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visione onirica

di Nino Andreotti
***

Maffaccio e vedo il mare


in cui mi perdo.
Ed esso mi sorride ed io gli parlo.
Poi lento mi trascina sulle onde
dun mare non pi calmo ma ruggente,
e il fluttuar di queste
mi spinge in alto e vedo, dalla cresta,
corpi gi morti , a pancia in su, fra londe,
disperati aggrappati a dei rottami
che invocano, gridando, la salvezza,
e a noi stendon la mano per salvarsi,
ma spesso, a lor, la nostra non porgiamo.
Chi son costoro? Numeri o persone?
Son foglie morte galleggianti in acqua.
Ora crucciato il mare,
n pi parla con me, n mi sorride

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