Alla faccia del medium. Non per scienza o timore inutile scrutare il futuro Sotto il tavolo o dentro il cristallo Ma per il sentir brivido.
Una sensazione senza misura
Dietro a barba integrale Fino ai piedi, assieme a un bottino Un rude animale, fin passionale, Nacque, ancestrale, marcio Uno sforzo fin ora mai visto.
In ogni riflesso, nostalgico sciacquato
Luna calante, tramontando ogni alba Lo vediamo sulla faccia, in uno svanire Correnti del vento, muovono neve sciolta creste, emulando un arco di un candido sorriso, un occhio a salire.
Perfino il passato, assume un rosso
Come se la luna semozionasse Piangente sangue, riflettendo lalba Scremando ogni tenebra, battito nuovo Di ciglia compiaciute volanti In chiss quale impegno protrarsi.
Ma da allora una consegna
Dimmagine, tubo catodico
Schiaffo oltre il tecnologico, tifone mimico Ci coinvolge, da parecchi zeri in anni Parecchi zeri, si riempiono daffanni Un po anchio, per grazie digrignato.
Ignorando dentista, vedo guardia
Lanciar mio bouquet, sipario di ciglia Contornar mio merito, nodo sallenta. Corro senza scopo, seguo statistica Farmi una ginnastica, per la prossima Spettral vanit, di un momento roseo.