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Illuminism Og
Illuminism Og
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ovvio che se solo queste sono le verit religiose che la ragione pu raggiungere, accertare e
accettare, allora i contenuti, i riti, le storie sacre, le istituzioni delle religioni positive sono
unicamente superstizioni, frutto di paura e di ignoranza. Ed compito della ragione rischiarare
le tenebre delle religioni positive, mostrando la variet di queste religioni, analizzandone le
origini storiche e gli usi sociali e mettendone in luce tutta lassurda disumanit. Ecrasez
linfme! Schiacciate linfame!: fu questo il grido di battaglia di Voltaire non contro la
credenza in Dio, bens, come egli diceva, contro la superstizione, lintolleranza e le assurdit
delle religioni positive. (storia filosofia, vol. 6 Antiseri)
--------------------------------------Principi illuministici alla base della dottrina dei diritti delluomo e del cittadino
sulla base delle idee giusnaturalistiche degli illuministi che stata elaborata la dottrina dei
diritti delluomo e del cittadino, che trova la sua pi eloquente realizzazione nella Dichiarazione
dei diritti delluomo e del cittadino, in cui lAssemblea costituente francese volle specificare nel
1789 quei principi che saranno il documento programmatico della Rivoluzione.
I diritti delluomo e del cittadino che lAssemblea costituente ritiene naturali sono: la libert,
luguaglianza, la propriet, la sicurezza e la resistenza alloppressione.
La legge uguale per tutti e pone precisi limiti al potere esecutivo, al fine di proteggere la
libert personale, di opinione, di religione, di parola. La legge espressione della volont
generale, ed fatta col concorso diretto o tramite i rappresentanti di tutti i cittadini. La
propriet viene affermata come un diritto sacro e inviolabile.
Di netta ispirazione individualistica, la Dichiarazione francese del 1789 si rif a quella
americana del 1776, cio alla dichiarazione dei diritti fatta dai rappresentanti del buon popolo
della Virginia riunito in piena e libera convenzione, dove ai primi articoli leggiamo:
-------Il moltiplicarsi delle accademie
Le accademie, nate nel Cinquecento e diffuse nel Seicento, si moltiplicarono nel Settecento. Gli
illuministi, ponendosi in posizione critica nei confronti delle accademie troppo spesso dedite a
esercitazioni astrattamente letterarie, riuscirono a dare maggiore spazio, in esse, alle scienze
naturali, fisiche e matematiche, agli studi di agraria eccetera. Esemplare in Italia fu
lAccademia dei Pugni, fondata nel 1762 da un gruppo di milanesi guidato da Pietro Verri. I
membri di tale Accademia furono tutti giovani, decisi a criticare la cultura e i costumi dei padri,
pronti a emergere come esponenti dei lumi e della cultura empirica; i giovani milanesi
impiantarono discussioni cos vivaci che scherzosamente chiamarono la loro accolta Accademia
dei Pugni, appunto. I singolari accademici milanesi riuscirono a pubblicare una rivista, Il
Caff, tra il 1764 e il 1766, ove trattarono di tutto, dalla fisica galileiana allinnesto del vaiolo,
da temi astronomici ad argomenti storiografici, linguistici e politici.
..
Fu con lilluminismo scrive appunto Dilthey che, per la prima volta, la storia universale
pervenne a una connessione che nasceva dalla stessa considerazione empirica; essa era
razionale in virt della concatenazione di tutti gli eventi secondo il principio di causa ed effetto,
ed era criticamente superiore in virt del rifiuto di qualsiasi superamento della realt data in
rappresentazioni che la trascendessero. I fondamenti di tale costruzione erano un impiego del
tutto spregiudicato della critica storica, che non si fermava neppure dinanzi alle pi sacre
reliquie del passato, e un metodo comparativo che si estendeva a tutti gli stadi dellumanit.
--------------------------Nel 1682 Bayle pubblica i Pensieri sulla cometa, e del 1697 il suo Dizionario stori-cocritico.
Lapparizione di una cometa nel 1681 loccasione da cui il filosofo francese prende lo spunto
per criticare la credenza diffusa che le comete siano presagi di disgrazie, e minacciano il
mondo di uninfinit di malanni. Bayle sostiene di non poter ammettere che un dottore il cui
compito non di esercitare doti di persuasione sul popolo e il cui nutrimento spirituale
dovrebbe essere esclusivamente la pura ragione, consideri con rispetto idee tanto poco fondate
e si appaghi della tradizione e di passi tratti dai poeti e dagli storici. Lattacco di Bayle contro
la pretesa autorit della tradizione frontale:
Unidea non valida solo perch tradizionale
una pura illusione pretendere che unopinione che si tramanda di secolo in secolo e di
generazione in generazione non possa essere mai del tutto falsa. Un esame, per quanto
superficiale, delle cause che stanno a fondamento di certe opinioni e dei motivi che le
perpetuano di padre in figlio, riveler che una simile pretesa non trova alcun appoggio nella
ragione.
Il fatto storico il terminus ad quem e non il terminus a quo
E ancor pi radicale Bayle nel suo Dizionario storico-critico, le cui 2.038 fittissime voci
intendevano essere un registro di errori. Egli non teme laccusa di essere un minutissimarum
rerum minutissimus scrutator, n si lascia affascinare dal miraggio del sistema.
Nella storia non si vede, secondo lui, un piano prestabilito e saggiamente ordinato. Vi si scorge
piuttosto una collezione di delitti e di sventure. E compito dello storico proprio la costruzione
e lo stabilimento del fatto storico, attraverso la scoperta e la progressiva eliminazione
dellerrore. Di conseguenza, quel che conferisce al Dizionario storico-critico di Bayle un valore
immortale la circostanza che esso concep il puro concetto del fatto nella sua profonda
problematicit. Bayle non considera pi i singoli fatti come pietre definite, con le quali lo storico
debba erigere il suo edificio; ma ci che lo attira e lo affascina il lavoro intellettuale che porta
alla conquista di questo materiale da costruzione (Ernst Cassirer).
Chi conosce le leggi della storia sar daccordo con me che uno storiografo fedele al suo
compito deve sbarazzarsi dello spirito di adulazione e di maldicenza. Egli deve, per quanto sia
possibile, mettersi nelle condizioni dello storico che non agitato da nessuna passione.
Insensibile a tutte le altre cose, egli deve badare soltanto agli interessi della verit, e per amore
di questa deve sacrificare la sensibilit per un torto che gli sia stato fatto o la memoria di un
beneficio ricevuto, e persino lamor di patria. Deve dimenticare che appartiene a un dato
paese, che fu educato a una data fede, che deve riconoscenza a questo o a quello, che questi o
quelli sono i suoi genitori, i suoi amici. Uno storico in quanto tale , come Melchisedecco, senza
padre, senza madre e senza discendenti. Se gli si domanda di dove viene, deve rispondere: Non
sono n francese n tedesco, n inglese n spagnolo; sono cosmopolita; non sono n al servizio
dellimperatore n al servizio del re di Francia, ma esclusivamente al servizio della verit;
questa la mia unica regina, alla quale ho prestato giuramento di obbedienza.
---------------------------------Diderot
Provare il Vangelo con un miracolo significa provare una assurdit con una cosa contro natura.
[] Perch i miracoli di Ges sono autentici e quelli di Esculapio, di Apollonio di Tiana e di
Maometto sono falsi? [] Crederei senza difficolt a un unico onestuomo che mi annunciasse:
Sua Maest ha appena riportato una completa vittoria sugli alleati; ma anche se tutta Parigi mi
garantisse che un morto da poco risuscitato a Passy, non lo crederei. Non affatto prodigioso
che uno storico ci inganni, o che singanni tutto un popolo.
--------------------------------Ha detto Pascal: Se la vostra religione falsa, non rischiate nulla a crederla vera; se vera,
rischiate tutto a crederla falsa. Un imam pu dire la stessa cosa che Pascal.
-------------------------------Vaghezza e insensatezza del linguaggio dei metafisici
E non ci forse ancora, nella chiesa di Puy-en-Velay, la cima del prepuzio del Suo figliolo,
religiosamente conservata? [] E potrei citarvi venti altri esempi del genere. Arrossite, e
cercate di correggervi!
--------------------------------Questo mago si chiama il Papa. Egli riesce a far credere che tre e uno sono la stessa cosa, che il
pane che si mangia non il pane o che il vino che si beve non affatto vino, e mille altre cose
di questo genere []. Il Papa il capo dei cristiani. Si tratta di un vecchio idolo, incensato per
abitudine. Una volta i prncipi stessi lo temevano, [] ma ora non fa pi paura a nessuno.
Pretende di essere il successore duno dei primi cristiani che si chiamava San Pietro; certo si
tratta duna ricca successione: egli possiede infatti tesori immensi ed padrone dun grande
paese. (Montesquieu)
-------------------------bisogna tollerare tutte quelle religioni che a loro volta tollerano le altre, fintanto che i loro
dogmi non contengano niente di contrario ai doveri del cittadino. Ma chiunque osi dire che fuori
della Chiesa non c salvezza, deve essere espulso dallo Stato. (Rousseau)
----------------------------------- certo, infatti, che talora incontriamo dei casi che sembrano contraddire questa opinione
corrente. Abbiamo conosciuto persone che, pur mostrando un grande zelo religioso, erano
prive persino dei comuni affetti umani e apparivano estremamente degenerate e corrotte.
Altre, invece, che badavano poco alla religione ed erano considerate senzaltro atee, si
rivelarono praticare le norme della moralit e agire in molte circostanze con tanto buon senso
e affetto verso lumanit da costringerci a riconoscere le loro qualit di uomini virtuosi.
E, in generale, riteniamo tanto importanti i puri principi morali, che nei nostri rapporti con le
persone raramente ci accontentiamo delle pi complete asserzioni sul loro zelo religioso, finch
non sappiamo qualcosa di pi sul loro carattere. Se ci dicono che un uomo religioso,
chiediamo ulteriormente com il suo comportamento morale. Se invece sappiamo subito
chegli ha onesti principi morali e che un uomo dotato di istintiva giustizia e di buon
temperamento, di rado chiediamo ulteriormente se egli sia religioso e praticante. (Shaftesbury
Anthony Ashley Cooper, conte di Shaftesbury)
I molteplici moti, inclinazioni, passioni, atteggiamenti e il conseguente contegno e costume
delle creature nelle varie occasioni della vita, si presentano allo spirito sotto prospettive e punti
di vista diversi, ponendolo in grado di giudicare prontamente ci che buono e ci che
cattivo rispetto alla specie o societ. [...] Una creatura, prima di avere una chiara ed esatta
nozione di Dio, pu possedere una concezione o un senso del giusto e dellingiusto e vari gradi
di vizi o virt.
Tale senso morale un sentimento riflesso innato o, diremmo, istintivo.
bravo soldato di Cristo, diritto al punto e fino in fondo, senza prigionieri. Invece, si condanna
alle goffe smentite ed alle retromarce imbarazzate. Per carit, non un compito facile, n un
ruolo invidiabile, quello di esecutore fallimentare di unazienda millenaria. Non mi stupir, in
effetti, della sua rinuncia, quando arriver. La colpa, in fondo, ancora dei microfoni. Trent'anni
fa i discorsi a braccio non erano (quasi) previsti e non c'era chi li raccoglieva per spararli in
orbita prima ancora di poter rileggerne il testo. Essere infallibili era possibile e fare la guerra
era pi semplice. (Utente da Malvino)