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——— ————————————eE_--,.,.,..,SS:t MAGNEPISMO - GENERALITA' In natura esistono spazi o " campi “ nei quali agis- cono forze di diversa natura come ad esempio ; la forza 4i gravita, esiste tra le altre una particolare forza det ta : "FORZA MAGNETICA". . A differenza di altre forze di cui si conoscend le cau se che le originano e le leggi fisicne che le regolano non sappiamo di preciso quale sia la natura della forza magneti. ca e dobbiamo limitarci a constatarne gli effetti. Esiste in natura un materiale ferroso, la "MAGNETITE" che spontaneamente esercita una forza di attrazione, chiama ta appunto Forza Magnetica, nei confronti degli altri metal li ferrosi, questo materiale @ definito magnete naturale. Prima di proseguire oltre é necessario dare alcune defi nizioni. MAGNETISNO : Per Magnetismo si intende la proprieta che han no alcuni corpi di attirare materiali ferrosi. FORZA MAGNETICA : E' la forza con cui si manifesta l'attra zione magnetica. LINEA DI FORZA MAGNETICA : E' una linea immaginaria in tutti i punti della quale 1a forza magne tica é ad essa tangente. CAMPO. MAGNETICO : E' lo spazio nel quale si fanno sentire gli effetti della forza magnetica. Ogni magnete presenta due "Polarita" e precisamente ma Polarita Nord (N) 0 Rosso o Positivo ed una Polarita sud (8) © Azzurro 0 Negativo; 1e linee di forza che costituiscono il campo magnetico "partono" dalla Polarita N e terminano alla Polarita S cae : * Tra le polarita di dué Wagneti esiste, inoltre, la se guente legge : le polarita dello stesso nome (omonime) si respingono; .quétle di nome diverso (eteronime) si attraggono seroters smote Esaminiamo il campo magnetico prodotte da un magnete permanente mediante una sbarretta magnetizzata (ago magne tico) sospesa per il suo centro di gravita in maniera che sia libera di orientarsi in qualsiasi direzione, vedremo che dopo un certo numero di oscillazioni intorno al suo cen tro si disporra con il suo polo N rivolto verso il polo S dell'altro magnete; infatti per la legge sopracitata sui poli dell'ago agiscono due forze uguali parallele e contra rie che tendono a disporre 1'ago in wna posizione di equi- librio nella direzione delle linee di forza del campo, que te forze formano una coppia che tende a dirigere 1'ago ed @ detta : "Coppia direttiva". MAGNETISM) TERRESTRE Il nostro pianeta @ sede di un campo magnetico che si pud immaginare generato da un magnete posto nell'interno di esso, leggermente inclinato rispetto all'asse di rotazione, con la polarita Nord rivolta verso l'emisfero Sud e la pola rita sud rivolta verso l'emisfero Nord. Lasse del magnete immaginario incontra la Terra in due punti che prendono il nome di : Polo Magnetico Nord (emisfero Nord), Polo Magnetico Sud (Emisfero Sud. ) In ogni punto della superficie terrestre un magnete so speso per il suo centro di gravita dirigera verso il Pola Magnetico Nord la sua estremita rossa e verso il Polo magne tico Sud l’estremita azzurra, in altre parole 1'ago magne co ci permettera di conoscere 1a direzione del Polo Magneti co Nord. I poli magnetici non coincidono con*i Poli geografici , percid le linee di forza del campo magnetico terrestre, che hanno all'incirca 1'andamento dei meridiani, non coincidono con questi: in ogni punto della superficie terrestre passa w Meridiano geografico ed una linea di forza del campo magneti co ( detta anche: meridiano magnetico); i1 meridiano geogra— fico indica la direzione del Nord Geografico o vero, il meri diano magnetico indica la direzione del Polo Magnetico,1'an- golo compreso tra queste due direzioni si definisce : ECLINAZIONS MAGNETICA" e si indica con la lettera Se il Nord Magnetico (Nm) é a "Dritta" (Verso Est) vispetto al Nord Vero (Nv) la declinazione é EST ( 0 +) se invece é a Sinistra (Verso Ovest) @ Ovest (0 ~). Il valore ed il segno della "a", per ogni-localita della Terra, sono indicati sulle carte nautiche che, inol tre, riportano come varia il valore della "a" annualmen te, infatti in una stessa localita 1a "a" presenta varia zioni annue che possono aumentare o diminuire il suo valo re, pertanto, per la soluzione dei problemi della naviga- zione, il valore della "da" deve essere aggiornato all'an- no in corso. Per esempéo : sulla carta si legge che per una certa localita nel 1974 la "a" era uguale a 4° 00' W con wna variazione annua di 5' in diminuzione, la "d" nel 1986 sara : 5' X 12 ( anni trascorsi dal 1974 al 1986) = 60' Percid, sottraendo i 60' dai 4° 00' avremo: 3°60! - oe 60" = 3¢ 00 e quindi nel 1986 il valore della "a" per quella localita sara 3° 00' W Nw Nm i’ de est BUSSOLA MAGNETICA La bussola magnetica @ uno strwnento che si basa sulla proprita che ha un magnete vincolato ad un piano orizzonta— le e libero di ruotare attorno ad un asse verticale, di orien tarsi nella direzione del meridiano magnetico. Le parti essenziali di una bussola magnetica sono : La gosa : costituita da un galleggiante al quale sono fissati gli aghi magnetici ed il "Quadrante" sul quale é stampata la graduazione da 0°'a 360° ed il cui diametro 0° 180° @ fissa to parallelo all'asse longitudinale N-S degli aghi La rosa porta al centro un piccolo "cappelleto" di rale od alluminio con il quale poggia su un perno. 11 _Mortaio @ il recipiente ( di ottone o di rame) di forma cilindrica, il cui ufficio é quello di contenere la "zosa" dal centro della base di questo recipiente si erge il "PER NO". Sulla parete interna del Mortaio ( incisa, dipinta od a rilievo) @ tracciata una sottile linea verticale detta : "LINEA DI FEDE" a bordo questa linea, quando viene sistemata la bussola, deve trovarsi rivolta verso prora nel piano lon- gitudinale della nave od in un piano parallelo a questo. La funzione di questa linea @ quella di indicare 1'angolo che il piano longitudinale di simmetria ( o pid semplicemente la prora della nave) forma con la direzione del meridiano indica to dalla bussola. I1 mortaio @ chiuso superiormente da un coperchio di vetro ed @ pieno di una miscela di acqua ed alcool o di altri liquidi. La Sospensione Cardanica : allo scopo di mantenere orizzon-— tale il mortaio durante i movimenti di rollio e beccheggio, lo si fa poggiare, a mezzo di due perni esterni e diametral mente opposti dalla particolare forma a “lama di coltello in due alloggiamenti praticati in un anello esterno, il. qua le a sua volta con due perni simili ai precedenti, ma perpen dicolari a quelli del mortaio, poggia su un sostegno fisso. I perni del mortaio vengono posizionati in manieca che ven- gano a trovarsi nel piano trasversale ; questo disposiyivo prende il nome di "SOSPENSIONE CARDANICA". E' facilmente in tuibile come, potendo rvotare liberamente intorno a questi due assi, il Mortaio rimanga sempre orizzontale nonostante i movimenti di rollio e beccheggio. © 8 1.+ Galleggiante 2.- zosa 3.- Aghi magnetici 4.- Perno 5i- Vetro di chiusura 6.- Tappo a vite per rabbocchi 7.- Yondo appesantito 8.- Mortaio 9.- Sospensione carda nica NT APPARECCHI DI_ILEVAMENTO Sulla bussola oltre a leggere l'angolo che la direzione della prora forma con 1a direzione del Meridiano indicato dalla Rosa e che abbiamo detto essere la "PyO2A" della Nave, possiamo leggere anche ltangolo che la direzione di un ogget- to esterno alla Nave forma con la direzione del Meridiano in- dicato dalla Bussola; questo angolo prende il nome di "RILE- VAMENTO" od "AZIMUTH". Per leggere questo angolo abbiamo bisogno di un apparecchio che prende il nome di "APPARECCHIO PE RILBVAMENTI" che, schematicamente, & cosi composto: - un piede di metallo di forma rettangolare con due sfinestra ture detto "ALIDADA" A, che poggia sul vetro del mortaio ed é concentrico a questo, da due "TRAGUARDI" (B eC) formati da due lamine di metallo, una delle quali ha una fenditura lungo l'asse longitudinale, mentre 1'altro @ costituito da un tela- io il cui asse longitudinale @ concretizzato da un filo sotti le e ben teso. L'uso dell'apparecchio @ molto semplice, volendo determi nare il rilevamento di un oggetto (o come si suol dire "RILE- vagé") si applica l'occhio alla fenditura del Traguardo B e si fa ruotare 1'Alidada fino a federe, attraverso la fenditu. va, il filo del Traguardo C bisecare (o pil semplicemente col limare) l'oggetto; in corrispondenza dell'indice si legge sulla graduazione della Rosa il valore del rilevamento dello oggetto. Esiste un altro apparecchio per i rilevamenti nel quale 1'Alidada non poggia sul vetro del mortaio di una bussola ma su un piatto di metallo graduato da 0° a 360° con l'asse 0° 180° nel piano longitudinale della Nave od in un piano paral- lelo ad esso. L'uso di questo apparecchio @ uguale a quello descritto in precedenza, ma gli angoli che si leggono non so- no 1*angolo che 1a direzione dell'oggetto forma con la dire- zione del Meridiano indicato dalla Bussola, ma l'angolo che la direzione dell'oggetto forma con la direzione della Prora della Nave. Questi rilevamenti prendono il nome di "RILEVA- MENTI POLARI" c MAGNETISMO DI BODO Tutti i ferri immersi in un campo magnetico subiscono 1a induzione del campo in cui si trovano e diventano essi stessi dei ma gneti. Anche i ferri di una nave sono soggetti a que- sta legge e pertanto, essendo immersi nel campo magnetico ter restre, anch'essi si comporteranno come tanti magneti. La Bussola Magnetica installata su una Nave si verra a trovare in presenza del ferro con cui &costruita la Nave e quindi del campo magnetico da esso prodotto. L'ago percid su- bira, ‘oltre all'influenza del campo magnetico terrestre, an- che “quella del campo magnetico della Nave. Di conseguenza 1'ago che dovrebbe orientarsi nella direzione del Nm, come av viene per una Bussola a terra; subisce una nuova deviazione o rientandosi verso una direzione che viene definita "NORD BUS- SOLA" (Nb). -L'angolo compreso tra la direzione del Nord Ma~ gnetico e 1a direzione del Nord Bussola si chiama "DEVIAZIONE" e si indica con la lettera greca "S" (Delta). La Déviazione della Bussola pud essere EST (o POSITIVA) ed OVEST (0 NBGATIVA) a seconda che il Nord Bussola si venga a trovare rispettivamente ad EST (o Dritta) o ad Ovest (a Si- nistra) del Nm. COMPENSAZIONE E GIal DI BUSSOLA I1 valore ed il segno della Deviazione variano al varia- re della direzione della Prora della Nave; infatti la direzio ne della forza deviatrice dovuta alla massa del ferro ruota con la Nave essendo fissa a questa,mentre 1a direzione della forza magnetica che @ fissa all'orizzonte, rimane immutata. Pertanto la direzione della componente di queste due forze,di rezione secondo la quale si orienta 1'ago della Bussola, cam- biera di continuo rispetto alla direzione del Nord Magnetico e di conseguenza cambiera il valore ed il segno di "I" Le ——————— A causa di questo inconveniente 1a bussola magnetica de- ve essere "compensata"; si devono collocare cioé, in prossi- mita della bussola degli opportuni correttori, costituiti nor malmente da magneti, in maniera da far si che il campo magne tico dei Ferri di bordo venga annullato, e di conseguenza gli+ aghi della rosa, e con questi il diametro 0° - 180° della gra duazione del quadrante, si mantengano, per ltintero giro d'oriz zonte della Nave, nella direzione del Meridiano Magnetico o scostati di pochi gradi da questa direzione. Con la compensazione, anche se eseguita nel modo miglio- re, non @ possibile eliminare completamente 1a deviazione; @ necessario quindi conoscere il valore ed il segno della devia zione residua per tutte le prore; questi dati 1i otteniamo é costruendo mediante un'operazione detta "GIRI DI BUSSOLA" le curve di deviazione, e quindi le tabelle di deviazione che con sentono di conoscere per ogni prora bussola il valore della corrispondente prora magnetica e viceversa. Per effettuare i giri di bussola esistono generalmente delle boe speciali; la loro posizione @ segnata esattamente su carte particolari che si chiamano "PIANO NAUTICO DEL PORTO’, sui "PORTOLANI" (pubblicazioni particolari di cui parleremo in seguito) sono riportati i valori dei rilevamenti veri presi dalla boa, di “PUNTI COSPICUI" della costa ben riconoscibili. Per poter tracciare la curva dobbiamo effettuare un "giro di bussola", cio& dobbiamo far fare alla Nave un completo giro di orizzonte e determinare per un certo numero di prore (nor- malmente 24) la deviazione; questa si ottiene confrontando il rilevamento bussola (1b) con il rilevamento magnetio (g1m). Infatti J = glm~ 21b; 1a " ™ cosi ottenuta é relativa alla prora Bussola (Pb) indicata dalla bussola all'istante di ogni rilevamento. Noto cosi il valore ed il segno della " Fn per i valori della P b si potea tracciare la curva della deviazione proce- dendo nel modo seguent: Riportiamo sull'asse (asci-sse) i valori della Pb e sull'ordinata passante per ciascun valore di Pb il valo- ve della" " determinata, verso l'alto sela "S" @ di segno positivo, verso il basso se é di segno negativo. Fatto cid si traccera una curva ben avviata che passi per oi punti di deviazione segnati sul diagramma; tale curva ottenuta si chiamera: "CURVA DI DEVIAZIONE DELLA BUSSOLA" Da questa potremo ottenere facilmente 1a "TABELLA DI DE- VIAZIONE" relativa alla bussola per la quale abbiamo ef— fettuato i1 giro.- PROZA EB _ROTTA ' Due punti situati sulla superficie terrestre possono es- sere raggiunti da una Nave che si muova su di essa, seguendo diversi percorsi. Questi percorsi o "KOTTE" si devono inten dere riferiti alla parte solida della Terra, devono essere per cid misurati rispetto al fondo del mare. Quando noi orientiamo la Nave sul punto di arrivo per cor durla sul cammino prescelto utilizziamo la Bussola} ma questo strwmento purtroppo non ci fornisce l'angolo fra la direzione fondamentale di riferimento (direzione del Nord Geografico o Vero) e la gotta della Nave, o pid semplicemente 1'angolo di Rotta Vera (av), bensi ci fornisce 1'angolo compreso fra la di rezione del Nord Bussola e la direzione delltasse longitudina- le della Nave, che si definisce Prora Bussola (Pb); purtroppo questi due angoli non coincideranno quasi mai. Vedremo in se guito quali operazioni dovremo fare per trasformare una av in Pb e viceversa, ma prima daremo, sinteticamente delle definizic ni indispensabili per poter proseguire la trattazione dell'ar- gomento. ROTTA DELLA NAVE: Traiettoria orientata percorsa dal Baricen- tro della Nave ANGOLO DI _ROTTA (Rv): Angolo compreso tra la direzione del Nord Vero e la direzione dello spostamento della Nave rispet- to al fondo (Rotta della Nave). Si conta da 0° a 360° in sen so orario a partire dal Nord Vero. ANGOLO DI PaoRA (Pv): Angolo compreso tra la direzione del Nord Vero ed il piano longitudinale della Nave in direzione della prora. $i conta da 0° a 360° in senso orario partendo dal Nord Vero. PRORA MAGNETICA (Pm): Angolo compreso tra la direzione del Nord Magnetico ed il piano longitudinale della Nave in direzione del, la prora. Si conta da 0° a 360° partendo dal Nm,in senso orario. DECLINAZIONE MAGNETICA (d): Angolo compreso tra la direzione del Nord Vero € quélla del Nord Magnetico (+ EST se il Nm & a Destra del Nv, = OVEST se & a Sinistra ff PRORA BUSSOLA (Pb): Angolo compreso tra 1a direzione indicata dall'ago della bussola (Nord Bussola) ed il piano longitudina- le della Nave in direzione della prora. Si conta da 0° a 360° Partendo dal Nb, in senso orario. DEVIAZIONE MAGNETICA (6 ): Angolo compreso tra la direzione del Nord Magnetico e 1a direzione del Nord Bussola (+ se il Nb @aDestra del Nm, - se é a Sinistra) Pm = P+ Pm= Pp Per quanto precedentenente esposto, si possono ricavare le seguenti relazioni fondamentali: wv Py=Pb+ S +d Pb=Py-d- f ook Pm=Pv=4 Sh Pm=po+ Nella navigazione pratica é necessario trovare il valore della Pv o del glv avendo il valore della Pb o il alb oppure eseguire l'operazione inversa; a prima operazione, con la quale dal valore erroneo della prora o del rilevamento busso- la si passa al valore esatto, si chiama "CORREZIONE", la se- conda operazione, che ci consente di passare dal valore esat— to della Prora o del rilevamento alla Pb od al alb, si chiama "CONVERSIONE". La trasformazione di questi valori pud esse- ve eseguita con facilita se si tengono presenti le seguati re gole generali: -1) Disposti in ordine di esattezza le tre specie di Angoli sono: = ANGOLI VEaI . = ANGOLI NAGNETICI ~ ANGOLI BUSSOLA 2) La differenza tra angoli veri ed angoli magnetici é 1a de~ clinazione magnetica (4) = la differenza fra Angoli Magnetici ed Angoli Bussola é@ la Deviazione della Bussola (¢ ) 3) La Declinazione e 1a Deviazione sono quantita algebriche al le quali si attribuisce il segno + quando hanno nome Est, il segno - quando hanno nome Ovest. 4) Dato un angolo, per determinare quello che secondo la rego- la uno lo segue in esattezza, cioé si deve eseguire una correzione, si debbono applicare le rispettive correzioni col_segno_contrario. Da queste regole si traggono le seguenti formule algebri- che di correzione e di conversione: Py = Pb4d4 a Riv Pb=Pv-a-f Rib BSEMPIO DI CORgEZIONE: (Pv = Pb +04) gib+S 4a Riv-d-o7 wo 1) Trovare 1a Prora Vera corrispondente a Pb = 135° essendo P= +5° e d = 47° Pb = 135° +S =_45° Pm = 140° + d= _7° Pv 147° 13, 2) Trovare la Pv corrispondente a Pb = 202° essendo So = +4° e d = -6° 202¢ tae 306° oe 200° 3) Trovare la Pv corrispondente a Pb = 135° essendod'= ~3° e d = Pb = 135° +S 3° Pm = 132° +4 +8° Py = 740° 4) Trovare la Pv corrispondente a Pb = 90° essendo J = -5° ed = Pb = 90° +o Pm Per effettuare 1a correzione dei xlb si procedera ad analoghe operazioni. ESEMPI DI CONVERSIONE: (Pb = Pv - d-d) 1) Trovare 1a Pb corrispondente a Pv = 147 essendod= +5 e d = +7 . Py = 147° ~ a2 _-7° Pm 140° - & =_i5° Pb = 135° 2) Trovare la Pb corrispondente a Pb = 200° essendo So = +4° e d = -6° Pv = 200° -d =_46° : Pm 206° -¢ =_-4¢ Pb = 202° 3) Trovare 1a Pb corrispondente a Pv = 140° essendo d= ~3° e d = +8° Py = 140° - de 2 Pm = 132° - S=_4° : Pb = 135° 4) Trovare 1a Pb corrispondente a Pv = 76° essendo f = -5° e d = -9° Py = 76° 1 - d= _49° Pm = "85° . -S = 45° Pb = 90° vr SCAR2OCCIO E DERIVA La direzione secondo la quale si sposta 1a nave general- mente non coincide con la direzione espressa dall'angolo che abbiamo chiamato "Prora della Nave"; 1a Nave si sposterebbe effettivamente in questa direzione se ad imprimerle il movi- mento fosse solo il propulsore o , in caso di una nave a ve~ la, un vento spirante perfettamente da poppa. Alla forza del propulsore,invece,spesso si aggiungono gli ef fetti combinati del vento e delle correnti.Queste forze, in aggiunta al propulsore, fanno muovere 1a Nave in una direzio- ne che @ la risultante di queste tre forze che forma un certo angolo con la prora} importante precisare che la Nave si muove lungo questa risultante mantenendo immutato 1'orienta- mento del proprio asse longitudinale come se nessuna forza a~ gisse su di essa, infatti l'azione delle correnti e del vento fanno traslare e non ruotare la Nave : “ ° Lo spostamento dovuto all'azione del vento si chiama "SCARROCCIO" ed & 1'angolo compreso tra la direzione della pro ra @ la direzione effettiva di spostamento della Nave. Lo scar roccio, quindi, si presenta come una nuova correzione da apport tare alla lettura della Pb per ottenere 1a direzione vera di spostamento della Nave; pertanto avremo: Pye Pha +d te da cui per eseguire 1a conversione della Pv in Pb avremo la Formulas po=Ppyv- te -a-0 La valutazione dell'angolo di scarroccio viene fatta,nor- malmente, in maniera grossolana valutando il valore dell'ango- lo cke la direzione della scia della Nave forma con il piano longitudinale della stessa. Si definisce "Scarroccio" lo spostamento della nave rispetto alla superficie del.mare : questa direzione é an che quella effettiva della nave rispetto a] fondo quando in zona-non vi siano correnti, in caso contrario per tro~ vare la direzione effettiva della Have bisogna comporre il moto di questa con il moto della corrente, si ha cosi una nyova direzione ( risultante tra le due) che forma rispetto alla direzione che la nave segue sulla wuperficie del mare un angolo chiamato "DERIVA" (1dr) coifrente Lo spostamento effettivo rispetto af fondo verra espres so dell'angolo Nv O D che prende il nome di Rv. L'angolo di scarroccio si produce dal lato opposto a quello da cui pro- viene la corrente; si considerano positivi gli angoli di scarroccio e di deriva che si riproducono sul lato destro della nave e negativi quelli che si producono sula lato si- nistro. Per quanto sopra esposto per la correzione e 1a conver sione delle prore si hanno le seguenti relazioni algebriche: - Per la correzione della Pb in av : Rv = Pb +04 d+ Isc + 1dr ~ Per la conversione della Rv in Pb: Pb = Rv - ldér -lsc-a-S NAVIGAZIONE IN PRESENZA DI CORRENTI Si rende opportuno ora studiare i metodi usati per rit solvere i problemi che presenta la navigazione in presenza di correntij mediante 1a risoluzione di questi problemi si determina 1'angolo di deriva. Gli elementi che definiscono una corrente sono : la ta dirgzione e 1a velocita oraria; la direzione della core 4? I sistemi usati in pratica per 1a soluzione dei problemi delle correnti sono sistemi grafici e vengono applicati di vettamente sulla carta nautica o risolta su un foglio qual siasi. Vediamo ora praticamente come si risolvono tre dei prin cipali problemi della navigazione in presenza di correnti : PROBLEMA N° 1 : Determinare la rotta vera e la velocita effet tiva di una nave che naviga sotto 1'influenza di una corrente nota. Sono note 1e due componenti del movimento e cio8 : il movimento proprio della nave dovuto al suo propulsore ed il movimento dovuto alla corrente. La nave si spostera lungo la risultante di queste due forze, 1a direzione di questa ri- sultante e la velocita effettiva della nave si otterranno costruendo il parallelogrammo delle velocita e delle dire zioni procedendo nella maniera seguente Da un punto A si conducono : una semiretta A P che forma con la direzione del Nv l'angolo Nv AP= Pv ed una semiretta AC nella direzio ne della corrente; sulla semiretta AP si riporta un segmento uguale alla velocita della corrente. si ottengono cosi i due lati A Vn e A Vc del parallelogramma A P Rg C 1a cui diagonale AR rappresenta la direzione effettiva secondo cui si sposta la nave e la velocita ef fettiva. w PROBLEMA N° 2: Determinare 1a prora vera da seguire e la velocita effettiva della nave volendo. na vigare lungo una determinata rotta vera e con una certa velocita di propulsione te- nendo conto dell'effetto di una corrente nota. ( Ricerca dell'angolo di deriva) In questo caso sono noti i segmenti dati : velocita e direzione della corrente, direzione della av, velocita impressa dal propulsore; per determinare 1a Pv che la na ve dovra assumere per poter annullare l'effetto della cor rente e seguire la Rv stabilita dovremo procedere come se gue: Dal punto A si conducono : la semiretta AC nella di- nella direzione della corrente, 1a semiretta Ag nella di- rezione della Rv desiderata, si riporta su Rc un segmento A Vc uguale alla velocita della corrente, con centro in Ve e raggio uguale alla velocita di propulsione si descrive wn arco @i cerchio che taglia la semiretta AR nel punto B si congiunge Vc con B. La componente Vn A parallela e ugua le a VcB forma con la direzione del NV un angolo Nv A Vn che @ la Pv che la nave dovra assumere per poter seguire la rotta vera rappresentata dal segmento AB. ~ La lunghezza della diagonale AB é la velocita effet tiva della nave. 19 PROBLEMA N° 3 : Volendo navigare con una determinata Rv ed una certa velocita effettiva in una zona interessata da ua corrente nota, trovare quale Pv deve assumere la nave e quale dovra essere 1a velo- cita di propulsione. Dél parallelogramma in questo caso sono note : Direzione e velocita della corrente, av e velocita ef fettiva della nave, per trovare la Pv e la velocita del propulsore procederemo come segue : Dal punto "A" si traccia una semiretta."AR" nel, la direzione della rv ed una semiretta "AC" nella di xezione della corrente; riportiamo sulla semiretta "AR" un segmento uguale alla velocita effettiva e sulla semiretta "AC" il segmento A Vc uguale alla velocita della cor, rente. Congiungiamo Vc con R e da A conduciamo la semiretta "AP" paral ed uguale ad R Ci si pud quindi.completare il pa rallelogramma conducen— do dag la parallela al segmento A Vc che incon trera la semiretta AP nel punto vn. La direzione e la lunghez za del segmento A Vn rap presentanc rispettiva— mente la Pv e la velocita di propulsione. COORDINATE GEOGRAFICHE Per i probleni della navigazione la Terra viene consi, derata sferica, Un piano "BY condotto per il centro "0" della Terra e perpendicolare all'asse dei Poli, genera sulla superficie terrestre un circolo massimo particolare detto "EQUATORE " che divide 1a Terra in due emisferi che a seconda del Polo che contengono prendono il nome di Emisfero Nord od Emisfe ro Sudjtutti i piani paralleli al piano dell'squatore gene ano sulla superficie della Terra dei circoli minori detti "PARALLELI"; tutti i piani "A" contenenti l'asse dei poli .generano sulla superficie della Terra dei circoli massimi detti "MERIDIANI", tutti i meridiani passano dai péli ed ogni circolo @ diviso in due semicircoli dai poli, ognuno dei quali viene considerato come un distinto meridiano, il semicircolo opposto al "Meridiano" di un punto si definisce "ANTIMERIDIANO" di quel punto. La posizione di un punto sulla Terra viene determina ta a mezzo di un sistema di coordinate la "LATITUDINE" e la "LONGITUDINE" a4 LATITUDINE (f) : Si definisce LATITUDINE l'arco di meridiano compreso tra il punto che si considera e 1'Equatore, si conta da 0° a 90° verso. Nord o verso Sud a seconda se il punto considerato sia posto nell'emisfero Nord o nell'emi sfero Sud. Un parallelo @ un luogo di punti aventi tutti 1a stessa latitudi ne i in particolare 1'equatore @ quel lwogo di punti la cui latitudine @ 0° LONGITUDINE ()): $i definisce LONGITUDINE l'arco di Equatore compreso tra il Meridiano di viferimento che convenzionalmente @ quello di Greenwic ed il Meridiano pas sante per il punto considerato }, si. con ta da 0° a 180° verso Ovest o verso Est a seconda se il punto considerato si tro vi a sinistra od a destra de 1 Meridia’ no di Greenwich: Ogni Meridiano @ un luo go di punti aventi tutgj 1a stessa longi tudine. Talvolta, ma ormai caduto in disus. Sal posto della latitudine viene usata la "COLATUTUDINE" ossia l'arco di meridiano compreso tra il punto considerato ed il Polo pid vicino, viene indicata con la lettera "Cc". Nella figura la colatitudine del punto A @ rappresen ‘ tata dali'arco di meridiano Pn A. 22 DIFFERENZA DI LATITUDINE EB LONGITUDINE — PUNTO DI PARTENZA EDI ARR IVO Le posizioni relative di due punti, si esprimono median- te la differenza delle loro latitudini e delle loro longitudi ni DIFFBRENZA DI LATITuDINE (Af) Si definisce differenza di latitudine tra due punti con- * considerati l'arco di un qualunque meridiano compreso tra i ‘due paralleli passanti tra i punti stessi. DIFFERENZA DI LONGITUDINS (4 > ) Si definisce differenza di longitudine tra due punti l'areo di equatore compreso tra i due meridiani passanti per i punti considerati. In navigazione i punti di cui dovremo sempre considera- re le coordinate e le differenze tra queste, sono il punto di partenza ed il punto di arrivo. Per convenzione indichiamo con 'f.e \ le coordinate del punto di partenza e con f’e Xle coor, dinate del punto di arrivo. Tra queste coordinate: e le loro differenze Af.e Adesisstono le seguenti relazioni algebricke/: f+ar At: f-? r+ AR Od: -X - Per convenzione 1a latitudine (fe) ha segno positivo (+) se ha nome Nord, negative (-) se ha nome Sud. - La longitudine (Ne) ha segno positivo (+) se ha nome Est, negativo (-) se ha nome Ovest. - La AY ha segno positivo (+) se 1a nave naviga verso Nord hha segno negativo (-) se la nave naviga verso Sud - LaA)ha segno positivo (+) se la nave naviga verso Est ha segno negativo (-) se la nave naviga verso Ovest E' importante notare che il segno della Afe A) non é fun zione dell'emisfero in cui si trova 1a nave, ma della direzio ne in cui essa naviga. 23 LA CARTA NAUTICA Una nave in navigazione deve conoscere costantemente la sua posizione per poter scegliere il percorso da segui re e regolare opportunamente la rotta e la-velocita per vaggiungere il punto voluto; deve poter riconoscere le co ste che avvista ecc. Per poter fare questo é necessario disporre di una xappresentazione della superficie terrestre quanto pid pos sibile fedele ; in teoria la rappresentazione migliore sa rebbe una riproduzione del globo terrestre, ma in pratica questo comporterebbe 1'inconveniente di dover ricorrere ad una sfera di dimensioni molto grosse, e perdid ingombrante, e di dover eseguire misurazioni e tracciare rotte su una superficie curva; nasce percid la necessita di disporre di vappresentazioni piane della superficie della Terra o di parte di essa, di avere, cioé, dei fogli di carta di conve nienti dimensioni su cui siano rappresentate le zone che di volta in volta interessano i navigantis; questi fogli sono le "CARTE NAUTICHE" A differenza delle altre figure geometriche, non & pos sibile riprodurre una sfera su un piano senza fargli subire delle particolari deformazioni; queste deformazioni possono interessaré gli angoli, le distanze o le superfici; esisto- no dei sistemi di rappresentazione tali da assicurare 1'as senza di almeno una deformazione, a seconda del tipo di rap presentazione usata si dira che la carta é : - ISOGONICA : Se non altera gli angoli — ISOMETRICA : Se non altera le distanze = EQUIVALENTE : Se non altera i rapporti tra le superfi, ci SCALA DI RIDUZIONE DELLE CARTE Nel precedente paragrafo si é detto che per gli usi del navigante @ necessario disporre di rappresentazioni parziali di tratti della superficie terrestre riportanti chiaramente su foglij @ evidente che tanto pil grande sara il foglio im piegato e quanto pil piccola la zona da rappresentare tanto pid dettagliato e preciso sara il disegno. A seconda degli scopi cui dovranno servire le carte; al momento di costruirle, dovremo stabilire il rapporto tra la lunghezza di un elemento sulla carta e 1a corrispondente lun ghezza sulla Terra : 1 se L Bisognera, cioé, stabilire quella che viene chiamata "SCALA DI RIDUZIONE DELLA CARTA" o pid semplicemente "SCALA". In futuro ogni qualvolta se ne presentera la necessita useremo questa se- conda definizione. Per "SCALA" si intende il rapporto lineare espresso in una frazione nella quale il denominatore indica il numero di cm. (m, Km, )che, sulla superficie terrestre, corri spondono ad 1 cm. (m.,km,) sulla carta. Ad esempio: se su di una carta un centimetro corrisponde ad un tratto di centomila cm. sulla superficie terrestre si dira che la "SCALA" & quella di 1 (di 1 a 100.000). “400.000 Quando una carta rappresenta una piccola zona, rappresenta cicé con grande chiarezza ed abbondanza di particolari un determinato tratto+ di superficie terrestre e nel rapporto che indica la SCA- LA i1 denominatore @ un numero piccolo perché 1 cm. sulla carta corrisponde a relativamente pochi cm. sulla terra, direno che 6 wma carta a "GRANDE SCALA' direno invece che una carta é a "PIC COLA SCALA" quando il denominatore, nel rapporto che indica 1a scala, @ un numero grande, un cm, sulla carta, cio&, corrisponde amolti cm. sulla terra, queste carte verranno utilizzate per rappresentare delle vaste zone della superficie terrestre. In definitiva, riassumendo, si dira: = Carte a GRANDE SCALA (quelle con piccolo denominator e) - Carte a PICCOLA SCALA (quelle con un grande denominatore) In base alle scale impiegate le carte possono essere classi ficate in: CARTE GENERALI (a scala molto piccola) Sono carte con scala compresa tra 1:500.000 e 1:200.000 Rappresentano grandi zone della superficie terrestre e sono poco particolareggiate. CARTE COSTIERE (a scala media) Sono carte con scala compresa tra 1:200.000 e 1:50.000 Rappresentano tratti di costa pil o meno grandi e sono abbastan- za dettagliate e ricche di particolari. Sono le carte che normal mente vengono impiegate per la navigazione costiera. Della carto. geafia italiana la pid idonea alla navigazione costiera é la car ta con scala 1:100.000. PIANI_NAUTICI (a grande scala) Sono carte con scala compresa tra 1:50.000 e 1:2000 xappresentano in maniera molto dettagliata la zona di particola- ve interesse per il navigante come i Porti, i canali, zone peri- colose ecc. Per i piani nautici viene usata la proiezione detta Proiezione Gnomonica. 25 MIGLIO MARINO ~ MISURA DELLA VELOCITA'E DELLA DISTANZA Prima di procedere oltre nella trattazione delle carte nautiche @ opportuno definire 1'unita di misura utilizzata in mare per esprimere le distenze e 1a velocita; questa uni- tA di misura si chiama "MIGLIO MARINO": Il Miglio Marino @ la misura lineare di un primo di circolo massimo terrestre; poické in tutto il circolo massimo sono contenuti 360x60 = 21.600 primi, tutte le circonferenze massime della Terra sa~ ranno lungke 21.600 miglia. Sapendo che il raggio della ter. ra é Km 6371 6.371.000, la lunghezza del miglio in metri sara: 1 Mg = 27x 6.371.000 21.600 Nello stabilire 1a lunghezza di una cosi importante -uni- tA di misura si @ voluto seguire un criterio di maggior rigo- ‘re e si & tenuto conto dello schiacciamento terrestre; si é considerata cio® 1a Terra come un ellissoide, ed in questo ca- so il Miglio si definisce come: - UN AROO DI BLLISSE MERIDIANA COMPRESO TRA DUE PUNTI, DB CUI VERTICALI 81 INCONTRANO FORMANDO UN_ANGOLO DI 1' = = 1,853 metri Quale valore pratico del Miglio @ stato assunto quello di 1852 metri, stabilito dall'Istituto Idrografico Internazio nale nel 1929 e che corrisponde alla lunghezza di un primo sull'ellissoide a 45° di latitudine. Una regola pratica ed approssimativa per passare-rapida- mente dalle Miglia ai Kilometri @ 1a seguente: basta moltipli- care il numero delle Miglia per 2 e sottrarre dal prodotto 1/10 del suo valore. Per unita di tempo nella navigazione generalmente si as— sume l'ora; si definisce velocita della Nave il cammino p corso Hell'tnita di tempo; 1a velocita si misura in Migli all'ora. Un miglio all'ora, tradizionalmente, si chiama an- che "NODO", La velocita delle Navi viene misurata con strumenti cono sciuti con il nome generico di "SOLCOMETRI". 26, NAVIGAZIONE LOSSODROMICA E NAVIGAZIONE OxTODAOMICA Avendo considerato la Terra come una sfera, é evidente che 1a via pid breve per andare da un punto ad un altro sul- la superficie terrestre sara un Arco di Circolo Massimoy ta- le percorso prende il nome di "ORTODAOMIA". Le Navi avreb— bero. tutto l'interesse di seguire tali percorsi che, essendo i pid brevi rispetto a tutti gli altri, permettono un notevo le risparmio di tempo. Ma 1'0aTODROMIA presenta un grosso inconveniente, infatti taglia i vari Meridiani che attraver- sa sotto angoli diversi; questo costringerebbe la Nave che volesse seguire questo percorso a continui cambiamenti di rot ta rendendo la condotta della navigazione oltremodo difficol- tosa. Per ovviare a questo inconveniente le Navi seguono una curva che ha la caratteristica di tagliare tutti i Meridiani sotto lo stesso angolo e che prende il nome di "LOSSODOMIA". E! da tenere presente che quando una Nave naviga lungo un Meridiano o lungo 1'Equatore, 1'ORTODROMIA e la LOSSODAO- MIA coincidono e pertanto si.avranno i vantaggi di ambedue i percorsi. Quando 1a distanza tra due punti @ relativamente breve, i due percorsi praticamente coincidono, pertanto il vantaggio di seguire 1'ORTODROMIA invece della LOSSODAOMIA diventa tra scurabile e percid viene adottata senz'altro 1a navigazione LOSSODROMICA. ~ Per le lunghe navigazioni invece, tipo le traversate o- ceaniche, il vantaggio dell'OxTODROMIA sulla LOSSODROMIA di- venta notevole e pertanto si adotta 1a navigazione ORTODROMI* CA ovviando all'inconveniente di dover cambiare continuamen- te la gotta con l'artifizio di suddividere 1'arco di Ortodro mia con Spezzate di Lossodromia. In questa maniera si limi- ta il numero dei cambiamenti di gotta allungando in modo tra scurabile il percorso rispetto all'Ortodromia vera e propr: 1 PROTEZIONE DI MEXCATORE Per gli usi della navigazione dovremo adottare delle car te che pur avendo delle deformazioni, meglio soddisfano le e= sigenze del navigante. Come si é detto in precedenza ‘le Navi, di norma, navigano seguendo delle Lossodromie, quindi il re- quisito principale richiesto ad una carta sara quello di per- metterci di tracciare con facilita le gotte sulla cartae di risolvere rapidamente tutti i problemi inerenti la navigazio- ne. La Carta che risponde a questi requisiti @ 1a "CARTA DEL MERCATORE" che & costruita in modo che: - sia mantenuto sulla Carta l'angolo formato sul globo da due elementi di Lossodromia: - le Lossodromie siano rappresentate da rette. La Carta del Mercatore si pud immaginare ottenuta nel mo do seguente: © ~ si supponga di avvolgere intorno alla Terra un foglio di carta tangente all'squatore e si supponga che la Terra sia una sfera trasparente con al suo centro una fonte di luce; questa luce proiettera sul cilindro formato dal fo- glio i Meridiani, i Paralleli ed i contorni delle coste. I Meridiani ed i Paralleli risulteranno due fasci di linee pa rallele che si incrociano ad angolo retto; i Meridiani saran— no rappresentati da circoli tutti di lunghezza uguale all'E- quatore, saranno tra loro ad una distanza che andra aumentan- do man mano che aumenta la Latitudine. Tagliando il cilindro immaginario lungo un Meridiano e svolgendo il piano, si otterra una Carta dove i Meridiani ed i Paralleli si incontreranno come detto sopra. Con questo ti po di Carta non si possono rappresentare le regioni polari perché le deformazioni sarebbero eccessive e neppure i-poli perché la loro proiezione finisce all'infinito. In questo tipo di carta 1'OxTODZOMIA viene rappresentata con una linea curva e la LOSSODXOMIA come una retta. Questo ti po di proiezione @ la pit usata per la costruzione delle carte nautiche, ma per risolvere alcuni particolari problemi della navigazione sono necessarie carte nautiche ottenute con diffe- venti sistemi di proiezione nei quali 1'ORTODAOMIA & rappresen tata da uma linea retta. Questo tipo di proiezione @ la Proie- zione GNONONICA. "PROLEZIONE GNOMONICA In questo tipo di proiezione la superficie terrestre si immagina proiettata dal centro della Terra sopra un piano tan- gente alla sfera terrestre in un punto opportunamente scelto.” In questo tipo di rappresentazione tutti i circoli massimi so- no rappresentati da rette,i Meridiani sono rette convergenti ai Poli ed i Paralleli sezioni coniche. Questo tipo di proiezione viene usata per: - la rappresentazione delle gegioni Polari, con punto di tan- genza ai Poli (Proiezione Gnomonica Polare), - la costruzione di carte per la navigazione per Circolo Massi mo (traversate oceaniche), - 1a costruzione di carte a grande scala, comunemente dette iani Nautici". Nei Piani, si ammette che coesistano 1'ISOGONIA, 1'EQUI- VALENZA e 1'ISOMETRIA, poiché 1a superficie rappresentata @ tanto piccola che si pud considerare, con accettabile appros- simazione, che le deformazioni subite dalla superficie terre— stre circostante il punto di tangenza proiettata sul Piano siano insignificanti. Per quanto sopra, in questo tipo di carte i Meridiani verranno rappresentati come linee parallele ela Scala sara costante per tutta l'estensione della carta. LETTURA 8 CARTEGGIO SULLA CARTA DI MBvCATORE B SUI PIAN. Una carta di Mercatore & rappresentata da un foglio di car-| ta rettangolare,squadrato secondo due Meridiani e due Paralleli. I due Meridiani sono posti lungo il lato destro e sinistro della| carta e su di essi @ disegnata la graduazione della Latitudine ( o per meglio dire la Scala della Latitudine). Su due paralleli posti lungo i lati superiore ed inferiore é@ disegnata la gradua- zione o Scala della Longitudine. Essendo un Miglio uguale alla| lunghezza di un Primo di Meridiano, esso verra misurato sulla Scala delle Latitudini, Nella carta di Mercatore, come é noto,1al distanza tra due punti sullo stesso Meridiano aumenta con lta mentare della Latitudine: pertanto, dovendo misurare la distanza tra.due punti su una Carta di.Mercatore, sata opportuno prendere le unita di misura in prossimita della zona dove si deve effet- tuare la misurazione, onde le deformazioni risultino identiche sia per l'unita di misura che per la distanza da misurare. Oltre ai Meridiani ed ai Paralleli estremi sulla carta sono di- segnati, ad uguali intervalli, altri Meridiani ed altri Paralle 1i, Il contorno della costa @ disegnato con la massima precisio ne come pure tutti i particolari della costa utili alla naviga— zione (Punti Notevoli, Fari, Fanali, ecc). La profondita del mare @ indicata con numeri indicanti i metri: i numeri che in- dicano.la profondita sono pid fitti in prossimita dei bassifon— di, ed in genere dove la navigazione pud essere pericolosa. Le linee tratteggiate che uniscono i punti di eguale profondita si chiamano "LINE® BATOMETRICHE Per eseguire le varie. operazio ni di carteggio bastano pochi e semplici strumenti: un compasso a punta fissa, una parallela o due squadrette da carteggio. Le principali operazioni di carteggio sono: . 1. - Dato un punto sulla carta rilevare le Coordinate Si procedera nel modo seguente: Si mettera 1a Parallela od una squadretta con il suo bordo lungo un Parallelo, la si fara scorrere fino.a far coincidere i1 suddetto bordo con il punto considerato; sulla Scala della Latitudine si leggera il valore della Latitudine del punto. Si eseguird la stessa operazione per la Longitudine disponendo perd le parallele o la squadretta lungo un Me- ridiano, oppure si potra usare il compasso mettendo una delle sue punte sul Punto dato ed aprendolo fino al punto di descrivere un arco tangente al parallelo pit vicino. Si misurera poi 1l'apertura del compasso sulla Scala della Latitudine e si otterra cosi la differenza di Latitudine da aggiungere o togliere alla Latitudine del Parallelo scelto. Si agira allo stesso modo per 1a Longitudine con l'accortezza di misurare l'apertura del compasso sulla Scala delze Longitudini. 30 2. = Misurare la distanza tra due punti - Si aPrira il compasso in modo che le due punte vadano a coincidere sui due punti; si misurera lta pertura del compasso sulla Scala della Latitudine in corrispondenza della Latitudine media tra i due punti e si otterra la distanza in miglia. Misurare l'angolo di _xotta si disporra 1a parallela con uno dei suoi bordi in coincidenza della direzione della rotta della Nave, si fara poi scorrere la parallela fino a far passare i1 bordo per il centro del rapportatore stampato sulla carta e si fara 1a lettura del valore della rotta; nel caso si adoperino le squadrette, porremo la squadretta con il bordo in coincidenza della direzione della nave, dopo di che trasporteremo la squadretta parallela a se stessa fino a far coincidere il centro della sua gra~ duazione con un Meridiano ed effettueremo la lettwa del valore della rotta nel punto dove il Meridiano in- terseca la graduazione della squadretta. Conoscendo 1a Latitudine (f ) e 1a Longitudine ( A ) segnare il Punto sulla Carta Si disporra 1a paraliela (o 1a squadretta) con un bordo lungo un Parallelo ed in modo che tagli la gra- duazione della Latitudine, 1a si trasportera fino a leggere sulla graduazione il valore della Latitudine da ta e si traccera il Parallelo relativo a quel valor si operera analogamente per tracciare il Meridiano; punto 4"incrocio sara il Punto che si desidera mettere a posto. Trasporto di un Punto da una Carta all'altra Si ricavano le Coordinate come indicato nel com- ma 1. e@ si mettono a posto come indicato nel comma 5. Il sistema pid corretto, e che pertanto si consi- glia, @ quello di misurare il rilevamento e la distan- za da un punto notevole della costa e riportare tali valori riferiti allo stesso punto cospicud sulla nuo— va carta. I PIANI NAUTICL Un Piano nautico @ rappresentato su un foglio di carta rettangolare squadrato come una Carta di Mercatore, perd non vi sono tracciati, in genere, né Meridiani né Paralleli enon vi sono le graduazioni della Latitudine e della Longi tudine sui-margini. su alcunitwi @ una freccia che indica la direzione del Nord. Tutti i Piani oltre ad avere indicata la Scala di ridu zione hanno tre segmenti (vedi figura) graduati che sono le scale delle: - Distanze in metri - Latitudini o Distanze in Miglia = Longitudini A mezzo di questa Scala e conoscendo le Coordinate del Punto fondamentale (o di Tangenza) sempre indicate sul pia no stesso, possono essere svolte tutte le operazioni di car teggio. 8 ¢ 3 Scala Longitudine . orev ws 10 au LA NAVIGAZIONE STIMATA Tl navigante ha la necessita di conoscere in ogni istante la posizione della propria Nave. Per raggiungere questo scopo ha a disposizione diversi sistemi pit o meno semplici che gli consentono di determinare il Punto Nave. I1 sistéma pik sem Plice di tutti @ quello cosi detto "STIMATO". Per determinare il Punto Nave con questo sistema basta conoscere la direzione in cui si-€ mossa la Nave (cioé la Rotta), il tempo che ha na vigato, ed a quale velocita. Supponiamo ad esempio che una Nave sia partita da La spezia alle ore 0800 ed abbia navigato per 180° alla velocita di 15 Nodi, il comandante della Nave potra segnare sulla carta il Punto Nave delle ore 1000 che sa ra 30 Miglia a Sud di La Spezia, segnera cioé i1 punto in cui egli "STIMA" di essere alle ore 1000. Che poi la Nave si trovi realmente su tale punto oppure no, lo potra dire solo se effettuerd il controllo con un altro sistema di navigazio— ne (Navigazione Costiera, Astronomica, ecc). PROBLEMI B STRUMENTI DELLA NAVIGAZIONE STIMATA I problemi che in definitive ogni sistema di navigazione @ chiamato a risolvere sono tre: 1, = Dato il punto di partenza e quello di arrivo determinare la gotta ed il cammino da percorrere. - 2. - Nota la xotta ed il cammino guidare la Nave su di essi. 3. = Noto il punto di partenza, 1a Rotta e la Velocita, trova ve il Punto Nave in un momento qualsiasi della navigazae Vediamo ora come 1a Navigazione Stimata risolve questi problemi: Ii primo problema si risolve, in genere, grafica~ mente sulla carta nautica tenendo conto dei seguenti fattori: a) Sicurezza della Navigazione b) Brevita del percorso c) Facilita di condotta della navigazione. Per quanto sopra, al momento di tracciare una gotta sul- la carta, faremo in modo che questa passi sufficientemente lontano da bassi fondali o da altri pericoli e che sia il pid breve tra i percorsi. 1 secondo _e terzo problema si potranno risolvere avendo a disposizione la Carta Nautica, la Bussola ed un Solcometro. Usufruendo dei dati rilevabili da questi strumenti sara abba— stanza facile condurre 1a Nave sul percorso prescelto e ripor tare sulla Carta i punti in cui I STIMA" di trovarsi ad una certa ora. — 33 LA NAVIGAZIONE COSTIERA Si definisce "COSTIERA" la navigazione che si effettua in vista della costa, i cui problemi, il principale dei qua li @ la determinazione della posizione della Nave, si risol vono mediante 1'osservazione di oggetti terrestri. Ogni os- servazione ha lo scopo di fornire una linea di posizione. In navigazione si definisce "LINEA DI POSIZIONE" o "LUOGO DI PO SIZIONE" un’ insieme di punti che godono tutti e solo essi di una stessa proprieta geometrica, accertabile a mezzo di misu va e su cui sicuramente si trova l'osservatore. Chiariamo questa definizione con un esempio: supponiamo di essere su una Nave in navigazione davanti ad una costa sulla quale spicca un oggetto ben visibile e no to (un faro,un campanile,una torre,ecc) e supponiamo di non conoscere la nostra posizione. Con un rilevatore noi siamo’ in grado, perd, di misurare cioé 1'angolo fra la direzione del Nord e quella dell'oggetto. Noi potremmo essere nella posizione 1 4 oppure in quella 2 0 3 e in ognuna di 1 queste posizioni misureremmo sempre 1 lo stesso rilevamento.La misura del 1 vilevamento ha fatto nascere quindi u 1 na linea di posizione detta "RETTA DI 1 RILEVAMENTO" 0 pit semplicemente "RI- LEVAMENTO". su cui si trova certamente la Nave. LINBE DI POSIZIONE B RELATIVI STRUMENTI DI MISURA Le linee di posizione impiegate nella navigazione co- stiera son 1.RETTA DI RILEVAMBNTO: gia definita nel paragrafo preceden- te.Questa retta nasce da una misura y - di rilevamento; questa si pud misu- a rare con uno strumento detto "CERCHIO V AZIMUTALE" 0 "RILEVATORE DI BUSSOLA" (vedi dispensa N.3) oppure con il GRA FOMETRO. Con il rilevatore si ottiene direttamente l'angolo. tra la direzio- ne del Nord (materializzata dall'ele- mento. sensibile della bussola) e la direzione dell'oggetto. Con il grafo~ metro si ottiene l'angolo tra la dire zione prodiera dell'asse della Nave & la direzione dell'ogget to:tale ango- lo prende il nome di "RILEVAMENTO PO- LARE" e si indica con la lettera gre ca 8 (HO) 24 Pee capire la relazione che lega il rilevamento misu vato con il cerchio azzimutale ed il rilevamento polare mi surato con il grafometro, basta osservare la figura prece- dente, in quella figura il rilevamento (glv) é uguale alla somma dell'angolo di prora (Pv) pid il rilevamento polare (lp) cioé : glv = Pv + 21p Questa formula é valida se il rilevamento polare viene mis surato da 0° a 360° partenfo dalla prora in senso orario ; spesso perd il rilevamento polare si misura da 0° a 180° sulla dritta e da 0° a 180° sulla sinistra a partire dalla prora, in tal caso la formula diviene : Qlv = Pv4+R1p da cui: Rlv = Pv + a1p (Dr) Riv = Pv - Rip (Sn) ny 2. CERCHIO DI UGUALE DISTANZA : @ un cerchio che ha per cen tro Ltoggetto e per raggio la distanza dell'oggetto dal la nave. La misura della dis tanza viene effettuata, nor— malmegte, a mezzo radar. il - BATOMETRICA _: @ una linea irregolare che unisce tutti i punti che hanno ugale fondale; questa linea nasce da una misura di profondita; lo strumento impiegato per effettuare questa misura si chiama "SCANDAGLIO" Questa linea, a differenza delle due precedenti, non ha nulla di geometrico ma si presenta con un andamen to irregolare. Sulle carte nautiche figurano, gia di segnate, alcune batimetriche. In navigazione la bati metrica viene usata pochissimo, in genere si usa la misura di fondale isolata perché 1a conoscenza di que to valore costituisce sempre una validissima informa zione per la condotta della navigazione. - CERCHIO CAPACE : & un luogo di posizione molto preciso che ha la configurazione di un cerchio passante per due oggetti noti sulla costa; @ il cerchio capace ( cio& che contiene) dell'angolo misurato dalla nave fra i due oggetti; la misura viene fatta con il ses- tante. Questo luogo di posizione é molto usato per la navigazione di precisione, nella navigazione costiera viene usato in rarissimi casi e, nella nautica da di- porto, praticamente mai. = ALLINEAMENTO : @ una linea su cui si trovano tutti gli osservatori che apprezzano di vedere due oggetti noti sulla costa, posti a differente distanza, esattamente "ALLINEATI" ( la linea passa ovviamente tra i due og- getti), non occorre nessuna misura per individuarla ; @ quindi la linea di posizione pid semplice che si pos sa immaginare. L'allineamento @ molto utile nella navi gazione in acque ristrette ( entrata ed uscita dai por ti, navigazione nei canali ecc.) PUNTO NAVE CON DUB LINEE DI POSIZIONE SIMULTANEE 11 "PUNTO NAVE" @ il punto d'incontro di due o pid linee di posizione; il navigante, quindi, potra sceglire due 0 pid delle linee di posizione descritte nel preceden te paragrafo (Rilevamento, cerchio capace, batometrica ecc. ) eseguire simultaneamente le misure relative, tracciarsi sulla carta le due linee ed ottenere il Punto Nave. Nella pratica, i tipi di Punto Nave che si eseguono sono « molto pochi, li elencheremo di seguito illustrandoli. a) - Punto Nave con due rilevamenti Quando sulla costa si trovano due oggetti noti e ri portaté sulla carta, se ne misurano i rilevamenti (con il cerchio azimutale od il grafometro) e si tracciano sulla carta le due rette di rilevamento, il punto dove Si incon trano @ il punto“have, accanto a questo punto deve essere sempre annotata l'ora in cui é stata fatta la misura.Per avere un grado accettabile di precisione @ necessario che l'angolo compreso tra i due rilevamenti non sia inferiore ai 25° - 30° o maggiore di 150°. b) - Punto Nave con un rilevamento ed un allineamento Tl punto nave con due rilevamenti aumenta la sua pre cisione se ad un rilevamento si sostituisce un:allineamen to; in questo caso occorrono tre oggetti noti sulla costa e due osservatori a bordo, il primo osservatore per misu- vare il rilevamento ed il secondo, con il binocolo, per controllare 1'allineamento e che nel momento in cui la nave lo taglia dia lo stop al primo che leggera il valore del rilevamento in quell'istante. c) - Punto nave con rilevamento e distanza Se sulla costa abbiamo un solo oggetto potremo sta bilire il Punto nave leggendo il valore del rilevamento dell'oggetto e contemporaneamente misurare la distanza dell'oggetto, se possibile, o della linta di costa, dope di che tracceremo la linea di rilevamento ed il cerchio della distanza, il punto d'incontro di questi due luoghi di posizione ci dara il punto nave, NOTA : B* evédente che due linee di posizione si incontra no sempre in un punto, qualunque sia l'entita dello errore di cui possono essere affette, e nulla pud far capire se esse sono alterate da errori piccoli © grandi. Per avere la sicurezza che il punto nave ottenuto sia il "vero" punto nave, é@ opportuno, se possibile, confermarlo con un terzo luogo di posi- zione. I1 punto nave ottenuto con tre luoghi di po sizione, anche se non si pud definire sempre il pid preciso, @ certamente il pid sicuro. Le modalita di esecuzione sono simili a quelle seguite per il pun to nave con due luoghi. di posizione. a) - Punto nave con rilevamenti_successivi dello stesso ggetto Si pud dare il caso che sulla costa vi sia un solo og getto noto e che non si sia in grado di misurarne la distan za, in tal caso poiche un solo rilevamento non é sufficiente per determinare il punto nave, per poterlo determinare do~ vremo eseguire le seguenti operazioni : (1) - Misurare il rilevamento dell'oggetto e far scattare il contasecondi (2) - Mantenere rigorosamente costante la rétta e la velo cita della nave (3) - attendere che i1 valore del rilevamento sia variato di almeno 25°, misurare di nuovo il rirevamento del ltoggetto e far scattare di nuovo il contasecondi. (4) Si ricava l'intervallo di tempo e quindi si calcola il percorso applicando la formula : Spazio = Velocita x Tempo Si traccia quindi il secondo rilevamento sulla carta e si “trasporta" il primo all'istante del secondo. Tl trasporto del primo rilevamento si pud fare in due modi : Le A partire dall'oggetto osservato si traccia sulla carta un segmento pari allo spazio calcolato e nella di rezione della rotta; dall'esterno di questo segmento si traccia il primo rilevamento,dove questo incontra il se condo rilevamento, si segna il Punto Nave ( L'ora anno- tata @ quella della seconda misura). \ — [s=vtl ~N VN \ \ oN 3 \ \\ art ON. - Si traccia il primo rilevamento, dal punto in cui esso incontra la rotta ( che si suppone secua la nave) si riporta sulla rotta stessa un segmento pari allo spa zio percorso, dall'esterno di questo segmento si traccia la parallela al primo rilevamento, dove questo incontra il secondo rilevamento avremo il punto nave. 1 I 5 | I 1 I en Ty t NOTA: Questo tipo di Punto @ detto:"Con rilevamenti suc- cessivi" 0 " Trasportati". Questo sistema si rivela particolarmente utile quando si naviga di motte in vista di un solo faro. e) - Punto nave con rilevamenti polari successivi (_detto anche : 45° e Traverso) Come abbiamo visto nel secondo paragrafo di questa dispensa, il rilevamento polare, con una opportuna operazio-— ne di conversione, da luogo ad un rilevamento vero, pertanto pud essere. usato per la determinazione del-Punto Nave Costie ro..Esistono sistemi per determinare il Punto Nve impiegando esclusivamente rilevamenti polari; tra questi il pid noto ed il pid facile @ quello detto : "45° e Traverso". Per determinare la posizione della nave con questo sistema si procede come segue : (1) - Si dispone il grafometro sulla graduazione 45°, quan- do l'oggetto passa al traguardo simette in moto il contasecondi. (2) - Si mantiene rigorosamente costante la Rotta e la ve locita (3) - Si dispone il grafometro su 90° e quando 1'oggetto Passa al traguardo( oppure, come comunemente si usa dire "8 al traverso"), si ferma il contasecondi. Misurato il tempo trascorso e.nota la velocita della nave, si pud calcolare lo spazio percorso con la stes sa formula vista nel paragrafo precedente; questo: spazio vappresenta sia il percorso fatto dalla nave trasl'istante del rilevamento polare 45° e 1‘istante del traverso, sia la distanza a cui essa passa dall'oggetto al traverso; infatti dal triangolo rettangolo isoscele ABC si ha che "AC" @ ugua le al cammino percorso "BC". Il problema si risolve graficamente sulla carta trasportando il primo rilevamento all'ista nte del secondo, © con il seguente metodo : - Tracciati sulla carta il rilevamento Polare 45° ed il tra- verso, si prende un'apertura di compasso uguale al cammino Percorso dalla nave nell'intervallo di tempo, con 1taiuto di una parallela a rulli si spostera il compasso in manie ra che la congiungente le punte si mantenga sempre paralle -la alla rotta vera seguita dalla nave mentre una delle pun te scorrera lungo il rilevamento che individua il traverso, quando 1'altra punta incontrera i1 rilevamento che indivi- dua il polare 45°, segneremo sul traverso il Punto Nave. a x, Ard 7 I. ar minut | SECONDI CONV. DEL TEMPO IN ARCO ORE Sdde— adie Ssés2 22isa Ssses S22233 BaRass PRIMI rose seaRe o TENN ARSHS TEARS 3 2 S88SR SSRR4 aay FEARS THILR ARSE TEAReR>| geees sonss socss casas] 38338 SBESE ERRES SRERSES! GRADI RK ARABS FFHRO raexe enece CONV. DELL'ARCO IN TEMPO oO TONLR ARSRE TEAS RFSF BIVsR Rang ORE LEGALI (STANDARD TIMES) E ORE LEGAL! ESTIVE (SUMMER TIMES) - Per passare dal'ora legal di un pase alla corispondente ora UTC si applica algebricamente la corezione rportata a fanco. = HN segno post (nica un anticp defor egle rept ara UTC meni seqn (indica un rao fepto aera in caso di paesi che adottano Fora esta bisogna prevedere un rtardo uteriore dit ora. er pas! che adottano fora estiva & rportato tra parentesi un richiamo che permatie i ricavare le date di inizio @ ermine dol periodo in cul i vigore. = dat riportat sono rf a giugno 2003 (in grassetto i paesi che, per estensione, occupano pi fus ora). hom hom hom ‘Afghanistan 04 30 Easter Quebec +04 Georgia (Rep)(@) = 04 ‘Albania (1) +01” Zona Orientale Germania (1) -01 ‘Nigeria 201 Wester Quebec (5) +05 Ghana 0 ‘Amsterdam (Is) 205 = Zona Centrale Giamaica +05 ‘Andorra (1) 201 Manitoba (5) +08 Giappone -08 ‘Angola =01 Saskatchewan +08 Gibitera (1) -01 Antile Olandesi (Is) +04 - Zona Montagne Giordania (11) 202 ‘Arabia Saudia 06 Alberta (5) +07 — GranBretagna (1) 00 ‘Argentina +03 Tetonmontani del NW(5) +07 Grecia (1) -02 ‘Ascensione (ls) 00 - Zona Pacifico Groentandia (1) +03 ‘Australia Brtish Columbia (5) +0 | Sound (1) +01 + Austlia Occ. 08 Yukon (5) +08 - Thule 0 + Austiia Sett +09 30 Canario ('s.) (1) 00 Danmarkshavn 00 > Austiia Merid. (2) -09. 30 +01 Guam (is) -10 = Queensland 210 +01 Guatemala +06 = Canberra, Victoria (2) = 10 =01 Guiana +04 = New South Wales (2) = 10 =01 Guiana francese +03 + Tasmania (3) =10 +04 Guinea 00 Austria (1) -01 08 Guinea - Bissau 00 02 Guinea Equatoriale = - 01 Bahamas (6) +05, +05 Bangladesh -08 01 Hit +05 Barbados (Is) +06 Corea -09 Hawai (Is) +10 Belgio (1) =01 Costa d'Avorio 00 Honduras +08, Bermuda (ts, (6) +04 Costarica +06 Hong Kong -08 Bolivia +04 Croazia (1) -01 Bosnia-Erzegovina (1) -01 Cuba (1) +05 India -05 30 Brasile Indonesia = Orientale (6) +03 Danimarca (1) -01 = Zona Occidentale - 07 = Occidentale (6) +04 Dominicana (Rep.) +04 Zona Centrale =08 > Acre +05 = Zona Orientale -08 Para Orientale +03 Equador +05 tran (12) +03 30 = Para Occidentale «+04 —Egito (@) 02 — 'raq(13) -03 = Rondonia +04 ElSalvador +08 Ifanda (1) 0 = Amazzoria +04 Etiopia -03 —Islanda 00 Bulgaria (1) 02 Estonia =02 —Iraele (14) -02 Burundi 202 hala (1) -ot Faeroes (is) (1) 00 lugostavia (1) sot Camerum -01 Falkland (is) (10) +06 Canada Fiji (s.) 12 Johnston ('s.) +10 + Terranova (5) +03 08 J. Femandez (Is) (7) +04 = Zona Attantica =02 ‘Now Brunsweh () +04 =01 Kenya -03 ‘Nuova Scoza (6) +04 Kuwait -03 ‘Anticosti (8) +04 =01 — Kermadec (is) 212 Zona est del 63° W(5) +04 00 Kergulen (ls) -05 NOTA : Il significato dei richiami @ illustrato alla pagina successiva. Laos Pert Teitandia Lesotho 02 Polonia (1) -01 Taiwan -08 Libano (18) =02 —Portogallo (1) =00 Togo 0 Liberia 00 Portorico +04 Tonga (is) -8 Lia -of Trinidad e Tobago +04 Lussemburgo (1) =01 — Quatar 03 Tunisia -01 Lituania -02 Turchia (1) -02 Romania (1) -02 Macao 08 Ruanda =02 — Ucraina (1) -02 ‘Madagascar -03 Russia Uganda -03 Madeira (18) (1) 00 = Zona 0 (Kalinga) (1) =02 — Ungheria (1) =o Malawi 02 ~ Zona 1 (SPiroburgo, Mosca Uruguay +03 Maldive (1s) 705 ‘Rostov, Asirakan, Arthangolsh)(1) 03 USA Malesia =08 — - Zona 2(hevsk, Samera)(1) 04 Zona Orientale (6) +05 Matta (1) S01 = Zona (Amderma) (1) +08 = indiana +05, Marianne (Is) 510 = Zona.4(Omst) (1) +08 = Zona Centrale (5) +08 Marocco 00 = Zona 5(Dkson) (1) +07 = Zona Montagne (6) +07 ‘Mauritania 00 = Zona 6 kus) (1) =08 = Avizona +07 Mauritius ('.) =04 > Zona 7 (Vautsk, Tas) (1) +08 = Zona Pacifico (6) +08 Mossico +08 = Zona 8 Okhotsk, Vachastox)() 10 = Alaska (5) +09 = B.CalifomiaN (17) +08 = Zone® (Magadan, Sakain)(1) 11 = Aleutine (Is) (5) + 10 = Sinaloa (17) +07 = Zona 10 (Povek, PProvidenia Uzbekistan =05 2 B.Califomia S(17) +07 Patropavask) (1) -12 ~ Sonora +07 Vanuatu “11 Midway (s.) +11 Salomone (is.) =11 Venezuela +04 Monaco (1) 01 Samoa (ls) +11 Vietnam -07 Mongolia (18) +08 SantElena ('s.) Mozambico -02 Senegal Windward (1s) Seychelles (\.) = Grenada, SLLucia +04 Nicaragua +08 Sierra Leone = StVincent, Martinica +04 Nigeria =01 Singapore Norfolk (ls.) 514 30 Sia (13) Yemen -03 Norvegia (1) =01 — Slovacchia (1) Nuova Caledonia <1 Slovenia (1) Zaire Nuova Guinea-Papua -10 Somalia + Occidentale -o1 Nuova Zelanda (16) -12 Spagna (1) = Orientale =02 Sri Lanka (Ceylon) Zambia 02 Otanda (1) -01 Sud Attica Zimbabwe -02 Sudan Pakistan (18) -05 Suriname Panama +05 Svezia (1) Paraguay (4) +04 Svizzera (1) Pasqua ('s.) @) +06 Swaziland Periodo dell'anno nel quale @ in vigore ora estiva (Summer Time) Inzio Fine (1) Utima Domenica di marzo @)_Utima Domenica di ottobre @) Sottobre (4) Prima Domenica di settembre (®) Prima Domenica di apie ©) novembre (7) _Sebato prima della seconda Domenica otobre (®) 25marzo (9) 27 apie (10) Prima Domenica di setembre (11) Utimo venerat a marzo (12) 22maro (13) aprie (14) 28 marzo (15) 26 marzo (16) Prima Domenica di otobre (17) Prima Domenica a apie (18) 30marzo ‘Sabato prima dela prima Domenica di Aprile Sabato prima det utima Domenica di otobre Sabato prima del uma Domenica dimarz0 Sabato prima del utima Domenica i marzo Prima Domenica di ape ‘Sabato prima del ulima Domenica di ottobre 15 febbralo. ‘Sabato prima della seconda Domenica di marzo 2B ottobre 27 settembre 21 aprile Ute Venera ottbre 21 settembre 31 ottobre Botiobre 28 otobre ‘Sabato prima deta terza Domenica di marzo Uttima Domenica a ottobre ‘Sabato prima del utima Domenica di settembre ‘Sabato prima dela prima Domenica di otobre a@ae TAVOLA 4 LATITUDINI CRESCENT! per lellissoide Internazionale FORMULARIO DI NAVIGAZIONE PER PADRONI MARITTIMI Py=Pb+d+6+Isc+ldr ; Pm=Pb+d Py=Pm+d ; vad+5 Rlv=Rib+d+6 5 Rly=Pb+p Ao=9"-@ }1= Ad. cos @ (cammino sul parallelo) Distanza di un oggetto di altezza nota dedotto l'angolo sotteso a: d= h cot & Distanza dell’orizzonte marino: d=2,04Ve — oved in miglia ed e elevazione osservatore in metri Distanza alla quale si avvista un faro o altro oggetto sull’orizzonte: P = 2,04( VE + Ve ) Portata del radar: P =2,23( fHi+ Vir) tav. nautiche n. 10 Errore delta girobussola:tg=-——/°%? __ tay, nautiche'n, 11; Pv= Pob +5 902c08 9+ Vsenke LOSSODROMIA 1° prob. della loss. per piceole distanze: notiil punto A (9, 4), R, m, calcolare il punto B (@’, 4). Ag =mcosR ; AA =m sen R/ cos pm 2° prob. della loss. per piccole distanze.: noti il punto A (9, 4), B(g’, 2), calcolare R, m. tgr=Adcosm/Ap; — m=Ap/cosR Eq. delta loss. per grandi distanze sferiche: W -h=(g'e - pe) tg Rove ge = 10800/r In ty (45+9/2) 1° prob. della loss. per grandi distanze sferiche: Ag =m cos R 5 AR=AgeteR 2° prob. della loss. per grandi distanze sferiche: 1gr= Ad! Ape ; m=Ap/cosR N.B.: Le equazioni della lossodromia per grandi distanze ellissoidali sono i medesimi delle grandi distanze sferiche, ma si utiliza la latitudine crescente per l’ellissoide (tav. 4 delle T.N.), ORTODROMIA E CALCOLI RELATIVI 1g p= te ov cos (Av-2) 5 equatione dell ortodromia cosm = seno sen” + cosp cosip’ cos(’-2.) 5 distanza tra due punt not cosRi = (seng"-senpcosm):(cos senm) ; R-RiE ; R-360-RIW 5 calcolo detta rotta iniziale cosRf= (seno’cosm-seng)(coso’senm) ; R'-R/E ; R’-360-RW — ; calcolo delta rotta finale cospy = cos | sen RI ; cosAAav= tg @/igny : AV-ATARAY calcolo coordinate del vertice senRo = cosgv / cose 5 rotta ort.in un punto quatsiast COSAAKY = tg9K / tgp ; AK™=2v= AAKV 5 AK’ sinters. con un dato parallelo gk 1g 9K = Ig9V cos (Av Ax) 5 iners. dite, m, con un meridian AK WwoK = {[senpeos(?.x - 2)+sen(2.« - R/teRVeos—} 5 inters. dn e. m. con un meridiano 2K Calcolo delle coordinate di un punto H nota la distanza mis dal punto di partenza e la Ri engp cos mii + cos ~p sen mui cos Ri; cos Adan = —O"™t __ tee, ; at £08 p08, sen gH + ARAN Determinazione del punto d'intersezione di due circoli massimi dati: A=(tg pV sen dv ~tg qv’ sen dv" )? + (tg pV cos Av ~tg ov’ cos Av" )? Ax _ (iggvsendv —igqv' sendv')+ VA + con I'eq,dell’ortodromia si trova 2x 2 (tggwcos Av —igqr'eos Av’) a y ‘STRUNENTI METEOROLOGIC! STRUMENTI METEOROLOGICI Requisiti, caratteristiche e accessori Gli strumenti meteorologici devono avere i seguenti requisiti, che sono propri degli strumenti scientifci precisione, accuratezza, semplicita, facilité di lettura e di impiego, robustezza e affidabilité, basso costo di acquisto e di esercizio. Laccuratezza di una misura é data dal grado di vicinanza al valore vero, mentre la precisione indica ta finezza con cui il valore viene rappresentato. Per esempio un barometro pud fornire una misura precisa al decimo di hp ma accurata solo a 2 hp se la taratura non é ben fatta. L’affidabilita di uno strumento indica Vattitudine al funzionamento nel tempo. La probabilita di un guasto risulta elevata nella fase di rodaggio, poi caala per risalire di nuovo quando lo strumento diventa vecchio, Altri requisiti importanti sono la sensibilita, cioé la capacita di segnalare piccole variazioni della grandezza da misurare, e la prontezza, cioé la capacita di indicare rapidamente la misura ‘Strumenti a lettura e strumenti a registrazione | primi forniscono la lettura della grandezza misurata, in forma analogica o digitale. La lettura pud essere fatta in loco 0 a distanza. In questultimo caso il segnale misurato viene trasdotto in segnale elettrico per essere trasportato pit facilmente a distanza. Gli strumenti registratori metallic, oltre ai requisiti indicati, devono presentare un basso attrito tra le parti mobili. La registrazione su nastri magnetici viene sempre pid impiegata perché consente limpiego dei calcolatori elettronici. La capannina meteorologica. Gi strumenti tradizionali per la misura delle grandezze meteorologiche vengono sistemate in una capannina di legno con pareti a persiane per consentire 'aerazione e preservare gli strumenti dallazione diretta dei raggi solar. tetto spiovente é rivolto a sud, mentre la porta a cemniera a nord, II piano degli strumenti @ alto circa 1,70'm sul suolo che deve essere erboso per evitare indesiderate riflessioni solar. Termometri e termistori. Sono gli strumenti basati sulla variazioni di temperatura dei corpi e sulla variazione di resistenza elettrica al variare della temperatura. | termometri a merourio sono i pitt affidabili, ma a temperature inferiori a -38.9 *C, punto di solidificazione del mercutlo, si usano termometri ad alcool. Nel termometro ordinario il liquido @ contenuto in un bulbo di vetro e Fespansione avviene in un tubo capillare che ne amplifica leffetto in lunghezza, Per misurare la temperatura massima il bulbo capillare porta una strozzatura in vicinanza dell‘attacco con il tubo che impedisce al mercurio di rientrare per effetto del solo peso quando si raffredda. Per la misura della temperatura minima si usano termometri ad alcool con canna di diametro pill grande e quindi non capillare. alcool & un liquido che forma un menisco concavo per cui, se allintemno della canna viene posta una sbarretta di ferro rivestita di porcellana sagomata in modo da far passare il liquido e di esercitare una debole pressione sulle pareti, quando la temperatura scende il menisco trascina la sbarretta che si ferma solo quando il raffreddamento si ferma. In tal modo l'estremo della sbarretta indica la temperatura minima, Barometri e barografi La misura della pressione si fa con i barometri a mercurio 0 con i barometri metallci. | barometri a mercurio si basano sull'esperienza di Torricell. La graduazione incisa sulla canna per la lettura dell altezza della colonna di mercurio, deve avere lorigine in corrispondenza del livello del mercurio nel pozzetto. La lettura si fa con 'ausilio di un noni, la cui base si porta a tangenziare la parle superiore del mercurio. Infine un barometro porta incorporato sempre un termometro. Alla lettura al barometro a mercurio vanno apportate le correzioni per la temperatura, per la latitudine e per Valtitudine leggibil in apposite tavole. | barometri metaltci. II sensore @ generalmente costituito da una o pili capsule barometriche che vengono pili o meno compresse dalla pressione atmosferica; un indice consente di rilevare il valore della pressione atmosferica La sensibilita di un barometro metallico @ inferiore a quella di un barometro a mercurio ed & dell'ordine di un hp. 13 ‘STRUNENTI METEOROLOGIC! Igrometri, psicrometri, igrograt Psicrometro August. € costituito da due termometri identici, Uno di essi ha il bulbo avvolto in una mussolina cche viene bagnata quando si fa la misura. Il termometro asciutto segna la temperatura dell'aria mente il termometro con il bulbo bagnato segna una temperatura pit! bassa. Con la differenza tra la temperatura tra il termometro asciutto e quello bagnato e la temperatura del termometro asciutto sono compilate delle tavole con cui si determina I’ umidita relativa € la temperatura di rugiada. Igrometri a capelio. Si basano sulla proprieta che hanno i capelli di allungarsi all'aumentare dell umidita, Un igrometro & costituito da un fascio di capelli biondi di donna fissati ad un’estremita e Valtra collegata ad un indice. Misure del vento. Esistono vari mo ra della direzione e velocita del vento. Per la direzione pud essere utilizzata una banderuola girevole attorno ad un asse verticale e con il centro di gravita su detto asse. Sotto I'azione del flusso daria essa si dispone nella posizione di equilibrio con indice nella direzione di provenienza del vento. Questa direzione viene trasmessa, mediante un sistema elettronico, agli indicator e ai registrator La velocita del vento viene determinata con 'anemometro. Si pud determinare direttamente la distanza percorsa dall'aria nell'unita di tempo oppure la pressione che il vento esercita su un corpo fermo. Lanemometto pit diffuso @ quello a coppe di Robinson. E’ costituito da tre o piti coppe emisferiche montate ‘su bracoi orizzontali, e ruotanti attomno ad un asse verticale. Sotto 'azione del vento, sulla parte concava della coppa si esercita una forza maggiore che su quella convessa, per cui il mulinello gira sempre nello stesso senso, qualsiasi sia la direzione del vento, Gli elementi misurati, direzione e velocita del vento, vengono trasmessi a distanza con sistemi meccanici 0 elettrici, per azionare gli indicatori o delle penne soriventi. Misure di precipitazioni, radiazione. Le precipitazioni si misurano con il pluviometro costituito da un imbuto a sezione circolare di area nota collegato ad un recipiente. |I volume di acqua raccolta diviso per l'area fomisce la precipitazione, espressa in miliimetri, in un dato intervallo di tempo. La radiazione solare si pub misurare con il piranografo, il cui elemento sensibile & formato da tre lamine bimetalliche affiancate, di cui la centrale annerita situata nel piano dellequatore in una piccola cupola di vetro emisferica. Leffetto differenziale delle deformazioni delle lamine é proporzionale alla quantita di radiazione che colpisce e viene registrato su un tamburo mosso ad orologeria Leliofanografo & costituito da una sfera di vetro il cul asse si dispone paralletamente a quello terrestre. i faggi solari raccolti si concentrano nel fuoco ove producono bruciatura su carta, la cui posizione e lunghezza forniscono lorario e la durata dell'insolazione. Il ricevitore fac-simile. Le condizioni meteorologiche, analisi e previsioni, vengono trasmesse per fac-simile dagli_uffici meteorologici a qualsiasi utente che sia in possesso di un apposite ricevitore in grado di ricostruire le carte del tempo da particolari messaggi elettro-magnetici. Le carte meteorologiche. Tutt | servizi meteorologici mondiali compilano ed elaborano diverse carte meteorologiche che vengono poi diffuse per FAC-SIMILE, onde permettere all'utenza di riceverle e di consultarle in tempo reale. Le carte si distinguono in carte reali ¢ carte previste: le prime rispecchiano fedelmente la situazione meteorologica in una determinata area ad una precisa ora sinottica, le seconde sono il frutto dello studio e dell'analisi dei meteorologi Analisi al suolo E la carta base di ogni servizio metereologico. Si possono notare le zone di alta (H) e di bassa (L) pressione, le isobare, i front, le linee di instabilita ete. Carta dello zero termico Vi sono tracciate le isoipse che indicano l'altezza della temperatura 0°C. 213 ‘STRUNENTI METEOROLOGIC! Carta della tropopausa e della corrente a getto La corrente a getto 6 evidenziata da due linee spesse ¢ parallele; il massimo valore del vento viene indicato con tre numeri che rappresentano nell/ordine: l'altitudine, la diezione di provenienza e lintensita espressa in nodi. E utile per lidentificazione dei fronti e delle zone di peggior stato del tempo. ‘Topografie assolute Rappresentano lo stato di moto dell'atmosfera. Vi sono tracciate le isoipse di una superficie isobarica standard. SUPERFICI ISOBARICHE STANDARD 850 700 500 300 200 hpa 1600 3000 5500 9000 11500 mt. Il clima della Toscana settentrional Nella stagione invernale, due sono i tipi di tempo che maggiormente interessano Ia regione: ('anticiclone ‘ull’ Europa centrale e le depressioni sul golfo di Genova. Con la prima situazione si hanno, per solito, giomate serene 0 poco nuvolose, temperature basse, correnti fredde da est. Con il secondo tipo di tempo si ha, invece, intensa nuvolosita e piogge abbondanti Quando la depressione si sposta verso sud-est le condizioni atmosferiche migliorano rapidamente, ma la regione viene ad essere interessata da una sostenuta corrente di tramontana che talvolta puo’ persistere anche per 36 ore. Il primo periodo della primavera & molto simile, talvolta, a quello invemale poiché la Toscana settentrionale uo’ permanere sotto Finfluenza del golfo di Genova (frequent sono ancora in questa stagione i passaggi di fronti freddi da nord-ovest) con conseguenti periodi motto piovosi. Con il progredire della stagione, i tipi di tempo invernale si fanno meno frequenti, mentre si vanno affermando sempre pit i regimi di pressioni livellate. estate @ caratterizzata da lunghi periodi di scarsa nuvolosita, Tuttavia, nelle ore pomeridiane, a causa del forte riscaldamento del suolo, possono aversi manifestazi temporalesche specie sull’Appennino e sulle Apuane. Nell'autunno sono le depressioni mediterranee ad interessare maggiormente la regione: le piogge risultano, allora abbondanti, ma raramente assumono carattere temporalesco. Non mancano, in questa stagione, frequenti periodi di tempo anticiclonico che apportano serenité di cielo © temperature superior’ a quelle nnormali della stagione. Macchie solari ‘Sebbene manchi un principio fisico di causa-effetto, si sono trovati dei legami statistic! tra le attivita delle macchie solari ed il tempo atmosferico; in particolare, una riduzione dell'attivita solare produce una conseguente diminuzione della temperatura atmosferica sulla Terra, mentre un aumento dellattivita provoca un innalzamento della temperatura. ‘Ondate di freddo e di calore. Episodicamente, in tute le zone della Terra, si possono avere periodi di freddo o di caldo eccezionale. II Canada, ad esempio, é frequentemente interessato da correnti freddissime provenienti dalla Siberia In Italia questi fenomeni sono pit rari, tuttavia possiamo ricordare gli anni. 1929, 1956 e 1985 caratterizzati da inverni con temperature glaciali, 'anno 1980 viene ricordato invece per un lunghissimo periodo di siccité per lestate caldissima che provocd incendi di vaste proporzioni. Nel 1985 una massa d'aria, proveniente dalle regioni artiche, riusci a scavalcare le Alpi e ricadde su tutta la penisola italiana, La temperature scesero a valori storici, A Bologna, per esempio, arrivd a -26°C , a Firenze ‘scese a -22°C; tutti fiumi della Toscana gelarono, sul lago di Massaciuecoli si form® uno strato di ghiaccio che, in certi punti, raggiunse i 25 om. di spessore. 313 AVVISI AI NAVIGANTI Maggiornamento ed il controllo della documentazione nautica, avviene mediante gli avvisi ai naviganti. Essi consistono in fascicoli contenenti tutte le variazioni da apportare alla documentazione, ed in particolaze a quella ad aggioznamento sistematico come: le carte nautiche, il portolano, L’elenco fari e fanali ed i radioservizi per la navigazione. Essi sono pubblicati quindicinalmente dali’ Istituto Idrografico della Marina, il quale ha l’obbligo di fornize tutte le informazioni riguardanti le variazioni di tipo idrotopografiche contenute nelle carte e quelle dei segnalamenti marittimi. 2 compito degli ufficiali di bordo aggicrnare la documentazione, e dovere degli ufficiali di porto controllare che tale documentazione sia stata aggiornata. A tal fine @ previsto che esista a bordo un brogliaccio degli aggiornanenti, dove vengono riportate le variazioni effettuate durante la navigazione. Naturalmente gli agglornamenti delle pubblicazioni nautiche riguardano solamente quelle coinvolte nella navigazione che deve effettuare 1a nave. Documento Numero Numero pata FIRMA Aggiornato Fascicolo | Aggiornamento carta Teallana 17 6 5 7a703/1998 ‘arta Tnalese ¥° 2070 6 35 2470371998 Portolano N. 3/8 6 10 24/03/1998 Elenco Fari e Fanali 6 - 24/03/1998 Radloservizi Parte I 6 50 24/03/1998) Bsempio ai brogliaccio degli aggiornanenti nautict Il fascicolo degli avvisi ai naviganti é suddiviso in tre sezioni, abbreviazioni e simboli ed infine le note ISTITUTO IDROGRAFICO DELLA MARINA AVVISI AI (PERIODICO CONTENUTO DEL FASCICOLO PRIMA SEZIONE — Indice degli Awisi = Comunicazioni e varie —Annullamento AA.NN. ‘SECONDA SEZIONE — Awisi per le CARTE = Awisi per i PORTOLANI — Awisi per i RADIOSERVIZI ~ Awisi di CARATTERE GENERALE — Awisi per i CATALOGHI — Awisi per 'ELENCO FARI TERZA SEZIONE — INFORMAZIONI NAUTICHE — AWISINTM Ill NAVIGANTI QUINDICINALE) Martedi 24 marzo 1998 | ABBREVIAZIONI E SIMBOLI lies i tc ii | (P) = Awiso preliminare (1) - Awiso temporaneo (@) - Awiso generale || AN. - Awiso ai Naviganti IN. - Informazione Nautica { {i NOTE Per il razionale impiego del presente fa- || Sotoos obNedlaretie Barreto agli Av- | vist ai Naviganti ». Gli Avis! urgent! vengono radiodiffusi dalle stazioni r. t. italiane (vedi Radioser- vizi, Parte I) Gli Avvisi i ti di fonte italiana Lrilevamenti sono veri e presi dal largose non diversamente indicato. ‘Chiunque trovi inesattezze o lacune negli awisi del presente fascicolo o possa fornire ‘otizie che interessino la navigazione é pregato di darne sollecita comunicazione Passo Osservatorio, 4 - 16100 Genova - Telef. (010) 24431 Idrografico della Marin: Istituto (12 linee) - Telex 270435 MARIDR | - Telefax (010) 261400. La PRIMA SEZIONE é costituita da: Llindice degli avvisi che serve a rintracciare rapidamente nel fascicolo gli avvisi che interessano le pubblicazioni da aggiornare. 2. Comunicazioni varie servono a mettere al corrente i naviganti sulla produzione editoriale dell’Istituto Idrografico. In questa parte vengono segnalate le aggiunte e le modifiche da apportare alle pubblicazioni, mediante l’annullamento e l/inserzione di nuove pagine. 3. Annullamento di avvisi sono quasi sempre avvisi Temporanei relativi ad eventi di durata limitata. AVVISI PER CARTE NAUTICHE Porto dS. Antico ~ Carte it 296, 288 . 81 “= MAR TIRRENO ~ ITALIA ‘largo di Capo Carbonara ~ Carte it 48, 432 (NT 304), 434 (INT 305), 949 (INT 3306) 82 “MAR TIRRENO ~ SICILIA Paraggl dl Trapani ~ Cans k 17,260, 916, 94. co 88 “MARE 1ONIO ITALIA. Paraggl d Punta Alce ~ Care it 25,28. 84 “MARE ADRIATICO ~ ITALIA Podaso - Carta It 35,022, 923. 3 2 ea = MARE ADRIATICO ~ IUGOSLAVIA ‘Sabbloncaio- Carta it 6111 am on “MARE ADRIATICO - CROAZIA (Growzin = Carta it 6009.2... (Grosri ~ Carta t 6107 ‘Groazia ~ Cara it 6108 Groazia - Cara it 6109 | (Groaria - Cara it 6110 (Grossi — Caria it 6112... MEDITERRANEO ORIENTALE - GRECIA Prokolpos Patron ~ Carta ing, 1676. i Peake 618 “= MAR NERO ~ ROMANIA Mangala to Miia ~ Carta ing. 2282 = MARE ADRIATICO ~ ALBANIA Wore and approachos — Carta ing. 188 ‘Salt of Otrato ~ Cata Ing. 188... “610 en S612 014 ers 2618 AVVISI PER PORTOLAN! MEDITERRANEO OCCIDENTALE - ITALIA ‘Sardegna ~ Golfo di Oristano ~ implant! dl miticotura ~ Pontolano 1/8 640 MAR TIRRENO - ITALIA Siciia- Terasin - Portolano 1/8 2 eat Sica = Sterracavallo - Divito - Portlane 1/8 ae 642 Sila - Paraggl di Milazzo ~ Pericolo - Portolano 1/8... a 643 “MARE ADRIATICO - ITALIA Praga! dl Campomarino - Portolano 1/C as ‘Ortona ~ Preserzinl -Pertolano 1/6. 057 TARR TN Praga! di San Benedeto de! Tronto~ Pattaforma dl periorazione - Portolano T/C... === eas ‘Chiogaia - Pericolo ~ Potolano 1/C ear Ported Marghera ~ Rett - Portlano 1/ _ eo sone: O48 AVVISI DA INSERIRE NEI RADIOSERVI2t = STRETTO DI SICILIA - TALIA Panteleria- Punta Spadilo ~ Radiotaré maritima ~ Rds Pare | 649 = MAR NERO ~ BULGARIA ‘Nos Kalakra ~ Radiofaro maritimo ~ Variante- Ride Parte I. 650 AVVISI DI CARATTERE GENERALE MARI DITALIA MEDITERRANEO E MAR NERO Ricerche didrocarbur. 651 AVVISI PER I CATALOGHI Negatvo [AVVISI PER ELENCO FARI Dal n 652 al n. 670, INFORMAZIONI NAUTICHE 07001 caMoGU ‘00800; LEVANTO ‘Dosoc2 ZONA LA SPeZIA "20013 CAPO SCALEA 126001 TRAPANI 126008 PARAGG! ISOLA DI MARETTIMO ‘343001 FANO AVIS NTA (0001 SAROINIA ‘0003 TUNISIA (0004 AEGEAN SEA La SECONDA SEZIONE é costituita da: 1. Awvisi di aggiornamento in questa parte che ¢ la pia importante, sono raccolti tutti gli avvisi che aggiornano le carte, 1’elenco fari e fanali, portolano e radioservizi. Avvisi per cataloghi delle idrografie, tavole di marea, effemeridi guesti avvisi sono ad aggiornamento occasionale. 3. Aisi di carattere generale in questa parte vengono viportati avvisi relativi a notizie che per la loro natura o per l’estensione delle zone che interessano non possono dar luogo ad avvisi per una particolare pubblicazione. SECONDA SEZIONE AVVIS! PER LE CARTE. . [MAR MEDITERRANEO - SARDEGNA (8:1 24-01-1098. Porto dS. Antioco ‘Gancallare Ia boa da ormeggio che fgura circa In 39" 029 N'=08" 29:6. Carte It. N. 296 (1908-3) ~ 208 (1908-3) (Seheda N.120/1996) . MAR TIRRENO ~ ITALIA 62-24-1098. [Allargo of Copo Carbonara In 38° 48,0NS" 81°0E, segnare unrelito non perieoloss con battented acqua sconoscluto (smb INTK-29), completo dat ‘smbolo di posizone approssimata (sim. INT 8-7). ‘Carte I. N. 45 (1008-13) ~ 432 (INT 308) (1008-44) - 434 (INT 305) (70) - 949 (IMT 3306) (1996-2) (Seheda N. 161/008), Gli avvisi relativi alle carte nautiche possono essere descrittivi o grafici. Nel primo caso vengono esattamente descritte nell'avviso le correzioni da farsi sulla carta con inchiostro blu usando i simboli riportati nelle carte dei simboli: italiana (1111), inglese (5011) e francese (88); nel secondo caso viene allegato all'avviso un grafico di correzione da incollarsi sulla carta da aggiornare. Una volta eseguita 1a correzione sulla carta deve esserne presa nota sul margine inferioxe di essa scrivendo una frazione con al numeratore il numero dell'avviso ed al denominatore il numero progressive della correzione a quella particolare carta. La prima correzione di ogni anno deve essere preceduta dall'indicazione dell'anno stesso, che nell'avviso figura fra parentesi, prima del numero progressive della correzione. Gli avvisi relativi a Elenco Fari, Portolani Radioservizi devono essere incollati per un lembo lungo il margine interno della pagina su di essi indicata. Quando le pagine delle pubblicazioni risultano affette da molte varianti esse vengono sostituite con nuove pagine la cui avvenuta pubblicazione viene segnalata nella parte « Comunicazioni e Varie » del fascicole stesso. Insieme alle nuove pagine da inserire @ sempre pubblicata la nuova pagina relativa all'« Elenco delle pagine contenute nella pubblicazione » in modo da rendere possibile il continuo controllo delle pagine contenute nel volume. Dette raccolte cambi pagina vengono spedite a parte ed a pagamento, su richiesta. AVVISI DA INSERIRE NEI PORTOLAN! em (MEDITERRANEO OCCIDENTALE - ITALIA 6.40 - 24-11-1998. ‘Sardegna - Golfo di Oristano - impianti di mititicottura ‘Nella zona di mare antistante la foce del Flume Tirso compress tra i punti: 1) 30° 82" 48" N - 08° 31" 38" 2) 39° 53° 04" N~ 08° 31° 38” E: 3) 39° 53° 04" N ~ 08" 92° 03" E, 4) 39° 52" 48" N - 08° 32 03" E; @ posizionato un impianto sperimentale di mitilicoltura che restera in sito, fino al 1999. Portolano N. 1/A, pag. 470. (Scheda N. 1397/1998). AVVISI DA INSERIRE NEI RADIOSERVIZI - PARTE! . ‘STRETTO DI SICILIA ~ ITALIA Pantetieia- Punta Spedilo - Raciotaro maritime {Tadao maritima stuato ne nro | Punta Spadilo # tenoerancamenteinatvo, La data di rlatvasione & imprcieatn [Radloserdat per la Navigazione, Parte |, pag. 35. (Scheda N. 94871998)

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