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Il dodicesimo round negoziale del TTIP

(Transatlantic Trade and Investment Partnership)


Il 2 marzo 2016 il vice-capo negoziatore dellUnione Europea ha riferito alla commissione Commercio
Internazionale landamento dellultima tornata delle trattative sul TTIP, laccordo di partenariato
economico negoziato fra Unione Europea e Stati Uniti. Lambizione delle trattative duplice. In primo
luogo, lUnione Europea, rimuovendo gli ostacoli allinternazionalizzazione delle nostre imprese, vuole
raggiungere nuove opportunit di crescita e occupazione, soprattutto per le piccole e medie imprese
(PMI). Laccordo, poi, definendo le regole per laccesso al pi grande mercato globale, ha il potenziale
per diventare il punto di riferimento normativo per lo scacchiere commerciale mondiale.

Il contesto dei negoziati: il CETA e il TPP


Lultimo round negoziale si svolto sullo sfondo della recente chiusura dellAccordo Economico e
Commerciale Globale (CETA - Comprehensive Economic and Trade Agreement) fra UE e Canada, e della
conclusione del Partenariato Transpacifico (Trans-Pacific Partnership), fra USA e altre undici nazioni che
si affacciano sul Pacifico. Il contenuto dei due accordi influenza profondamente il clima delle trattative.
Il testo definitivo del CETA, ad esempio, introduce novit per quando riguarda la protezione delle
indicazioni geografiche (IG) e la risoluzione delle controversie stato-investitore. Attraverso laccordo,
infatti, il Canada riconoscer 145 indicazioni geografiche europee e garantir loro un livello di
protezione assimilabile a quello europeo. Il CETA, inoltre, consolida, incorporandolo, laccordo sul vino
che gi garantisce il riconoscimento di tutte le IG vinicole da parte canadese. Al contrario, il TPP, in linea
con la tradizionale posizione americana, introdurr un sistema alternativo, potenzialmente lesivo degli
interessi dei produttori europei.
Unulteriore e profonda differenza fra i due accordi riguarda il sistema di risoluzione delle controversie
stato-investitore. Il TPP, infatti, conferma il consueto sistema ISDS (Investor-state dispute settlement),
il cui inserimento nei trattati negoziati dallUE stato fortemente osteggiato dal Gruppo S&D.
Attraverso un intenso lavoro di mediazione con la Commissione europea, il Parlamento europeo ha,
infatti, ottenuto listituzione di un sistema alternativo, la corte internazionale degli investimenti (ICSInvestment Court System), adottato dal CETA e proposto, in questa tornata, alla controparte americana
per un suo inserimento nel TTIP. Il sistema ICS rappresenta un progresso incontestabile e garantir
maggiore trasparenza e democraticit ai procedimenti legali internazionali. Le principali innovazioni
previste da ICS sono lesplicita menzione del diritto di uno stato a legiferare, la previsione di una corte
permanente, trasparente ed istituzionalizzata, la revisione del processo di selezione dei membri del
tribunale di arbitraggio e lintroduzione di un meccanismo dappello.

I progressi
In materia di cooperazione normativa, lultima tornata negoziale ha permesso il raggiungimento
dimportanti progressi. Circa un terzo dei capitoli a disciplina della collaborazione in ambito normativo
, infatti, in fase di consolidamento. In particolare, stato raggiunto un accordo su una disciplina
comune sui farmaci generici e approvata una bozza sul capitolo della condivisione delle buone
pratiche fra i legislatori delle due sponde dellAtlantico.
In termini di accesso al mercato, le trattative non hanno conseguito sostanziali miglioramenti. Le due
parti concordano, gi, sullabbattimento della quasi totalit delle barriere tariffarie ma rimangono su
posizioni distanti in materia di appalti pubblici e mercato dei servizi.

I negoziati stanno, invece, procedendo velocemente sul capitolo delle PMI. Le parti concordano, infatti,
su unazione comune che permetta il pieno sfruttamento delle opportunit create dallaccordo da
parte della piccola e media impresa, e che preveda la messa a punto di un portale internet comune di
facile consultazione e tradotto in tutte le lingue.

Tempistica e prossimi passi


Considerati lamplissima portata dellaccordo e il coinvolgimento delle due pi grandi economie a
livello globale, i nodi da sciogliere rimangono numerosi.
Una maggiore protezione delle indicazioni geografiche e lapprontamento di un nuovo sistema di
risoluzione delle controversie stato-investitore sono, infatti, punti fondamentali per la parte europea.
Allo stesso modo, la relativa chiusura dei mercati dei servizi, degli appalti pubblici e del settore
energetico da parte americana costituisce un importante banco di prova per i negoziatori di entrambe
le parti.
In ogni caso, lUnione Europea, desiderosa di stimolare la propria economia e partecipare al processo
decisionale che imporr le regole del commercio mondiale, e gli Stati Uniti, guidati da unamministrazione
volonterosa di lasciare in eredit la nuova pietra miliare delle relazioni nordatlantiche, rimangono
ottimisti e speranzosi di poter trovare un accordo politico entro la fine del 2016.
Affinch il testo consolidato passi al vaglio delle camere americane politicamente necessario che
prima venga ratificato il TPP. Gli sguardi dei negoziatori saranno, quindi, rivolti al processo interistituzionale che coinvolger Washington nei prossimi mesi.
La Commissaria al Commercio europea, Cecilia Malmstrm, e il Rappresentante per il Commercio degli
Stati Uniti dAmerica, Michael Froman, si incontreranno due volte, fra Bruxelles e Washington, nel mese
di Marzo. Il prossimo tavolo negoziale avr, invece, luogo ad aprile.

Alessia Mosca

Commissione per il Commercio Internazionale - Parlamento Europeo

Strasburgo, 8 marzo 2016

www.alessiamosca.it - email@alessiamosca.it

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