Sanna S Per chi suona la campana

PER CHI SUONA LA CAMPANA

di Stefano Sanna
03 apr 2016

Il 21 marzo scorso, sessantotto universit italiane pubbliche e private hanno dato vita alla
Primavera dellUniversit, manifestazione organizzata dalla Conferenza dei rettori, la Crui,
per lanciare al pubblico, come riporta La Repubblica, un urlo preoccupato.
Una manifestazione che arriva gi con anni di ritardo: dal 2009 al 2016, lItalia ha diminuito la
spesa universitaria del 9,9% togliendo 902 milioni ai 7,46 miliardi del fondo di finanziamento
ordinario.
La giornata del 21 marzo merita per alcune riflessioni.
Risulta alquanto patetico il modo con cui una protesta, di sicuro legittima, venga chiamata con
nomi neutri come convegno, dibattito oppure passeggiata e mai con il nome pi opportuno (e
forse pi degno), cio sciopero o protesta. Questo inquietante perch mostra la debolezza dei
rettori verso larroganza dei politici, che possono decidere delle sorti dellUniversit e degli
studenti; e i politici non devono essere impensieriti dagli scioperi, ma al pi richiamati ad una
maggior sensibilit sul problema delle universit italiane.
Ancora peggio aver visto sfilare i politici della maggioranza insieme al corpo docente delle
universit e agli studenti esponenti: la sfilata dei carnefici insieme alle loro vittime. Possiamo
parlare di buona fede nel caso di un politico che applica le politiche di austerit ma annuisce
convinto allurlo preoccupato dei rettori?
Veniamo al ruolo delle universit. Vengono proprio dai dipartimenti di economia delle universit
quei professori che fanno da consulenti ai nostri politici e che consigliano quanto e dove
tagliare. Spesso proprio in quelle universit che sono state emarginate le scuole economiche
non mainstream e non allineate a neoliberismo e neomercantilismo; se quelle scuole venissero
ascoltate, ci porterebbero rapidamente fuori dalla devastazione dellausterit.
Le manifestazione del 21 marzo non stata fatta per salvare lUniversit, ma pi tristemente
per comunicarci che il diritto alla studio sancito dalla nostra Costituzione morto, e con lui
anche un pezzo fondamentale della nostra democrazia. Al funerale erano presenti oltre ai
rettori anche i sicari del delitto. I mandanti erano a Bruxelles.

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