Nasce a Trujillo, l’anno della sua nascita è molto incerto, probabilmente nasce nel
1475. È stato un condottiero spagnolo, il conquistatore dell’Impero Inca e il fondatore
della città di Lima. Quando Pizzarro venne nominato “Marchese della conquista”, si poteva dedicare all’organizzazione dei territori sotto il suo controllo, ma prima di fare ciò voleva renderli sicuri dalle violenze degli indigeni. Nei confronti dei Cileni vennero usate delle misure repressive che li portarono all’esasperazione. Ai Cileni fu annunciato l’arrivo di un emissario del potere regale, questo portò tanta felicità tra i Cileni. Questa felicità però durò poco, tra i Cileni corse voce che il loro emissario fu stato fatto uccidere da Pizzarro. I Cileni avevano venduto tutti i loro beni, tranne le spade e decisero di attaccare Pizzarro. Il 26 luglio 1541, circa sedici Cileni si dirigevano verso la casa di Pizzarro. Il Marchese non si aspettava l’attacco da parte di questi, riuscì con l’aiuto del fratellastro Martin de Alcantara e due paggi a entrare nelle sue stanze con l’intenzione di vestire la corazza e resistere in attesa d’aiuto. I Cileni riuscirono a entrare nella stanza dove si trovava Pizzarro, Alcantara e i due paggi, questi ultimi furono trafitti dalle lame dei nemici. Pizzarro non morì subito, fece in tempo a fare un segno di croce sul pavimento e di invocare il nome di Gesù prima di morire. I Cileni si pentirono subito del loro attacco, ma ormai era troppo tardi. La notizia della morte del Marchese accorse molto velocemente per tutta la città. Pizzarro non prese mai moglie, ma ebbe alcuni figli che legittimò ufficialmente, pur avendoli avuti da due differenti principesse indigene di nobili stirpe.