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Caratteristiche delledificio
Nord
Prospetto Nord
Prospetto Sud
Prospetto Est
Dott. Ing. Filippo DACARRO
Prospetto Ovest
NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI
D.M. 14 gennaio 2008
Jesi 11/06/2010
Da Evitare!
(o quantomeno da progettare con molta attenzione)
REGOLARITA STRUTTURALE
Forme rettangolari sono preferibili a forme a T, L ed U in quanto strutture con
angoli rientranti sono soggette ad una richiesta di duttilit non uniforme e a
risposte strutturali poco prevedibili.
Edifici molto allungati sono pi facilmente soggetti a moti sismici incoerenti, quindi
preferibile limitare il rapporto tra i lati oppure sfruttare giunti sismici.
Progetto
architettonico
Esigenze impiantistiche
?INVECE!
Il momento del progetto strutturale si concretizza nella fase esecutiva
Nel momento in cui, ottenuta la concessione sulla base di un progetto che
definisce forme, volumi e funzioni, si decide di realizzare ledificio.
I tempi lunghi e la rigidit amministrativa che si incontrano pongono un
limite serio alle possibili modifiche a causa di problemi strutturali
GRAVI VINCOLI!!!
Dott. Ing. Filippo DACARRO
Nel nostro caso abbiamo a che fare con una struttura completamente
definita e solo minimamente modificabile
Prima di tutto necessario definire lossatura delledificio:
Pilastri;
Travi;
Orditura dei solai.
Perseguire SEMPLICITA e REGOLARITA, se la forma
planimetrica non appare idonea valutare lopportunit dellutilizzo di
GIUNTI, ove non sia possibile sfruttare la DISTRIBUZIONE DI
RIGIDEZZE per limitare leccentricit tra il loro centro e quello delle
masse.
Zona di costruzione
Udine Friuli
Terreno di tipo C - 180m/s<VS,30<360m/s
Pianta seminterrato
Box e cantine
Pareti in cemento armato
Area=490m2
Osservazioni preliminari
Posizioni preferenziali pilastri;
Luci travi/solai grandi 6,80m(x) 5,80m(y);
Osservazioni preliminari
Tracciato travi di piano;
Prime considerazioni sullandamento dei
solai, andamento alternato per diminuire
il carico flessionale sulle travi.
Predimensionamento
TRAVI: Mmax(statico)x(1,3-1,7);
PILASTRI: Nmax(statico)x(2-2,5).
Dott. Ing. Filippo DACARRO
Caratteristiche Materiali
Calcestruzzo classe C28/35
Acciaio B450C
Rck=35N/mm2
fyk=450N/mm2
fck=0,83xRck=29N/mm2
fyd=fyk/1,15=390N/mm2
fcm=fck+8=37N/mm2
Es=210.000N/mm2
Ec=22.000x(fcm/10)0,3=32500N/mm2
fcd=ccxfck/c=0,85x29/1,5=16,5N/mm2
cc=coeff. riduttivo carichi di lunga durata
c=coeff. parziale di sicurezza
fctm=0,3x(fck)2/3=2,85N/mm2
fctk=0,7xfctm=2,00N/mm2
fctd=fctk/ c=2,00/1,5=1,35N/mm2
30
50
Staffe 10/120
My=245kNm
VR,cd=208kN
Mu=254kNm
ATTENZIONE!
Evitare di sovradimensionare
troppo le travi GERARCHIA
DELLE RESISTENZE coeff.
Alpha.
Dott. Ing. Filippo DACARRO
5,5
6,80
950kN
1900kN
2850kN
3800kN
4750kN
300
1000
Bxhxfcd=1000x300x16,5=4.950kN>4.750kN
Dott. Ing. Filippo DACARRO
Piano Interrato
100x30
50x30
40x30
80x30
PARETI
Centraggio
del
centro di rigidezza
Aumentano
la
rigidezza torsionale
Piano Rialzato, I, II
70x30
50x30
40x30
80x30
PARETI
Piano Mansardato
30x30
50x30
40x30
80x30
PARETI
PILASTRI IN FALSO!
A causa di un diverso
rivestimento
si
riscontra il problema
della congruenza tra
asse rampa e asse
solaio.
SEMPRE
la
PRECEDENZA allASSE
SOLAIO
Dettagli
di
unione
Pianerottolo-Parete CA.
Rampa-
MORALE
Per cominciare con il passo giusto la realizzazione del modello
geometrico, cominciare dal vano scala/ascensore (corretta definizione
della posizione delle pareti e degli assi orizzontali dei solai).
la
6,50
5,50
114x170/50
114x170/50
312x300/50
312x300/50
112x300/50
Vcls=[(2x0,12)x0,25+1,0x0,05]x5,50=0,6m3/m
Vs=[2x(36+ 210)x5,50+(214)x1,70+(612)x3,00 +(112)x3,00]x2=0,00556m3/m
Armatura travetto
m=Gs/Gc
heq=(Vcls+mVs)xlarg/Area
G=E/2(1+)
heq=(0,6+6x0,00556)x6,5/(6,5x5,5)=0,115m
Ec=32.500Mpa
Es=210.000Mpa
c=0,2
s=0,3
Gs=210.000/2(1+0,3)=80.770Mpa
Gc=32.500/2(1+0,2)=13.540Mpa
m6
Dott. Ing. Filippo DACARRO
Gk1=3,50kN/mq Gk2=3,00kN/mq
Balconi, scala
Gk2=1,00kN/mq
14,5m
Qk1=2,00kN/mq
Qk1=4,00kN/mq
Area di solaio280m2
Area di balcone= 35,65m2
21,0m
Gk1=3,50kN/mq Gk2=1,00kN/mq
14,5m
21,0m
Area di solaio320m2
Msolaio=(4,5)x320/9,81=145ton
Spostamenti
F4
F3
F2
F1
4 =0,0316m
3 =0,0273m
2 =0,0176m
1 =0,0076m
0,002m
Dir X
Spost. Interpiano[m]
Klat [kN/m]
Scostamento
F1+F2+F3+F4=5.000kN
0,0076
657.895
F2+F3+F4=4.410kN
0,0100
441.000
-33%
F3+F4=3.155kN
0,0097
325.250
-27%
F4=1.270kN
0,0043
295.350
-10%
F4
F3
F2
F1
4 =0,051m
3 =0,043m
2 =0,027m
1 =0,011m
Spost. Interpiano[m]
Klat [kN/m]
Scostamento
F1+F2+F3+F4=5.000kN
0,011
454.550
F2+F3+F4=4.410kN
0,016
275.625
-30%
F3+F4=3.155kN
0,016
197.185
-29%
F4=1.270kN
0,008
158.750
-20%
Strutture pi complesse
M-GDL
Edificio multipiano regolare recente
Hp accettabili
Solai infinitamente rigidi nel piano
Colonne assialmente indeformabili
4
3
2
1
Fs5=k5(u5-u4)
&u&5
Fs4=k5(u4-u5)
Fs4=k4(u4-u3)
&u&4
Fs3=k4(u3-u4)
Fs3=k3(u3-u2)
&u&3
Fs2=k3(u2-u3)
Fs2=k2(u2-u1)
&u&2
Fs1=k2(u1-u2)
Fs1=k1u1
&u&1
2
1
m1
0
0
m2
0
0
0
0
m3
0
[K M ]
0 u&&1 k1 + k 2
0 u&&2 k 2
+
0 u&&3 0
m4 u&&4 0
k2
k 2 + k3
0
k3
k3
0
k3 + k4
k4
0 u1 0
0 u2 0
=
k4 u3 0
k4 u4 0
=0
NUOVE NORME
PER LE COSTRUZIONI
PROBLEMA
AGLITECNICHE
AUTOVALORI
D.M. 14 gennaio 2008
Jesi 11/06/2010
Dir Y
Spost. Interpiano[m]
Klat [kN/m]
Scostamento
F1+F2+F3+F4=5.000kN
0,011
454.550
F2+F3+F4=4.410kN
0,016
275.625
-30%
F3+F4=3.155kN
0,016
197.185
-29%
F4=1.270kN
0,008
158.750
-20%
0
0
0
0 u&&1 730.175 275.625
287 0
u1 0
0
u&& 275.625 472.810 197.185
u 0
0
287
0
0
2
+
2 =
1,25
0
0
197.185 355.935 158.750 u3 0
0
287 0 u&&3
&
&
u
0
0
158
.
750
158
.
750
0
0
0
145
4
u4 0
[K M ]
2
=0
Masse
Rigidezze
Matrice di Massa
Matrice di Rigidezze
Calcolo autovalori
Pulsazione propria
Periodo proprio
Dott. Ing. Filippo DACARRO
T1=C1xH3/4=0,075x(12,0)3/4=0,48sec
C1=0,085(strutture in acciaio) 0,075 (strutture in ca) 0,50 (altre strutture)
II Torsionale T=0,572sec
87%
G=Modulo di taglio=E/2(+1)
L=Altezza interpiano
Jp=Momento di inerzia polare
Percorso pi semplice:
1. Applicare un diaframma a tutti i nodi di un piano;
2. Applicare un momento torcente di piano noto ad un nodo baricentrico;
3. Verificare la conseguente rotazione RELATIVA al nodo;
4. Kt=Mt/.
Dott. Ing. Filippo DACARRO
M2=1270kNm
M3=1885kNm
M2=1255kNm
M1=625kNm
Mt
R3-4=0,00042
R3-3=0,00038
R3-2=0,00025
R3-1=0,00012
R3
Rotazione
Interpiano
Kt [kN/m]
Klat Y
[kN/m]
Klat X
[kN/m]
r2
M1+M2+M3+M4=5.000kNm
0,00012
41.667.000
657.895
454.550
63,35
7,96
M2+M3+M4=4.375kNm
0,00013
33.654.000
441.000
275.625
76,30
8,73
M3+M4=3.120kNm
0,00013
24.000.000
325.250
197.185
73,90
8,60
M4=1.270kNm
0,00004
31.750.000
295.350
158.750
107,5
10,3
(212+14,52)/12=54,3
ls
Kt [kN/m]
Klat Y [kN/m]
r2
r/ls
7,35
41.667.000
657.895
63,35
7,96
1,08
54,3
7,35
33.654.000
441.000
76,30
8,73
1,18
54,3
7,35
24.000.000
325.250
73,90
8,60
1,17
54,3
7,35
31.750.000
295.350
107,5
10,3
1,4
Valore al limite
(L2+B2)/12
Riassumendo:
Calcolo di KR
1. I sistemi verticali non si estendono per tutta laltezza (pilastri in
falso allultimo piano);
2. Le variazioni di massa e rigidezza tra un piano e laltro non
soddisfano i limiti da normativa;
3. In una sezione il restringimento pari al 50% quindi al di fuori del
limite massimo;
4. Stiamo progettando in CdA (e meno male), ma se fossimo in CdB
..???
!!! Per verificare il punto 4.) Rapporto tra resistenza
effettiva e resistenza richiesta ad ogni piano bisogna calcolare la
struttura!!!
La struttura regolare in altezza solo per merito delle pareti vano
scala e ascensore che si prendono pi del 50% del taglio alla
base
Dott. Ing. Filippo DACARRO
Riassumendo:
Calcolo di q0
1. Il taglio alla base non affidato (65%) a telai;
2. Il carico verticale non affidato (65%) a pareti;
3. Il carico verticale affidato per la maggior parte a pilastri, il
carico orizzontale affidato per pi del 50% a pareti;
4. La struttura non rientra tra quelle Torsionalmente Deformabili
q0=4,5u/ l
q0=4,5x1,2=5,4
KR=1,0 -> q=5,4
Dott. Ing. Filippo DACARRO
Analisi Modale
preliminare
Gravitazionalex1,3-1,7
per le travi
Gravitazionalex2-2,5 per i
pilastri
Progetto
Architettonico
1.
2.
Pre-dimensionamento
FEM
Calcolo di KR;
1.
2.
Variazioni
rigidezza;
3.
Rientri
4.
CdB
Rapporto
resistenza
effettiva e richiesta;
di
massa
Spettro
SLV e
SLD
Combinazioni
di carico
Calcolo di q0;
1.
2.
3.
Strutture
torsionalmente
Calcolo
fattore di
struttura
Modello
Analisi
Spettrale con
sovrapposizione
modale
deformabili
Combinazione e
Inviluppo dei
risultati
Dimensionamento
e verifica
OK
NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONI
D.M. 14 gennaio 2008
Jesi 11/06/2010
4 =0,0126m
3 =0,0105m
2 =0,0065m
1 =0,0027m
Lato=14,5m e=14,5x0,05=0,725
Dir X
Spost. Interpiano[m]
Klat [kN/m]
M+ [kNm]
M- [kNm]
0,0027
454.550
1.277
925
-925
0,0038
275.625
1.047
760
-760
0,0040
197.185
790
570
-570
0,0021
158.750
335
245
-245
295.350 kN/m
325.250 kN/m
441.000 kN/m
657.895 kN/m
4 =0,0088m
3 =0,0076m
2 =0,0049m
1 =0,0021m
Lato=21,0m e=21,0x0,05=1,05m
Dir Y
Spost. Interpiano[m]
Klat [kN/m]
M+ [kNm]
M- [kNm]
0,0021
657.895
1.382
1.450
-1.450
0,0028
441.000
1.235
1.295
-1.295
0,0027
325.250
880
925
-925
0,0012
295.350
355
372
-372
Combinazioni di carico
Inviluppi
Risultati dellanalisi
50
100
=1,8t/m3
Vmin=180m/sec
Terreno tipo C
Vmax=360m/sec
Modulo di Poisson ()=0,2
Gmin=1,8[(kN/m/sec2)/m3]*(1802)[m2/sec2]=58.320kN/m2
Gmax=1,8[(kN/m/sec2)/m3]*(1802)[m2/sec2]=233.280kN/m2
Emin=2Gmin(1+ )=139.968kN/m2
Emax=559.872kN/m2
Kmin=88.045kN/m2
Kmax=669.539kN/m2
Dott. Ing. Filippo DACARRO
II Torsionale T=0,573sec
100
80
60
100
439.398
1.248.852
100
1.313.668
1.766.143
80
351.519
639.412
80
1.050.934
904.265
60
263.639
269.752
60
788.201
381.487
Momento
II Torsionale T=0,589sec
1.260
1.470
0,0131
0,0083
Molle V360m/sec
1.260
1.470
0,0132
0,0084
Molle V180m/sec
1.150
1.492
0,0145
0,011
Pali V360m/sec
1.230
1.500
0,0135
0,0096
Pali V180m/sec
1.230
1.500
0,0135
0,0095
Le Tamponature
Formula di Sacchi
Landirani et al.(1982)
W = d( K1/ + K2 )
d la misura della diagonale della specchiatura
< 3,14
3,14<<7,85
> 7,85
K1
1,3
0,707
0,47
K2
-0,178
0,01
0,04
Ww = r W
r = 1 5/3a > 0
a = Aw/A
Aw larea totale delle aperture del pannello
A larea del pannello
ESEMPIO DI CALCOLO
ESEMPIO DI CALCOLO
-1
= 1523000 KN/mq
= 0,8618
Ip nel caso i due pilastri fossero diversi fare la media dei due Ip
In questo caso stiamo considerando il pannello dangolo
Ip = [(t1b13/12)+(t2 b23/12)]/2= 0,211
< 3,14 K1 = 1,3
K2 = -0,178
0,3
0,5
W = d( K1/ + K2 ) =6,98 m
0,5
0,3
ESEMPIO DI CALCOLO
ESEMPIO DI CALCOLO
-1
= 1376000 KN/mq
= 0,8176
Ip nel caso i due pilastri fossero diversi fare la media dei due Ip
In questo caso stiamo considerando il pannello dangolo
Ip = [(t1b13/12)+(t2 b23/12)]/2= 0,211
< 3,14 K1 = 1,3
K2 = -0,178
0,3
0,3
0,5
Modello FEM
SLD
Gravitazionali
Drift Interpiano<0,005xh(interpiano)
0,017
0,0127
0,015
0,0105
0,0095
0,0065
0,0042
0,0027