Project Management
Body of Knowledge
Terza edizione
(Guida al PMBOK)
Guida al
Project Management
Body of Knowledge
Terza edizione
(Guida al PMBOK)
10 9 8 7 6 5 4 3 2 1
NOTA
Le pubblicazioni sugli standard e sulle istruzioni del Project Management Institute, Inc. (PMI), di
cui fa parte il presente documento, vengono sviluppate mediante un processo di elaborazione degli
standard basato sul consenso volontario. Questo processo riunisce i volontari e/o ricerca l'opinione
di persone interessate all'argomento trattato nella presente pubblicazione. Sebbene PMI amministri
il processo e stabilisca quali regole promuovere a garanzia della correttezza nella creazione del
consenso, non redige il documento e non esamina, valuta o verifica in modo autonomo
l'accuratezza e la completezza delle informazioni o la solidit dei criteri contenuti nelle relative
pubblicazioni su standard e direttive.
PMI declina qualsiasi responsabilit per lesioni a persone o beni o per altri danni di qualsivoglia
natura, siano essi particolari, indiretti, conseguenti o compensativi, derivanti direttamente o
indirettamente dalla pubblicazione, dall'applicazione o dalla fiducia accordata a questo documento.
PMI declina qualsiasi responsabilit e non fornisce alcuna garanzia, espressa o implicita, in merito
all'accuratezza o alla completezza delle informazioni pubblicate nel presente documento, e declina
altres qualsiasi responsabilit e non garantisce che tali informazioni rispondano a obiettivi o
esigenze particolari. PMI non fornisce alcuna garanzia in merito alle prestazioni dei singoli
prodotti e servizi dei produttori o fornitori in virt di questo standard o della guida.
PMI pubblica e rende disponibile questo documento senza tuttavia impegnarsi a prestare alcun
servizio professionale o di altra natura per o per conto di qualsiasi persona fisica o giuridica; PMI
non si impegna inoltre a svolgere compiti spettanti a qualsiasi persona fisica o giuridica a favore di
terzi. Chiunque utilizzi questo documento deve affidarsi alla propria capacit di giudizio o, a
seconda dei casi, pu richiedere il parere di un professionista competente per stabilire il grado di
attenzione necessario in determinate circostanze. Le informazioni e gli altri standard
sull'argomento trattato nella presente pubblicazione possono essere resi disponibili anche da altre
fonti, che l'utente pu consultare per disporre di altre opinioni o informazioni non contenute nel
presente documento.
PMI non dispone dell'autorit per implementare, n si impegna ad implementare, la conformit ai
contenuti del presente documento. PMI non certifica, controlla o ispeziona i prodotti, i progetti o le
installazioni a fini del rispetto delle norme di sicurezza e sanitarie. Qualsiasi certificazione o
dichiarazione di conformit a qualsiasi informazione in materia sanitaria o di sicurezza riportata nel
presente documento non potr essere attribuita a PMI ma sar di responsabilit esclusiva dall'ente di
certificazione competente o dalla persona che ha effettuato la dichiarazione.
SOMMARIO
Prefazione alla terza edizione ...........................................................vii
Il contesto del Project Management ...................................................1
Introduzione............................................................................................... 3
1.1 Obiettivo della Guida al PMBOK .................................................... 3
1.2 Che cos un progetto? .................................................................... 5
1.3 Che cos il Project Management? .................................................. 8
1.4 La struttura della Guida al PMBOK ................................................ 9
1.5 Aree di esperienza.......................................................................... 12
1.6 Il contesto del Project Management............................................... 16
Ciclo di vita del progetto e Struttura organizzativa............................. 19
2.1 Il ciclo di vita del progetto ............................................................... 19
2.2 Stakeholder di progetto .................................................................. 24
2.3 Influenza delle strutture organizzative ........................................... 27
Sommario
ii
iii
Sommario
iv
Sommario
Figura 10-1. Visione dinsieme della gestione della comunicazione di progetto........ 222
Figura 10-2. Diagramma di flusso dei processi di gestione della
comunicazione di progetto...................................................................................... 223
Figura 10-3. Comunicazione: modello di base ................................................................. 224
Figura 10-4. Pianificazione della comunicazione: Input, Strumenti e
tecniche e Output ...................................................................................................... 225
Figura 10-5. Distribuzione delle informazioni: Input, Strumenti e tecniche e
Output.......................................................................................................................... 228
Figura 10-6. Reporting delle prestazioni: Input, Strumenti e tecniche e Output......... 231
Figura 10-7. Esempio di report sulle prestazioni a tabella.............................................. 234
Figura 10-8. Gestione degli stakeholder: Input, Strumenti e tecniche e Output......... 235
Figura 11-1. Visione dinsieme della gestione del rischio di progetto.......................... 239
Figura 11-2. Diagramma di flusso dei processi di gestione dei rischi di progetto..... 241
Figura 11-3. Pianificazione della gestione dei rischi: Input, Strumenti e
tecniche e Output ...................................................................................................... 242
Figura 11-4. Esempio di struttura di scomposizione dei rischi (RBS).......................... 244
Figura 11-5. Definizione delle scale di impatto per quattro obiettivi di progetto ........ 245
Figura 11-6. Identificare i rischi: Input, Strumenti e tecniche e Output ........................ 246
Figura 11-7. Analisi qualitativa del rischio: Input, Strumenti e tecniche e
Output.......................................................................................................................... 250
Figura 11-8. Matrice di probabilit e impatto..................................................................... 252
Figura 11-9. Analisi quantitativa del rischio: Input, Strumenti e tecniche e
Output.......................................................................................................................... 254
Figura 11-10. Intervallo delle stime dei costi di progetto nel corso dei
colloqui sui rischi ...................................................................................................... 256
Figura 11-11. Esempi di distribuzioni di probabilit comunemente utilizzate............. 256
Figura 11-12. Diagramma dellalbero delle decisioni....................................................... 258
Figura 11-13. Risultati della simulazione dei rischi del costo........................................ 259
Figura 11-14. Pianificazione della risposta ai rischi: Input, Strumenti e
tecniche e Output .................................................................................................................. 260
Figura 11-15. Monitoraggio e controllo dei rischi: Input, Strumenti e tecniche
e Output................................................................................................................................... 265
Figura 12-1. Visione dinsieme della gestione dellapprovvigionamento di
progetto................................................................................................................................... 272
Figura 12-2. Diagramma di flusso dei processi di gestione dell
approvvigionamento di progetto............................................................................ 273
Figura 12-3. Pianificare gli acquisti: Input, Strumenti e tecniche e Output ................. 274
Figura 12-4. Pianificare le forniture: Input, Strumenti e tecniche e Output ................. 281
Figura 12-5. Richiesta di risposte dai fornitori: Input, Strumenti e tecniche
e Output ...................................................................................................................... 284
Figura 12-6. Selezionare i fornitori: Input, Strumenti e tecniche e Output................... 287
Figura 12-7. Amministrazione del contratto: Input, Strumenti e tecniche
e Output ...................................................................................................................... 291
Figura 12-8. Chiusura del contratto: Input, Strumenti e tecniche e Output................. 296
Tabella 1. Modifiche strutturali ............................................................................................ 301
Tabella 2: Modifiche al capitolo 4........................................................................................ 304
Tabella 3: Modifiche al capitolo 5........................................................................................ 304
Tabella 4: Modifiche al capitolo 6........................................................................................ 305
Tabella 5: Modifiche al capitolo 7........................................................................................ 305
Tabella 6. Modifiche al capitolo 8........................................................................................ 306
Tabella 7. Modifiche al capitolo 9........................................................................................ 306
Tabella 8. Modifiche al capitolo 10...................................................................................... 306
Tabella 9. Modifiche al capitolo 11 (nessuna modifica ai nomi).................................... 307
Tabella 10. Modifiche al capitolo 12.................................................................................... 307
vi
EDIZIONE
vii
viii
ix
Sezione I
Il contesto del Project
Management
Capitolo 1
Introduzione
Capitolo 2
CAPITOLO 1
Introduzione
Il Project Management Body of Knowledge la summa della conoscenza nellambito
della professione del Project Management. Come avviene in altre professioni (ad
esempio in giurisprudenza, medicina e ragioneria), linsieme delle conoscenze
appannaggio dei professionisti e degli accademici che le praticano e le sviluppano. Il
Project Management Body of Knowledge nel suo complesso racchiude pratiche
tradizionalmente consolidate che sono largamente applicate e pratiche innovative che
stanno emergendo nella professione, materiale pubblicato e materiale non ancora
pubblicato. Ne consegue che il Project Management Body of Knowledge in continua
evoluzione.
Questo capitolo definisce diversi termini chiave e fornisce una visione dinsieme
dellintera Guida al Project Management Body of Knowledge (Guida al PMBOK)
nelle principali sezioni elencate di seguito.
1.1 Obiettivo della Guida al PMBOK
1.2 Che cos un progetto?
1.3 Che cos il Project Management?
1.4 La struttura della Guida al PMBOK
1.5 Aree di esperienza
1.6 Il contesto del Project Management
1.1
Capitolo 1 Introduzione
1.1.1
1.2
1.2.1
Caratteristiche di un progetto
Temporaneo
Laggettivo temporaneo implica che ogni progetto ha un inizio e una fine definiti.
La fine si raggiunge quando gli obiettivi del progetto sono stati raggiunti o quando
appare evidente che sar impossibile raggiungerli, o ancora quando il progetto non
pi necessario e viene chiuso. Temporaneo non significa necessariamente di breve
durata: molti progetti si estendono infatti su pi anni. In ogni caso, tuttavia, la durata
di un progetto un valore finito. I progetti non sono impegni continuativi.
Inoltre, il termine temporaneo non si estende normalmente al prodotto, al
servizio o al risultato creati tramite il progetto. Molti progetti vengono intrapresi per
creare risultati duraturi. Ad esempio, il progetto che ha come obiettivo quello di
erigere un monumento nazionale dar origine a un risultato che ci si aspetta duri per
secoli. I progetti possono anche avere spesso effetti, voluti o non voluti, di natura
sociale, economica e ambientale che sopravvivono di gran lunga al progetto stesso.
La natura temporanea dei progetti pu essere applicata anche ad altri aspetti:
.2
Capitolo 1 Introduzione
.3
Elaborazione progressiva
Lelaborazione progressiva una caratteristica dei progetti che accompagna i concetti
di unicit e temporaneit. Per elaborazione progressiva si intende lo sviluppo in
passaggi successivi e la prosecuzione incrementale1. Ad esempio, lambito del
progetto sar genericamente definito in una prima fase del progetto stesso e verr
quindi esplicitato e arricchito di dettagli mano a mano che il gruppo di progetto
svilupper una conoscenza pi approfondita ed esaustiva del prodotto. Lelaborazione
progressiva non dovrebbe essere confusa con il cambiamento non controllato
dellambito (sezione 5.5).
Lelaborazione progressiva delle specifiche di prodotto deve essere attentamente
coordinata con unappropriata definizione dellambito del progetto, specie nel caso in
cui il progetto venga sviluppato su commessa. Se correttamente definito, lambito del
progetto, vale a dire il lavoro da eseguire, deve essere controllato man mano che il
progetto e le specifiche di prodotto vengono progressivamente elaborati. La relazione
tra le specifiche di prodotto e lambito del progetto sar esaminata ulteriormente
nellintroduzione al capitolo 5.
I due esempi seguenti illustrano luso dellelaborazione progressiva in due
diverse aree applicative.
1.2.2
1.2.3
Capitolo 1 Introduzione
1.3
1.4
1.4.1
1.4.2
1.4.3
Capitolo 1 Introduzione
10
Figura 1-1. Visione dinsieme delle aree di conoscenza di Project Management e dei
processi di Project Management
11
Capitolo 1 Introduzione
1.5
Aree di esperienza
Gran parte della conoscenza e molti degli strumenti e delle tecniche relativi alla
gestione dei progetti sono ad appannaggio esclusivo del Project Management, come
ad esempio le WBS o strutture di scomposizione del lavoro, lanalisi dei percorsi
critici e il metodo dellEarned Value. La comprensione e lapplicazione di
conoscenze, skill, strumenti e tecniche, riconosciuti generalmente come buone
pratiche, non sono tuttavia di per s sufficienti a garantire un efficace Project
Management. Per un efficace Project Management necessario che il gruppo di
Project Management comprenda e utilizzi la conoscenza e gli skill che fanno capo ad
almeno cinque aree di esperienza:
Project Management Body of Knowledge;
Conoscenza degli standard, dei regolamenti e delle aree applicative;
comprensione del contesto del progetto;
conoscenza e skill in materia di general management;
capacit nei rapporti interpersonali.
La figura 1-2 illustra la relazione tra le cinque aree di esperienza. Bench
appaiano come elementi distinti, in genere presentano aree comuni; nessuno di essi
pu sussistere autonomamente. I gruppi di progetti efficaci li integrano in tutti gli
aspetti dei propri progetti. Non necessario che tutti i membri del gruppo siano esperti
di tutti e cinque i settori. di fatto assai improbabile che un singolo individuo
possegga tutta la conoscenza e gli skill richiesti dal progetto. Ai fini dellefficace
gestione dei progetti tuttavia importante che il gruppo di Project Management
conosca approfonditamente la Guida al PMBOK e abbia dimestichezza con i dati
contenuti nel Project Management Body of Knowledge e con le altre quattro aree
della gestione.
1.5.1
12
1.5.2
13
Capitolo 1 Introduzione
1.5.3
14
1.5.4
1.5.5
Capacit interpersonali.
La gestione delle capacit interpersonali si articola negli aspetti elencati di seguito.
Comunicazione efficace: lo scambio di informazioni.
Capacit dinfluenzare la struttura organizzativa: la capacit di portare a
termine ci che si comincia.
Leadership: sviluppo di una vision e delle strategie e motivazione delle persone
affinch realizzino tali vision e strategie.
Motivazione: incentivo alle persone affinch conseguano alti livelli
prestazionali e superino gli ostacoli che impediscono il cambiamento.
Negoziazione e gestione dei conflitti: dialogo con laltra parte per individuare
un terreno comune o raggiungere un accordo.
Risoluzione dei problemi: lunione della definizione dei problemi,
dellidentificazione e dellanalisi delle alternative e lassunzione di decisioni.
15
Capitolo 1 Introduzione
1.6
1.6.1
1.6.2
16
1.6.3
Sottoprogetti
I progetti vengono solitamente suddivisi in componenti pi facilmente gestibili
denominati sottoprogetti; ciascun sottoprogetto pu tuttavia essere indicato come
progetto e venire gestito come tale. Tali sottoprogetti vengono spesso affidati in
subappalto a terzi o ad altre unit funzionali della Performing Organization. Tra i
possibili esempi:
sottoprogetti basati sui processi di progetto, tra cui una singola fase nel ciclo di
vita del progetto;
sottoprogetti basati sui requisiti di risorse umane in termini di skill, tra cui
idraulici ed elettricisti richiesti per un progetto edile;
sottoprogetti che riguardano tecnologie specializzate, come il testing
automatizzato di programmi informatici nellambito di un progetto di sviluppo
software.
In progetti di dimensioni particolarmente grandi, i sottoprogetti possono essere
costituiti da una serie di sottoprogetti di dimensioni ancora inferiori.
1.6.4
17
Capitolo 1 Introduzione
18
CAPITOLO 2
Ciclo di vita del progetto e Struttura
organizzativa
I progetti e il Project Management vengono svolti in un ambiente pi ampio di quello
del progetto stesso. Il gruppo di Project Management deve avere una conoscenza di
questo contesto pi ampio per essere in grado di selezionare le fasi del ciclo di vita, i
processi, gli strumenti e le tecniche che si adattano maggiormente al progetto. Questo
capitolo illustra alcuni degli aspetti essenziali del contesto del Project Management.
Gli argomenti trattati sono:
2.1 Il ciclo di vita del progetto
2.2 Gli stakeholder di progetto
2.3 Influenza della struttura organizzativa
2.1
2.1.1
19
La transizione da una fase allaltra nellambito del ciclo di vita dello stesso
progetto comporta in genere una forma di trasferimento tecnico o passaggio di
consegne, da cui viene solitamente definita. I deliverable ottenuti da una fase vengono
in genere analizzati per verificarne la completezza e laccuratezza, per essere poi
approvati prima che si proceda con la fase successiva del lavoro. Tuttavia, non del
tutto inusuale che una fase, qualora si ritenga che i possibili rischi siano accettabili,
venga iniziata prima dellapprovazione dei deliverable della fase precedente. Questa
pratica della sovrapposizione di fasi, solitamente svolte in sequenza, un esempio di
applicazione della tecnica di compressione della schedulazione, altrimenti detta fast
tracking.
Non esiste un modo in assoluto migliore per definire il ciclo di vita del progetto.
Alcune strutture organizzative hanno adottato delle regole che consentono di
standardizzare tutti i progetti attraverso un solo ciclo di vita, mentre altre strutture
organizzative preferiscono affidare al gruppo di Project Management la scelta del
ciclo di vita migliore per il progetto assegnato al gruppo. Inoltre, le pratiche
comunemente adottate nel settore specifico conducono generalmente allutilizzo di un
ciclo di vita preferenziale per il settore in questione.
I cicli di vita del progetto definiscono in genere:
quale lavoro tecnico deve essere svolto in ciascuna fase (ad es. in quale fase
deve essere effettuato il lavoro dellarchitetto);
quando devono essere prodotti i deliverable in ciascuna fase e come ciascun
deliverable deve essere analizzato, verificato e convalidato;
chi coinvolto in ciascuna fase (ad es. la progettazione in contemporanea
richiede il coinvolgimento dei responsabili dellimplementazione nella
definizione dei requisiti e nella progettazione);
come controllare e approvare ciascuna fase.
Le descrizioni del ciclo di vita del progetto pu essere sia molto generale che
molto dettagliata. Le descrizioni pi dettagliate dei cicli di vita possono includere
modelli, diagrammi e liste di controllo al fine di dare una forma strutturata e
assicurare il controllo.
La maggior parte dei cicli di vita del progetto presentano caratteristiche comuni:
Le fasi sono in genere sequenziali e vengono comunemente definite da una
forma di trasferimento di informazioni tecniche o da un passaggio di consegne
dei componenti tecnici.
I costi e i livelli del personale coinvolti sono inizialmente bassi, raggiungono il
picco nel corso delle fasi intermedie e diminuiscono rapidamente quando il
progetto si avvia alla conclusione. La figura 2-1 illustra questo andamento.
20
Figura 2-1. Costo e livello del personale tipici di un progetto nel corso del ciclo di vita del
progetto
21
Sebbene molti cicli di vita dei progetti siano caratterizzati da nomi di fasi simili
con deliverable analoghi, pochi sono completamente identici. Alcuni sono composti
da quattro o cinque fasi, mentre altri ne possono contenere nove o pi. Le singole aree
applicative sono invece caratterizzate da variazioni anche significative. Il ciclo di vita
dello sviluppo di un software di una struttura organizzativa pu essere composto da
una sola fase di progettazione, mentre un altro pu essere composto da fasi separate
per larchitettura e per il disegno di dettaglio. Inoltre i sottoprogetti posso avere cicli
di vita di progetto differenti Ad esempio, uno studio di architetti, scelto per il progetto
di un nuovo complesso di uffici, dapprima impegnato nella fase di definizione del
progetto del committente mentre sta facendo la progettazione; poi impegnato nella
fase di implementazione, mentre sta facendo da supporto alla fase di messa in opera. Il
piano di progettazione dello studio di architetti, tuttavia, sar fatto da un suo insieme
di fasi, dallo sviluppo concettuale alla definizione fino alla messa in opera e alla
chiusura. Gli architetti potrebbero addirittura considerare la progettazione delledificio
e la consulenza per la sua costruzione come progetti separati, ciascuno con un proprio
set di fasi.
2.1.2
22
Figura 2-3. Tipica sequenza delle fasi in un ciclo di vita del progetto
2.1.3
23
Figura 2-4. Relazione tra il ciclo di vita del prodotto e del progetto
2.2
Stakeholder di progetto
Gli stakeholder di progetto sono persone o strutture organizzative attivamente
coinvolte nel progetto o i cui interessi possono subire conseguenze dellesecuzione o
dal completamento del progetto. Gli stakeholder possono anche influire sugli obiettivi
e sui risultati del progetto. Il gruppo di Project Management deve identificare gli
stakeholder, determinarne i requisiti e le aspettative e, per quanto possibile, gestire
linfluenza che possono esercitare in merito ai requisiti per garantire la buona riuscita
del progetto. La figure 2-5 illustra la relazione tra stakeholder e gruppo di progetto.
24
25
26
2.3
2.3.1
2.3.2
27
2.3.3
Struttura organizzativa
La struttura della Performing Organization vincola spesso la disponibilit di risorse in
uno spettro dal tipo funzionale al tipo progettuale, con una vasta gamma di strutture a
matrice tra i due estremi. La figura 2-6 mostra le caratteristiche fondamentali relative
ai progetti dei principali tipi di strutture organizzative.
28
29
Le organizzazioni a matrice, come illustrato nelle figure dalla 2-9 alla 2-11, sono
un mix tra organizzazioni funzionali e organizzazioni progettuali. Le matrici deboli
conservano molte delle caratteristiche delle organizzazioni funzionali e in esse il ruolo
del project manager si avvicina pi a quello di un coordinatore o di un facilitator
che a quello di un manager. Allo stesso modo, le matrici forti presentano molte delle
caratteristiche delle organizzazioni progettuali e possono avere project manager a
tempo pieno dotati di un considerevole livello di autorit e personale amministrativo
dedicato a tempo pieno al progetto. Lorganizzazione a matrice equilibrata mentre
riconosce la necessit di ricorrere a un project manager, non gli fornisce lautorit
assoluta sul progetto e sul relativo finanziamento (figura 2-6).
30
31
2.3.4
32
2.3.5
33
Sezione II
Lo standard per il Project
Management di un progetto
Capitolo 3
CAPITOLO 3
37
38
3.1
39
3.2
40
41
Nota: non vengono mostrati tutti i flussi di dati e le interazioni dei processi tra i gruppi di processi.
Figura 3-4. Riepilogo ad alto livello delle interazioni dei gruppi di processi
42
3.2.1
43
44
.2
45
3.2.2
46
Nota: non vengono mostrate tutte le interazioni dei processi e il flusso di dati tra processi.
47
.1
.2
Pianificazione dellambito
Processo di creazione del piano di gestione dellambito del progetto che documenta
come lambito del progetto verr definito, verificato e controllato e come creare e
definire la struttura di scomposizione del lavoro (WBS).
48
.3
Definizione dellambito
Processo di sviluppo della descrizione dellambito del progetto dettagliata da
utilizzare come base per le decisioni future sul progetto.
.4
Creare la WBS
Processo di suddivisione dei principali deliverable del progetto e del lavoro previsto
dal progetto in componenti pi piccoli e quindi maggiormente gestibili.
.5
Definire le attivit
Processo di identificazione delle attivit specifiche da eseguire per produrre i vari
deliverable del progetto.
49
.6
.7
.8
50
.9
.10
.11
51
.12
.13
.14
52
.15
.16
Identificare i rischi
Processo di determinazione di quali rischi possono influire sul progetto e di
documentazione delle loro caratteristiche.
.17
53
.18
.19
.20
54
.21
Pianificare le forniture
Processo di documentazione dei requisiti di prodotti, servizi e risultati e di
identificazione dei potenziali fornitori.
3.2.3
Nota: non vengono mostrate tutte le interazioni dei processi e il flusso di dati tra processi.
55
.2
56
.3
.4
.5
57
.6
.7
Selezionare i fornitori
Processo di analisi delle offerte, di scelta tra potenziali fornitori e di negoziazione di
un contratto scritto con il fornitore.
58
3.2.4
59
Nota: non vengono mostrate tutte le interazioni dei processi e il flusso di dati tra processi.
60
.1
.2
61
.3
Verifica dellambito
Processo che consente di formalizzare laccettazione dei deliverable di progetto
completati.
.4
Controllo dellambito
Processo di controllo delle modifiche apportate allambito del progetto.
.5
62
.6
.7
.8
63
.9
.10
64
.11
.12
65
3.2.5
66
Chiudere il progetto
Processo di completamento di tutte le attivit appartenenti a tutti i gruppi di processi
che consente di chiudere formalmente il progetto o la fase di progetto.
.2
3.3
67
Tra i gruppi di processi e i processi che li compongono, gli output dei processi
sono correlati tra loro e influiscono sugli altri gruppi di processi. Ad esempio, la
chiusura di una fase di progettazione richiede laccettazione da parte del cliente del
documento di progettazione. In questo caso, il documento di progettazione definisce
la descrizione del prodotto necessaria al gruppo di processi di esecuzione. Se il
progetto suddiviso in fasi, per portare a termine in modo efficace il progetto, i gruppi
di processi vengono solitamente ripetuti allinterno di ciascuna fase per tutti il ciclo di
vita del progetto. Nella figura 3-12 vengono raffigurati i gruppi di processi e le
relative relazioni.
68
Tuttavia, cos come non tutti i processi sono necessari in tutti i progetti, allo
stesso modo non tutte le interazioni avranno luogo in tutti i progetti o in tutte le fasi di
progetto. Di seguito vengono riportati alcuni esempi:
I progetti che dipendono da risorse uniche (sviluppo di software commerciale,
biofarmaceutica ecc.) possono definire i ruoli e le responsabilit prima della
definizione dellambito, dal momento che il lavoro effettuabile dipende dalle
risorse disponibili.
Alcuni input di processo sono predefiniti come vincoli. Ad esempio, la direzione
pu imporre una data di completamento, anzich lasciare che questultima venga
determinata dal processo di pianificazione. Se viene imposta una data di
completamento, la schedulazione deve essere effettuata andando a ritroso a
partire da tale data con il pericolo di aumentare il rischio e i costi del progetto e
di comprometterne la qualit o, in alcuni casi estremi, addirittura di cambiarne in
modo sostanziale lambito.
3.4
69
70
Parte III
Aree di conoscenza di Project
Management
Parte III
Introduzione
Capitolo 4
Capitolo 5
Capitolo 6
Capitolo 7
Capitolo 8
Capitolo 9
Capitolo 10
Capitolo 11
Capitolo 12
Gestione dellapprovvigionamento di
progetto
PARTE III
Introduzione
Diagrammi di flusso dei processi
In ogni capitolo delle aree di conoscenza (capitoli da 4 a 12) viene fornito un
diagramma di flusso dei processi, che rappresenta in modo riepilogativo gli input e gli
output dei processi che percorrono tutti i processi di un'area di conoscenza specifica.
Sebbene i processi siano qui presentati come componenti discreti con interfacce ben
definite, nella pratica essi possono essere iterativi, sovrapporsi o interagire in modi
diversi da quelli descritti.
73
I simboli dei diagrammi di flusso dei processi sono descritti nella figura III-1 e
rappresentano tre tipi di informazioni:
1.
Processi di un'area di conoscenza, la loro interazione con altri processi
nell'area di conoscenza e i relativi output ai processi di integrazione descritti
nel capitolo 4.
2.
Processi esterni all'area di conoscenza i cui output vengono utilizzati come
input nei processi dell'area di conoscenza considerata.
3.
Gli asset dei processi organizzativi e i fattori ambientali aziendali sono
mostrati come input per il primo processo.
Il piano di Project Management, i relativi piani e componenti ausiliari esterni
all'area di conoscenza vengono forniti come input del primo processo
rappresentato nel diagramma e vengono considerati disponibili per ogni
processo successivo nella loro versione pi recente e aggiornata.
Gli asset dei processi organizzativi e i fattori ambientali aziendali vengono
mostrati come input per il primo processo per fornire le informazioni, le politiche e le
procedure esterni al progetto, ma che possono incidere sulla pianificazione e
sull'esecuzione dello stesso. Tali asset e fattori, assieme agli output dei processi
esterni utilizzati come input per un processo dell'area di conoscenza vengono
considerati disponibili per ogni processo successivo nella loro versione pi
recente e aggiornata.
Il diagramma di flusso dei processi non dettagliato e quindi non riporta tutte le
interfacce possibili con i processi esterni. Non mostra inoltre i percorsi alternativi del
flusso di processi o i cicli di retroazione tra processi di un'area di conoscenza specifica
o con processi esterni all'area di conoscenza. La natura iterativa della maggior parte
dei progetti complica ulteriormente la permutazione dei flussi dei processi e dei cicli
di retroazione. Ne consegue che per rendere i diagrammi di flusso semplici da seguire,
non sono stati inclusi nel diagramma i percorsi alternativi o iterativi.
74
Figura III-2. Tre principali documenti di progetto e la loro relazione con i rispettivi
componenti
75
lavoro.
La figura III-2 rappresenta questi tre documenti e la loro relazione con i rispettivi
componenti.
Il piano di Project Management composto dai piani e dai documenti generati dai
vari processi, noti come piani e componenti ausiliari del Piano di Project
Management.
76
CAPITOLO 4
77
Per una pi approfondita comprensione della natura integrativa dei progetti e del
Project Management, consigliabile tenere conto delle altre attivit svolte nel corso
del completamento di un progetto. Di seguito vengono riportati alcuni esempi delle
attivit eseguite dal gruppo di Project Management:
Analizzare e comprendere l'ambito. Questo comprende i requisiti del progetto e
del prodotto, i criteri, gli assunti, i vincoli e altri elementi influenti legati al
progetto, nonch la modalit con cui ogni fattore viene gestito e affrontato
all'interno del progetto.
Documentare criteri specifici dei requisiti del prodotto.
Capire come acquisire le informazioni identificate e trasformarle in un piano di
Project Management mediante il gruppo di processi di pianificazione descritto
nella Guida PMBOK.
Preparare la WBS (struttura di scomposizione del lavoro).
Effettuare le operazioni necessarie affinch il progetto venga eseguito in
conformit al piano di Project Management, all'insieme programmato di
processi integrati e all'ambito pianificato.
Misurare e monitorare lo stato del progetto, i processi e i prodotti.
Analizzare i rischi del progetto.
Tra i processi inclusi nei gruppi di processi di Project Management, i
collegamenti vengono spesso reiterati. Il gruppo di processi di pianificazione fornisce
al gruppo di processi di esecuzione un piano di Project Management documentato fin
dalle prime fasi del progetto, favorendo in tal modo eventuali aggiornamenti al piano
di Project Management qualora si verificassero modifiche nel corso del progetto.
L'integrazione riguarda innanzitutto la capacit di unire in modo efficiente tutti i
processi inclusi nei gruppi di processi di Project Management necessari al
raggiungimento degli obiettivi del progetto allinterno delle procedure definite
dall'organizzazione. La figura 4-1 fornisce una visione dinsieme dei principali
processi integrativi di Project Management. La figura 4-2 mostra invece un
diagramma di flusso di tali processi, dei relativi input e output e dei processi dell'area
di conoscenza correlati. I processi integrativi di Project Management includono:
4.1 Sviluppare il Project Charter: sviluppo del Project Charter che costituisce
l'autorizzazione formale al progetto o ad una fase di progetto.
4.2 Sviluppare la descrizione preliminare dell'ambito del progetto: sviluppo
della descrizione preliminare dell'ambito del progetto che fornisce una
presentazione dell'ambito di alto livello.
4.3 Sviluppare il piano di Project Management: documentazione delle azioni
necessarie per definire, preparare, integrare e coordinare tutti i piani ausiliari
inclusi in un piano di Project Management.
4.4 Dirigere e gestire l'esecuzione del progetto: esecuzione del lavoro definito nel
piano di Project Management che consente di raggiungere i requisiti del progetto
stabiliti dalla descrizione dell'ambito del progetto.
4.5 Monitorare e controllare il lavoro del progetto: monitoraggio e controllo dei
processi utilizzati per avviare, pianificare, eseguire e chiudere un progetto in
modo da raggiungere gli obiettivi in termini di prestazioni definiti nel piano di
Project Management.
78
79
80
Nota: non vengono mostrate tutte le interazioni dei processi e il flusso di dati tra processi.
Figura 4-2. Diagramma di flusso dei processi di gestione dell'integrazione di progetto.
81
4.1
82
4.1.1
.1
.2
83
.3
84
.4
85
4.1.2
.1
.2
86
.3
.4
Parere di esperti
Si ricorre spesso al parere di esperti per valutare gli input necessari allo sviluppo del
Project Charter. Durante il processo, il parere e le competenze degli esperti vengono
applicati a qualsiasi dettaglio tecnico e gestionale. Tali competenze possono essere
fornite da qualsiasi persona o gruppo che possegga conoscenze o una formazione
specialistica e pu essere ottenuta, ad esempio, da:
altre unit all'interno dell'organizzazione;
consulenti;
stakeholder, compresi clienti e sponsor;
associazioni tecniche o professionali;
associazioni industriali.
4.1.3
.1
4.2
87
Figura 4-4. Sviluppare la descrizione preliminare dell'ambito del progetto Input, Strumenti
e tecniche e Output
4.2.1
.1
Project Charter
Per la descrizione, consultare il paragrafo 4.1.
.2
.3
.4
88
.2
.3
Parere di esperti
Si ricorre al parere di esperti per qualsiasi dettaglio tecnico e gestionale da includere
nella descrizione preliminare dell'ambito del progetto.
4.3
89
Figura 4-5. Sviluppare il piano di Project Management: Input, Strumenti e tecniche e Output
4.3.1
.1
.2
90
.3
.4
4.3.2
.1
.2
.3
Parere di esperti
Si ricorre al parere di esperti per sviluppare i dettagli tecnici e gestionali da inserire
nel piano di Project Management.
91
4.4
92
Figura 4-6. Dirigere e gestire l'esecuzione del progetto: Input, Strumenti e tecniche e
Output
4.4.1
.1
.2
.3
.4
.5
93
.6
.7
4.4.2
.1
.2
4.4.3
.1
Deliverable
Un deliverable un prodotto, un risultato o la capacit di prestare un servizio, la cui
natura unica e verificabile, che viene identificato nella documentazione di
pianificazione di Project Management e deve essere prodotto e fornito affinch sia
possibile completare il progetto.
.2
Modifiche richieste
In fase di esecuzione del lavoro di progetto vengono spesso identificate le modifiche
richieste per l'espansione o la riduzione dell'ambito del progetto, per la modifica dei
criteri o delle procedure, per la modifica dei costi o del budget del progetto o per la
revisione della schedulazione di progetto. Le richieste di modifica possono essere
dirette o indirette, possono essere avviate a livello esterno o interno e possono
caratterizzarsi come facoltative o obbligatorie dal punto di vista legale o contrattuale.
.3
.4
.5
94
4.5
.6
.7
95
Figura 4-7. Monitorare e controllare il lavoro del progetto: Input, Strumenti e tecniche e
Output
4.5.1
.1
.2
.3
4.5.2
.1
.2
.3
Parere di esperti
Il parere di esperti utilizzato dal gruppo di Project Management di monitorare e
controllare il lavoro del progetto.
96
4.5.3
4.6
.1
.2
.3
Previsioni
Le previsioni includono le stime o le previsioni delle condizioni e degli eventi che
potrebbero verificarsi nel futuro del progetto, basate sulle informazioni e sulle
conoscenze disponibili al momento della previsione. Le previsioni vengono
aggiornate e quindi ripubblicate in base alle informazioni sullo stato di avanzamento
del lavoro fornite durante l'esecuzione del progetto. Tali informazioni riguardano le
prestazioni passate del progetto che possono influire in futuro sullo stesso; ad
esempio, la stima al completamento e la stima a finire.
.4
.5
Modifiche richieste
Per la descrizione, consultare il paragrafo 4.4.3.2.
97
98
Figura 4-8. Controllo integrato delle modifiche: Input, Strumenti e tecniche e Output
4.6.1
.1
.2
Modifiche richieste
Per la descrizione, consultare il paragrafo 4.4.3.2.
.3
.4
.5
.6
.7
Deliverable
Per la descrizione, consultare il paragrafo 4.4.3.1.
99
4.6.2
.1
.2
.3
Parere di esperti
Il gruppo di Project Management si avvale di quegli stakeholder che rappresentano il
parere di esperti allinterno del comitato gestione modifiche (CCB) per controllare e
approvare tutte le modifiche richieste da apportare a un qualsiasi aspetto del progetto.
4.6.3
.1
.2
.3
.4
.5
.6
.7
.8
.9
Deliverable
Descritti nel paragrafo 4.4.3.1 e approvati mediante il processo Controllo integrato
delle modifiche (paragrafo 4.6).
100
4.7
Chiudere il progetto
Il processo Chiudere il progetto riguarda la realizzazione della fase di chiusura del
progetto individuata nel piano di Project Management. Nei progetti multi-fase, il
processo Chiudere il progetto chiude la porzione dell'ambito del progetto e delle
attivit associate applicabile a una fase specifica. Il processo comprende anche la
terminazione di tutte le attivit completate allinterno di tutti i gruppi di processi di
Project Management per chiudere formalmente il progetto o una fase di progetto e
quindi trasferire il progetto completato o annullato in base alle necessit. Il processo
Chiudere il progetto stabilisce anche le procedure necessarie a coordinare le attivit
che consentono di verificare e documentare i deliverable del progetto, di coordinare e
interagire per la formalizzazione dell'accettazione di tali deliverable da parte del
cliente o dello sponsor e di analizzare e documentare le ragioni delle azioni intraprese
qualora il progetto venga formalmente terminato prima del completamento. Sono
disponibili due procedure per stabilire le interazioni necessarie ad eseguire la chiusura
delle attivit per tutto il progetto o per una fase di progetto:
Procedura di chiusura amministrativa: questa procedura fornisce i dettagli di
tutte le attivit, le interazioni, e i relativi ruoli e responsabilit dei membri del
gruppo di progetto e degli altri stakeholder coinvolti nell'esecuzione della
procedura di chiusura amministrativa del progetto. L'esecuzione del processo di
chiusura amministrativa prevede anche delle attivit integrate necessarie alla
raccolta dei record di progetto, all'analisi della buona riuscita del progetto, alla
raccolta delle lesson learned e all'archiviazione delle informazioni di progetto
utilizzabili in futuro dall'organizzazione.
Procedura di chiusura del contratto: comprende tutte le attivit e le
interazioni necessarie a risolvere e chiudere qualsiasi accordo contrattuale messo
in atto per il progetto, ma anche a definire le attivit correlate che supportano la
chiusura amministrativa formale del progetto. Tale procedura prevede sia la
verifica del prodotto (tutto il lavoro completato in modo corretto e
soddisfacente) che la chiusura amministrativa (aggiornamento dei record del
contratto per riflettere i risultati definitivi e archiviazione delle informazioni da
utilizzare in futuro). Nei termini e nelle condizioni del contratto possono anche
essere presenti delle specifiche modalit per la chiusura del contratto che devono
essere inserite in questa procedura. La risoluzione anticipata del contratto
rappresenta un caso particolare di chiusura del contratto che pu essere dovuta,
ad esempio, all'impossibilit di consegnare il prodotto, a un superamento del
budget previsto o alla mancanza delle risorse necessarie. Questa procedura
rappresenta un input per il processo di chiusura del contratto.
101
4.7.1
.1
.2
.3
.4
.5
.6
Deliverable
Descritti nel paragrafo 4.4.3.1 e approvati mediante il processo Controllo integrato
delle modifiche (paragrafo 4.6).
4.7.2
.1
.2
.3
Parere di esperti
Si ricorre al parere di esperti per lo sviluppo e l'esecuzione delle procedure
amministrative e di chiusura del contratto.
4.7.3
.1
102
.2
.3
.4
103
CAPITOLO 5
Gestione dell'ambito del progetto
103
104
105
Nota: non vengono mostrate tutte le interazioni dei processi e il flusso di dati tra processi.
Figura 5-2. Diagramma di flusso dei processi di gestione dell'ambito del progetto
106
5.1
Pianificazione dell'ambito
La definizione e la gestione dell'ambito del progetto influiscono sulla sua riuscita
complessiva. Ciascun progetto richiede un attento equilibrio tra strumenti, origini dei
dati, metodologie, processi e procedure, nonch tra altri fattori che garantiscono che
l'impegno dedicato alle attivit di ambito sia adeguato alle dimensioni, alla
complessit e all'importanza del progetto. Ad esempio, un progetto critico potrebbe
richiedere attivit di ambito formali, accurate e intensive, mentre un progetto di
routine potrebbe avere requisiti assai inferiori in termini di documentazione e verifica.
Il gruppo di Project Management si occupa di documentare le decisioni sulla gestione
dell'ambito nel contesto del piano di gestione dell'ambito del progetto; quest'ultimo
uno strumento di pianificazione che descrive in che modo il gruppo dovr definire
l'ambito del progetto, elaborarne una dettagliata descrizione, definire ed elaborare la
struttura di scomposizione del lavoro, verificare e controllare l'ambito del progetto.
L'elaborazione del piano di gestione dell'ambito del progetto e il relativo esame
dettagliato cominciano con l'analisi delle informazioni contenute nel Project Charter
(paragrafo 4.1), la descrizione preliminare dell'ambito del progetto (paragrafo 4.2), la
pi recente versione approvata del piano di Project Management (paragrafo 4.3), i dati
storici contenuti negli asset dei processi organizzativi (paragrafo 4.1.1.4) ed eventuali
altri fattori ambientali aziendali pertinenti (paragrafo 4.1.1.3).
5.1.1
.1
.2
107
.3
Project Charter
Per la descrizione, consultare il paragrafo 4.1.
.4
.5
5.1.2
.1
Parere di esperti
Nell'elaborazione del piano di gestione dell'ambito del progetto si fa ricorso al parere
di esperti relativo al modo in cui stato gestito l'ambito in progetti equivalenti.
.2
5.1.3
.1
108
5.2
Definizione dell'ambito
La preparazione di una descrizione dettagliata dell'ambito del progetto critica per la
riuscita del progetto stesso e si fonda sui deliverable principali, gli assunti e i vincoli
documentati durante l'avvio del progetto nel corso della descrizione preliminare
dell'ambito del progetto. Durante la pianificazione, si apprendono ulteriori
informazioni sul progetto ed quindi possibile definire e descrivere l'ambito del
progetto con maggiore specificit. Le esigenze, le necessit e le aspettative degli
stakeholder vengono analizzate e convertite in requisiti. Viene esaminata la
completezza di assunti e vincoli che, se necessario, vengono integrati. Il gruppo di
progetto ed altri stakeholder, che dispongono di informazioni approfondite sulla
descrizione preliminare dell'ambito del progetto, sono in grado di eseguire e preparare
le analisi.
5.2.1
.1
.2
Project Charter
Se in una Performing Organization non viene utilizzato alcun Project Charter,
comunque necessario acquisire o elaborare informazioni analoghe e utilizzarle per
sviluppare la descrizione dettagliata dell'ambito del progetto.
.3
.4
.5
109
5.2.2
.1
.2
.3
Parere di esperti
A ciascuna area applicativa possiede esperti che possono essere impiegati per
sviluppare parti della descrizione dettagliata dell'ambito del progetto.
.4
5.2.3
.1
110
111
.2
Richieste di modifica
Durante il processo di definizione dell'ambito possono venire elaborate richieste di
modifica al piano di Project Management e ai relativi piani ausiliari. Le modifiche
vengono elaborate per l'analisi e la disposizione dal processo di controllo integrato
delle modifiche.
.3
.5.3
Creare la WBS
La WBS una scomposizione gerarchica, orientata ai deliverable, del lavoro che deve
essere eseguito dal gruppo di progetto per realizzare gli obiettivi del progetto stesso e
creare i deliverable richiesti. La WBS organizza e definisce l'ambito complessivo del
progetto. Essa ne suddivide il lavoro in porzioni pi piccole e pi facili da gestire,
dove ogni livello successivo della WBS comporta una definizione pi dettagliata del
lavoro di progetto. possibile effettuare la schedulazione, la stima dei costi, il
monitoraggio e il controllo del lavoro pianificato, contenuto nei componenti della
WBS che si trovano ai livelli pi bassi della gerarchia, chiamati anche Work Package.
La WBS rappresenta il lavoro specificato nella descrizione dell'ambito del
progetto, approvata. I componenti costitutivi della WBS sono daiuto agli stakeholder
nel visualizzare i deliverable (paragrafo 4.4.3.1) del progetto.
112
5
Figura 5-5. Creare la WBS: Input, Strumenti e tecniche e Output
5.3.1
.1
.2
.3
.4
5.3.2
.1
113
Figura 5-6. Esempio di struttura di scomposizione del lavoro con alcune diramazioni
scomposte fino ai Work Package
.2
Scomposizione
La scomposizione una suddivisione dei deliverable del progetto in componenti pi
piccoli e pi facili da gestire fino a che lavoro e deliverable vengono definiti a livello
di Work Package. Il livello dei Work Package rappresenta il gradino pi basso della
gerarchia creata dalla WBS ed il punto che consente una stima pi affidabile dei
costi e della schedulazione previsti dal lavoro. Il livello di dettaglio dei Work Package
varia in base alle dimensioni e alla complessit del progetto.
Non sempre possibile effettuare la scomposizione di un deliverable o un
sottoprogetto che dovrebbero essere eseguiti in un periodo troppo lontano nel tempo.
Il gruppo di Project Management aspetta in genere fino a che i deliverable o il
sottoprogetto siano pi chiari per sviluppare i dettagli della WBS. Tale tecnica viene a
volte denominata pianificazione a finestra mobile.
Deliverable diversi possono essere caratterizzati da livelli di scomposizione
diversi. Per ottenere un impegno di lavoro che sia gestibile (come un Work Package),
il lavoro relativo ad alcuni deliverable deve essere scomposto soltanto al livello
successivo, mentre in altri casi sono necessari ulteriori livelli di scomposizione. Con
l'incremento della scomposizione del lavoro in livelli di dettaglio inferiori, si
incrementa la capacit di pianificare, gestire e controllare il lavoro. Tuttavia, una
scomposizione eccessiva pu portare a un impegno di gestione improduttivo, a un uso
inefficiente delle risorse e a un calo dell'efficienza nell'esecuzione del lavoro. Il
gruppo di progetto deve trovare un punto di equilibrio tra un livello scarso e un livello
eccessivo di dettaglio nella pianificazione della WBS.
114
115
Figura 5-7. Esempio di struttura di scomposizione del lavoro organizzata per fasi
Figura 5-8. Esempio di scomposizione del lavoro per articoli di materiale per la Difesa
116
5.3.3
.1
.2
.3
.4
Baseline dell'ambito
La descrizione dettagliata e approvata dell'ambito del progetto (paragrafo 5.2.3.1), la
WBS e il dizionario della WBS ad essa relativi costituiscono la baseline dell'ambito
del progetto.
117
.5
.6
Richieste di modifica
Le richieste di modifica alla descrizione dell'ambito del progetto e ai suoi componenti
possono essere generate dal processo Creare la WBS e quindi elaborate per l'analisi e
l'approvazione mediante il processo di controllo integrato delle modifiche.
5.4
Verifica dell'ambito
La verifica dell'ambito il processo che consente di ottenere l'accettazione formale da
parte degli stakeholder dell'ambito del progetto completo e dei deliverable associati.
La verifica dell'ambito del progetto prevede l'analisi dei deliverable per controllare
che ciascuno di essi sia stato completato in modo soddisfacente. Se il progetto viene
concluso prima, il processo di verifica dell'ambito del progetto deve stabilire e
documentare il livello e la dimensione del completamento. La verifica dell'ambito
differisce dal controllo qualit per il fatto che la prima riguarda principalmente
l'accettazione dei deliverable, mentre il secondo riguarda soprattutto la conformit ai
requisiti di qualit specificati per i deliverable. Il controllo qualit viene in genere
eseguito prima della verifica dell'ambito; i due processi possono essere tuttavia
eseguiti in parallelo.
5.4.1
.1
.2
118
.3
.4
Deliverable
I deliverable sono quelli che sono stati completati sia totalmente che parzialmente e
rappresentano l'output del processo Dirigere e gestire l'esecuzione del progetto
(paragrafo 4.4).
5.4.2
.1
5.4.3
5.5
.1
Deliverable accettati
Il processo di verifica dell'ambito documenta i deliverable completati che sono stati
anche accettati. I deliverable completati ma non accettati vengono invece documentati
unitamente ai motivi alla base della mancata accettazione. La verifica dell'ambito
comprende la documentazione di supporto ricevuta dal cliente o dallo sponsor che
conferma l'accettazione dei deliverable del progetto da parte degli stakeholder.
.2
Richieste di modifica
Le richieste di modifica possono essere generate dal processo di verifica dell'ambito e
vengono elaborate per la revisione e la disposizione attraverso il processo di controllo
integrato delle modifiche.
.3
Controllo dell'ambito
Il controllo dell'ambito del progetto si occupa di come influire sui fattori che creano le
modifiche all'ambito del progetto e di come controllare l'impatto di tali modifiche. Il
controllo dell'ambito garantisce che tutte le modifiche richieste e le azioni correttive
consigliate siano elaborate attraverso il processo di controllo integrato delle modifiche
del progetto. Il controllo dell'ambito del progetto, integrato con altri processi di
controllo, consente inoltre di gestire le modifiche effettive nel momento stesso in cui
queste si verificano. Ci si riferisce alle modifiche non controllate con l'espressione
cambiamento non controllato dell'ambito del progetto. Le modifiche sono inevitabili
e rendono quindi necessario un processo di controllo delle modifiche.
119
5.5.1
.1
.2
.3
.4
.5
.6
.7
120
5.5.2
.1
.2
.3
Ripianificazione
Le richieste di modifica approvate che influiscono sull'ambito del progetto possono
comportare delle modifiche anche alla WBS e al dizionario della WBS, alla
descrizione dell'ambito e al piano di gestione dell'ambito. Le richieste di modifica
approvate possono inoltre essere causa di aggiornamenti ai componenti del piano di
Project Management.
.4
5.5.3
.1
.2
.3
121
.4
.5
Richieste di modifica
I risultati del controllo dell'ambito del progetto possono generare delle richieste di
modifica, che vengono elaborate per la revisione e la disposizione in conformit al
processo di controllo integrato delle modifiche del progetto.
.6
.7
.8
122
CAPITOLO 6
Gestione dei tempi di progetto
123
124
125
Nota: non vengono mostrate tutte le interazioni dei processi e il flusso di dati tra processi.
Figura 6-2. Diagramma di flusso dei processi di gestione dei tempi di progetto
126
6.1
6.1.1
.1
.2
.3
127
.4
.5
.6
6.1.2
.1
Scomposizione
La tecnica di scomposizione, nella modalit in cui viene applicata alla definizione
delle attivit, comporta la suddivisione dei Work Package del progetto in componenti
pi piccoli e pi facili da gestire, chiamati anche attivit schedulate. Il processo di
Definizione delle attivit consente di delineare gli output finali come attivit
schedulate piuttosto che come deliverable, come avviene nel processo Creare la WBS
(paragrafo 5.3).
possibile generare l'elenco delle attivit, la WBS e il dizionario della WBS sia
in sequenza che contemporaneamente, tenendo per presente che la WBS e il
dizionario della WBS sono la base per lo sviluppo dell'elenco delle attivit finale.
Ogni Work Package appartenente alla WBS viene poi scomposto in attivit schedulate
necessarie a produrre i deliverable dei Work Package. La definizione delle attivit
viene spesso eseguita dai membri del gruppo di progetto responsabili del Work
Package.
.2
Schemi di documento
Un elenco delle attivit standard o una parte di un elenco di attivit derivante da un
progetto precedente spesso adottato come schema di documento (paragrafo 4.1.1.4)
per un nuovo progetto. Le informazioni sugli attributi delle attivit corrispondenti
presenti negli schemi di documento possono anche contenere un elenco di skill delle
risorse e delle ore di impegno necessarie, l'identificazione dei rischi, i deliverable
previsti o altre informazioni descrittive. Gli schemi di documento possono anche
essere usati per identificare le milestone di schedulazione.
.3
128
.4
Parere di esperti
I membri del gruppo di progetto o gli altri esperti che hanno acquisito una certa
esperienza e competenza nello sviluppo dettagliato delle descrizioni dell'ambito del
progetto, delle WBS e delle schedulazioni di progetto possono fornire le proprie
conoscenze nella definizione delle attivit.
.5
6.1.3
.1
129
6.2
.2
.3
.4
Richieste di modifiche
Il processo Definizione delle attivit pu generare delle richieste di modifica
(paragrafo 4.4.3.2) che possono influire sulla descrizione dell'ambito del progetto e
sulla struttura di scomposizione del lavoro (WBS). Le richieste di modifica vengono
elaborate per l'analisi e la disposizione mediante il processo di controllo integrato
delle modifiche (paragrafo 4.6).
130
6.2.1
.1
.2
.3
.4
.5
131
6.2.2
.1
132
.2
.3
.4
133
.5
134
6.2.3
.1
6.3
.2
.3
.4
Modifiche richieste
La preparazione delle relazioni logiche del progetto, di lead e di lag pu rivelare la
presenza di situazioni che possono generare una modifica richiesta (paragrafo 4.4.3.2)
da apportare all'elenco delle attivit o agli attributi delle attivit. Per esempio tra questi
casi sono incluse le situazioni dove l'attivit schedulata pu essere suddivisa o
ridefinita in altro modo, dove le relazioni di dipendenza possono essere ridefinite o
dove un lead o un lag viene regolato perch rappresenti adeguatamente le corrette
relazioni logiche nel diagramma. Le modifiche richieste vengono elaborate per
l'analisi e la disposizione mediante il processo di controllo integrato delle modifiche
(paragrafo 4.6).
135
Figura 6-7. Stima delle risorse delle attivit: Input, Strumenti e tecniche e Output
6.3.1
.1
.2
.3
.4
136
.5
.6
6.3.2
.1
Parere di esperti
Si ricorre spesso al parere di esperti per la valutazione degli input correlati alle risorse
adottati per il processo in questione. Qualsiasi gruppo o persona con conoscenze
specializzate nella pianificazione e nella stima delle risorse pu fornire tale tipo di
competenze.
.2
.3
.4
.5
Stima bottom-up
Se non possibile effettuare una stima dell'attivit schedulata con un livello di
affidabilit ragionevole, il lavoro previsto per l'attivit schedulata viene scomposto
ancora pi nel dettaglio. Viene effettuata la stima per ciascuna risorsa inclusa in ogni
sezione di lavoro pi bassa e dettagliata; tali stime vengono poi raggruppate nella
quantit totale di ciascuna delle risorse richieste per le attivit schedulate. Le attivit
schedulate possono o meno essere collegate da relazioni di dipendenza che
influiscono sull'applicazione e sull'utilizzo delle risorse. Se sono presenti delle
relazioni di dipendenza, questo pattern dell'utilizzo delle risorse si riflette nei requisiti
stimati dell'attivit schedulata e viene quindi documentato.
137
6.3.3
.1
.2
.3
.4
.5
Modifiche richieste
Il processo di stima delle risorse delle attivit pu generare modifiche richieste
(paragrafo 4.4.3.2) per l'aggiunta o l'eliminazione delle attivit schedulate pianificate
presenti nell'elenco delle attivit. Le modifiche richieste vengono elaborate per
l'analisi e la disposizione mediante il processo di controllo integrato delle modifiche
(paragrafo 4.6).
138
6.4
Figura 6-8. Stima della durata delle attivit: Input, Strumenti e tecniche e Output
139
6.4.1
.1
.2
.3
.4
.5
.6
140
.7
.8
6.4.2
.1
Parere di esperti
La durata delle attivit sono spesso difficili da stimare a causa del numero di fattori
che possono influenzarle, come il livello o la produttivit delle risorse. Il parere di
esperti, supportato da informazioni storicizzate, pu essere usato ove possibile. I
membri del gruppo di progetto possono inoltre fornire informazioni sulla stima delle
durate o il limite massimo consigliato per le durate delle attivit derivanti da progetti
simili. Se tali competenze non sono disponibili, le stime delle durate sono meno sicure
e pi rischiose.
.2
141
.3
Stima parametrica
La base di stima per la durata delle attivit pu essere quantitativamente determinata
moltiplicando la quantit di lavoro da eseguire per il tasso di produttivit. Ad esempio,
i tassi di produttivit di un progetto architettonico possono essere stimati sulla base del
numero di disegni moltiplicato per le ore lavorative richieste per disegno oppure
l'installazione di cavi in base ai metri di cavo moltiplicati per le ore lavorative
richieste per metro. Le quantit di risorse complessive sono moltiplicate per le ore
lavorative per periodo lavorativo o la capacit di produzione per periodo lavorativo,
quindi si divide il risultato per il numero di risorse assegnate per determinare la durata
dell'attivit in periodi lavorativi.
.4
.5
6.4.3
.1
142
.2
6.5
Figura 6-9. Visione d'insieme dello sviluppo della schedulazione: Input, Strumenti e
tecniche e Output
6.5.1
.1
.2
143
Le date imposte dinizio o di fine delle attivit possono essere utilizzate per
limitare loccorrenza dellinizio o della fine, affinch non sia antecedente una
specifica data o non oltre una specifica data. Anche se nei software di Project
Management sono disponibili numerosi vincoli, quelli che impongono linizio
non prima di e la fine non oltre il sono i pi comunemente usati. I vincoli per
le date comprendono quelle situazioni di date concordate da contratto, finestra di
mercato in un progetto tecnologico, limitazioni atmosferiche per le attivit
allaperto, conformit a obblighi governativi per le normative ambientali e
consegna di materiale da parte di soggetti non rappresentati nella schedulazione
di progetto.
Lo sponsor del progetto, il cliente del progetto o gli altri stakeholder richiedono
spesso eventi o milestone fondamentali che influiscono sul completamento di
alcuni deliverable per una data specificata. Una volta inserite nella
schedulazione, queste date diventano vincolanti e possono essere spostate
soltanto mediante modifiche approvate. Le milestone possono anche essere
utilizzate per indicare le interfacce con attivit esterne al progetto. In genere, tali
attivit non vengono incluse nel database di progetto e linserimento di
milestone con date imposte pu fornire un'adeguata interfaccia di schedulazione.
.3
.4
.5
.6
.7
.8
.9
Registro dei rischi: il registro dei rischi (paragrafi da 11.1 a 11.5) identifica i
rischi del progetto e i corrispondenti piani di risposta ai rischi necessari a
supportare il processo di sviluppo della schedulazione.
144
6.5.2
.1
.2
.3
145
.4
.5
146
Il calcolo del metodo del percorso critico (paragrafo 6.5.2.2) produce una
schedulazione di inizio minima e una schedulazione di fine massima preliminare che,
potrebbero richiedere una quantit di risorse superiore, in alcuni periodi, a quella
disponibile o delle modifiche ai livelli di risorse non gestibili. La distribuzione di
risorse insufficienti sulle attivit del percorso critico pu consentire inizialmente di
sviluppare una schedulazione di progetto che rifletta tali vincoli. Il livellamento delle
risorse comporta spesso una durata del progetto maggiore rispetto alla schedulazione
preliminare di progetto. Questa tecnica denominata a volte metodo basato sulle
risorse, soprattutto quando viene implementata mediante il software di Project
Management per l'ottimizzazione della schedulazione. La riallocazione delle risorse
dalle attivit non critiche alle attivit critiche un metodo comune per riportare
quanto pi possibile la durata complessiva del progetto, o il pi vicino possibile, alla
durata originariamente prevista. inoltre possibile prendere in considerazione
l'utilizzo di ore di lavoro straordinario, fine settimana o pi turni lavorativi per le
risorse selezionate usando i calendari delle risorse per ridurre le durate delle attivit
critiche. Gli incrementi nella produttivit delle risorse rappresentano un altro modo
per abbreviare quelle durate che risultano superiori alla schedulazione di progetto
originale. Tecnologie o macchinari diversi, come il riutilizzo del codice, la saldatura
automatica, il tagliatubi elettrico e i processi automatizzati incidono tutti sulla
produttivit delle risorse. Alcuni progetti dispongono di risorse finite e critiche. In tal
caso, la risorsa schedulata a ritroso a partire dalla data di fine del progetto, nota
come procedura di schedulazione a ritroso dell allocazione delle risorse, che pu
risultare in una schedulazione di progetto non ottimale. La tecnica di livellamento
delle risorse produce una schedulazione a risorse limitate, chiamata a volte
schedulazione vincolata dalle risorse, con date dinizio schedulate e date di fine
schedulate.
.6
147
.7
.8
.9
.10
Modello di schedulazione
I dati e le informazioni della schedulazione vengono inseriti nel modello di
schedulazione del progetto. Lo strumento del modello di schedulazione e i dati di
supporto del modello di schedulazione sono utilizzati unitamente a metodi manuali o
al software di Project Management per eseguire l'analisi del reticolo di schedulazione
per generare la schedulazione di progetto.
148
6.5.3
.1
149
150
.3
.4
.5
151
6.6
.6
.7
Richieste di modifica
Il processo di sviluppo della schedulazione pu generare delle richieste di modifica
(paragrafo 4.4.3.2) che sono elaborate per la revisione e la disposizione attraverso il
processo di controllo integrato delle modifiche (paragrafo 4.6).
.8
Figura 6-11. Panoramica del controllo della schedulazione: Input, Strumenti e tecniche e
Output
152
6.6.1
.1
.2
.3
.4
6.6.2
.1
Reporting dell'avanzamento
Il reporting dell'avanzamento e lo stato della schedulazione attuale comprendono
informazioni quali le date di inizio e di fine effettive e le durate residue per le attivit
schedulate non completate. Se viene adottata anche una misurazione dell'avanzamento
come l'Earned Value, allora possibile includere anche la percentuale di
completamento delle attivit schedulate in fase di esecuzione. Per facilitare il
reporting periodico dell'avanzamento del progetto, possibile adottare per tutto il
ciclo di vita del progetto uno schema di documento creato per garantire l'uso
omogeneo nei vari componenti organizzativi del progetto. Lo schema di documento
pu essere sia in formato cartaceo che elettronico.
.2
153
.3
.4
.5
.6
6.6.3
.1
154
.2
.3
.4
Richieste di modifica
L'analisi dello scostamento dei tempi, unitamente alla revisione dei report di
avanzamento, risultati delle misurazioni delle prestazioni e modifiche apportate al
modello della schedulazione di progetto possono condurre a richieste di modifica
(paragrafo 4.4.3.2) relative alla baseline della schedulazione di progetto. Le modifiche
alla schedulazione di progetto possono o meno richiedere di effettuare adeguamenti ad
altri componenti del piano di Project Management. Le richieste di modifica vengono
elaborate per l'analisi e la disposizione mediante il processo di controllo integrato
delle modifiche (paragrafo 4.6).
.5
.6
155
.7
.8
.9
156
CAPITOLO 7
Gestione dei costi di progetto
La gestione dei costi di progetto comprende i processi coinvolti nella pianificazione,
nella stima, nella allocazione e nel controllo dei costi affinch il progetto venga
completato nel rispetto del budget approvato. La figura 7-1 mostra una visione
d'insieme dei tre processi elencati di seguito, mentre la figura 7-2 illustra una
rappresentazione del flusso di tali processi e dei loro input e output, nonch i processi
di altre aree di conoscenza correlate.
7.1 Stima dei costi: sviluppo di unapprossimazione dei costi delle risorse
necessarie per completare le attivit di progetto.
7.2 Allocazione dei costi: aggregazione dei costi stimati delle singole attivit o dei
Work Package per determinare una baseline dei costi.
7.3 Controllo dei costi: influenza sui fattori responsabili degli scostamenti dei costi
e controllo delle modifiche al budget del progetto.
Questi processi interagiscono tra loro e con i processi appartenenti anche ad altre
aree di conoscenza. Ogni processo pu richiedere limpegno di una o pi persone o
gruppi, a seconda delle esigenze del singolo progetto. Ciascun processo viene svolto
almeno una volta per ogni progetto e, se il progetto suddiviso in fasi, in una o pi
fasi di progetto. Sebbene i processi siano qui presentati come elementi distinti con
interfacce ben definite, nella pratica essi possono sovrapporsi in parte o interagire in
modi diversi da quelli descritti. Le interazioni tra processi sono trattate in dettaglio nel
capitolo 3.
La gestione dei costi di progetto incentrata sul costo delle risorse necessarie
per completare le attivit schedulate. Tuttavia, la gestione dei costi di progetto deve
tenere conto dell'effetto delle decisioni prese nel progetto sui successivi costi per
l'utilizzo, la manutenzione e il supporto del prodotto, servizio o risultato del progetto.
Ad esempio, ridurre il numero di revisioni della progettazione pu avere leffetto di
ridurre il costo del progetto a discapito di un incremento dei costi operativi del cliente.
Tale visione pi ampia della gestione dei costi di progetto viene spesso definita life
cycle costing. La valutazione del life cycle costing, assieme alle tecniche di ingegneria
del valore, consente di migliorare il processo decisionale e viene utilizzata per ridurre
il costo e il tempo di esecuzione e migliorare la qualit e le prestazioni dei deliverable
del progetto.
157
158
159
Nota: non vengono mostrate tutte le interazioni dei processi e il flusso di dati tra processi.
Figura 7-2. Diagramma di flusso dei processi di gestione dei costi di progetto
160
7.1
161
7.1.1
.1
.2
162
.3
.4
.5
.6
163
7.1.2
.1
164
.2
.3
Stima bottom-up
Questa tecnica prevede la stima dettagliata dei costi di singoli Work Package o di
singole attivit schedulate partendo dal livello di dettaglio pi basso. Il costo stimato
in dettaglio viene quindi aggregato a livelli superiori, ai fini del reporting e del
controllo. Il costo e l'accuratezza di una stima dei costi bottom-up dipendono in
genere dalla dimensione e dalla complessit della singola attivit schedulata o Work
Package. In genere, la presenza di attivit con un livello di impegno ridotto garantisce
una maggiore accuratezza nelle stime dei costi delle attivit schedulate.
.4
Stima parametrica
Si tratta di una tecnica che utilizza una relazione statistica tra i dati storici e altre
variabili (ad es. metri quadri nell'edilizia, righe di codice nella programmazione
software, ore di manodopera necessarie) per elaborare una stima dei costi delle risorse
di un'attivit schedulata. Questa tecnica consente di raggiungere livelli elevati di
accuratezza in funzione del grado di sofisticazione e della quantit di risorse e di dati
sui costi contenuti nel modello. Un esempio dato dalla moltiplicazione della quantit
pianificata di lavoro da eseguire per il costo storico unitario.
.5
.6
165
.7
.8
7.1.3
.1
166
.2
7.2
.3
Modifiche richieste
possibile che il processo di stima dei costi generi modifiche richieste (paragrafo
4.4.3.2) che possono influire sul piano di gestione dei costi (materiale introduttivo del
capitolo 7), sui requisiti delle risorse delle attivit (paragrafo 6.3.3.1) e su altri
componenti del piano di Project Management. Le modifiche richieste vengono
elaborate per lanalisi e la decisione mediante il processo di controllo integrato delle
modifiche (paragrafo 4.6).
.4
167
7.2.1
.1
.2
.3
.4
.5
.6
Schedulazione di progetto
La schedulazione di progetto (paragrafo 6.5.3.1) include una data dinizio pianificata e
una data di fine pianificata per le attivit schedulate, le milestone di schedulazione, i
Work Package, i Planning Package e i punti di controllo del progetto. Queste
informazioni vengono utilizzate per l'aggregazione dei costi nei periodi in cui si
prevede che questi saranno sostenuti.
.7
.8
Contratto
Lo sviluppo del budget utilizza informazioni ricavate dal contratto (paragrafo
12.4.3.2) riguardanti i prodotti, servizi o risultati acquistati e i relativi costi.
.9
168
7.2.2
.1
.2
.3
Stima parametrica
La tecnica della stima parametrica consiste nellutilizzo di caratteristiche del progetto
(parametri) in un modello matematico per ottenere una previsione totale dei costi di
progetto. I modelli possono essere semplici (ad es. la costruzione di edifici residenziali
costa una certa cifra per metro quadrato di spazio abitabile) o complessi (ad es. un
modello dei costi di sviluppo software che utilizza tredici fattori di aggiustamento
distinti, ognuno dei quali contiene da cinque a sette punti).
Sia il costo che l'accuratezza dei modelli parametrici variano sensibilmente.
pi probabile che siano affidabili quando:
le informazioni storiche utilizzate per lo sviluppo del modello sono accurate;
i parametri utilizzati nel modello sono facilmente quantificabili;
il modello scalabile ed quindi applicabile a progetti di dimensioni estese o
ridotte.
.4
169
7.2.3
.1
.2
Figura 7-5. Flusso di cassa, baseline dei costi e visualizzazione dei finanziamenti
170
7.3
.3
.4
Modifiche richieste
possibile che il processo di allocazione dei costi generi modifiche richieste
(paragrafo 4.4.3.2) che influiscono sul piano di gestione dei costi o su altri
componenti del piano di Project Management. Le modifiche richieste vengono
elaborate per lanalisi e la decisione mediante il processo di controllo integrato delle
modifiche (paragrafo 4.6).
171
7.3.1
.1
.2
.3
.4
.5
.6
7.3.2
.1
.2
172
173
Previsioni
Le previsioni sono le stime, o predizioni, delle condizioni che potrebbero verificarsi
nel futuro del progetto, partendo dalle informazioni e dalle conoscenze disponibili al
momento della previsione. Le previsioni vengono generate, aggiornate e ridistribuite
in base alle informazioni sullo stato di avanzamento del lavoro (paragrafo 4.4.3.7) che
si rendono disponibili con l'evolvere dell'esecuzione e dell'avanzamento del progetto.
Le informazioni sullo stato di avanzamento del lavoro riguardano le prestazioni
precedenti del progetto e qualsiasi informazione che potrebbe influire sul progetto in
futuro, come la stima al completamento e la stima a finire.
174
175
.5
.6
176
7.3.3
.1
.2
.3
.4
Completamento previsto
Viene determinato e comunicato agli stakeholder il valore EAC calcolato oppure
quello stimato dalla Performing Organization (paragrafo 10.3.3.1). Viene inoltre
determinato e comunicato agli stakeholder un valore ETC calcolato oppure stimato
dalla Performing Organization.
.5
Modifiche richieste
possibile che l'analisi dell'andamento del progetto generi una richiesta di modificare
alcuni aspetti del progetto. Le modifiche individuate possono richiedere laumento o
la riduzione del budget. Le modifiche richieste (paragrafo 4.4.3.2.) vengono elaborate
per l'analisi e la decisione mediante il processo di controllo integrato delle modifiche
(paragrafo 4.6).
.6
.7
177
.8
178
CAPITOLO 8
Gestione della qualit di progetto
I processi di gestione della qualit di progetto comprendono tutte le attivit della
Performing Organization per definire le politiche di qualit, gli obiettivi e le
responsabilit della gestione della qualit, affinch il progetto soddisfi le esigenze per
le quali stato intrapreso. Il progetto implementa il sistema di gestione della qualit
mediante le politiche, le procedure e i processi di pianificazione della qualit, di
assicurazione qualit e di controllo di qualit, ai quali si affiancano attivit di
miglioramento costante dei processi, a seconda delle esigenze. La figura 8-1 mostra
una visione d'insieme dei processi di gestione della qualit di progetto, mentre la
figura 8-2 illustra un diagramma di flusso di tali processi, dei loro input, output e di
altri processi delle aree di conoscenza correlate. I processi di gestione della qualit di
progetto sono:
8.1 Pianificazione della qualit: identificazione degli standard di qualit rilevanti
per il progetto e determinazione del modo in cui soddisfarli.
8.2 Effettuare l'assicurazione qualit: esecuzione delle attivit pianificate e
sistematiche relative alla qualit per garantire che il progetto utilizzi tutti i
processi necessari a soddisfarne i requisiti.
8.3 Esecuzione del controllo di qualit: monitorare specifici risultati del progetto
per determinarne la conformit ai rispettivi standard di qualit e per individuare
metodi diretti a eliminare le cause di risultati non soddisfacenti.
Questi processi interagiscono tra loro e con i processi delle altre aree di
conoscenza. Ogni processo pu richiedere limpegno di una o pi persone o gruppi,
secondo i requisiti del progetto. Ciascun processo viene svolto almeno una volta per
ogni progetto e in una o pi fasi del progetto, se questo suddiviso in fasi. Sebbene i
processi siano qui presentati come elementi distinti con interfacce ben definite, nella
pratica essi possono parzialmente sovrapporsi o interagire in modi diversi da quelli
descritti. Le interazioni tra processi sono trattate in dettaglio nel capitolo 3.
179
L'approccio alla gestione della qualit descritto in questa sezione stato pensato
per essere compatibile con quello definito dallISO (International Organization for
Standardization). Questo approccio generico dovrebbe essere anche compatibile con
altri approcci proprietari alla gestione della qualit quali quelli consigliati da Deming,
Juran, Crosby ed altri, nonch con altri approcci non proprietari tra cui Total Quality
Management (TQM), Six Sigma, Failure Mode and Effect Analysis, Design Reviews,
Voice of the Customer, Cost of Quality (COQ) e Continuous Improvement.
La gestione della qualit di progetto riguarda sia la gestione del progetto che del
prodotto del progetto. Mentre la gestione della qualit di progetto si applica a tutti i
progetti, a prescindere dalla natura del prodotto, le misurazioni e le tecniche relative
alla qualit del prodotto sono specifiche di un determinato tipo di prodotto realizzato
dal progetto. Ad esempio, la gestione della qualit del software implica approcci e
misurazioni diversi da quelli richiesti dalle centrali nucleari, mentre gli approcci
relativi alla gestione della qualit di progetto sono gli stessi. In entrambi i casi il
mancato raggiungimento dei requisiti di qualit in una delle due dimensioni pu avere
conseguenze negative per alcuni o anche tutti gli stakeholder di progetto. Ad esempio:
Soddisfare i requisiti del cliente costringendo il gruppo di progetto a troppo
lavoro straordinario pu produrre conseguenze negative quali laumento delle
dimissioni dei dipendenti, la generazione di errori altrimenti evitabili o di
esigenze di correzioni ai prodotti.
Raggiungere gli obiettivi di schedulazione di progetto tralasciando le ispezioni
di qualit pianificate pu produrre conseguenze negative se questo non consente
di identificare gli errori.
La qualit il grado di conformit ai requisiti di una serie di caratteristiche
intrinseche (American Society for Quality, 2000)6. Le esigenze implicite e dichiarate
sono gli input per lo sviluppo dei requisiti di progetto. Un elemento essenziale della
gestione della qualit in un contesto di progetto trasformare in requisiti le esigenze,
le necessit e le aspettative degli stakeholder tramite l'analisi degli stakeholder
(paragrafo 5.2.2.4), eseguita nella gestione dell'ambito del progetto.
Qualit e livello non sono sinonimi. Il livello una categoria assegnata a
prodotti o servizi che hanno funzionalit uguali, ma caratteristiche tecniche differenti7.
La bassa qualit sempre un problema; un basso livello pu anche non esserlo. Ad
esempio, un prodotto software pu essere di alta qualit (nessun difetto evidente,
manuale leggibile) e di livello limitato (numero limitato di funzioni) oppure di bassa
qualit (molti difetti, documentazione utente disorganica) e di alto livello (elevato
numero di funzioni). Il project manager e il gruppo di Project Management hanno la
responsabilit di definire e produrre il grado di qualit e livello opportuni.
Precisione e accuratezza non si equivalgono. Per precisione si intende uniformit
nei valori di pi misurazioni ripetute, che presentano valori omogenei poca
dispersione. Per accuratezza si intende la correttezza del valore misurato, cio la sua
vicinanza al valore reale. Misurazioni precise non sono necessariamente accurate. Una
misurazione estremamente accurata non necessariamente precisa. Il gruppo di
Project Management deve determinare quali sono laccuratezza e/o la precisione
richieste.
180
181
182
Nota: non vengono mostrate tutte le interazioni dei processi e il flusso di dati tra processi.
Figura 8-2. Diagramma di flusso dei processi di gestione della qualit di progetto
8.1
183
8.1.1
.1
.2
.3
184
8.1.2
.1
.2
Benchmarking
Il benchmarking comporta il confronto tra le pratiche del progetto, effettive o
pianificate, e quelle di altri progetti al fine di produrre idee per il miglioramento e
fornire una base di misurazione delle prestazioni. Gli altri progetti possono essere
allinterno della Performing Organization o esterni e possono riguardare la stessa area
applicativa o aree diverse.
.3
Design of Experiments
Il Design of Experiments (DOE) un metodo statistico che consente di identificare
quali fattori siano in grado di influenzare specifiche variabili di un prodotto o
processo, in fase di elaborazione o in produzione. Il DOE ha inoltre un ruolo
importante nell'ottimizzazione dei prodotti o dei processi. Per esempio,
un'organizzazione potrebbe utilizzare il DOE per ridurre la sensitivit delle prestazioni
del prodotto rispetto a fonti di variazione causate da differenze ambientali o
produttive. L'aspetto pi importante di questa tecnica che fornisce un quadro di
riferimento statistico in cui modificare in modo sistematico tutti i fattori di rilievo
anzich modificare un solo fattore alla volta. L'analisi dei dati sperimentali dovrebbe
fornire informazioni sulle condizioni ottimali per lo sviluppo del prodotto o processo,
mettendo in evidenza i fattori che influenzano i risultati e rivelando la presenza di
interazioni e sinergie tra i fattori. Ad esempio, i progettisti del settore automobilistico
utilizzano questa tecnica per determinare quale combinazione di sospensioni e
pneumatici sia in grado di produrre le migliori caratteristiche di guida del mezzo ad un
costo ragionevole.
185
.4
.5
8.1.3
.1
.2
Metriche di qualit
Una metrica una definizione operativa che descrive, con termini estremamente
specifici, un elemento del prodotto o servizio e il modo in cui questo elemento viene
misurato dal processo di controllo della qualit. Una misurazione un valore. Ad
esempio, non sufficiente affermare che il rispetto delle date di schedulazione
pianificate costituisce una misura della qualit della gestione. Il gruppo di Project
Management deve anche indicare se ciascuna attivit debba iniziare puntualmente o
soltanto terminare come previsto, se debbano essere misurate le singole attivit o solo
determinati deliverable e, in tal caso, quali. Le metriche della qualit vengono
utilizzate nei processi di assicurazione qualit e di controllo di qualit. Alcuni esempi
di metriche di qualit sono la densit dei difetti, il tasso di non conformit, la
disponibilit, affidabilit e ampiezza dei collaudi.
186
.3
.4
.5
.6
8.2
187
8.2.1
.1
.2
Metriche di qualit
Per la descrizione, consultare il paragrafo 8.1.3.2.
.3
.4
.5
188
.6
.7
.8
.9
.10
8.2.2
.1
.2
.3
.4
189
8.2.3
8.3
.1
Richieste di modifica
Il miglioramento della qualit implica azioni volte a incrementare l'efficacia e
l'efficienza delle politiche, dei processi e delle procedure della Performing
Organization, che devono garantire benefici ulteriori agli stakeholder di tutti i progetti
(paragrafo 4.4.3.2).
.2
.3
.4
190
8
Figura 8-5. Esecuzione del controllo di qualit: Input, Strumenti e tecniche e Output
8.3.1
.1
.2
Metriche di qualit
Per la descrizione, consultare il paragrafo 8.1.3.2.
.3
.4
.5
191
.6
.7
Deliverable
Per la descrizione, consultare il paragrafo 4.4.3.1.
8.3.2
.1
Diagramma di causa-effetto
I diagrammi di causa-effetto, detti anche diagrammi di Ishikawa o diagrammi a lisca
di pesce, illustrano il modo in cui vari fattori possono essere collegati a potenziali
problemi o effetti. La figura 8-6 un esempio di un diagramma di causa-effetto.
.2
Carte di controllo
La funzione di una carta di controllo determinare se un processo sia o meno stabile o
se le sue prestazioni siano prevedibili. Le carte di controllo possono essere utilizzate
come strumenti per la raccolta di dati allo scopo di mostrare quando un processo
soggetto a una variazione per cause straordinarie, che crea una condizione fuori
controllo. Consentono inoltre di illustrare il modo in cui un processo si comporta nel
corso del tempo. Sono rappresentazioni grafiche dell'interazione delle variabili di
processo allinterno di un processo e rispondono alla domanda: Le variabili di
processo rientrano in limiti di accettabilit?. L'esame della distribuzione non casuale
dei punti relativi ai dati in una carta di controllo pu evidenziare valori con una
fluttuazione eccessiva, improvvisi balzi o cambiamenti di direzione del processo o una
graduale tendenza verso un aumento della variazione. Monitorando l'output di un
processo nel corso del tempo, si pu usare una carta di controllo per valutare se
l'applicazione delle modifiche al processo ha prodotto i miglioramenti auspicati.
Quando un processo rientra nei limiti di accettabilit, non necessario sottoporlo ad
alcun adeguamento; quando invece non rientra nei limiti di accettabilit, necessario
fare degli aggiustamenti. Il limite di controllo superiore e quello inferiore sono
generalmente impostati su +/- 3 sigma (dove sigma rappresenta la deviazione
standard).
192
Le carte di controllo si usano per i processi del ciclo di vita sia dei progetti che
dei prodotti. Un esempio dell'utilizzo di una carta di controllo per un progetto consiste
nel determinare se gli scostamenti dei costi o gli scostamenti dei tempi siano al di
fuori dei limiti di accettabilit (ad es. +/- 10%). Un esempio dell'utilizzo di una carta
di controllo per un prodotto consiste invece nel valutare se il numero di difetti rilevati
durante il collaudo sia o meno accettabile rispetto agli standard di qualit
dell'organizzazione.
Le carte di controllo possono essere utilizzate per monitorare qualsiasi tipo di
variabile di output. Sebbene siano pi spesso utilizzate per misurare azioni ripetitive,
come alcune produzioni industriali, le carte di controllo possono anche essere
impiegate per monitorare gli scostamenti di costi e tempi, lampiezza e la frequenza
delle modifiche all'ambito del progetto, gli errori nei documenti di progetto o altri
risultati gestionali al fine di determinare se il processo di Project Management sotto
controllo. La figura 8-7 rappresenta un esempio di carta di controllo per le prestazioni
di una schedulazione di progetto.
Figura 8-7. Esempio di una carta di controllo delle prestazioni di una schedulazione di
progetto
.3
Diagramma di flusso
La creazione di diagrammi di flusso consente di analizzare come si verificano i
problemi. Un diagramma di flusso una rappresentazione grafica di un processo.
Bench esistano numerosi stili, tutti i diagrammi di flusso dei processi mostrano le
attivit, i punti di decisione e l'ordine di elaborazione. I diagrammi di flusso mostrano
inoltre in che modo i diversi elementi di un sistema interagiscono tra loro. La figura 88 un esempio di diagramma di flusso di un processo di revisione della progettazione.
Sviluppare dei diagrammi di flusso pu consentire al gruppo di progetto di prevedere
come e quando possono manifestarsi problemi relativi alla qualit e di sviluppare
soluzioni per affrontarli.
193
.4
Istogramma
Un istogramma un diagramma a barre che mostra una distribuzione di variabili.
Ogni colonna rappresenta un attributo o una caratteristica di un problema/ situazione.
L'altezza di ciascuna colonna rappresenta la frequenza relativa della caratteristica.
Questo strumento consente di identificare la causa dei problemi di un processo in base
alla forma e all'ampiezza della distribuzione.
194
.5
Diagramma di Pareto
Il diagramma di Pareto un particolare tipo di istogramma, ordinato in base alla
frequenza degli avvenimenti, che mostra quanti difetti sono stati generati per tipo o
categoria di causa identificata (figura 8-9). La tecnica di Pareto si utilizza
principalmente per identificare e valutare le non conformit.
Nei diagrammi di Pareto, si utilizza l'ordinamento rispetto alla frequenza per
indirizzare l'azione correttiva. Il gruppo di progetto dovrebbe intraprendere per prime
le azioni per risolvere i problemi che stanno causando il maggior numero di difetti. I
diagrammi di Pareto sono concettualmente legati alla legge di Pareto, la quale afferma
che, dato un problema, una minoranza di cause produce la maggioranza degli effetti.
Si tratta del principio detto comunemente legge 80/20, dove il 20% delle cause
produce l80% degli effetti. I diagrammi di Pareto possono anche venire utilizzati per
sintetizzare tutti i tipi di dati per analisi di tipo 80/20.
195
.6
Run Chart
Un Run Chart mostra la cronologia e il pattern di una variazione. rappresentato da
un grafico a linee in cui i dati sono tracciati nell'ordine in cui si verificano gli eventi
associati. I Run Chart mostrano gli andamenti di un processo nel corso del tempo, le
variazioni nel corso del tempo o i cali e i miglioramenti di un processo nel corso del
tempo. L'analisi delle tendenze viene eseguita usando i Run Chart e comporta luso di
tecniche matematiche per prevedere i risultati futuri sulla base dei dati storici.
L'analisi delle tendenze si utilizza spesso a scopo di monitoraggio:
Prestazioni tecniche: quanti errori o difetti sono stati identificati e quanti non
sono stati corretti?
Prestazioni dei costi e della schedulazione: quante attivit per periodo sono
state completate facendo registrare scostamenti significativi?
.7
Diagramma di dispersione
Un diagramma di dispersione mostra il pattern della relazione tra due variabili. Questo
strumento consente al gruppo responsabile della qualit di studiare e identificare la
possibile relazione tra le modifiche osservate in due variabili. Vengono tracciate e
confrontate le variabili dipendenti e le variabili indipendenti. Pi i punti sono vicini a
una linea diagonale, pi sono strettamente correlati.
.8
Campionamento statistico
Il campionamento statistico comporta la scelta di una parte della popolazione di
interesse per lispezione (ad esempio, la selezione casuale di 10 disegni ingegneristici
da una lista di 75). Un buon campionamento spesso pu ridurre il costo del controllo
qualit. Esiste un'ampia letteratura sul campionamento statistico; in alcune aree
applicative, il gruppo di Project Management potrebbe dovere approfondire la
conoscenza di diverse tecniche di campionamento.
.9
Ispezione
Un'ispezione l'esame di un prodotto del lavoro finalizzata a determinare se questo
sia conforme agli standard. Generalmente, tra i risultati di un'ispezione vi sono delle
misurazioni. possibile condurre ispezioni a qualsiasi livello. Ad esempio, possibile
ispezionare i risultati di un'unica attivit, o il prodotto finale del progetto. Le ispezioni
sono anche denominate esami, peer review, audit e analisi passo-passo. In alcune aree
applicative, questi termini hanno significati pi limitati e specifici. Le ispezioni
consentono inoltre di convalidare le correzioni dei difetti.
.10
196
8.3.3
.1
.2
.3
.4
.5
.6
Richieste di modifica
Se le azioni correttive o preventive consigliate richiedono una modifica al progetto,
necessario avviare una richiesta di modifica (paragrafo 4.4.3.2) secondo quanto
stabilito per il processo di controllo integrato delle modifiche.
.7
.8
197
.9
Deliverable convalidati
Uno degli obiettivi del controllo qualit determinare la correttezza dei deliverable. I
deliverable convalidati sono i risultati dei processi di controllo qualit della fase di
esecuzione.
.10
198
CAPITOLO 9
Gestione delle risorse umane di progetto
La gestione delle risorse umane di progetto comprende i processi di organizzazione e
gestione del gruppo di progetto, che costituito da persone a cui sono stati assegnati
ruoli e responsabilit ai fini del completamento del progetto stesso. Sebbene spesso si
parli solo di assegnazione di ruoli e di responsabilit, va detto che i membri del
gruppo dovrebbero essere coinvolti anche in buona parte della pianificazione e dei
processi decisionali del progetto. Il loro coinvolgimento gi dalle prime fasi aggiunge
competenza al processo di pianificazione e rafforza limpegno dedicato al progetto. Il
tipo e il numero dei membri del gruppo di progetto possono variare con lavanzare del
progetto. I membri del gruppo di progetto vengono anche definiti staff del progetto.
Il gruppo di Project Management un sottoinsieme del gruppo di progetto ed
responsabile delle attivit di Project Management come la pianificazione, il controllo
e la chiusura. Questo gruppo viene anche chiamato gruppo centrale, esecutivo o di
leadership. Per i progetti di dimensioni ridotte, le responsabilit in capo al Project
Management possono essere condivise dallintero gruppo o amministrate
esclusivamente dal project manager. Lo sponsor del progetto collabora con il gruppo
di Project Management, fornendo in genere la propria assistenza per questioni come il
finanziamento del progetto, la chiarificazione delle problematiche legate allambito e
lesercizio della propria influenza su altri perch ne benefici il progetto.
La figura 9-1 mostra una visione dinsieme dei processi di gestione delle risorse
umane di progetto, mentre la figura 9-2 illustra un diagramma di flusso di tali processi
e dei relativi input, output e di altri processi correlati, appartenenti a aree di
conoscenza correlate. Di seguito vengono riportate le operazioni incluse nei processi
di gestione delle risorse umane di progetto:
9.1 Pianificazione delle risorse umane: identificazione e documentazione dei ruoli,
delle responsabilit e delle relazioni di reporting del progetto, cos come
creazione del piano di gestione del personale.
9.2 Acquisire il gruppo di progetto: ottenimento delle risorse umane necessarie a
portare a termine il progetto.
9.3 Sviluppare il gruppo di progetto: miglioramento delle competenze e
dellinterazione tra i membri del gruppo per incrementare le prestazioni del
progetto.
9.4 Gestire il gruppo di progetto: rilevamento delle prestazioni dei membri del
gruppo, comunicazione del feedback, risoluzione delle questioni e
coordinamento delle modifiche volto a migliorare le prestazioni del progetto.
199
Questi processi interagiscono sia tra loro sia con processi appartenenti anche ad
altre aree di conoscenza. Ogni processo pu richiedere lo sforzo di una o pi persone
o gruppi, secondo le necessit del progetto. Ciascun processo si verifica almeno una
volta per ogni progetto, ed in una o pi fasi di progetto, se il progetto diviso in fasi.
Sebbene i processi siano qui presentati come elementi distinti con interfacce ben
definite, nella pratica essi possono finire col sovrapporsi parzialmente o con
linteragire in modi diversi da quelli descritti. Le interazioni tra processi sono trattate
in dettaglio nel capitolo 3.
La figura 9-2 illustra i principali modi in cui la gestione delle risorse umane di
progetto interagisce con gli altri processi del progetto. Di seguito vengono riportati
esempi di interazioni che richiedono unulteriore pianificazione:
Dopo la creazione di una struttura di scomposizione del lavoro (WBS) effettuata
dai membri del gruppo di lavoro iniziali, potrebbe rivelarsi necessario integrare
il gruppo di lavoro tramite lacquisizione di altri membri.
Una volta completata lintegrazione di cui sopra, il livello di esperienza dei
membri del gruppo di lavoro pu accrescere o ridurre il rischio di progetto,
rendendo necessaria unulteriore pianificazione dei rischi.
Quando la stima delle durate dellattivit effettuata prima che si conoscano
tutti i membri del gruppo di progetto, i livelli effettivi di competenza dei membri
del gruppo di lavoro acquisiti possono modificare la durata dellattivit e la
schedulazione.
200
Figura 9-1. Visione dinsieme della gestione delle risorse umane di progetto
201
Nota: non vengono mostrate tutte le interazioni dei processi e il flusso di dati tra processi.
Figura 9-2. Diagramma di flusso dei processi di gestione delle risorse umane di progetto
9.1
202
Figura 9-3. Pianificazione delle risorse umane: Input, Strumenti e tecniche e Output
9.1.1
.1
203
.3
204
9.1.2
.1
9
Figura 9-4. Formati di definizione di ruoli e responsabilit
205
Figura 9-5. Matrice di assegnazione delle responsabilit (RAM) che utilizza un formato
RACI
206
.2
Networking
Linterazione informale con altre persone in una struttura organizzativa o in un settore
rappresenta un metodo costruttivo per comprendere i fattori politici e interpersonali
che influiscono sullefficacia delle diverse opzioni di gestione del personale. Le
attivit di networking delle risorse umane comprendono corrispondenza proattiva,
pranzi di lavoro, conversazioni informali e conferenze di settore. Sebbene il
networking concentrato rappresenti una valida tecnica allinizio di un progetto, anche
lesecuzione di attivit di networking a cadenza regolare prima dellinizio del progetto
pu rivelarsi molto efficace.
.3
Teoria organizzativa
La teoria organizzativa fornisce informazioni in merito al comportamento di persone,
gruppi e unit organizzative. Lapplicazione di principi consolidati riduce il tempo
necessario alla creazione degli output per la pianificazione delle risorse umane e
accresce le probabilit che la pianificazione sia efficace.
9.1.3
.1
Ruoli e responsabilit
Al momento della creazione dellelenco dei ruoli e delle responsabilit necessari per
portare a termine il progetto, necessario prendere in considerazione anche:
Ruolo: etichetta che descrive la porzione di un progetto di cui responsabile
una persona. Alcuni esempi di ruoli di progetto possono essere ingegneri civili,
responsabili del collegamento con il tribunale, analisti aziendali e coordinatori
dei collaudi. Per garantire il successo del progetto, indispensabile chiarire la
natura del ruolo in termini di autorit, responsabilit e limiti.
Autorit: diritto di applicare le risorse al progetto, prendere decisioni e
sottoscrivere le approvazioni. Alcuni esempi di decisioni che richiedono una
chiara autorit includono la selezione di un metodo per il completamento di
unattivit, laccettazione della qualit e la risposta agli scostamenti di progetto.
I membri del gruppo di lavoro sono facilitati nella loro funzione quando i loro
livelli di autorit individuale corrispondono alle rispettive responsabilit.
Responsabilit: lavoro che deve essere eseguito dal membro del gruppo di
progetto per portare a termine le attivit del progetto.
Competenza: skill e capacit necessari a portare a termine le attivit del
progetto. Se i membri del gruppo di progetto non dispongono delle competenze
richieste, le prestazioni possono risultarne compromesse. Quando si identificano
divari di questa natura, vengono avviate delle risposte proattive come
formazione, assunzione, modifiche alla schedulazione o modifica dellambito.
.2
Organigrammi di progetto
Un organigramma di progetto una rappresentazione grafica dei membri del gruppo
di progetto e delle relative relazioni di reporting. Pu essere formale o informale,
dettagliato o sintetico, in base alle esigenze del progetto. Ad esempio, lorganigramma
di progetto per la creazione di un gruppo di risposta ai disastri composto da 3000
persone risulter pi dettagliato di un organigramma di un progetto interno composto
da 20 persone.
207
.3
208
9.2
209
9.2.1
.1
.2
.3
Ruoli e responsabilit
I ruoli e le responsabilit definiscono posizioni, skill e competenze richiesti dal
progetto (paragrafo 9.1.3.1).
.4
Organigrammi di progetto
Gli organigrammi di progetto forniscono una visione dinsieme del numero di persone
necessarie per il progetto (paragrafo 9.1.3.2).
.5
9.2.2
.1
210
.2
Negoziazione
Per molti progetti, le assegnazioni del personale vengono negoziate. Ad esempio, il
gruppo di gestione di progetto deve avviare una trattativa con:
Manager funzionali per garantire che il progetto possa contare su personale
competente nei tempi richiesti e che i membri del gruppo di progetto siano in
grado di lavorare al progetto fino al compimento delle loro responsabilit.
Altri gruppi di Project Management allinterno della Performing Organization:
per assegnare in modo corretto risorse esigue o specializzate.
La capacit del gruppo di Project Management di influire sugli altri
fondamentale nella negoziazione delle assegnazioni del personale, e lo stesso vale per
la politica delle organizzazioni coinvolte (paragrafo 2.3.3). Ad esempio, nella fase in
cui si determina dove assegnare esecutori di qualit eccezionali ambiti da tutti i gruppi
di progetto, il manager funzionale deve soppesare i vantaggi e la visibilit dei progetti
in competizione.
.3
Acquisizione
Se la Performing Organization non dispone del personale interno necessario al
completamento del progetto, i servizi richiesti possono essere acquisiti da fonti esterne
(paragrafo 12.4.3.1), ad esempio mediante lassunzione di singoli consulenti o il
subappalto del lavoro ad unaltra struttura organizzativa.
.4
Gruppi virtuali
Luso di gruppi virtuali crea nuove possibilit nella fase di acquisizione dei membri
del gruppo di progetto. I gruppi virtuali possono essere definiti come gruppi di
persone che condividono un obiettivo comune e che adempiono al proprio ruolo senza
quasi incontrarsi mai di persona. La disponibilit di mezzi di comunicazione
elettronica, come le-mail e la videoconferenza, ha reso possibile la creazione di questi
gruppi. Il formato rappresentato dal gruppo virtuale consente di:
Formare gruppi di persone provenienti dalla stessa azienda ma residenti in aree
geografiche diverse e lontane.
Aggiungere competenze particolari a un gruppo di progetto, anche se lesperto
non si trova nella stessa area geografica.
Integrare in un gruppo i dipendenti che lavorano da casa.
Formare dei gruppi di persone con turni lavorativi o con orari diversi.
Includere portatori di handicap motori.
Far procedere i progetti che sarebbero stati ignorati a causa dei costi di trasferta.
La pianificazione della comunicazione (paragrafo 10.1) quindi un elemento
fondamentale nellambiente del gruppo virtuale. possibile che sia necessario altro
tempo per impostare aspettative chiare, per sviluppare i protocolli per fare fronte ai
conflitti, per coinvolgere le persone nel processo decisionale e per condividere il
merito dei successi ottenuti.
211
9.2.3
9.3
.1
.2
.3
212
9.3.1
.1
.2
.3
9.3.2
.1
.2
Formazione
La formazione include tutte le attivit dedicate al miglioramento delle competenze dei
membri del gruppo di progetto. La formazione pu essere sia formale che informale.
Esempi di metodi di formazione sono lezioni in classe, on-line, basate sul computer,
formazione sul posto di lavoro da parte di un altro membro del gruppo di progetto,
intervento di un mentore o di un coach.
Se i membri del gruppo di progetto non dispongono di skill gestionali o tecnici,
possibile sviluppare tali skill nellambito del lavoro di progetto. Una formazione
pianificata viene effettuata in conformit a quanto riportato nel piano di gestione del
personale. La formazione non pianificata si effettua invece come risultato di
osservazioni, conversazioni e valutazioni delle prestazioni del progetto condotte nel
corso del processo di controllo della gestione del gruppo di progetto.
213
.3
.4
.5
.6
214
9.3.3
.1
9.4
215
9.4.1
.1
.2
.3
Ruoli e responsabilit
Per monitorare e valutare le prestazioni (paragrafo 9.1.3.1) viene utilizzato un elenco
dei ruoli e delle responsabilit del personale.
.4
Organigrammi di progetto
Gli organigrammi di progetto forniscono una rappresentazione grafica delle relazioni
di reporting instaurate tra i membri del gruppo di progetto (paragrafo 9.1.3.2).
.5
.6
.7
.8
216
9.4.2
.1
Osservazione e conversazione
Losservazione e la conversazione sono validi strumenti per mantenere il contatto con
il lavoro e gli atteggiamenti che caratterizzano i membri del gruppo di progetto. Il
gruppo di Project Management effettua il monitoraggio di indicatori quali
lavanzamento verso i deliverable del progetto, i risultati che sono motivo di orgoglio
per i membri del gruppo di lavoro e le questioni interpersonali.
.2
.3
217
.4
9.4.3
.1
Richieste di modifiche
Le modifiche di personale, a prescindere che siano per scelta o legate a eventi non
governabili, possono influire sullintero piano del progetto. Se le questioni relative al
personale danneggiano il piano del progetto, ad esempio rendono necessaria
unestensione della schedulazione o portano a un superamento del budget, possibile
elaborare una richiesta di modifica attraverso il processo Controllo integrato delle
modifiche (paragrafo 4.6).
.2
.3
.4
218
.5
219
CAPITOLO 10
Gestione della comunicazione di progetto
La gestione della comunicazione di progetto unarea di conoscenza che utilizza i
processi necessari a garantire tempestivamente e appropriatamente la generazione, la
raccolta, la distribuzione, larchiviazione, il recupero e la disposizione finale delle
informazioni del progetto. I processi di Gestione della comunicazione di progetto
forniscono i collegamenti critici tra persone e informazioni, necessari per il successo
della comunicazione. I project manager possono dedicare una quantit di tempo
eccessiva per comunicare con il gruppo di progetto, gli stakeholder, il cliente e lo
sponsor. Chiunque sia coinvolto nel progetto dovrebbe comprendere come le
comunicazioni incidano sul progetto nel suo complesso. La figura 10-1 mostra una
visione dinsieme dei processi di gestione della comunicazione di progetto, mentre la
figura 10-2 illustra un diagramma di flusso di tali processi e dei loro input, output e di
altri processi delle aree di conoscenza correlate. I processi di gestione della
comunicazione di progetto sono:
10.1 Pianificazione della comunicazione: determinare le esigenze di informazione e
di comunicazione degli stakeholder di progetto.
10.2 Distribuzione delle informazioni: rendere disponibili in modo tempestivo agli
stakeholder di progetto le informazioni richieste.
10.3 Reporting delle prestazioni: raccogliere e distribuire le informazioni sulle
prestazioni. Ci include i rapporti sullavanzamento, le misure di avanzamento e
di previsione.
10.4 Gestione degli stakeholder: gestire le comunicazioni per soddisfare i requisiti e
risolvere eventuali questioni riguardanti gli stakeholder di progetto.
I processi interagiscono tra loro e con i processi appartenenti ad altre aree di
conoscenza. Ogni processo pu richiedere limpegno di una o pi persone o gruppi in
funzione delle esigenze del progetto. Ciascun processo viene svolto almeno una volta
per ogni progetto e in una o pi fasi del progetto, se questo suddiviso in fasi.
Sebbene i processi vengano qui presentati come elementi distinti con interfacce ben
definite, nella pratica essi possono sovrapporsi e interagire in modi diversi da quelli
descritti. Le interazioni tra i processi sono discussi in dettaglio nel capitolo 3.
10
221
222
10
Nota: non vengono mostrate tutte le interazioni dei processi e il flusso di dati tra processi.
Figura 10-2. Diagramma di flusso dei processi di gestione della comunicazione di progetto
Gli skill comunicativi sono correlati, ma non sono tuttavia la stessa cosa, alle
comunicazioni di Project Management. Larte della comunicazione un argomento
molto vasto e implica una sostanziale base di informazioni, tra cui:
Modelli mittente-destinatario: descrivono i circuiti di feedback e gli ostacoli
alla comunicazione.
Scelta dei mezzi di comunicazione: quando comunicare per iscritto o con una
comunicazione orale, quando scrivere un promemoria informale o un report
formale, e quando comunicare di persona o con un messaggio di posta
elettronica. I mezzi scelti per le attivit di comunicazione dipendono dalla
situazione.
Stile di scrittura: utilizzo della forma attiva o di quella passiva, struttura delle
frasi e scelta del lessico.
223
224
10
225
226
.2 Tecnologia di comunicazione
Le metodologie utilizzate per trasferire le informazioni tra gli stakeholder di progetto
possono variare significativamente. Ad esempio, un gruppo di Project Management
pu scegliere tra brevi conversazioni per tutta la durata del progetto fino a riunioni
estese, semplici documenti scritti sul materiale (ad es. schedulazioni e database) che
accessibile on-line come metodo di comunicazione.
I fattori tecnologici di comunicazione che possono inflenzare il progetto
includono:
Urgenza legata alla necessit di informazioni: il successo del progetto
dipende dallavere frequentemente a disposizione informazioni aggiornate
mediante tempestiva notifica oppure sono sufficienti dei report pubblicati a
intervalli regolari?
Disponibilit della tecnologia: i sistemi gi in uso sono appropriati o le
esigenze di progetto richiedono un cambiamento?
Personale previsto per il progetto: i sistemi di comunicazione proposti sono
compatibili con lesperienza e le competenze dei partecipanti al progetto oppure
sono necessari addestramento e formazione aggiuntivi?
Lunghezza del progetto: ci sono possibilit che la tecnologia disponibile cambi
prima della fine del progetto?
Ambiente del progetto: il gruppo di lavoro si incontra di persona o collabora in
un ambiente virtuale?
10
227
228
10
229
230
.2 Modifiche richieste
Le modifiche al processo di distribuzione delle informazioni dovrebbero innescare
ulteriori modifiche al piano di Project Management e al piano di gestione della
comunicazione. Le modifiche richieste (aggiunte, modifiche, revisioni) al piano di
Project Management e i relativi piani ausiliari sono analizzate e la disposizione viene
gestita mediante il processo di controllo integrato delle modifiche (paragrafo 4.6).
10
231
232
10
233
Pianificato
Ottenuto
Costo
Budget
Earned Value
Costo
effettivo
Indice delle
prestazioni
Scostamento dei costi
Costo
Schedulazione
($)
($)
($)
($)
(%)
($)
(%)
CPI
SPI
(PV)
(EV)
(AC)
(EV - AC)
(CV EV)
(EV - PV)
(SV PV)
(EV AC)
(EV PV)
63.000
58.000
62.500
-4.500
-7,8
-5.000
-7,9
0,93
0,92
64.000
48.000
46.800
1.200
2,5
-16.000
-25,0
1,03
0,75
3.0 Curriculum
23.000
20.000
23.500
-3.500
-17,5
-3.000
-13,0
0,85
0,87
68.000
68.000
72.500
-4.500
-6,6
0,0
0,94
1,00
5.0 Supporto di
implementazione
12.000
10.000
10.000
0,0
-2.000
-16,7
1,00
0,83
7.000
6.200
6.000
200
3,2
-800
-11,4
1,03
0,89
20.000
13.500
18.100
-4.600
-34,1
-6.500
-32,5
.075
0,68
257.000
223.700
239.400
-15.700
-7,0
-33.300
-13,0
0,93
0,87
Nota: tutte le stime sono relative al progetto e aggiornate alla data di compilazione della tabella.
* possibile che questi calcoli includano altre unit di misura, quali: ore di lavoro, metri cubi di cemento ecc.
.2 Previsioni
Le previsioni sono aggiornate e quindi ripubblicate in base alle informazioni di
prestazione del lavoro durante lesecuzione del progetto. Queste informazioni
riguardano le prestazioni passate che potrebbero influire sul progetto nel futuro, ad
esempio, la stima al completamento e la stima a finire.
.3 Modifiche richieste
Lanalisi delle prestazioni del progetto genera spesso la richiesta di modifiche
(paragrafo 4.4.3.2) di alcuni aspetti del progetto. Queste modifiche richieste sono
elaborate e decise mediante il processo di controllo integrato delle modifiche
(paragrafo 4.6).
.4 Azioni correttive consigliate
Le azioni correttive consigliate (paragrafo 4.5.3.1) comprendono le modifiche che
consentono di conformare le prestazioni future previste per il progetto al piano di
Project Management.
.5 Asset dei processi organizzativi (aggiornamenti)
La documentazione delle lesson learned comprende le cause dei problemi, le
motivazioni alla base dellazione correttiva scelta e altri tipi di lesson learned relative
al reporting delle prestazioni. Le lesson learned sono documentate in modo da poter
diventare parte dei database dei dati storici sia del progetto e sia della Performing
Organization.
234
10
235
236
CAPITOLO 11
Gestione dei rischi di progetto
La gestione dei rischi di progetto riguarda la conduzione dei processi legati alla
pianificazione della gestione dei rischi, alla loro identificazione e analisi, alla
preparazione delle risposte ai rischi e al loro monitoraggio e controllo nel corso del
progetto. La maggior parte di questi processi aggiornata di pari passo con
lavanzamento del progetto. Gli obiettivi alla base della gestione dei rischi di progetto
consistono nellaumentare la probabilit e limpatto di eventi positivi e nel diminuire
la probabilit e limpatto di eventi dannosi per il progetto. La figura 11-1 mostra una
visione dinsieme dei processi di gestione dei rischi di progetto, mentre la figura 11-2
illustra un diagramma di flusso di tali processi e dei loro input, output e di altri
processi delle aree di conoscenza correlati. La gestione dei rischi di progetto prevede i
seguenti processi:
11.1 Pianificazione della gestione dei rischi: determinare come affrontare,
pianificare ed eseguire le attivit di gestione dei rischi di un progetto.
11.2 Identificazione dei rischi: determinare i rischi che possono influire sul progetto
e documentare le loro caratteristiche.
11.3 Analisi qualitativa dei rischi: assegnare le priorit ai rischi ai fini di
unulteriore analisi od operazione attraverso la valutazione e la combinazione
della probabilit che i rischi si verifichino e al loro impatto.
11.4 Analisi quantitativa dei rischi: analizzare numericamente leffetto dei rischi
identificati sugli obiettivi complessivi del progetto.
11.5 Pianificazione della risposta ai rischi: sviluppare opzioni e azioni volte a
incrementare le opportunit e ridurre le minacce agli obiettivi di progetto.
11.6 Monitoraggio e controllo dei rischi: rilevare i rischi noti, monitorare i rischi
residui, identificare i rischi nuovi, attuare i piani di risposta ai rischi e valutare
lefficacia di queste operazioni nel corso del ciclo di vita del progetto.
Questi processi interagiscono tra loro e con i processi delle altre aree di
conoscenza. Ogni processo pu richiedere limpegno di una o pi persone o gruppi,
secondo i requisiti del progetto. Ciascun processo viene svolto almeno una volta per
ogni progetto e in una o pi fasi del progetto, se questo suddiviso in fasi. Sebbene i
processi siano qui presentati come elementi distinti con interfacce ben definite, nella
pratica essi possono parzialmente sovrapporsi o interagire in modi diversi da quelli
descritti. Per una descrizione dettagliata delle interazioni tra processi, consultare il
capitolo 3.
11
237
238
11
239
240
11
Nota: non vengono mostrate tutte le interazioni dei processi e il flusso di dati tra processi.
Figura 11-2. Diagramma di flusso dei processi di gestione dei rischi di progetto
241
Figura 11-3. Pianificazione della gestione dei rischi: Input, Strumenti e tecniche e Output
242
11
243
possibile utilizzare una scala relativa che rappresenti i valori della probabilit
da molto improbabile a quasi certo. Unalternativa quella di assegnare dei valori
di probabilit numerici su una scala generica (ad es. 0,1, 0,3, 0,5, 0,7, 0,9). Un
ulteriore approccio alla calibrazione della probabilit comporta lo sviluppo delle
descrizioni dello stato del progetto riguardanti il rischio considerato (ad es. il grado di
maturit dellarchitettura del progetto).
244
11
Figura 11-5. Definizione delle scale di impatto per quattro obiettivi di progetto
245
246
11
247
248
11
249
Figura 11-7. Analisi qualitativa del rischio: Input, Strumenti e tecniche e Output
250
11
251
252
11
253
Figura 11-9. Analisi quantitativa del rischio: Input, Strumenti e tecniche e Output
254
11
255
Figura 11-10. Intervallo delle stime dei costi di progetto nel corso dei colloqui sui rischi
256
Parere degli esperti: gli esperti in materia, sia interni che esterni alla struttura
organizzativa, come ingegneri o statistici, convalidano i dati e le tecniche.
.2 Analisi quantitativa del rischio e tecniche di modellazione
Di seguito vengono illustrate le tecniche comunemente utilizzate nellanalisi
quantitativa del rischio:
Analisi di sensitivit: lanalisi di sensitivit consente di determinare quali rischi
hanno il maggiore impatto potenziale sul progetto. Prende in considerazione il
grado di incidenza dellincertezza di ogni elemento del progetto sullobiettivo
esaminato, quando tutti gli altri elementi incerti si mantengono sul valore della
baseline. Una delle raffigurazioni pi diffuse dellanalisi di sensitivit il
grafico a barre, uno strumento particolarmente efficace per confrontare
limportanza relativa delle variabili con un grado elevato di incertezza rispetto a
quelle ritenute pi stabili.
Analisi del valore monetario atteso: lanalisi del valore monetario atteso
(EMV) un concetto statistico che calcola il risultato medio nel caso in cui il
futuro presenti degli scenari che possono o meno verificarsi (ad es. analisi in
presenza di incertezze). LEMV delle opportunit viene in genere espresso sotto
forma di valori positivi, mentre quello dei rischi viene reso con valori negativi.
Per calcolare il valore monetario atteso si moltiplica il valore di ogni possibile
risultato per il tasso di probabilit che si verifichi, quindi si effettua la somma
dei valori ottenuti. Questo tipo di tecnica viene comunemente utilizzato
nellanalisi dellalbero delle decisioni (figura 11-12). Per lesecuzione
dellanalisi del rischio nei costi e nella schedulazione si consigliano sempre le
tecniche di modellazione e simulazione, perch sono pi efficienti e meno
soggette ad un uso improprio rispetto allanalisi del valore monetario atteso.
Analisi dellalbero delle decisioni: la struttura dellanalisi dellalbero delle
decisioni si ottiene mediante un diagramma ad albero delle decisioni
(figura 11-12) che descrive una situazione presa in esame e le implicazioni di
ogni scelta disponibile o scenario possibile. Comprende il costo di ciascuna
scelta disponibile, le probabilit di ogni scenario ipotetico e i guadagni di ogni
percorso logico alternativo. La risoluzione dellalbero delle decisioni fornisce il
valore monetario atteso (o altre misure che rivestono un interesse per la struttura
organizzativa) di ciascuna alternativa, una volta quantificati tutti i guadagni e le
conseguenti decisioni.
11
257
258
11
259
Figura 11-14. Pianificazione della risposta ai rischi: Input, Strumenti e tecniche e Output
260
11
261
262
11
263
264
Figura 11-15. Monitoraggio e controllo dei rischi: Input, Strumenti e tecniche e Output
11
265
266
11
.2 Modifiche richieste
Limplementazione dei piani di contingency o dei workaround porta spesso a una
richiesta di modifica al piano di Project Management al fine di rispondere ai rischi. Le
modifiche richieste vengono preparate e inviate al processo di controllo integrato delle
modifiche (paragrafo 4.6) sotto forma di output ottenuto dal processo di monitoraggio
e controllo dei rischi. Le richieste di modifica approvate vengono poi pubblicate e
diventano gli input per i processi Dirigere e gestire lesecuzione del progetto
(paragrafo 4.4) e di monitoraggio e controllo dei rischi.
.3 Azioni correttive consigliate
Le azioni correttive consigliate comprendono i piani di contingency e i piani di
workaround. Questi ultimi sono le riposte non inserite nel piano originario, ma rese
necessarie per affrontare i rischi emergenti che non sono stati identificati in
precedenza o che sono stati accettati passivamente. I workaround devono essere
adeguatamente documentati e inseriti nei processi Dirigere e gestire lesecuzione del
progetto (paragrafo 4.4) e Monitorare e controllare il lavoro del progetto (paragrafo
4.5). Le azioni correttive consigliate sono gli input al processo di controllo integrato
delle modifiche (paragrafo 4.6).
.4 Azioni preventive consigliate
Le azioni preventive consigliate consentono di conformare il progetto al piano di
Project Management.
267
268
CAPITOLO 12
Gestione dellapprovvigionamento di
progetto
La gestione dellapprovvigionamento di progetto comprende i processi di acquisizione
di prodotti, servizi o risultati da entit esterne al gruppo di progetto allo scopo di
eseguire il lavoro. Questo capitolo illustra due diverse prospettive di
approvvigionamento. Lorganizzazione pu ricoprire sia il ruolo di acquirente che di
fornitore del prodotto, del servizio o dei risultati oggetti del contratto.
La gestione dellapprovvigionamento di progetto prevede i processi di gestione
del contratto e di controllo delle modifiche che sono necessari per amministrare i
contratti e gli ordini di acquisto emessi da membri autorizzati del gruppo di progetto.
La gestione dellapprovvigionamento di progetto comprende anche le operazioni
di amministrazione di ogni contratto emesso da unorganizzazione esterna
(lacquirente) che sta acquisendo il progetto dalla Performing Organization (il
fornitore) e di amministrazione degli obblighi contrattuali gravanti sul gruppo di
progetto ai sensi del contratto.
La figura 12-1 mostra una visione dinsieme dei processi di gestione
dellapprovvigionamento di progetto, mentre la figura 12-2 illustra un diagramma di
flusso di tali processi e dei relativi input e output e di processi correlati relativi ad altre
aree di conoscenza.
La gestione dellapprovvigionamento di progetto prevede i seguenti processi:
12.1 Pianificare gli acquisti: determinazione degli elementi da acquistare o
acquisire, quando e con quale modalit.
12.2 Pianificare le forniture: documentazione dei requisiti di prodotti, servizi e
risultati oggetto di approvvigionamento e individuazione dei potenziali fornitori.
12.3 Richiesta di risposte dai fornitori: reperimento di informazioni, preventivi,
offerte o proposte in base alle necessit.
12.4 Selezionare i fornitori: valutazione delle offerte, scelta tra i potenziali fornitori
e stipula di un contratto scritto con ciascun fornitore prescelto.
12.5 Amministrazione del contratto: gestione del contratto e delle relazioni tra
acquirente e fornitore, revisione e documentazione delle prestazioni presenti e
passate del fornitore per stabilire eventuali azioni correttive necessarie e gettare
le basi per una collaborazione futura con il fornitore; gestione delle modifiche
relative al contratto e, ove necessario, gestione delle relazioni contrattuali con
lacquirente esterno del progetto.
12.6 Chiusura del contratto: completamento e conclusione di ogni contratto,
compresa la risoluzione di eventuali questioni aperte, e la chiusura di tutti i
contratti relativi al progetto o ad una fase del progetto.
12
269
270
12
271
272
12
Nota: non vengono mostrate tutte le interazioni dei processi e il flusso di dati tra processi.
Figura 12-2. Diagramma di flusso dei processi di gestione dellapprovvigionamento di
progetto
273
274
12
275
276
12
.3 Tipo di contratto
In funzione del tipo di acquisto, possibile optare per diversi tipi di contratto. Il tipo
di contratto scelto e i termini e le condizioni specifici di tale contratto definiscono il
grado di rischio a cui sono soggetti lacquirente e il fornitore. I contratti rientrano in
genere in una delle categorie descritte di seguito:
Contratto a prezzo prefissato o a importo forfetario: si tratta di un contratto
che prevede un prezzo totale prefissato per un prodotto ben definito. I contratti a
prezzo prefissato possono anche prevedere incentivi per il raggiungimento o il
superamento di determinati obiettivi di progetto, come ad esempio gli obiettivi
di tempo. La forma pi semplice di contratto a prezzo prefissato un ordine di
acquisto per un articolo specificato da consegnare entro la data prestabilita al
prezzo pattuito.
277
278
La scelta del tipo di contratto da adottare dipende anche dai requisiti che
lacquirente pu imporre al fornitore (ad esempio la versione standard o
personalizzata del prodotto, il reporting delle prestazioni, gli invii dei dati sui costi),
nonch da altre considerazioni di pianificazione, quali il grado di concorrenza del
mercato e il livello di rischio. Inoltre, linclusione di alcuni requisiti potrebbe portare
il fornitore ad incrementare il costo. Unulteriore osservazione legata alleventuale
riacquisto futuro del prodotto o del servizio che il gruppo di progetto sta acquistando.
Laddove tale potenziale sia rilevante, i fornitori potrebbero essere indotti o propensi a
proporre un prezzo inferiore a quello che verrebbe richiesto senza considerare la
potenziale vendita futura. Sebbene questo fenomeno riduca i costi sostenuti dal
progetto, si presentano delle complicazioni legali se lacquirente si impegna ad
effettuare tale acquisto e poi, nella realt, non mantiene i propri impegni.
12
279
280