Il genocidio degli amerindi avvenne intorno al 1500.
Le motivazioni di questo genocidio, oltre che l’importazioni di nuove malattie, sono le diversità culturali, l’interesse dei loro territori e delle loro ricchezze. Alcuni sostengono che il genocidio degli amerindi non si tratta di un vero e proprio genocidio, ma di un’ attacco delle nuove malattie portate dagli spagnoli, come la rosolia, il tifo, e la tubercolosi,
quindi dicono che la causa di tale massacro sia indiretta.
Altri continuano a sostenere l’idea di un vero e proprio genocidio. Anche se giunsero nuove malattie che contribuirono allo sterminio degli indigeni, la causa principale fu la differenza di cultura. Molte usanze degli amerindi, ad esempio i sacrifici umani, furono visti dagli spagnoli come profanazioni pagane che dovevano essere assolutamente eliminate. Per di più la loro scrittura, costituita da pittogrammi, fu vista come uno strumento del demonio, infatti venne distrutta. Oltre questo gli spagnoli, incendiando, saccheggiando e massacrando si impossessarono dei territori indigeni, contaminando i fiumi e le terre. Tutto questo causò un crollo demografico che tra il 1492 e il 1620 gli abitanti passarono da 25 milioni ad appena 2 milioni, la contaminazione delle terre, la perdita di culture, nuove per gli
europei, che potevano essere assimilate e utilizzate.
Motivazioni: Cause:
Interesse nelle ricchezze Calo demografico ( da 25 milioni di ab. A 2 milioni )
Conquista di nuovi territori Contaminazione di nuovi territori