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Timo Leone Vittorio Amedeo Alfieri (Asti, 16 Gennaio 1749 - Firenze, 8 Ottobre 1803
Timo Leone Vittorio Amedeo Alfieri (Asti, 16 Gennaio 1749 - Firenze, 8 Ottobre 1803
ALFIERI
TIMOLEONE
PERSONAGGI
Timoleone
Tomofane
Demarista
Echilo
Soldati di Timofane
AT.1, SC.1
Echilo, no; se al fianco mio la spada
tinta di sangue vedi, a usar la forza
non sono io tratto da superbe voglie:
ma il ben di tutti a ci mi spinge, e il lustro
di Corinto, che in sua possa affida.
<ECHILO> Sa il ciel, s'io t'amo! Dai primi anni nostri
stretti s'eran fra noi tenaci nodi
d'amistade, a cui poscia altri pi santi
ne aggiungevam, di sangue. A me non sorse
pi lieto d, che quello ov'io ti diedi
l'unica amata mia germana in sposa.
Oltre all'amor, di maraviglia forte
preso m'hai poi, quando inaudite prove
del tuo valor contro Plene ed Argo
mirai, pugnando al fianco tuo. - Non puoi,
n dei tu star privatamente oscuro:
ma, di Corinto le pi illustri teste
veggio da te troncarsi; e orribil taccia
tu riportarne di tiranno. Io tale
non ti estimo finor; ma immensa doglia
in udir ci mi accora. <TIMOF.> E duol men grave
forse, in ci far, me non accora? Eppure,
se a raffermar nella citt la pace,
forza tai mezzi usar, ch'altro poss'io?
Gli stessi miei concittadini han fermo
che pendessero ognor sol dal mio cenno
ben quattro cento brandi. Alcune io mieto
illustri, ver, ma scellerate teste:
teste, che a giusta pubblica vendetta
eran dovute gi; del lor rio seme
gente assai resta, che gran tempo avvezza
a vender s, la sua citt, i suoi voti,
va di me mormorando. Ostacol troppo
a lor pratiche infide il poter mio;
quindi ogni astio, ogni grido, ogni querela.
<ECHILO> Confusion, discordia, amor di parte,
e prepotenza di ottimati, or quasi
a fin ci han tratti, vero. Omai qual forma
di reggimento a noi pi giovi, io forse
mal dir saprei: ma dico, e il dicon tutti;
che mai soffrir, mai non vogliam tal forma,
che non sia liberissima. I tuoi mezzi
a raffermar la interna pace, assai
pi grati avrei, se men costasser sangue.
<TIMOF.> Per risparmiarne, anco talor sen versa.
Da infetto corpo le gi guaste membra
s'io non recido, rinsanir pon l'altre?
De' pi corrotti magistrati ho sgombra
gi in parte la citt: tempo , che al fonte
di tanto mal si vada, e con pi senno
a repubblica inferma or si soccorra