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Il Tatami non un luogo fisico, ove ci si inchina non

appena saliti sopra e si calpesta con i piedi nudi , ma una


porta di accesso alla Consapevolezza , un orizzonte degli
eventi, una fessura nello spazio-tempo, un luogo non
luogo, atemporale e aspaziale, una stringa di energia nella
quale immergersi e viaggiare dentro se stessi, attraverso e
per mezzo della Via (il Karate nel nostro caso). Vogliamo
affermare che il tatami solamente un tappeto, una stuoia,
un pavimento di legno ?? Vogliamo affermare che ogni
pavimento di legno un tatami, che ogni stuoia di 10 metri
per 10 un tatami ? ...non credo. Cosa che fa un tatami,
cosa che lo rende tale...o piuttosto chi, chi lo rende tale ?
Il Maestro solo ?...lallievo da solo ?......mah !
Oggi manca il maestro : .......esiste ancora un tatami ?
S, .......esiste : lorizzonte da scrutare, la comunione di
intenti, lo spirito condiviso di bellezza e di perfezione,
lattenzione al presente, lorecchio e locchio rivolti
allinterno , nellio sono per poi esplodere allesterno
(nellIo compio), per affrontare lavversario, visibile e/o
invisibile, per soccorrere il compagno affianco che forse si
perso nei cavilli del razionalismo (il kata perfetto, ma
senza cuore) .....o nelle ombre delle distrazioni (il kata
approssimativo, senza efficacia) .
Salito sul tatami ricorda che stai entrando in uno spazio
sacro, in un luogo mistico, perch nel tuo Io che stai
entrando : ogni volta che ci sali, sappi che qualcosa di pi
grande e pi profondo di te, ti sta carezzando e porgendo
una mano. Una grande occasione data a te che sali sul
tatami : conoscere e amare te stesso.

Ogni volta che ci sali sappi che c una magnifica rotta gi


tracciata, bella e sicura, il vento teso, sta a te mollare gli
ormeggi e mettere mano al timone.
Coraggio, andiamo , il vento soffia , tendiamo insieme
verso la mta.
Pierpaolo

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