all Europa
Carta
Il fascismo in Europa
Germania e Italia non sono un eccezione:
tra gli anni 20 e 30 molti paesi europei
conoscono governi autoritari:
Austria (Dolfuss), Ungheria (Horty), Romania,
Jugoslavia, Grecia (Metaxas), Polonia
(Pilsudski), Paesi Baltici, Portogallo (Salazar)
e Spagna (De Rivera).
Dal socialfascismo
al frontismo
I fascismi si affermano anche a causa
dellatteggiamento dei comunisti che
equiparano i socialisti e fascisti e
rifiutano ogni alleanza e collaborazione.
Solo dal 1935 il Komintern accetta la
formazione di fronti popolari contro il
fascismo.
Tra 1936 e 1938 socialisti, comunisti e
radicali governano la Francia (Lon Blum).
La repubblica in Spagna
Tra il 1923 e il 1930 la Spagna dominata
dalla dittatura del generale De Rivera.
La corruzione e le difficolt economiche
portano alla fine della dittatura e della
monarchia. Nel 1931 Alfonso XIII di
Borbone lascia la Spagna.
Tra 1931 e 1933 radicali e socialisti (Azaa)
iniziano unopera riformatrice per
rammodernare e laicizzare il paese.
Carta
La guerra civile
Nel luglio 1936 lesercito si ribella al
governo frontista che arma il popolo.
Le potenze europee si dichiarano neutrali
anche se Germania e Italia appoggiano i
ribelli, URSS e volontari il Fronte.
Divisi al loro interno, abbandonati da
Stalin, i repubblicani cedono nel 1939.
Il generale Franco diventa dittatore.
Rester al potere fino alla morte (1975).
LAsse Roma-Berlino
Con la guerra di Spagna si rafforza il
legame tra Germania e Italia:
1936: alleanza dellAsse
1937: patto antikomintern allargato al
Giappone.
Carta
Lespansionismo hitleriano
Hitler persegue la riunificazione al Reich di
tutte le popolazioni tedesche.
Dopo un tentativo del 1934, bloccato da
Mussolini, nel 1938 Hitler costringe lAustria
allAnschluss.
Quindi rivendica i Sudeti, una regione della
Cecoslovacchia popolata da Tedeschi.
Nella Conferenza di Monaco (ottobre 1938)
Francia e Inghilterra sacrificano la
Cecoslovacchia alla causa della pace.
Laccordo di Monaco
fu raggiunto con la
mediazione di
Mussolini, celebrato
dalla propaganda
come salvatore della
pace.