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[Il legno per uso strutturale ai sensi del D.M.

14/01/08 ] 9 febbraio 2011

Il legno per uso strutturale


ai sensi del D.M. 14/01/08
Norme Tecniche delle costruzioni,
compiti e responsabilit dei progettisti
- direttori lavori - collaudatori per opere
strutturali in legno

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Circa l 80% del Fabbisogno di legno in Italia importato dall estero. Per quanto riguarda il legno strutturale, sia come
materia prima che come prodotto finito le provenienze principali sono:
Austria (conifere)
Svizzera (conifere)
Germania (conifere)
Francia (Latifoglie)
Specie legnose pi utilizzate (sigle della UNI EN 13556)
CONIFERE
Abete rosso (Picea abies L., PCAB)
Larice (Larix decidua M., LADC)
Abete bianco (Abies Alba M., ABAL)
Abete di Douglas o Douglasia (Pseudotsuga menziesii F., PSMN)
Pino (ad esempio Pinus Sylvetris L., PSNY)
LATIFOGLIE
Quercia (ad es. Rovere: Quercus petraea (M) L, QCXE)
Castagno (Castanea Sativa, CTST)

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Il legno per uso strutturale


Legno massiccio a spigolo vivo
Legno massiccio con smusso (es. Uso Fiume e Uso Trieste)
Travi Uso FIUME
Trave a sezione quadrata o rettangolare ottenuta da un tronco mediante squadratura meccanica, continua e parallela dal
calcio alla punta su quattro facce a spessore costante con smussi e contenente il midollo.
Trave Uso TRIESTE
Trave a sezione quadrata o rettangolare ottenuta da tronco mediante squadratura meccanica, continua dal calcio alla punta
su quattro facce seguendo la rastremazione del tronco, con smussi e contenente il midollo.
Legno massiccio bilama e trilama
Le travi bilama e trilama sono costituite da due o tre elementi di legno squadrato, essiccati artificialmente, classificati secondo
la resistenza e successivamente incollati sui lati lunghi. Da questo procedimento risulta un legno massiccio dalle
caratteristiche tecniche ben definite, di ottima qualit e con una ridotta tendenza a fessurarsi. I singoli elementi possono
essere giuntati longitudinalmente tramite giunti a pettine. Vengono prodotte di regola da legno di abete rosso. tuttavia
possibile utilizzare anche altre Conifere come il pino, l'abete bianco e il larice. Le lunghezze disponibili dipendono dalla sezione
e possono raggiungere i 18 m, superando i limiti dimensionali del legno massiccio.
Legno lamellare
Il legno lamellare incollato costituito da almeno tre tavole o lamelle essiccate e incollate tra loro con le fibre parallele. Prima
di essere incollate, le lamelle vengono classificate secondo la resistenza in modo visivo o meccanico e piallate. La colla
utilizzata deve soddisfare i requisiti della UNI EN 301 per i componenti di legno con funzioni portanti. Il materiale viene
classificato secondo UNI EN 14080 e marchiato obbligatoriamente CE. E' necessario dimostrare l'idoneit della specie legnosa
per la produzione di legno lamellare incollato. Si utilizzano prevalentemente abete rosso, abete bianco e larice. Possono
essere fabbricate travi sia rettilinee sia curve.

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Pannelli ad assi incrociati CLT


Materiali pregiati, versatilit dimpiego, produzione rispettosa dellambiente e tecniche di posa in opera semplicissime
permettono di concretizzare progetti rispondenti ai pi alti requisiti costruttivi.
Il CLT ( CLT - Die Massivholzelemente) viene realizzato sovrapponendo ed incollando a strati incrociati pannelli singoli di assi.
Questa speciale tecnica permette di ottimizzare le caratteristiche fisiche del materiale ai fini costruttivi e di ottenere una
migliore tenuta delle componenti. Lassenza di giunti conferisce al prodotto qualit pi vantaggiose in termini di ermeticit,
passaggio del calore, diffusione del vapore, insonorizzazione e resistenza al fuoco. Lincollaggio avviene per mezzo di colle
ecologiche, prive di formaldeide. La stabilit della forma garantita dalla struttura incrociata degli strati longitudinali ed
orizzontali, che permette di ridurre al minimo i fenomeni di rigonfiamento e ritiro. Gli elementi in CLT vengono utilizzati
principalmente per pareti, solai e tetti e, a seconda delle finalit duso, vengono realizzati in qualit a vista o non a vista. In
entrambi i casi le superfici sono levigate. Grazie alle loro ampie dimensioni (max. 2,95 16 m) gli elementi permettono una
messa in opera veloce e riducono il numero di giunti. Oltre a praticare le luci per porte e finestre, si possono realizzare anche
fresature varie e fori per il passaggio delle condutture delle installazioni. Gli elementi grezzi sono privi di punti metallici e
chiodi.

ESEMPI DI EDIFICI REALIZZATI CON IL PANNELLO X-LAM

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Il 1 Luglio 2009 sono entrate in vigore le nuove Norme Tecniche per le Costruzioni (DM 14.01.08)
Cosa comporta lentrata in vigore delle Norme Tecniche delle Costruzioni?
Obbligo di certificazione dei prodotti da costruzione (marcatura CE; qualificazione ministeriale; denuncia di attivit)
Progettazione delle strutture in base agli eurocodici di riferimento (tranne per alcuni aspetti) i materiali ad uso strutturale
devono essere(par 11.1):
A. Identificati a cura del produttore e centro di lavorazione (vedi G.U. n 47 del 26/02/2009 - Supplemento Ordinario n 27 Circolare Min. infrastrutture 2.2.2009 n.617 - Istruzioni per l'applicazione delle Nuove norme tecniche per le costruzioni
DM 14.12008)
C11.7 MATERIALI E PRODOTTI A BASE DI LEGNO
C.11.7.1 GENERALIT
Per quanto riguarda la qualificazione dei differenti materiali o prodotti a base di legno, si possono applicare i casi A), B) o C)
previsti al 11.1 delle NTC; in particolare:
- se il prodotto coperto da una norma europea armonizzata per cui terminato il periodo di coesistenza, allora
obbligatoria lapplicazione della procedura di cui al caso A) del 11.1 (marcatura CE sulla base di norma armonizzata); in tal
caso non si applica la procedura di qualificazione nazionale riportata nel 11.7.10 delle medesime NTC;
- se il prodotto coperto da una norma europea armonizzata, pubblicata su gazzetta Ufficiale dellUnione Europea per la
quale non sia ancora terminato il periodo di coesistenza, il produttore pu optare alternativamente per la procedura la
procedura di qualificazione nazionale riportata nel 11.7.10 delle NTC, (caso B del 11.1), oppure per la marcatura CE
(caso A);
- se il prodotto dotato di uno specifico Benestare Tecnico Europeo (ETA), rilasciato sulla base di una Linea Guida di Benestare
Tecnico Europeo (ETAG) oppure di un CUAP, si pu procedere alla marcatura CE secondo il caso C) oppure, alternativamente si
pu attuare la procedura di qualificazione nazionale riportata nel 11.7.10 delle NTC, (caso B del 11.1);
- Negli altri casi si applica la procedura di qualificazione nazionale di cui al 11.7.10 delle NTC,
(caso B del 11.1).

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C11.7.2 LEGNO MASSICCIO


Legno massiccio con sezioni rettangolari
Tutti gli elementi strutturali in legno massiccio, gi lavorati fino alle dimensioni duso, devono essere classificati secondo la
resistenza, prima della loro messa in opera, sulla base delle specifiche normative di settore, a vista o a macchina, al fine di
assegnare al materiale una classe di resistenza attraverso la definizione di un profilo resistente. Per la definizione delle classi
di resistenza e dei profili resistenti unificati a livello europeo, si pu fare utile riferimento alla norma europea UNI EN
338:2004. 339
Per tipi di legname non inclusi in normative applicabili (europee o nazionali), e per i quali sono disponibili dati ricavati su
provini piccoli e netti, ammissibile la determinazione dei parametri di cui sopra sulla base di confronti con specie legnose
incluse in tali normative, in conformit al 6 della UNI EN 338:2004.
Legno massiccio con sezioni irregolari
In aggiunta a quanto prescritto per il legno massiccio, per quanto applicabile, le travi con forme di lavorazione irregolari che
comportino smussi o sezioni diverse lungo lasse longitudinale dellelemento, devono essere lavorate e classificate in base alla
resistenza, in conformit a specifiche normative di comprovata validit. In assenza di specifiche prescrizioni, per quanto
riguarda la classificazione del materiale, si potr fare riferimento a quanto previsto per gli elementi a sezione rettangolare,
senza considerare le prescrizioni sugli smussi e sulla variazione della sezione trasversale, purch nel calcolo si tenga conto
delleffettiva geometria delle sezioni trasversali.
C11.7.3 LEGNO STRUTTURALE CON GIUNTI A DITA
Gli elementi strutturali in legno massiccio, utilizzati come trave inflessa, ottenuti per incollaggio nel senso longitudinale di due
o tre elementi, ognuno dei quali eventualmente giuntato con giunti a dita e che presentano, a differenza di quanto avviene
per il lamellare, il piano di laminazione parallelo al piano di sollecitazione, devono essere conformi alle UNI EN 385:2003 e UNI
EN 338:2004. Elementi in legno strutturale massiccio con giunti a dita a tutta sezione non possono essere usati per opere in
Classe di servizio 3.
C11.7.4 LEGNO LAMELLARE INCOLLATO
Per quanto riguarda i giunti a dita "a tutta sezione" tra due elementi si potr fare utile riferimento alla norma UNI EN
387:2003 Legno lamellare incollato - Giunti a dita a tutta sezione Requisiti prestazionali e requisiti minimi di produzione.
Gli elementi strutturali realizzati come sopra non possono essere usati per opere in Classe di servizio 3, quando la direzione
della fibratura cambi in corrispondenza del giunto.

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C11.7.6 ALTRI PRODOTTI DERIVATI DAL LEGNO


In generale, tutti gli altri prodotti derivati dal legno, per i quali non vigente una norma armonizzata di cui al punto A del
11.1 delle NTC o non applicabile quanto specificato al punto C del medesimo 11.1, ricadono evidentemente nel caso B e
devono essere qualificati cos come specificato al 11.7.10 delle NTC. 340
C11.7.10 PROCEDURE DI QUALIFICAZIONE E ACCETTAZIONE
Le procedure riguardanti la qualificazione rilasciata dal Servizio Tecnico Centrale si applicano ai produttori di elementi
base in legno massiccio e/o lamellare non ancora lavorati a formare elementi strutturali pronti per la messa in opera. Ai
suddetti produttori, il Servizio Tecnico Centrale, ultimata favorevolmente listruttoria, rilascia un Attestato di
Qualificazione, recante il riferimento al prodotto, alla ditta, allo stabilimento, al marchio. Circa questultimo aspetto, si
precisa che ogni produttore deve depositare presso il Servizio Tecnico Centrale il disegno del proprio marchio, che deve
essere impresso in modo permanente (a caldo, con inchiostro indelebile, mediante punzonatura, etc.) su ogni elemento
base prodotto.
Gli stabilimenti nei quali viene effettuata la lavorazione degli elementi base per dare loro la configurazione finale in opera
(intagli, forature, applicazione di piastre metalliche, etc), sia di legno massiccio che lamellare, sono da considerarsi a tutti
gli effetti dei Centri di lavorazione. Come tali devono documentare la loro attivit al Servizio Tecnico Centrale, il quale,
ultimata favorevolmente listruttoria, rilascia un Attestato di denuncia di attivit, recante il riferimento al prodotto, alla
ditta, allo stabilimento, al marchio. Circa questultimo aspetto, si precisa che ogni Centro di lavorazione deve depositare
presso il Servizio Tecnico Centrale il disegno del proprio marchio, che deve essere impresso in modo permanente (anche
mediante etichettatura etc.) su ogni elemento lavorato. Qualora nel medesimo stabilimento si produca legno base e si
effettuino altres le lavorazioni per ottenere gli elementi strutturali pronti per luso, allo stesso saranno rilasciati, ove
sussistano i requisiti, entrambi gli Attestati.

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PROCEDURA DI ACCREDITAMENTO DEI CENTRI DI PRODUZIONE E/O DI LAVORAZIONE: DI SEGUITO E RIPORTATA LA


PROCEDURA
______________________________________________________________________

Presidenza del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici


Servizio Tecnico Centrale
******
PROCEDURA PER LA DENUNCIA DI ATTIVITA RELATIVA ALLA
PRODUZIONE DI ELEMENTI STRUTTURALI
in LEGNO MASSICCIO o in LEGNO LAMELLARE
(Lavorazione Trasformazione)

Ai sensi delle vigenti Norme Tecniche sulle Costruzioni, i centri di lavorazione, ove si esegue la lavorazione (trasformazione) di
elementi base in legno massiccio strutturale o in legno lamellare, per la produzione di elementi strutturali direttamente
impiegabili, devono depositare presso il Servizio Tecnico Centrale una adeguata documentazione relativamente a ciascuno
stabilimento di produzione ed ai prodotti stessi.
La documentazione a corredo dell'istanza di deposito deve, generalmente, contenere:

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denuncia dellattivit, inequivocabilmente effettuata a nome del legale rappresentante della Ditta e sottoscritta dallo
stesso;
relazione sulla organizzazione interna dello stabilimento con uno schema funzionale dello stesso, firmata dal legale
rappresentante della Ditta e dal Responsabile della produzione, comprendente:
a) una pianta dello stabilimento con le aree relative alle singole lavorazioni ed i relativi macchinari;
b) lelenco dei macchinari e della attrezzature presenti;
c) l'organigramma della Ditta, con specifico riferimento ai responsabili dei vari settori di produzione, distinguendo: il
Responsabile della produzione, il Responsabile della qualit, etc.;
elenco dettagliato di tutti gli elementi in produzione, con indicazione (ove possibile) dei principali dati dimensionali
caratteristici di ciascun elemento;
relazione illustrativa dei metodi e dei procedimenti costituenti il sistema di assicurazione della qualit e di
rintracciabilit nella catena di distribuzione, nonch il controllo permanente della produzione attraverso adeguate
procedure; tale relazione dovr comprendere:
1. descrizione dei metodi costruttivi e dei procedimenti seguiti per la realizzazione dei manufatti;
2. relazione sulla movimentazione, sul sollevamento e montaggio, nonch sul sistema di stoccaggio in stabilimento e sul
trasporto;
specifica documentazione tecnica riguardante i controlli effettuati sui prodotti finiti (ad es. verifica delle tolleranze di
produzione e dei limiti dimensionali, schede di difettosit, etc);
dichiarazione, a firma del Legale Rappresentante e del Direttore tecnico di produzione, nella quale si attesti limpiego
esclusivo di prodotti base di legno, classificati ai sensi della vigente legislazione in materia e qualificati secondo le vigenti
Norme Tecniche sulle Costruzioni;
nomina del Direttore Tecnico di produzione, controfirmata dallo stesso per accettazione;
documentazione attestante la qualificazione del Direttore tecnico di produzione (curriculum, partecipazione a specifico
Corso di formazione etc.);
il marchio che individui, almeno, il Produttore e lo specifico Stabilimento; detto marchio deve essere apposto su ogni
elemento prodotto, in maniera indelebile e non rimovibile;

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indicazione delle modalit di applicazione del marchio sui prodotti, garantendone linalterabilit o la manomissione;
dichiarazione del legale rappresentante con la quale si solleva il Servizio Tecnico centrale da ogni responsabilit per
eventuali diritti di terzi sui prodotti in questione.
Il Servizio Tecnico Centrale, accertata la validit della documentazione, anche nei riguardi della conformit alle normative
vigenti e mediante eventuale sopralluogo presso lo stabilimento, rilascer apposito Attestato di denuncia dellattivit.
I Produttori sono tenuti ad inviare annualmente al Servizio Tecnico Centrale, a pena della decadenza dellAttestazione,
documentazione relativa alla permanenza delle condizioni tecniche iniziali e ai risultati dei controlli interni eseguiti nel corso
dellanno.
Si fa presente che lattestato ha il solo obiettivo di identificare il prodotto come riconducibile al tipo, alle caratteristiche
tecniche ed ai limiti di impiego cui il produttore dichiara appartenere il prodotto stesso.
In tal senso lattestato di denuncia attivit non costituisce certificazione di prodotto e non finalizzato a certificare lidoneit
tecnica del prodotto alle diverse utilizzazioni cui pu essere destinato; pertanto, esso non pu trasferire la responsabilit del
produttore e del progettista al Servizio Tecnico Centrale, restando nella responsabilit delle figure suddette ogni specifica
applicazione del prodotto.
Quali sono le attivit di un centro di lavorazione:
Taglio carpenteria
Con una macchina di base, dotata di sega, fresa universale e punta di trapano, possono essere prodotti la maggio parte dei
pezzi necessari in carpenteria.
Di seguito sono esposte le lavorazioni che vengono effettuate a controllo numerico in base ai dati forniti dai software di
progettazione:

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Profili di ogni tipo

giunti a coda di rondine

scale e giochi

coda di rondine sul puntone

maschere di foratura

orizzontale o verticale

puntone anima e puntone aletta

fessura coperta

pilastri di balcone

montanti delle scale

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profilo del puntone

carenatura

fresa revolver

mortase oblique

foratura frontale

gruppo fresa superiore

Intelaiature in legno
Tutte le lavorazioni sulle intelaiature in legno possono essere eseguite in modo razionale. Con speciali gruppi, il tempo di
esecuzione per ogni pezzo pu essere incrementato enormemente.

perni a scelta

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perni con spigolo smussato

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dado per tavola di appoggio

fresatura a coda di rondine

fresatura doppia

arco a semicerchio

perno coperto

perno tornito

Costruzioni su montanti in legno


Tutte i tagli e le fresature necessarie per la costruzione su montanti cos come p.es. le fresature a cosa di rondine per il
montaggio semplice degli elementi, vengono eseguite in tempi ridotti e in modo completamente automatico.

Fresatura longitudinale

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tagli trasversali e ad angolo retto

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Costruzioni a tronco d'albero


I giunti per le costruzioni a tronco d'albero possono gi essere prodotti in diverse versioni con la macchina standard.
In particolare per le costruzioni a tronco d'albero sono disponibili diversi gruppi per ridurre i tempi di esecuzione o per
produrre giunti speciali come, p.es. la"serratura tirolese" o "i giunti zincati".

Fresa per costruzioni a tronco d'albero

fresatura orizzontale

fresatura verticale

punte di trapano molteplici

Le attivit di lavorazione meccanica del legno, vengono affiancate dalla compilazione della documentazione di produzione
necessaria: per ogni pezzo lavorato vengono registrati nellapposito modulo varie informazioni, tra cui il lotto di produzione
del fornitore ed il riferimento commessa interno di cui fa parte.
La movimentazione deve avvenire tramite muletti laterali e frontali:

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I pacchi devono essere accuratamente imballati e rigettati con reggette di pvc supportate da angolari di cartone pressato in
modo da non danneggiare gli spigoli delle travi

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Durante le fasi di carico sui mezzi di trasporto vengono usati specifici angolari plastici in modo da proteggere le travi dalla
pressione esercitata dalle fasce che servono ad ancorate il carico ai cassoni dei mezzi

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I pacchi di elementi prodotti vengono minuziosamente controllati dal DTP\supervisore prima della messa in commercio, in
questa sede viene allegato ad ogni imballo un etichetta che attesta tipo di materiale e classe di resistenza. Tutti i dati tecnici
ed i riferimenti di produzione e tracciamento vengono infine consegnati al committente su supporto cartaceo.
Successivamente il materiale arriva in cantiere dove viene scaricato e stoccato in un apposito spazio idoneamente livellato
oppure direttamente sul solaio di copertura

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I materiali vengono accettati dal Direttore Lavori mediante acquisizione e verifica della documentazione accompagnatoria
DM 14.01.08: Si definisce Produttore il soggetto legalmente responsabile della classificazione secondo la resistenza
meccanica del materiale o del prodotto a base di legno .
CIRCOLARE ESPLICATIVA 2.2.2009
N.617: Si definisce Centro di Lavorazione ,
. Gli stabilimenti nei quali viene effettuata la lavorazione degli elementi base per dare loro la configurazione finale (intagli,
forature, applicazione di piastre metalliche) sia di legno massiccio che di lamellare, sono da considerarsi a tutti gli effetti
Centri di Lavorazione. Come tali devono documentare la loro attivit al Servizio Tecnico Centrale il quale rilascia un
Attestato di Denuncia di Attivit
Sia la figura del Produttore che del Centro di Lavorazione sono coinvolti nel processo di certificazione di prodotto al fine di
assicurare la tracciabilit allinterno della filiera di settore. In linea generale si possono definire le seguenti competenze:

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Produttore Marcatura CE secondo la norma armonizzata di riferimento; iter di qualificazione ministeriale in accordo a quanto
disciplinato dal DM 14.01.08 (cap. 11.7) Al termine del periodo di coesistenza tra normativa comunitaria e normativa
nazionale potranno essere accettati in cantiere solo materiali in possesso della marcatura CE
Centro di Lavorazione
Iter di qualificazione ministeriale in accordo a quanto disciplinato dal DM 14.01.08 (cap. 11.7) Nel caso di Qualifica
Ministeriale come Produttori o Centri di Lavorazione lazienda dovr procedere a formare la figura del Direttore Tecnico di
Produzione tramite apposito corso riconosciuto dal Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici
Norme Tecniche delle Costruzioni: DM 14.01.08
Obblighi di legge per le aziende del settore Legno Strutturale
Lobbligatoriet della marcatura CE secondo le principali norme armonizzate del settore fissato come segue:
Dal 1 Luglio 2009 fino al 1 Dicembre 2011 per il legno lamellare e fino al 1 Settembre 2012 per il legno massiccio, lazienda
pu scegliere se Qualificarsi presso il Servizio Tecnico Centrale o Marcarsi CE. Al termine di tale periodo saranno accettati
dal Direttore Lavori solo materiali conformi alle relative norme armonizzate.
EN 14081-1: Legno Massiccio Obbligo di marcatura CE: Dicembre 2012
EN 14080: Legno Lamellare Obbligo di marcatura CE: Aprile 2011
EN 13986: Pannelli a base di legno Gi Obbligatoria
ETAG 007: Edifici a struttura a telaio Gi Obbligatoria
CUAP 03.04/06:CLT Gi Attuabile
Per Periodo di Coesistenza si intende:
Periodo entro il quale non si ha obbligo a livello comunitario di definire la conformit di un prodotto attraverso una Norma
Armonizzata.
In questo periodo il produttore ha la facolt di scegliere il proprio iter di certificazione: marcatura CE o Qualifica
ministeriale. Al termine del periodo di coesistenza dovranno essere accettati esclusivamente prodotti marcati CE
Produttore: Legale responsabile della conformit del prodotto
Per la figura del produttore si identifica il seguente obbligo:

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La certificazione del prodotto : iter di marcatura CE o, qualora si ricada nel periodo di coesistenza, attraverso iter di
qualificazione ministeriale Circolare esplicativa (cap.11.1):
... Laccettazione del materiale e prodotti, di responsabilit del Direttore Lavori, deve avvenire mediante acquisizione e
verifica della documentazione di accompagnamento Il Direttore lavori deve anche verificare lidoneit di tale
documentazione, la validit ed il campo di applicazione di queste ultime (in relazione ai prodotti effettivamente consegnati
ed al loro uso previsto), la conformit delle caratteristiche dichiarate alle prescrizioni progettuali o capitolari, etc DM
14.01.08 (cap.11.1):
accettati dal Direttore dei lavori mediante acquisizione e verifica della documentazione di qualificazione, nonch
mediante eventuali prove sperimentali di accettazione.
Compiti del Direttore Lavori: Precisazioni sul testo normativo
Legno Massiccio:
Prove sperimentali in accettazione: La caratterizzazione meccanica si trova allinterno di documenti normativi riconosciuti a
livello comunitario (EN 338), che si basano su migliaia di prove distruttive in laboratorio codificate attraverso metodi
standardizzati.
Per quanto riguarda il legno massiccio non necessario eseguire prove per verificarne la conformit.
Legno Massiccio:
Lunica operazione che il Direttore Lavori pu eseguire, qualora avesse dubbi sulla veridicit della documentazione
accompagnatoria ripetere la classificazione a vista secondo la resistenza eseguita dal personale in stabilimento
La classificazione a vista:
E un processo di selezione mediante il quale ogni singolo segato pu essere inserito in una categoria (gruppo), cos da
attribuirgli valori affidabili di resistenza e rigidezza
La classificazione secondo la resistenza (CENNI):
In stabilimento la classificazione secondo la resistenza pu essere eseguita con metodi a:
A. Vista: mediante regole definite in appositi documenti normativi di carattere nazionale (es. UNI 11035-1/2, DIN 4074-1/5,
NF B52- 001)

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B. A macchina: ogni elemento viene valutato da una macchina che determina attraverso metodi non distruttivi in base ai
quali lo stesso segato viene assegnato ad una categoria
C. Sistemi di classificazione misti (uomo macchina): il classificatore pu avvalersi di strumenti meccanici o elettronici ma
rimane interamente responsabile dellattribuzione della classe di resistenza
Per quei prodotti non coperti da Norma Armonizzata deve essere definita una conformit attraverso liter di
qualificazione ministeriale.
Nota: per lUso Fiume e Uso Trieste stata ultimata la redazione della relativa norma di classificazione ed allo studio
specifico Benestare Tecnico Europeo. Precisazione: Legno a sezione irregolare: Circ. espl. 2.2.2009
Le travi con forme di lavorazione irregolari che comportino smussi o sezioni diverse lungo lasse longitudinale
dellelemento, devono essere lavorate e classificate in base alla resistenza, in conformit a specifiche normative di
comprovata validit. In assenza di specifiche prescrizioni, per quanto riguarda la classificazione del materiale, si potr fare
riferimento a quanto previsto per gli elementi a sezione rettangolare, senza considerare le prescrizioni sugli smussi e sulla
variazione della sezione trasversale, purch nel calcolo si tenga conto delleffettiva geometria delle sezioni trasversali
NOVITA:
UNI 11035-3: Norma specifica per la classificazione degli assortimenti Uso Fiume e Uso Trieste di Abete di Provenienza
Italiana e Centro Europea.
Legno Giuntato (es. lamellare): La certificazione del legno giuntato avviene attraverso la classificazione degli elementi
unitari che lo compongono e attraverso un sofisticato controllo della produzione in fabbrica.
Sia la certificazione in accordo alla EN 14080, sia la qualificazione ministeriale prevedono un periodico controllo sui giunti a
pettine mediante prove distruttive (controllo di produzione in fabbrica) Anche in questo caso non ha senso eseguire prove
distruttive sugli elementi interi forniti.
SOLO qualora abbia dubbi sulla veridicit della documentazione accompagnatoria, pu far eseguire prove sulla bont
dellincollaggio tra i giunti (tra elementi unitari). Compiti del Direttore Lavori: Precisazioni sul testo normativo
Figura Produttore
Marcatura CE (EN 14081-1 Legno Massiccio)

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Copia del Certificato rilasciato dallente Notificato


Dichiarazione di Conformit relativa alla fornitura a firma del Legale Rappresentante
Etichettatura del materiale
La documentazione accompagnatoria (casi esemplificativi: fornitura del materiale)
Figura Produttore
Qualificazione ministeriale
Copia del Certificato rilasciato dal Servizio Tecnico Centrale
Dichiarazione di Conformit relativa alla fornitura a firma del Legale Rappresentante
Etichettatura del materiale
Figura Centro di Lavorazione
Denuncia di attivit
Copia del Certificato rilasciato dal Servizio Tecnico Centrale
Dichiarazione di Conformit relativa alla fornitura a firma del
Legale Rappresentante
Etichettatura del materiale
La documentazione accompagnatoria (casi esemplificativi: fornitura del materiale)
Etichettatura:
Per quanto riguarda la marcatura CE ( EN 14081- Legno Massiccio) si lascia al produttore la facolt di porre letichetta sul
lotto anzich sullelemento qualora vi sia un accordo scritto con la committenza (motivi estetici)
In merito alle Norme Tecniche delle Costruzioni queste disciplinano ...per quanto possibile, anche in relazione alla
destinazione d'uso del prodotto, il produttore tenuto a marchiare ogni singolo pezzo. Ove ci non sia possibile, per la
specifica tipologia del prodotto, la marchiatura deve essere tale che prima dell'apertura dell'eventuale ultima e pi piccola
confezione il prodotto sia riconducibile al produttore, al tipo di legname nonch al lotto di classificazione e alla data di
classificazione."

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PROGETTISTA, DIRETTORE LAVORI E COLLAUDATORE


Tra le figure che hanno un ruolo chiave nel determinare la sicurezza di una costruzione in legno spiccano quelle del
Progettista, del Direttore dei Lavori e del Collaudatore. Lentrata in vigore del DM 14.01.08 determina in capo a tali soggetti
un correlativo aumento delle responsabilit professionali.
A tal proposito, con le dovute semplificazioni, si evidenzia:
Il Progettista tenuto ad indicare nel progetto le caratteristiche dei materiali a base di legno secondo le indicazioni di cui al
capitolo 11.7 delle NTC-2008 e lo stesso progetto dovr contenere tutti gli elaborati elencati allinterno del capitolo 10.1.
Nota: Tali caratteristiche devono essere garantite dai fornitori (produttori o centri di lavorazione) per ciascuna fornitura
secondo le disposizioni applicabili di cui alla marcatura CE ovvero di cui al 11.7.10 delle NTC-2008 e dalla Circolare
esplicativa n. 617 del 2.2.2009.
Le forniture effettuate da un commerciante o da un rivenditore devono essere accompagnate dai documenti rilasciati dal
Produttore o dal Centro di Lavorazione in modo che sia garantita la rintracciabilit del prodotto dalla sua prima
classificazione sino alla messa in opera.
Le specifiche per la messa in opera degli elementi strutturali devono invece essere fornite dal Costruttore.
Il Direttore Lavori ha la responsabilit di appurare la rispondenza (in ingresso al cantiere) dei materiali strutturali con quanto
prescritto dal Progettista (verificando quindi la classe di resistenza dichiarata dal fornitore nella documentazione
accompagnatoria).
Il Collaudatore, quando nominato in corso dopera, tenuto ad ispezionare lopera gi durante le fasi di montaggio alla
presenza del Direttore Lavori e del Costruttore. Deve esaminare il progetto nella sua impostazione generale e controllare la
messa in atto delle disposizioni progettuali e la rispondenza tra il costruito ed il progetto depositato, oltre ad esaminare i
certificati e le prove sui materiali. Quando ritenuto necessario disporr di effettuare le prove di carico cos da testare le
strutture simulando le condizioni di esercizio.
Il Direttore Lavori invece colui che tenuto a vigilare e controllare la legittimit delloperato di tutti gli altri partecipanti alla
filiera (costruttore, produttore, fornitore, centro di lavorazione, ecc.) . In fase di accettazione del materiale in cantiere questi
ha innanzitutto lobbligo di verificare la veridicit della documentazione accompagnatoria degli elementi strutturali
componenti il lotto ed in particolare e per ogni assortimento deve essere presa visione dei seguenti documenti:

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Certificato di marcatura CE rilasciato da Ente notificato preposto al Controllo di Produzione in Fabbrica relativamente la
Norma Armonizzata di Prodotto interessata oppure a specifico sistema autorizzativo rilasciato tramite procedura ETAG/CUAP
(Benestare Tecnico Europeo);
Dichiarazione di conformit rilasciata dal produttore e dal centro di lavorazione;
Nota: In merito allattestato di qualificazione come produttori o denuncia di attivit come centro di lavorazione bene
ricordare che gli stessi hanno scadenza annuale e dovr esserne verificata la vigenza.
Si sottolinea inoltre che le considerazioni fatte allinterno del presente paragrafo fanno riferimento ad una casistica di sola
fornitura del materiale Qualora il Direttore Lavori ritenga che vi sia una mancata rispondenza tra il materiale in ingresso
in cantiere e la documentazione accompagnatoria del prodotto in esame, tenuto a rifiutare il lotto dandone opportuna
motivazione.
Inoltre compito del Direttore Lavori:
Far si che il materiale legnoso sia custodito adeguatamente fino al montaggio, onde evitare danneggiamenti.
supervisionare le lavorazioni che vengono eseguite allinterno del cantiere, al fine di garantire la permanenza delle condizioni
di idoneit del materiale rispetto a quanto definito nelle relative dichiarazioni di conformit rilasciate dal produttore.
CONTROLLI INERENTI GLI ASSORTIMENTI IN LEGNO INGEGNERIZZATO:
I metodi e le procedure per la trasformazione e la determinazione dei profili resistenti delle classi del prodotto finito del legno
lamellare, sono dettagliatamente specificate dalla normativa UNI EN 14080, alla quale fa riferimento il marchio CE.
Nota: Per gli assortimenti inscrivibili nelle tipologie KVH, Bilama e Trilama i metodi e le procedure per la realizzazione del
prodotto finito, sono indicate dai documenti normativi UNI EN 386 e UNI EN 385: queste disciplinano i controlli interni di
produzione ma non ne permettono la marcatura CE (attualmente non esiste nel panorama normativo comunitario specifica
norma armonizzata per la certificazione di prodotto).
La suddetta normativa prescrive prove distruttive sulle giunzioni a pettine da effettuare in stabilimento. La rintracciabilit del
prodotto garantita dalla dichiarazione di Conformit che riporta in tabella lidentificazione del lotto, il numero di pressata
relativa e la settimana di produzione.
Non ha quindi senso ripetere tali prove in laboratorio quando esista adeguata documentazione delle prove effettuate durante
il processo produttivo, se questo avvenuto in stabilimento soggetto alla sorveglianza di un Organismo di Certificazione.
La certezza circa il tipo di legno lamellare (come sopra definito) cui il lotto appartiene condizione necessaria e sufficiente
affinch il lotto possa (giuridicamente e tecnicamente) essere considerato conforme.

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Affinch tale certezza sussista condizione necessaria (ma non sempre sufficiente) la veridicit di quanto attestato dalla
documentazione che accompagna il lotto.
Nota: In alternativa, per quei prodotti non coperti da normativa comunitaria e per i prodotti che si possono ancora collocare
allinterno del periodo di coesistenza, il Direttore Lavori deve accettarsi del regime di validit dellattestato di qualificazione
ministeriale come produttore. Qualora lo stabilimento del produttore non sia in possesso di Certificato di Conformit CE o
della Qualifica Ministeriale come produttore, occorre verificare la stessa produzione ed effettuare le prove di laboratorio sui
giunti a pettine e sui piani di incollaggio relativi allo stesso lotto di produzione (quindi non sulle travi stesse ma sui campioni
provenienti dalla stessa pressata). Qualora (in base alla verifica suddetta, o ad altro motivo) il Direttore Lavori ritenga che il
lotto non sia conforme a quanto dichiarato nella documentazione, non pu fare altro che rifiutare il lotto nella sua interezza
(motivando le ragioni di tale rifiuto).
PROFILI DI RESPONSABILITA DEL PROFESSIONISTA:
Per concludere pare opportuno illustrare brevemente i principi giuridici che stabiliscono le responsabilit delle figure
professionali sopra esaminate. La stessa responsabilit civile pu essere contrattuale cos come prescritto dallart. 1218 C.C.
(Il debitore che non esegue esattamente la prestazione dovuta tenuto al risarcimento del danno se non prova che
l'inadempimento o il ritardo stato determinato da impossibilit della prestazione derivante da causa a lui non imputabile)
ovvero extracontrattuale ex art. 2043 C.C. (Qualunque fatto doloso, o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga
colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno). Inoltre, la legge (artt. 1228, 2049, 2232 C.C.) stabilisce che le prestazioni
del professionista devono essere sempre svolte con diligenza, prudenza e perizia e che lo stesso sempre tenuto a rispondere
per fatti derivanti dallopera di ausiliari e sostituti. La colpa professionale, presupposto essenziale della responsabilit,
definita dallart. 2236 C.C. (Se la prestazione implica la soluzione di problemi tecnici di speciale difficolt, il prestatore
d'opera non risponde dei danni, se non in caso di dolo o di colpa grave.) Lattenuazione della responsabilit contenuta nella
norma in esame non riguarda la diligenza, che deve essere sempre quella adeguata al caso concreto, ma laspetto della
prudenza e della perizia (cfr. Cass.Civ. 16/01/01 n. 2335) e non trova applicazione per i danni ricollegabili a negligenza o
imprudenza, dei quali il professionista, conseguentemente, risponde anche solo per colpa lieve (cfr. Cass. Civ. 19/04/06 n.
9085).
Lonere probatorio a carico del professionista il quale sovente avr difficolt a dimostrare nei singoli casi concreti lesistenza
e il rilievo di problemi tecnici di particolare difficolt a discarico di proprie responsabilit attribuibili ad errore professionale.

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Il danno da risarcire, la cui dimostrazione a carico del Cliente, pu derivare dalla non corretta esecuzione della prestazione
tecnica, cos come dal ritardo con il quale la stessa viene svolta. Di particolare interesse una recente decisione della Suprema
Corte la quale ha affermato il seguente principio: In tema di appalto ed in ipotesi di responsabilit ex art. 1669 c.c. per rovina
o difetti dellopera, la natura extracontrattuale di tale responsabilit trova applicazione anche a carico di coloro che abbiano
collaborato nella costruzione, sia nella fase di progettazione o dei calcoli relativi alla statica delledifico, che in quella di
direzione dellesecuzione dellopera, qualora detta rovina o detti difetti siano ricollegabili a fatto loro imputabile (cfr. Cass.
Civ. 30/05/03 n. 8811).
Per quanto riguarda invece le responsabilit penali del professionista, le principali norme di riferimento sono rappresentate
dallart. 449 c.p. (Chiunque, al di fuori delle ipotesi previste nel secondo comma dell'articolo 423-bis, cagiona per colpa un
incendio o un altro disastro preveduto dal capo primo di questo titolo, punito con la reclusione da.) e dallart. 676 c.p.
(Chiunque ha avuto parte nel progetto o nei lavori concernenti un edificio o un'altra costruzione, che poi, per
sua colpa, rovini, punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da ). Non meno importanti sono la Legge 2 febbraio
1974 n. 64 (art. 20) in caso di violazioni della normativa antisismica, la Legge 28 febbraio 1985 n.47 in materia di normativa
urbanistico-edilizia (artt. 6 e 20) o la Legge n. 1086/71 (artt. 13, 15 e 16) riguardanti la direzione dei lavori ed il
collaudo di opere. Considerate le rilevanti responsabilit civile e penali attribuite alle figure professionali coinvolte nel
processo di realizzazione di una costruzione appare quindi superfluo sottolineare quanto sia importante che le opere in legno
vengano affidate ad imprese in grado di svolgere egregiamente il ruolo di Costruttori, ruolo che va oltre la semplice fornitura
di materiali e di posa in opera, ma che richiede professionalit e capacit tecniche indispensabili a qualificare, documentare e
certificare il proprio operato.

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Allegato: FAC-SIMILE CERTIFICATI DI ORIGINE RILASCIATO AL PRODUTTORE CLT

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Allegato: FAC-SIMILE CERTIFICATI DI ORIGINE RILASCIATO AL PRODUTTORE LEGNO LAMELLARE

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Allegato: FAC-SIMILE DEL CERTIFICATO RILASCIATO DAL C.S.L.P. AL CENTRO DI LAVORAZIONE ACCREDITATO

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