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Lampridio Giovanardi, inventore, intarsiatore e maestro ebanista

Tra i personaggi illustri a cui il Comune di Fabbrico ha intitolato una via, vi Lampridio
Giovanardi. Fu un intarsiatore ed esperto ebanista che divenne celebre per i suoi lavori artistici unici
nel genere. Lampridio nacque a Fabbrico il 15 luglio 1811. Comp gli studi presso l'Istituto
Matematico dei Cadetti Pionieri, nella Modena estense, in seguit si trasfer a Roma a completare il
suo tirocinio scientifico. Tornato a Fabbrico col titolo di ingegnere, ebbe vari incarichi a Novellara,
di cui a quel tempo Fabbrico era una frazione. Lavor per varie amministrazioni del Ducato estense
come archivista, come geometra pubblico e come contabile, inoltre offr una consulenza al governo
borbonico di Parma per la costruzione di un ponte sul Taro. Perfezion il pantografo, uno strumento
per ridurre o ingrandire le proporzioni dei disegni, e nel 1840 inizi a elaborare un Prontuario
georitmetico per la misurazione dei terreni. Parallelamente alla sua attivit professionale,
Lampridio amava sviluppare con grande impegno la dimensione artistica della sua personalit.
Riusc a ottenere fama internazionale dedicandosi all'arte dell'incisione acquisita presso lo studio
Asioli di Correggio e all'arte dell'intarsio. La tecnica dell'intarsio era allora florida a Rolo e si pu
ritenere che Lampridio abbia tratto ispirazione da quella tradizione artistica per le sue migliori
opere. All'Esposizione Universale di Londra del 1851, tenutasi al Crystal Palace, vinse la medaglia
d'oro esibendo dei particolari lavori di tarsia: i quadri cangianti. Si trattava di venti quadretti
sfaccettati in modo da presentare una figura diversa a seconda che li si guardasse da destra o da
sinistra, dall'alto o dal basso. Dalla felice esperienza londinese gli venne l'idea di comporre una
tavola intarsiata dedicata all'esposizione. Dopo essersi ritirato dalla professione si trasfer a Modena
per dedicarsi completamente alla sua passione. Tra il 1851 e il 1876 tre tavole di forma rotonda
decorate con una nuova tecnica d'intarsio da lui introdotta, chiamata a manifattura universale, che
prevedeva l'impiego di materiali diversi tra cui vari tipi di legno, metallo, madreperla, oro, argento e
marmo, cos perfettamente integrati tra loro da creare un insieme di grande effetto. La prima tavola,
del diametro di m. 1,12 rappresenta, come si detto, Il gran palazzo e l'esposizione di Londra del
1851. Fu eseguita tra il 1851 e il 1854. Al centro sono ritratti Joseph Paxton, l'architetto progettista
del Crystal Palace, la regina Vittoria e il principe Alberto a cavallo, e sullo sfondo il palazzo
dell'esposizione; nel circolo esterno sono raffigurate 120 figure in avorio, legni naturali e colorati,
rappresentanti l'Europa, l'Asia, l'America e l'Africa e i rispettivi espositori portanti in mostra i loro
capolavori. Entro il 1856 Lampridio complet la Tavola napoleonica del diametro di m.1,20. Al
centro raffigurato Napoleone mentre passa in rassegna le truppe nel Campo di Marte a Parigi, e
sullo sfondo la Scuola Militare; intorno sono rappresentati in quattro ovali la battaglia delle
piramidi, Marengo, Eylau e Waterloo; nel circolo esterno sono raffigurati i principali 40
avvenimenti della vita di Napoleone; infine sul bordo incisa l'ode del Manzoni Il cinque
maggio. L'ultima fatica fu la tavola intitolata La Storia d'Italia, che richiese 26 anni di lavoro.
suddivisa in 7 fasce circolari concentriche, al centro vi la figura di una regina su un trono
simboleggiante l'Italia, circondata da re e personaggi storici a cui seguono 6 celebri edifici: il
Pantheon, il Colosseo, il duomo di Milano, la cattedrale di Como e S. Pietro a Roma. Nella fascia
pi esterna vi rappresentata la narrazione storica dei fatti memorabili dall'anno 1260 al 1875.
Questi capolavori ci fanno dire che, se la manifattura della tarsia una caratteristica e un vanto di
Rolo, forse il pi grande rappresentante di questa tecnica stato proprio il fabbricese Giovanardi,
che seppe elevare il raffinato lavoro di artigianato a forma darte.

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