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L Tntroduzione: Come si inventa una tradizione di Bric]. Hobsbawm Nulla appare pid antico, pid legato ad un passato senza memoria, del cetimoniale che ammanta la monarchia britannica nelle sue manifestazioni pubbliche. Eppure, come dimostra uno dei capitol di questo libro, la for- ‘ma moderna di quel cerimoniale & un prodotto del tardo Ottocento e del Novecento. Le-atradizionis che-ci-appaiono, no spesso un’origine piuttosto recente, ¢ talvalta sono inventate disana pants. Chinngue conosce i eallege delle vecchie universt’ inglesi non avr, difficolta a ricordare Iistituzione di «tradizioni» di questa fatta a lvello locale, per quanto alcune di esse ~ l'amnuale festa delle «Nove Lezioni e Carole» al King’s College di Cambridge per la viglia di Natale, ad esempio ~ abbiano assunto un carattere pit generale grazie a un moderno mezzo i comunicazione di massa, la radio. Questa osservazione ha costituito il punto di partenza di un convegno organizzato dalla rivista di storia «Past and Present», il quale a sua volta alla base del presente volume, Ii termine «tradizione inventata viene usato in un senso generico, € tuttavia non impreciso, In esto rientrano tanto le «tradizioni» effettiva- mente inventate quanto quelle emerse in modo meno facilmente ricostrui- bile nell’arco di un periodo breve ¢ bem identifiable - un paio danni, ‘magati ~ e che si sono imposte con grande rapiditi. Per quanto riguarda Ja Gran Bretagna, la trasmissione radiofonica del discorso di Natale del re (istituita nel 1952) & un esempio del primo caso, mentre la nascita ela dif fusione delle pratiche legate alla finale di coppa della Lega di calcio sono un esempio de secondo. E evidente che non tutte queste «tradizioni» as- sumono tun identico carattere di permanenza, ma cid che ci interessa qui non tanto laloro longevitd, quanto la loro comparsa¢ la loro capecita di prendere piede. ap ; : ee Pesattadizione inventatassintende un nsieme di pratiche. in gene 4 Jorie.narme di comportamentoripetitive nelle quali automaticameate implicita la continuita.col.passato, Di fatto, laddove possibile, tentano 4 Eric J. Hobsbawm in genere di affetmare la propria continuita con un passato stotico oppor- ‘unamente selezionato. Un esempio particolarmente efficace la scelta di uuno stile gotico pet la ricostruzione ottocentesca del parlamento britanni- 0, ela decisione altrettanto deliberata, dopo la Seconda Guerra mondiale, di ricostsuire la sede delle Camere attenendosi sigorosamente alla pianta precedente. Nop occntre che-Lpassato stotico in cui sizadica la munca tra- dizione sia troppo lontana, non occorre che si perda nella presunta notte dei tempi. Anche le rivoluzioni e i «movimenti progressisti», per defini zione momenti di roteura con l passato, hanno tun proprio passato da di fendere, sebbene questo si interrompa bruscamente a una certa data~ il 1789, ad esempio. Comunque sia, laddawe si-di.un riferimenta ad.un de- Xertninato passato storica, & caratteristico delle tradizioni «inventate» il fatto.cheaspetto.della.continuita sia.in larga misura fittizio. In poche pa- role, si tratta di risposte a situazioni affatto nuove che assumono a forma di riferimenti a situazioni antiche, o che si costruiscono un passato proprio attraverso la ripetitivita quasi obbligatoria, E. appunto ilcontrasta.tra il cambjamento ¢ l‘innovazione costanti del mondo moderno ¢ il tentative diattsibuire agualche aspetto. sua.vita sociale una struttura ile-cid.che rende tanto interessante, agli occhi dello storico degli ultimi due secoli, il problema dell’«invenzione della tradi- zione». ‘La.ctradizionen.intesa.in guests. sense. va neteamsente distinta dalla sconsuetudinen che seggele cosiddette societi xtzadizionalin. Scopo.e.ca- Ti passato al quale fanno tiferimento, realeo inventato che sia, impone pra- tiche fisse (di norma formalizzate), quali appunto la ripetizione. Laacon- suofudiney-nelle societ}-ttadizionali svolge la duplice.funzione di.motore ‘edivalano. Non esclude a priori ’innovazione e il cambiamento, anche se Bevidente che lesigenza di fari apparire compatibili,o persino identich, rispetto al precedente costituisce un pesante limite, La sua funzione-con- siste.nel garautire ad.un.qualsiasi.cambiamento desiderato.(owvero alla.re- sistenza.opposta all’innovazione) Ja sanzione del precedente, della.conti- Gli studiosi dei movimenti contadini sanno che quando un villaggio ap- poggia sulla «consuetodine invalsa nella notte dei tempi» la rivendicazione di un terreno o un dititto comune, spesso non esprime un fatto storico, bens il rapporto di forza nella lotta costante del villaggio stesso contro il sfgnore, o contra alti villaggi. Gli studiosi del movimento operaio inglese sanno che la . Heappell ratio per chive a cavalo, come i asco perilecoa he ‘acciaio per il soldato; ma un cappello rigido di i 5 igido di tipo particolare portat ona ub rossa da caccia ala olpe ha un tipo di senso del att dives ‘e. Se osi non fs, sarebbeatrettanto fale mocifcare latent etre lizionale» per la caccia alla volpe quanto lo sostitute Pelmetto di wy Gfercto~isstuzione di per sé alguanto conservatrice - con uno a oggia alvera ‘quando si dimostra che questa pud offrire maggiore protezione. wi si pudpersino ipotizare che ra le «tradizioni»¢ le carvension! o ‘outs pragmatiche esista.unacorselazione inversa. Latradizionen dase. debolezza quando, come.accade tra gle simboica iu all.uso;patico. Gli spon del uniformed il di cavalleria sono pit importa tisul piano della «tradizione» da quando non siusano pit i caval, ei om, bell degli ufficiali dela Guardia in borghese perdono ogni signifiate ce non sono strettamente avvolti nella guaina (cioé, se non sono inutl), le Parrucche deli avvccati non potevano certo aoquisit i loro senso mode no fino a quando tut li alti non ebbero smesso di porate la parrocen Vogliamo sostenete,insomuna, che l'invenzione di-una tradizione & ente apap driualzasion« frmalisine camer assato,se-non altro perché impone la ripetitivita al proceso vero e proprio dela crezione di quest complestitall san ci gli toric’ non hanno dedicatosufficienteattenzione, ein buona ne te esso ci & ancora oscuro, Possiamo presumere che gliesempiillampagti 7 — amente inventata.ecosicui 2 , Come i Boy-Scouts di Baden. i as abenanio facie nv nel ea deferens , Lulficialita, quelli presumibil lio docu. Ienati come a costrazione del sinbolsmo nates at ne ferlna Norimberge. Ed forse pic difficile individuarloleddove lena. 7 slgne.in.patte.inventate, in parte si sono sviluppate allinterno di ‘appt allora meno probabile che esista une donimentainns di ipo urocratico), a.sana.svilupni informal su. i. in parlamento, ad esempio, o nellambito dela profeci iff Bross ideas re La depose, er lo studio di questi temi, tanto le discipline esoteriche spe- Galczae nel simbolismo e ne tual, come 'araldicaelo studio della Bi, quanto le discipline striche di stampo warburghiano, Purtroppo Come siinventa una tadizione 7 2 raro che gli storici dell'era industriale abbiano dimestichezza con en- trambe. Non esiste probabilmente un’epoca o un luogo di cui gli storici si siano coccupati che non abbia assstito all’«invenzione» di una tradizione intesa in questo senso. Potremmo tattavia aspettarci che la cosa si verfichi pitt frequentemente quando una rapide trasformazione.della saci indco- Usceadisteuggeismodelli sociali ai qualisi erano informatele.cveechie» oppure quando je-tradizioni carriere.istituzionalic iJoro promotari non.sidimostrano pid abbastanza adattabili ¢flessibili,.9 yen- gono.comunque eliminati: in poche parole, quando icambiamenti sal gia- to dellacdomanda.o.dell‘offerta sono abhastanza vaste tapidi. I cambia- ‘menti sono stati particolarmente rilevanti negli ultimi duecento anni, ¢ dunque ? ragionevole supporre che proprio nel corso di questo periodo si sia accumiulato il numero maggiore di formalizzazioniistantanee di nuove tradizioni. Ne consegue tra I'altro, a dispetto cosf del liberalismo ottocen- tesco come della pit recente teoria della «modernizzazione», che questo tipo di formalizzazione non ® limitato alle cosiddette «societa tradizions- li», ma ha un suo posto preciso, in un modo o nell’altro, anche in quelle «moderne». A grandi linee le cose stanno davvero cost, ma occotre guar- darsi dalla conclusione che immediatamente ne potrebbe conseguite: ci in primo luogo che le forme pid antiche di struttura della comunit’ e del- Pautorita, e dunque le tradizioni ad esse legate, fossero incapaci di adat- tarsi e divenissero rapidamente impraticabili, e secondariamente che le «nuove» tradizioni fossero la semplice risultanza di un'incapacit’ di usare o adattare quelle vecchie. Vi furono adattamenti dei vecchi usi alle nuove condizioni, i veechi ‘modelli furono piegati a nuovi scopi. Anche antiche istituzioni, dotate di funzioni, riferimenti al passato ¢ idiomi e pratiche rituali ben radicati, si videto costrette ad adattarsi: la Chiesa cattolica di fronte alle nuove sfide politiche e ideologiche, e ai grandi cambiamenti nella composizione dei fe- deli (ad esempio, il netto inctemento della presenza femminile nei suoi ranghi laici come in queli ecclesiastici); gli eserciti professionali di fronte alla coscrizione; antiche istituzioni come i tribunali, che oggi operano in ‘un contesto diverso, e a volte svolgono anche funzioni diverse in contesti nuovi. E accadde anche che istituzioni dotate di una nominale continuit si trasformassero di fatto in qualcosa di afatto diverso, come nel caso delle * Cf ad espn G. Tihon, Les lige en Beygu da xv ouside spproce sata, “gh Ttschrik v, Nieuws Geschiedenis / Revue bilge d HistoteContemporane», WE (9751,P5 154 8 Eric. Hobsbawm universita. Bahnson’ ha analizzato, ad esempio, limprovviso declino, do- po il 1848, del tradizionale fenomeno dellsodo in massa degli studenti dalle universitd tedesche (pet motivi dimostrativi e conflittuali) tenendo canto del diverso carattere accademico delle universi del? aumento del ‘era media della popolazione studentesca e del suo imborghesimento - che allent® le tensiori tra questa e la popolazione urbana riducenda le in- temperanze degli studenti ~ della nuova istituzione della libert’ di movi ‘mento tra le universiti, della conseguente tresformazione delle associazio- ni studentesche e di altri fattori’. In tutti questi casi la novitd non risulta certo meno nuova per il fatto di sapersi camuffare senza fatica sotto il manto dell'antichitd, Pid interessante, nella nostra prospettiva il ricorso a materialiantichi Per costruire tradizioni inventate di tipo nuovo, destinate a fini altrettanto ‘nuovi. Nel passato di ogni societi si accumula una vasta tiserva di questi materiali,ed& sempre facil ripescare il complesso inguagaio di una pra- tica e di una comunicazione simboliche. Talvolta era possibile innestare le ‘nuove tradizioni su quelle vecchie, talaltra potevano essere inventate at. tingendo ai forniti magazzini del rituale, del simbolismo, dell'esortazione morale ufficial - la religione e i fasti dei principi, il folclore e la massone. ria (a sua volta tradizione inventata,e ricca di forza simbolica). Lo svlup- po del nazionalismo svizzero, concomitante con la formazione dello stato federale moderno nell’Ottocento, ad esempio — magistralmente studiato a Rudolf Braun’, avvantaggiato dal suo tirocinio in una disciplina (la Volkskunde) che si presta a questo genere di ricerche in un paese la cui one non ha conosciuto gli inconvenienti dellassociazione con ali abusi nazisti. Le tradizionali pratiche consuetudinarie esistenti - 1 canti popolat, le prove di forza fisica il tirassegno - vennero modificate, titualizzate ¢ istituzionalizeae per favorire le nuove aspirazioni nazionali Alle canzoni popolaritradizionali si aggiunsero nuove canzoni nel mede. simo idioma, spesso composte da maestri di scuola, e insieme furono tra- sferite in un reperotio corale dai contenuti patrittico-progressivi (Nation, Nation, wie voll Rlingt der Ton), pur assorbendo elementi di potenza tituale dallinnologia religiosa (La formazione di questi nuovi repertori di canzo. ni, destinati soprattutto alle scuole, ¢ un tema degno di studi approfondi- 1). Lo statuto del Festival Federale della Canzone ~ e subito ei vengono 1 Kaen Bt lance ai nck ied cb, Stiicen gs rm sae iad, iu io an kan Ta re, Si al a Vand ne dena a ‘Putdert, Eclenbach-Zitich 1965. " a Come si inventa uns tradizione 9 alla mente gl eisteddfodan glles— dichiare come obietivo elo sviluppo e il miglioramento dei canti del popolo, il risveglio di sentimenti pitt clevati verso Dio, la Liberte il Paese,'unionee la fratllanza degli amici del Ar- tee della Patra». (La parola «miglioramento> introduce una nota carat- teristica del progressismo ottocentesco). . Intorno a queste occasion si costituiva un massiccio apparato rituale: padiglion, srutture pe ’esposizione di bandiere, templi per le offerte, procession, campane a stormo, quadri viventi, salve di cannone, delege- zioni goverative in onore del festival, ene, brindise retoric, Anche pet ‘questo si riadattavano material piti antichi: : i chitettura di festa sono inequivocabili gli echi delle forme di ideaeetiaterce -¢ pompa del Barocco. E cos{ come nella celebrazione Daroceafo stato e la chiesa si fondono su un piano superiore, anche da questenuo- ve forme di ativith coral, conipetitivae ginnica emerge una fusione i elementi religiosie patriottici” In quale misura le nuove taco pose fare quest'uso dei materiali i vecchi, in quale misura possono veders costette a inventare nuovi li ean ovveroadestender i vecchio vocabolatio simbolico oltre i suoilimiti prefssati, non sono argomenti sui quali possiamo soffer- marci, E evidente che tante.istituzioni.politiche, tanti itL.o.gruppi idealogici non ultimi quelli nel? ambito del nazionalismo — erano.davve- rosenzapiecedenti, tanto che persino le continuita storica doveva essere inventata, cteando.ad.esempio. un pesuta.lneat nla casicads valiarned I aaiticffctivi: personaggi a met’ strada tra la realthe la fantasia come Boa- lec, Vercingetorige © Armin il Chersc, 0 veri e propri falsi come Os- sian ¢ i manoscritti medieval cechi. Ed &altrettanto evidente che nel qua- dro dei movimenti e degli stati nazionali nacquero simboli e strumenti del tutto nuovi, come 'inno nazionale (quello britannico, del 1742, parrebbe essere stato il primo), la bandiera nazionale (ancor oggi nella maggioranza dei cai una variazione sul tricolore della Rivoluzionefrancese, elaborato nel 1790-94), 0 la personificazione della «nazione» in un simbolo oun'imn- magine, ufficale come Marianna o Germania, o non ufficiale come gli ste- reotipi satiici di John Bull, del dinoccolato yankee Zio Sam e del tedesco Michel. . ‘Manon dobbiamo dimenticare lazottura nella continuit’ chesisuliaa ae dobbiamo credere a Lloyd’, in Inghilterra le carole natalizie popolari non furono pit create a partire dal secolo xvuy, e furono sostituite da carole li- » id p36 SAT ESE a Sonn nln Landon 96,0. 13038 10 Eric, Hobsbewim bresche di stampo Watts-Wellseiano, pur essendo rilevabile una modifi- cazione demotica di queste ultime nelle sette religiose a larga base rurale come il Metodismo Primitivo. Eppure proprio le carole furono il prim i po di canzone popolate recuperato dai cultori borghesi per riportarle al lo- +0 posto «nel nuovo ambiente della chiesa, del lavoro ¢ dei circolifemm niliy, dal quae si sarebbero poi diffuse nel nuovo ambiente popolare ut- bbano grazie ai «cantori ambulanti o ai rochi ragazzini che cantano davanti alle porte nell’antica speranza di una ricompensa. In questo senso Gad rest ye merry, Gentlemen non ® antica, ma nuova. Questa rottura risulta cevidente anche nei movimenti volutamente e esplictamente «tradiziona- listi», che si ivolgevano a gruppi unanimemente considerati come depo- sitari della continuita ¢ della tradizione storica - i contadini, ad esem- pio’. E anzi, proprio la comparse di movimenti che si propongono la tute Jao la rinascita delle ttadizioni, «tradizionalisti» o meno che siano, cost tuisce un indice dela rottura. Movimenti di questa fatra, comuni tra gl in tellettuali a partire dal Romanticismo, non saranno mai in grado di ricrea- re, enemmeno di tutelate un passato vivente (se non forse costruendo iso- lati angoli di vita arcaica in lontani santuari natural), ¢ divengono inevi- tabilmente «tradizione inventata», 1)’ alta parte perd, Kenergia l'adat- ‘abilitd della tradizione autentica.non vanno confuse. con.linvenzjone della tradizione», LLaddove i-vecchi modi sono ancora vitali, non.accorre né.zecuperate, né inventare le tradizioni. Si potrebbe pensare, tuttavia, che quando vengono inventate, cid ac- cada non perch i vecchi modi di vita non esistono pit, 0 non sono pit pra ticabili, ma perché essi non vengono usati o adattati per scelta deliberata ‘Videologia liberale ottocentesca del cambiamento sociale, ad esempio, contrapponendosi consapevolmente alla tradizione in favore dell'innov: zione radicale maned sistematicamente di provvedere ai vincoli sociali e d’autorit’ dati per scontati nelle societ’ precedent, e cred dei vuoti che si prestavano a farsi colmare da pratiche inwentate, IL mado in cui gli impren- ditori conservatori ottocenteschi del Lancashire (diversamente da quelli liberali)riuscirono a sfruttare a proprio vantaggio quei vincoli dimostra che esisteva ancora la possibilit2 di usarli - persino nell'ambiente senza > Tuoi vasa dala isa dll adisione pe Scop che di fatto dmostrvano I deli, ‘Che intorna al 190 gf ager ripeness gh ase seein danse popoar alt ital i le oesons fests naa fe nn eaomeno boghee neu epetto taconite. In spe. fie pera spp core ub sap desideradlla utr del temp ands, a via dl api compas, tun neath ere otetaloe del dent d caste he conetiva ahaa pi cchi i difeten il plano orion du citi, sequel vertical dal contd pendent, dah gan ed ‘bracanti.Palle Ove Cisne, Paint Adspstion fo Bowral Cas Formation and eral els me Deh Come octal Sindy 3976018. Cae Leia ‘Te Peay, Baal Chang ond Comnete Arai: Laser Aut ae Tur ofthe Contry, in oP snd Preset, 1978, 0, 8199-11945. Come siinventa une tradizione 1 precedenti della cittaindustriale*, Non si pud negare che a lungo termine i modi di vita preindustriali non fossero in grado di adattarsi ad una socie- yarivoluzionata oltre un certo limite, ma cid non va confuso con i problemi derivanti a breve termine dall'abbandono dei vecchi modi di fare da parte dlichiliconsiderava come ostacolial progresso, o peggio ancora come av- versari da affrontare in campo aperto. Non per questo gli innovatori non generarono anch’essi le proprie tra dizioni inventate ~ basta pensare alle pratiche della massoneria. Cionon- dimeno, una generale ostilitd nei confronti dell’irrazionalismo, della super- stizione e delle pratiche consuetudinatie, reminiscenze di un passato osci- ro quando non ne erano le direte discendenti, impediva a chi credeva con passione alle verith dell Iltuminismo ~i liberal, i socialist, i comunist - di porgere orecchio ricettivo alle tradizioni, veechie o nuove che fossero. { socialist’, come vedremo, si trovarono tra le mani un Calendimaggio an- nual senza ben sapere come fosse successo; i nazional-socialistisfruttato- no quel’occasione con sofisticatozelo lturgico, manipolando volutamente { suoi simboli’. La Gran Bretagna dell’era liberale si limitava a tollerare, nella migliore delle ipotesi, questo tipo di pratiche, nella misura in cui esse non mettevano in discussione né l'ideologia, né Pefficienza economica, considerandola a volte come una tlattante concessione all'irrazionalita dei ceti inferiori. I suo atteggiamento nei confronti delle attivita sociali ¢ ti tual della Societa degli Amici era un insieme di ostlita (le «spese non ne- cessarie» quali «i versamenti di denaro per gli anniversari, le procession, Ie bande, le donazioni» erano proibite per legge) e di tolleranza per occa- sioni qual le feste annuali, in quanto «importance di questa ricreazione, inispecie per quanto concerne la popolazione dela campagna, non pud es- sefe negata»”, Prevaleva comungue il pi rigoroso individualismo razio nalista, non soltanto sul piano del calcolo economico, ma anche su quello delldeale sociale. I capitolo vir indaghers su quanto accadde a quell'_po- ca quando la percezione dei suoi limit divenne sempre pi netta PPossiamo conciudere questa nat introduttiva con alcune osservazioni di carattere generale sulle tradizioni inventate nel petiodo successivo alla Rivoluzione industriale. Esse parrebbero rientrare in tre tipologie parzialmente sovrapponibili: a) quelle.che fissavano.o simbolegsiavano la cocsione sociale.o.l.appar- ‘tealbo avifcial By sy " Batic oye, The Factory Pais of Lens nthe Later Nneteeth City, in store Jour sal mie sa "elma Herwig, Poketon zm, Mal 209439, in Aesthetk und Kormunikation, a (1978), 2.26, 96 TUD.ALS i. Gosden, The Fredy Scie Elen, r5875, Manheter 1961, 9193.19. u Eric J. Hobsbawm fondavano.o legittimizzavano.un{istituzione, uno status wn-capponiad’su- toHitd; ¢) quelle Linalizzate saprattutto alla socializzazione, ad inculcare coedenze, sisterai divalore.e.convenziani di.comportamento. Senza dub- bio furono elaborate tradizioni dei tipi ) e c) (quelle che simboleggiavano lasottomissione all’autoritd nel India britannica ad esempio), ma possia- mo ipotizzare che iLtipo a), prevalente, in quanto le altre fun- zioni venivano considerate implicit per definizione o per conseguenza, nel senso dell'identificazione con una «comunit’» e[o le istituzioni che la tappresentavano, la esprimevano ola simboleggiavano: la enazione», ad esempio Un primo problema era dato dal fatto che quelle grandi entita sociali non eranc.evidentemente Gemeinschafen {comuniti, e:nemmeno.sistemi serarchiciassadati. La.mabilitA sociale, i fatti oggettivi del co classee Lideclogia prevalente sendevano difficile un'applicazione - sale delle tradizioni in cui idea della,comunitd si fondeva con una marcata diseguaglianza.nelle, geratchie formali (negli eserciti, ad esempio). La cosa non riguardava tanto le tradizioni del tipo c), poiché la socalizzazione ge- nerale inculeava i medesimi valor in ciascun cittadino, membro della na- zione e suddito della corona, ¢ in genere le vie delle socializzazioni speci- ficamente funzionali dei diversi gruppi sociali (quella che distingueva gli allievi delle public schools dagli altri, ad esempio) non si incrociavano mai D'aliro canto perd, nella misura in cuile tradizioni inventate reintroduce- vano ~ per cosi dire ~ \o status in wn mondo fondata sul contratto, ilsu- periore ¢ 'inferiore ip.un mondo di eguali di fronte. alledezas, non poteva- ‘no farlo.in,modo diretta, Esisteva la possibilita di introdurle di soppiatto, ‘attraverso il consenso formale.ad-un“organizzaziane. sociale ineguale di fat- toa ouova messa in scena delle cerimonie per I incoronazione in Gran Bretagna, ad esempio" (cfr. inf, pp. 271-72). Bu.spesso, potevano.set- vire.ad alimentare.il comune senso 4i superiorita delle élites ~ in partico- lare quelle composte da persone che gid non ne fossero dotate per nascita co attribuzione - pinttasta che ad inculcate il senso dell obbedienza ne inferiori. Alcuni venivano incoraggiati a senticsi pid uguali degli altri. 11 che poteva avvenife attraverso un’ assimilazione delle élites ai gruppi do- ‘inant o alle autorita preborghesi, nella forma militaristico-burocratica tipica della Germania (i duelli tra studenti), oppure secondo il modello non-militatizzato della «gentry motalizzata» nelle public schools britanni- che. O altrimenti, forse, a sviluppare lo spirito di corpo, la sicurezza di sé ce Legemonia delle élites potevano concorrere «tradizioni» pitiesoteriche, ji Body, Th Gs rte Vt A Co Eup and ape Hie, Leadon 5,081 Come siinventa una tradizione B capaci di sottolineare la coesione interna di un mandarinato di rango su- petiore (in Francia, ad esertpio, o tra i bianchi nelle colonic). ‘Una volta appurato che il tipo di tradizione inventata prevalente era quello «comunitario», rimane da studiare la sua natura, L’antropologia pud aiutarci a evidenziare le difference, se esistono, tra le pratiche tradizionali iaventatee quelle avveroantiche. Qui bastera osservare che myentselesa- digioni dei gruppi particalsti-attribuiscano in gevere.patticglare importanza aixitidi passaggio (Liniziazione, la promozione, ikcollocamento.atiposo, lamoze), altrettanto.non-avviene, di-regola, per quelle-destinate alle pscudo-comunita onnicomprensive {le nazioni, i paesi), presumibilmente ime insistewano sul proprio,carattere.cterno.s.immutabile = dal momento della fondazione della comunita stessa, quantomeno. Pub avvenire, comungue, che tanto i nuovi regimi politici quanto i movimenti innovativi cerchino di create dei rti di passaggio propti equivalenti a quelli ‘zadizionali legat alla religione (il matrimonio ei funeral civil) Trale pratiche antiche-¢ quelle inventate & ossesvabile wna marcata dif, fecenza, Lé,primeecana pratiche saciali specifiche ¢ fortemente.vincolanti, leseconde davano. spesso.definizioni aspecifiche.e vaghe dei.valoti,.dei.di- sittie degli obblighi inculcati-dal-senso.di-appartenenza.al guippo: «pa- lotion, alah, adouereo, le rele del gloco>, alo sist dela scualay,-e.iiadicendo. Ma se il contenuto del patriottismo britannico delf'«americanismo» spiccava per la sua vaghezza, pur essendo in genere specificato nei commenti alle occasioni ritual, le pratiche che lo simboleg- giavano erano di fatto obbligatorie ~ il gesto di alzarsi in piedi per canta- re Tinno nazionale in Gran Bretagna, il ito del alzabandiera nelle scuole americane, A quanto pare, Uslemento centrale. era dato dall'inyenzione ~ che possiamo far rsalie almeno fino agli an- ni’70 ~ fosse una teazione degli americani per nascita contro gli stranie- +i, oppure della borghesia protestante anglosassone contro gli operai di oi- gine straniera, ancora non risulta chiaro. Comunque sia, esso forn{ un ne- rico interno nel confronto col quale ogni buon americano poteva asserire il proprio americanismo, a cui manifestazione non ultima era la pratica puntigliosa di tuti i riti formal e informal, la rivendicazione di tutte le convinzioni convenzionalmente e istituzionalmente caratteristiche dei buoni americani. Possiamo trattare in modo pits superficiale Pinvenzione delle tradizioni statali in altri pacsi dell’epoca. Le monarchie, per ovvi motivi, le collega- vvano in genere alla corona, e fu appunto questa epoca che vide a compar- sa degli esercizi di pubbliche relazioni - a noi ormai cos{ familiari - im- perniati su iti reali imperiali, enormemente faclitati dalla felice scoper- tao forse sarebbe meglio dire invenzione ~ del giubileo o anniversario cerimoniale, Su questa novita si sofferma persino, sul piano terminologico, 2 Devo quest indcszine alla corte di Herbert Guan 2 Fonte: Stamps ofthe Word rg: A Stanley Gibbon: Catal, London 2973, Tebell Prime emisioni di francoboll di argomentostorico anterioc al 924% eR, ening Cabtrsine ccnp AustriaUngheria 1850 1908-6" genetliaco di Francesco Giuseppe Balgio 18491914 Guerra Croce Rose) Blara 1875 1901 _—_Anniversariodellaivolea Germania 18721899 Inaugurazione dun monumento Grecia 8611856 Olimpia Telia 1862 toto-rr—Anniversari Olanda 18521906 _Treentenario De Ruyter Portogala 1852x894 Veenteazio di Evicoil Navigatore Rom 1865 1506 Russia 1858 1905, 1913 Assistenza redaci di guera recentenario Serbia 186 904 Centenario delladinasti. Spagna 1850505 —_‘Trecentenariodel Don Chciotte Svizzera iso 1907 = ‘Tradizioni e genesi dell identita di massa in Europa an il New English Dictionary”. Il valore pubblicitatio degli enniversar is ta chiaramente dal fatto che essioffrissero tanto spess ilpretesto alla p ma emissione di francobollipostali - dopo il denaro, a pié universale tra le forme dell’iconografia publica - con immagiti storiche, o di genere consimile. Lo dimostra la tabella 1 Senza alcun dubbio il giubileo di Vittoria del 1887, ripreso dieci anni dopo a seguito del suo notevole success, ispird le successive celebrazioni reali e imperiali in Gran Bretagna e altrove. Persino le dinastie pit tradi zionaliste - eli Asburgo nel 1908, i Romanov nel 1913 - scopritono i vvantaggi di questa forma di pubblicta. Era nuova nella misura in cui sii volgeva al grande pubblico, diversamente dal cerimoniale rele della tra dizione, destinato a simboleggiare il rapporto del sovrano con la divinita c la sua posizione al vertice della gerarchia dei Grandi, Dopo la Rivoluzio- ne francese ogni monarca fu costretto a imparare, presto 0 tardi, a passare ‘I rispettivo contesto nazionale - da «re di Francia» a «re dei France- si», cio’ a stabilire un rapporto diretto con la collettivita dei suoi sudditi, per quanto umili. Pur esistendo ’alternativa stlistica della «monarchia borghese» (lanciata da Luigi Filippo), parrebbe che a questa ricorressero soltanto ire di paesi modesti,desiderosi di proiettare un’:mmagine dimes- sa, anche se alcuni dei sovrani pid unti dal Signore + in particolare lim- peratore Francesco Giuseppe - si compiacevano nel ruolo del funzionatio indefesso che vive nei pitt spartani degli agi Sul piano tecnico non sussistevano difference sostanziali tra uso po- litico della monarchia al fine di rafforzare i veri governanti (come negli im- peri degli Asburgo, dei Romanov e forse anche in quello indiano) ela co- struzione di un ruolo simbolico per le teste coronate negi stati parlamen- tari, Entrambi sfruttavano la persona regale, dotata o meno che fosse di antenati dinastici, per inscenare elaborate occasioni rituali capaci di richia- ‘mare un’ampia partecipazione popolare, e dunque di dae ulteiore spazio all'attivita di propaganda rispetto a quello gia offerto da un pubblico tanto ricettivo del?indortrinamento ulficiale come quello del sistema educati. Entrambi facevano del sovrano il centro del’ unit’ del suo o dei suoi po- poli il rappresentante simbolico della grandezza e della gloria del paese, disutto il suo passat, e della continuit® in un presente in via di trasforma- zione. Ma le innovazioni furono forse piti consapevolie sistematiche lad- % Ingrecedens fate ccexion pe i sift ible, px iby tend cing snes, rt del aro Otoceat on ils che cet —singoo mai {io moog snes inkerr cago ea tran ocasne x celenon public. Ala ‘oxen Nao Engl Dison 9.6) oer eprint fnquente ng de Use del al eo rine ue" dl egia Vito neyo! 897, ble ‘wnt de Usione tll 900, cadet edebraone an Eric). Hobsbawm dove ~ in Gran Bretagna, ad esempio- la riesumazione de iti reli fu vi sta come il necessatio contraltare ai rischi della democrazia politica. Gid all'epoca del secondo Reform Act Bagehot aveva percepito il valore della deferenza politica e degl elementi conarevalin, distint da quelli interesse stosico”. La gloria e la grandezza, la ricchezza e il potere potevano essere simboli- ccamente condivsi anche dai poveri per mezzo della regaltie dei suoi siti. Quanto maggiore era il porere, tanto minore ~ possiamo ipotizzare ~ la spinta a preferite la versione borghese dela monarchis, E non sidimenti- chi che nell’Europa degli anni 870-ror4, fatta eccezione per la Francia ¢ la Svizzera, la monarchia era ancora la forma di governo universale 2. Le tradizioni politiche pid universal inventate in questo periodo si devono alliniziativa dello stato, ma anche la comparsa dei movimenti di ‘massa organizzati che rivendicavano una posizione separata, 0 persino al- temativa, rispetto allo stato, produsse sviluppi analoghi. Alcuni di questi ‘movimenti, in particolareilcattolicesism politico e diversi generi di nazio- nalismo, erano acutamente sensbil al valore del ito, del cerimoniale del mito, nel quale veniva di norma compreso un passato mitologico. L'impor- tanza delle tradizioni inventate risulta tanto pi sativa quando que- ste si presentano all interno di movimenti razionalisti che, semmai, nutri vvano nei loro confront na certa ostilita,e che erano privi dun bagaglio simbolicoe rituale prefabbricato. Il modo miglore di studiarne I'evoluzio- ne certo esame di un caso particolare: quello dei movimenti opera so cialis. Tl grande rito invernazionale di questi movimenti, il Primo Maggio (1890), nacque spontaneamente nel'arco di un periodo sorprendentemen- te breve. In un primo momento si proponeva come una grande giotnata di » 1 B.C. Bodey, Tbe Coronation of Euan VI A Chapter of Harper ond Inpei Histr, London 1905, 9 153,208 ‘Tradizionie genesi dell'identita di massa in Europa 23 sciopero generale accompagnata da dimostrazion in favore delle otto ore lavorative, fissata ad una data che gia da parecchi anni si identificava con quella richiesta negli Stati Uniti. In Europa la scelta della daca fu sicura- mente dettata da considerazioni pragmatiche, ed @ probabile non posse- desse significatirituali nemmeno negli Stati Uniti, che gia celebravano la «Festa del Lavoro» alla fine dellestate.E stato sostenuto, ea cose plas sible, che occasione doveva coincidere con la data del Moving Day, tra- dizionale scadenza dei contratt di ingaggio agricolo nel New York e nella Pennsylvania’, Se anche questa, come altre analoghe scadenze contrat- tuali dell agricoleura tradizionale europea, aveva fatto parte in otigine del ciclo dell'nno lavorativo pre-industrial, cosicarico di significat simbo- lic, appare evidente che il suo nesso con il proletariato industrial fu for- tuito, La nuova Internazionale socialista e operaia non prevedeva una par: ‘colar forma di manifestazione: non soltanto [idea di una festa dei lavo- ratori non veniva nemmeno menzionata nell prima rischuzione di quel- Vorganismo, ma diversi rivoluzionari militanti la contestavano energica- mente per motiviideologic. E invece la scelta di una data cosicarica di simboli della tradizione an- tica si riveld decisiva, anche se - come sostiene Van Gennep ~ in Francia anticlericalismo del movimento operaio si oppose allinserimento delle pratiche del folclore tradizionale nel suo Primo Maggio’. Fin dall’inizio occasione richiam® e inglobd elementi ritual e simbolic, divenendo una celebrazione quasi-eligiosa (Maifeier), una festivita in entrambe le acce- zioni della parola, (Engels, che prima !a definiva «dimostrazione», dopo il 1893 la chiama Feier’, Adler individua questo elemento in Austria a partire dal 1892, Vandervelde in Belgio a partite dal 1893). Andrea Costa ne d’ una sintetica definizione per quanto riguarda I'Itlia (1893); al cat tolici hanno la Pasqua. Dora in avanti anche i lavoratori avranno la loro Pasqua»'; pid rari, ma esistono, i raffronti con la Pentecoste. Da Cherle- roy (Belgio) ci viene un «Sermone del Primo Maggio» curiosamente sis cretistico del 1808, che si apre con la doppia epigrafe «Proletari di tutto i mondo, unitevi»e«Amatevi Pun Paltron’ Le bandiere rosse, unici simbali universali del movimento, ci furono fin dall’inizio, ma anche, in diversi paesi, i fiori: il garofano in Austria, la rosa rossa (di carta) in Germania, lticaeil papavero in Francia, mentre + M, Donna, Hii Pier a Pa 1995 98.3639, 1 A Nan Gene oma! flo ngs, a oe ecb py ole agen Grech BB louhasnnhs "Bis Sore 17 mai 3h Bk nd Aa om Ber on FA Sone A Stag «9063.97 Cle sche Vite Ale Aafia, Neder nd Bre Win 933, ep. = "Seman, sont Pmt decoy > BNanleidee} Dest Lei be, Pi 903 2. at038 4 Bric J. Hobsbawm ilbiancospino, simbolo di tinnovamento, veniva progressivamente sosti- tuito e infine - con gli anni ’50 del nostro secolo- spodestato dall’apoli- tico mughetto. Sappiamo poco di questo linguaggio dei fiori, che anche a situdicare dalle poesie sul Primo Maggio nella lecteratura socialista veniva spontaneamente associato all’occasione. Senza dubbio, comunque, si ac- cordava bene all’idea del maggio, tempo di rinnovamento, di crescita, di speranza e di goa (si ticordi fa ragazza col ramo fiorito di biancospino as- sociata dalla memoria popolate alla sparatotia del Primo Maggio 1891 a Fourmies).E il Primo Maggio ebbe un ruolo decisivo nello sviluppo de- Ja nuova iconografia socialista negli anni ’90 dell’Ottocento, nella quale. prevalevano ~ malgrado la prevedibile enfasi sull’idea della lotta - note di speranza, fiducia e certezza in un futuro migliore, spesso espresse attraver- so metafore sulla crescita nel mondo vegetale’. Primo Maggio fu inaugurato in un periodo di crescita eespansione straordinatie dei movimenti operai e socialisti in molt paesi, ed & possibile che in un’atmosfera politica meno pravida di speranze non avrebbe avuto ‘modo dit attecchire. Nei primi anni ’90 l’antico simbolismo della primave- ta, che ad essa era stato associato in modo tanto fortuito, pareva perfetta- mente adatto all’occasione. IL Primo Maggio si trasformd dunque rapidamente in un rito festivo annuale carico di significati. La scadenza annuale fu introdotta su richiesta della base, e - com’era inevitabile - mise in secondo piano il contenuto politico della giornata, la tichiesta delle otto ote, sostituito dagli slogan che pid interessavano ai movimenti operai nazionali nell’anno pasticolare, 0 pid spesso da un’ aspecifica asserzione della presenza operaia nonché, in molti paesi latini, dalla commemorazione dei «martiti di Chicago». L'u- nico elemento originale che rimase fu l’internazionalismo ~ preferibi mente simultanco ~ delle dimostrazioni: nel caso estremo della Russia del 1917, { rivoluzionari artivarono a rinunciare al proprio calendatio per ce- lebrare il Primo Maggio insieme con tutto il resto del mondo. Di fatto, la sfilata pubblica degli operai im quanto classe era il momento centrale del ri- to, Come osservavano i commentatori, era I’ unica festa, contando anche ali anniversati radicali e rivoluzionari, che potesse essere associata esclu- sivamente alla classe operaia industriale — anche se, almeno in Gran Bre- tagna, specifiche comunitd di operai industriali gia avevano dato segno del- la tendenza ad inventare presentazioni collettive della propria immagine ‘che ormai facevano parte dell’attivita del movimento (il «gala» dei mina- 4 Nx Leroy, Le coutie ovo, ats 1915 1p 246 J. Hobsbewa, dar and Woman in Social leony, in «History Workshop, (aun 78h pp 12138;A Rose, Premier Mat Quang dean deer popes dese monde, Pate 1977. ‘Tradizionie genesi dell dentita di massa in Europa 275 tori di Durham risale al x871)'. Come tutte queste cerimonie, era, 0 di- venne, un'occasione di bonaria festa in famiglia - definizione che non si attaglia alle classiche dimostrazioni politiche. (Un carattere, questo, che siriscontra ancora in cert tarde «tradizioni inventate» come il festival na zionale del quotidiano comunista italiano «!’Unita»). E come le altre, uni- vvaifesteggiamentie la bisboccia pubblicae privata alla dichiarazione di lealta al movimento che costituiva un elemento fondamentale dela co- scienza operaia: la retorica — all'epoca piaceva prolissa, poiché un buon discorso forniva ad un tempo ispirazione e intrattenimento ~ le bandiere, i distintivi, gi slogan e cos via. E,soprattutto,asseriva la presenza operaia utilizeando lo strumento di porere fondamentale della class: I'astensione dal lavoro. Paradossalmente, infati, il successo del Primo Maggio era in sgenere proporzionale alla presa di dstanza dalla concretaattvita quotidia- na del movimento: maggioreladdove I'espirazione socalista aveva a me lio sul realismo politico e sul calcolo sindacale, che invece - in Gran Bre- tagna e in Germania’, ad esempio - tendevano a preferire una dimostra- zione nella prima domenica del mese all’ annuale giorno di sciopero per i Primo Maggio. Victor Adler, sensibile alle istarsze degli operai austriaci, si batté per lo sciopero dimostrativo contro il parere di Kautsky", ¢ a questo si devono l'insolito vigore ¢ la risonanza acquisiti dal Primo Maggio in Austria, Come abbiame visto, dunque, il Primo Maggio non fu formal- mente inventato dai dirigenti del movimento, che invece accettarono ¢ istituzionalizzarono un’ iniziativa dei loro seguaci. ‘Anche i suoi nemici si rendevano chiaramente conto della forza della nuova tradizione. Hitler, cos sensibile agli aspett simbolistci,ritenne ne- cessario impossessarsi non soltanto del rosso della bandiera operaia, ma an- che del Primo Maggio, trasformandolo nel 1933 in una egiornata naziona- le del lavoro» ufficiale,e attenuandone successivamente le connotazioni proletarie". Varra la pena di ricordare, tra Paltro, che oggilafestivita & riconosciuta da tutti i paesi della Comunit’ europea. TLPrimo Maggio e gi altri iti opera stanno a mezza via tra le tradizio- ni «politiche» e quelle «socialin,rientrando tra le prime in quanto legati a organizzazioni di massa che potevano - e anzi vi aspiravano ~ diventare * Edvard Welborn, Te Minn’ Unio of Nonbumbeend and Durbar, Cankvidge 1925 8.195: John Wien, A Hazry ofthe Duras Mine’ Aiton 870-1004, Duthas 197, 3,34 391 A. foye, The Barer Boo, Gaeta 974 Pte ce qarste inorssion] snl fare compe pe a prima Vola neo Vorshie nel x66, * asl Score, Gem Socal Deon, 1905-1917: The Development ofthe Get Sci, New York 1965, pp.987 OR Heme, Vitor Adler Aut x. Grise ener sxc Pa, Wien un Leipig 1932, 195. 8 etmut Hetevg,Plcketen 2m x Mai 195639, eet ud Kommunikation», wa (1976, 2.26,p9. $659, 276 Eric J, Hobsbawm regimi e stat, tra le seconde in quanto esprimevano autenticamente la con- sapevolezza operaia della propria esistenza in quanto classe a sé stante, nel- Ja misura in cui questa era inseparabile dalle organizzazioni della classe stessa. Se in molti casi ~ la socialdemoctazia austriaca, oi minatori inglesi ~ classe e organizzazione divennero inscindibili, non si vuole perd soste- nere che fossero identiche. «Il movimento» claborava le proprie tradizio- ni, condivise dai dirigenti e dai militanti ma non necessariamente dagli lettori e dai simpatizzanti, e a sua volta la classe poteva elaborate le pro- prie » Dino Spatana Moncada, Str del limo daiprin psd x) Pana 280 Bric. Hobsbewm 5. Affermare ls presenza di classe di un’élite borghese naziondle, « degli appartenenti a una classe media dalle dimension assai maggiori era invece affare assai pit complesso, problema urgente in un'epoca in cui le occupazioni che rivendicavano il prestigio borghese, ovvero il nume- rodi coloto che ad esse aspiravano, aumentavano con una certa rapidita nei paest in via di industrializzazione. Il eriterio di appartenenza a tali classi non poteva essere qualcosa di semplice come la nascta, la proprie- era, il lavoro manual o ls percezione di un salaro, ese un livello minimo di proprieta socialmente riconoscixto era indubbiamente condi- zione necessaria, non era perd condizione sufficiente. Per forza di cose, inoltre, questa classe comprendeva persone (o meglio famigli) che rien travano in un ampio spettro quanto a ricchezza e influenza, e ogni stra- to tendeva a guardare dall'alto in basso gli inferiori. Data la fluiita del- Te lince di demarcazione era particolarmente difficile appicarecriteri netti di distinzione sociale. Poiché i ceti medi erano il Jocus per eccellenza della mobilita sociale e del successo individuale, non era certo possibile chiu- derne le vie d'accesso. I! problema era duplice. In primo luogo si tratta- va di definite e distinguere Pautentica élite nazionale del’ata borghesia (haute bourgeoisie, Grossbtigertum) dopo Verosione dei crterirelativamen- te saldi in base ai quali era possibile determinate l'appartenenza di clas- se soggettiva nelle comunita local stabili, mentre venivano a mancare le precise indicazioni della discendenza, della parentela, dei maisimoni incrociati, delle reti degli affari, dei rapporti personali e della politica a livello locale. In secondo luogo si doveva formalizzare Pidentita ¢ la presenza della massa relativamente grande di coloro che non appartene- vvano né a questa élite né alle «masse» ~ e nemmeno a quella categoria chiaramente inferiore della piccola borghesia che almeno un osservato re inglese collocava recisamente nel mondo delle «scuole municipal Come poteva essere definita, come poteva definirsi se non come «sostan- zialmente un insieme di famigli in via di ascesa sociale» (per dirla con tun osservatore francese della vita in Inghilterra), o come la parte che ti- maneva una volta sottratti dalla popolazione le masse ei wdieci per cento superiore», pid immediatamente riconoscibili (come sosteneva un osser- vatore inglese’)? A complicare le cose c’era un ulteriore problema: la comparsa sulla scena pubblica della donna borghese, sempre pit eman- cipata e desidesosa di recitare una parte di primo piano, Mentre il numero " W.R Lawn, abe Ballad is Shoo: A Book for Pres, Ratepsyer and Men of Basins, Eine burgh ad Landon 1908939. * Pal Desc, L‘lscton dans cokes Anglais 191.25; Lawson, Jae alli, p24 Tradizioni e genesidellidentita di massa in Europa 281 dei maschiiscritt ai lycée francesi crebbe di poco trail 1897 e il 1907, quello delle femmine aumentd del 170 per cento. Per l’alta borghesia il modell pi scontato erano i ctter el istituzioni Servite un tempo per contraddistinguere la classe dominante aristocratica: bastava allargari e adattanli. L’ideal sarebbe stato una fusione delle due classi in cui le nuove componenti non fossero pit individuabili in quanto tali, anche se non fa realizzata del tutto nermmeno in Inghilterra, dove una famiglia di banchieri di Nottingham rusc,nel'arco di qualche generazio- ne, a legarsi in matrimonio con la famiglia reale. A rendere possiili questi tentativi di assimilazione (nella misura in cui erano istituzionalmente con- sentiti era quel fattore i stabilita che, come rilevava un osservatore fran- cese, distingueva in Gran Bretagna le generazionialto-borghes arrivate ¢ consolidate dagli arrampicatori della prima generazione’. La rapida ac- ‘guisizione di una ricchezza davvero enorme poteva inoltre permettere ai plutocrati della prima generazione di comperarsi accesso a un ambiente aristocratico fondato, nei paesi borghesi, non soltanto sul titolo e gli ante- nati, ma anche sul possesso di abbastanza denato da poter condurre uno stile di vita dissipato': nell Inghilterra edcardiana i platocrati approfitta- rono avidamente di questa occasione’, ma Passimilazione individusle po- teva interessare soltanto una minuscola minoranza, Mriterio aristocratico fondamentale, quello della discendenza, poteva. comunque essere adattato per definire una nuova élite alto-borghese rela- tivamente numerosa. Nacque cost, negli Stati Uniti degli anni ’90 ad esem- pio, una sfrenata passione per la genealogia, Era un interesse prevalente- sente femminle: le ¢Figlie della Rivoluzione americana» (1890) riusciro- no a sopravvivere ea moltiplicarsi, mentre i «Figli della Rivoluzione ame- ricana», di poco anteriari si andarono estinguendo. Se il loro scopo dichia- rato era di distinguere gli americani bianchi e protestant indigeni dalla ‘massa dei nuovi immigrant, di fatto si proponevano di costituire uno stra- to supetioreesclasivo all'interno dell'alta borghesia tianca. Nel r900 le Fi- glie della Rivolizione americana contavano solo 30 000 iscritte, pet lo pi nelle roccheforti del denaro «vecchio» ~ il Connecticut, il New York, la Pennsylvania ~ ma anche trai nuovi milionari di Chicago*. Organizzazio- ni come questa si differenziavano dai tentativi ass pit restrittivi di cost- tuire un gruppo di famiglie in un' élite quasi-aristocratica (iscrivendole in ‘un «Registro sociale», o cose del genere) nella misura in cui offrivano rei dicollegamento su scala nazionale. Le Figlie della Rivoluzione americana, 2 Dagcas tector, 9.1, 67 rit + Jamie Camplin, Tbe Re of the Platts: Wealth ond Powerit Edverdien Eglnd, London 1678 « Davies, Paioton on Prec, pp. 4,7 282 EricJ. Hobsbawm molto meno esclusiviste, avevano maggiori probabilta di scoprire delle candidate proponibili in cittd come Omaha di quante non ne avesse lei tario Social Register. La storia della mania borghese per la genealogia an cora non & stata scritta, ma & probable che la sistematica dedizione degli ameticani a questa impresa fosse, in quel periodo, un fatto piuttosto ecce- ionale, Assai pid importante fu ia scucla, integrata per cetti versi dallo sport diletrantesco ad essa strertamente collegato in tutti pasi anglosassoni, La scuola, infatti, non soltanto offriva un utile strumento di confronto sociale tra individui o famiglie privi in partenza di rlazioni personali, nonché, su scala nazionale, una base comune di model di comportamento ¢ valori, ma anche un insieme di collegamenti interconnessi tra persone uscite da {stituzioni di pari prestigio, e indirettamente ~ attraverso l'istituzionaliz- azione di vex allieyin, alumni o alte Herren, una fitta rete di stabilita ¢ continuita intergenetazionali. © inoltre, entro cert limiti, dava la possi- bilita di espandere un’ élite alto-borghese socializzata secondo scherni ade- guatamente accettabili, Nell'Ottocento anzi ~ anche se non sappiamo con precisione quando — listruzione divenne il criterio di determinazio- ne pit immediato e universale della stratificazione sociale. La semplice istruzione elementare comportava un'ineluttabile classificazione nei ceti inferiori; il livello minimo per accedere allo status borghese era istruzione secandaria fino all'eta - approssimativamente ~ di quattordici-sedici an ni. Listruzione superiore, fata eccezione per talune forme di preparazio- ne rigidamente settoriali, dava chiaramente accesso all alta borghesiac ad altre lites. Ne consegui, tra 'altro, una graduale perdita di terreno della tradizionale pratica borghese-imprenditoriale di mandare i fig l lavoro nella seconda adolescenza, rinunciando all universita. Cos{ avvenne sicu- ramente in Germania, dove nel 1867 tredici su quattordici municipalita industriali della Renania avevano rifiutato di contribuire alla celebrazione hn bum, Te Ag of Cpt Londo 1977p 3 F Zunch We ean in WU. Weer can cy Node Zach Sich, Kala sed Belin 1965p 9. 4% | Jcmsch, Teac Trion oft Une. Te Cs of os 85.915, ata of Soci soya 979) 4 9-608 ‘Tradizionie gnesidell'identita di massa in Europa 283 rado gli inglesi terminavano la scuola dopo i sedici anni’. Non i fig del: Vealta borghesiay, ne siamo cert, anche se aon disponiamo di uno studio sistematico sull’argomento. istruzione secondaria costituiva un crterio allargato di appartenenza alla borghesia, troppo ampio perd per definire o selezionareI'éite-o clas- seditigente, 0 ale autorita» che dir si voglia~ in via di rapida espansione, mma pur sempre numericamente esigua, ce di fatto gestiva gli affari nazio- nal dei diversi paesi. Prsino in Gran Bretagna, dove prima del nostro se- colo non esisteva un sistema nazionale di istruzione secondaria, fu necessa- tio istituire una speciale sotto-categoria di public schools. Laloro prima de- finizione uffcialetisale agli anni "60 dell’ Ottocento, e si svikupparono sia con espansione delle nove scuole allora riconosciute (da 247 allievinel 1860 a.4553 nel 1906), siacon nuove aggiunte ala lista delle scuoled’ élite. Prima del «868 le scuole che potevano rivendicare questo prestigioerano al rmassimo una ventina, ma nel 1902 ~ stando ai calcoli di Honey ~ la wlista corta» eracosttuita da sessantaquattro scuole, che diventavano centoquat- ‘ro nela «lista lunga», oltre aun’altra sessantina in posizione incerta”. In questo periodo lespansione delle universitpassd per aumento numetico degliiscrtt piuttosto che delle sedi, ma questo fu dbbastanza spettacolare da susctare serie preoccupazioni, quantomeno in Germania, una sovrap produzionedilaureati. Trail 1875 eil 885 cica il numero deghiisertt in Germania, Austria Francia e Norvegia raddoppid, in Belgioe Danimarca Fincremento fu anche superiore". Quanto agli Stati Uniti 'espansione fu veramente spettacolare: nel 1913 la proporzione di student rispetto alla po- polazione era pari al 38,6 per 10 000, rispetto al 9-11)5 che era la norma in Europa (meno del's in Gran Bretagna ein Italia)". Tl problema di definire lavera élite all'interno della follacrescente di coloro he possedevano il bi- slietto d’ingresso offertodallistruzione era asai concreto. Tn termini general, fu affrontato con Fistituzionalizzazione. Il Public School Yearbook (pubblicato a patire dal 188) individuava nelle scuole appartenenti alla cosiddetta «Conferenza dei presidi» una comunita nazio- nale o persino internazionae riconosciile di egvali 0 perlomeno di affini, entre le American College Fraternities ci Baird (ette edizioni trail x879 ee ee satin tem aryeene reget oe ee a tam Bown ee The Blt of Vieorian Pb Sho, ondon OH ea, Di sz der nied buchen Klaine Sr chee a A 2 cate (1963-64), n. 3, pp. 63-64. 284 Eric J. Hobsbewm ei 1914) facevalo stesso perl «Confratemite dell allabetogreco», 'ap- partenenza alle quali contraddistingueva I'lite degli studenti univeysitari americani, Ma la tendenza degli arrampicatoti ad imitare le istituzioni degli arrivati imponeva di tracciare una linea di demarcazione tra le autentiche «classi alto-borghesi» oéltes e quegl egual che erano meno eguali degli altri®. Non si trattava di mero snobismo. Un’élite nazionale in espansio- ne richiedeva anche la costruzione di reti di rapporti veramente efficac, In questo, possiamo sostenere,risiede importanza dell'istituzione degli «ex allevio, alumni alte Heren che risele proprio a questo periodo, esenva laquale sarebbe per definizione impossible I'esistenzadelleecosche degt cexallievin. In Gran Bretagna le prime «cene di ex allievi» sitennero intorno aglianni “70 del! Ottocento, ¢ pit o meno nello stesso periodo nacquero le «associazioni degli ex allievi»— che proliferarono soprattutto negli anni "90, seguite a ruota dallinvenzione della relativa «cravatta della vecchia scuolay", A quanto risulta, tra P’altro, l’abitudine di mandare i figli alla vecchia scuola del padre non si diffuse prima della fine del secolo: solo ilcin. «que per cento degli allievidi Arnokd mands i proprifiglia Rugby”. Anche negli Stati Uniti la fondazione dei «capitoli degh alumnin inizid negli anni °70, «costituends circoli di uomini coltivati che alttimenti non avrebbero avuto modo di conoscetsi»',seguita qualche tempo dopo dalla costruzio. ne di ricche sedi per le confratetnite nei college, finanziate -dagli ex allievi che cos{ davano prova non soltanto della propria ricchezza e dei Jegami in- tergenerazionali, me anche ~come nel Korps studentesco tedesco" - della foro influenza sulla generazione pit giovane. Nel 1889 la Beta Theta Pi ave- va sedicicapitoi di ex allievi, che divennero centodieci nel 93; nel 885 disponevadi un'unica sede (anche se altre erano gid in costruzione), mane aveva quarantasette nel 1913. La prima associazione diex allievi della Pi Delta Thetaédel 1876; nel 1913 eranocento. Negli Stati Uniti in Germania la funzione di questeretiintergene zionali veniva espletata in modo consapevole, forse perché in entrambii acsi era stata evidente la loro finalizzazione, in un primo momento ~ al 1 8 sept dello bist wine ingle sorta te al che ano edo a: lesioned can mec siege ps essen ee ones revo tempo edi denser, Doxanps, terion Sp 6 lemmenet de ek ismente pe 1 The Book of Pac Scoot, Of Boy, Unie, Ney, Amy, Ar Foe and Cli Ti, lone Si Seps ares Lndn 8.30 ce se oe, Tow bac ncn “Hoy, Tom Brat ese. 33 YW. Raiond Bis, American Cage Battie: A Deipie Ana he Society Sp i te Coles te US ithe Dead Accom of ach Eatery, NewYork he! sp sone Head Oud, Les copeton lemandadtndans,Parypi BelGregele DiS sol der Keer Kors 87019140 Sade nd Hochschule abun Salen od lea, Cottngee 975 ‘Tradizionie genesidell'identith di massa in Europa 285 reclutamento per mpiego pubblico, ‘Tra gl alle Heren appartenenti ai «Késener Korps», le pit elitare tral associazioni di questo genere negli anni "70, sicontavano 18 ministsi, 835 dipendent dello stato, 648 Funzio- nari delia giustizia, 127 funzionari municipali, 130 soldati, 651 medici (il dieci per cento dei qual alle dipendenze dello stat), 453 insegnanti secon- dari e universitarie 331 avvocati, 257 «proprictari terrieti», i241 ban- chieri, amministratori di societ ¢ mercantiyi 103 professionsti~ 76 nel leprofessioni tecniche, 27 in quelle scientifiche - ¢i 37 «artstie editori» risoltavano dungue in netta minoranze'. Anche le prime confraterite dei codege americani davano grande importanza a questo tipo di ex alivi (nel 1889 la Beta Theta Pi vantava nove senatori, quaranta membri del Congreso, sei ambasciatorie quincici governatori), ma, come dimostra la tabela 2, lo svluppo economico e politico li releg® ad un ruolo sempre pit sodesto,e nel primo decennio del Navecento il posto d’onore andava or- tai ai capitalist, E in reat un organisano come ia Delta Kappa Epsilon, che nel 1913 comprendeva un Cabot Lodge e un Theodore Roosevelt, di- ciotto eminenti banchieri newyorkesi, tra i quali. P. Morgan e un Whit: ney, nove potenti uomini d’affari di Boston, tre plasri della Standard Oil ¢ persino, nel remato Minnesota, un James N. Hille un Weyerhaeuser, doveva essere una mafia davvero forinidabile. In Gran Bretagna - pos- siamo affermarlo con sicurezza — le ret’ informali,cteate dala scuola € dal college, e consolidate dalla continuta familiare, dai rapportid'affarie dai citcoi, furono pit efficaci delle associazioni formal: un efficacia a cui misura & data dai tisultati conseguiti da istituzioni quali I'apparato per la decrttazione a Bletchley o lo Special Operations Executive durante la Se- " Grieswll, Die Seco der KesonerKoptlt p. 337 Bula Kappa Epsilon Cale, 1st “abel Alas dl Dele Kapp Epsilon Dartmouth ete Pabblcoimpiegsegiutiia ar at Medici Seale Ecclsiastict ears Tnsegrani son Versi dalla 8 ln Giornale ntllteal 1 1 Ali ne Tote soe 286 Etic J. Hobsbawm conc guerra mondiale, Le istituzioni formali, quando non erano voluta- mente ristrette ad un’ élite ~ come i «Késener Korps», che in tutto com. prendevano lotto per cento degli student tedeschi nel 1887, ilcingue pet cento nel 1914 — servivano soprattutto, possiamo supporre, a fornire cri- teri generali di «ticonoscibilita» sociale. L’appartenenza a qualia contra. ‘ernita dell alfabeto greco — anche a quelle professionali, che proliferaro- ‘no negli ultimi anni del secolo* —e il possesso di guia cravatta a strisce diagonali con gualsies? combinazione di colori, bastavano allo seopo. ‘Ma lo strumento informale fondamentale per stratificare un sistema teoricamente aperto e in via di espansione era la selezione spontanea degli interlocutori sociali accettabili, conseguita per mezzo dell’ antica pratica aristocratica dello sport trasformata in un sistema di competizioni formali con gontendenti selezionat in base alla loro presentabilit’ sociale. E signi- ficativo che ilcriterio migliore per individuare la «comunita delle pubic schools» consist nell'aecertare quali scuole erano disposte a incontrarsi sul campo di gioco con quali altre scuole®, nonché il fatto che negli Stati Uniti le universita di élite (la loy League} venissero definite - quantome- 10 nella zona dominante, il Nordest - dalla selezione dei college che deci- devano di scontrarsi a football, uno sport che in quel paese ha origini es- setzialmente universitarie, Né un caso che la gara sportiva formalizzata tra Oxford e Cambridge si sviluppasse soprattutto dopo il 1870, e in par- ticolare tra i 1890 il 1914 (cfr. tab. 3). In Germania il eritrio sociale ve. niva {6rmulato esplicitamente: % R. Lewin, Ulta Goes to Wer, Loon 1980, pp. 5556 Gresele, De Sooo der Keser Kr 4953 Baird eleca quarantunconraternite nel 1914 che no vengoo nina nel 1830. Ventoto di «quest scrano formate dopo i900, de prin del 890; venttoeeao rere al sce mail emer, dems ca lr rofesonist speialnat Honey, Tom Brown's Unive cit pp 259s Cabeol ela scora di Royal Isarance Company, Reed of Son, 924" Tabella Gare sportive regolai ti Oxford e Cambidge per data disttuzione™ Stor Ge Prima del 1860 Cricket, canottaggo, pallacorda, tennis 1860-1870 Atlee, tro, bigliardo, steeple chasing 1870-1880 Golf, calcio, rugby, polo 1886-1850 Cousacampestre, tennis 890-1900 lato, hockey su prato,pattngggio, moto pallanuoto 1900-1915 Ginnastca, hockey su ghiacio, lacrosse, motoccismo, tro alla, fang, schema sstomebisme cco une ae cit « lin soccesivamente bait) eee og Tradizionie genes dell'demtita cli massa in Europa 287 Le caratetistica ce distingueipiovani universtari in quanto gruppo sociale (Stand) particolate dal rest dela soiet& il concetto di Sotisfationsabighet (a misura della propria acetabilita come sidan in un duelo), cot la ivendicazo ne di uno spcifico standard di onore (Standesebre) scialmente defnito” Altrove la segregazione di fatto sicelava dietro un sistema nominalmente aperto. ‘Tl che ci riporta ad tna tra le nuove pratiche sociali pitt importanti del nostro petiodo: lo sport. La storia sociale dello sport alto e medio-borghese ancora non & stata scritta®, ma possiamo avanzare tre ipotesi. Innanzitat- to che gli ultimi tre decenni dell’ Ottocento segnano una trasformazione decisiva quanto alla diffusione degli sport pit antichi, all’invenzione di al- tri nuovi, e allistituzionalizzazione di quasi tutti gli sport su scala nazio- nale, o persino internazionale. Poi, che tale istituzionalizzazione forn{ un palenscenico pubblico allo sport (che con una certa dose di malizia potrem- mo paragonare alla moda politica degli edifici pubblici e dei monumenti), ¢ insieme un meccanismo che consentiva di estendere ad altri le attivitasi- no ad allora riservate all'aristocrazia e alla borghesia ricca, assimilando al loro stile di vita settori sempre pit ampi dei «ceti medi». Che sul continen- te l'attivita sportiva rimanesse prerogativa di un’ élite piuetosto ristretta fino al r914 ¢ un altro affare. E infine, che lo sport fosse un meccanismo di aggregazione per le persone dallo status sociale equivalente cui mancava ogni altro legame sociale 0 economico organico, destinato tra altro ~ se non soprattutto ~a fonire un tuolo alle donne borghesi Lo sport che sarebbe divenuto pit tipico della borghesia mette in buo- na evidentza questi tre elementi. Il tennis fu inventato nel 1873 in Gran Bretagna, e qui ebbe il suo primo classico torneo nazionale, Wimbledon, nel 1877, quattro anni prima dell'istituzione del campionato nazional americana, ¢ quattordici anni prima di quello francese. Nel 1900 aveva gi acquisito una dimensione internazionale organizzata (la Coppa Davis). Co- ‘me il golf, un altro sport che avrebbe esercitato un insolito fascino sulla borghesia, non si basava sul gioco di squadea, e i circoli ~ che a volte di- sponevano di proprieta immobiliari piuttosto costose, altrettanto dispen- diose da mantenere — non erano riuniti in «leghe» e funzionavano come centri sociali, potenziali o effettivi: nel caso del golf essenzialmente per gli uuomini (c, col tempo, soprattutto per gli uomini d’affari), in quello del ten- nis per i giovani borghesi di entrambii sessi. E inoltre significativo che le gare competitive femminili seguissero a ruota Iistituzione di quelle ma- 2 Ginwer Betz, Soir Wandl der studentschen Kerponatoner, Mists 1971 2 2 Aleut in ropsto sono in Carl Diem, Welgrchche der Spots wad de etberihun, Sat pet 960; KC. Wie, Deore Sperpshicte es urge vox 2730 1854, Schrader bel Sagar 972 288 Eric. Hobsbawm schili: i singoli femminili comparvero a Wimbledon sette anni dopo quelli maschili, ¢ nei campionati nazionali in America ¢ in Francia sei anni dopo Ja rispettiva istituzione”. Quasi per la prima volta, dunque, lo sport offri- va ale donne rispettabili dell’alta e media borghesia un ruolo pubblica mente riconosciuto in quanto eseeri umani asé stant, slegato dalla funzio- nei moglie, filia, madre, o comunque di appendice del maschio,¢ estra- neo alla famiglia. Lo studio del suo apportoall’emancipazione della donna richiede approfondimenti maggiori di quanto sia stato fatto sinora, e cost il suo contributo di stimolo ai viaggie alle vacanze della borghesia®, ‘Non occorrer3 certo documentare il dato inoppugnabile che Vistituzio- nalizzazione dello sport avvenne negli ultimi decemni del secolo, Persino in Gran Bretagna non poteva dirsi davvero consolidata prima degli anni °70 - la coppa della Lega di calcio risale al 1871, il campionato di cricket delle contce al 1873 ~ ¢ diversi nuovi sport furono inventati dopo di allo- ra (tennis, volano, hockey, pallanuoto, ed altri ancora, 0 furono di fatto estesi su scala nazionate (i gol, osistematizzati (il pugilato). Altzove in Europa fo sport nella sua forma modema fu una consapevoleimportazione di valoti sociali e modi di vita dalla Gran Bretagna, ad opera sopratturto, di persone influenzate dal sistema educativo della classe superiore inglese ~ come il barone De Coubertin, ammiratore del dottor Arnold”, L’aspet- to pit significativo & dato dalla rapidita di questi trasferimenti, anche se Pistituzionalizzazione vera e propria venne pit tardi. Nello sport orghese si fondevano dungue i due element dellinvenzio- ne dell tradizione: il politico il sociale. Da un lato era lo sforzo consape- vole, ma in genere non ufficiale, di formare un’ élite dominante sul modello inglese che integrasse, si contrapponesse o tentasse di sostituirsi ai vecchi modell arstocratico-militari del continente, ssociandosi dunque, secondo le situazioni local, agli elementi conservator o a quelli liberal all’interno del?alta e media borghesia locale®. Dall altro era il pid spontaneo tenta- tivo di tracciare una linea di demarcazione rspetto alle masse, soprattutto con I’insistenza sistematica sul dilettantismo come criterio di base dello sport alto ¢ medio-borghese (il tennis soprattutto, oil rugby a quindici per dilettant rispetto al calcio e al rugby a trdici per professionisti, ole Olim- 2 nlite Spor, S, Brash an New York 196, La Tents 2 Tr prin comment sl drs del tennis come eprint del tvs de dll bo Bein de ETL S Eset, Sc ranfomson nce Veco i, Londo 1857, 19536, 4 Insc H.C. Ener, Ein Spogrg Oxf! 1936 081656, ee de Caer, ak on Arlo, Pas 88 Diem, Welch de Spor ce, gp 1130 we. Marcel Spivak, Le eloppement de édcation piu ea ort fest de rfs2 21914 in eRe ‘wed Histoire Modeme t Centemporines, xav4977), op. 2448; D. Leen, Hitters en France, x ibid, x4 (1978), pp. 10-28 Tradizioni egenesi dell'identita di massa in Europa 289 piadi). Rappresentava comungue anche il tentativo di claborare cosf un ‘nuovo modelo specificamente borghese dell attivita di svago e uno stile di vita ~ bisessuale e suburbano, o ex urbano" ~ come criterio flessibile € espandibile di appartenenza al gruppo. Sia nello sport di massa che in quello borghese I'invenzione delle tra- dizioni politiche e di quelle socali si fondeva anche in un altro senso, for- nendo un catalizzatore di identificazione nazionale edi fittizia comunita. Non era in una novita, poiché da tempo gli eserciifisici di massa erano collegati ai movimenti liberal-nazional (i Tumer tedeschi, i Sokols cechi) o di identificazione nazionale (i tiassegno in Svizzera), Fu anzi la tesi- stenza del movimento ginnico tedesco — in funzione nazionalistica in ge- nerale, antibritannica in particolare —a rallentare il progresso dello sport di massa in Germania®. La diffusione dello sport offri nuove forme di espressione al nazionalismo con fa celta o I'invenzione di sport specifica mente nazionali — il rugby gallese, il calcio inglese, ¢ il calcio gaelico in Ir- Janda (1884), che perdrichiamd un pubblico autenticamente di massa solo vvent'anni dopo”, Sebbene comunque il nesso specifico tra 'esercizio fis coil nazionalismo all'interno dei movimenti nazionalisti conservasse la sua importanza ~ in Bengala, ad esempio" — ormai contava sicuramente meno di due altri fenomeni 1 primo era la conereta esplicitazione dei legamni che tenevano insieme tutti gli abitanti dello stato nazionale,indipendentemente dalle differenze localio regionali, come nella cultura pan-britannica de calcio, o in modo ancor pit letterale, in jstituzioni sportive quali il Tour de France (1903) 0 il Giro d'Italia (1909). Questi fenomeni sono tanto pit significativi in quanto nacquero spontaneamente, o sulla spinta di meccanismi commet- ciali. II secondo era dato dalle competizioni sportive internazionali, che ben presto soppiantarono quelle nazionali, ed ebbero espressione defini- tiva con la ripresa delle Olimpiadi nel 1896. Se pure oggi siamo fin troppo consapevoli dele identificazioni nazionali proiettate su questo genere di competizioni, # importante ricordare che prima del x94 esse avevano ap- pena cominciato ad acquistare il loro carattere moderno. Ini un primo mo- ‘mento le competizioni «internazionali» servivano soprattutto a sottai- neare luni delle nazioni e degli imperi, un po’ come quelle interregional Le partite internazionali britanniche - le prime, anche in questo caso ~ > Che vino din dal model del spore pate lpr dls ech ators di sili hep sche sien epee ce ish Poi and Tamercle pp. 07 >We. Man, Spr Poles Tbe Gare MBlte Anociation rer in R. Cashin © 1M. NeKesnan ca, So nso St Loca 96, > John Roll, Tel linus of Eten: yt Ection on Nana Cnty Beh inaPast and Present (0980) pp. 1308. 290 BricJ. Hobsbawm schieravano le squadre delle nazioni delle isole britanniche (nel calcio, quelle dela Gran Bretagna durante gli anni "70, includendo poi anche I'Ir- Janda nel decennio successivo), 0 quelle delle diverse parti dell'impero (i Test Matches cominciarono nel 1877). I primo incontro di calcio inter- nazionale al di fuori dele isole britanniche fu tra Austria e Ungheria (1902). Lo sport internazionale, con qualche eccezione, rimase dominio dei ilettant, ciot dei borghesi: persino il calcio, la cui assaciazione inter- nazionale (Fifa fu costituita nel 1904 da paesi in cui la partecipazione di massa era scarsa (Francia, Belgio, Danimarca, Olanda, Spagna, Svezia, Svizzera). Le Olimpiadi continuavano ad esserne la principale arena inter- nazionale. In questa misura, parrebbe che all'epoca lidentificazione na- zionale attraverso il confronto sportivo con gli stranier fosse soprattutto tun fenomeno borghese. La cosa potrebbe essere di per sé significativa. Come abbiamo visto, in- fatti, i ceti medi intesi nel senso pitt ampio del termine trovavano partico- larmente ardua un’identficazione di gruppo soggettiva, poich€ di fatto non costituivano una minoranza abbestanza esigua da poter godere di quel genere di appartenenza virtuale ad un citcolo su scala nazionale che univa, ad esempio, tutti coloro che erano passati per Oxford e Cambridge, né erano abbastanza uniti da una sorte comune e da una potenziale solidariet’a come gli operai®, Non avevano difficolta a isolarsidagl inferior in senso negativo, con espedienti quali la rigorosa insistenza sul dilettantismo nello sport, lo stile di vita ei valori della ctispettabilitt», per non parlare poi della segregazione residenziale. Sul piano della positivita, possiamo tite- nete, ea invece pit facile creare un comune senso di appartenenza utiliz- zando dei simboli estrior, trai quali il nazionalismo (i patriottismo, im- perialismo) fu forse i pt significativo, Fu in quanto classe quintessenzial- ‘mente patrittica ~ pare di poter affermare - che la nuova borghesia, o aspirante tal, trovd facile modo di riconoscersi collettivamente. Ma sono speculazioni, questo capitolo non ci consente di proseguirle oltre. Qui possiamo soltanto osservare che, almeno a prima vista, la cosa appare comprovata dalla presa del patriottismo sui ceti dei «collet bian- chi» britannici durante la Guerra del Sudafrica”, dal ruolo delle organiz- Sucbbe interesante, nei pes ie linguagio consents tedistinone,indagae re adic lus soci recgroo della econ persona single, smbol i fraternitsoriae ale ed intiich ‘personal. Nel clas superior so del tra compagn student anche ex student, ome nel cas deg lei dl Pliecnco fans) ra ficial e cos wa, 8 asi difso. Gi oper, anche quando pon ico- ‘sezrano, lo uava atl: Leo Us, Gippenbeunscin wd informe Groped bei dex sche dio bre der die, Bata 1, pp 1067, Tint per pone ‘ano isttatinae te leo mem (Caosgnree fate»), ° Richard Pie, Ax perl War and te Bich Working Clas: Working Cs Atiudes and Reston, tothe Boer War, 89r90z, Landon 1972, 99-72-73 ‘Tradizioni e genesi dell'identita di massa in Europa 29 zazioni di massa del nazionalismo di destra - la cui composizione era in larghissima misura borghese, ma non elitaria - in Germania a partire da- ali anni ’8o, dal successo del nazionalismo di Schénerer tra gli studenti uuniversitari (di lingua tedesca) — uno strato borghese profondamente contrassegnato dal nazionalismo in numerosi paesi europei”. Il nazionali smo che andava guadagnando terreno si identificava quasi totalmente con la destra politica. Negli anni ‘go i ginnasti tedeschi, in otigine di ispirazio- ne liberale, rinunciarono in massa ai vecchi colori nazionali adottando la nuova bandiera nera-bianca-oro: nel 1898 solo cento di 6501 Turnvereine conservavano ancora il neto-rosso-oro*. Risalta evidente che il nazionalismo divenne un'alternativa, come fat- tore di coesione sociale, alla chiesa nazionale, alla famiglia reae alle altre tradizioni o immagini collestive di gruppo, una nuova teligione laica, e che la classe piti bisognosa di questo modello di coesione era la nuova borghe- sia in espansione, o meglio quella grande massa intermedia che mancava in ‘modo tanto marcato di ogni altro fattore coesivo. Ea questo punto, ancora tuna volta, l'invenzione delle tradizioni politiche coincide con quella delle tradizioni soci 4. Collocare la massima intensita dell’«invenzione della tradizione» nei paesi occidentali nel periodo compreso tra il 1870 e il x914 érelativ mente facile. Abbiamo fornito, in questo capitolo, abbastanza esempi di questo tipo di innovazioni dalle cravatte delle scuole ai givbiei real, dalla festa della Bastglia alle Figlie della Rivoluzione americana, al Primo Mag- si, all Intersazionale, alle Olimpaci, alla finale di coppa, al Tour de France in quanto riti popolari, all’stituzione del culto della bandiera negli Stati Uniti. Anche degli sviluppi politicie delle trasformazioni sociali che po- trebbero giustificare tanta intensita si parlato, sia pure trattando i secon dilin modo pit sintetico e speculativo che non i primi. Purtroppo, inftti, & pid facile documentare i motivi e le intenzioni di chi&in grado di istitui- re formalmente queste innovazion, e persino le loro conseguenze, che non le nuove pratiche sorte spontaneamente dal basso. I futuri stort ingles ansiosi di rspondere a questi stessi interrogativi con riferimento al tardo Novecento, troveranno assa pid facile analizzare ~ per fare un esempio Wa stereo che, par aplicandolo di ft i Kore sudenterchi dite cdeichi si pponevano a principio del animism, diversamente de quanto ficevan ke assction’2on ela (Ghesvell, Die Sodolge der Keener Ro cit, p53. Anche nel movimento ggnieo tedexol'eteitsmo fo impesto ‘al bao, contra una cera reistenzs nl vecchio gruppo digene wezona bea del movimento (oho, Pots nd Temen cp. 5). 3 Joho, Poi und Tern ci 9.37. 292 Bric], Hobsbawm le conseguenze cerimoniali dell assassinio di Lord Mountbatten che non quelle di pratiche affatto nuove come lacquisto (spesso per grosse somme di denaro) di targhe personalizzate per la propria automobile. Comunque sia, questo libro si propone proprio di incoraggiare lo studio di un tema re- lativamente nuovo, e ogai pretesa di trattarlo in modo pi che approssima- tivo sarebbe del tutto fuori luogo. Rimangono perd da commentare brevemente, a mo’ di conclusione, tre aspetti dell’invenzione della tradizione in questo periodo. Il primo la distinzione tra le nuove pratiche che hanno dato prova di longevita, e tute le altre. In retrospettiva, partebbe che il periodo a caval- lo dela Prima guera mondiale sao spariceque rade diver lingua del discorso simbolico. Come nelle uniformi militar, il modello melodram matico cedette il posto a quello prosaico. Le uniformi inventate per i mo- vimenti di massa del periodo tra le due guerre, che non potevano certo usare il pretesto della mimetizzazione operativa, evitavano i coloti vivaci, preferendo sfumature pitispente come il neo il bruno dei fascisti e dei nazionalsocialist', Senza alcun dubbio anche nel periodo compreso trai 1870 e il 1914 si inventarono travestimenti per le occasioni rituali, anche se'sifatica a tichiamarne alla mente degli esempi ~ se non forse quell gatiallestensione di vecchistili a nuove istituzioni che appartenevano alla medesima categoria, e speravano di godere del medesimo prestigio, delle pitiantiche: il toccoe la toga dei nuovi college e dei nuovi corsi di laurea, ad esempio, E senza dubbio furono conservatii costuri pi antichi. Si i ‘mane comunque con la netta impressione che quel petiodo vivesse di ren- dita accumulata, Per altri versi, invece, seppe elaborate con particolare en- tusiasmo i termini di un vecchio linguaggio. Abbiamo gia accennato alla mania per la statuaria e gli edifici pubblici simbolici o decorati con alego- tie, il cui apogeo fu senza dubbio proprio il periodo in questione. Ma que- sto linguaggio del discorso simbolico era destinato a un declino dramma- tico e improvviso negli anni tra le due guerre. La sua straordinaria voga si sarcbberivelataeffimera quasi quanto la contemporanea esplosione di un altro tipo di simbolismo, Var nouveau. Né il massccio adattamento a fini pubblici dlPallegoria e del simbolismo tradizionali, né improvvisazione del linguaggio nuovo e impreciso di un simbolismo vegetale o femmninile, ‘ma comunque curvilineo, destinato a scopi soprattutto privati o semi- privati, seppero dare una tisposta piti che temporanea alle esigenze sociali " Leplt vivc tx quete uniform frono forse le cami amc con cravat ots de vient ‘vant soci, Che fo sap, non sda ca di cami roi, acini o gil, nd omtunicer- ‘oni yetamente malioan, ‘Tradizioni e genesi dell’idencita di massa in Europa 295 che li avevano stimolati. Sui motivi possiamo soltanto speculate, e non questa la sede adatta per fal. altro canto, perd, si pud sostenere che un altro idioma del discorso simbolico pubblico, quello teatrale, diede prova di maggiore longewita. Le cerimonie pubbliche, le parate ele assemblee di massa ritualizaate erano tuttaltro che una novitd, ma la loo diffusione sul piano dellufficialita e su quello della non-uffcilita laica (dimostrazioni di massa, patite di cal-

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