18 Il Bologna

4 Febbraio 2008
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bo o na i bo o na. o

Bologna
Le bande batton cassa
Sono 0 le bande in milia
Romagna, solo nella
provincia di ologna.
chiedono pi finanziamenti
alle istituzioni. P. 27

Prostituzione. L'associazione “Fiori di Strada”: «Sono sparite dai marciapiedi grazie ai controlli»

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Paola Benedetta anca

bologna ilbologna.com

■ Stanno sparendo dalle

strade bolognesi, tanto da giu-
stificare la registrazione di un
calo del . Sono le prostitute,
che affollano sempre di meno,
ormai, il marciapiede. Il dato è
emerso durante una seduta del-
la Commissione Politiche So-
ciali in Comune, riferito dalla
consigliera Pd, Lina elli ua-
dri e confermato da Palazzo
d’Accursio e dalle forze dell’or-
dine. Nessuno ha parlato, però,
del perch le lucciole ma so-
prattutto i loro protettori stan-
no abbandonando le loro posta-
zioni quotidiane. Lo spiega, in-
vece, Antonio il cognome non
può essere rivelato per motivi di
sicurezza , presidente di iori
di strada , l’associazione che,
dal , aiuta le prostitute,
cercando di migliorare le loro
condizioni e di farle uscire dal
giro, nascondendole e proteg-
gendole dai loro aguzzini, se de-
cidono di ribellarsi a questa vi-
ta.

«IL N N del calo della
prostituzione è ormai talmente
visibile conferma che abbia-
mo dovuto cambiare le nostre
modalità di intervento, dimi-
nuendo gli orari d’azione o il nu-
mero di volontari che vi parte-
cipano». «È dovuto fondamen-
talmente spiega Antonio - alla
forte opera di repressione da
parte delle forze dell’ordine e
non è assolutamente vero che
non facciano niente in questo
senso. Soprattutto è molto effi-
cace l’azione della polizia muni-
cipale che effettua molti con-
trolli, anche in borghese, ed è
molto presente, dissuadendo, i
clienti. Si è cos quasi dimezzata
3I controlli delle forze dell'ordine hanno uasi dimezzato le prostitute in strada
olontari sempre in prima fila
per soccorrere le ragazze
Le attività
■■ L’associazione “Fiori di
strada” ogni notte gira con
unit mobili distribuendo
profilattici, cibo, articoli
d’igiene. a un call center at-
tivo 4 ore su 4 e aiuta le
lucciole a cercare di risolvere
i problemi, le accompagna a
fare le visite mediche e le aiu-
ta a sfuggire ai loro aguzzini
uando lo decidano, nascon-
dendole in case protette.
Aiuta le prostitute a uscire
dal giro anche la Caritas, con
un progetto in cui è coinvolta
anche l’associazione “Casa
delle donne per non subire
violenza” e che si chiama
“ ltre la strada”. PBM
la domanda sulla strada». La
unicipale ha, inoltre, una for-
mazione specifica sul fenomeno
prostituzione e riesce ad avvici-
nare le ragazze più facilmente
della polizia di Stato, di fronte
alla quale, inesorabilmente,
fuggono. a dove vanno a finire
il delle lucciole che scom-
paiono dai marciapiedi bolo-
gnesi Purtroppo non vanno a
fare un altro lavoro, semplice-
mente scompaiono dalla scena.
«In un certo numero spiega
Antonio vengono spostate
dai loro protettori in altre città
italiane o straniere, le altre, le
stesse che lavoravano in strada,
rimangono a Bologna ma ven-
gono fatte lavorare al chiuso, in
piccoli appartamenti o garage,
dove si danno il turno o ra-
gazze che lavorano agli stessi
prezzi della strada. A volte, co-
me accade spesso, ad esempio,
alla Bolognina, si tratta addirit-
tura di cantine, fuori dalle quali
i clienti fanno la fila». Prima del
febbraio l’associazione con-
durrà un monitoraggio delle
strade bolognesi e della provin-
cia, per controllare il numero
delle ragazze presenti che, fino a
maggio del , erano .■
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Bologna
Solo le africane aumentano ancora
■ ■ Stanno diminuendo anche
sulle strade bolognesi, in
modo rilevante, le prostitute
“bianche” minorenni, in
particolar modo uelle slave
purtroppo, per , aumentano,
Prostituzione. La denuncia: soprattutto le nigeriane continuano a vivere in stato di prigionia
La condizione di vita non cambia
«Restano sempre delle schiave»
q Sonodiminuitelemi
norennibianche,ma
soloperch tenerle
nonèpi conveniente
■ Ci sarebbe un cambiamen-
to di trend nel campo della pro-
stituzione, che vedrebbe le luc-
ciole fare sempre più volonta-
riamente questo mestiere, ad-
dirittura in proprio , nel loro
tempo libero e al di là delle ore
di lavoro pattuite con il loro
protettore. È quanto emerge da
un dato riferito in una delle se-
dute della Commissione Poli-
tiche Sociali , a Palazzo d’Ac-
cursio. Battere il marciapiede
come scelta di vita, dunque, e
sempre meno perch ridotte in
schiavitù o costrette dal rac et.
IL PR SI N di iori di Stra-
da , Antonio, smentisce però
nel modo più assoluto questo
dato. «Non è cambiato niente
da quel punto di vista pun-
tualizza quasi ogni giorno li-
beriamo ragazze dalla schiavi-
tù del marciapiede, da agosto
ad adesso, abbiamo fatto scap-
pare da questa vita ragazze,
fino ad allora ne avevamo libe-
rato ». È vero che c’è stata
una clamorosa diminuzione
delle minorenni bianche ,
provenienti soprattutto dalla
Romania. a questo è dovuto
semplicemente al fatto che «il
rac et degli sfruttatori prima le
privilegiava perch , in quanto
minorenni, non potevano esse-
re allontanate dall’Italia». Con
l’entrata nell’Ue della Roma-
nia, neanche le maggiorenni
possono essere espulse, dun-
que chi organizza il giro delle
lucciole non ha più bisogno,
specificamente, delle minoren-
ni. Anche perch i clienti non le
privilegiano e non c’è una ri-
chiesta, da parte loro, in questo
senso, tanto che spesso le ra-
gazze si aumentano l’età. Pur-
troppo sono in aumento, inve-
ce, le minorenni africane, so-
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bo o na i bo o na. o
ogni giorno, uelle di
nazionalità africana,
soprattutto le ragazze
provenienti dalla Nigeria.
Sono loro a dover sopportare
le condizioni di vita peggiori.
3 s ». ■ . B. M.
Il Bologna
4 Febbraio 2008 19.
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Le ragazze liberate Le lucciole presenti
fino ad oggi da Fiori fino a maggio
di trada nel bolognese
prattutto nigeriane, reclutate,
ormai, direttamente a scuola,
questo perch sono più facili
per gli sfruttatori da abbindo-
lare con false promesse, por-
tandole in Italia e poi trasfor-
mandole in schiave del mercato
del sesso.
«IN S I PA SI, infatti, -
spiega Antonio operano mol-
te organizzazioni umanitarie
che mettono in guardia le gio-
vani donne sul pericolo di es-
sere ingannate e portate in Ita-
lia o in altre nazioni a fare le
prostitute. Gli sfruttatori, per-
ciò, avvicinano le minorenni,
soprattutto quelle più povere,
che sono meno informate a ri-
guardo». Inoltre «più sono pic-
cole e maggiormente possono
n l in ress nell' e
della Romania anche le
maggiorenni non posson
essere espulse: ormai
le ragazzine non servono
essere terrorizzate e minaccia-
te con successo dai loro aguz-
zini», non cercando neanche di
ribellarsi per la paura di venire
uccise o che possa essere fatto
del male ai loro cari. Le nige-
riane, fra l’altro, sono le ragazze
verso cui la cattiveria del rac et
raggiunge i massimi livelli per-
ch , per impedire che fuggano,
vengono tenute, addirittura,
senza mangiare, in modo che
debbano dipendere dai loro
sfruttatori anche per soddisfa-
re un bisogno cos elementare.
«Per questo le giustifica An-
tonio a volte si comportano
male, come le prostitute che
stazionano alla Pioppa». «I re-
sidenti hanno ragione a lamen-
tarsi ed è vero che in quella zo-
na si comportano in modo mol-
to arrogante, ma, quando sei
abituato ad essere trattato co-
me un cane» dai tuoi aguzzini,
«è normale che ti comporti co-