Il Vademecum dell’allenatore
dal metodo Timelight
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Il Vademecum dell’allenatore
dal metodo Timelight
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Quello dell’essere umano è un mondo grandissimo dove orientarsi può
rivelarsi difficile e sapere esattamente cosa fare, come e quando, è
impresa ardua.
E’ una sfida che conosciamo bene del resto, da sempre l’uomo si avvale
di strumenti per gestire i grandi spazi dove è possibile perdersi, pensate
alla bussola per esempio. Nell’immensità del cielo o del mare è facile
perdere l’orientamento, specialmente quando si è lontani da terra o dalla
costa perchè mancano i riferimenti visivi, ci vuole la bussola appunto per
trovare la direzione da seguire.
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Quello del genere umano, quindi dicevamo, è un mondo vasto, proprio
come un grande mare dove non ci sono direzioni prestabilite e per
orientarsi spesso ci vorrebbe davvero la bussola.
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Un po’ come nel caso di “lavori in corso”, c’è una deviazione e non posso
percorrere la solita strada, cosa faccio? Se conosco il senso con cui è
studiata la viabilità in questa zona riesco comunque a giungere
all’obiettivo attraverso un percorso alternativo.
In questo testo non prendo in alcun modo in esame, la parte tecnica che
un allenatore dovrebbe conoscere bene. Rivolgo l’attenzione invece
esclusivamente su indicazioni di supporto nella gestione
dell’essere umano, dietro lo sportivo.
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2) Dare spesso feed back corretti su come migliorare la
prestazione. Comunicare chiaramente quando il ragazzo fa bene
ed esser il più possibile incoraggianti e costruttivi
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Immagina di dover aprire un barattolo di vetro pieno di marmellata e
immagina di farlo con il manico di una forchetta, in mancanza di
strumenti più appropriati. Hai pensato a ciò che faresti esattamente?
Punteresti il manico tra il tappo in alluminio e il bordo di vetro per poi far
leva giusto? Esattamente! Fai leva su ciò che c’è, non su ciò che ti
manca!