Cammina, cammina il tema della strada stato fin dall'inizio del romanzo, connesso con il
personaggio d Renzo, quasi emblema del suo modo di affrontare la vita, aperto e coraggioso.
A) Il rapporto fra paesaggio e personaggio
In questo che l'ultimo dei capitoli della renziade, Renzo raggiunge il punto massimo di maturazione interiore e psicologica. La sua sicura baldanza di allocutore della folla si trasformata nel passo guardingo di chi fugge senza darlo a vedere. Ora egli solo, di fronte a una realt ostile, e nel suo petto si agitano i sentimenti pi disparati: dalla paura alla speranza, alla voglia di sopravvivere. Il personaggio, insomma, si interiorizzato, ovvero assume una ricchezza spirituale nuovo, e prende su stesso tutto il mondo che lo circonda. E' questa la interiorizzazione del personaggio. Il paesaggio si fa stato d'animo, dell'animo di Renzo. Questo non era mai avvenuto con tanta intensit fino ad ora nel romanzo, e le ragioni narrative ne sono precise: pu giustificare un paesaggio interiore solo un personaggio che abbia affrontato una maturazione spirituale tale da giustificare un sottile rapporto fra lo spirito e le cose. E' la situazione emotiva di Renzo che giustifica le splendide note paesistiche di cui tutto il capitolo intessuto. Due sono le sequenze fondamentali di questa parte: la notte dell'angoscia e l'alba della salvezza. Per la prima, come strumento per dare una controparte quasi ritmica all'angoscia ed alla paura, il Manzoni fa ricorso alla aggettivazione o ripetizione sostantivale ternaria, volendo con essa significare che la natura esercita un netto predominio sull'uomo. Nella seconda prevale il respiro dell'ampio periodare manzoniano, che pare quasi il sospiro di sollievo del protagonista a fronte della ritrovata salvezza. L'uso del paesaggio nei Promessi Sposi un elemento tecnico molto importante che porta alla soluzione di un problema fondamentale: come far capire al lettore in profondit l'anima dei personaggi dando nel contempo una collocazione spaziale in campo aperto alla vicenda (il campo aperto si contrappone al campo chiuso rappresentato da una casa o addirittura una stanza), ed descritto sempre con molta sobriet. Rappresenta spesso il commento alle vicende e lo specchio dello stato d'animo dei personaggi. Il paesaggio nei Promessi Sposi svolge una duplice funzione: oltre a quella solita di localizzazione dei fatti del romanzo, in quest'opera esso serve anche a sottolineare e specificare gli stati d'animo, i sentimenti e il carattere dei vari personaggi. Infine da notare la descrizione che il Manzoni fa della natura durante il viaggio di Renzo da Milano a Bregamo, sul suo percorso egli si addentra in un bosco, locus orridus della letteratura di tutti i tempi; il bosco come una metafora della situazione in cui si trova Renzo, , infatti, il labirinto del suo carattere. I caratteri predominanti del bosco sono la paura, la confusione, l'abbandono, e questi sono anche i sentimenti che Renzo prova in questo momento.