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Fra Nerchia tien levata in su le braccia

Betta Badessa che gi brama il letto


nel pensar dunque cosa la compiaccia
le palpa l culo e le accarezza il petto
offrir le vuol qualcosa di carino
una parola un detto a mo' di fiore
ma la natura egli ha del contadino
n pu vantare studi da dottore
perci con far serioso sul pi bello
"meno male" prorompe: "amica mia
che la tua grande voglia del mio uccello
vola sull' ale della fantasia"
che se per caso peso alcuno avesse
porterei sulle braccia due badesse
Fottea Betta badessa a potta ritta
in un tal monastero di toscana
Fra' Nerchia avea levato la sottana
e la pompava svelto a fava dritta
facea la chiavatura forte e lesta
senta gemere lei sotto gli affondi
in mano le palpava i seni tondi
ma aveva un chiodo fisso nella testa
intuita la spme la badssa
che in alma sua qualcosa in pi bramava
discosta il frate mentre che la chiava
e il membro fa sortire dalla fessa
Poi col far pronto d'una ch' perta
sapendo il frate a tal mestier non uso
la verga prende in mano e cangia buso
guidando il cazzo coll' esperte dita
Utrum puote tal gente dirsi ......pervertita? ( dubbio )
pervertito non fu quel fraticello che nell'esercitar la fottitura
tanta voglia prov ma si trattenne dal volere far ci contronatura
pervertita non fu Betta Badessa che medesmo disio del frate amato
teneva in core e perci risolvette
essere d'uopo avere
il cul chiavato

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