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r.r
.La pittura
CARLO PEDRETTI
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'
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ART
DOSSIER
'
http://www.scribd.com/Cultura_in_Ita4
http://www.scribd.com/Filosofia_in_Ita4
http://www.scribd.com/Religione_in_Ita2
--
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.J:
'.-
LEONARDO
La pittura
Carlo Pedretl'i
SOMMARIO
Il nuovo Ape/le
(( lmpacientissimo al pennello n
2.8
42.
Quadro cronologico
48
Bibliografia
so
Qui sopra:
Adorazione del magi
In copertino:
Adorazione d ei m agi
Sant' Anna
(1481),
portico/ore;
Firenze, Uf(lzl.
Uffizl.
'
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'./
IL NUOVO APELLE
Ritratto di Leonardo
(l 590 circo);
Venezia,
Galle rie
de/l'Accademia.
Il foglio,
pubblicato solo
di recente nel corpus
dei disegni
di Leonardo e dello
.sua cerchia o Vene%io
e ccfigino
do un marmon,
forse un busto
eseguito nel l 5 17
do Antolne Juste
(Antonio GiustJ),
oriundo fiorentino
di base ad Ambo/se,
autore dello tomba
di Luigi Xl/
e Anna di Bretagna
nell'abbazia
d/ S<rlnt Denis
a Parigi.
SI confermo cos
che il celebre disegno
d; Torino veramente
un outorit.tatto.
'
..
Torino, BJblloteco
reo/e.
Battesimo di Cristo
( 1475 circa),
particolare;
Firenze, Uffizl.
A sinlstM:
Battesim o di Cristo
(1475 circo);
Firenze, U ffiz l.
A destro:
lnglnocchiata
(1478 circa};
Roma.. Gatreria
na~ionale
Corsini.
cos colpito dalla superiorit dell' intervento dell'allievo che decise di abbandomu-e la
pittura e dedican;i solo alla scttura. Naturalmente l'aneddoto va preso con riserve.
Sembra anzi che ancora nel l478 il Verrocchio (spesso assente da Firenze per aver ricevuto l'incarico di eseguire il monumento equestre a Bartolomeo Colleoni a Venezia) si rivolgesse a Leonardo e a un altro
abile aJlievo, Lorenzo di Credi, affidando loro il compito di portare a termine un'importante pala d'altare per il duomo di Pi-
stoia. questa la famosa Madonna di piazz.a, dalla quale infatti proviene la parte di
predella attribuibile a Leonardo. l' Anmmciazione oggi al Louvre. E inoltre risalgono
a quel tempo, se non ptopri.o a quella occasione, gli stupendi studi di panneggi eseguiti da Leonardo a punta di pennello s u
sottilissima tela di lino, oppw-e a punta metallica su carta preparata di rosso.
Da qui venne forse a Leonardo l'idea di
un'Annunciazione pot1ata a] formato di
una pala d'altare, e forse destinata proprio
Qui sopro:
Annunciazione
(1478 circo);
Firenze, Uffiz;.
A destro:
Studio di panneggio
per una figura
femminile
seduta
(1478 circa);
Parigi, Louvre.
Pittura monocromatica
eseguito a tem~ro
a punta di pennello
su tela di lino.
Annunciazione
(1478 circa),
particolare
del paesaggio di fondo;
Firenze, Uffzi.
Ili
Qulsopro:
Adorazione dei magi
(148/ eirco};
f iriH!ze, Uffzi.
Nello pagina o fianco,
In o/co:
S tudio prospettico
pe r lo sfond o
dell'Adorazione
de l magi
(l Ila l circa);
Firenze, Uffl:zl.
121
L'incarico gli venne da i m o naci del convento di San Dona to a Scopeto, fuori Fir-enze, nell481. Alla sua panenza per Milano, l'anno dopo, lo lasciava incompiuto
presso il padre di Ginevra Benci, della
quale aveva eseguito il ritratto, oggi alla
National Gallery di Was hington.
Anche l'Adorazione dei magi un tema
tracli:.::ionale che Leonardo affronta consapevole della necessit di te ner con to dei
precedenti. Cos, nell' j mpostazione spazialc si t;f al formato delle fo1melle glbeJ1ianc, mientandosi per verso la caratterizzazione e animazione delle rigure gi
presenti nei bassorilievi di Donatello.
poco pi di un abbozzo, ma ci pennelte di
perccpi rvi un processo crea livo che si pone a conclusio ne di una lunga se1;e di studi preparatori, alcuni dei quali svil uppati
da quelli pe1 una N al ivit che lo aveva occ upatO nel 1478 e della quale non si sa altro. Il fatto stesso eli aver pri ma studiato
una Nativit. (cio il momento della nascita di Cristo, che precede di due settimane
l'Epifania) pu averlo indoLLo a incorporare l'elemento temporale dell'evento,
popri o come in una scena cinematografica. Pe1 far questo si serve della prospettiva, che la sua cinepresa.
La composizione cen trata secondo il
sistema delJe d iagonali che s'incrociano
sul capo delle Vergine. Ma la scena p ro-
Qui sopra:
Ritratto
di Ginevra Bene ~
mutilo delle mani
(1475 circa);
Woshington,
Notlonal Gallery.
Un noto stud;o
d/ mani a Wlndsor
(a destra)
spe$So riferito
a questo dip into,
ma nello stile
e nella tecnico
appare -pi tordo.
(1480 circa);
Citt de/ Vaticano,
( 15 IO);
Windsotj Royal
Pjnocoteca vaticano.
Library.
16 1
Dell'alto;
M adonna Una
{ 1490 circo);
San Pietrobu'llo,
Dell'alto: Il musico
( 1490 <i rea);
Milano,
( 1490 circa);
Parigi,
Ermltag&.
l ouvre.
fosse passata dalla scultura. S spiega cos il carattere ancora verrocchiesco della
Madonna del garofano a Monaco con l'immagine di primo piano bloccata a ridosso di un parapetto sul quale posto il
Bambino, per aprirsi invece nel grande
angolare di una carrellata sulla distesa d i
una catena montuosa, osservata attraverso le bifore nello sfondo. Lo stesso pu
dirsi della Madonna Litta, anche se gi
lombarda nello stile e nel car attere contrariamente a quanto si era spesso pensato. Ma questa volta la ca1-rellata si svolge
in senso verticale: parte dai piedi per bloccare la figura - in piedi appunto - fin quasi sotto all'anca.
Il tema della Madonna in piedi ha la
controparte nella ritrattislica anche se la
figura spesso rappresentata a mezzo busto_ C' un foglio a Windsor dove un busto
di donna, col girargli attorno, colto in
ben diciotto attitudini diverse. facile capire come fossero proprio questi repertori della dinamica del corpo umano a portare Leonardo alla concezione del cosi.ddetto "ritratto di spalla", esemplificato a
livello di prototipo dalla Dama con l'ermellino a Cracovia, databile nel primo
decennio del suo soggiorno lombardo,
intorno al 1489- 1490, a un tempo, cio.
quando ancora sensibile alla lezione della ritrattistica nordica, che col Mu.sico
dell'Ambrosiana pu sembrare mediata
da Antonello da Messina, e che pi tardi,
intorno al1497, avrebbe riproposto con la
Belle Ferronnire del Louvre, puntando
per sul magnetismo degli occhi per farne
un ritratto parlante come preludio all'an)
cor pi tarda Gioconda.
Nel dipinto di Cracovia l'invenzione
dunque tu tta sua. La bella e colta favorita
di Ludovico Sforza, Cecilia Gallerani, appare a mezza figura. Vista di tre quarti
verso sinistra, si volta a guardare fuori
campo a destra, il volto esposto alla luce
che scende suJJa spalla e sul candore dell'etmellino da lei tenuto in braccio come
un gatto. Nei lineamenti della donna si ti flette il carattere araldico del feli no, emblema che Ludovico aveva adottato nel
1489. Ed cos che dalle affinit elettive si
arriva al "rebus": il nome greco dell'animale, "gal", allude al nobile casato
della dama.
Una giovane donna dello stesso tipo
lombardo appare in un disegno a Torino
nella stessa impostazione spaziale della
"'P""
Qui
Dama con
l'ermellino
(1489-1490);
Cracovia,
Cze~rtoryski
Muzeum.
A sinistra:
Studi di figura
(1490 circo);
Windsor,
Royol Llbrory.
18 1
Qui sotto!
(1483 circa);
Parigi, Louvre.
delle rocce
(1483 circa):
Parigi, Louvre.
A 1inbtro:
.chemo d ello primo
versione dello
Vergine delle rocce,
A sinistra:
Ritratto di fanciulla
vista di spalla
( 1483 circo);
Torino,
Biblioteca reale.
. .
A destra:
St udio per la
Madonna dei fusi
( l SOO circa);
Windsor,
Royal Library.
l
~
Cheromy).
N e lla pagina o fianco,
in bosso, a sinistro:
schema dell'ancona
d ella Vergine
delle rocce secondo
Il documento
dello commitc:enz.a
(l .fU).
Disegno dell'autore.
Nella pagina a fianco,
In basso, al centro:
Testa d i Bambino.,
frammento di cartone
(1483 circa);
Parigi, Louvre.
N ella pagina a fianco,
in bosso, o destro:
copio di allievo
del dito dell'angelo
( 15 17 circa)
nello primo versione
della Vergine
delle rocce
(1483 circo);
Wlndsor,
Royol Llbrary.
A sinistra:
collaboratore
lombardo o francese
di Leonardo,
versione in piedi
dell'angelo
nello Vergin e
delle rocce
(1483 circa),
probabile copia
(1497 circa)
di un disegno perduto
di Leonardo;
Parigi, l ouvre.
Qulsopro:
Donato M ontorfano,
Crocifissione
(1495);
M ilano,
Santo M orlo
delle Grazie, refettOt"lo.
Nella p oclna o flon<o:
il Cenac;olo
o Mi/ono primo
d el bombonlomnto
del l 943.
o
c
l.
Portico/ore
del Cenacolo
dopo l'ultimo
restauro
(concluso ne/ 1999).
..
..
Luca Pacioli, nel1498, si riferisce alla figu ra di C1isto quale Simulacro de l'ardente desiderio d i nos tTa salute. Ecco
qui l'indizio di u na sequenza temporale
con la quale Leonardo viene a sostiluire il
tradizionale repertorio degli episodi della
Passione. Incorpora cio ailusivamente il
tema dell'istituzione dell'Eucarestia che
nel testo evangelico di Luca appunto
preceduto da quello dell'annuncio del sacrificio ed seguito dalle parole che cau-
.,
'
, .
..(
Da sinistra:
Studio per l'apostolo
Filippo
( 1495 circa);
Wind .sor.
Royal Librory.
(1495 circa};
Windso ~
Royal Libmry.
l
A sinistro:
,.!
y-
'
anonimo artlrto,
forse francese,
GGrtonetto
Windtor,
Royal Ubrary.
..
'
A sin;stra:
Sala delle Asse
nel Caste llo s:forzesco
a Milano
(1498 circo);
particolare del centro
d ello volra.
'
... ----
Mentre lavora al Cenacolo. Leonardo riceve l' incarico di decol-a-e una grande sala a piantcn-eno nella totre a nod-est del
Castello sforzesco, la Sala delle Asse. L'opera se mbra ispirarsi alle feste con le quali a Milano, nel J 494, si erano celebrate le
nozze della nipote di Ludovico Sforza,
Bianca Maria, con l'imperatore Massimiliano. L'idea di Leonardo di tr~lsforma
re la stanza in un ambiente all'apet-to, un
pe1golato d' alberi le cui fronde s' in trecciano a seguire l'andamen to della volta.
Gli alberi (forse i gelsomori degli emblemi sforzeschi) affondano le radic i in un
terreno roccioso, sezionato in profondit
come a suggerire la presenza delle fonda-
'
{;
\.
IMPACIENTISSIMO
AL PENNELLO
Gian Cristoforo
Romano,
Ritratto
di Isabella d'Este
(1505-1507);
Edimburgo,
Notionol Gollery
of5cotland.
Qui sopra:
ub/coz/one ignoto
(giil Monrrcol,
collezione Roborr
WiUuon Reford).
......
A destro:
Studio ~r Il prim o
canone
della Sant'Anna
(/501 circo);
Venezia, Gallerie
dei/'Accodem/o.
Nello pagina a fionco:
cartone
dello Sant'Anna
(1508 circo);
Londra, Noi/ono/
Gallery.
chesa col tradun'e lJ cartone del suo r itratto in pittura. Ma si profila la crisi: D
opra forte ad la geometria, im pacientissimo al pennello. E una lettera del successivo 14 aprile non sembra lasciare alcuna
speranza: <nsumma li suoi esperimenti
matematici l'hanno tan to distratto dal dipingere che non pu patire il pennello.
Eppure due opere profetiche di futuri
svilup pi nascono in quesco clima: il primo
cartone della Sant'Anna, perduto, e la Madonna dei ft,si, nota in due versioni esegui te da allievi con l'intervento del maestro. Le descrizioni del Novellara riportano la spiegazione del simbolismo religioso
fornita da Leonardo stesso. U cartone della Sant'AnntJ piccolo, ma le figure sono
in grandezza naturale perch stanno sedute o curve. La Vergine in grembo alla
madre si cnina con trepidazione materna
per allontanare il Figlio dall'agnello (simbolo della Passione) ch'Egli abbraccia
gioioso. Ma sant'Anna cerca di dissuaderla, e foc'Si vole 6gura<e la Chiesa che
non vorrebbe f LLSS impedita la passione
di Christo. Analoga interpretazione fornita dal poeta bolog11ese Gerolamo Casio
con un sonetto dell525. Disegni preparatori ci mostrano il modo di Leonardo di
procedere verso il punto focale dell'iconografia ricorrendo a effetti di scansione e di
equilibrio delle forme in rapporto al paesaggio o all'architettura. La narrazione
chiara, aperta. Forse troppo aperta per
un'iconografia che non lecito portare a
livello umano, quasi domestico, eliminando i simboli pi ovvi della divinit, come
le aureole. Con un senso di idealizzazione
classica della forma, quale si riscontra in
un cartone pi tardo, quello di Londra,
c he del 1508 (data suggerita dallo stile
e confermata da un foglio di studi preparatori al British Museum), l'iconografia si
trasferisce daiJ' affermazione all'allusione.
vero che la Vergine seduta in grem bo
alla madre senza alcuna ten sione apparente. Ma il modo in cui le gambe sono
disposte in rapporto alla torsione del busto mostra che senza alClmo sforzo la Vergine pu levarsi in piedi e andarsene, togliendo il Figlio da un simbolo meno ovvio della Passione, il compagno di giochi
san Giovannino. Ma non lo fa. La madre
la convince con Io sg uardo e col gesto
della mano r ivolto al cielo. E si intuisce
che l'altra mano, non vista, preme affettuosamente contro la sua schiena.
'
.
'
Poi viene il dipinto. quello che Leonardo inizia a Milano intorno al 151 O per
porta.-lo avanti ancora in Francia, (asciandolo per incompleto nella veste della Vergine studiata negli ultimi disegni.
Qui riprende il motivo dell'agnello, ma
evita le mosse bmsche e i gesti enfatici. La
testa di sant'Anna sovrasta ora il gxuppo,
un braccio piegato al fianco e l'altro, non
visto, alzalo dietro la schiena della figlia.
Questa chinata in avanti a sotTeggere il
figlio che ha abbracciato l'agnello e si volge a guardarla con aria di gioioso trionfo.
La madre dal sorriso dolcemente malinconico sa che potrebbe portarselo via con
un semplice levar di testa. la testa, in-
Studia per
il drappeggio
della Sant'Anna
(1517-1518);
Parigi, l.auvre.
33
'
Qui sopi'O:
l
Tavola Doria
della Ba.ttaglia
di Anghiari
(1505 circo);
ub/caz/a<ne Ignoto
(opera notificato
gl a Napoli nello
c:ollezione
f.
,, 1
fisiogno;mico
( 1504 circo},
1>orrlcoloi"(J;
Wlndsor,
Royol Librory.
A destra:
Studio di Ercole
(l 504 circa};
Torino,
Biblioteca reale.
Qui sopra:
Ve rgine delle rocce
(terzo versione,
l 508 circo);
Londra, Notionol
Gollery.
A s-inistra:
St udio di panneggio
per la terza versione
della Vergine
de lle nx:ce
( l 508 circo);
W indsor, Royol Ubrory.
Esempio unico
di disegno pittorico
eseguito o tempero
~ olio a punto
di pennello
su corto grave
o cartoncino.
,.
--~
Tre studi
per la Leda col cigno
inginocchl3ta
(l 504 drca);
Wlndsor, Royol Ubrary;
Chcnsworth, coli. Duca
di Devonshire;
Rotterdom,
Museum 8oymonr
van 8euningen {d/segno
rovinato col restauro
e qui riprodotto
dallo stampo
di Giovanni
Vendromini del 1812).
Galleria nazionale.
Kassel,
Staatl/che Musccn
Sch/oss W /lhelmshohe.
Anonimo,
Leda col cigno
( l SOS circa);
Firenu , Uffizi.
Anonimo,
Leda col cigno
(l SOS circo);
Roma, galleria Borghese.
39
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In alto:
Studio per un
Nettuno con l cavalli
marini (1 504 circa);
Wlndsor, Royol Llbrory.
401
Lungo il morrlne
Juperiore
o sinistra s-i legge
di mono d/ Leonordo:
ffobbosso i cavalli.
Qui sopra:
Studi perla
Battaglia di Anghiari
( l 504 circo);
Wlndsor, Roya/ Ubrory.
.... .
GLI ULTIMI
DEMONI
a Leonardo),
A ngelo
dell'Annunciazione
( 1504 crco);
Basilea~
Kunrtmuseum
(gl coli. Sorosin).
Un recente restauro
ha rivelato lo presenza
di una 9recedente
venlone in veste
di san Giovanni
pubblicazione
di Paul Sorosin
del 1919.
Non si tratto dunque
dell'opera perduto
di Leonardo
che il Va.sari ricordo
nel ISSO
come esistente
nel guardaroba
mediceo
o Palazzo vecchio.
dall'alto:
la Gioconda
(dopo Il 15 J O);
Porigi, Louvre.
44 1
-- ..'
--
... .
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'
'
...... ~lo {
~~~JH~
...."'!.. J,..t-l.t~
Stud io di occhio
e ciocca di capelli
(1515 circa);
Milano,
Biblioteca ambrosiano.
Portlcolare
di un foglio
del Codice Atlantico
accostato
o un particolare
de lla Gioconda.
46
<-
,.
era apparso in rapporto simbolico con Leda, madre di Elena di Troia, e sant'Anna,
madre di Maria, quasi a suggel-ire che nell'opera pittorica d Leonardo - concettualmente come stilisticamen te- la Leda e la
Sant'Anna non potevano che aver preceduto la Gioconda. Sembra anzi che intorno al 1515 Leonardo stesse ancora lavorando alta Leda, della quale si trova appu nto u n piccolo schizzo su un foglio di
studi geometrici di quel temp o nel Codice
Atlantico (f. 156 r-b [ 423 r ]). E su un foglio
della stessa serie di stu di geome trici, pure
nel Coclice Atlantico (f. 315 r-a [864 r]), databile con precisione fra il 15 J 5 e il 1516,
si trova un disegno a penna di un occhio
accanto a una caduta di capelli ondulati,
proprio come nella Gioconda. come una
riflessione grafica, sopmppernsiero, su un
particolare ipnotico del dipi nto al quale sta
ancora lavorando.
La questione dell'identit del personaggio passa in secondo ord ine. certo che
non la monna Lisa del racconto del Va sar, anche perch non si pu passare sopra una testimonianza come quella eli Antonio de Beatis, che nel1517 parla di un
ritratto visto nello studio di Leonardo in
Francia e identificato da Leon ardo stesso
come quello di una <<Certa dona Fiorentina facta di naturale ad istantia del quondam magico Juliano de Medici. Fu questi l'ultimo protettore di Leonardo in Italia, dal1513 al 1516. vero che Giuliano,
Da sin;stro:
Raffaello,
Dama con l'unic orno
( 1506 clr<:a);
Roma,
go/leria Sorghee.
lorenzo di Credi,
Ritratto dlslov1111e
donna
( 1490 cJr<:a);
ForfJ, M useo cirieo.
te a essa p ittura e la privazione dj compagn ie che son alieni dal li loro studi; e cervello m ulabile secondo la direzio ne delli
abbietti che di nanti se li oppongono, e remoti da altre cwe. E se nella con templarione e difinizione di un caso se l'in terpone un secondo caso, com e accade quando
l'abbietto muove il senso, allora di tali casi si debbe giudicare q uale di p i faticosa difin izione e q uel segui tare ins ino alla
sua ultima chiarezza e poi seguitare ]a definizione dell'altro. E sopra tutt o essee di
m ente equale alla natura che ha la superfizie dello specchio, la q uale si tasm ula
in tan ti vari colori, q ua nti sono li colod
dciii sua o bbietti. E le sue com pagn ie abbino sim ilitudine co' lui in tali studi e, non
le trovando, usi con se m edesimo n elle
sue con tem plazione, che in fine non trover p i uti le compagnia.
A questo. poco dopo, far eco Paolo Giovio, suo pritno biografo, affcnnando come
il com pianto per la sua mone in Francia
fosse accresciuto dal fatto che tra i giovani che affollavano la sua bottega egli non
lasciasse alcLm discepolo di gr.m fama .
Verr forse il giorno in cui anche la Gioconda sa r saggiamente restau rata (ma
forse sarebbe pi1saggio non roccarla) per
far sl che possa tom are a risplendere nella lum in osit dei colori voluti da Leonardo, intensi e vaporosi nella lontananza,
squillanti e accesi nella m onumentale presenza in primo pian o. E si potr co nfer-
QUADRO CRONOLOGICO
AVVENIMENTI
t ~VVENIMENTI STORICI
STORICI'~ ;
E ARTISTICI 4<.:;.l'C::iJ>;,;
'Il"" ~1L:>-
. . . .,. E ARlJSTICI ,
1452
1469
1472
1473
1475
1476
1478
1481
1482
1483
1487
1488
Pl'iliwe di Cct'm1)11oo mizia 1a oompilazione dei suoi MsmoirNS, compiuti in otto libri nel1498 con la
cronaca dei regni rli Luigi Xl e
lo'1111.
1489
1490
1492
car-
48
1494
1495
1498
VIrA DI LEONARDO
1499
1500
1502
1503
1504
1506
1508
1509
1510
1512
Muore Giulio Il. Gli succede Giovanni de' Medici con il nome di
LeOI\eX. A Firenze, Andrea del Sarto Inizia Il ciclo di affreschi con le
Storie della Vergine.
1513
Parte per Roma, osptato nel Belvedere vaticano ootto la prolezione di Giuliano de' Medici. SI
tratterr tre anni, ocC\Ipandosi di
studi scientifici e tecnologici.
A Rome muore Bramante. Aaflaello gli succede come archltetto della Fabbrica di San Pietro.
1514
1515
Leone meccanico inviato da Firenzc a Uone per l'ingresso di Francesco l in qoolla citt.
1516
1517
1518
1519
Attribuito
al Giampletrlno,
lseguacldileonordo
avrebbero seguito
comperota doll'omante
di quella volse levarne
Ritratto di donna
(15 IO circo).
il Maestro anche
la
ropresento~ione
de
l'opercr perduto
d/leonardo ercr
uno Maddalena.
~onfermtrto
d<>gll esami
di laboratorio.
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Ceru~Ct>ln l ri>Lnttto i/
dos<oh'Ta rm n Ji C Pe.
d,-etli, n . I.J6, giugno
inromo a /..eonart/11 dtt Vinci tleU'ultimo CI'UJUarUennio, 1882-1922 (Roma 1924), dove il materiale bibliogr.tfico oppor tunamente disposto in categorie
con ampi commenti anc.he su l pian_o comparativo.
A questo pu servite com e complemento il contri
buto di Giorgio Castelfranco, Mom~mi della recenle
crilica vinciana, a pp. 415-417 del volume d a lui
stesso c urato Leo11ardo. Saggi e ricerche. Roma
1954. una miscellanea Jlromossa in occasione delle
celebrazioni del quinto centenario della nascita di
leonardo nel 1952. L:imponente pubblicazione, con
la quale ha inizio la fase moderna dcllo studio di
leonardo, raccoglie fondamentali co ntributi per
una valutazione no n solo eritlcn (da parte di studios i non solo italiani , come Gombrich, Gould,
Popham, Su ida), ma 'mche scientifica (Magdeleine
Hotu'S, fernanda W i trgcns, Piero Samp<1olesi) dell'o pera artistica di Leo11ardo. Di qui la btillante sin
tesi dello stesso Castelfranco, Il piccolo ma p untuale U1pi11ura di wo11ardo (Milano l980) edito anche
in inglese. Su Leonardo In r~pporto con i suoi collaboratori e seguaci, ~ rlncont valida l'opera di W.
Su ida. T..eonardo t.md sen Kreis (Mon aco 1929), or a
riproposta con al''nJ)iO commentario e a.g sioJTUl
ment a cura di Maria Th1"C>a Fiorio e nella tradu
rione in italiano di Mnru Ricci (Vicenza 2001 ). Dei
Romono Gonero,
(Cristo contestatore),
lltogroflo ( 1930 circo);
los Angeles,
The Roucna
and Carlo Pedrettl
Foundotlon.
REFERENZE
FOTOGRAFICHE
Le immagini j)ubblicute
pro\'cngono Llali'Art:hh,io
Giunti c dall'urchivto
fotogrnOco ddi'Armand
Hamm.:r Centcr for
Leoaardo Studtcs. pre!,SQ
la Uni,,rsily of
Califomi<l. Lo6 Angeles,
ln.serto redazicma}e
allegato al n. 215
ottobre 2005
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Bruno
P i;:.~ zzesi
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