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21102015 _comutibict room udalatondimerto?op=formuarioAtercimentoBpedido.coSeqPed do=413478tIpoPedido.coTipaPedido=4&pedidornuAnoPedido= Ee (CAPES /SESU FINED ICT FORMULARIO DE ENCAMINHAMENTO - PARTE DE DOCUMENTO SB inprime [Ne PEDIDO PD000041347/2015 IDENTIFICACAO DO PEDIDO AUTOR(ES) DA PARTE: LO PIPARO, FRANCO TETULO DA PARTE: PREFACIO E PREMESSA AUTOR(ES) DA OBRA: LO PIPARO, FRANCO TITULO DA OBRA: LINGUA, INTELLETTUALI, EGEMONIA IN GRAMSCI PAGINA INICIAL: 1 PAGINA FINAL: 20 ‘TOTAL OF PAGINAS: 20, 80NUS UTILIZADOS: 4 FORMA DE ENVIO: E-MAIL STTUAGAO DO PEDIDO: — fAfatendido [1 Repassado [_] Cancelado FORMA DO DOC.ORIGINAL: ToTAL oe Phc.conriRMAgho: AA pB> morivo: ‘OBSERVAGKO: NAO SABEMOS 0 TOTAL DE PAGINAS FORMULARIO DE ENCAMINHAMENTO - PARTE DE DOCUMENTO BIBLIOTECA-BASE NOME: UNICAMP)IEL/BT - BIBLIOTECA JENDEREGO: RUA SERGIO BUARQUE DE HOLANDA, 571 (cep: 13083859 CCIDADE-UF: CAMPINAS-SP N° PEDIDO PD000041347/2015 USUARIO: CPF: 98765432100 NOME: USUARIO NAO INFORMADO TEL: (0) 0900000 E-MAIL: ud@ibit.br SOLICITANTE: CODIGO ou CPF: 000927-x NOME: UFRGS/BC - BIBLIOTECA CENTRAL TEL: (51) 33083247 E-MAIL: Comut@be.utrgs.br IDENTIFICACAO DO PEDIDO [AUTOR(ES) OA PARTE: LO PIPARO, FRANCO TITULO DA PARTE: PREFACIO E PREMESSA AUTOR(ES) DA OBRA: LO PIPARO, FRANCO ‘TITULO DA OBRA: LINGUA, INTELLETTUALI, EGEMONIA IN GRAMSCI PAGINA INICIAL: 1 PAGINA FINAL: 20 ‘TOTAL DE PAGINAS: 20 BONUS UTILIZADOS: 4 FORMA DE ENVIO: E-MAIL FORMA 00 DOC.ORIGINAL: ‘TOTAL DE PAG.CONFIRMAGAO: DESTINATARIO INOME: UFRGS/BC - BIBLIOTECA CENTRAL JENDERECO: PAULO GAMA, 110 [ceP: 90046900 (CIDADE-UF: PORTO ALEGRE-RS E-MAIL Comut@be.ufrgs.br Recebl o pedido N° Date 20 / la 7 9015 ‘assinatura__ Fogg <> Voltar | PREFAZIONE Questo libro di Franco Lo Piparo dimostra che le riflesso sul linguaggio ¢ gli studi linguistici non solo hanno accompagnato Gramsci nella formazione del suo pensiero di teorico della politica, della societ3, della cultura, ma hanno avuto una parte decisiva in tale pensiero. Senza Ja meditazione sulla natura e il funziona- mento del linguaggio non si sarebbe costituito V'intero edifcio teorico gramsciano e la nozione stessa, centrale, di ‘ egemoni non avrebbe avuto la sua fisionomia e, forse, nemmeno si sarebbe formata. Dialtra parte, Io scavo teorico entro la realti del lin- suaggio porta Gramsci, cost come Lo Piparo ce lo presenta, a conquistarsi e conquistarci idee di permanente validiti sul mondo della. parola, Tutto cid @ e non & noto. E noto, ed & stato ripetuto pitt volte anche da chi scrive ora queste righe, che Gramsci annetteva una grande importanza sia alla rflessione sulle questioni linguistiche, per intendere evoluzione e struttura complessiva della societA ita liana, sia allattenzione verso il linguaggio, per rinnovare il sistema educative. Ma Gramsci stesso, come Lo Piparo ricorda ¢ come ha osser- vato di recente Valentino Gerratana, nella lettera dal catcere del 19 marzo 1927, esponendo a Tatiana Schucht i suoi progetti di studio, accompagna con espressioni di autoironico imbarazzo Ia manifestazione dei suoi interessi per il linguaggio (« ...che cosa potrebbe essere pit “ disinteressato ” e fir ewig di cid? »). Egli pare rendersi conto che poteva sembrare strana questa attenzione per il mondo della parola in un militante politico. Questa percezione di Gramsci aveva ragioni che durano an: cora. Il libro di Lo Piparo su Gramsci, in quanto mette in luce la parte decisiva che Ia riflessione sul linguaggio ha giocato nel formarsi della complessiva teria gramsciana, chiama anche in causa i motivi per cui cid non @ ancora chiaro in una cultura come la nostra, in cui pure, bene o male, gli scritti di Gramsci hanno avuto una notevole circolazione. Certo, su quest’aspetto del pensiero gramsciano vi sono gid state ricerche particolari, come quelle condotte da Sozzi, Rosiello, Amodio, Carrannante ed altri !. Ma, ad onta dei loro meriti, esse non sono riuscite a spostare il sentimento comune, che ignora o sottovaluta la portata delle idee linguistiche di Gramsci. Il fatto @ che la comune cultura italiana @ stata ed & tuttora colpita da sordita, da una sorta di afasia percettiva e intellettiva quando si tratta di riconoscere la parte che il linguaggio ha nella tealta storica ¢ sociale ¢ nelle costruzioni teoriche ¢ filosofiche. Ora & poco, a dire il vero, si @ sottolineata, ¢ con la maggiore autorita possibile, la « massiccia presenza [..] di opere di lingui- 1 Lo studio di L, Amodio, Linterpreteione eremsciana det linguseio, ima 2 2 (ot. 19}, pr 53, niente per rupert ee Suguerva fr’ teorie ramsciane jo pregmatist, & stato ripreso te vconvaldato nella tet di aurea di Emilia Passspont, Tem linguistic) el Pensiero di A. G. Tacolta di Lettee, Univ. Roma, 3.2. 19761 ni spunti sono. ga usilzati neltAppendice di testi gramstiani in T--De Mauto, Linguaggio ¢ vita sociale, « Leioni tenute presio TIst. To- lined», Frattocchie 1978, pp. 17-44, c'in Gramsci e le question ling Sache, ia 5. Getata, Ws Nedovall Cinta, tgaipy tools: Maes editore, Frenze 1978, pp. 10613. Segnalo qui unalte, utile test romana, Tina Leto, Question! «termini linguistich net « Quadern| del Carcere » ai AVG, Facolth dj Lettre, Univ. Roma, aa. 197677 ’pj"quesa comune ‘opnione, che si manifesta sopratutto atraverso i silensi, roviamo qualche traceia expicita soltanto (o peeing) in alcunt pit fini ¢ accord studies! di linguistica, come. A. Stssi Storia dele li an tr Daeane dt Uneuntion nalans (19651975), «Pubic Sel ae Rona 1977, wp. 314 ¢ p. 9.10, it Gui, apprezzando le ricerche di Resello e Carrannante, sl sopgeisee ‘che la tevanes storicocuturle di (..] Gramect & a ben alizo afidat » © come L. Renzi, Inodasione a 1. Rena, Mi, Cortelarzo, La lingua tte lane ogee un robin soli e side, Mulino, Bologn 197, 929, a pp. 1821, in coi qualche indzio tradisce un rapporta un po! sti en ‘ext Games Comnngue ere, dagen fel ale ilensio, anche se i tapi cenni alla « prandiou » delle prompt {ve di Gramscl servono’a.coprire € glustiicae il fato che la posta fsntologia non apre con Gremacl». Che, ee © ancora Testo dive i vero ‘endo, & un po" il citerio con col si mettono fuor. gio, nel concors, PE oe eet peek ene ee ge eel studi francesistil, ¢ pettanto si auspica » dice la commissioned it ce auella di frances: «profondo francesista, tutavia la grandositl. dei soot ‘ontrbutl sfulge soprattutio ccc, e pertanto ece-»). Oil pi. pratico et ferio con cui il grande Antoine Millet sconsgliava a un siovane dl fae 'lingusta e, «chi gli-chiedeva conto delfallontanemento, diceva: « e, pol, per 10 studio scentiico dei fatti linguistic, tradirionalmente considerati in Italia in pura funsion retorica o di belle'lettere. Labriola non era solo a sentire cosi, ia anni: mi permetto di rinviare a quanto ho scrtto in Introduzione a C. Avo- lio, Introduzione allo studio del dialetto siciiano (1882), Edizioni della Regione Siciliana, Palermo 1973, pp. 7-17, a La nota Acbille Loria e it sociclismo ristampats 1914-1918, Einaudi, Torino 1972, pp. 16263. in Serttigiowanilé xr E inaugurd una incomprensione che in parte ancora dura e che sari metito di questo libro eliminate. Non sappiamo quanto nel 1918 Gramsci avesse gid maturato Te idee centrali della sua teoria del linguaggio, che Lo Piparo analizza nella forma da esse assunta nei Quaderni: la mobilita permanente della realtd linguistica; il gioco che in essa si intrec- ‘ia tra centri innovativi ¢ forze conservative; Ja tessitura meta- forica del linguaggio e il conseguente nesso tra vita sociale e cul- turale € tendenze del linguaggio; la stratificazione e continuita tra gli usi linguistic; Pimportanza degli usi capaci di costituirsi come egemoni, importanza non solo Linguistica, ma pid. general- mente intellettuale, culturale, sociale; la tensione tra gramma- tica vissuta, immanente, ¢ grammatiche esplicite, normative. Spetteri a studi successivi stabilire da un lato quanto nel dcfinirsi di queste idee e, soprattutto, nel determinatsi dell'idea centrale di egemonia, hanno concorso, con Lesperienza di. studi linguistici che Lo Piparo soprattutto mette a fuoco, le esperienze pratiche € politiche di Gramsci; e, d'altto lato, quanta parte delle esperienze politiche, come il ripudio di una concezione «matematica » delle tesi © azioni politiche, 0 il costante ife- rirsi alla necessitd di costruire un consenso reale, profondo, non ‘ccasionale 0 burocratico, tra i militanti, sia da riportarsi al ruolo attivo svolto nel Gramsci politica dalle riflessioni di teotia della cultura e dell’organizzazione della cultura che egli era venuto compiendo negli anni degli studi universitari Per quanto riguarda il giornalismo, pit in genere la stampa, pare fagionevole rintracciare un mutuo rapporto fra teoria € pra- tica, una mutua azione di sostegno ¢ di stimolo fra iflessioni giovanili, sulle condizioni cultural italiane, sull'analfabetismo, la pratica della scrittura giornalistica prima, poi anche dellorge- nizzazione ¢ conduzione degli organi di stampa del sorgente Par- tito comunista, Questa pratice fornisce poi, nel chiuso del car- cere, la materia prima delle rflessioni ilhiminanti sul giornalismo italiano ¢ sulla comunicazione di massa, ancora ogsi esemplari per rigore © profonditA delle analisi. La loro eccezionalita teorica smal si separa dall'eccezionalita qualitativa che per altre vie e in altra sede si deve riconoscere nel primo giomalismo comunista italiano ". " Rinvio al mio lavoro Giornalismo ¢ storia Linguistica dell Italia unite, in AAV, Storia della stampe italiane, Vol, V: La stempa italiana del xa Il carattere colto, arduo, di parte della scritrura di Gramsci giornalista e della prima stampa del Partito e il contrastante bisogno di trovare le vie per esprimere idee e parole capaci di luna presa di massa, capaci di portare in luce quello che giaceva al fondo dellespetienza delle classi operaie e contadine; il biso- ‘gno di comunicare largamente, di capire e farsi capire, ¢ le diff colt che a cid si frapponevano per le necessita div un'anaisi approfondita e pet scarse inclinazioni personali all‘oratoria da comizio; il contatto continuo con tutti gli strati pit diversi della popolazione (« principi e plebe vengono qua» amava ripetere scherzando Gramsci con le parole di Madama di Tebe); 1a neces- sitd di tradurre'e ritradurre da situazioni locali a nazioneli, da nazionali a internazionali e viceversa le formulazioni nuove della lotta politica, dell’ideazione ¢ della strategia dei comunisti ®: tutto cid ha fatto di Gramsci un utente privilegiato di linguaggi speciali e di massa, un esploratore diretto, in prima persona, della complessita ¢ molteplicita della realta linguistica, Ora che, grazie al lavoro di Lo Piparo, ® venuta in chiaro la centralith della teoria linguistica gramsciana, vale anche la pena esplorare con attenzione quanto di questa teoria ha radice soprattutto nei libri, © quanto nella congiunzione d'un forte inteletto. teorico con una pratica spesso drammatica della parola, dei suoi scacchi ¢ dei suoi effetti, in una realta sociolinguistica frantumata come quella italiana Oggi sappiamo bene che né Vygotskij avrebbe percorso la strada che lo portd a scoprire la radice sociale dei processi di pen- eocapitalismo, a cura di V. Castronovo © N. Tranfuglis, Laterea, Roma- Bari 1976, pp. 455-510, pp. 477-78. Ci. pitt nel dettagl, Pattiia Salveti, La stampa comunista da Gramsci a Tosliatti, Guanda, Milano 1975, in par. ticolare pp. 1228, © Per queste caratcrstche delle f ‘Spriano, Storia det Partito comunista italiano. I. Da Bordigs a Gremsci, Einaudi, Torino 1967, pp. 14, 118, 225 (scarsa propensione llorstoria da

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