http://books.google.com
nazionale
S, SCI
61 o
E 69/8
ROMA
ENCICLOPEDIA
era
MEDICA
ITALIANA
-
Seconda edizione
USES
Edizioni Scientifiche
Firenze
-
ISBN 88-03-00111-5
ENCICLOPEDIA
MEDICA
ITALIANA
Volume VIII
IPECACUANA-LWELL
MASSIMO ALOISI
ANIELLO FERRARA
Direttore dell'Istituto di Patologia generale, Universit di Professore incaricato di Ematologia, Universit Cattolica
Padova
ETTORE AMBROSIONI
CESARE GERIN
Professore di Farmacologia clinica, Universit di Bologna Direttore dell'Istituto di Medicina legale e delle Assicura
MICHELE ARSLAN
GIUSEPPE GIUNCHI
di Padova
ANTONIO ASCENZI
FRANCESCO INGRAO
Universit di Roma
GIUSEPPE C. BALBONI
PIER LUIGI IPATA
di Roma
GUERRINO LENARDUZZI
GIAMBATTISTA BIETTI
PAOLO BIOCCA
PAOLO NAZZARO
MARIO BONI
ROBERTO G. BURGIO
LUIGI CAPOZZI
VITO PATRONO
ADRIANO CASTELLI
Direttore dell'Istituto di Chimica biologica, Universit Cat Professore di Clinica otorinolaringoiatrica, Universit di
tolica del Sacro Cuore, Roma
SERGIO CEROUIGLINI
Direttore dell'Istituto di Fisiologia umana, Universit di Direttore dell'Istituto di Virologia, Universit di Roma
Roma
sit di Torino
LORENZO SARTI
ANGELO DRIGO
UMBERTO SERAFINI
Ferrara
PIETRO VALDONI
Direttore
Prof. LUCIANO VELLA
Redazione
Prof. PIETRO D'ARCANGELO
Redattore Capo
Dott. MARIA LUIGIA PENNIELLO
Consulenti Redazionali
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Segreteria
ROSSANA FIZIALETTI
Ufficio Iconografico
Dott. STEFANO VELLA
RENZO MANGINI
ANTONELLA LIBERATI
Grafico
Segretaria
Ufficio Revisione
IGEA D'AGNANO; Dott. LAURA MOSCATI; Dott. PIERO ROSSI; GIUSTO VAGLIERI
VI
Norman ACCARDI
Italo ANTONOZZI
Massimo AGLIETTA
Adolfo ARCANGELI
SPADIA.
Giorgio AGRIFOGLIO
Direttore Ist. di Chirurgia vascolare, Univ. di Milano
Giacomo AZZALI
Professore ord. e direttore Ist. di Anatomia umana nor
LABBRA; LINGUA.
Fernando AIUTI
f Brenno BABUDIERI
Lib. doc. in Patologia generale e Parassitologia medica,
Alfonso ALFIERI
Aldo BACCAREDDA-BOY
Marco BALDUCCI
Laurian BALUS
IPOTENSIVE SOSTANZE.
Mostaf AMINI
Gino BALDAN
Vincenzo BARBARO
Rodolfo AMPRINO
Paola BARSOTTI
- ISTOCHIMICA.
f Mario ANDERSON
Specialista in Malattie nervose e mentali, Roma LATIRI
Frederic C. BARTTER
SMO; LETARGIA.
Antonio ANFOSSI
Alberto ANGELI
Mario BATTEZZATI
PIDI.
DEMA.
VIII
Tullio BAZZI
Carlo CANGIANO
Roma LATTULOSO.
Aurelio CAPPOZZO
MOZIONE.
- Luigi CARENZA
Direttore II Clinica ostetrica e ginecologica, Univ. di
Roma ISTEROSCOPIA.
Carlo CARPI
Marina BENTIVOGLIO
NERVO.
Emilio CARRARA
IPERTENSIONE ARTERIOSA.
Jean BERNARD
LEBBRA.
IPEREMIA; LISOZIMA.
Tito BERTI
Giorgio CASTELFRANCHI
Lib. doc. in Chimica organica, Univ. di Milano Iso
NAMICINA.
MERIA.
Amico BIGNAMI
Professor of Neuropathology, Harvard Medical School -
Calogero CASUCCIO
Direttore di Clinica ortopedica, Univ. di Padova LoM
Sergio BONINI
Docente Scuola di Specializzazione in Allergologia e
Immunologia clinica, I Clinica medica, Univ. di Roma
Rino CAVALIERI
LEVAMISOLO.
Angelo BRANZI
Ist. di Cardiologia, Univ. di Bologna IPERTENSIONE AR
f Cesare CAVALLERO
Direttore Ist. di Anatomia e Istologia patologica II, Univ.
TERIOSA POLMONARE.
di Roma ISTOPLASMOSI.
Antonio CENTI COLELLA
Paolo BUFFA
Francesco CERESA
Angelo BURLINA
Direttore Centro di Enzimologia clinica; primario Labo
ratorio di Patologia clinica, Istituti Ospitalieri di Verona
Pietro CERUTTI
ISOCITRICODEIDROGENASI;
LATTACIDEMIA;
LEUCINAMINO
PEPTIDASI; LIPASI.
Luisa BUSINCO
Antonio CEVESE
Vito CAGLI
Luigi CHIECO-BIANCHI
NEFROVASCOLARE.
PSICOSI DA.
TIASI.
Domenico CALUORI
Elio CIARPELLA
Giovanni A. CANAPERIA
Giancarlo CIARPELLA
Roma LIPODISTROFIA.
DINAMENTO SANITARI.
VIII
Carlandrea CICCONETTI
REBRORENALE DI.
Ermete DE LONGIS
IUXTAGLOMERULARE APPARATO.
Anna DE MATTEIS
Elisa CIRLA
IPOSTASI.
Milano IPERURICEMIA.
Alejandro F. DE NICOLA
Investigador Principal, Consejo Nacional de Investigacio
nes Cientficas y Tcnicas, Instituto de Biologa y Medi
cina Experimental, Buenos Aires, Argentina IPoFISI.
Cesare DE SANCTIS
LACTOBACILLUS GENERE.
f Fabio COLUMELLA
Primario Divisione di Neurochirurgia I, Ospedale Mag
giore, Bologna LACERAZIONE CEREBRALE.
Pier Franco CONTE
LATTATODEIDROGENASI.
Giuseppe DI CHIARA
Dr. med., membro ordinario Societ psicoanalitica ita
liana; didatta Ist. milanese di Psicoanalisi, Milano LI
Augusto CORRADETTI
Gi direttore Laboratori di Parassitologia, Ist. superiore
Tommaso DI GIULIO
Giuliano D'AGNOLO
BIDO.
Andrea DOTTI
PIDI.
Bruno DALLAPICCOLA
f Angelo DRIGO
TOSI X.
Paolo DURAND
Padova LARINGE.
Hugh DAVSON
Honorary Research Fellow, King's College, London
LIQUOR.
Bruno DE BERNARDI
Eugenio FERRARI
Direttore I Clinica neurologica, Univ. di Bari IPERCINE
CEMIE.
SIA E IPOCINESIA.
Franco DE BERNARDIS
f Beniamino FISCHETTI
Ordinario di Farmacologia, Univ. cattolica S. Cuore,
Roma ISOPROTERENOLO.
Ettore DEBIASI
Aligi FIUMICELLI
Direttore II Cattedra di Radiologia, Univ. di Perugia
LINFANGIOGRAFIA.
f Luois DE BROGLIE
Virgilio G. FOGLIA
Director del Instituto de Biologa y Medicina Experi
mental, Buenos Aires, Argentina IPOFISI.
Luigi FONTANA
MENTEMIE E IPOCOMPLEMENTEMIE.
Luciano DE CAMILLIS
Giuseppe FRANCESCONI
Antonio DE FLORA
Ospedale
provinciale
specializzato
neuropsichiatrico
Guido GAINOTTI
Costantito IANDOLO
LINGUAGGIO.
Pietro GALLO
di Messina LIMONE.
Frank H. JOHNSON
Francesco GASPARINI
U.S.A. LUMINESCENZA.
Eccleston A. KEAN
dova LABBRA.
Rosanna GATTI
Heinrich KOCH
Giacomo LAFFI
TICI; ITTERO.
Giancarlo LANCINI
Giorgio GHERARDI
Assistente Servizio di Anatomia e Istologia patologica,
Ente ospedaliero generale provinciale, Sondrio ISTo
CHIMICA.
CLINDAMICINA.
Giorgio GHERLINZONI
Lib. doc. in Clinica ortopedica, Univ. di Bologna LUs
Antonio LANZARA
SAZIONI E SUBLUSSAZIONI.
Franco GHISELLINI
Bernardino GIACALONE
Gianfranco LENTI
ACUTA.
IPERINSULINISMO E IPOINSULINISMO,
Carlo GIANFELICE
LEUCOPLASIE.
NALE DI.
Alexandra M. LEVINE
Adriano GIANNOTTI
Psicoanalista LUTTO.
Ferdinando GIANOTTI
California LINFOMI.
Alberto LOIZZO
STRIATUS,
Claudio GIOVANNINI
Tomaso LOMONACO
MACI.
f Michele GIUA
Professore di Chimica organica industriale, Univ. di To
IPOSSIA E IPOSSIEMIA.
Vincenzo G. LONGO
George W. GORHAM
M. D., gi Instructor in the Department of Medicine,
Martino GRANDOLFO
Biagio LOSCALZO
Professore ord. di Farmacologia, I Facolt di Medicina e
Chirurgia, Univ. di Napoli LECITINE.
f Tommaso LUCHERINI
Direttore Ist. di Reumatologia, Univ. di Roma ISPE
ZIONE.
LAVORO.
Robert J. LUKES
M. Caterina GRASSI
LINFOMI.
Antonio GRIGNOLO
Giorgio MACCHI
Direttore Clinica neurologica, Univ. cattolica S. Cuore,
CRIMALE APPARATO.
Luigi MACCHIARELLI
Incaricato Insegnamento di Medicina legale e delle Assi
Eugenio E. MULLER
Professore ord. di Farmacologia; direttore Cattedra
Giorgio MAGGIONI
IPOTALAMICI FATTORI.
Luigi MUSAJO
Corrado MANNI
Professore ord. di Anestesiologia e Rianimazione, Univ.
Nicolas B. MYANT
Alberto MARCIALIS
f Giulio MURATORI
LOBELINA.
Rodolfo MARGARIA
POPROTEINE.
Umberto NAIM
f Giuseppe MARIANI
Direttore Clinica dermatologica, Univ. di Genova LU
Antonino NATOLI
PUS VULGARIS.
Gianmario MARIUZZI
GIOIMMUNOBLASTICA.
Giorgio NAVA
Primario medico; direttore Servizio di Endoscopia dige
stiva Ospedale S. Eugenio, Roma IPERCLoRIDRIA E
Tommaso MARULLO
SMO E IPOSURRENALISMO.
- LARINGOSPASMO.
IPOCLORIDRIA.
Cesare MASALA
Giuseppe NISTIC
Mario NISTRI
SISTEMICO.
Luisa MASSIMO
Marino MASSOTTI
Corrado OLIVIERI-SANGIACOMO
Roma LORAZEPAM.
Francesco MATRONOLA
Univ.
cattolica
Emanuela ORTOLANI
LEUCEMIE.
John G. MERSELIS
Guido PALLADINI
SOSOMALI MALATTIE.
Mario MIDULLA
Emiliano PANCONESI
Quintino MINGOIA
Guglielmo PANDOLFO
Assistente ord. Facolt di Medicina e Chirurgia, Univ. di
Mario MONACELLI
- LEISHMANIOSI.
Andrea MONTAGNANI
Pina PAOLELLA
Giacomo MOTTURA
Leonello PAOLONI
Vincenzo RICCI
Domenico PARISI
PIA; LOGATOMI.
Alfredo RIVARA
John W. PARKER
TALMO.
LINFOMI.
Eugenio PAROLI
Direttore Ist. di Farmacologia medica, Univ. di Roma
IPODERMOCLISI.
Daniele PARVIS
Jean ROCHE
Roma IPOGALATTIA.
Vito PATRONO
LATTE.
Giuseppe ROTILIO
KARD.
Carlo PELOSIO
Filippo RUGGIERI
Medico-chirurgo, Roma LATTICI FERMENTI.
Salvatore RUSSO-CAIA
DROME DI.
LISOSOMI.
Marcello PICCIONI
Giuseppe SACCA
Lib. doc. in Parassitologia medica, Univ. di Roma; gi
primo ricercatore, Ist. superiore di Sanit, Roma LUCI
LIA GENERE.
Ugo SALERA
Cattedra di Ematologia, Univ. di Ancona IPERSPLE
NISMO,
Francesco SALVATORE
Aldo PINCHERA
Oreste PINOTTI
Aristide SCANO
Giuseppe PORCELLATI
Professore ord. di Chimica biologica, Facolt di Medicina
e Chirurgia, Univ. di Perugia LECITINE; LIPASI; LIPEMIA;
LIPOTROPI FATTORI.
Giorgio POZZO
Primario dermatologo e professore inc. di Clinica der
mosifilopatica, Facolt di Medicina, Brescia IPERIDRosi;
J. P. SCHAD
Marcello QUINTILIANI
Grard SCHIAISON
Luciano RAUSA
NIAZIDE; ISONIAZIDE.
Giuseppe RAVALICO
Eugenio SCHWARZ-TIENE
Professore f. r. di Clinica pediatrica, Univ. di Milano
ISTIDINEMIA.
Giorgio REALI
Primario Servizio di Immunoematologia e Trasfusionale,
Ente ospedaliero Ospedale Galliera, Genova ISTo
Antonio SEBASTIANI
COMPATIBILIT.
CULAZIONE,
XIII
Umberto SERAFINI
Clive R. TAYLOR
Giuseppe SERMONTI
Tommaso TECCE.
Piero SERRA
Roma LIPEMIA.
Gianfranco TIECCO
L-FORME.
Vittorio SILANO
ZIONE.
Christian Y. M. SINDIC
Paolo TOLENTINO
di Genova IPERVITAMINOSI.
Egidio TOSATTI
Professore ord. di Clinica chirurgica, Univ. di Genova
IPERIDROSI.
Giuseppe TRIDENTE
Professore ord. di Immunopatologia, Univ. di Padova,
PRINOSINA; LEISHMANIOSI.
Aldo SOVENA
IPOTALAMO.
Giannantonio STEGAGNO
Luigi VALENZANO
Aiuto Ist. dermosifilopatico ospedaliero S. Maria e
S. Gallicano, Roma LEUCEMIDI.
f Nino VALOBRA
Lib. doc. in Patologia medica e Patologia nervosa, Univ.
di Torino LOMBOSACRALE PLESSO.
Luciano VELLA
PIDOSI.
Emilia STELLA
ANTIBIOTICI.
Stefano VELLA
GENERE,
Giovanni STIRATI
Maffo VIALLI
ZIONE.
Antonio STRANO
Adriano ZAFFIRO
TAZIONE.
Ferdinando TADDEI
f Raffaele ZANOLI
Carlo ZANUSSI
MOTORE APPARATO,
TIMISMO E IPOTIMISMO,
MACI.
Giuseppe ZORZOLI
Lib. doc. in Chirurgia toracica e Chirurgia generale; pri
mario chirurgo Ospedale C. Forlanini, Roma IACo
Mario TARANTINO
XIII
Abbreviazioni e simboli
ampre
FMIN
ngstrm
accelerazione
FSHI
ADHI
ADP
AMP
APD
(o LAP)
atnn
ATP
bar
atmosfera
adenosintrifosfato
millimetro quadrato
tomografia assiale
ITSCC
millisecondo
MSHI
ormoni melanotropi
mp.
millimicron
computerizzata
sinonimo
sul livello del mare
temperatura termodi
ormone
follicolosti
(o nm)
accelerazione di gra p (o um) micron
vit
microbar
ubar
GGT
y-glutammiltransfe (= dyn/
(o yGT) T3SI
cm)
microcurie
uCi
GLDH glutammicodeidroge
microgrammo
g
nasi
microlitro
ul
N
g./min
giri al minuto
normale (soluzione)
GOT
transaminasi glutam 0,1 N
decinormale
g
g
grammo
mico-ossalacetica
In
transaminasi glutam
mico-piruvica
Na;
Cat;
grado Celsius
gtt
gOCCe
PO
zazione
concentrazione
circa
caloria
candela
G (W, P) peso
glicoso-6-fosfatode
-PDHI
idrogenasi
Il.a.
fotone
NADP
y, a
h
Hb
OTa
N.R.
numero atomico
nicotinamide-adenin
dinucleotide
nicotinamide-adenin
dinucleotide fosfato
nome registrato
centimetro quadrato
emoglobina
v, f
HBsAg
antigene di superficie
OrtO
poise
pascal
gonadotropina corio
protone
nica umana
pressione
centinmetro cubo
creatinfosfato
NAD
HCG
tensione superficiale
creatinfosfochinasi
dose letale
DL
o (--)
I
ICSHI
dg
decigrammo
dl
dm
DML
DNA
decilitro
decimetro
dyn
forza ionica
D, E,
relative classi
infrarosso
(o PK)
joule
grado Kelvin
p.m.
chilogrammo
chilogrammetro
km
L-
chilometro
levo riferito alla con
lattatodeidrogenasi
LHI
lm
ormone luteinizzante
erg
et alii
Inn
cCCetera
pm2
m3
mbar
mCi
metro quadrato
mEq
milliequivalente
megaelettronvolt
milligrammo
minuto primo
FEEG
XIV
peso molecolare
peso/peso (per espri
centi
(10-)
In
milli
(10-s)
(10-)
(10-)
(10-1)
(10)
micro
In
IlaIO
p
h
k
MI
G
T
pico
etto
chilo
mega
(10)
(10)
(10)
(101)
giga
tera
Simboli matematici
circa uguale
differente
p/v
r-
MeV
nng
min
ml
peso/volume (per
esprimere la concen
e =
infinito
==, 7
2718
CO
luzione)
pressione osmotica
quantit di calore
logaritmo naturale ln x
di x
lumen
roentgen
densit
lunghezza d'onda
molare
pmetro
meta
metro cubo
millibar
millicurie
fetale
InnIT
elettroencefalogram
mmHg
millimetro di mer
ma fetale
(o torr)
curio
di x
carica elettrica
lux
millilitro
millimetro
elettrocardiogramma
volume/volume (per
esprimere la concen
trazione di una so
erg
fruttoso difosfato
ppm
PRL
(o LDH)
elettromiogramma
elettroretinogramma
FDP
FECG
eritrose
di
dimentazione
paratormone
EMG
ERG
farad
forza
flavin-adenin di nu
cleotide
prostaglandine
piruvatochinasi
litro
LPHI
lx
X
M
F
FAD
THFI)
figurazione sterica)
l
LAD
elettroencefalogram
energia
mere la concentrazio
ne di una soluzione)
D.S.
EEG
E, W
p/p
chilocaloria
loc. cit.
elettronvolt
PG
PIK
kgm
velocit
Watt
lavoro
ohm
genionica (log
kcal
kg
immunoglubuline e
acido etilendiamino
tetracetico
etC.
eV
unit internazionale
ultravioletto
frequenza
Ig(A,
elettrocardiogramma
et al.
ormone tirotropo
triiodotironina
IncultrOne
concentrazione idro
ECG
EDTA
IIa
tirocalcitonina
ionizzazione: indice
dello stato di ioniz
ormone stimolante le
cellule interstiziali
G, M)
dose letale 50%
racemico (ottica I.R.
mente inattivo per J
compensazione ester oK
na)
tempo di dimezza
mento (half-life)
decibel
para
rica)
deutone
temperatura
volt
G-6-
centigrammo
curie
centilitro
centimetro
namica
tonnellata
tiroxina
unit
GPT
bar
coulomb
cal
pmm*
tide
molante
grado di dissocia
zione elettrolitica
ormone adrenocorti
cotropo
ormone antidiuretico
adenosindifosfato
adenosinmonofosfato
leucina-arilamidasi
flavin-mononucleo
rep
maggiore
>
maggiore o uguale >,
InneInO
--
R.I.A.
RNA
SDHI
---
SeC
nome registrato
minore
-<
rad (dosimetria delle minore o uguale
<, s, ss
radiazioni)
molto maggiore
>>
rem (rad equivalent molto minore
3
man; dosimetria del per cento
/,
le radiazioni)
per mille
leo
rep (roentgen equiva pi
-lent physical; dosime pi o meno
tria delle radiazioni) proporzionale
-, oo
dosaggio radio-im
radice
quadrata
di
a
munologico
radice ennesima di a Wa
acido ribonucleico
X
sorbitolo deidroge sommatoria
nasi
uguale
minuto secondo
valore medio di x
&
IPECACUANA
IPERACUSIA E IPOACUSIA
Ipoacusia
dolorosa.
sclerosi.
1. - VIII.
--
IPERACUSIA E IPOACUSIA
RED.
della t. i.
IPERBARICA TERAPIA
Modalit di impiego
Per poter respirare aria od ossigeno a pressioni superiori
a quella atmosferica necessario che il paziente sia posto
in ambienti stagni ai gas; questi ambienti vengono comu
nemente denominati camere iperbariche.
Fondamentalmente ne esistono di due tipi: camere
iperbariche multiposto e camere iperbariche monoposto.
1. Camere iperbariche multiposto. Sono costituite da
grandi serbatoi in acciaio ove oltre al paziente o ai pa
zienti trovano posto personale medico e paramedico. Le
camere possono essere utilizzate per trattamenti medico
internistici o per l'esecuzione d'interventi chirurgici in
condizioni iperbariche. Un complesso iperbarico risulta
costituito da due ambienti, in modo che la pressione
possa essere regolata indipendentemente. La pressurizza
zione avviene mediante aria, mentre il paziente pu re
non una metodica curativa frutto dei nostri tempi, perch esi
stono esperienze che risalgono a molti decenni or sono, nelle
quali venne concepita la base concettuale e le indicazioni per
una sua pratica realizzazione. La prima camera iperbarica risale,
infatti, al 1662, quando un medico inglese, Henshow, costru un
primo modello nel cui interno la pressione atmosferica poteva
essere diminuita o aumentata allo scopo di aiutare la digestione,
promuovere la perspiratio insensibilis, facilitare la respirazione e
IPERBARICA TERAPIA
Fig. 1. Complesso i rbarico multiposto, installato nel Centro di Rianimazione dell'Istituto di Anestesiologia e Rianimazione dell'U
niversit Cattolica del Sacro Cuore, Roma. Sono visibili: a sinistra, gli strumenti di controllo e le attrezzature di monitoraggio; a
- ---
stafilococco.
IPERBARICA TERAPIA
Complicazioni e rischi
La t. i. comporta un grado di rischio sia per i pazienti che
sottoventricolari.
da decompressione:
Bibliografia
se
Gon
reSSatO.
IPERCAPNIA
IPERCALCITONINISMO E IPOCALCITONINISMO
alterazioni
elettrocar
diografiche
SISTEMA
ADRENERGICO
()
(-)portata renale
(-) riassorbimento
tubulare e
diuresi acquosa
(+)liquido extra
cellulare
CIRCOLAZIONE
edenni
()
POLMONARE
----------
RoIDE, tumori).
(+)ventilazione polmonare
(+)volume corrente
CIRCOLAZIONE
SISTEMICA
IPERCAPNIA |-
ritenzione sali
REGOLAZIONE
RESPIRO
vasocostrizione
ipertensione polmonare
-s Ncl
SANGUE
X
tendenza all'acidosi
(+) Paco,
(-) bicarbonati
turbe coscienza
alterazione riflessi
cefalee, tremori
v)
Bibliografia
IPERCHIERATOSI
INFUNDIBULOFOLLICOLARE
IPERCHIERATOSI
ZATA: v. ITTIOSI.
ITTIOSIFORME
GENERALIZ
10
IPERCINESIA E IPOCINESIA
IPERCINESIA E IPOCINESIA
tivo.
Ipercinesia
Questo termine, etimologicamente chiaro (eccessivo mo
vimento), si rivela semanticamente ambiguo in quanto
Ipocinesia
Significa povert di movimento, in assenza di deficit di
Ipercinesia generica
Concomita, in genere, con affezioni psichiatriche (esalta
zione del tono dell'umore, agitazione psicomotoria); ri
guarda il versante motivazionale-intentivo dell'attivit
volontaria e comporta, spesso, accelerazione nel movi
mento (tachicinesi, tachifemia). Anche in sindromi d'in
Bibliografia
movimento.
IPERCLORIDRIA E IPOCLORIDRIA
Generalit
IPERCLORIDRIA E IPOCLORIDRIA
Valori normali
acidit libera
acidit totale
fase interdigestiva
0-40 mEq/l
(0-1,45 glo)
15-60 mEq/l
stimoli blandi
30-60 mEq/l
(1,1-2,2
)
40-75 mEq/l
stimoli medi
60-90 mEq/l
70-105 mEq/l
(2,2-3,3
90-120 mEq/l
100-135 mEq/l
stimoli massimi
(33-44 glo)
Nella fase interdigestiva la secrezione gastrica ha la sola sti
molazione del sondino. Tra gli stimoli blandi sono usati il pasto
di Ewald, un bicchiere di alcol etilico al 7%, una dose di caf
feina di 250 mg; stimoli medi sono l'istamina alla dose di 0,01
Ipercloridria
IPERCLORIDRIA E IPOCLORIDRIA
gnostico discriminativo.
Ipocloridria
Uno stato ipocloridrico pu essere temporaneo o perma
nente.
15
16
IPERCOMPLEMENTEMIE E IPOCOMPLEMENTEMIE
Tlla.
Cenni clinici
Bibliografia
Baron J. H., Scand. J. Gastroenterol., 1976.
IPERCOMPLEMENTEMIIE E IPOCOMPLEMENTE
MIE
F. hypercomplmentmies et hypocomplmentmies. - I.
hypercomplementemias and hypocomplementemias. - T.
Ipocomplementemie
hipercomplementemias e hipocomplementemias.
Ipercomplementemie
cronica e la lipodistrofia.
17
18
IPERCOMPLEMENTEMIE E IPOCOMPLEMENTEMIE
della malattia.
20
IPEREMIA
Bibliografia
ca
Fontana L,
Lioy
TenZe.
cig
mann
1.
ge
Thieme, Stuttgart.
Iperemie attive
Le i. attive possono essere classificate nelle forme se
guenti.
Iperemie funzionali. In condizioni normali si ha va
sodilatazione in un organo che lavora. Ci rilevabile in
particolare in corrispondenza di alcuni organi ad attivit
discontinua come lo stomaco, la cui mucosa si arrossa
Definizione
IPEREMIA
1952).
Con un gioco dei nervi vasomotori si spiega anche l'i.
di un distretto conseguente all'ischemia di un altro di
stretto: la diminuzione dell'irrorazione ematica di tessuti
IT1a.
VOCC
INFARTO,
IPEREMIA
Conseguenze dell'iperemia
Anche per le conseguenze dell'i. occorre distinguere tra i.
attiva e i. passiva.
Le i. attive molte volte hanno conseguenze fisiologiche:
aumento di attivit funzionale specifica, aumento del ca
25
IPEREMIA
Ipoestesia
Col termine ipoestesia si indica la diminuzione della sen
sibilit nelle sue varie forme, mentre il termine anestesia
IPERFOLLICOLINISMO
Tenze.
Definizione
IPERESTESIA E IPOESTESIA
fiammata, etc.).
27
28
IPERGEUSIA E IPOGEUSIA
Prognosi
La prognosi dell'i. legata alla natura della causa che lo
ha indotto e alla possibilit o meno d'istituire un'effi
ciente terapia.
Terapia
Ai
1Ian O.
IPERGENITALISMO E IPOGENITALISMO
IPERGLICEMIZZANTI FARMACI
IPERGLICEMIZZANTI FARMACI
H
No
Il diazossido (3-metil-7-cloro-1,24-benzotiadiazina
1,1-diossido) un analogo des-sulfamoilico struttural
mente simile alla clorotiazide; una polvere cristallina
bianco-giallastra, solubile in soluzione acquosa di idrato
di sodio e nell'alcol etilico e metilico; stato sintetizzato
allossana
HO
OH
o N=o
NHCNCH,
streptozotocina
La streptozotocina (N-metil-N-nitroso-carbamil-glicos
amina) un chemioterapico antitumorale ottenuto da
Streptomyces achromogenes; strutturalmente deriva dalla
glicosamina (che avrebbe azione specifica per le cellule
CH,
IPERGLICINEMIA
CH,OH
co
HO --
ho-HCOH
-o
co
mannoeptuloso
Junod A., Proc. Soc. Exp. Biol. Med., 1967, 126, 201.
KM
IPERGLICINEMIA
2. - VIII
IPERGLICINEMIA
(G)o2
FH4 [C-Ho
NH3
H2
N.
H, CooH|C|NH2
l
(C)ooH
glicina
l
-2
[c-cooH - [CcooH
||
II
HcNH, | H3c-c-CooH
OH
KRE
H2 H2
C- C
OH NH2
gliossilato
glicolato
serina
||
-
etanolannina
Bibliografia
Nyhan W. L., Nonketotic
cinemia, in Stambury J. B.,
Wyngaarden J. B., Fredrikson
S., The Metabolic Basis of
Iniherited Disease, 1978, 4 ed., McGraw-Hill, New York.
IPERGONADISMIO E IPOGONADISMIO
SOMMARIO
35
36
IPERGONADISMIO E IPOGONADISMIO
condizionato
dall'et
dalla situazione
Quadri clinici
Sul piano strettamente clinico, opinione comune che le
forme tardive (postpuberali) di ipergonadismo siano di
difficile riconoscimento, sia per la loro rarit sia per l'o
biettiva difficolt di reperire i segni di ipergenitalismo
nell'et adulta. Questa difficolt certamente maggiore
per i casi di sesso maschile, nei quali spesso arduo rico
IPERGONADISMO E IPOGONADISMIO
Fig. 1. Ipergonadismo.
Bambina di 6 anni e
Semeiotica funzionale
L'utilizzazione ormai abituale dei dosaggi ormonali radioimmu
nologici consente un razionale approccio diagnostico nei con
fronti della pubert precoce. Il dosaggio diretto delle gonado
tropine e degli steroidi sessuali nel plasma in varie condizioni
40
IPERGONADISMO E IPOGONADISMIO
LH-RH100pg iv
Etiopatogenesi
Per quanto attiene all'etiopatogenesi dell'ipergonadismo
da iperstimolazione gonadotropinica, sono tuttora ignoti i
meccanismi responsabili della pubert precoce idiopatica.
Questa forma morbosa rappresenta la causa pi fre
quente d'ipergonadismo prepubere; prevalgono di gran
lunga i casi femminili (rapporti da 5:1 a 10:1 nei con
fronti del sesso maschile). L'ipotesi interpretativa pi ac
creditata oggi quella di modificazioni di tipo cronoge
20 40
60
9o
lo
comun
Fig. 2.
della gonadotropina LH pla
smatica all'iniezione di Gn-RH(LH-RH) sintetico in sei casi di
41
--- --- -
IPERGONADISMIO E IPOGONADISMIO
Fig. 3. Ipergonadi
di 5
ipotiroidismo pri
mitivo e pubert
recoce. Presenza di
iperprolattinemia e
allargamento sel
lare.
sessuale.
Quadri clinici
43
44
IPERGONADISMIO E IPOGONADISMIO
Fig. 5. Idogonadismo.
18 anni
***
con ipogonadismo a
insorgenza prepube
rale, nel contesto di
un quadro di
tuitarismo. Infanti
lismo sessuale.
**i
con ipogonadismo a
insorgenza
rale. Quadr di gi
gantismo eunucoide.
pri
IPERGONADISMO E IPOGONADISMIO
8 TF
25
6
Ar
2V
- LH
----- FSH
=4
------
- - - -,
zo min
Fig. 6.
di Gn-R
47
Etiopatogenesi
Numerose sono le cause possibili di ipogonadismo, sia nel
sesso maschile, sia in quello femminile. Il quadro pi
paradigmatico costituito, ovviamente, dalla castrazione
bilaterale chirurgica; assimilabile alla castrazione la ne
crosi completa del parenchima gonadico, in conseguenza
di processi patologici destruenti o di interruzione dell'af
flusso arterioso. La castrazione o la distruzione ghiando
lare in et prepubere danno luogo al cosiddetto eunu
chismo; il termine eunucoidismo si riferisce, invece, al
IPERIDRATAZIONE
mocriptina).
Conti C.,
fico,
na
1304.
IPERIDRATAZIONE
Terapia
IPERIDRATAZIONE
IPERIDRATAZIONE ISOTONICA
AEC
AIC
Na P
2 |
9
Ht
5
3|
AEC
AC
Hb
pr
PO
UNa ff
volunne
H2o
IPERIDRATAZIONE IPERTONICA
diverse sindromi da i.
AEC
q
-
Na P
-t
AEC
Fisiopatologia
AIC
AC
Hb
pT
-)
UNa
IPERIDRATAZIONE IPOTONICA
AEC
AIC
Na P
-t
AEC
AC
Hb
pr
sodio.
| PO
l UNa
Etiopatogenesi
L'espansione isotonica del LE pu avvenire con le se
guenti modalit.
a) Sovraccarico di soluzioni isotoniche infuse endovena
(soluzione fisiologica, sangue intero, albumina umana,
plasma expanders). Questo meccanismo assume rara
mente importanza clinica in presenza di normale funzione
volume
AEc
AIC
Na P
-
Ac
AEC
-t
-b
pTr
pO
H2o
( iperidratazione intracellullare)
DISIDRATAZIONE IPOTONICA
ff
U Ho
volunne
U Na
volume
U H2o
Sintomatologia
la vita.
IPERIDRATAZIONE
Fisiopatologia
In seguito a ingestione di quantit eccessive di acqua si
ha una proporzionale espansione di entrambi i comparti
menti, poich l'acqua diffonde liberamente attraverso le
membrane cellulari. L'osmolalit effettiva si riduce a
e il LE risultano isosmotici.
Etiopatogenesi
L'espansione ipotonica del LE pu avvenire con le se
guenti modalit.
Etiopatogenesi
Terapia
Terapia
Consiste nella restrizione dei liquidi, fino a valori infe
riori alla somma delle perdite sensibili e insensibili.
IPERIDRATAZIONE
Etiopatogenesi
La disidratazione ipotonica del LE pu avvenire con le
modalit seguenti.
a) Perdite renali di sodio provocate da: 1) insufficienza
corticosurrenalica, a causa dell'ipoaldosteronismo; 2) in
dorale.
Bibliografia
bianco cereo.
Sintomatologia
IPERIDROSI
55
IPERIDROSI
Cromidrosi
nanti.
Iperidrosi gustativa
Sudare sulle labbra, sulla testa, sul naso, dopo aver man
bica o micotica.
Bibliografia
Bosco I.,
1968, Blackwell,
oi
GIORGIO POZZO
Chirurgia
Per combattere l'i. del viso e quella palmare, ascellare e
57
58
IPERIDROSI
IPERINSULINISMO E IPOINSULINISMO
dario.
Iperinsulinismo
Per iperinsulinismo s'intende un aumento transitorio o
permanente del tasso ematico d'insulina.
59
60
IPERLIPEMIE
Iperinsulinismo iatrogeno
rate.
Inante.
Medica, To
TITO,
GIANFRANCO LENTI
IPERLIPEMIA IDIOPATICA
RED.
IPERLIPEMIE
IPERLIPEMIE
LCAT (Lecithin-Cholesterol-Acyl
Transferase):
lecitina-colesterolo
TG:
trigliceridi.
acil-transferasi;
RED.
IPERLIPOPROTEINEMIE
MIE
IPOLIPOPROTEINE
F. hyperlipoprotinmies. - I. hyperlipoproteinemias. - T.
Hyperlipoproteinmien. - s. hiperlipoproteinemias; F. hy
polipoprotinmies. - I. hypolipoproteinemias. - T. Hypo
lipoproteinmien. - s. hipolipoproteinemias.
SOMMARIO
GENERALITA
col. 63
col. 64
col. 66
col. 70
COMPOSIZIONE E FISIOLOGIA
PROTEINE PLASMATICHE
DELLE
LIPO
col. 80
CARENZA
col. 82
FAMILIARE
DI
ACILTRANSFERASI (LCAT)
LECITIN-COLESTEROL
GENERALITA
63
64
IPERLIPOPROTEINEMIE E IPOLIPOPROTEINEMIE
classi
-DL
densita 1,21
LDL
1.063
IDL
1.O19 1.OO6
VLDL
chilonnicroni
O,95
Ee
0 F2o
T-T-
1oo Si
12 2O
4OO
origine
Gl
dalla
mucosa
intestinale
durante
l'assorbimento
dei
3. -VIll.
IPERLIPOPROTEINEMIE E IPOLIPOPROTEINEMIE
TAB, I. CAMPIONI OTTENUTI CON ELETTROFORESI SU CARTA CON ANALISI LIPOPROTEICA E LIPIDICA DEL
PLASMA A DIGIUNO NEI 6 TIPI DI IPERLIPOPROTEINEMIA
Tipo
I
IIa
IIb
III
IV
V
Elettroforesi su carta
Analisi lipoproteica
Banda all'inizio
chilomicroni presenti
Banda
Bande
Banda
Banda
LDL aumentate
LDL e VLDL aumentate
3 aumentata
3 e pre-8 aumentate
sovrapposta alle zone 3 e pre-8
pre-3 aumentata
aumentate
TG : trigliceridi
-- : modico aumento della concentrazione
-- --: notevole aumento della concentrazione
familiare.
67
68
IPERLIPOPROTEINEMIE E IPOLIPOPROTEINEMIE
IPERLIPOPROTEINEMIE
rite.
(in anni)
(0)-19
20-29
30-39
40-49
50-59
totali
LDL
VLDL
IPERLIPOPROTEINEMIE E IPOLIPOPROTEINEMIE
72
IPERLIPOPROTEINEMIE E
IPoLIPoPRoTEINEMIE
nelle arterie.
318
319
(54)
(5O)
"
(31)
(30)
(27)
(23)
(21)
(16)
(14)
(13)
(7)
19O
289
3OO
618
2O5
296
73O
281
16O
74
IPERLIPOPROTEINEMIE E IPOLIPOPROTEINEMIE
IPERLIPOPROTEINEMIE E IPOLIPOPROTEINEMIE
drickson, 1978).
Diagnosi. I primi segni che si osservano sono gene
ralmente gli xantomi cutanei o una cardiopatia precoce.
Gli xantomi piani localizzati al palmo o nelle creste pal
mari fanno fortemente sospettare il tipo III.
in maniera significativa.
77
78
IPERLIPOPROTEINEMIE E IPOLIPOPROTEINEMIE
A-3-lipoproteinemia
questa una rara malattia ereditaria, conosciuta anche
come sindrome di Bassen e Kornzweig, caratterizzata da
assenza nel plasma delle LDL e VLDL, malassorbimento
dei grassi, emazie anormali (acantociti [v. anche: ACANTo
CITosi)), retinite pigmentosa e una neuropatia che asso
miglia all'atassia di Friedreich. La malattia viene eredi
tata come un carattere autosomico recessivo e non ha in
IPERLIPOPROTEINEMIE E IPOLIPOPROTEINEMIE
Ipo-3-lipoproteinemia
L'ipocolesterolemia, dovuta a una concentrazione pla
CARENZA
ROL-ACILTRANSFERASI (LCAT)
FAMILIARE
DI
LECITIN-COLESTE
Ipo-o-lipoproteinemia familiare
vata per la prima volta in un ragazzo dell'isola di Tangier
IPERLIPOPROTEINEMIE E IPOLIPOPROTEINEMIE
lecitita
Bibliografia
bimolecolare
ie g
- albumina
IPERLISINEMIIA: v. LISINA.
IPERMIENORREA
V. MESTRUAZIONE.
RED.
IPERMETROPIA
ondulata in
e le catene di acidi grassi da linee in
grigio. Lo schema al centro mostra come sono disposte le
molecole dei dischi nascenti. Lo schema in basso illustra la for
Definizione
84
IPERMETROPIA
tina. B) Occhio
ipermetrope: l'im
magine di un punto
posto all'infinito ha
il suo fuoco al di l
della retina.
Fig. 1. A) Occhio
emimetrope: l'imma
gine di un punto
posto all'infinito ha
il suo fuoco sulla re
peripapillare.
86
IPERMETROPIA
IPEROSMIA E IPOSMIA
Terapia
L'uso di lenti correttive positive sufficiente a compen
sare l'errore refrattivo.
smia.
Iperosmia
Per iperosmia s'intende una esagerazione della sensibilit
specifica olfattiva, per cui tutti gli odori sono nettamente
e distintamente percepiti, ma con un'intensit tale da re
care molestia.
Bibliografia
Duke-Elder S., System of Ophthalmology, V, 1970, Kimpton,
London.
IPERNEFROMA
Iposmia
Col termine iposmia s'intende un indebolimento della ca
pacit olfattoria. Pu essere transitoria o permanente,
totale o parziale (per tutti o solo per alcuni odori), uni
laterale o bilaterale, congenita o acquisita.
L'iposmia congenita in genere, legata ad un'altera
zione dello sviluppo delle vie o dei centri olfattori.
La patogenesi dell'iposmia acquisita di riferire ad
un'alterazione di quelle strutture (vestibolo nasale, cavit
nasali, neuroepitelio olfattorio, vie e centri nervosi), che
concorrono alla funzione olfattiva.
IPEROSSIA
---------------------------
---
---
--------
3O2 -
zona
5
-
382 -
zona di
tolleranza illimitata
to
ZOra
5
3
degli effetti
-Po,- 1ootor
476-
InOr
nninor
%
5i
P4
ZO
b7***os.A di tolleranza
585 -
limitata
o di sindromi endocrine.
le
73
O
1o
2O
3O
4O
5O
6O
7O
8O
9O
1OO
concentrazione di O2 (%)
RED.
IPEROSSALURIE: v. OSSALOSI.
IPEROSSIA
IPEROSSIA
ratto
(1OO)
9O
topino
coniglio
(38)
(10)
7O
3O
1O
2o
3o
ao
so
eo
7o
6OOO
5OOO
4OOO
3000
2OOO
3O
6O
9O
12O
15O
18o
21O
24O
27O
(1924 e segg.).
Si devono a R. Gerschman et al. (1952 e segg.) una serie di
Welch,
92
IPEROSSIA
60% O2
aria
11
-----------
13 15 17 19 21 23 25 27 29 31 33 35 37 39 4
43 45
47
T-r
49
giorni
80% O2
aria
giorni
IPEROSSIA
Po(tor)
23OO -
--
2OOO -
15OO-
1OOO -
5OO
2oo
13o
1OO -
-------
sangue venosN.
-o
20
40
6O
TI
1OO
8O
200
-1-
IPEROSSIA
TAB, I,
PRESSIONE DEI GAS E ALTRE GRANDEZZE NELL'ARIA ALVEOLARE E NEL SANGUE DI SOGGETTI
Gas alveolare
O,
aria
O,
aria
Po, torr
Pco, torr
PHo torr
PN, torr (inclusi
gas rari)
0,3
0,0
600,6
760
0
0
0
104
40
47
673
40
47
104
40
47
569
569
P totale torr
7600
760
760
760
760
98
159,1
Saturazione O,%
O, disciolto ml%
O, legato all'Hb ml%
contenuto totale O,
(e
to
(2)
arte
0,31
1970
2001
O,
673
40
47
0
Sangue arterioso
aria |
aria
573 ()
640
40
47
0
40
46
47
573
760
760
727
706
100
97
100
75
2,02
20,10
22,12
100
40
47
o,
19,50
19,80
0,12
1507
15,19
e canillare
O,
53,5
46
47
146,5
85,5
0,16
17,19
17,35
(1) I valori soprariportati si riferiscono all'uomo sano con contenuto emoglobinico di 15 g/100 ml di sangue, ventilazione alveolare di 4,3 l/min, con
sumo di O, di 250 ml/min e quoziente respiratorio 0,80. Si sono presupposti costanti nelle due condizioni il consumo di O, e la differenza A-V in O,
(4,6 ml O, /100 ml sangue).
(2) Per sangue arterializzato s'intende quello dei capillari polmonari dal lato venoso, cio prima dello shunt fisiologico, che stato considerato solo
del 2%o.
(3) La PN, nel sangue alquanto superiore a quella del gas alveolare misto a causa della discrepanza nel rapporto ventilazione/perfusione in alcune
zone del polmone anche del tutto normale.
condo la reazione
ossidazione
97
4. - VIII.
IPEROSSIA
Meccanismo d'azione
IPEROSSIA
Fco
35O
(torr)
1OO
3OO
9O
Fo,
25O
8O
2OO
7o
fco,
15O
6O
o-o
1OO
5O
T
2O
4O
6O
8O
1OO
normale.
101
nicamente.
IPEROSSIA
Bibliografia
Aggazzotti A., Ann. Med. Nav. Col., 1941, 47, 403, bibl.
Anthony A. J., Biedenkopf H., Z. Exp. Med., 1938, 103, 451.
Batini C., Parma M. et al., Arch. Fisiol., 1954, 53, 362.
Bean J. W., Physiol. Rev., 1945, 25, 1, bibl.
Becker-Freyseng H., in German Aviation Medicine, I, 1950, ed.
USAF, bibl.
ca
Di
Protezione dall'iperossia
Grandpierre
antiossidanti (x-tocoferolo);
riducenti (glutatione ridotto, cisteina, specialmente se
associati);
L
Le
, DlDl.
Fano
Pa
l).
Polistena A., Riv. Med. Aeronaut. Spaz., 1973, 36, 205, bibl.
spe
C., Thse de la Facult de Mdecine, Paris, 1954,
se
se
Ti
103
tion in Relation to
14, 1067.
--
ARISTIDE SCANO
104
IPERPARATIROIDISMIO E IPOPARATIROIDISMIO
IPERPARATIROIDISMIO E IPOPARATIROIDISMIO
F. hyperparathyroidisme et hypoparathyroidisme. - I. hy
Secondo Rasmussen
secondo% cope
SOMMARIO
Adenoma paratiroi
deo singolo
IPERPARATIROIDISMO
col. 105
Adenoma paratiroi
deo multiplo
Definizione e classificazione (col. 105). - Iperparatiroidismo Carcinoma paratiroi
primario (col. 105): Etiopatogenesi. - Anatomia patologica. deo
Sintomatologia. - Diagnosi. - Prognosi e terapia. - Iperparatiroi
dismo secondario (col. 117). - Iperparatiroidismo terziario (col. Iperplasia paratiroi
dea a cellule chiare
119). - Pseudoiperparatiroidismo o iperparatiroidismo paraneo
Iperplasia paratiroi
plastico (col. 119).
dea a cellule prin
IPOPARATIROIDISMO
col. 120
cipali
76,6
83,0
4,0
4,3
4,3
1,7
4,3
7,6
10,8
3,6
IPERPARATIROIDISMO
Definizione e classificazione
Etiopatogenesi
Causa del quadro clinico nelle sue varie forme la
patologica ipersecrezione di paratormone, che resta im
manente nonostante l'ipercalcemia da esso provocata,
perch una o pi paratiroidi sono sede di processi mor
bosi che, per la loro natura, non sono sensibili come il
tessuto normale all'azione del freno fisiologicamente
esercitata dall'aumento della calcemia. Infatti, nella
pseudoiperparatiroidismo.
Iperparatiroidismo primario
L'iperparatiroidismo primario caratterizzato da un'iper
produzione di paratormone che non obbedisce ad au
mentate necessit dell'organismo, ma che all'organismo si
impone come elemento estraneo capace di creare uno
stato di malattia. Questo, perch fulcro etiopatogenetico
che sarebbe invece totalmente persa nei casi con vera autonomia
gnostiche.
105
106
IPERPARATIROIDISMO E IPOPARATIROIDISMIO
effetti primari
quadro biochimico
quadro clinico
a fibro
Sa C1StiCa di
OsteoCasti
Osteoblasti
Recklinghausen
assorbento?
sintomi da
intestinale di Ca
-25to,
percalcenna
vit D3
perCalCuria
netroCalcinosi
eccesso di
paratiroidi
paratormone
riassorbirnento
renale di Ca
esCreone
---------------------------
renale di P
per tostatura
(Originale Patrono).
107
108
IPERPARATIROIDISMIO E IPOPARATIROIDISMIO
Anatomia patologica
Il substrato anatomico causale dell'iperparatiroidismo primario
costituito da adenocarcinomi, adenomi singoli o multipli, iper
plasie a cellule chiare o a cellule principali.
Sintomatologia
Per un tempo piuttosto lungo l'iperparatiroidismo prima
IPERPARATIROIDISMIO E IPOPARATIROIDISMIO
Diagnosi
Fig. 2. Quadri radiologici
in corso di osteopatia fibrosa ci
stica di Recklinghausen. (Originale Patrono).
112
IPERPARATIROIDISMIO E IPOPARATIROIDISMIO
tireotossicosi;
iposurrenalismo;
acromegalia
neoplastiche
iatrogeniche
mieloma
ipervitaminosi D;
da immobilizzazione nei giovani;
da diuretici tiazidici
sarcoidosi;
Vale
normali.
IPERPARATIROIDISMO E IPOPARATIROIDISMO
116
IPERPARATIROIDISMIO E IPOPARATIROIDISMIO
mizzante.
Iperparatiroidismo secondario
IPERPARATIROIDISMIO E IPOPARATIROIDISMIO
Iperparatiroidismo terziario
Definizione e classificazione
(Davies e coll.).
Pseudoiperparatiroidismo o iperparatiroidismo paraneo
plastico
Etiopatogenesi
Nell'ipoparatiroidismo iatrogenico, si ha a che fare con
l'asportazione di tutto il tessuto paratiroideo funzionante
(specie in casi di tiroidectomia totale, quando l'ipopara
IPERPARATIROIDISMIO E IPOPARATIROIDISMIO
alterazioni
ossee sufficiente
dire
che
sono
Anatomia patologica
Nell'ipoparatiroidismo iatrogenico una o pi paratiroidi risultano
asportate; comunque, il tessuto paratiroideo presente risulta
Sintomatologia clinica
Se il deficit di paratormone si stabilisce acutamente
paratormone.
cardiaca, etc.
danza, etc.
121
122
IPERPARATIROIDISMO E IPOPARATIROIDISMIO
Diagnosi
Tetania non significa sempre ipoparatiroidismo, giacch,
all'infuori dell'ipoparatiroidismo, tetania si pu osservare:
1) per deficiente introduzione o per deficiente assorbi
mento intestinale di calcio (rachitismo, osteomalacia,
steatorrea); 2) per alcalosi (da iperventilazione, da
vomito, da eccessiva somministrazione di farmaci alcali
dimostrano aumenti.
Prognosi e terapia
La tetania paratireopriva pu anche essere mortale, se
non curata a tempo e a dovere. L'ipoparatiroidismo cro
nico spontaneo (o idiopatico), specie se inizia nell'infan
zia, e specie se di una certa entit, ha una prognosi ri
servata quoad valetudinem anche se non quoad vitam:
anche perch spesso ne risulta ritardato lo sviluppo
mentale. Viceversa, le forme croniche lievi di ipoparati
roidismo possono essere sopportate abbastanza bene per
anni, fino a quando non interviene qualcuna delle condi
zioni che fanno scompensare l'insufficienza paratiroi
dea, aggravandola (v. etiopatogenesi).
Nella terapia dell'ipoparatiroidismo, la somministra
zione di paratormone del commercio ha scarso valore
pratico, non tanto e non solo per il fastidio delle inie
zioni, quanto e soprattutto per la sua incostanza di effica
cia e per la sua progressiva inattivit a causa della forma
124
IPERPARATIROIDISMO E IPOPARATIROIDISMIO
Fig. 5. Radiografia
della mano in un
caso di pseudoipo
paratiroidismo; si
noti l'abnorme bre
vit del 4 metacar
le
(Da
h., TomkiewiczS.,
Ann. endocrinol.,
Pseudoipoparatiroidismo
Spasmofilia
costituzionale
IPERPARATIROIDISMIO E IPOPARATIROIDISMIO
IPERPIRESSIA FULMINANTE
di i. f.
Lo scatenarsi di una crisi di i. f. un evento raro che si
Bibliografia
C., Jenkins D. et al., N. Engl. J. Med., 1968, 279,
AA
1006.
Med,
1968,
loon
96.
Pa
Scientifico, Roma.
Morelle J. et al., Rev. Fr. Endocrinol. Clin., 1967, 8,
P., Rowe S. N., Field J. B., Ann. Intern. Med., 1968, 69,
sini P., Minetti L., Costa F., Folia Endocrinol., 1962, 15,
su
Virenque J. Gaubert
127
IPERPIRESSIA FULMINANTE
se
S
S
---
ga
s
.
oi
g3
-----
Sintomatologia
e PO-. Infine
5. - VIll.
130
IPERPIRESSIA FULMINANTE
O, puro.
Bibliografia
A., Endrenyi L. et al., Can. Anaesth. Soc. J., 1976, 23,
Britt B. A., Kalow W., Can. Anaesth. Soc. J., 1970, 17, 293.
Britt B. A., Kalow W., Can. Anaesth. Soc. J., 1970, 17, 316.
Furniss P., Proc. R. Soc. Med., 1971, 64, 216.
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Isaacs H., Frere G., Mitchell J., Br. J. Anaesth., 1973, 45, 860.
R9,
Sthe
hen 28,
C. 153.
R., Malignant
Hyperpyrexia,
in Ann. Rev. Med.,
g
perp
PIETRO GALLO
IPERPITUITARISMO E IPOPITUITARISMO
SOMMARIO
Generalit e classificazione
Iperpituitarismi anteriori
Sin.: iperpituitarismi adenoipofisari; sindromi iperfunzio
nali dell'ipofisi anteriore; sindromi iperfunzionali adeno
ipofisarie.
Le sindromi che fanno parte di questo gruppo di ma
lattie sono di solito dovute ad adenomi ipofisari costituiti,
a seconda delle forme anatomocliniche, da cellule eosi
nofile o da cellule basofile.
Possono anche essere in causa un adenoma cromofobo
quanto segue.
IPERPITUITARISMO E IPOPITUITARISMO
SINDROME DI).
Tireotossicosi secondaria
Morbo di Cushing
134
IPERPITUITARISMO E IPOPITUITARISMO
Ipopituitarismi anteriori
Sin.: ipopituitarismi adenoipofisari; sindromi ipofunzio
nali dell'ipofisi anteriore; sindromi ipofunzionali adeno
ipofisarie.
anticorpi.
Iperpituitarismo posteriore
Sin.: iperpituitarismo neuroipofisario; sindrome iperfun
neuroipofisaria.
L'iperpituitarismo posteriore rientra nel quadro della
2) L'ipopituitarismo che insorge nell'et adulta offre sindrome da inappropriata secrezione di ormone antidiu
aspetti clinici particolari a seconda che si tratti delle
IPERPROLINEMIA E IDROSSIPROLINEMIA
Ipopituitarismo posteriore
BETE INSIPIDo).
La malattia ha un decorso cronicissimo, anche 20-30
e, 19
Fiammarion Paris.
Patrono V., Endocrinologia per la clinica, 1972, 3 ed., Pensiero
Scientifico, Roma.
IPERPRoLINEMIA E IDRossIPROLINEMIA
tia di Hand-Christian-Schller.
138
IPERSENSIBILITA
IPERSENSIBILITA
ARGOMENTI
RIMANDI
ARGOMENTI
RIMANDI
Allergia
TRAPIANTI
Ipersensibilit ritardata
IMMUNIT; IPERSENSIBILIT;
SIBILIT
Anafilassi
TUBERCOLINA E TUBERCOLINO
REAZIONE
Atopia
Autoallergia
Autoimmunopatologia
Fenomeno di Arthus
COMPLESSI,
MALATTIE
Malattia da siero
che:
(VII, 1456)
IDiosINCRAsIA (VII, 1145);
Ipersensibilit
IPERSENSIBILIT: v.
emolitiche
anemie immunoemolitiche
IPERSENSIBILIT
ARTIFICIALI
anche:
ANEMIE, anemie
DA
Idiosincrasia
IMMUNOCOMPLESSI,
GOODPASTURE,
SINDROME
IPERSENSIBILIT; LATTE
COMPLESSI,
MALATTIE
DA
IMMUNIT; IMMUNOREAZIONI
IPERSENSIBILIT; LINFOCITI
Ipersensibilit da contatto
EDEMA
IPERSENSIBILIT; LINFOCITI
Ipersensibilit farmacologica
ANGIONEUROTICO
Meccanismi fondamentali di
IMMUNOREAZIONI
PATOGENE
v. anche: IDIOSINCRASIA
ipersensibilit
ARTIFICIALI
IMMUNOFARMACOLOGIA
IM
MUNOREAZIONI PATOGENE
SOMMARIO
RISPOSTA ALLERGICA
E REAZIONI ALLERGICHE
Ipersensibilit clinica
140
IPERSENSIBILITA
corpo).
Una parte notevole degli AA., sulla scia di Doerr, seguendo
un orientamento restrittivo anche nei confronti della stessa
IPERSENSIBILITA
bile.
IPERSENSIBILITA
TA8, II.
(Serafini, 1973)
I. Sintomi connessi con le propriet farmacologiche, dirette e
indirette, del medicamento:
a) intolleranza (variazione-quantitativa);
b) effetti collaterali (side effects);
IPERSENSIBILITA
e Lasagna, 1975).
lardi, Milano.
vi
trattannentO.
Bibliografia
de Weck A. L., H
Basic Problems, in
147
IPERSPLENISMO
test successivi.
Bibliografia
Serafini U., Immunologia clinica e allergologia, 1978, USES,
Firenze.
mente eccezionali.
IPERSPLENISMO
risultati
di
altre
ricerche farebbero
CLASSIFICAZIONE
Ipersplenismo primitivo:
neutropenia splenica primaria (Wiseman
e Doan);
Ipersplenismo secondario:
malattie infettive croniche: tbc, lue;
splenomegalie
miasi;
sarcoidosi;
infiammatorie
intraepatica (cirrosi)
splenomegalie
-----
congestizie
|
splenomegalie
iperplastiche
anemie emolitiche;
splenomegalie
malattia di Gaucher;
malattia di Niemann-Pick;
infiltrative
amiloidosi;
splenomegalie
neoplastiche
151
leucemie;
linfomi.
IPERSPLENISMO
varici esofagee).
153
154
IPERSPLENISMO
UGO SALERA
IPERSURRENALISMO E IPOSURRENALISMO
SOMMARIO
Generalit e classificazione
155
Ipocorticosurrenalismi
Gli ipocorticosurrenalismi, le sindromi cio dovute ad
un'insufficiente funzione del corticosurrene, si distin
156
IPERSURRENALISMO E IPOSURRENALISMO
Ipocorticosurrenalismi totali
Possono essere primitivi, dovuti cio ad una lesione che
colpisce direttamente in modo acuto o cronico il corti
cosurrene, o secondari ad una diminuita increzione di
toimmune.
mOrte.
trattata.
157
IPERSURRENALISMO E IPOSURRENALISMO
ben documentato.
dola.
Ipercorticosurrenalismi totali
IPERSURRENALISMO E IPOSURRENALISMO
Ipercorticosurrenalismi parziali
161
6. -VIII.
162
IPERSURRENALISMO E IPOSURRENALISMO
gia (col. 170): Sistema renina-angiotensina. - Prostaglandine. Aldosterone. - Fattori neurogeni adrenergici. - Fattori psicogeni. Comportamento strutturale e funzionale della parete arteriosa. Indagini di laboratorio (col. 176): Valutazione del danno provo
cato dall'ipertensione. - Individuazione di malattie che causano
ipertensione. - Terapia (col. 184): Farmaci. - Terapia non farma
cologica. - Impiego clinico dei farmaci. - Terapia delle emergenze
ipertensive.
Definizione e generalit
L'ipertensione arteriosa un'affezione estremamente fre
quente che interessa il 15-20% della popolazione adulta
europea e nordamericana. Tale situazione condiziona al
tres una patologia molto importante, per quanto ri
guarda sia la morbilit che la mortalit, per cui pi che
giustificato l'interesse che molti studiosi le riservano da
tempo. Prima di esaminare i vari aspetti di tale affezione,
occorre procedere a una sua definizione, il che non rive
ste solo un'importanza concettuale, ma permette altres
di impostare in modo corretto i problemi pratici che l'i
pertensione comporta.
-
Bibliografia
C. L.,Adrenal Steroids and Disease, 1972, 2 ed., William
lowes, London.
cp
Scientifico, Roma.
ANTONINO NATOLI
Fig. 1. Distribuzione
un im o dal e
della
pressione arteriosa.
bassa alta
pressione arteriosa
164
IPERTENSIONE ARTERIOSA
completamente.
bassa
alta
pressione arteriosa
due curve.
Pur ammettendo di riuscire a individuare matematica
-
lare;
b) insufficienza aortica;
c) sindromi ipercinetiche:
ipertiroidismo
anemie
fistole arterovenose
beri-beri
morbo di Paget
forme essenziali
75----,
---.
50
asl
di 45
165
2o/so
3285
2/ss
152/es
ne2oo
2oao
32es
52e5
e2oo
pressione arteriosa
166
IPERTENSIONE ARTERIOSA
genitori normotesi
un genitore iperteso
Familiarit
167
IPERTENSIONE ARTERIOSA
Quadro clinico
Fisiopatologia
Dal punto di vista fisiopatologico l'ipertensione pu es
sere considerata una situazione in cui si creato uno
170
IPERTENSIONE ARTERIOSA
IPERTENSIONE ARTERIOSA
sindrome adrenogenitale.
IPERTENSIONE ARTERIOSA
Fattori psicogeni
Anche se a livello effettore tali fattori sono probabil
refrattari.
176
IPERTENSIONE ARTERIOSA
nale globale.
Per quanto riguarda il cervello, un accurato esame
neurologico in grado di individuare lesioni a focolaio e
un'indagine anamnestica riesce ad evidenziare uno sca
dimento delle funzioni intellettuali, indice di sofferenza
senziale.
p77
IPERTENSIONE ARTERIOSA
3.
-.
3
g
4
3
2
5'
minuti
ch
179
IPERTENSIONE ARTERIOSA
alto.
IPERTENSIONE ARTERIOSA
bolica.
Terapia
Nei casi di ipertensione secondaria la terapia ovvia,
consistendo nella rimozione, ove possibile, della malattia
di base. I principali problemi riguardano pertanto la te
rapia dell'ipertensione essenziale, che fondamental
mente di tipo farmacologico.
Prima di elencare i farmaci attualmente impiegati, oc
corre fare alcune premesse. Innanzitutto va detto che la
terapia dell'ipertensione con i moderni farmaci senz'al
tro utile: numerose indagini dimostrano ormai inequivo
cabilmente che la correzione dell'ipertensione diminuisce
IPERTENSIONE ARTERIOSA
(che rappre
la parte
Inente.
Farmaci
Interferisce
inoltre
con
o-adre
nidina.
IPERTENSIONE ARTERIOSA
187
188
IPERTENSIONE ARTERIOSA
tualmente impiegate.
I vantaggi dell'associazione tra pi farmaci sono essen
zialmente due. Quello principale di poter sfruttare i di
versi meccanismi d'azione, aggredendo l'ipertensione a
vari livelli, dal S.N.C. sino all'estrema periferia, rappre
sentata dalla fibra muscolare liscia della parete vasale.
L'impiego delle associazioni consente altres di evitare
dosaggi elevati dei singoli farmaci, riducendo cos l'inci
denza di effetti collaterali indesiderati. Talora alcune so
Trimetafano
Nitroprussiato di Na
Diazossido
Idralazina
x-metilDOPA
Clonidina
Furosemide
Ac. etacrinico
Fentolamina
min
min
min
min
min
min
tilDOPA e la clonidina.
Diuretici:
Idroclorotiazide
Chinetazone
Clortalidone
Furosemide
Ac. etacrinico
Triamterene
Spironolattone
Reserpina
Idralazina
Prazosin
x-metilDOPA
Clonidina
Guanetidina
Propranololo
Labetalolo
ri
OITla.
dell'ipertensione, in
Bordy
in
ia
IPERTENSIONE ARTERIOSA
Definizione
CAPACITA'
VASCOLARE
POLMONARE
PRESSIONE
FLUSSO
ARTERIOSA
POLMONARE
POLMONARE
PRESSIONE
VENOSA POLM
e/o
ATRIALE SIN
191
primitiva
CrOnCg
--
-- -- -- --
Sepimentazione trombi
Lesioni da dilatazione e
plessiformi
Ipertrofia della media
Necrosi fibrinoide
Arterite
-- -- -- --- -- -- ----
---
---
---
-- --
---
---
----------------------
---------------
---
---
---
--
---
---
---
-- -- --
-- -- --
-- --
-- --
7. - VIII.
194
grandemente l'azione.
L'ipotesi tromboembolica (Barnard, 1954) risulta scar
70 anni di et.
196
pan resente
di 30 anni, affetta
dilatazione
comune dell'arteria po
e dei rami
198
Aviado D. M.
Schmidt C. F., J. Pharmacol. Exp. Ther,
1957, 120, 512.
Barnard P. J., Br. Heart J., 1954, 16, 93.
Dip
II, 1963,
J.,
1963, 1, 701.
Harrison C. V., J. Pathol. Bacteriol., 1948, 60, 289.
D. jr., Roveti G. C., Ross R. S., Am. Heart J., 1963, 65,
Shepherd j. T., Edwards J. E. et al., Br. Heart J., 1957, 19, 70.
si
Slama R., Crevellier A., Coumel P., Presse Med, 1967, 7s, 961.
IPERTENSIONE ENDOCRANICA
arteriosa sistemica.
IPERTENSIONE ENDOCRANICA
Etiologia
La sindrome di i. e. pu dipendere da svariate eventua
lit cos riassumibili:
IPERTENSIONE ENDOCRANICA
della
bata dai movimenti del capo, dagli sforzi, dalla tosse, dal pon
zare: insomma da tutte quelle condizioni che determinano un
aumento della pressione venosa, e, conseguentemente, della
tensione intracranica. Di regola si attenua con il riposo. La ce
falea pu essere diffusa, o localizzata a una data regione, o va
riabile di sede. Spesso la sede della cefalea non ha valore loca
lizzatorio della causa determinante.
La cefalea sarebbe dovuta alla distensione della dura madre
Diagnosi
Il sospetto clinico di sindrome di i. e. dovrebbe essere
confermato dalla misurazione manometrica. La puntura
lombare pu fornire dati precisi solo se i vari comparti
menti dell'asse craniospinale sono liberamente comuni
canti tra loro, ma essa assolutamente controindicata
IPERTENSIONE ENDOCRANICA
IPERTENSIONE ENDOCRANICA
IPERTENSIONE NEFROVASCOLARE
Definizione
ICSSC.
rady).
Dei 214 pazienti affetti da i. n. studiati da Hunt e
cana
Etiologia
Le cause della i. n. sono rappresentate dalle numerose
condizioni che direttamente o indirettamente possono
provocare l'ischemia del rene o di una porzione di esso.
Flammarion, Paris.
Dec. 23.
IPERTENSIONE NEFROVASCOLARE
possibilit di trattamento.
Anatomia patologica
(5)
secrezione di
pressione
enna
aterosa
1) tipo intimale:
a) fibroplasia intimale primaria;
Go (2
stunnolazione dei
pressione
pressione barocettori
d
ni
vpertusone
perfusione
(a)
-
strnolatore
della
(3)v
cua
2) tipo mediale:
a) iperplasia mediale;
b) fibroplasia mediale con aneurisma;
c) fibroplasia perimediale;
d) dissecazione mediale:
a) isolata;
3) con fibroplasia intimale;
3) tipo avventiziale:
fibroplasia periarteriosa.
(9)escrezione
Nla urinaria
escretone
(o)
Na urinaria
209
210
IPERTENSIONE NEFROVASCOLARE
intirna
media
avventizia -
intinna
avventizia
Sintomatologia e diagnosi
Salvo i rari casi ad inizio brusco, l'i. n. si presenta come
una comune ipertensione arteriosa diastolica, senza che,
nell'enorme maggioranza dei casi, vi sia alcun segno o
sintomo che ne consenta la distinzione dall'ipertensione
arteriosa essenziale.
SiniStrO.
212
IPERTENSIONE NEFROVASCOLARE
214
IPERTENSIONE NEFROVASCOLARE
Parametro
Rapporto ischemico
rene in
denne/rene
Volume urinario
Concentrazione di sodio nelle urine
almeno 3/1
almeno 1,15/1
almeno 1/1,5
almeno 1/2
IPERTENSIONE NEFROVASCOLARE
/
urografia minutata
renografia isotopica
\
|
dosaggio della renina nelle vene
renali e nel circolo generale
renale separata
Terapia
Fin verso il 1968, l'indirizzo assolutamente prevalente
nella terapia della i. n. era quello chirurgico. Successiva
mente andato diffondendosi un atteggiamento assai pi
conservativo, sicch si ritiene oggi che molti pazienti con
i. n. possano beneficiare di un trattamento medico a
lungo termine (Fitz), specie se si escludono le stenosi su
base displastica, per le quali maggiore la propensione
all'intervento chirurgico (McNeil e Adelstein).
Proprio perch la terapia chirurgica non rappresenta
una scelta obbligata maggiore la responsabilit di chi ne
consiglia l'adozione. Pertanto deve essere massimo lo
scrupolo nello studio preoperatorio del paziente.
I criteri fondamentali che indicano la scelta della tera
Dosaggi da effettuare
A) Renina plasmatica periferica ed escrezione urinaria del sodio
nelle 24 h in condizioni costanti (ad es. non nel giorno del
l'arteriografia o del prelievo per la renina della vena renale).
B) Mediante prelievo simultaneo a paziente supino;
renina della vena renale del rene con stenosi dell'arteria (V);
renina della vena renale controlaterale (V);
Indice di ipersecrezio
ne reninica
sodiuria
(V-A)/A - 0,48
217
Interpretazione
218
IPERTENSIONE NEFROVASCOLARE
B, C) della
tecnica d'impianto del by-pass di dacron. (Da Kaufman).
trattamento adottato.
R. Straffon e F.
iegel).
219
220
IPERTENSIONE PORTALE
cg allardi, Milano.
c 977,V.,Pozzi,
Relaz. 78 Congr. Soc.
Roma.
ai
OStOn.
logia
VITO CAGLI
IPERTENSIONE PORTALE
Fisiologia
La pressione del bacino portale determinata e, in con
dizioni normali, regolata da fattori diversi, tra cui fonda
man);
il sangue che perviene al letto sinusoidale ha una tri
IPERTENSIONE PORTALE
della
localizzazione
delle
anastomosi
vena cava
superiore
vene esofagee
vena gastroepiploica
sinistra
vena splenica
vena mesenterica superiore
superibr e inferiore
e2
-
vene renali
retroperitoneali
vena iliaca
destra e sinistra
vena cava inferiore
vene iliache
Connun
vena iliaca
interna
vena emorroidaria
media
vena emorroidaria
inferiore
--
vena sovraepatica
settore
settore
sinusoidale
fegato
sinusoide
lobulo epatico
vena porta
intraepatica
settore
arteria epatica
vena porta
extraepatica
223
224
IPERTENSIONE PORTALE
3. Pressione sovraepatica bloccata e splenomanometria nel soggetto normale (a sinistra) ed esemplificazione di sedi di blocco
nella i. p.: al centro, nel caso della cirrosi, si hanno pressione sovraepatica bloccata elevata e P
intrasplenica elevata; a destra,
nel caso della schistosomiasi, si ha solo pressione intrasplenica elevata. (Da Lger e Pate
Fisiopatologia
I valori assoluti nonch i rapporti tra le pressioni rilevate
ai due estremi dell'albero portale vengono variamente
225
8. - VIII
modificata e ridisegnata).
IPERTENSIONE PORTALE
(50-180 mmH2O)
(50-180 mmH2O)
vena epatica
pressione splenica
o portale
(5O-18O
lobulo
(2OO-450 mmH2O)
mmH2O)
rami vene
intraepatiche
blocco portale
condizioni normali
blocco splenico
(50-18O mmH2O)
(2OO-450 mmH2O)
2oo 45ommHo
noduli
granulomi
rigenerativi
sclerosi a
cannello di pipa
cirrosi
schistosomiasi
IPERTENSIONE PORTALE
Edwards da:
ScarSO;
diaframmatiche;
esofagee;
2) via parietale anteriore.
Attraverso queste vie, di cui quelle profonde sono di
solito le pi importanti e le prime ad aprirsi, il sangue,
fuggendo il sistema portale e il fegato, si scarica in vene
tributarie del sistema cavale con un flusso che pu arri
vare all'80% e oltre del flusso portale abituale, quando
Sintomatologia
secondario;
versi.
IPERTENSIONE PORTALE
A
2%,
B
10%,
C
50%,
< 2,0
20-30
>- 3,0
>- 3,5
3,0-3,5
< 3,0
operatoria
bilirubinemia
(mg/100 ml)
albumina siero
(g/100 ml)
assente
ascite
assenti
nutrizio- eccellente
presenti, lievi
mente control
labile
presenti, evi
denti
buono
cattivo, deterio
ramentO
Terapia
La terapia chirurgica dell'i. p. si basa essenzialmente sul
IPERTENSIONE PORTALE
vela cava
inferiore
superiore
moncone distale
portale
vena porta
vena cava
inferiore
vena renale
destra
234
IPERTENSIONE PORTALE
Fig. 7. Schema dell'anastomosi portorenale: la vena renale di sinistra viene anastomizzata con il fianco destro della porta.
235
236
IPERTENSIONE PORTALE
-EP
un'anastomosi portosistemica.
gastrica sinistra
era
ombelicale -
vena cava
inferiore
l
-vena mesenterica inferiore
renale
vena renale
sinistra
destra
mente richiesta.
bili in:
riore;
ombelicale
vena cava
interiore
vena
renale destra
ena nne
senterica
superiore
inferiore
238
IPERTENSIONE PORTALE
splenica
vena mesenterica
inferiore
-vena mesenterica
superiore
vena Cava
inferio
interiore
3C
240
IPERTENSIONE PORTALE
arteria splenica
pancreas
renale
inistra
e
vena cava
inferiore
Vena
mesenterica
superiore
- vena
mesenterica
inferiore
vena
gastrica breve
stomacica
o aastrica sinistra
vena pilorica o
gastrica destra
vena gastroepploica
sinist
vena renale
sinistra
Fig. 13. Schema dell'anastomosi
splenorenale laterolaterale
interiore
vena mesenterica
superiore
mesenterica
inferiore
centralizzata.
241
242
IPERTENSIONE PORTALE
il
--------
non-ra
ornacc
Circula
Patrassi G., Dal Pal C., Roul A., Atti Congr. Soc. Ital. Med.
Interna, 62
1961.
Per
H., Schaffner F., Progress in Liver Diseases, II, 1965;
, 1970, Grune & Strattn, New York.
UTET, Torino.
244
IPERTENSIONE VENOSA
IPERTENSIONE VENOSA
Definizione e generalit
Pur esistendo ancora alcuni dissensi sul valore prioritario
da attribuire ai vari fattori della regolazione della circo
lazione venosa, tuttavia si pu convenire che questi ul
timi possono essere riassunti soprattutto in cinque punti:
1) contrazione e rilasciamento dei muscoli schele
trici (pompa muscolare); 2) azione delle valvole venose;
seco delle vene e cio al tono dei vasi venosi. A tal pro
posito anzi le indagini sulla fisiopatologia del circolo ve
noso hanno potuto mettere in evidenza l'importanza del
IPERTENSIONE VENOSA
34 -
26
24
22
20
247
IPERTENSIONE VENOSA
|
|
--------
Fig. 3. Fotografia a
al
mediastinica e ostacolo aI
ritorno venoso focalizzato al di sotto
dello sbocco dell'azygos nella cava superiore. E ben evidente il
Vene anonime
brachiocefalico di destra.
250
IPERTENSIONE VENOSA
Laubry C., Trait des maladies des veines, 1950, Doin, Paris.
J., The Analysis of the Venous System, 1972, Huber,
Lo
ern.
Michelazzi A. M.,
IPERTIROIDISMI E IPOTIROIDISMI
IPERTIROIDISMI E IPOTIROIDISMI
bassamento dell'osmolarit.
SOMMARIO
Definizione
Ipertiroidismi
Secondo la classificazione recentemente adottata dal
stabile.
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Goldstein A. L., Schlesinger, Lancet, 1975, 2, 256.
Mary P., Rev. Prat., 1970, 25, 2819.
253
IPERTIROIDISMI E IPOTIROIDISMI
Etiopatogenesi
Sintomatologia
denunciano l'interessamento
muscolare, talora
Anatomia patologica
Nella forma basedowiana la tiroide caratteristicamente ingran
dita in toto, di consistenza aumentata, riccamente vascolarizzata.
lit ridotta.
IPERTIROIDISMI E IPOTIROIDISMI
Diagnosi
Nella larga maggioranza dei casi, specie nei basedowiani,
possibile porre la diagnosi solo sulla base dell'esame
clinico. Ci pu non verificarsi nei soggetti anziani e nei
gozzi nodulari. La diagnosi va in ogni caso corroborata
con almeno due prove di laboratorio: preferibilmente la
Terapia
9. -VIII.
IPERTIROIDISMI E IPOTIROIDISMI
shimoto.
I.