RESPONSABILE:
Enrico Dello Sbarba
COMITATO DI REDAZIONE:
Massimo Cappelli,
Laura Conforti Benvenuti,
Sergio Cini, Valeria Grillo,
Luca Lischi,
Mario Lorenzini, Marisa Speranza,
Franco Spugnesi.
Hanno collaborato a questo numero:
Paolo Arzilli, Franco Biancani, Francesco Butini, Sandro Cerri, Laura
Conforti, Bruno Damari, Nicola Graziani, Luca Lischi, Mario Lorenzini,
Ruggero Morelli, Angela Simini, Franco Spugnesi, Lorenzo Taccini.
STAMPA: Editrice Il Quadrifoglio,
Via Pisacane 7, tel. 0586/814033 - Livorno
e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com
Quello che
il terrorismo
Scontro e morte e bombe come quelle di
Bruxelles sono ci che vogliono i fondamentalisti. Chi le tira e chi ci muore sono
un particolare secondario: limportante
che vinca, satanicamente, lodio.
Se queste sono le premesse del ragionamento, non c che una possibile conclusione: accoglienza, pazienza e polso fermo. Con chi viene e non rispetta le regole,
come con chi trama per rovesciare i nostri
valori democratici, che sia chiaro non
sono esclusivamente della nostra civilt.
Sono universali. E, sul fronte interno delle nostre societ, uno sforzo titanico per
non cadere vittime delle sirene delle facili
soluzioni e dellaltrettanto comoda intolleranza. Meno rabbia, meno orgoglio, pi
razionalit. E pi coraggio: bombardare
roba da deboli. Lo anche lasciarsi prendere dalla paura.
Tre giorni dopo essere passato da Bruxelles, ho voluto riprendere laereo. Sono
andato negli Stati Uniti, ed ho seguito un
pezzo di campagna elettorale. Di ritorno
ho fatto scalo a Londra e mi sono detto:
Anche qui potrebbero far esplodere, in
questo esatto momento, bombe come quelle di Bruxelles. Dopo di che ho girato
pagina e ho continuato serenamente a leggere il giornale. Cera scritto che Donald
Trump vuole chiudere le moschee ed interdire ai musulmani lingresso in America. Speriamo che non sia lui il prossimo
Presidente.
Politica
Democrazia
senza partecipazione
di Francesco Butini
Nelle prossime settimane i cittadini italiani saranno chiamati alle urne su un referendum nel
quale si chiede agli elettori se vogliono abrogare
o meno la legge relativa alle trivellazioni offshore. Sostanzialmente nessuno sa bene di cosa
si tratta, e nessuno sembra interessato a far sapere ai cittadini italiani per che cosa dovrebbero
votare. Una delle tante aberrazioni del nostro
Paese: si chiamano tutti i cittadini ad esprimersi
su una legge e contemporaneamente non si fa
nulla per spiegare, motivare, far maturare una
scelta. Abuso dello strumento referendario (ma
non una novit) e al contempo qualche interesse economico da difendere.
E dopo il referendum sulle trivellazioni i cittadini di grandi citt italiane come Roma, Milano,
Torino, e Napoli, saranno chiamati a rinnovare la
loro amministrazione comunale. E in autunno un
altro referendum sar affrontato dagli italiani:
quello sulle cosiddette riforme costituzionali.
Sopravviver lelettorato italiano ad una indifferenza astiosa che sembra circolare al suo interno?
Nella Prima Repubblica, quando in una consultazione elettorale la percentuale dei votanti calava di qualche punto, si susseguivano mesi di
discussioni ed analisi sulle ragioni e sui rimedi
per il grave calo della partecipazione popolare e per il distacco della politica dai cittadini.
Nella Seconda Repubblica sembra che non gliene importi nulla a nessuno. Anzi, parafrasando
una trasmissione televisiva di qualche tempo
fa, sembra ripetere che meno siamo meglio stiamo.
La ripartizione dei seggi (in Parlamento, nei
Consigli regionali, nei Comuni) si fa calcolando
le percentuali sui votanti. Il potere si spartisce
sui votanti: questa la legge. Ma la comprensione sui fenomeni politici allinterno della societ nazionale, o delle comunit regionali e co-
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Economia
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il surplus con lestero di ben 146 miliardi di dollari (7,2% del PIL italiano).
Nel mondo solamente la Cina pi competitiva della Germania in un numero
maggiore di casi. Gli Stati Uniti sono al
terzo posto ed il Giappone al quarto.
Non si tratta solo di gioielleria, di calzature, borsette, accessori, occhiali, mobili ecc. Tra i 2.000 prodotti citati infatti ben 405 appartengono al comparto
macchine ed apparecchi meccanici.
Considerato inoltre che la Germania
ritenuta il Paese pi competitivo al mondo nel commercio estero importante
notare che lItalia pu vantare 179 prodotti meccanici con un surplus pi
elevato di quello tedesco.
La bilancia manifatturiera
LItalia uno dei cinque Paesi al mondo
che pu vantare, dati 2014, un surplus
manifatturiero superiore ai 100 milioni
di dollari:
Cina + 999; Germania + 411; Giappone
+ 218; Corea del Sud + 183; Italia +
131.
Francia 43; Regno Unito 136; Stati
Uniti 720.
La stima e lautostima
Lindustria manifatturiera italiana riuscita in buona parte a sopravvivere alla
crisi grazie alle sue peculiari caratteristiche: cura estetica, qualit ed eccellenza delle materie prime, expertise artigianale, creativit. I prodotti del Made
in Italy rappresentano e racchiudono
al loro interno valori, informazioni ed
associazioni di idee razionali ed emotive, tangibili ed intangibili, uniche al
mondo. Tuttavia gli italiani sottostimano limportanza delle nostre imprese
manifatturiere: solamente il 29% di un
campione di intervistati ha ritenuto credibile quella che invece una grande
realt, ovvero che siamo al secondo posto in Europa, dopo la Germania, per
numero di imprese manifatturiere.
Mentre invece da rilevare che lespressione Made in Italy suscita sensazioni positive per il 79% degli americani
e per l80% dei cinesi.
Lagroalimentare
La filiera agroalimentare italiana vanta
molti primati, a partire dal maggior numero di produzioni alimentari certificate a livello comunitario. Siamo il Paese
pi forte al mondo per i prodotti di-
Economia
da pag. 4
Attualit
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La denuncia del professore e direttore didattico Demiro Marchi nel suo libro del 1991
laborazione di Ebe Franceschini pubblicato con il patrocinio della Provincia di Livorno dalleditrice Nuova fortezza.
Chi non ricorda Demiro Marchi, uomo
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I grillini alleati
con la Meloni e Salvini...
Sempre a proposito dei grillini ora hanno
anche il sostegno dei postfascisti e dei
razzisti della Lega
Attraverso dichiarazionui ufficiali sia la
Giorgia Meloni - candidata a sindaco di
Roma - sia Matteo Salvini - il celestiale
leader della Lega - hanno dichiarato che,
in caso di ballottaggio, tra il candidato del
Pd e quello di 5Stelle travaserebbero, teoricamente, i propri voti sulla candidata di
5Stelle.
Ecco, una buona notizia per quegli elettori
del firmamento della sinistra che, per contrastare il candidato del PD, sono orientati
a votare per i 5Stelle. Chi causa del suo
mal pianga se stesso, oppure vale anche
per quel marito tradito che ecc, ecc.
Ma questo Di Maio
anche bugiardo
Nel corso della commemorazione delle vittime della mafia, svoltasi nei giorni scorsi,
il vicepresidene della Camera dei Deputati
- on. Luigi Di Maio - autocandidatosi a
presidente del Consiglio nel caso di un
successo elettorale dei 5Stelle nelle elezioni politiche del 2018 (sic!) - ha incolpato il governo Renzi di avere ridotto o, addirittura sospeso, i finanziamenti nella lotta contro la mafia.
E' stata la on. Rosy Bindi - presidente della Commissione Antimafia a smentire "la
grossolona ed irresponsabile dichiarazio-
e
r
u
t
lo a
g
i
Sp
ne" dell'esponente grillino. Una conferma della scarsa seriet, della superficialit e della immaturit faziosa e pretestuosa
di un personaggio cresciuto, in gran parte, per merito delle continue presenze televisive che, all'inizio della sua carriera,
aborriva e criticava!!
Questo episodio conferma il comportamento irresponsabile di questa nuova
classe dirigente che vorrebbe rivoltare "il
paese come un calzino".
Ma noi livornesi stiamo imparando, a nostre spese, di che pasta sono fatti "i grillini".....
Supplisce la Societ
Porta a Mare alle assenze
della giunta pentastellata
L'approdo turistico nel Porto Mediceo lo
realizzer la Soc. Porta a Mare. Si tratta
decisamente di una buona notizia che finalmente riempie un vuoto di decine e
decine di anni e che annulla i ritardi ed i
continui "distinguo"della giunta Nogarin.
In effetti, la logica del rinvio e del "riparlarne" divenuta una costante negativa
della tecnica utilizzata dal Sindaco di Livorno.
L'importante frapporre continui, inusitati ostacoli alle iniziative in corso da parte
delle altre Istituzioni od Enti livornesi che,
finalmente, dopo anni di ritardi legati anche ad assurde problematiche burocratiche , hanno finito con il facilitare la caduta, senza fine, della nostra citt.
Se quella di Nogarin e cio la tattica del
rinvio e della ridiscussione, quindi degli
ulteriori ritardi, il nuovo che la giunta
pentastellata intende riservare a questa
nostra sfortunata citt, bene che i livornesi che lo hanno votato ne prendono
atto e si affrettino, insieme agli altri elettori, a sconfessarlo.
Spigolature
79
Lo manderemo
all'Accademia dei Lincei
"Mi d giusto - afferma l'allenatore del Napoli - questo finale di campionato, mi arrapa (sic!) perch ci sono dentro componenti perch ci sono dentro:..... ecc. ecc,"
Dopo avere dato del "finocchio" a Mancini, precisando poi,"potevo dargli anche
del "democristiano" , Maurizio Sarri, allenatore del Napoli.
Con queste nuove ed esaltanti dichiarazioni di alto livello culturale pronto per
l'Accademia dei Lincei.
Barzelletta politica
Una cena tra amiconi.
Sul finir della ribotta,
mentre scorron whisky e grappa,
uno alticcio rutta e sbotta:
Che mortorio questa sera!
Chi mi da una sigaretta?
Mentre accende: Forza Giorgio,
dicci qualche barzelletta!
Giorgio, con gli occhini lustri
e la voce che simpasta,
si alza in piedi barcollando:
Ve ne dico una e basta!
La signora Bertinotti,
da pochino in vedovanza,
e la vedova Dalema
vanno a fare unonoranza.
Nel fervore di un comizio,
mentre sbraccia e grida arzillo,
un potente coccolone
mette fuori gioco Grillo.
Or, composto nella bara,
attorniato dai grillini;
in un angolo presente
pur la vedova Salvini.
Qualche lacrimuccia sfugge
alla vedova di Prodi
e la vedova di Fitto
del defunto fa le lodi.
Altre vedove in un crocchio,
del Berlusca, Renzi e Fini,
stan sparlando un po di tutti
tra sghignazzi e gridolini..
Sinterrompe il narratore,
resta muto, imbarazzato,
fruga nella sua memoria,
scuote il capo amareggiato.
Alza il braccio a chieder scusa:
La storiella qui abbandono.
Il finale non rammento
ma linizio sembra buono!
Franco Biancani
10 Livorno
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Livorno
11
sia un segnale importante che testimonia del prestigio e della fiducia che il
porto di Livorno sta acquisendo in Europa, ha detto.
La Bei ha aggiunto lavvocato dei
moli - svolge un ruolo fondamentale nel
finanziamento delle infrastrutture e non
pu che finanziare opere cantierabili.
Chiaramente, il suo supporto per noi
una certificazione di qualit anche per
i progetti da cantierare, su cui il porto
punta molto.
infatti sugli scenari futuri che si concentra lattenzione di Gallanti, in particolare su quella Piattaforma Europa il cui
bando di gara stato pubblicato a gennaio e per il quale gli investitori intenzionati
a partecipare hanno tempo sino al 30 giugno per presentare le manifestazioni di interesse: per il numero uno dello scalo labronico, le attenzioni della Bei avranno un
effetto positivo sul bilancio dellEnte, che
potr cos liberare importanti risorse da
destinare allopera: Abbiamo a fianco a
noi lUnione Europea e la Regione Toscana, continueremo a migliorare lo scalo portuale esistente, in attesa che diventi realt il grande progetto di ampliamento a mare del porto. Chi a Livorno temeva, o forse auspicava, risultati negative
con riferimento allacquisizione degli investimenti internazionali, ora dovr ricredersi: per dirla alla Renzi le paure dei
gufi stanno a zero, a dimostrarlo ci sono
oggi 90 milioni di buone ragioni.
12 Livorno
e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com
Sua Santit ha firmato il decreto che riconosce le virt eroiche del prete livornese,
proclamandolo venerabile e accelerando il percorso per una sua possibile santificazione.
le persone incontrate, i rapporti personali intrecciati, che diventa prima conoscenza e quindi affezione a un personaggio prima poco conosciuto.
Aiutato da alcune clip tratte dal video,
ha tracciato una sintesi della vita del
Quilici (per la quale rimando i lettori al
numero di Marzo pag. 14) e ancor di
pi dellattualit della sua opera, testimoniata da personaggi della chiesa (don
Ciotti, il Cardinale Bassetti, Don Zappolini, don Verdi) preti di oggi che come
aveva fatto Lui duecento anni fa, animati dallamore per Dio e per gli uomini,
hanno frequentato le periferie della nostra societ, mettendo al primo posto la
carit operosa, la ricerca della giustizia,
lannuncio di un Dio misericordioso.
Altre testimonianze provengono da personaggi della nostra e di altre citt volontari, ex carcerati, ex prostitute, persone che hanno cambiato la loro vita,
che hanno incontrato il nostro
venerabilenellopera quotidianamente
proseguita dalle sue suore qui a Livorno ma anche a Roma, in Peru tra i bambini della casa del Nino, sui monti
della Calabria, l, in tutti i luoghi dove si
sono stabilite con il loro patrimonio di
umanit e di fede in questi 175 anni.
Livorno
13
Gli ex dipendenti, oggi in pensione, hanno visitato lo stabilimento a distanza di vari anni
Una strana e piacevole sensazione quella che ha pervaso gran parte del gruppo
dei cinquanta visitatori che il 22 marzo
scorso hanno visitato, o meglio, hanno
rimesso piede, in Raffineria. Gi, perch, si trattava di ex dipendenti, oggi
pensionati, che sono tornati sul posto
di lavoro dove hanno trascorso trenta,
ma anche quaranta, anni della loro vita,
quando ancora la raffineria si chiamava
Stanic, poi AgipPlas (1985), Agip Petroli (1995) fino allattuale Eni (2003).
Per la verit, al momento della inaugurazione, avvenuta nel 1938, la prima denominazione fu Anic, acronimo di Associazione Nazionale Idrogenazione
Combustibili. Il passaggio da anicini
a stanicini - cos erano chiamati i lavoratori - avvenne nel dopoguerra, dopo
la ricostruzione a seguito dei tragici bombardamenti: il primo del 28 maggio 1943
e quello successivo del mese di agosto
(entrambi ad opera delle incursioni aeree degli angloamericani) ebbero effetti
devastanti, provocando la quasi completa distruzione degli impianti, numerose perdite umane e feriti.
La ricostruzione dello stabilimento fu
ultimata nel 1949 grazie ad un accordo
in compartecipazione al 50% tra lAnic
e la statunitense Standard Oil Co del
New Jersey (ESSO) che dettero vita,
appunto, alla Stanic (in pratica alla denominazione Anic furono aggiunte,
come iniziali, le prime due lettere di Standard).
Quella di Livorno stata una tra le raffinerie pi importanti dItalia ed anche
oggi rappresenta un caposaldo nel panorama Eni, il primo operatore nel settore della raffinazione con cinque raffinerie di propriet: Sannazzaro de Burgondi (PV), Porto Marghera, Taranto e
Gela e, appunto, Livorno. La nostra
per, oltre alla produzione di carburanti
(benzine, gasoli, oli combustibili),
lunica del gruppo Eni a produrre oli lu-
brificanti e paraffine.
Ed rimasta, purtroppo, anche lunica, insieme al porto, a reggere leconomia livornese. Per varie decine di
anni, a partire dal periodo compreso
tra le due guerre, a fianco dello stabilimento di Stagno erano difatti vive e
vegete altre importanti fabbriche, come
la Vetreria Italiana Balzaretti e Modigliani, la SELT (Societ Ligure Toscana ed Elettricit), la Peroni, la Spica
(poi trasformata in Delphi e Trw), la
Pirelli, il Cantiere Navale, la Cmf che
purtroppo, col tempo, una dietro laltra, hanno inesorabilmente chiuso i
cancelli, mettendo praticamente in ginocchio la citt.
Ma tornando alla visita degli ex dipendenti promossa dallApve, lAssociazione Pionieri e Veterani Eni, che a Livorno fa capo a Augusto Bachini, instancabile e perfetto organizzatore,
dopo il benvenuto del direttore, ing.
Fabrizio Loddo, che molti ricordano
allepoca della sua assunzione, fresco
di laurea, gi capace e propositivo, e
del dott. Giovanni Gervino, responsabile del personale, il gruppo stato condotto dalling. Silvia Giusti, responsa-
14 Livorno
e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com
Ristorante
Otello
di Benedetti Sergio
gativa addirittura al Consiglio di Stato contro il Consorzio Regionale dei Trasporti Urbani, ostacoli a non finire al PRG del Porto
di Livorno ed ai programmi di sviluppo dell'unica realt economica rimasta nella citt.
Una conflittualit permanente con la Regione, con il Governo, con gli Enti Economici e
con i Comuni vicini: un incredibile ed assurdo comportamento con i sindacati ed il mondo imprenditoriale, insomma siamo di fronte ad una situazione che rasenta veramente
l'assurdo.
Il rischio di far precipitare Livorno negli abissi ancor pi profondi ormai un pericolo
costante.
Di fronte a tutto questo sconquasso i livornesi, nella loro quasi totalit, si preparano,
imperterriti, all'apertura della prossima stagione estiva: tutti quanti (o quasi), irresistibilmente al mare e a prendere il sole.
Madonna di Montenero, l'unica cosa seria
che, almeno per ora, ci rimasta, salvaci Tu!
Livorno
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Carla Roncaglia
In qualit di docente a contratto ha insegnato Pedagogia sociale presso la Facolt di Scienze della Formazione dell'Universit di Firenze dal 2007 al 2012.
autrice di pubblicazioni su temi pedago-
Anche noi de Il Centro siamo particolarmente lieti della nomina di Carla Roncaglia alla presidenza di un organismo importante come l'ISTORECO, un personaggio che gi si fatto apprezzare nella
pubblica amministrazione per le sue doti
umane e per lo spessore culturale.
Auguriamo un buon lavoro alla neo eletta, senza dimenticare il ruolo svolto dal
presidente uscente Gabriele Cant nell'ultimo triennio, che resta nella struttura come vice.
16
Rosignano
e-mail: ilcentro.livorno@gmail.com
Rosignano
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da pag. 16
ferenziata e che si svilupper nei prossimi anni nei nostri Comuni a partire dalla
FORSU (frazione organica del rifiuto solido urbano), quindi lo scarto delle mense e delle cucine.
Lo scarto, attraverso un processo di lavorazione totalmente privo di aria e quindi a bassissimo impatto odorigeno, potr
produrre biometano gi pronto per luso
per la trazione e su cui vogliamo realizzare un distributore a pi dellimpianto lungo la Strada Statale 206. Produrre compost di buona qualit e anidride carbonica, da commercializzare o utilizzare per
prodotti in serra.
Il terzo e quarto progetto riguardano la
separazione dei materiali, quindi lo sviluppo di tecnologie e impianti che ci consentano la riutilizzazione potenziale per
altri cicli produttivi di una buona parte
dei materiali che entrano nel nostro impianto, affinch non vada tutto sotto terra. Vogliamo aprire un processo nuovo
sia
Questi progetti avranno dei costi importanti. Come saranno sostenuti?
I costi saranno notevolissimi e variano
da progetto a progetto. Nel loro complesso sono prossimi ai 30.000.000 di euro,
solamente il biodigestore coster circa
12.000.000 di euro.
I costi saranno sostenuti dallazienda,
anche grazie alla diminuzione progressiva del canone che pagheremo al comune
di Rosignano, nel corso dei prossimi anni.
Sappiamo che il progetto avr importanti impatti anche sul territorio. Di cosa si
tratta?
Effettivamente il secondo aspetto fondamentale del progetto quello relativo alla
volont di determinare una fortissima diminuzione di impatto di questo impianto
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Sebbene la villa menzionata da Rutilio non sia ricordata da nessun altra fonte, la localit di Triturrita
, grazie a lui, facilmente
collocabile topograficamente: Namaziano sta
viaggiando dal porto di
Vada Volaterrana in direzione Portus Pisanus ed
incontra la suddetta villa
subito dopo aver superato lisola di Gorgona.
Di un Portus Etruscus
parla ancora Claudiano
nel V secolo d.C., ma il
Portus Pisanus di et medievale non sembrerebbe corrispondere al suo omonimo di
et antica.
Linsediamento relativo al porto medievale
doveva trovarsi nella zona della Paduletta, nellarea compresa tra lattuale via Aurelia, il torrente Cigna e la Fonte di Santo
Stefano. In questo luogo, infatti, furono ritrovati numerosi reperti archeologici tra il
Portus Pisanus
Inde Triturritam petimus: sic villa vocatur quae latet expulsis insula paene fretis.
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Il Circolo del Tennis Livorno, settore cultura, ha rivolto un invito agli editori ed agli
scrittori che operano e vivono nella nostra
citt per passare unora a parlare di libri.
Come ha scritto Umberto Eco in una bella
Periodico mensile
del Circolo Culturale
in distribuizione gratuita
anche presso i seguenti punti:
LIVORNO:
Libreria Nino Belforte,
Via Roma 59;
Libreria Edizioni Paoline,
Via Indipendenza;
Edicola Cairoli, via Cairoli 18;
Edicola Nelli, piazza Cavour 39;
Edicola P.zza Grande,
lato Farmacia Ospedale,
Edicola Bianchi,
via del Porticciolo,
Edicola Attias, corso Amedeo;
Edicola piazza Matteotti;
Edicola Ramagli e Rossi
Via Calatafimi:
Edicola Paolini (Baracchina Bianca),
piazza S. Jacopo;
Ed. Lo Strillone, viale Italia 113;
Edicola c/o Bar Oasi,
Ardenza Mare;
Edicola Barcellona, via Goito;
Edicola Borghi, corso Amedeo,
angolo via dellOrigine;
Tabaccheria Cioni, via Roma 133;
Tintoria Rossi, corso Mazzini;
Chico Sas, via C. Puini 9;
Ed. Martelli Anna Lisa,
via Meucci 5 (Coteto).
CASTIGLIONCELLO:
Edicola Rossi, P.zza della Vittoria;
Edicola Tognotti, Staz. Ferroviaria;
LEdicola, Via Aurelia 512.
ROSIGNANO SOLVAY:
Edicola Giovannoni, via Allende;
Edicola Vallini, via O. Chiesa.
Tabacchi-Edicola, via Aurelia 459.