Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
COMBUSTIONE
La combustione la reazione chimica di due
sostante (combustibile e comburente) con sviluppo
di calore.
Condizioni necessarie per la suddetta reazione
chimica sono:
presenza di combustibile
presenza di comburente
presenza di una sorgente di calore (innesco)
Quando uno dei tre elementi della combustione
viene a mancare, questa non avviene o se gi in
atto, si estingue.
Temperatura di accensione
E la temperatura minima alla quale la miscela
combustibile/comburente inizia a bruciare in
modo spontaneo e continuo senza ulteriore
apporto di calore dallesterno.
Ad es: per il legno e la benzina la temperatura
pari a circa 250 C, mentre per il gasolio di cir ca
220 C e per il metano dellordine di 530 C.
Temperatura di infiammabilit
E la temperatura minima alla quale alcuni
tipi di sostante allo stato liquidi emettono
vapori in quantit tali da potersi incendiare
in caso di innesco.
La temperatura di infiammabilit si definisce
esclusivamente per i liquidi infiammabili o
combustibili.
E il parametro discriminante in merito alla
pericolosit di un liquido ai fini della
prevenzione incendi
Potere calorifico
la quantit di calore prodotta dalla completa
combustione dellunit di massa o di volume di
una determinata sostanza combustibile.
Il potere calorifico superiore (p.c.s.) la quantit
di calore sviluppata considerando anche il
calore di condensazione del vapore dacqua
prodotto.
Il potere calorifico inferiore (p.c.i.) definito
come quello superiore non considerando il
calore di condensazione del vapore dacqua.
Ad es. per il legno il potere calorifico inferiore
pari a 4040 kcal/kg, mentre per la benzina di
circa 10.000 kcal/kg.
9
CLASSI DI INCENDIO
Classe A Fuochi di materiali solidi con
formazione di braci
Ad es. legna, carta, carbone, tessuti, gomma.
La separazione dall'ossigeno dell'aria relativamente
semplice dato che il combustibile non tende a spargersi.
ESTINGUENTI: Acqua, schiuma e polveri chimiche
10
COMPORTAMENTO AL FUOCO
Insieme di trasformazioni fisiche e chimiche di
un materiale o di un elemento da costruzione
sottoposto all'azione del fuoco.
Il comportamento al fuoco comprende la
"reazione al fuoco dei materiali
e la
13
Reazione al fuoco/1
E il grado di partecipazione di un materiale
combustibile al fuoco al quale sottoposto.
Individua l'attitudine di un materiale ad
incendiarsi quando innescato da una piccola
fiamma o a propagare l'incendio.
E il parametro che esprime la facilit con cui il
materiale brucia contribuendo allo sviluppo ed
alla gravit dell'incendio.
Non tiene conto dei rischi derivanti dai fumi
emessi dal materiale stesso nel processo di
combustione.
14
Reazione al fuoco/2
Il D.M. 26/06/1984 individua 6 classi di reazione al
fuoco (da 0 a 5).
I materiali di classe "0" non sono combustibili,
mentre quelli di classe da 1 a 5 sono combustibili.
La loro partecipazione alla combustione aumenta
al crescere della classe.
Per i mobili imbottiti le classi sono tre (da 1.IM - la
pi severa - a 3.IM).
Infine, per i prodotti da costruzione da impiegarsi
nelle opere per le quali e' prescritto il requisito
della sicurezza in caso d'incendio, prevista (DM
10/03/2005) una specifica classificazione (dalle
classi A alle F) in accordo con la normativa
europea.
15
Reazione al fuoco/3
La classe di reazione al fuoco determinata
mediante prove di laboratorio e in base ad esse
certificata.
I certificati di prova vengono rilasciati dal
Ministero dell'Interno o da laboratori autorizzati e
sono validi 5 anni.
Le prove di reazione al fuoco riguardano non solo
il materiale ma anche le modalit di posa in opera
(libero, a parete, a pavimento, a soffitto, ecc.).
Quelle relative ai mobili imbottiti si riferiscono
invece allimbottitura nel suo insieme.
16
Resistenza al fuoco/1
E lattitudine di un elemento da costruzione
(componente o struttura) a conservare, secondo
un programma termico prestabilito e per un
tempo determinato, in tutto o in parte:
stabilit "R
attitudine a conservare la resistenza meccanica sotto
l'azione del fuoco
tenuta "E
attitudine a non lasciar passare n produrre - se
sottoposto all'azione del fuoco su un lato - fiamme,
vapori o gas caldi sul lato non esposto
un
dato
limite,
la
17
Resistenza al fuoco/2
Il D.M. 16 febbraio 2007 introduce anche ulteriori
prestazioni da assicurare sotto lazione del
fuoco (ad es. M - capacit di sopportare un
impatto meccanico).
La classificazione degli elementi da costruzione
in relazione alla resistenza al fuoco effettuata
attribuendo specifici requisiti (simboli: R, E , I, M
e gli altri previsti dal sopra citato D.M. 16/2/07) e
determinando il tempo (in minuti) per il quale
devono essere garantiti (classe:15, 20, 30, 45, 60,
90, 120, 180, 240, 360).
18
Resistenza al fuoco/3
19
20
22
23
PROTEZIONI ANTINCENDIO
Protezione passiva
Misure di protezione che non richiedono lazione di un
uomo o lazionamento di un impianto.
Hanno come obiettivo la limitazione degli effetti
dellincendio nello spazio e nel tempo.
Le principali misure da porre in atti riguardano:
la compartimentazione antincendio
le distanze di sicurezza
il sistema di esodo
Come evidente si tratta di accorgimenti che non incidono
sulla probabilit che levento si verifichi, ma che tendono
ad ostacolare il propagarsi di eventuali focolai di incendio
e a consentire labbandono delledificio nelle massime
condizioni di sicurezza.
24
Compartimentazione antincendio
E la suddivisione di un'area a rischio d'incendio in
due o pi zone indipendenti in grado ognuna di
sopportare un incendio senza che questo si propaghi
alle zone adiacenti.
Un compartimento non ha delimitazione
o
configurazione fissa; pu essere una stanza o un
gruppo di stanze, una scala o un corridoio.
Ogni compartimento deve essere delimitato da
elementi
costruttivi
di
resistenza
al
fuoco
predeterminata (ad es. REI 120) e comunque conforme
alle norme di prevenzione incendi.
25
26
27
Distanze di sicurezza
Distanza di sicurezza esterna
Valore minimo, stabilito dalla normativa, delle distanze
misurate orizzontalmente tra il perimetro in pianta di
ciascun elemento pericoloso di una attivit e il perimetro
del pi vicino fabbricato esterno alla attivit stessa o di
altre opere oppure rispetto ai confini di aree edificabili.
Distanza di protezione
Valore minimo, stabilito dalla norma, delle distanze
misurate orizzontalmente tra il perimetro in pianta di
ciascun elemento pericoloso di una attivit e la recinzione
(ove prescritta) ovvero il confine dell'area su cui sorge
l'attivit stessa.
28
Sistema di esodo
Spazio scoperto
Spazio a cielo libero o superiormente grigliato avente
superficie in pianta non inferiore a 3 volte l'altezza della
eventuale parete pi bassa che lo delimita.
La distanza fra le strutture verticali che eventualmente
delimitano lo spazio scoperto deve essere 3,50 m.
Se le pareti delimitanti lo spazio aggettano o rientrano, lo
spazio considerato "scoperto" se, oltre ad essere
rispettate le distanze sopra indicate, il rapporto fra la
sporgenza (o la rientranza) e la relativa altezza di
impostazione 1/2.
La superficie minima dello spazio scoperto deve risultare al
netto delle superfici aggettanti.
La distanza minima di 3,50 m deve essere computata fra le
pareti pi vicine in caso di rientranze, fra la parete e il limite
esterno della proiezione dell'aggetto in caso di sporgenze,
fra i limiti delle proiezioni nel caso di aggetti prospicienti.
29
Sistema di esodo
Spazio scoperto - esemplificazioni
30
Sistema di esodo
Luogo sicuro
Spazio scoperto ovvero compartimento antincendio,
separato da altri compartimenti mediante spazio scoperto
o filtri a prova di fumo, avente caratteristiche idonee a
ricevere e contenere un predeterminato numero di persone
(luogo sicuro statico) ovvero a consentirne il movimento
ordinato (luogo sicuro dinamico).
31
Sistema di esodo
Uscita
Apertura atta a consentire il deflusso di persone verso un
luogo sicuro avente altezza non inferiore a 2,00 m.
Modulo di uscita
Unit di misura della larghezza delle uscite.
Il "modulo uno", che si assume uguale a 0,60 m, esprime la
larghezza media occupata da una persona.
32
Sistema di esodo
Densit di affollamento
Numero massimo di persone assunto per unit di superficie
lorda di pavimento (persone/m2).
locali di riunione
mense, aule e simili
uffici e locali di lavoro
autorimesse non sorvegliate
locali di deposito
aree di vendita in centri commerciali
0,70 persone/m2
0,70 persone/m2
0,10 persone/m2
0,10 persone/m2
0,04 persone/m2
0,20 persone/m2
33
Sistema di esodo
Capacit di deflusso o di sfollamento
Numero massimo di persone che, in un sistema di vie di esodo, si
presume possano defluire attraverso una uscita di "modulo 1.
La capacit di deflusso fissata dalla normativa di prevenzione
incendi e tiene conto del tempo occorrente per lo sfollamento
ordinato di un compartimento.
34
Sistema di esodo
Scala di sicurezza esterna
Scala totalmente esterna al fabbricato, munita di parapetto
di regolamentare, avente caratteristiche tecniche e
dimensionali stabilite dalla normativa di prevenzione
incendi.
Una scala esterna deve essere sufficientemente distante
dalle aperture delledificio, da cui potrebbero uscire prodotti
della combustione che la rendono impraticabile.
35
Sistema di esodo
Scala a prova di fumo
Scala in vano costituente compartimento antincendio a cui si
accede da ogni piano, mediante porta almeno RE con
autochiusura, da spazio scoperto o da disimpegno aperto su
spazio scoperto provvisto di parapetto a giorno.
36
Sistema di esodo
Scala a prova di fumo interna
Scala in vano costituente compartimento antincendio avente
accesso, per ogni piano, da filtro a prova di fumo.
37
Sistema di esodo
Scala protetta
Scala in vano costituente compartimento antincendio
avente accesso diretto da ogni piano, con porte REI dotate
di congegno di autochiusura.
38
39
PROTEZIONI ANTINCENDIO
Protezione attiva
Misure di protezione che richiedono lazione di un uomo o
lazionamento di un impianto.
Sono finalizzate alla precoce rilevazione dellincendio, alla
segnalazione e allazione di spegnimento dello stesso.
Comprendono in particolare:
gli impianti e i sistemi di allarme
gli impianti e i sistemi di spegnimento (estintori, naspi,
idranti, ecc.)
lorganizzazione (uomini e mezzi) formata per
fronteggiare lemergenza incendio
40
Pulsante di allarme
Centralina di allarme
Rivelatori di fumo
Sirena di allarme
41
Estintore portatile
Estintore carrellato
42
43