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Non ho mai portato orologi, chiss perch.

Beh, allinizio perch non li avevo.


Poi perch lo trovavo scomodo.

La mia prima volta stata un deludente fallimento: lorologio regalatomi solennemente dal nonno
per la prima comunione fu una patacca che si slacciava al minimo movimento improvviso e deciso
del polso, figurarsi quello di un vivace bambino di otto anni, e che dopo qualche tempo perse il
vetro, incollato poi alla belle meglio, e che dopo un paio danni si ridusse al rango di cimelio nel
cassetto del comodino della camera dei miei in questo caso anche per colpa mia che, fanatico o
miope tecnologico (il che forse lo stesso) avevo preteso uno dei primissimi modelli di orologio
digitale al posto di un tradizionale modello con cassa in oro, non capendo che quello che mi
appariva un prodigio di l a breve sarebbe diventato un oggetto di mera curiosit - e ilarit!

Poi perch diventato grande del non portarli ne ho fatto un principio.

Gesto di ribellione? Mah! Non riuscendo ad affezionarmi n a una cipolla, regalo di laurea di
amiche di mia madre, che invisibile era invisibile e quindi poteva anche appagare il mio bisogno di
libert, ma mi pesava in tasca e poi, non avvezzo, non la consultavo mai Risultato? La mandai a
morire in qualche altro cassetto non ricordo pi quale; n a un orologio cronografo, ancora un regalo
di laurea, questa volta degli zii Pino e Angela: per non affenderli ho pur provato a portarlo per un
po, ma solo per arrendermi presto e via! In un cassetto pure quello, ma questa volta del
comodino della nostra camera da letto (per un periodo lhai portato tu che di questi oggetti sei
idolatra ardente idolatra. Se compassione pur ti muove, fagli fare un giretto ogni tanto).

E oggi perch sono certamente troppo vecchio per incominciare.

Sarebbe disprezzabile un mondo senza orologi, senza la tirannia di questi sacerdoti del Tempo
Cronologico, suprema Religione della nostra Vita Crono-metrica, che tutto riduce a misura, quantit:
vita del consumo, degli oggetti, della competizione, della fretta, dello stress? Lorologio al polso
il gesto arrogante di chi, cos facendo, pensa di farsi padrone di un tempo che invece rende schiavi,
e, cos facendo, si sconnette dallunico tempo che davvero conta perch tempo della vita vera, il
Tempo Vissuto: tempo delle emozioni, della relazione, del fare e dellozio, del perdersi e del
ritrovarsi, dello scoperta e della delusione, dellattesa e della distanza

Tuttavia riconosco che gli orologi non di rado sono oggetti molto belli, eleganti.
Fermi per, assolutamente fermi (capi di abbigliamento nulla pi).
Ecco allora il mio augurio per lanno venturo: convertirli da una funzione cronometrica, mortifera e
avvilente, ad una estetica, ludica e gratificante.

Buon Natale,

e, a questo punto, buon tempo a tutti!


(soprattuto a noi).

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