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per poter fare da mediatore fra il popolo e il sovrano che dimorava nel castello di
Moncalieri che avrebbe compreso e portato a una rivoluzione liberale, allontanandosi
dal vecchio assolutismo e che avrebbe convinto il re a far guerra contro gli austriaci.
Inizialmente accett ma poi dichiar al ministro della Guerra di esser venuto a
conoscenza di un complotto da parte dei rivoluzionari, questo per non far pi parte
della congiura ma costoro cominciarono ad insospettirsi e decisero lo stesso di agire;
Carlo Alberto, profondamente pentito, corse subito da Vittorio Emanuele I chiedendo
perdono e svelando tutti i piani dei cospiratori. Il re, assieme al Consiglio della
corona, decise di concedere la costituzione ma giunse notizia di un imminente
attacco da parte delle truppe austro-russe e quindi Vittorio Emanuele decise di
aspettare ma i carbonari non accettarono e non vollero scendere a compromessi e
quindi, per evitare delle sollevazioni militari che avrebbero portato forte scompiglio e
disagio, per non concedere la costituzione, abdic in favore del fratello Carlo Felice,
nominando Carlo Alberto reggente, ossia colui il quale esercita temporaneamente il
potere sovrano in assenza del titolare. Cos a 23 anni si ritrov a governare un regno
in profonda crisi che aveva lui stesso contribuito a provocare e, dato che tutti i vecchi
ministri lo abbandonarono fu costretto a riformare per intero un nuovo governo e,
anche in preda al panico, poich i rivoluzionari non volevano affatto rinunciare, il 13
marzo Carlo Alberto concedette la costituzione spagnola ma in attesa
dellapprovazione del re che accolse malissimo la notizia dellabdicazione del fratello
dichiarando nullo qualsiasi atto politico-militare.
A questo punto, tradendo i rivoluzionari, si rifugi in Toscana con la famiglia
chiedendo agli austriaci aiuti per ristabilire lordine nello Stato anche perch Carlo
Felice stava valutando lipotesi di togliergli leredit al trono.
Nel 1823 il duca Louis Antonie dAnglouleme assunse il comando della truppa
francese alla quale le potenze europee fecero riferimento per riportare sul trono re
Ferdinando VIII di Spagna, catturato dai rivoluzionari dopo i moti di Cadice e Carlo
Alberto, per riconquistarsi la fiducia dei nobili e dei conservatori, chiese di far parte di
questa missione. A inizio maggio attracc a Marsiglia e a fine mese, dopo un lungo
viaggio, arriv a Madrid per poi ripartire verso il sud, verso Cadice e, a fine agosto, le
truppe assalirono il Trocadero, fortezza di Cadice, con la flotta francese che
proteggeva dal mare. Rimase in prima linea a combattere fino al calare della notte e
il giorno dopo fu tra i primi ad entrare nel Trocadero. Una volta liberati Carlo Alberto,
fu molto ringraziato dal re e dalla moglie tanto che, dopo una parata militare, il duca
a capo della spedizione gli diede la Croce dellordine di San luigi, un importante
ordine militare.
Sciolto il corpo di spedizione, Carlo Alberto torn a Parigi dove venne accolto da
grandi feste, ricevimenti e balli.
Carlo Felice riprese fiducia e lo richiam a Torino e prima di partire, il futuro re,
pronto a diventarlo, fece un colloquio con il re di Francia Luigi XVIII che gli diede
A questo punto i soldati erano stremati anche se i lombardi avevano votato per
lannessione al regno di Sardegna e quindi il Re pens di chiedere una tregua che gli
austriaci accettarono a patto che essi si ritirassero lasciando Peschiera, Parma e
Modena e allora Carlo Alberto continu la guerra con linee difensive e truppe troppo
deboli e quindi presto tratt la resa lasciando per Milano agli austriaci con grande
indignazione del popolo.
A questo punto chiese larmistizio, con il parere negativo di Gioberti che era convinto
che la Francia li avrebbe aiutati ma questultima avrebbe aiutato soltanto i
repubblicani. Lorgoglio di Carlo Alberto non si plac e volle riprendere la guerra, ma
questa volta lasciando il comando effettivo dellesercito a un polacco che per sub
una pesante sconfitta a Bicocca e quindi si arresero chiedendo definitivamente
larmistizio ma le condizione austriache furono durissime quindi il Re chiese se fosse
possibile un ultimo sforzo per almeno riconquistare qualche citt ma la risposta fu
no: lesercito era a pezzi, la disciplina crollata, molti militari si diedero al brigantaggio.
Il 23 marzo 1849 chiam figli, generali e ministri e disse di non avere altra scelta se
non abdicare, tentarono di dissuaderlo ma lui si limit a dire la mia decisione frutto
di matura riflessione; da questo momento io non sono pi il re; il re Vittorio, mio
figlio.
Pochi giorni dopo cominci il viaggio verso il Portogallo passando da Nizza
Monferrato, Acqui, Savona, Ventimiglia e il Principato di Monaco. A Nizza gli
fornirono un passaporto per poter attraversare Francia e Spagna e da Antibes invi
istruzioni per sistemare alcuni affari di famiglia e poco dopo da Torino arriv il
documento ufficiale di abdicazione. Il viaggio continu fin quando giunse il 19 aprile
a Oporto dove avrebbe voluto imbarcarsi per lAmerica ma fu costretto a fermarsi
perch il viaggio lo aveva stremato ed era molto malato al fegato. Nelle due
settimane successive le sue condizioni si aggravarono molto, non volle visite dai
familiari ma continuava a tenere contatti con lItalia. Nel corso di questo breve
periodo fu attaccato da 3 infarti, forte tosse tanto da non riuscire pi ad alzarsi, e
poco dopo le 15 del 28 luglio 1849 mor a poco meno di 51 anni affidando la sua
anima a Dio. La sua salma rimase nella cattedrale di Oporto fino a settembre quando
il cugino Eugenio di Savoia mand delle navi per portare il corpo in patria. Ci fu il
funerale nel Duomo di Torino e la salma venne riposta nei sotterranei della Basilica
di Superga dove tuttora riposa.