Paura di vivere su tutta la linea. Cedimento completo. Mancanza di fiducia in me stessa. Repulsione.
Paura.
(10 novembre 1941)
Bene, accetto questa nuova certezza: vogliono il nostro totale annientamento. Ora lo so. Non dar fastidio
con le mie paure, non sar amareggiata se gli altri non capiranno cos' in gioco per noi ebrei. [...] Continuo a
lavorare e a vivere con la stessa convinzione e trovo la vita ugualmente ricca di significato. (3 luglio 1942)
Un frammento significativo del suo Diario, scritto il 20 giugno 1942, in piena occupazione
dell'Olanda:
Trovo bella la vita, e mi sento libera. I cieli si stendono dentro di me come sopra di me. Credo in Dio e
negli uomini e oso dirlo senza falso pudore. La vita difficile, ma non grave. Dobbiamo prendere sul serio
il nostro lato serio, il resto verr allora da s: e "lavorare s stessi" non proprio una forma di individualismo
malaticcio.
Una pace futura potr esser veramente tale solo se prima sar stata trovata da ognuno in s stesso se ogni
uomo si sar liberato dall'odio contro il prossimo, di qualunque razza o popolo, se avr superato quest'odio e
l'avr trasformato in qualcosa di diverso, forse alla lunga in amore se non chiedere troppo. l'unica
soluzione possibile. E cos potrei continuare per pagine e pagine. Quel pezzetto d'eternit che ci portiamo
dentro pu esser espresso in una parola come in dieci volumi. Sono una persona felice e lodo questa vita, la
lodo proprio, nell'anno del Signore 1942, l'ennesimo anno di guerra.
(Diario, pp. 126-127)
Diario
Ascoltarsi dentro. Non lasciarsi pi guidare da quello che si avvicina da fuori, ma da quello
che s'innalza dentro.
Bisogna combatterle come le pulci, le tante piccole preoccupazioni per il futuro che
divorano le nostre migliori forze creative.
Bisogna essere sempre pi parchi di parole insignificanti per trovare quelle parole di cui si
ha bisogno. Il silenzio deve alimentare nuove possibilit di espressione.
Bisogna rinunciare a tutto per poter fare in un giorno le migliaia di piccole cose che vanno
fatte per gli altri, senza smarrirsi.
Credo che ogni "peccato" contro l'amore per gli altri si vendichi, nella persona stessa come
nel mondo circostante.
Credo che sia soprattutto la paura di sprecarsi a sottrarre alle persone le loro forze migliori.
Devo avere il coraggio di vivere la vita con la "carica di significato" che essa pretende,
senza per questo considerarmi pesante, o sentimentale, o innaturale.
Di tanto in tanto ci gettiamo vicendevolmente dei frammenti su noi stessi, ma non credo che
ci capiamo.
Dio non responsabile verso di noi, siamo noi a esserlo verso di lui.
Dovr ancora imparare questa lezione e sar la lezione pi difficile, mio Dio: prendere su di
me il dolore che m'imponi tu e non quello che mi sono scelta io.
E se Dio non mi aiuter pi, allora sar io ad aiutare Dio. (11 luglio 1942, p. 163)
E se vogliamo perdonare agli altri, dobbiamo prima perdonare a noi stessi i nostri difetti [...]
Il che significa anzitutto saperli generosamente accettare.
Fiorire e dar frutti in qualunque terreno si sia piantati non potrebbe essere questa l'idea?
Io so, ora, che vita e morte sono significativamente legate fra loro.
L'et dell'anima diversa da quella registrata all'anagrafe. Credo che l'anima abbia una
determinata et fin dalla nascita, e che questa et non cambi pi.
L'unica sicurezza su come tu ti debba comportare ti pu venire dalle sorgenti che zampillano
nel profondo di te stessa.
L'unica vera unit quella che contiene tutte le contraddizioni e i movimenti irrazionali:
altrimenti finisce per essere di nuovo un legame spasmodico che fa violenza alla vita.
Lasciar completamente libera una persona che si ama, lasciarla del tutto libera di fare la sua
vita, la cosa pi difficile che ci sia.
Molti di coloro che oggi s'indignano per certe ingiustizie, a ben guardare s'indignano solo
perch quelle ingiustizie toccano proprio a loro: quindi non un'indignazione veramente
radicata e profonda.
Non c' ancora abbastanza spazio in me stessa per far posto alle molte contraddizioni, mie e
di questa vita.
Non credo pi che si possa migliorare qualcosa nel mondo esterno senza aver prima fatto la
nostra parte dentro di noi.
Non devo volere le cose, devo lasciare che le cose si compiano in me.
Non voglio essere niente di cos speciale, voglio solo cercare di essere quella che in me
chiede di svilupparsi pienamente.
Ogni volta vorresti rifare il mondo, invece di goderlo com'. un atteggiamento alquanto
dispotico.
Ognuno di noi deve raccogliersi e distruggere in se stesso ci per cui ritiene di dover
distruggere gli altri.
Pensare una bella, una superba occupazione quando studi, ma non puoi "pensarti fuori" da
uno stato d'animo penoso. Allora devi fare altro, farti passiva e ascoltare, riprender contatto
con un frammento d'eternit.
Per umiliare qualcuno si deve essere in due: colui che umilia, e colui che umiliato e
soprattutto: che si lascia umiliare. Se manca il secondo, e cio se la parte passiva immune
da ogni umiliazione, questa evapora nell'aria. Restano solo delle disposizioni fastidiose che
interferiscono nella vita di tutti i giorni, ma nessuna umiliazione e oppressione angosciose.
Quando abbiamo dell'avversione per gli altri le ragioni dobbiamo cercarle nel disgusto che
sentiamo per noi stessi: ama il prossimo tuo come te stesso.
Quando dico che ascolto dentro, in realt Dio che ascolta dentro di me.
Quando s'investono tutte le proprie energie nel desiderio della persona amata, in fondo le si
fa torto: perch allora non rimangono pi forze per essere veramente con lei.
Quello che otteniamo spontaneamente da noi stessi ha basi pi solide e durature di quello
che realizziamo per forza.
Se si vuole influire moralmente sugli altri, bisogna cominciare a prender sul serio la propria
morale.
Se tu affermi di credere in Dio devi anche essere coerente, devi abbandonarti completamente
e devi avere fiducia. E non devi neppure preoccuparti per l'indomani.
Se tutto questo dolore [la persecuzione nazista degli ebrei] non allarga i nostri orizzonti e non ci
rende pi umani, liberandoci dalle piccolezze e dalle cose superflue di questa vita, stato
inutile.
Ti prometto che tutta la mia vita sar un tendere verso quella bella armonia, e anche verso
quell'umilt e vero amore di cui sento la capacit di me stessa, nei momenti migliori.
Un uomo [forse non pu] determinare il proprio destino dall'interno. Quel che invece un
uomo ha in mano il proprio orientamento interiore verso il destino.
Una persona dev'essere semplice anche nella sua tristezza, altrimenti la sua soltanto isteria.
Una pace futura potr esser veramente tale solo se prima sar stata trovata da ognuno in se
stesso se ogni uomo si sar liberato dall'odio contro il prossimo, di qualunque razza o
popolo, se avr superato quest'odio e l'avr trasformato in qualcosa di diverso, forse alla
lunga in amore se non chiedere troppo.
Una volta che si comincia a camminare con Dio, si continua semplicemente a camminare e
la vita diventa un'unica, lunga passeggiata.
Vivere pienamente, verso l'esterno come verso l'interno, non sacrificare nulla della realt
esterna a beneficio di quella interna, e viceversa: considera tutto ci come un bel compito
per te stessa.
Avanti, allora!
Domenica 9 marzo. Avanti, allora! E un momento penoso, quasi insormontabile: devo
affidare il mio animo represso a uno stupido foglio di carta a righe (). Mi sento cos
impacciata, non ho il coraggio di lasciarmi andare (...). E come nel rapporto sessuale ():
lamore sembra perfetto allora, e invece rimane una Spielerei [passatempo] che gira attorno
alle cose essenziali, mentre qualcosa resta bloccato nel profondo di me stessa (). Quando si
tratta di problemi della vita, posso spesso apparire come una persona superiore: eppure, nel
profondo di me stessa, io sono prigioniera di un gomitolo aggrovigliato, e con tutta la mia
chiarezza di pensiero a volte non sono altro che un povero diavolo impaurito (pag. 23).
Vivere pienamente
E tutto un mondo che va a pezzi. Ma il mondo continuer ad andare avanti e per
ora andr avanti anchio (). Dobbiamo tenerci in contatto col mondo attuale e
dobbiamo trovarci un posto in questa realt, non si pu vivere solo con le verit
eterne, cos rischieremmo di fare la politica degli struzzi. Vivere pienamente, verso
lesterno come verso linterno (): considera tutto come un bel compito per te
stessa (). Domani si lavora di nuovo, alla scienza, alla casa, a me stessa: non si
pu trascurare nulla e non si pu neppure prendersi troppo sul serio, buonanotte
(pag. 45).
fare offrirsi umilmente come campo di battaglia. Questi problemi devono pur
trovare ospitalit da qualche parte, trovare un luogo in cui possano combattere e
placarsi, e noi, poveri piccoli uomini, noi dobbiamo aprir loro il nostro spazio
interiore, senza sfuggire (). Non ci si pu per sempre perdere nei grandi
problemi, non si pu essere sempre un campo di battaglia: dobbiamo poter
recuperare i nostri stretti confini e continuare dentro di essi, la nostra vita
limitata (pag. 48-49).
Paura di vivere
Paura di vivere su tutta la linea. Cedimento completo. Mancanza di fiducia in me
stessa. Repulsione. Paura (pag. 70).
ribellione che ogni tanto mi prendono. Prometto di vivere questa vita fino in fondo,
di andare avanti (pag. 74).
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Certe volte mi capita di pensare: la mia vita sbagliata, c un errore.
Ma questo capita solo quando ci si fa una determinata idea della vita, rispetto a
cui pu apparire sbagliato come realmente viviamo (pag. 75).
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Molte persone sono troppo ristrette, troppo chiuse nelle loro idee e cos, educando i figli, li
legano a loro volta. Da noi era proprio il contrario. Mi sembra che i miei genitori siano stati
sempre pi sopraffatti dallinfinita complicazione di questa vita, e che non siano mai stati in
grado di fare una scelta. Hanno lasciato troppa libert di movimento ai loro figli, non potevano
offrirci nessun punto dappoggio, dato che non ne avevano mai trovato uno per s; e non potevano contribuire alla nostra formazione perch non si erano mai trovati una forma.
Ora capisco sempre meglio il nostro compito: quello di permettere ai loro poveri
talenti, dispersi senza forma e riposo, di crescere, di maturare, e di trovare la loro
forma in noi" (pag. 78-79).
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Ho la sensazione che dentro di me si compia un mistero di cui nessuno sa nulla
(pag. 84).
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ricerca di una propria forma che diventa di unimportanza capitale, ecc. ecc. ecc.
ecco che tutto questaffanno, improvvisamente, mi cade di dosso (). Sento allora
di essere tuttuno con la vita. Inoltre: che non sono io individualmente a volere o a
dovere fare questo e quello, ma che la vita grande e buona e attraente ed
eterna e se tu ti agiti e fai chiasso, allora ti sfugge quella grande, potente e
eterna corrente che appunto la vita. E proprio in questi momenti e quanto ne
sono riconoscente che ogni aspirazione personale mi abbandona, la mia ansia,
per esempio, di conoscere e di sapere si acquieta, e un piccolo pezzo deternit
scende su di me con un largo colpo dala (pag. 85).
Il coraggio di dirlo
Qualche volta ho la sensazione di avere Dio dentro di me, aveva detto un paziente
a S., per esempio quando ascolto la Matthaus Passion. E S. aveva risposto
allincirca che in quei momenti lui era in contatto diretto con le forze creative e
cosmiche che operano in ogni persona ; e che questo principio creativo era in
definitiva una parte di Dio, si doveva avere solo il coraggio di dirlo .
Queste parole mi accompagnano gi da settimane: si deve avere anche il coraggio
di dirlo. Avere il coraggio di pronunciare il nome di Dio" (pag. 87).