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STRUTTURA INTERNA DELLA TERRA

Rapporto Profondit-Pressione-Temperatura
Con l'aumentare della profondit aumenta la temperatura, mediamente, in una litosfera continentale
stabile e a partire dalla superficie, la temperatura aumenta di 3 ogni 100 metri (circa 30 ogni
chilometro); questo aumento rimane costante pi o meno fino all'isoterma 1300 C, a profondit
maggiori, nel mantello convettivo, la temperatura rimane quasi costante risentendo solo
dell'aumento adiabatico (correlato all'aumento di pressione). Dal limite nucleo - mantello (segnato
dalla discontinuit di Gutenberg) in gi la temperatura ricomincia ad aumentare fino a raggiungere i
circa 6000 C nel centro del pianeta, ma gli elementi sono allo stato solido a causa della pressione.
Anche la pressione aumenta con la profondit, anche se l'andamento non ancora bene conosciuto
ed , comunque, variabile da luogo a luogo: proprio questo gradiente pressorio tende a opporsi al
passaggio di stato (da solido a liquido, da liquido a gassoso) indotto dall'aumento di temperatura.

Modalit di osservazione delle zone interne alla Terra


Non potendo osservare direttamente la struttura dei livelli interni del pianeta (le maggiori profondit
raggiunte con miniere, gallerie, perforazioni o carotaggi non superano i 20 km - risultato raggiunto
solo nel 2007 - cio meno di 1/400 del raggio terrestre), un potente strumento di conoscenza
all'interno della Terra viene fornito dall'analisi e dallo studio delle onde sismiche, la cui
propagazione legata alla densit dei materiali della Terra.

Gli altri strati della Terra


Partendo dal nucleo centrale che ha un raggio di 1216 km, si trova il nucleo esterno fino a 2270 km,
una zona convettiva dove lo spostamento di materia avviene per convezione, ovvero per movimenti
del materiale fluido e caldo, poi vi la zona di subduzione, il mantello, l'astenosfera, la litosfera, il
mantello superiore, la crosta oceanica e infine la crosta continentale.
Molto spesso, soprattutto dopo lo sviluppo della teoria della tettonica globale, anzich distinguere
tra crosta e mantello terrestre, si preferisce parlare di "litosfera", strato superficiale solido, rigido
comprendente tutta la crosta e parte del sottostante mantello sino a una profondit di circa 100 km,
"astenosfera", allo stato plastico, viscoso sulla quale la litosfera "galleggerebbe" mentre il mantello
vero e proprio viene suddiviso in superiore e inferiore.

Struttura
La struttura della Terra pu essere definita in due modi: chimicamente o tramite propriet
meccaniche e reologiche. Dal punto di vista chimico la terra pu essere divisa in crosta, mantello
superiore, mantello inferiore, nucleo esterno e nucleo interno. Meccanicamente si pu suddividere
in litosfera, astenosfera, mesosfera, nucleo esterno e nucleo interno. Gli strati dei componenti
geologici della Terra si trovano sotto la superficie alle seguenti profondit:
La stratificazione della Terra stata dedotta indirettamente misurando i tempi di propagazione delle
onde sismiche rifratte e riflesse create dai terremoti. La parte fluida del nucleo non permette alle
onde trasversali di passarvi attraverso, mentre la velocit di propagazione (velocit sismica)
differente negli altri strati. I cambiamenti nella velocit sismica tra differenti strati causa una

rifrazione secondo la legge di Snell. Le riflessioni sono causate da un grande incremento nella
velocit sismica, similmente a quanto avviene alla luce riflessa da uno specchio.

Nucleo
Mappatura dell'interno della Terra tramite onde sismiche.
Nacque da E. Suess l'idea dell'esistenza di un "nucleo" centrale molto pesante, detto anche
Barisfera, formato da ferro e nichel (denominato nife), attorniato da una zona di transizione e da
uno spesso involucro solido di composizione media basaltica, ricco in ferro e magnesio, racchiuso
dalle rocce pi superficiali e leggere ricche di silicio e alluminio (sial). Questa struttura sembrava
accordarsi con la teoria della differenza per gravit durante il consolidamento del pianeta e con la
composizione rilevata per molti meteoriti. Il nucleo trova inoltre la sua formazione grazie
all'accumulo di detriti delle masse rocciose in movimento durante il manifestarsi dei fenomeni
sismici.
La densit media della Terra di 5.515 kg/m3. Poich la densit media del materiale di superficie
solo di circa 3.000 kg/m3, dobbiamo concludere che dentro il nucleo della Terra si trovino materiali
pi densi. Ulteriori evidenze riguardo ad un nucleo ad alta densit vengono dallo studio della
sismologia. Le misurazioni sismiche mostrano che il nucleo diviso in due parti, un nucleo interno
solido con un raggio di ~1220 km e un nucleo esterno liquido che si estende oltre di esso fino a un
raggio di ~3400 km. Il nucleo interno fu scoperto nel 1936 da Inge Lehmann e si ritiene sia
composto principalmente di ferro e in misura minore di nichel.
Nei primi stadi della formazione della Terra, circa 4,5 miliardi di anni fa, la fusione dei materiali
avrebbe fatto s che le sostanze pi dense e pi pesanti andassero a fondo verso il centro della Terra,
in un processo chiamato differenziazione planetaria (vedi anche la catastrofe del ferro), mentre i
materiali meno densi sarebbero migrati verso l'alto formando la crosta. Si ritiene dunque che il
nucleo sia composto in massima parte di ferro (80%) oltre a nichel e a pochi elementi leggeri,
mentre altri elementi pi densi, come piombo e uranio, o sono troppo rari per essere significativi o
tendono a legarsi ad elementi pi leggeri e in questo modo rimanere nella crosta (vedi materiali
felsici). stato anche ipotizzato che il nucleo interno possa essere nella forma di un singolo
cristallo di ferro.
Il nucleo liquido esterno circonda il nucleo interno e si crede sia composto di ferro misto a nickel e
tracce di quantit di elementi pi leggeri. Recenti speculazioni suggeriscono che la parte pi interna
del nucleo sia arricchita in oro, platino ed altri elementi affini al ferro (siderofili). La materia di cui
la Terra composta connessa in modo fondamentale alla condrite di alcune meteoriti, e alla
materia della porzione pi esterna del Sole. A partire dal 1940, alcuni scienziati, incluso Francis
Birch, svilupparono la geofisica partendo dalla premessa che la Terra simile alle ordinarie
condriti, il tipo pi comune di meteorite osservata nell'impatto con la Terra, ignorando totalmente
un'altra categoria, meno abbondante, chiamata condrite di enstatite. La principale differenza fra i
due tipi di meteoriti che la condrite di enstatite si form in circostanze in cui l'ossigeno disponibile
era estremamente limitato, facendo s che certi elementi normalmente ossigenofili si trovino
parzialmente o interamente nelle leghe metalliche del nucleo terrestre.
Misurazioni recenti hanno suggerito che il nucleo interno della Terra possa ruotare un po' pi
velocemente del resto del pianeta. Nell'agosto del 2005 un gruppo di geofisici annunciarono su
Science che, secondo le loro stime, il nucleo interno della Terra ruota approssimativamente da 0,3 a

0,5 gradi ogni anno rispetto alla rotazione della superficie. L'attuale spiegazione scientifica per il
gradiente della temperatura terrestre una combinazione del calore residuo della formazione
iniziale del pianeta, il decadimento degli elementi radioattivi e il raffreddamento del nucleo interno.

Mantello
Veduta schematica dell'interno della Terra.
1. crosta continentale
2. crosta oceanica
3. mantello superiore
4. mantello inferiore
5. nucleo esterno
6. nucleo interno
A: discontinuit di Mohorovii
B: discontinuit di Gutenberg
C: discontinuit di Lehmann.
Il mantello terrestre si estende fino ad una profondit di 2890 km, facendo di esso lo strato pi
spesso della Terra. La pressione, alla base del mantello, di ~140 GPa (1,4 Matm).
Il mantello composto di rocce di silicati che sono pi ricche in ferro e magnesio rispetto alla
sovrastante crosta. Sebbene solido, le alte temperature del mantello fanno s che i silicati siano
sufficientemente duttili, cosicch esso pu scorrere in archi di tempo molto lunghi. La convezione
del mantello si manifesta alla superficie attraverso i movimenti delle placche tettoniche.
Il punto di fusione e la viscosit di una sostanza dipende dalla pressione a cui viene sottoposta.
Poich la pressione nel mantello incrementa al crescere della profondit, la parte inferiore del
mantello scorre meno facilmente di quanto faccia la superiore (possono essere importanti anche i
mutamenti chimici all'interno del mantello). La viscosit del mantello si estende tra 1021 e 1024 Pas,
in funzione della profondit. Per confronto, la viscosit dell'acqua approssimativamente 10-3 Pas e
quella della pece 107 Pas.

Crosta
La crosta si estende da 5 a 70 km in profondit ed lo strato pi esterno. Le parti pi sottili sono
formate dalla crosta oceanica composta di densa roccia mafica a base di silicati di alluminio La
crosta continentale pi spessa, meno densa ed composta di rocce felsiche contenenti silicati di
sodio, potassio, e alluminio, come il granito.
Al confine crosta-mantello succedono due eventi fisicamente differenti. Primo, c' una discontinuit
nella velocit di propagazione delle onde sismiche, nota come discontinuit di Mohorovii o
Moho. La causa della Moho si pensa sia dovuta a un cambiamento nella composizione nella roccia,
con rocce contenenti feldspato plagioclasio (sopra) a rocce che non contengono feldspati (sotto).
Secondo, c' una discontinuit chimica fra ultramafici accumulati e harzburgiti tettonizzate, che
sono state osservate nelle parti profonde della crosta oceanica e che sono stati obdotti nella crosta
continentale e conservati come sequenze di ofioliti.

Molte delle rocce adesso reintegrano la crosta terrestre formatasi meno di 100 milioni di anni fa; i
pi vecchi granuli di minerali conosciuti risalgono a 4,4 miliardi di anni, indicanti che la Terra ha
avuto una crosta solida per almeno questo grande lasso di tempo.

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