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ispir Dante
di Luigi Pandolfi
Presiede il Centro Internazionale di Studi Gioachimiti il prof Giuseppe Riccardo Succurro. In questintervista
spiega linfluenza dellabate sullOccidente.
Chi era? Qual la sua modernit? In cosa consiste il lascito di una delle personalit pi interessanti della storia
delle idee?
Un aspetto fondamentale del pensiero di Gioacchino da Fiore costituito dal suo genio immaginifico per
la creazione di simboli. Gioacchino un pensatore pittorico, il poeta delle immagini. Lei presidente del
Centro di Studi Gioachimiti di San Giovanni in Fiore. Pu parlarci brevemente della missione di questa
istituzione?
Il Centro Studi sorto per promuovere la conoscenza dellabate calabrese Gioacchino da Fiore. In trentanni di
attivit spiega il proessor Giuseppe Riccardo Succurro il Centro ha celebrato sette congressi internazionali di
studi gioachimiti, ha organizzato oltre 500 seminari in Italia e allestero e ha pubblicato 60 volumi. Il Centro
Studi ha proceduto alla ricognizione della tradizione manoscritta delle opere di Gioacchino da Fiore sparsa nelle
pi importanti biblioteche europee e ne ha microfilmato i codici, ha avviato ledizione critica degli Opera
Omnia dellabate calabrese e la stampa della loro traduzione in italiano. Il Centro svolge una intensa attivit
scientifica ed editoriale, convegnistica e seminariale, spesso in collaborazione con prestigiose universit e
istituzioni culturali italiane straniere; promuove attivit di formazione e di aggiornamento rivolte anche a docenti
ed alunni delle scuole di ogni ordine e grado. dotato di un patrimonio librario di grande rarit e svolge un
ruolo di riscoperta e di valorizzazione, ai fini anche turistici, dei beni monumentali e dei luoghi calabresi legati
alla presenza ed allattivit di Gioacchino da Fiore. Il Ministero per i Beni Culturali lo ha annoverato tra gli
Istituti di rilevante interesse nazionale, unico Istituto culturale della Calabria ad aver ottenuto questo
riconoscimento.
Chi era Gioacchino da Fiore ?
Gioacchino da Fiore fondatore dellOrdine Florense- un teologo della storia, un esegeta biblico ed un
riformatore monastico. Nella storia del pensiero cristiano, Gioacchino
emerge allinterno del gruppo di teologi della storia, i quali hanno cercato
di fornire una ricostruzione complessiva dellintero processo storico
fondandosi sul messaggio biblico. La teologia della storia, fondata da
Gioacchino sullapocalittica, si caratterizza per tre aspetti.
Vuole spiegarli ai lettori di Calabria on web?
Il primo aspetto ricostruito da Bernard McGinn in Labate di Fiore nella
storia del pensiero occidentale - rappresentato dal carattere trinitario
della storia. La intuizione fondamentale, da cui Gioacchino prese le
mosse, consisteva nellidea che il corso della storia si forma a immagine
del suo creatore e, dal momento che il creatore un dio in tre persone, il
significato della storia integralmente trinitario Il primo stato attribuito
al Padre, il secondo al Figlio, il terzo allo Spirito Santo Il primo status
fu quello di legame servile; il secondo di legame filiale; il terzo di libert
Il primo fu quello della punizione, il secondo dellazione, il terzo della
contemplazione. Il primo dei tre stati spiega Gioacchino nella
RiccardoSuccurro:IntervistasuGioacchinodaFiorepag.1
Expositio in Apocalypsim- si svolse al tempo della legge, quando il popolo del Signore viveva in condizione di
schiavit sotto gli elementi di questo mondo, non essendo in grado di conoscere la libert dello Spirito. Il
secondo stato quello incominciato sotto lEvangelo e perdura tuttora, in libert certamente rispetto al passato,
ma non in libert rispetto al futuro. Il terzo stato avr inizio verso la fine del mondo, ormai non sotto il velo
della lettera, bens in piena libert dello Spirito
Per Gioacchino la struttura della storia era comunque nello stesso tempo ternaria e binaria. Nella Concordia egli
scrive: Il primo schema indicato dallAlpha, che una figura triangolare. Il secondo indicato dallOmega,
nella cui figura unasta procede alla loro connessione. Entrambi gli schemi sono notevolmente rilevanti per la
fede cattolica. La figura dellAlpha designa lo schema dei tre status, del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo;
lOmega dimostra che ci sono soltanto due Testamenti, il Vecchio e il Nuovo.
Ha spiegato il primo, il secondo aspetto?
Il secondo un aspetto chiave per la comprensione del
pensiero dellabate di Fiore; costituito da una nuova
forma di esegesi, un modo originale di interpretare la
Bibbia. La teoria dellinterpretazione biblica elaborata da
Gioacchino metteva insieme la concordia cio il
parallelismo- tra personaggi, avvenimenti ed epoche del
Vecchio e del Nuovo Testamento, e dallaltro una lettura
che sottolineava il continuo progredire nella comprensione
della divina verit attraverso il corso del tempo. Let del
Padre, cio il tempo del Vecchio Testamento, aveva
preparato la strada allet del Figlio, alla rivelazione del
Nuovo Testamento e al tempo dellattuale Chiesa.
Questi due aspetti connessi fra loro nel programma di Gioacchino da Fiore, la sua teologia trinitaria della storia e
la sua nuova forma di interpretazione spirituale, non erano soltanto fortemente originali, erano anche difficili da
esporre. Labate di Fiore, oltre a presentarli nei suoi lunghi commentari biblici, crea immagini e fa ricorso al
potere dei simboli per spingere limmaginazione della mente in direzioni non accessibili a mere descrizioni
concettuali.
RiccardoSuccurro:IntervistasuGioacchinodaFiorepag.4
Cile come in Italia, in Spagna come in Francia ma anche, in tempi pi vicini a noi, tanto in opere letterarie
quanto in contributi di carattere filosofico e politico: dal romanzo di Georges Sand al racconto di William Buttler
Yeats, allUlisse di James Yoice, dallintelligente intrigo della riproposta letteraria effettuata da Umberto Eco ne
Il nome della Rosa al volume di Eric Voeglin che ritiene che Gioacchino fu allorigine del complesso di
simboli che domin lauto-interpretazione dei movimenti politici moderni. Alcuni autori, in recenti studi,
hanno svelato come il fascino del pensiero di Gioacchino da Fiore sia giunto fino a Michelangelo e sia stato
determinante nella strutturazione del programma degli affreschi della volta della Cappella Sistina. Michelangelo
conobbe le idee del fondatore dellordine florense attraverso la predicazione di Savonarola a Firenze e tramite gli
studi di alcuni teologi vissuti a Roma nel primo Cinquecento, Egidio da Viterbo e Pietro Galatino. Le opere
dellabate calabrese furono stampate a Venezia, in quel periodo, in edizioni curate dallagostiniano Silvestro
Meucci su esortazione proprio di Egidio da Viterbo ed ebbero una straordinaria diffusione.
Malcolm Bull
spiega, in The Iconography of the Sistine Chapel Ceiling , linflusso che la Concordia Novi ac Veteris
Testamenti esercit su Michelangelo Buonarroti. Lo studioso inglese, teorico dellarte e della filosofia della
storia, coglie la familiarit tra gli affreschi di Michelangelo ed il patrimonio di idee di Gioacchino da Fiore.
Nessuno come Michelangelo, in tutta larte cristiana figurativa, ha mai rappresentato in modo cos ampio e
particolareggiato, stirpe per stirpe, gli antenati di Ges. In nessun testo della letteratura cristiana la successione
genealogica degli antenati di Ges gioca un ruolo cos importante come nella Concordia di Gioacchino da Fiore.
merito di Malcolm Bull scrive Pfeiffer- aver fatto notare questo nesso. Paola Guerrini, in Il ricordo del
futuro- Gioacchino da Fiore e il Gioachimismo attraverso la storia, dimostra che gli affreschi di Michelangelo
sono in relazione con le tavole III e IV, VII e VIII, XVIIIa e XVIIIb del Codice Reggiano del Liber Figurarum.
Gioacchino, in queste tavole, rappresenta le immagini sinottiche della Concordia Veteris Testamenti et Novi con
il succedersi delle generazioni dellumanit, le Concordanze di personaggi del primo e del secondo stato, la
sinossi della Concordia di personaggi biblici e di persecuzioni storiche e I Tempi della storia. La giovane
studiosa italiana elenca doviziosamente i parallelismi e le numerose relazioni fra le figure gioachimite e quelle
della volta della Sistina. Heinrich W. Pfeiffer, in La Sistina svelata. Iconografia di un capolavoro, raffronta i
dipinti di Michelangelo con i testi letterari di Gioacchino che ne hanno costituito la fonte originaria di
ispirazione. Le storie di Ester, di Giuditta, di Betsabea dipinte da Michelangelo sulla volta della Cappella Sistina
sono precise illustrazioni di passi della Concordia e seguono fin nei minimi dettagli le corrispettive pagine del
libro dellabate calabrese. Gioacchino suddivide la storia in epoche e ripartisce gli antenati di Ges in base alla
loro relazione con queste epoche. Cos gli antenati di Ges sono stati dipinti negli spicchi delle arcate della volta
e nelle arcate della volta ad essi relative. In alcuni Congressi internazionali di studi gioachimiti, il Centro studi
ha scandagliato leredit di Gioacchino da Fiore nei secoli, ne ha ricostruito la posterit spirituale ed analizzato
linfluenza sulla storia del pensiero occidentale. Le relazioni degli studiosi sono state pubblicate nei seguenti
volumi: Gioacchino da Fiore nella cultura contemporanea. Atti del 6Congresso internazionale di studi
gioachimiti, San Giovanni in Fiore, 23-25 settembre 2004. A cura di Gian Luca Potest, Viella, Roma 2005;
Storia e figure dellApocalisse fra 500 e 600. Atti del 4 Congresso internazionale di studi gioachimiti, San
Giovanni in Fiore, 14-17 settembre 1994. A cura di Roberto Rusconi. Viella, Roma 1996 Il profetismo
gioachimita tra 400 e 500. Atti del 3 Congresso Internazionale di Studi Gioachimiti, San Giovanni in
Fiore,17-21 settembre 1989. A cura di Gian Luca Potest. Marietti, Genova 1991.
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