Gianluca Ravanelli [Venerdì 17 luglio 2009, ore 10:48]
Io mi chiedo perché il cielo debba
essere a tutti i costi azzurro. Sinceramente, molto spesso lo trovo anche abbastanza fastidioso: è una tonalità che mi ha un po' stufato. Per esempio: questa mattina quando mi sono svegliato stava per grandinare, ed il cielo era NERO. Che bella sorpresa! Oppure anche in quelle giornate particolari, quando non sai se pioverà o sbucherà il Sole, quando il cielo è Grigio. Che gran colore il Grigio! Che metafora dell'esistenza! Certo anche a Oriente e ad Occidente lo spettacolo è notevole: quando il Porpora tinge l'oceano sopra le nostre teste, che forse è il riflesso dell'universo che sta sotto, quando la stella che ci culla nella nostra carovana planetaria mostra tutto il suo Fulgore Corusco di Rame, e accende il Rosso del Mondo: che attimi di riflessione, che testimonianza eroica della Morte della Vita e, forse, del lento ma fugace scorrere del Tempo! Poi la sera, quando la Luce sprofonda nell'Ovest e resta solo il Violetto del Crepuscolo... Questa storia del cielo azzurro sembra più consolidata dell'esistenza di Dio e forse considerata più immutabile e vera di quanto sia importante la Vita dell'Umanità. Non potremmo decidere, magari un terso giovedì, di innovare il colore del cielo? Credo che molti ne resterebbero colpiti! E forse la gente sarebbe autorizzata a pensare che le cose possono anche cambiare.