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1 dati della valutazione preoperatoria fin qui deseritti vengono sintetizzati per definire il
rischio operatorio del paziente: la classificazione pi utilzzata & quella proposta dall’Ameri-
can Society of Anesthesiologists (ASA Grading) riportata nella Tabella 26.1V.
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anna jimer enol polnenare28 Capltolo 26. Assistenza drursicaprooperatria
Laccertamento preoperatorio integra Vanamnesi medica e permette all’infermiere di
raccogliere dati su:
~ condizion sche (es. inabilita 0 limitazioni nelle attivita di vita quotidiane):
staio emosvo (es. presenza di paure e preoccupazioni);
~ preference legate alla cultura, alla spiritualita e ai valori:
=~ comprensione dele informacion’ ricevute rispetto alla procedura chirurgica, come comportar-
si, le sue percezioni e attese;
= precedent esprienze di malatia, dt ospedalizzazione per procedure chirurgiche 0 altri pro-
bblemi, le risorse personali per affrontare quelle situazionl.
Problems di salute del pasient, Prima di un intervento chirurgico ® importante valutare 1o
stato nutrizionale, identificare { fattort che possono influenzare il bilancio energetico €
Idroeletiolitico ¢ é processi di riparazione tissutale. Prima di un intervento chirurgico, in
particolare di alta-altissima chirurgia, & necessario correggere gli squllibr! idroelettrolitict,
e le carenze nutrizionali per prevenire un deficit di proteine, e quindi un bilancio azotato
negativo. Lobesita pud invece condizionare la ripresa precoce della mobilizzazione e dell at-
tivitafisiea dopo Vintervento chirurgico e compromettere la respirazione, soprattutto in po-
sizione supina (NICE, 2008). Vinfermiere valuta la presenza di allergie o di precedenti
reaziont allergiehe per identificare stati di ipersensibilita a farmaci, emoderivati e ad alt
agenti quali mezzt di contrast lattice e antisettici. Le informazioni raccolte vanno documen-
tate e trasmesse al medico anestesista. I farmaci corticosteroid ad alte dosi, chemioterapia
€ radioterapia provocano immunosoppressione che determina una maggiore suscettibilita
alle infezioni. Lomeostasi respiratoria e cardiovascolare rappresenta uno degli obiettivi
principali delVassistenza preoperatoria poiché le metodiche chirurgiche ¢ anestesiologiche
possono determinare alterazioni della perfusione tessutale, ipotermia, alterazioni del ritmo,
‘degli scambi gassosi, in particolare nei pazienti con malattie sistemiche importanti e quind
‘ maggiorrischio di complicanze postoperatorie. La registrazione del parametri basali & uti-
le come rilerimento per le successive valutazioni. Se il paziente fuma, lo si deve informare
‘sui benefict della sospensione preoperatoria del fumo, quali la riduzione delle complicanze
polmonari (NICE, 2008).
‘Terapie ce sta assiomendo, B necessario chiedere al paziente i farmact assunti attualmente
‘© in passato, sia quelli prescriti che quelli da banco edi prodott di erboristeria. Molti pa-
enti non considerano le erbe come medicinali e possono non riferite la loro assunzione,
2 pertanto utile porre una specifica domanda In quanto alcuni prodotti erboristici possono
vere effett sulla coagulazione efo interferire con Vazione di altri farmac
Valutazione del rischio infettivo
1 sito chirurgico o ferta chirurgica ® una soluzione di continuitd della cute con esposi-
alone dei tessuti profendi (fascia muscolare e strutture sottofasciali) ottenuta asetticamente
‘con minima distruzione tissutale, emostasi controllata e sutura chirurgica (Dionigi, 2002)
ineisione chirurgica provoca una minima reazione inflammatoria la guarigione della ferita
suturata chirurgicamente ayvlene generalmente “per prima intenzione” secondo le fasi del
normale processo di guarigione (infiammazione, rigenerazione e riparazione).
I rischio di infezione del sito chirurgico & aumentato da: a) possibile contaminazione
endogena, es. in procedure che coinvolgono parti del corpo con una alta concentrazione
di flora batterica come Vimtestino; b) possibile comtaminazione esogena, es, in Interventl
prolungati che aumentano la durata di esposizione del tessutt c) dimintizione delletfica-
cia della risposta immune sistemica nei pazientiaffeti da diabete, malnutrizione o in tera
pia immunosoppressiva (es. corticosteroidi}; d) risposta locale (danno tessutale, ematoma,
etc).29
Alte fattor dl rischio son
= etd, i pazienti anriant sono pli a rischio di sviluppare infezioni della ferlta chirurgica
(Surgical Site Infection «SSD.
= malattie concomitant: pazienti con ASA score di 3 0 superiore affetti da malattie si-
stemiche severe hanno un rischio di $SI (infezioni del sito chirurgico, surgical site infec
tions) maggiore. Gli studi hanno dimostrato che la presenza di diabete, malnutrizione &
|poalbuminemia, cost come la radioterapia e Fuso di steroldi aumentano il rischio di SSI;
obesita: Fobesita & associata aun incremento del rischio di SSI;
= fumo: Fabitudine al fumo, Ia sua durata e il numero di sigarette sono assoctatl a un au
‘mento del rischio di SSI. Anche la malattia vascolare periferica incrementa il rischio di
ssl.
= dlassificazione delle ferite, esistono prove consistenti che i rischio di infezione incre
‘menti con il grado di contaminazione della ferita (Tabella 26.Y).
Tela 76. Cscazione dea evita ciewgia (CDG, 1999; NICE 20
‘Clase 17 palit none nc on present len proces infammatrin che interes la poesia chiara, eon
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Gestione della terapia farmacologica nel periodo perioperatorio
La magglor parte delle terapie eroniche vanno continuate durante il periodo peri-operatorio,
alcuni farmaci vanno sospesi, altri sosttuit transitoriamente somaministratiattraverso vie
alternative. Alcunt farmaci (es. beta-bloccant!) possono avere potenziall effet avversi quan
4o sospesi bruscamente nel periodo perioperatorio. Il passaggio ad una formulazione diver:
sa di alcuni farmaci pud richiedere un cambiamento di dosaggio dovuto ad una differente
biodisponibilita del principio ative.
Le componenti della gestione del tratlamento farmacologico cronico nel periodo peri-
‘operatorio sono le seguenti:
= -documentazione precisa ¢ completa det trattamenti farmacologici e nom:
= stabilize assieme al medico quali farmaci vanno sospesi prima delVintervento chirurgico
€ quando informare il paziente;
~ monitorare gli effeti dei farmact sullo stato di salute/condizione
cffeti avversi:
~ utilizzare formulazioni e vie dl somministrazione alternative quando necessario, spiegare
al paziente le caratteristiche e modalita di assunzione di formulazioni alternative a quelle
‘usuali e per quanto tempor
= revisionare | farmact al momento della dimissione per assicurarsi della sospensione dei
farmaci intervento-correlat (come ad esempio analgesici, eparina sottocute..) per evitare
polifarmacologia o interazioni e/o sovrapposizione con la ripresa della terapla cronica.
In linea generale va mantenuta 'assunzione di alcuni farmaci utilizzati nella terapie cro-
eVinsorgenza di30 Capito 26, Asien ira
et preoperaorin
niche: farmaci cardiovascolar, gli antepiletici wtilizzati nella terapia delle crsi comiziali, i
‘ortisonici impiegati nella gestione delle patologie autoimmuni (eS. Lupus), gli antiasmatic,
gli antipsicotii, gli ansiolticie hi antiparkinsoniani. (Nagelhout, Elisha etal, 2009).
Per la maggior parte dei farmaci sospesi prima dell'intervento Vassunzione pud ricomin-
ciare, generalmente al dosaggio abituale, quando i paziente & in grado di assumere farmaci
per bocea
Farmaci cardiovascolari
I pazienti affetti da malartia coronarica che necessitano di essere sottoposti ad intervento
‘hirurgico necessitano di essere sorvegliati nel periodo perioperatorio (sintomi di dolore
toracico,frequenza cardiaca, elettrocardiogramma) per evidenziare precocemente 'eventuale
{nsorgenza di ischemia cardiaca, insorgenza di aritmie ¢ richiedono il mantenimento della
tctapia dl base. II rischlo di Insorgenza di infarto miocardico postoperatorio ¢ angina, nel
ppazienti con malattia coronarica, ha un picco soprattutto nel priml 3 giornt postoperator.
Recenti studi suggeriscono che il rischio di eventi cardiaci si riduce con uso di farmaci
bbeta-bloccanti (Mangano et al. 1996; Shammash et al 2001) per elfetto della riduzione del-
la richtesta di ossigeno determinata dall’incremento di catecolamine rilasciate nel perlodo
petioperatorio, ¢ pud alutare a prevenire e controllare arimle. 1 pazienti che assumono beta-
Dloceant per la gestione dell’angina sono a rischio di ischemia per effetto della sospensione
del beta bloccante.
1 farmaci antipertensivi- eccetto i diuretici- generalmente non vengono sospesi, a volte
1a mattina dell’intervento e nei primi giomi post-operatori il medico pud modifcare il do-
saggio. Negi interventi chirurgici che richiedono un prolungato dighuno post-operatoria &
necessario modificare la Via di somministrazione e/o formulazione,
1 farmaci inibitori del'encima convertitore deltangiotensina e antagonist del recettore
del angiotensina vengono generalmente sospesi la mattina delt'intervento in quanto potteb-
bbero determinare episodi di ipotensione e tn increment della necessita di vasocostritori
durante Vintervento chirurgico (Castanheira et al, 2011). La sospensione va rivalutata qua-
ora il paziente sia affetto da insufficienza cardiaca o ipertensione grave; in queste situazioni
volte Ia terapia con ACE inibitore viene continuata,
1 diuretcirisparmiatori di potassio come lo spironolattone (es. Aldactone®) 0 Vamilori-
de (in associazione allidroclorotiazide nel Moduretic®): vanno sospesi la mattina dell inter
vento perché Il danno tissutale e la ridotta perfusione renale nell'immediato postoperatorio
predispongono allinsorgenza di iperkaliemla. I diuretic tlazidicle | diuretict d’ansa non
‘vanno sospesi, ma si deve controllare V’eventuale ipokaliemia da essi indotta.
La terapia con nifrati pud essere continuata fino al giorno dell‘intervento, la sospensione
potrebbe causare una vasocostrizione di “rimbalzo”. I pazienti in trattamento con digitale (es
Ianitop ® lanoxin ® ) possono continuare il tattamento nel periodo perioperatorio; a causa
della sua emivita molto lunga & necessario effettuare una valutazione del dosaggio ematico
{(digossinemia) alcuni giorni prima dell'intervento per poter ridurre il dosaggio 0 sospende-
re tempestivamente il farmaco in caso di sovradosaggio,
1 farmaci antiaggreganti. L'asprina (acido-acetilsalicilico) a bassi dosaggi inibisce in
‘modo irreversibile la sintesi di trombossano A2 potente vasocostrttore e aggregante piastr-
nico (effetto antitrombotico) e questo pud incrementare il rischio di perdite ematiche intra-
‘operatorie e di complicanze emorragiche ma nello stesso tempo la sospensione inerementa
il rischio dt complicanze cardio-vascolari. In generale la sospensione della terapla antlag-
sgregante con aspirina per 5 giorni o pit nel pazienti con sottostante malattia cardiovascolare
ppud incrementare Il rischio di una sindrome coronarica acuta o ies ischemico cerebrale.
Lottimale gestione dei pazientl che assumono aspirina incerta ed esistono diversi approc-Capitolo 26, Asien urea preoperatera 3
ci nella pratca clinica. La decisione di continuare la terapia con antiaggreganti (aspirina, dipI-
ridamolo,ticlopidina,.)rileite un equilibrio delle conseguenze dell’emorragia perioperatoria
€ il rischio di complicanze trombo emboliche: i pazienti ad alto rischio di complicanze cardio-
‘vascolari perioperatorie (es. pazienti con stent coronarico, operat dl innesto bypss aortacoro-
narico) sottoposti ad intervent a basso rischio emorragico dovrebbero continuare la terapia.
Se la valutazione rischio/beneficio pone per la sospensione dellaspirina, & necessario
sospendere Vassunzione 7-10 giom prima dell intervento; la ticlopidina (Tiklid@®, Anagre-
{ga1®) 10-14 glomi prima. La ripresa del trattamento dovrebbe avvenlre approssimativa-
‘mente 24 ore dopo lintervento chirurgico, In alcuni casi in concomitanza alla sospensione
{dell'aspirina viene intrapreso tattamento con eparina a basso peso molecolare, Nel pazienti
sottopostia intervento di cataratta il rischio di emorragia oculate nel pazienti che assumono
aspirina & uguale a quelli che non Ta assumono.
Dipiridamoto (persantin ®) ha attivita antiaggregante plastrinica e di vasodilatazione con.
uun‘emivita della preparazione arilascio modificato di citca 10 ore. Se la valutazione rischioy
bbeneficio pone per la sospensione & necessario interromperne lassunzione 2 giomi prima
dell'intervento; 7-10 giorni quando il paziente assume aggrenox ®, una associazione a dose
fissa di due antiaggregantt plastrinic, il dipiridamolo e Vaspirina, solitamente per la preven-
ione secondaria dell ictus.
Anticoagulanti, Sebbene la prosecuzione della terapia con anticoagulant increment Il r=
schio di sanguinamento a da procedure invasive, interruzione di tale terapia pud incremen-
tare il rischio di tromboembolismo nei pazienti che assumono anticoagulant per prevenire
Ja trombost: pazientaffeti da fibrillazione atrale, disfunzione miocardica severa, protesi
valvolare cardiaca, affett da trombos! venosa profonda recente, embolismo polmonare. Di
conseguenza, vengono attentamente valutate le circostanze individuall prima di una deciso-
ne di sospenclere la terapia anticoagulante nei pazienti che necessitano di essere sottoposth
‘ad un intervento chirurgico ¢ ad una procedura invasiva. Inoltre ci sono alcuni altri fattori
dda considerare: jpercoagulabilita di rimbalzo da brusca sospensione ¢ i tempi necessari,
generalmente lunghi, per rstabilire il dosaggto terapeutico dopo la sospensione. Pertan-
to similmente alla terapia con antiaggregant ~ la decisone si basa sulla valutazione della
stima del rischio di tromboembolismo collegato alla condizione clinica del paziente che as-
sume anticoagulanti¢ la stima di rischio emorragico da procedura chirurgica. Gli interventi
prolungati, complessi e di chieurgia maggiore hanno generalmente un maggior rischio di
sanguinamento rispetto agli interventi chirurgici brevl, semplici e minorl. La maggior parte
dei pazienti possono essere sottoposti a chirurgia a basso rischio di sanguinamento come ca-
taratta, ateriografia coronarica, venografia, ago aspirato da articolazione, procedure dental,
chirurgia cutanea minore, arrocentesi, biopsia del midollo osseo, senza alterazione del loro
regime anticoagulante, In questi pazienti Vanticoagulante orale pud essere continuato con
tun valore ai limiti minimi del range terapeutico (es. INR 1,7 a 2,3) ¢ comunque un INR non
‘magglore di 3 al mattino dell'interyento. Le procedure chirurgiche piit complesse o ad alto
rischio (ad es. chirurgia a cuore aperto,chirurgia vascolare adlominale, intracrani
‘cao spinale, chirurgla oncologica maggiore, procedure urologiche) interruzione
della terapia anticoagulante con una copertura temporanea nel perlodo perioperatorio con
eparina nei pazientl ad alto rischio dl tromembolismo.
a decisione di sospendere il trattamento anticoagulante warfarin (coumadin ®), assal
comune nella chirurgia maggiore, richiede I'impiego di strategie alternative come I'utilizz0
dl eparina a basso peso molecolare per via sottocutanea o di eparina e/v durante Il perlodo
di sospensione e reintroduzione del warfarin per minimizzare j rischi sopradescriti
Dopo Minterruzione del warfarin sono necessari 2- 3 giori affinché I'INR scenda al di
sotto di 2.0, da4 a6 giornt per la normalizzazione del valore (INR 1.6-1.2) Il tempo richiesto32 Capitol 26. Asienza diruagice preopratoria
per normalizzare il yalore dell INR dopo sospensione della terapia con warfarin pud essere
pit lungo nei pazienti con INR terapeutico 2.5-3.5 e nel pazienth anziant (UptoDate,2013).
Qualota per la necessita di realizzare un intervento chirurgico d'urgenza sia necessario not~
:malizzare in tempi brevi (meno di un giomo) | valorl INR oltre alla sospensione, si som
nistra unfalta dose di vitamina K per via intravenosa; se la correzione dell'INR @richiesta in
tempi pit brevi (es. minut! 0 ore), questo pud essere raggiunto con I'uilizzo di concentrato
di complesso protrombinico che contiene un’adeguata quantita di fattore VIE plasina fresco
congelato, oltre alla vitamina K (Muluk etal. 2012).
Antiaritmici. 1 pazientiaffetti da turbe del ritmo in trattamento con farmaci anti-aritmicl
(amiodarone, procainamide, verapamil.) dovrebbero ricevere la terapia usuale durante il
period peri-operatorio (Muluk et al., 2012).
Farmaci respiratori
Nel periodo perioperatorio i beta agonist, gl inibitorl del leucoteien, i broncodilatatori
znon possono essere sospest nei pazienti affetti da asma o da bronco pneumopatia cronico
‘struttiva. I pazienti dovrebbero assumere la terapia inalatoria o in compresse fino al giorno
dellintervento e anche la mattina dell'intervento,
1 trattamento con ghucocorticoldi per via Inalatoriao sistemica dovrebbe essere mante-
‘nuto nel periodo perioperatorio per mantenere l'ottimale funzione polmonate (vedere anche
sezione ‘glucocorticoldi’) (Muluk et al., 2012).
Ipoglicemizzanti orali e insulina
Nel periodo perioperatori i livelli di glucosio del paziente diabetico dovrebbero essere
valutati in quanto Il trauma chirurgico determina una risposta endocrina metabolica che
aumenta il rischio di iperglicemia da aumento del cortisolo di catecolamine. I principale
‘obiettivo del controtlo glicemico_perioperatorio & di mantenere livelli glicemici di glucosio
41 140-180 mg/dl nei pazient critia ¢ inferiore a 140 pre-prandiale ¢ in generale non supe=
rote a 180 mg/dl net pazienti non crtii. Nei pazientiaffeui da diabete insulino-dipendente
si somministraI'inulina con riduzione della dose la sera prima dellintervento e si modifica
1 trattamento al mattino delVintervento. { pazienti che assumono ipoglicemizzantt orali do-
vrebbero interrompere i trattamento in base all’emivita del farmaco € pud essere ripreso
dope lintervento chirurgico in concomitanza con la ripresa dell’alimentazione per via orale.
‘Le sulfanilurce dovrebbero essere sospese 24-48 ore prima dell'intervento in base all‘emivita
funzione renale del paziente per evitare l'ipoglicemla. La metformina (glucophage @) do-
vwrebbe essere interrota 48 ore prima dellanestesia per evitare V'acidost lattica in situazioni
4i insufficiente ossigenazione tessutale. Gli inibitri del afa gleesidasi (glicobase®) agiscono
sull/assorbimento intestinale del carboidrati e pertanto non sono necessari durante la. re
strizione dellintroito alimentare del perodo perloperatorio,
La sostituzione della terapia ipoglicemizzante orale con terapla insulinica avviene con
tuna dose indicativa totale giornaliera di 0.3-0,5 Ul/kg: per un paziente particolarmente ma~
gro 0 francamente iperglicemico (glicemia costante trai 200-250 mg/dl la dose giornaliera
ppud essere ridotta 0 aumentata, La tipologia di insulina utilizzata & analogo rapido (ApI-
dra®, Humalog®, Novarapid ©) e analogo lento (Levemir® Lantus ®).
Al pazlente diabetico la mattina delI'imtervento chirurgico generalmente st Infonde solu-
ione di glucosio al 5% per assicurare un substrato energetico e si mantiene la somministra-
zione di insulina per assicurare V'utilizzazione del glucosio nei tessuti e prevenie cataboli-
smo tissutale. Linsulina ad azione rapida viene solitamente somministrata in pompa dilulta
«con soluzione fstologica.1l paziente richiede pertanto un controllo glicemico intensive (ora~
ro) per adattare la dose dt insulina in base a specific algoritn,Capitola. 26. Aste hirurgce preoperatria 33
Nel periodo postoperatorio #fondamentale la correttaintegrazione temporale tra nutrizio-
ne, enterale o parenterale, eterapia insulinica (Muluk et al, 2012; Castanheira et al, 2011).
Contraccettivi orali
1 contraccettivi orali sono la pi frequente causa di trombosi nelle giovani donne a causa
delluso difuso, I rischio di tcombost aumenta nei primi 4 mest di inizio e decresce a livelli
pprecedenti dopo 3 mesi dalla sospensione. I contraccettivi oral contenenti una maggiore do-
saggio di estrogeni 235 mcg) hanno un rischio pit elevato di tromboembolismo rispetto a
‘quelli con minore dosaggio ($30 meg), i rischio & inoltre influenzato dal tipo di progestinico
contenuto nel contraccettivo, In generale Vassunzione di contraccettivi orale va interrotto 4-6
settimane prima dell'intervento nelle pazienti con elevato rischio di trombosi ¢ ripresa alla
‘omparsa del ciclo mestruale ma non prima di 2 settimane dalla ripresa della piena mobilita
dopo Pintervento chirurgico. Alire forme di contraccezione devono pertanto essere suggerite
eadotate per evitare una gravidanza durante questo periodo. assunzione pu essere conti-
‘nuata nelle donne con mederato-alto rischio non compliant ad altre forme di contraccezione
€eper le quali sara necessario pianificare una profilassl antitrombotica nel period perlopera-
torio (Muluk et al., 2012; Castanhelra et al, 2011).
Glucocorticoidi
Lo stress fisiologico conseguente al trauma chicurgico attiva Vasse HPA e incrementa la
seererione di ormoni corticottopl Ipofisarl (ACTH) che stimolano le ghiandole surrenali a
produrre cortisolo. I glucocorticoid esogeni possono sopprimere I'asse HPA ed il pazien=
fe in trattamento eronico non & In grado di produrre sufficient livelli di ACTH e cortisolo
per affrontare le necessitafisiologiche dello stress chirurgico. Pud pertanto insongere un’
sufficienza adrenergica con ipotensione e shock. Per prevenire questa grave compllcanza, &
necessarlo somministrare al paziente una dose di glucocorticoid (dose stress ) nel periodo
perioperatonio « quci pasientt con documentata presunta soppressione delVasse ipotala
‘mico-pituitario-adrenergico (HPA). In generale, la durata di assunzione e il dosaggio di glu-
cocorticoidi sono elementi necessari per identificare un’appropriata gestione (Muluk etal.
2012; Castanheita et al., 2011):
{ pazienti che hanno assunto glucocosticoidi per meno di 3 settimane o una tera
naliera eronica, &improbabile che abbiano una soppressione dell” asse ipotalamico-pitulta-
lo-adrenergico (HPA), e dovrebbero continuare le dost usuall di glucocorticoide nel periodo
perioperatorio;
azienti che assumono prednisone ad una dose maggiore di 20mg/die per 3 settimane
‘ pi ci pazienti con una apparente sindrome di Cushing si presume abbiano una soppres>
sione dell’ asse ipotalamico-pituitario-adrenergico (HPA) e pud essere necessario un incre-
‘mento della dose di glucocorticoid nel perioperatorio;
{ pazientt che hanno assunto glucocorticoid in una dose equivalente a 5-20mgydle dl pred
sone per pli di 3 settimane possono avere una soppressione dell'asse HPA, dovrebbero essere
sottoposti a specifielesami e ricevere una copertura con glucocorticoid
Farmaci antidepressivi
MAO-inibitori. I MAO-inibitori (es. parmodalin, in associazione con neurolitico) ven~
‘gono sospest almeno 2 settimane prima dellintervento. Se necessario, possono essere sosti-
{uit da un MAO-inibitore reversibite come la moclobemide (Aurorix) che ha una breve
‘duata d’azione e pud essere sospesa la mattina dell'intervento~ In alternativa st pud conti
rnuare uso del MAO-inibitore, evitando I farmaci coi quali potrebbe interagire (es. meperl-
dina e pentazocina) (Nagelhout, Elisha etal, 2009)
__"SEBBBSSSSEEscsdaseeceesesesstss esses eesccstssetsssteccsstitrctseeeccssstisctieeeess™®34 Capitolo 26, Asien chirurgie prenperataria
Sospensione delle fitoterapie
E possibile che II pazlente non riferisca di assumere terapie a base di erbe, piante me-
dicinall, integrator’ e vitamine, in particolare fitoterapie ¢ questo pud aumentare it
schio di morbilita.e mortaita. Le interazioni tra erbe, farmaci e tecniche anestetiche sono
nnumerose, ¢ devono essere oggetto di un’attenzione particolare da parte dell'anestesista
per valutare la possibile sospensione di alcune terapie. Molte piante possono aire sul
‘meccanisii della coagulazione aumentando il tempo di coagulazione, alt hanno effetti
{potensivi, Incrementare I’effeto sedativo degll anestetici o scatenare reazioni allergiche.
Tra queste Echinacea, Efedra, Aglio, Iperico, Ginke biloba, Ginseng, Valeriana, pal-
‘meta della Florida, Iperico possono esporre il paziente a seri rischi da richiedeme la
loro sospensione da 24/48 ore (Efedra e Kava) a 8 glorni prima dell'intervento chirurgico
(King et al, 2008).
Diverse molecole che possono interferire con Faggregazione piastrinica o con il sistema
ai detossiticazione delt’organismo per I farmaci. In uno studio francese sono stati consid.
rai 8 prodotti: tra quest il Kava Kava (pianta peraltzo proibita dal 2002 per una tossicita
epatica) Echinacea, che interferisce con alcuni anestetic, I'Bfedra, usata per favorite la per-
dita di peso e come decongestionante nasale (rischlo cardiovascolare). Uno dei componenti