quella Eyjafjallajokull è un’eruzione anomala?” (La Stampa) Un fenomeno eruttivo relativamente potente dalle conseguenze estese ed imponenti. Il vulcano che si nasconde nelle profondità delle montagne islandesi, sotto il ghiacciaio dell’Eyjafjallajokull, ha le caratteristiche perfette per rendere impraticabili gli spazi aerei circostanti. Le conseguenze più dirette nelle zone immediatamente circostanti la montagna sono le inondazioni provocate dallo scioglimento dei ghiacci. Oltre alla ricaduta delle polveri trasformate in una sorta di fango. Che al momento fluttuano negli strati più alti della troposfera. La presenza di cenere è un fatto straordinario? In un certo senso sì. Ma è decisamente ordinaria, invece, la composizione delle polveri che quindi non deve destare allarmi. Perché? La produzione di cenere avviene solo quando nel vulcano c’è dell’acqua. Il magma nel cratere si solidifica rapidamente e, al momento dell’eruzione, anziché assumere la forma classica e spettacolare di lapilli e colate di lava dà origine a esplosioni di polveri. Resta il fatto che solidificazioni ed esplosioni non avvengono ogni volta in cui l’acqua è presente.