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[Il legno per uso strutturale ai sensi del D.M. 14/01/08 ] 9 febbraio 2011
Circa l 80% del Fabbisogno di legno in Italia importato dall estero. Per quanto riguarda il legno strutturale, sia come
materia prima che come prodotto finito le provenienze principali sono:
Austria (conifere)
Svizzera (conifere)
Germania (conifere)
Francia (Latifoglie)
Specie legnose pi utilizzate (sigle della UNI EN 13556)
CONIFERE
Abete rosso (Picea abies L., PCAB)
Larice (Larix decidua M., LADC)
Abete bianco (Abies Alba M., ABAL)
Abete di Douglas o Douglasia (Pseudotsuga menziesii F., PSMN)
Pino (ad esempio Pinus Sylvetris L., PSNY)
LATIFOGLIE
Quercia (ad es. Rovere: Quercus petraea (M) L, QCXE)
Castagno (Castanea Sativa, CTST)
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Il 1 Luglio 2009 sono entrate in vigore le nuove Norme Tecniche per le Costruzioni (DM 14.01.08)
Cosa comporta lentrata in vigore delle Norme Tecniche delle Costruzioni?
Obbligo di certificazione dei prodotti da costruzione (marcatura CE; qualificazione ministeriale; denuncia di attivit)
Progettazione delle strutture in base agli eurocodici di riferimento (tranne per alcuni aspetti) i materiali ad uso strutturale
devono essere(par 11.1):
A. Identificati a cura del produttore e centro di lavorazione (vedi G.U. n 47 del 26/02/2009 - Supplemento Ordinario n 27 Circolare Min. infrastrutture 2.2.2009 n.617 - Istruzioni per l'applicazione delle Nuove norme tecniche per le costruzioni
DM 14.12008)
C11.7 MATERIALI E PRODOTTI A BASE DI LEGNO
C.11.7.1 GENERALIT
Per quanto riguarda la qualificazione dei differenti materiali o prodotti a base di legno, si possono applicare i casi A), B) o C)
previsti al 11.1 delle NTC; in particolare:
- se il prodotto coperto da una norma europea armonizzata per cui terminato il periodo di coesistenza, allora
obbligatoria lapplicazione della procedura di cui al caso A) del 11.1 (marcatura CE sulla base di norma armonizzata); in tal
caso non si applica la procedura di qualificazione nazionale riportata nel 11.7.10 delle medesime NTC;
- se il prodotto coperto da una norma europea armonizzata, pubblicata su gazzetta Ufficiale dellUnione Europea per la
quale non sia ancora terminato il periodo di coesistenza, il produttore pu optare alternativamente per la procedura la
procedura di qualificazione nazionale riportata nel 11.7.10 delle NTC, (caso B del 11.1), oppure per la marcatura CE
(caso A);
- se il prodotto dotato di uno specifico Benestare Tecnico Europeo (ETA), rilasciato sulla base di una Linea Guida di Benestare
Tecnico Europeo (ETAG) oppure di un CUAP, si pu procedere alla marcatura CE secondo il caso C) oppure, alternativamente si
pu attuare la procedura di qualificazione nazionale riportata nel 11.7.10 delle NTC, (caso B del 11.1);
- Negli altri casi si applica la procedura di qualificazione nazionale di cui al 11.7.10 delle NTC,
(caso B del 11.1).
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Ai sensi delle vigenti Norme Tecniche sulle Costruzioni, i centri di lavorazione, ove si esegue la lavorazione (trasformazione) di
elementi base in legno massiccio strutturale o in legno lamellare, per la produzione di elementi strutturali direttamente
impiegabili, devono depositare presso il Servizio Tecnico Centrale una adeguata documentazione relativamente a ciascuno
stabilimento di produzione ed ai prodotti stessi.
La documentazione a corredo dell'istanza di deposito deve, generalmente, contenere:
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denuncia dellattivit, inequivocabilmente effettuata a nome del legale rappresentante della Ditta e sottoscritta dallo
stesso;
relazione sulla organizzazione interna dello stabilimento con uno schema funzionale dello stesso, firmata dal legale
rappresentante della Ditta e dal Responsabile della produzione, comprendente:
a) una pianta dello stabilimento con le aree relative alle singole lavorazioni ed i relativi macchinari;
b) lelenco dei macchinari e della attrezzature presenti;
c) l'organigramma della Ditta, con specifico riferimento ai responsabili dei vari settori di produzione, distinguendo: il
Responsabile della produzione, il Responsabile della qualit, etc.;
elenco dettagliato di tutti gli elementi in produzione, con indicazione (ove possibile) dei principali dati dimensionali
caratteristici di ciascun elemento;
relazione illustrativa dei metodi e dei procedimenti costituenti il sistema di assicurazione della qualit e di
rintracciabilit nella catena di distribuzione, nonch il controllo permanente della produzione attraverso adeguate
procedure; tale relazione dovr comprendere:
1. descrizione dei metodi costruttivi e dei procedimenti seguiti per la realizzazione dei manufatti;
2. relazione sulla movimentazione, sul sollevamento e montaggio, nonch sul sistema di stoccaggio in stabilimento e sul
trasporto;
specifica documentazione tecnica riguardante i controlli effettuati sui prodotti finiti (ad es. verifica delle tolleranze di
produzione e dei limiti dimensionali, schede di difettosit, etc);
dichiarazione, a firma del Legale Rappresentante e del Direttore tecnico di produzione, nella quale si attesti limpiego
esclusivo di prodotti base di legno, classificati ai sensi della vigente legislazione in materia e qualificati secondo le vigenti
Norme Tecniche sulle Costruzioni;
nomina del Direttore Tecnico di produzione, controfirmata dallo stesso per accettazione;
documentazione attestante la qualificazione del Direttore tecnico di produzione (curriculum, partecipazione a specifico
Corso di formazione etc.);
il marchio che individui, almeno, il Produttore e lo specifico Stabilimento; detto marchio deve essere apposto su ogni
elemento prodotto, in maniera indelebile e non rimovibile;
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indicazione delle modalit di applicazione del marchio sui prodotti, garantendone linalterabilit o la manomissione;
dichiarazione del legale rappresentante con la quale si solleva il Servizio Tecnico centrale da ogni responsabilit per
eventuali diritti di terzi sui prodotti in questione.
Il Servizio Tecnico Centrale, accertata la validit della documentazione, anche nei riguardi della conformit alle normative
vigenti e mediante eventuale sopralluogo presso lo stabilimento, rilascer apposito Attestato di denuncia dellattivit.
I Produttori sono tenuti ad inviare annualmente al Servizio Tecnico Centrale, a pena della decadenza dellAttestazione,
documentazione relativa alla permanenza delle condizioni tecniche iniziali e ai risultati dei controlli interni eseguiti nel corso
dellanno.
Si fa presente che lattestato ha il solo obiettivo di identificare il prodotto come riconducibile al tipo, alle caratteristiche
tecniche ed ai limiti di impiego cui il produttore dichiara appartenere il prodotto stesso.
In tal senso lattestato di denuncia attivit non costituisce certificazione di prodotto e non finalizzato a certificare lidoneit
tecnica del prodotto alle diverse utilizzazioni cui pu essere destinato; pertanto, esso non pu trasferire la responsabilit del
produttore e del progettista al Servizio Tecnico Centrale, restando nella responsabilit delle figure suddette ogni specifica
applicazione del prodotto.
Quali sono le attivit di un centro di lavorazione:
Taglio carpenteria
Con una macchina di base, dotata di sega, fresa universale e punta di trapano, possono essere prodotti la maggio parte dei
pezzi necessari in carpenteria.
Di seguito sono esposte le lavorazioni che vengono effettuate a controllo numerico in base ai dati forniti dai software di
progettazione:
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scale e giochi
maschere di foratura
orizzontale o verticale
fessura coperta
pilastri di balcone
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carenatura
fresa revolver
mortase oblique
foratura frontale
Intelaiature in legno
Tutte le lavorazioni sulle intelaiature in legno possono essere eseguite in modo razionale. Con speciali gruppi, il tempo di
esecuzione per ogni pezzo pu essere incrementato enormemente.
perni a scelta
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fresatura doppia
arco a semicerchio
perno coperto
perno tornito
Fresatura longitudinale
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fresatura orizzontale
fresatura verticale
Le attivit di lavorazione meccanica del legno, vengono affiancate dalla compilazione della documentazione di produzione
necessaria: per ogni pezzo lavorato vengono registrati nellapposito modulo varie informazioni, tra cui il lotto di produzione
del fornitore ed il riferimento commessa interno di cui fa parte.
La movimentazione deve avvenire tramite muletti laterali e frontali:
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I pacchi devono essere accuratamente imballati e rigettati con reggette di pvc supportate da angolari di cartone pressato in
modo da non danneggiare gli spigoli delle travi
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Durante le fasi di carico sui mezzi di trasporto vengono usati specifici angolari plastici in modo da proteggere le travi dalla
pressione esercitata dalle fasce che servono ad ancorate il carico ai cassoni dei mezzi
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I pacchi di elementi prodotti vengono minuziosamente controllati dal DTP\supervisore prima della messa in commercio, in
questa sede viene allegato ad ogni imballo un etichetta che attesta tipo di materiale e classe di resistenza. Tutti i dati tecnici
ed i riferimenti di produzione e tracciamento vengono infine consegnati al committente su supporto cartaceo.
Successivamente il materiale arriva in cantiere dove viene scaricato e stoccato in un apposito spazio idoneamente livellato
oppure direttamente sul solaio di copertura
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I materiali vengono accettati dal Direttore Lavori mediante acquisizione e verifica della documentazione accompagnatoria
DM 14.01.08: Si definisce Produttore il soggetto legalmente responsabile della classificazione secondo la resistenza
meccanica del materiale o del prodotto a base di legno .
CIRCOLARE ESPLICATIVA 2.2.2009
N.617: Si definisce Centro di Lavorazione ,
. Gli stabilimenti nei quali viene effettuata la lavorazione degli elementi base per dare loro la configurazione finale (intagli,
forature, applicazione di piastre metalliche) sia di legno massiccio che di lamellare, sono da considerarsi a tutti gli effetti
Centri di Lavorazione. Come tali devono documentare la loro attivit al Servizio Tecnico Centrale il quale rilascia un
Attestato di Denuncia di Attivit
Sia la figura del Produttore che del Centro di Lavorazione sono coinvolti nel processo di certificazione di prodotto al fine di
assicurare la tracciabilit allinterno della filiera di settore. In linea generale si possono definire le seguenti competenze:
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Produttore Marcatura CE secondo la norma armonizzata di riferimento; iter di qualificazione ministeriale in accordo a quanto
disciplinato dal DM 14.01.08 (cap. 11.7) Al termine del periodo di coesistenza tra normativa comunitaria e normativa
nazionale potranno essere accettati in cantiere solo materiali in possesso della marcatura CE
Centro di Lavorazione
Iter di qualificazione ministeriale in accordo a quanto disciplinato dal DM 14.01.08 (cap. 11.7) Nel caso di Qualifica
Ministeriale come Produttori o Centri di Lavorazione lazienda dovr procedere a formare la figura del Direttore Tecnico di
Produzione tramite apposito corso riconosciuto dal Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici
Norme Tecniche delle Costruzioni: DM 14.01.08
Obblighi di legge per le aziende del settore Legno Strutturale
Lobbligatoriet della marcatura CE secondo le principali norme armonizzate del settore fissato come segue:
Dal 1 Luglio 2009 fino al 1 Dicembre 2011 per il legno lamellare e fino al 1 Settembre 2012 per il legno massiccio, lazienda
pu scegliere se Qualificarsi presso il Servizio Tecnico Centrale o Marcarsi CE. Al termine di tale periodo saranno accettati
dal Direttore Lavori solo materiali conformi alle relative norme armonizzate.
EN 14081-1: Legno Massiccio Obbligo di marcatura CE: Dicembre 2012
EN 14080: Legno Lamellare Obbligo di marcatura CE: Aprile 2011
EN 13986: Pannelli a base di legno Gi Obbligatoria
ETAG 007: Edifici a struttura a telaio Gi Obbligatoria
CUAP 03.04/06:CLT Gi Attuabile
Per Periodo di Coesistenza si intende:
Periodo entro il quale non si ha obbligo a livello comunitario di definire la conformit di un prodotto attraverso una Norma
Armonizzata.
In questo periodo il produttore ha la facolt di scegliere il proprio iter di certificazione: marcatura CE o Qualifica
ministeriale. Al termine del periodo di coesistenza dovranno essere accettati esclusivamente prodotti marcati CE
Produttore: Legale responsabile della conformit del prodotto
Per la figura del produttore si identifica il seguente obbligo:
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La certificazione del prodotto : iter di marcatura CE o, qualora si ricada nel periodo di coesistenza, attraverso iter di
qualificazione ministeriale Circolare esplicativa (cap.11.1):
... Laccettazione del materiale e prodotti, di responsabilit del Direttore Lavori, deve avvenire mediante acquisizione e
verifica della documentazione di accompagnamento Il Direttore lavori deve anche verificare lidoneit di tale
documentazione, la validit ed il campo di applicazione di queste ultime (in relazione ai prodotti effettivamente consegnati
ed al loro uso previsto), la conformit delle caratteristiche dichiarate alle prescrizioni progettuali o capitolari, etc DM
14.01.08 (cap.11.1):
accettati dal Direttore dei lavori mediante acquisizione e verifica della documentazione di qualificazione, nonch
mediante eventuali prove sperimentali di accettazione.
Compiti del Direttore Lavori: Precisazioni sul testo normativo
Legno Massiccio:
Prove sperimentali in accettazione: La caratterizzazione meccanica si trova allinterno di documenti normativi riconosciuti a
livello comunitario (EN 338), che si basano su migliaia di prove distruttive in laboratorio codificate attraverso metodi
standardizzati.
Per quanto riguarda il legno massiccio non necessario eseguire prove per verificarne la conformit.
Legno Massiccio:
Lunica operazione che il Direttore Lavori pu eseguire, qualora avesse dubbi sulla veridicit della documentazione
accompagnatoria ripetere la classificazione a vista secondo la resistenza eseguita dal personale in stabilimento
La classificazione a vista:
E un processo di selezione mediante il quale ogni singolo segato pu essere inserito in una categoria (gruppo), cos da
attribuirgli valori affidabili di resistenza e rigidezza
La classificazione secondo la resistenza (CENNI):
In stabilimento la classificazione secondo la resistenza pu essere eseguita con metodi a:
A. Vista: mediante regole definite in appositi documenti normativi di carattere nazionale (es. UNI 11035-1/2, DIN 4074-1/5,
NF B52- 001)
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B. A macchina: ogni elemento viene valutato da una macchina che determina attraverso metodi non distruttivi in base ai
quali lo stesso segato viene assegnato ad una categoria
C. Sistemi di classificazione misti (uomo macchina): il classificatore pu avvalersi di strumenti meccanici o elettronici ma
rimane interamente responsabile dellattribuzione della classe di resistenza
Per quei prodotti non coperti da Norma Armonizzata deve essere definita una conformit attraverso liter di
qualificazione ministeriale.
Nota: per lUso Fiume e Uso Trieste stata ultimata la redazione della relativa norma di classificazione ed allo studio
specifico Benestare Tecnico Europeo. Precisazione: Legno a sezione irregolare: Circ. espl. 2.2.2009
Le travi con forme di lavorazione irregolari che comportino smussi o sezioni diverse lungo lasse longitudinale
dellelemento, devono essere lavorate e classificate in base alla resistenza, in conformit a specifiche normative di
comprovata validit. In assenza di specifiche prescrizioni, per quanto riguarda la classificazione del materiale, si potr fare
riferimento a quanto previsto per gli elementi a sezione rettangolare, senza considerare le prescrizioni sugli smussi e sulla
variazione della sezione trasversale, purch nel calcolo si tenga conto delleffettiva geometria delle sezioni trasversali
NOVITA:
UNI 11035-3: Norma specifica per la classificazione degli assortimenti Uso Fiume e Uso Trieste di Abete di Provenienza
Italiana e Centro Europea.
Legno Giuntato (es. lamellare): La certificazione del legno giuntato avviene attraverso la classificazione degli elementi
unitari che lo compongono e attraverso un sofisticato controllo della produzione in fabbrica.
Sia la certificazione in accordo alla EN 14080, sia la qualificazione ministeriale prevedono un periodico controllo sui giunti a
pettine mediante prove distruttive (controllo di produzione in fabbrica) Anche in questo caso non ha senso eseguire prove
distruttive sugli elementi interi forniti.
SOLO qualora abbia dubbi sulla veridicit della documentazione accompagnatoria, pu far eseguire prove sulla bont
dellincollaggio tra i giunti (tra elementi unitari). Compiti del Direttore Lavori: Precisazioni sul testo normativo
Figura Produttore
Marcatura CE (EN 14081-1 Legno Massiccio)
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Certificato di marcatura CE rilasciato da Ente notificato preposto al Controllo di Produzione in Fabbrica relativamente la
Norma Armonizzata di Prodotto interessata oppure a specifico sistema autorizzativo rilasciato tramite procedura ETAG/CUAP
(Benestare Tecnico Europeo);
Dichiarazione di conformit rilasciata dal produttore e dal centro di lavorazione;
Nota: In merito allattestato di qualificazione come produttori o denuncia di attivit come centro di lavorazione bene
ricordare che gli stessi hanno scadenza annuale e dovr esserne verificata la vigenza.
Si sottolinea inoltre che le considerazioni fatte allinterno del presente paragrafo fanno riferimento ad una casistica di sola
fornitura del materiale Qualora il Direttore Lavori ritenga che vi sia una mancata rispondenza tra il materiale in ingresso
in cantiere e la documentazione accompagnatoria del prodotto in esame, tenuto a rifiutare il lotto dandone opportuna
motivazione.
Inoltre compito del Direttore Lavori:
Far si che il materiale legnoso sia custodito adeguatamente fino al montaggio, onde evitare danneggiamenti.
supervisionare le lavorazioni che vengono eseguite allinterno del cantiere, al fine di garantire la permanenza delle condizioni
di idoneit del materiale rispetto a quanto definito nelle relative dichiarazioni di conformit rilasciate dal produttore.
CONTROLLI INERENTI GLI ASSORTIMENTI IN LEGNO INGEGNERIZZATO:
I metodi e le procedure per la trasformazione e la determinazione dei profili resistenti delle classi del prodotto finito del legno
lamellare, sono dettagliatamente specificate dalla normativa UNI EN 14080, alla quale fa riferimento il marchio CE.
Nota: Per gli assortimenti inscrivibili nelle tipologie KVH, Bilama e Trilama i metodi e le procedure per la realizzazione del
prodotto finito, sono indicate dai documenti normativi UNI EN 386 e UNI EN 385: queste disciplinano i controlli interni di
produzione ma non ne permettono la marcatura CE (attualmente non esiste nel panorama normativo comunitario specifica
norma armonizzata per la certificazione di prodotto).
La suddetta normativa prescrive prove distruttive sulle giunzioni a pettine da effettuare in stabilimento. La rintracciabilit del
prodotto garantita dalla dichiarazione di Conformit che riporta in tabella lidentificazione del lotto, il numero di pressata
relativa e la settimana di produzione.
Non ha quindi senso ripetere tali prove in laboratorio quando esista adeguata documentazione delle prove effettuate durante
il processo produttivo, se questo avvenuto in stabilimento soggetto alla sorveglianza di un Organismo di Certificazione.
La certezza circa il tipo di legno lamellare (come sopra definito) cui il lotto appartiene condizione necessaria e sufficiente
affinch il lotto possa (giuridicamente e tecnicamente) essere considerato conforme.
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Affinch tale certezza sussista condizione necessaria (ma non sempre sufficiente) la veridicit di quanto attestato dalla
documentazione che accompagna il lotto.
Nota: In alternativa, per quei prodotti non coperti da normativa comunitaria e per i prodotti che si possono ancora collocare
allinterno del periodo di coesistenza, il Direttore Lavori deve accettarsi del regime di validit dellattestato di qualificazione
ministeriale come produttore. Qualora lo stabilimento del produttore non sia in possesso di Certificato di Conformit CE o
della Qualifica Ministeriale come produttore, occorre verificare la stessa produzione ed effettuare le prove di laboratorio sui
giunti a pettine e sui piani di incollaggio relativi allo stesso lotto di produzione (quindi non sulle travi stesse ma sui campioni
provenienti dalla stessa pressata). Qualora (in base alla verifica suddetta, o ad altro motivo) il Direttore Lavori ritenga che il
lotto non sia conforme a quanto dichiarato nella documentazione, non pu fare altro che rifiutare il lotto nella sua interezza
(motivando le ragioni di tale rifiuto).
PROFILI DI RESPONSABILITA DEL PROFESSIONISTA:
Per concludere pare opportuno illustrare brevemente i principi giuridici che stabiliscono le responsabilit delle figure
professionali sopra esaminate. La stessa responsabilit civile pu essere contrattuale cos come prescritto dallart. 1218 C.C.
(Il debitore che non esegue esattamente la prestazione dovuta tenuto al risarcimento del danno se non prova che
l'inadempimento o il ritardo stato determinato da impossibilit della prestazione derivante da causa a lui non imputabile)
ovvero extracontrattuale ex art. 2043 C.C. (Qualunque fatto doloso, o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga
colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno). Inoltre, la legge (artt. 1228, 2049, 2232 C.C.) stabilisce che le prestazioni
del professionista devono essere sempre svolte con diligenza, prudenza e perizia e che lo stesso sempre tenuto a rispondere
per fatti derivanti dallopera di ausiliari e sostituti. La colpa professionale, presupposto essenziale della responsabilit,
definita dallart. 2236 C.C. (Se la prestazione implica la soluzione di problemi tecnici di speciale difficolt, il prestatore
d'opera non risponde dei danni, se non in caso di dolo o di colpa grave.) Lattenuazione della responsabilit contenuta nella
norma in esame non riguarda la diligenza, che deve essere sempre quella adeguata al caso concreto, ma laspetto della
prudenza e della perizia (cfr. Cass.Civ. 16/01/01 n. 2335) e non trova applicazione per i danni ricollegabili a negligenza o
imprudenza, dei quali il professionista, conseguentemente, risponde anche solo per colpa lieve (cfr. Cass. Civ. 19/04/06 n.
9085).
Lonere probatorio a carico del professionista il quale sovente avr difficolt a dimostrare nei singoli casi concreti lesistenza
e il rilievo di problemi tecnici di particolare difficolt a discarico di proprie responsabilit attribuibili ad errore professionale.
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Il danno da risarcire, la cui dimostrazione a carico del Cliente, pu derivare dalla non corretta esecuzione della prestazione
tecnica, cos come dal ritardo con il quale la stessa viene svolta. Di particolare interesse una recente decisione della Suprema
Corte la quale ha affermato il seguente principio: In tema di appalto ed in ipotesi di responsabilit ex art. 1669 c.c. per rovina
o difetti dellopera, la natura extracontrattuale di tale responsabilit trova applicazione anche a carico di coloro che abbiano
collaborato nella costruzione, sia nella fase di progettazione o dei calcoli relativi alla statica delledifico, che in quella di
direzione dellesecuzione dellopera, qualora detta rovina o detti difetti siano ricollegabili a fatto loro imputabile (cfr. Cass.
Civ. 30/05/03 n. 8811).
Per quanto riguarda invece le responsabilit penali del professionista, le principali norme di riferimento sono rappresentate
dallart. 449 c.p. (Chiunque, al di fuori delle ipotesi previste nel secondo comma dell'articolo 423-bis, cagiona per colpa un
incendio o un altro disastro preveduto dal capo primo di questo titolo, punito con la reclusione da.) e dallart. 676 c.p.
(Chiunque ha avuto parte nel progetto o nei lavori concernenti un edificio o un'altra costruzione, che poi, per
sua colpa, rovini, punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da ). Non meno importanti sono la Legge 2 febbraio
1974 n. 64 (art. 20) in caso di violazioni della normativa antisismica, la Legge 28 febbraio 1985 n.47 in materia di normativa
urbanistico-edilizia (artt. 6 e 20) o la Legge n. 1086/71 (artt. 13, 15 e 16) riguardanti la direzione dei lavori ed il
collaudo di opere. Considerate le rilevanti responsabilit civile e penali attribuite alle figure professionali coinvolte nel
processo di realizzazione di una costruzione appare quindi superfluo sottolineare quanto sia importante che le opere in legno
vengano affidate ad imprese in grado di svolgere egregiamente il ruolo di Costruttori, ruolo che va oltre la semplice fornitura
di materiali e di posa in opera, ma che richiede professionalit e capacit tecniche indispensabili a qualificare, documentare e
certificare il proprio operato.
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Allegato: FAC-SIMILE DEL CERTIFICATO RILASCIATO DAL C.S.L.P. AL CENTRO DI LAVORAZIONE ACCREDITATO
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