nella periferia milanese ottocentesca del periodo post-napoleonico, ha come protagonisti un gruppo di uomini e donne sopravvissuto agli anni delle guerre che erano infuriate in Europa. Con una lingua ricca di sfumature che alterna parlata locale e dialetti meridionali, Prinelli racconta vite di cui la Storia non ha narrato le gesta. Gaspare, che lavora come manovale dai Serassi costruttori d’organo, Tano, il locandiere, siciliano immigrato che parla solo il suo dialetto, Malalingua, il suo traduttore, Enrico detto Il marchese, megalomane carceriere del castello… sono i protagonisti di questa storia che ad un certo punto si tinge di giallo, ma dove l’elemento giallo è solo un espediente per raccontare con umorismo e partecipazione una storia semplice di gente comune. Sullo sfondo la campagna lombarda fertile orto per contadini di giorno, pericolosa zona abitata da briganti e malfattori di notte.
SABATO 17 APRILE ORE 17,30
Biblioteca di Colturano Sala del Tempo Libero via Municipio