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aceresce di altrettanto la propria autorita, il proprio merito per vere messo in luce tale fatto. Cost, la celebre biografia di Mao- metto scritta da Humphrey Prideatux nel secolo xvit ha per sot- jel’impostura”. Infine concetti come i “orientale”, a dire il vero) im- ‘anzi tichiedono, un opposto che non sia a fazione di qualcosa c'altro, che cio’ non sia definibile solo esprimersi, la visione dinsieme che ho chiamato “orientalism: costituisce una forma di realismo radicale; chiungue ricorra al- 0 su cui riflette, con parole € dlirittura equiparate alla “realta” sta retorico, lorientalismo é ane- jinologia signifi- yncettualmente ‘maneggevoll Da un pi fa psicologico, Yorientatismo & “una forma di conoscenza paranoica, profondamente diversa, per esempio, dalla normale conoscenza storica. Queste, a mio avvi- so, alcune delle conseguenze pid importanti della geogratia im- maginaria, e delle distinzioni drammatizzate che essa suggeri- sce. Visono tuttavia alcune versioni moderne dei risultati del pro- ‘cosso di “orientalizzazione”, cui vorrei ora rivolgere F'attenzione, 3. Progetti E necessario esaminare j pid appariscenti success! operativi del’orientalismo, non foss‘altro che per constatare quanto in satta (anzi, quanto diametralmente opposta alla realta) fosse I dea di soverchiante minaccia espressa da Michelet, quando relazioni cultural, intellettuali ed econ: Hiente hanno attraversato vicissitudini innumerevoli, ma Vim- pressione di una separazione tra Oriente e Occidente non mai ‘enuta meno. In generale, comunque, non vi’ dubbio che sia sta- ‘Ovest a muoversi pit: o meno minacciosamente verso Est, non ‘contrario, impiegare per lizzato il termine anche per indicare Tinsieme di sogni a occhi aperti, immagini erisorse lessicali messi a disposizione di chiun- que desiderasse parlare di cid che si trova al di la della linea di confine tra Est e Ovest. Questi due aspetti dell orientalismo sono incongrui, anzi, proprio tramite il loro simultaneo uso YEu- ropa ha pottto muoversi in Oriente — non solo metaforicamente~ con grande sicurezza. Desidero qui soprattutto esaminare le pro- tale affermazione. .dapar- come quando, nel 1638- ‘i ib re della propria storia, quindi, lorientalismo recd in sé e trac- Ce di un problematico atteggiamento europeo nei confronti del- Vislam, ed & a questo punto nevralgico, per cosi dire, degli studi orientali che intendo dedicare particolare attenzione. ‘Senza dubbio Islam fu da pit di un punto di vista un‘auten- tica provocazione. Esso ‘una siretta, scomoda prossi- mita con il mondo cristiano, sia dal punto di vista geogralico che culturale, ha saputo awalersi di aspetti importanti della tradi- Zione giudaico-ellenica, ¢ ha a tivita a quella cri- stiana; ha conseguito successi politici e gliati nella storia dell'umanita. E non & circondano, spesso comprendono, le regi centro del dominio islamico si é sempre trovato all’Europa, detti appunto Vicino Oriente; in arabo ec ebrai- < i spositate informazionj della pid gran- ‘de importanza per la civilta cristiana; dalla fine del secolo vial: Ia battaglia di Lepanto, nel 1571, l'islam nelle sue varie forme = araba, ottomana, o nordafricano-spagnola — insidio e spesso sottomise parzialmente Europa cristiana, Che i suecessi politi- co-militari dell slam nulla abbiano da invidiare a quelli di Roma 2 cosa che nessun europeo colto, del passato o del presente, pud fingere di ignorare. Neppure lo stesso Gibbon, come dimostra il seguente passo del suo studio sull’impero romano: Nellepoca gloriosa della Repubblica romans avova avuto cura di impegnare le proprie v rie logioni in una sola guerra, e di non suscitare Y's nuovo avversario prima di avere definitivamente sconfitto quel- lo presente, Tale prudente politica godette di poca considerazione presso I ca- ff arabi, ambi2iosi ed entusiasti. Con lo stesso vigore e la me sma efficacia essiinvasero i successor di Augusto e di Artaserse; nel- Iostesso momento le monarchie tradizionalmente rival furono pre asiatico nel suo insieme, o un modo generico per evo- jagini di terre esotiche e Jontane, esso era riservato al- islamico. Questo Oriente “militante” era divenuto il sim- tale fail significato del termine in Europa sino alla meta del secolo xvit, quando compendi di erudizione orientale hoque orientale di d'Herbelot cessarono di vertere tee la cong episodi ben potevane rappresentare [Oriente pit vicino ¢ mi 0, poco o nulla potevano dite delle rimanenticontrade Riera cpr ‘esempio lIndia, dove, doy ro ereato le prime teste di ponte all pa, e soprattutto linghilterra, svalse il 1600 e il 1758 - un.attivita di natura prevalentemente econo- mica e commerciale, che si trasformd poi in un vero e dominio politico e militare, Per parte s ‘accia per Europa. Fu piuttosto a causa del che apr a strada alla competizione tra gli inio politico diretto dell’Europa, che sere tTattato dall’Europa con Yelterigia del padrone di casa, molto lontana dal senso di timore che impron- tava j rapporti con [islam.*S Comungue, tra tale alterigia ¢ una «a argomenti indiano-p. gono tutte da fontiislamiche, esi pud dire che sino secolo Xx ‘lingue orientali” fosse un'espressione sinonimic “Tingue semitiche”. 1! Rinascimento orientale di cui parla Quinet servi in effetti ad ampliare ili chiuso, in conseguenza d radigma ritenuto valido per tutti gli lingua sanscrita, la religione indiana ¢ la storia indiana non fu- rono oggetto di indagine scientifica prima degli studi di Sir Wil- iam Jones nel tardo secolo xvin, e persino linteresse di Jones per Vindia fu una riosita a proposito jinione che latteggiamento di Ockley nei confronti dei m Silman! averse okrosamente colpite! fut leon curop (pit aveva tra falzo attermaro che proprio ai musulmant | ropa cristiana doveva i suoi primi cont la sua opera Ockley non mise solo in rial +i dalf'islam in campo filosofico, ma “offri assaggio genuino e sostanzioso del punto di vista arabo a propo- sito delle guerre contro Bisanzio ¢ contro la Persia’? Comun- que, Ockley ebbe cura di dissociarsi dalla pericolosa influenza delfislam; diversamente dal collega William Whiston (successo- imo ’espulsione dal pre Ticchezze indiane (or ichiese sempre il Tinnovando cosi la consta- sistema di pensiero quasi-aria- no. Durante la maggior parte del secolo Xvi, Francia ¢ Inghil- terra superarono tale prova. Da lungo tempo Fimpero ottomano era scivolato in una comoda (soprattutto per. I'Europa) sene- Scenza, enelsecoloxnsi potéridurioal rango. 4 tale". Francia c Inghilterra rivales 1748, poi di nuovo tra il 175 ghilterra emerse come vero arbitro vicende del subcontinente. Come stupirsi dungue del progetto napoleonico di perturbare tale stato di cose mirando a un paese delfinterposta area islam Pur essendo stata immediatamente preceduta da almeno due dei maggiori progetti orientalisti, 'invasione napolconica dell E- gitto nel 1798 e lincursione nella vicina Siria ebbero conseguen- ‘olabili per la storia del moderno orientalismo. me erano stati fatti solo due tentativi — entramn- ia opera di studios! — di strappare all Oriente aleuni dei suoi ve- Ji, spingendosfal di la della consteta testa di ponte culturale Co stituita dalla regione biblica. 11 primo si ricollega al nome di India tra il 1744 e sinché, nel 1769, 1¢ Anquetil-Duperron (1731-1805), un eccen- sualitarismo, che nell genealogic bibliche. fetti and® ben al di a di quanto si era proposto, spingendosi esti avestici nascosti,e portd ie loro scrivanie, Anquetil lo osservd, ¢ poi pat , Schwab ha pure fatto notare che Angu‘ altro per di traduzione dell Avesta da parte di Anquetil portd acqua al muli- no di Voltaire, perch¢ le scoperte del primo “ben presto indusse- ro.a.un riesame critico proprio di quel testo che sino a quel mo- mentoera considerato puramentee semplicemente rivelato” Lef- fetto della spedizione di Anquedil ¢ ben riassunto da Schwab: filteata attraverso il Rinascimento {e dovuta pure, in gran parte, a fonti islamiche}, egh introdusse la visione di innumerevoli ‘lvilth del passato, di uniinfinita di letterature; e, cid che pid conta, § pocki paesi europei non furono pitti soli ad avere impresso il ‘marchio nella storia Per la prima volta YOriente si mostr®s eretezza dei suoi testi, dei suoi linguagy per la prima volta {Asia acguisto una precisa fisionomie intel 8 stita e lontananza. Per uno di qq guono un improvviso, forte ampliameé ali, subito dopo i contributi scientifici William Jones, ¢ veni ‘condo dei progetti pre- napoleonii cut ho fatto cemno in precedenza, Laddave Anquet aveva aperto nuove prospettive, Jones ne rese di ‘ut zione, codificando, classifi campo del!’ né la principale, delle sue occupazioni: egli era anche poeta, giu- rista, classicista, nonché erudito pressoché in ogni campo e ma- persiano. E non era unica, ‘bili suggeriscono accostamenti con personalita quali Benjamin ilin, Edmund Burke, William Pit, Samuel Johnson. A tern i fu conferita “una carica dignitosa e redditizia nel unse, impiego ‘nella Compagnia 0 libero sufficiente per -ompiere ricerche auto- nome e personali, trami sticare Oriente, trasformandoloin una provinci © geografia del moderno Indostar Ber aritmetica, geometria e scienze varie degli chimica, chirurgia e anatomia degli indiani poesia, retorica ed etica in As mmercio, manifattura, agricoltura vvano essere governati in base alle loro leggi; progetto pid ambi- | Zioso di quanto sembri a prima vista, dal momento che. ¢¢ legislativo sanscrito esisteva allora soltanto una tradur persiana, fatta per fini pratici, mentre nessun inglese conosceva il sanscrito abbastanza bene per poter consultare il testo origi- ale. Un funzionario della Compagnia di nome Charles Wilkins, a confidenza con Vantico idioma, inizid la traduzione del Co- 83

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