bern, che ha cet wo cm ehe ba volt], gh die he Mint di Dio’ diver dl sont anche nelle, né Siu atebue ad ambede lomo, enon cq Cotameate come qando chia sce» la coxelazne ce Tene ecaoe Tasinale che lara. est dere dala a Cats in Gb che ha dalla xn. Un uomo ba da un ome gue tanto d tensa ce hada on womo, ds Dio quel tanto de ssn che ha da Do Propositione 18: Dio & causa immancnte delle cos, non tansitiva; segue da cid quello che gl sembra di aver dimostato sopra, che, cot, Dio solo 2 sostanza e le altre cose sono modi ahi Proposisione 19: Dio, osia cut i suo atributy sono eter Tnfatti la sua essenza implica Vesstenza ei suet atributi impl- ‘ano la sua esenza. L'atore citainoltre e approva il modo con ‘cui ha dimostrato eid con le proposizone 19 dei Princip di Canesio, Proportions 20: Liewenta di Dio ¢ In wa cienzs tno tana cont sia Prova foto quest diendo che gt stb in Santo cern! (per la propesinine 19), esprimeno Tesstenza ther la sinivione delfcrcnia). Bs, pertanto, eprimono 3n- he tesa, per la defnione i atte. Percy in Dye Senza el eitenza soo i stana cot. Rupondo che cB nom 5 sp, ma solo cb, che mono apres dalla essa cova. ‘ow anche che ques proposvionessppone Ts precedente, gered a dinesratone di ucla precedent ¢ usta nll tioned ques gr events crclovnioea. La go tne, eceneae Teitenza ch Dio sono una sola ed dentin ova, Dio: perché gli atribui di’ Dio cprimono Teens © Featucnes Dalla defniaune di atrbuto tprineno Tenenzs esprimona Fesienes, pew sono tris ern per perch rv sents suse = Jimplicano Tesitenza, esprimono, infatti, Testenza di Dio che implica Vesistenza. Che bisogno c®, dungue, della menzione dlFeternich degli atibuci e della’ proposzione ro, quando la cona deriva dallaver provato che Vesistenza ¢ Vestenza di Dio sono san'dnics ¢ medesima cosa, perché Tessenza di Dio im- plica Testenza? Ture le alte cose sono aggivnte per un imu file apparao, in. modo da allestie una specie di dimostrazione. Ragionamenti di questo genere sono molto familiari a coloro che non posseggono la vers arte del dimostare. Corolerio 1: Da eid segue che Pesistenza di Dio e Vessenza sono vert eerne, Non vedo in che modo questa propesiione poss seguce dalla precedente, certo & molto pit chiara € pid Nera della precedente. Subitoyinfat, esa apparc evidente, por sto che Uestenga di Dio implica la sua esitenza, anche se non Si ammette che siano Videntica esa Covollario 2: Dio & immutabile © immutabili sono tut 1 suoi auibuti, Questi coneetti Tautore Ii propone ¢ li afferma in mado confuso € oscuro. oe Propotisione 21: Le cose che seguono dalla natura acoluts 4 qualche attribato di Dio, devono sere este sempre ed cesete infinite 0 meglio sono, per quello stesso atribut, eterne cd infinite, Le dimosira ia modo oscuro e proliso, mentre & facile dimostralo ropmisione 22: Quan cna segue da que atu Dien gn mato dt motion che ee necesrament nfs pero sts atibut, deve anche Sere acumen eee ini gl die di propre lx dimtrarione come ella proce dent Dungoe She ceramente. Avie slut she ene Sn in cpio th tke maven __Propoisione 23: Oyni moo che este necesariamente od 8 infin, deve ncteniamente seg 9 dalla era alta un atribeto dk Do'o aun alo stibuto modesto dll haliione ee ese nce bean ‘sl modo segue dalla ature ata dun qualche abso © immediatamente o mediante un altro modo. 2Proposisione 24: Lessenaa delle cose prodotte da Dio non implica Tesistenza, diversamente, per la defnizione 1, sareb- bero causa di sé, il che & contro Tipotesi. La cosa ® chiara per altro Verio. Ma questa dimostrazione & un paralogismo, Inf Ja causa di sé, per la defnizione 1, on &intesa nel senso comu- ne ma in uf senso particolare. Dunque, Vautore non pud so- stitute il senso comune del termine al proprio asunto arbitra: riamente, se non dimostra che esi si equvalgono* Propasisione 25: Dio non solo & caues effiente dell stenza delle cose, ma anche dellesenza, Altrimenti si poteebbe concepire Vessenza delle cose senza Dio, per Tassioma 4. Ma questa prova non 2 importante. Infati, pur ammettenda che Fessenza delle cove non pud essere cancepita senza Dio pet a Droposizione 15, non petcid segue che Dio ¢ la caves dell'es senza delle cose. Liasioma 4 non dice che nulla si pub conce- pire senza la sua causa (che sarebbe fls, iat il cerchio ¢ la linea non possono essere concepti senza il centro ¢ i] punto ron percié tl centro e il punto sono rspetivamente la casa de cerchio e della linea), ma solo che la conoscenza dell'teto im plica la conoscenza della causa, il che & alta cosa, NE questo sioma & convertible. Per non dire che una cosa & implicae e ale tra 8 dite che senza di esio non pud essere concepto, La como scenza dells parabola implica in sé la conoscenaa del fvoco, ma ped, cid nondimeno, essere concepita senza di eso, Covolario: Le cose partcolati non sono se non affzioni © modi degli atributi di Dio, dai quali gi auributi di Dio sono tspressi in un modo certo © definito. Cib sembra chiero dalla ‘efnizione 5 dalla proposizione 15, ma non appare in che modo questo corolario si riconnetia con la proposzione 25, CCertamente Spinoza non & un grande ateice di dimostazion, (Questo corllario appare sufiientemente chiara in relazione ai precedent, ma ® vero se si intende, nel senso giso, non che le cose soao moul, ma che i modi di concepire le cote partco- laci sono medi determinati di concepire gltattbuti divin etn moi si oer gs peas Sted See Soe Fem Fropoisine 28: Ops cosa particle, it os cosa fnita che ha unesitenza derminata, non poo etre a eee de Cerminata ad oprare, 4 meno che non ia determina ads Stee ad operae da ara caus anh’ fina avene Snsinenza determinate que, soa rola, da onal © cos aint. Pes la i daerinay eo he ie ran tempo limtto,pob dear dlls asalatacsenza di De {out opinion, penta im modo gto, segoono ste com Sls, Peres, ifthe cove nom septedbero dala nature {i Dio. decerminante sree asa vole determinato da a tra coa ¢ con via allinfnito, Dengue in nes modo Te cose Sisibeo datcminate da Di, Dio darcbhe duo slant cose solute c generals Pi giotamere birogas dire che on ar tole non determinato da un alto con on proceso alin Shit: alrment imaeebbero sempre indeterminate, per quan- coal prods; ma pstoso che tute Te com particle sono de ‘crminate da Dio, Ne fe cote che vengono rina sono la can rien delle core che seguono, ma pst ¢ Dio che eral {vent in modo che Wrcomnetan ale prime, secondo Tse fia delle sapien Se ctr che Te prime sono anche cass int delle = cen, inert in ceto todo, sucevewmo le came final tele prime, per colo che ammettono che Dio agice secondo fn Propane 29: Walla natura aula & dt d comings, ma tte Te con, por nent dla dvina natura, sono Se Iinate al esiere ed opera in un dsterminat tedo, La Iorrine # sca ¢ pein, enendo sata cont a ave le propssion precedent lor rola pects, 3 feeb La coma igen da una deSnizione del cntngente ‘he noma sa dato To inne a ali intedo pt cot fet dfs el exenza om ipa Fesienss, In que se ‘le cose partcl saanno cating secondo fo 0 Sp ona pe I propoiione 4. Ma se simtende contingent Pool cet lst scoot a Aral na Min calfesperena dell vty ck, pro che ade © cule pb dar a ragione athe vennt cose normenti,¢ la cui causa, post eu i requis canto inter quanto stern, @ cgualmente disposta ad agire come a non aie, ri tengo che ilcontingente implichi che tutte le cose sano per loro natura, secondo Vipetesi della volonth divina ¢ la situszione elle cose, certe € determinate sebhene ila nai non conoscite, € vent Ia Toro determinazione, non in sé sess, ma per la sup- posizione o ipotesi delle cose csterne. Fropotisione 30: Lintlltta in ato finito ¢ in att infnito deve comprendcee gli atributi ele ffezioni di Dio e aul'altro, (Questa proposizione abbastanza chiara dalle proposizionpre- cedent, il nostro autore la dice vera nel suo giusto senso; ma, secondo il suo costume, la dimostra per mezzo di altre cose cacure, remote © dubbie: cist dicend che idea vers debba ac- cotdats con Tideat, & cosa nota per sé (cs. eli dice, anche se jo aon comprendo perché cid che & noto pers sia anche vero) che cid che & oggetivamente contenuto nell'intllto debba es stere necessariamente in natura; che c® una sola sostanza,cio® Dio: tutte preposizion’ oscure,dubbie e molto eccentriche. Sem- bra che Fingegno dell'amore sia stato fortemente deviato: rara- mente egli procede per una via chiara ¢ naturale sempre pro- cede per giri tortuosi ed involutis la maggie parte delle sue simotrazioni, lasciano T'animo sorpero, pro che non lo illo Propoisione 313 Vint in ato sa ito sa infito come {evlond desde, amore ec deve eaere ffi Sir natura eat om alls nara natrane, Per astra a turante ited Dio e Fst stb, per naturta intend so Ma Tinto son 2 aula che un cto modo di pen see, ob afc she Dio propiameate non itend a Y- le Non sono acorde Proposisione 32: La volonth non pud essere chiamata causa libera, ma soltanto necessuria, giacché libero & cid che & deter minato sokanto da sé. Ma la velonth ® un modo del penser, pete pub esere modificata da alto. Properione 33: Le ce nom potrano exer poate da Die af nso Sido né sc un ore divers come sono sate prodte. Segono, infty, dlla immutable natura 4'Din Gutta popsisone& wera o flea a second come a 3 spiega. allio dell yolon divina che ele Totino Sst che opera in modo pete, cetamente non ptevato Sere prodatte non quote cee tases onder I natia Ae core pera, le ove potevano essere prot diverameate In un todo simile dsama che gi ange sono cenfema, sale la Too Tera, «non per pesaze pacer, we vle 2 mate vogion, Aosta pando pion ve ite, manele ito ent delle cove on poco pi vole GiaamenteFautore reno, ello acai che una com pub csere rents impos in doe modo peché implica in contaddions, operché non ct akns casa eterna ata 8 produre Nelo solo sxondo nega che Dio fate le cote in visa del bene, Non& da tupire she gi abia neta la volo che ‘tenga che eelar che sentonesotopongono Dio al ft, men- tre li ammete che Do rode ute le cn second i per Proposivione 34: La potenza di Dio ? la sua stessa essen, yecché dalla navira dellessenza segue che ® causa di sée delle ale cos. Proprcione 5: Qualunque cosa che ® nel ptere di Dio sie ecewariamente, Gt segoe dala sua extent. ioy ane on logget, a tute le propre © denominazion intineche den vera, Si doves pegre che cor iden vera, nt, Det a propoizone 1 assioma 1 soltant la conveninza con Fide. Alla fine dla dimorarione della proposvone 1: «Hl pen siero Bun atrbuto di Di, cine Dio & cot pensante» Leibniz cnerva: «Allo seso modo si potrebbe provare che Dio teme, ‘pera, Se rspondi che sono modi del penser, alo si pu dire che it peniero @ un modo del aio atrbut» ‘Alls proprsione 6: «mat di ogni atribto bsono per caora Dio aahanto in quant & consider soto Fattrbuto ot ‘modi appartengonoe nonin quanto & considerate sit un slco bute» Lelbnz cserva: » Dubite,perchésembra che slro deta esererichieto per modifieare'un qualche atibuto. La tagione & qua sess che fa che non eitano tute Teco, ma alee dint >. Alla propesizione 12: «Tuto . ‘Alla propsizne 13: » Lloggetto dellidca cosituente la mente tana @ i corpo, cio un certo modo deletenione es Stents in att niente sro» Leibniz oserea:» Da dd segue che ta ment, stbene sa momentanes» meno &nelo eso vom Alla fine dla dimostrarone dalla proposiione 152 «Lids che conituice la eth formale della bente umans, non 2 ser plc, ma compos di mote idce » Leiniz cnerva: « Dungue [Ertacate umata tun aggrgato di mole meat» ‘Alla proposione 2p: «Della mente mana ® data in Dio Tidea of cognizion, la quale in Dio segue e a Dio st silerice allo nese modo Tideao cogniione kl corpo uiane » 8 coe sertto: « Allora si avel un'idea dellidea. Di qui la cosa va al- Pinfnito, e ht mente umana idea». Alle parole dello solo alla proposizone ar: » La mented i corpo sono To stesso individuo, che ora 2 concepito sotto Tat- ‘ributo del penser, oa sotto atributodellestensione » Leibniz fsservas « Allora mente ¢ corpo in reat non diferiscono pit (Guna cit vista da punti diversi e che Festensione in rea nom differisce dal pensico »2 4 Al termine di questo solo: « Da eid segue che per com- apie Fede it cop, re aon © og Alla proposizione 23: «La mente umana non concsce, se ann in quanto percepisce le idee delle affezioni del corpo Leibnis osservas e Se la mente umana percepisce sé tessa, ne scque che in Dio non sid un'idea diversa dalla stessa mente infatipercepsce s€ sess, in quanto Dio esprime la mente che percepise » Alla dimostrazione delle seguenti parole: » La mente uma ria non conasce lo stesso corpo » axterva: » Anzi come Dio o Is mente conasce il corpe per mezzo delle idee delle affezioni del corpo, csi comosee la mente attravers le affeioni della mente». Alla parte traa dell Bticw Alla defnirione 3: «Pee passoni intendo le affezioni de corpo, delle quali la potenza di agice &accrescinta 0 dimminuita, promossa o impedita e nello seso tempo intendo le idee di ‘queste afezion!» osserva: La passione si comprende anche {quando non pensiame al earpo Alla propeszione 23: » Quando amiamo una cosa simile 3 a, ci sforziamo per quanto’ possiamo che ci ami a sua volta ‘serva: « La ragione per la quale ei sforziamo di fare del bene qualzuno, ¢ di fare in modo di esere amati, Ma ci pud cs sere provato anche in modo diverso, ani lo si deve, infatti ponte che uno vg fr dl bene, sebene non dani @ ryt defimizione 2 delle passion: « Lsizia & passaggio de: uomo da una perfezione minore ad tna maggiore » oscrva ‘Posso aumentare Ia perfezione del corpo per Bom sentire, perlivenire pitt sano, se le membra crescono con maggior vigor. Si pud rispender, il passageio pub essere insensibile e cos! an che la letia >, vu COSSERVAZIONI SULLA KABBALA E SU SPINOZA lla prefatione Fare aera ch i prin Criiant bane to reer la Bln dag Ebr ma & pt da lst ‘he cali deevetro © a que la cette gi ses bre come Fone Second Fopinione del nosto autor, Tana Sosa dg Enel che ened Spinoa, cre di razea porter, ha se site 6a voll crf, loses Spcra fr reenecn ine tract I vers dls igen di Crigo; ma, peronalest, tn orprende ce autre psa dec dopo ser scan ito che Splooea ha npato ln esurcione Cito, Un certo Agonina (. P.Spey vei Lat di Spent) vives da mato» Silshach pre Ror, ma eb dug dll sia ste, fc creo pres nome Maes Cesant™ L'a toe, dhe aveva incon il noo amo a Amster, sctise conto i un Ho inti I? mondo deifeao: in eo ei sttacea Spinona e queso Mont, ed anche ln Cable (Kabbalh) degli Bc, polché ena confonde Dio con il mondo In gto sTeredee meglio informa. Ades diene i Kebbaa dgh Ebr Spine, cena provae che el dainguono Dio i send: ma, que ce hon basta er cogory ina Dio & come Ia sant, I cet come Tacidente di Dio. Buds (aclfoncratriospcle i Hill aveva rin difes dell Kabat del Eb coro alc’ autor moder Eli ha tetato ln evo argomento nl Fintedsione alla Storia dlle flomfr deli bre, dove ata Vee Semi el tes ag es cava con maggior dering i iro delfatore. Lo steno store Correge or sto raponde « Buddews Eg dfende Pc ‘end deta Kabal con pinta che ea sato aac ma ora ‘tea Spiora, che alra accra La Kablala& de pei ele ¢ lee; ques chia nna Gemma (esa taspone le leer ¢ le lee fama po soa les paola oT cifta dun ra parca); hima i ‘ese Novariscom qua che con ogni letra, sopratatto con Incl forma nuove Tocsion: a Themure& poi una sorta Ai tengrafa on mutamente ditt Talat. Mots gem gta tena cooxere. Lauer pretend che Kore non ha silt la vera Kabala 0 filo Sgeta deg bri, ma slo formule ast. Keo pro ba ida tuto come ba tov bee ell male Una ata traliione die! Tl pceato di Adamo fu il ton camento i Malet dalla pate Maleth 0 eegno, Fal timo cei Sephi, significa che Dio govern in modo ines bile, in moo che Toomo erede degre la sua vlondy me tr exgur bell di Di, Ea affemne che Adamo a a tbo na ibe indipendent, ma con In sa cata teva spend non poe ae per ates der Bogno es soc sollato ot Dio meant Mesa im Cox dato tonet a cima dlfalbro de epi. Kab bala iene da Kebel, ale dire depot tradiaine Scum Claudio ‘eliguardo (n.Cialar Pens, XX, Bp. 3031) Origen, aun alt Pade Goose! ¢ lo Ses San Geos, hango Tara di dre che Pimposara aoa & meno perms i legiter ches metic, agra ha ptuo come, a2 pe propria experena di qusoto diffe, peso gl Elen, kr dsine dl seg, giaché, malgrado Favor Gel re Amas cui Tavera comandat Polite, te ie col ad esere umes ds sacs Tbe gl ne no fs apo ri de seco, Fsone doch ot fare Autre delf unveil vege preghiee a pbe Bio, Fin un al Ig she ecotee pala Dia pet nig, anche carat che si pce pede feet da alr, ma senza exere compres (Veh Camas, Cont gl rite). Riguardo alle Acca, san Apestno avers 3: conto git Academic) che ed sean 1 loro pensens Po slo a cloro che sono visi con laf alla vec, Secon fp Clemente Alesandea (Stony, 5) gi ste Epicure eta che ot ean ps i ate Cv che oh evano leggere E Descartes (Leer 89, «Regi pat 1 arf or ala nasa fla ea fa enosere a colo ‘Qe non see eran 0 ance eI omni ad ale da uel She in rchedona com inssenza Burney nels ses Archeology in mesto ai Kabalsiy doce Ir lro Hlosofa a queo. che il primo ere, 0 Esp, ontene in tute Ie eng che vi 2 vempre nal univers Ta Sts quand see chef mondo ¢ waa emanszione Dio pr gst ces rae oe woe, ce vas ic fated ceondtt ates qual recano | rag pon appena ne Ie cow maciona c sone aso ate i Die “acon pesano che la asa Kabala&s'nvenzioe di ies dovta a Lr rr. Taino cede che signore del modo Sin osanca anivera, che Do ¢Tipotas del tat. Test Keb- Telsiche di Henri Mors Dsl ala on nase alla: non 2 materia el comple dele coe» dogma propio de Kab Trt Late che opal sowanzn © spit, aon ha, peso i Keb Bal senso che tH Moray ma i nostoautore sabi Ter che i mondo of moni woo un effet econ im ‘manent lla natura divina; che i @ adm tempo mmaneniza i emanaione e che il mond f wun coa Do, di wun Single, came la con i modo dell cos, che at sano non 3 Binguone « pre rel iso tate 3. Si pub die che Luniverso® Diy in quanto og vi mani fea. Rete opinion’ filosofche dla Kaba so mondo divin, Gal quae € deft per emanations i noo mondo vile, fieoosimento della Trini el dic, ®tlment eres che Somoseivo wen! le parle Tun vome Jouo (Osi Halle Eicon 5), 3) secondo quale ag Ebel cheers tango rizevto Ia Teh Maya avis dll ars, Pico els Mirando i aglino sqando ha collzate la Trnde nee Scie serio dll ito labhatstico tra colo che Than seit, nestuno Tha fate com maggio ade d cout del suse bo pris, Ina (Gam. om. ea, a 11) el soe che, bv alle spe gationi steve dei Kabbalisti, com qusi nomi di Kether, Binab, Chochmah, ciot la corona la saggezza, ¢ la prudenza, Vinten dono le t persone della ‘Tinita. Ora'& d'uopo sapere che le ‘Numerazion! e i Sephir sono di molto inferiri all’Eusoph, che racchiude la Trade, Al di soto dellEusoph @ Adam Cadmon, tale a dire, tutta Vintea cerchia dei Sephir, delle Luci, delle Numerazioni e degli Koni. Egli non ® Tunica, ma il’ primo Tirino, nel suo Dicoro ai Grec profcaa di equi la le side Barba i degh Eb « NC sino dl univer al ce — atvaveno ls potena dl Verb, tanto Tl che Verb che era in I Verb intern) ete. Quando eg Pha sn Vetbo si &sprigonato dala sa semplicid non 2 ‘ato un Verbo proerit vano, mail prime generat dalle ope {els peo (un Wert extlre). Not appa che gusto Ve 2 mp & ee modem Caen ane ences), Exo nat per dione e nom per swldone. Cb ‘he ésrapato& separa dl so sel; mu Gib che vio 3 Sotto ana propa fanzine enon potcic mai eere tna diminuzione G6 da ei ha peso la wa forea Bao Te parle Tstano; nom vi mancano che le ple craiche Enioph c Adam Calmon, Ma non per questo Tariana € il precursors dt Ai. Aro dens ecco negando i primo enero 0 coalondendalo con Tunic. generat. Dil, nella ‘ia del Condo di Nie masta (ers Illy ep. ¥) che i seria cata, ante a Conca di Niceay Aan ad Figo di Dio una sora di navi che ha auto un prince ¢ che a peed ls erearione del nono, Eg ca Alcngor Tariana, Teale Amtech, ippolte e Novara, de gal sata fe one Finalmente cap IN) sale ce unk ee ‘ipower al Coniio anne ricenota la proesione del Yee ut il ake pr rma mano a2 see i sermontatubui'a Zenone (dl Verona. ma sti dopo i Conc Nia, ers di Slane slesendiio a Aes ‘andro, vescvo i Conumingpll; clad Cowan a Ni sre angio Casanin, Esco Panphl € ‘inf adm Atma, Egan (pon t,o Sun oe pene al nda qt soap eed sono mole coe da die che ose on manshcebbero ialte, Torn quind ad Atanas che abe chiramente ha tiple alia Figo, prime gull erly naltceri Verb 2 dal Padre rman presi Pade. 8 4 motivo di queta nati che, secondo Atanas, eg cia tmato nelle Seritte il Mondgeno (ell Atak Dieovo 111 ‘oni dren La seconds nati conse nll proce Sone pr la quale il Veto & uso da Dio per crea il monde Ein sappore alla esa che, pe il modo d sented Atanas, cgi chamato dalle Suite i Primogento di ogo crete 1 tera ed‘kina natvih ebb longo quando la mesa Per sona Divina viel dal sno © dlls gloss dso Padre veane Sil abiare lever dla Santi Vergine El Vero stato favo care. Guardiamoci bene dal dispeszare gusta peg one del grande Atanas; es off la ver chive de en. tment ed penser alc anichiy cogltArtant hana dort le pale per fale eve alla casa dele che al- cunt tologi di Gata rcete hanno implistamente ccsto Ariane ». Queso dce Bula Tautore ripen (ap. I); « Biogra oxervare che il Mev 2 davero ll Vero cero; oon i Vrko Dio intrre, ‘ma quell che eg profersce;e noi ui lo chiamiamoy ins Hails, Mei perce nat allo Spite Santo Kee: Tl chino anche Spo del mondo, perc suo Spt ha animate il mondo, I Kablisiwoo ancora cet ad ac cordate ce il coro di Cristo &onnipetenty in quanto i a Ces, secondo ess primo compo dal quae gl aks hane to renee per Picea da dvr Schirato, belt Tautore pts (ap. 4) a Spine, che gl conronts con Ia Rabin Spncra ice Qk ys. poop. 1s «Tut de Yono ammecre che nila cite o pub eure conceit sta Dio, perché&riconoaio da tut che Dio € a causa unica di tate lcs, tanto del lore enenza quanto della oro tensa: inal termini, Dio & a ens sl cone, non slo sco Alvear, ma anche secondo Teaee» Tae til teat Sian cat sembra che autre dial sa approvarione In eft, Epartetamente vero che, dle coe sce non pub ie oc ton che ee tena permet dla nara dD Mao om ct 0 he Spinoes via ruta. Amo sro, si pssono Bao a un certo punt concepite I eenze senza Diog ma le tense implicano Dio ela rsd seas dle esenze che Te fa iniie sl enitenze vine da Dio. Le neve delle co sono coctere on Dio Tesenza sess di Do abracia tate le lize een, win punto che non si pote avere una perfeaconcerione {Dio senes di quel: Per, quanto allesisenza, nen 51 por ‘rb conepirlatenaa Do, che ¢ Tolima ragone dele com ‘Gusto stoma, che alfeensa di una com apparene, cb sears deo eta non pod estee né eer cones, hai 0 impego ele cose necesrie o nell speci, non Rel indivi O tele cote contingent infti om © pcibe aver del in Tvl ana conccione distin Ee perch nom hanno ona Soonessone necewaria con Dio, ma sono predat ikerament Dio incinato vero di Toro per una determinataragione, ma non necesito, Spinvza annovera fra le inion’ la propos tione Qualcon pub uscte dal nulla (De. emendatone invlectan psp Tota | mod che 5 prodcono prod cono dal ails Non ete ffato wna materia det mo. Cena tment, dangus,né un modo, né la prt dium modo 000 pre crim br preete un ro modo che & evanito eal quale Ghesto¢ sxedetn T Kabbalsisembrano dite che non «8 a eresione née senza penile derivate dala materia, tanto la sua csenea & ‘es pert che non © aselutamenté materia oc Wo pit & a mstrs sona ina sola medenima com come sient HH. Moror nelle ete! kabbalistiche. Spinorspretende og mente che € imposible che Dio abia ceato\ qualche masa Corpora e materiale ce iil oggeto i questo mondo, «fer ¢hé— eg dce — color che sone oppo avs ignoran da ale dina potena es avrebe pot csere creat In €& quakosa di ver ma non ints abbaanna, La materia se ffetvamente, ma nen & flat soxtanaa, een 9 argu o riltante i somanze. Intend parle della materia Seconda o della mana ees di aon &alfao un corpo omoge- nico. Ma cb che conespiamo come omnogentoc che skiamiamo itera prima ® qiscom incomplty in quanto non & che Pera potenca. La sostanza, al cantar, ¢ qualeosa di pieno ediSpinora hasten che la materia ia see vol ste, Gn avers speo che Decartes male a deine ara Yer Fetesione (Le 73) shed delfoneione una ca {ra spcgaione, quando prende pec una cos viisima che crete divsihe nel ogo (De emendatione ileus, 1p. 385): « poiché, al contrario, la materia si deve spiegare attra- Yee tn aurbut eprimente uesenza cena cinta, To fipoade che estnsone ose wane la materia pia altro toh che una cesta rptinione india dele cose, in quanto sono tac sin o indice Ma ome i mer pres Done Te cose mumerat cn exenione prenppoe le cose che sPapetone che ole carter coms, c hanno di pope Que accident prop rendon sal da sempiemette os Shi che eranoininlment, {imi rendez © ot Figura {a materia poramentepativa¢qulco di iisime, che mance A uals ity ma Una tl cta conte volo alfincempleto o oul atazione Spinora (thy I, corl, prop 13, sho. € prop. 5): «Nee sunasosanzs meno Ia oes corpora dvisble » Cb ton he mld sorrenenc ac so stems, ato ce eg non Smumeteche un ts sotanes, Malo steno tugualmente vero Atl ni, bench fo ammetta unin d sown; gach, nl ino stema tte le ostanze sono indivi o» monad ‘pinout dice Eth, Ill, sco. c prop. 2) che lo spit i cop i ste i, ame ope ine med Ga Teche prop.) hel soxtanes pena el soxtanea Sse soo na sla © tsa sonra, ches conse ofa 50 tribute penser, ara sotto quello del'stension, Ed age fimges « gue che embrace sat cor come seaer0 {ne sub de shen Ebre che soengono che Do, intaignaa {E'Din «fe case che ea conepice non formano che una cost Sola», Gib & devo male a mio purer. Lo sito coro non Sono fasta co, pice non To sano paca Jlarene {Gull della pine. Ls stanza corres unaninae n Colbe orgies vale» de una mau compet alte sa 2 ye che laste sostanra ens cha na mais essa ad fauna, ms aon & yr lft che qi ula Ta coves infu les po bene topice to oe quella votanea ‘inane. Per ma, tte Ie sna preptcona ma Aen Cte en ate otc 3 1c osange pena. Il pens, in al aparene ale mona «Sigh gone spine ee an rans frente Fetemsioneappartene ai composi. Non pus donque, dre che Dio ele cont conepite da Bo sono na a e made ‘ima sta come nn spud che lo spo ele eos che eso erent sano lo ste, Lattor cede che Spinoza sia in Eo plied una natura comane che ave per ata pense « Teendone che gust naira a pinto, Titaia fen c teensone deg pity meno che non i 8 con- ‘ur, ia un senso pid amp, pe non so qual stile animale dtbucanea sine x quel che gi amc intenderao coogi dngak L'astoreagginge che od i quest atibt somo lo ‘pistol corpo. Ma come pod, io damande, lo sprto esere dn mad del pense, ando & iavee it principo dl po “ia! Lo spit sare, dingo, patos Vatu ei pe ‘cols molicsine i queso auto. Cis po® anche pie she Spinoe, come i € wo pi spra (De emendaton ‘Seta 95) sia Fain dl ogee che estensone i i Sie nelle se prt e eomponta dt part che non a senso, 2 nen che non Sia forse cme Io spi, che non & visi. Na Io patio ei topo vena gi ordi delle coe, nom ct. tore ha agione di dze che Do ha trovat in vole oxgint telecon. Ci i rkiama lla mente quel Po- Pane Jul Seige he bo leo ale wore «Che Te “ose ono prose, nom dalla ptcnza paiva della mates, ma eps tive Date, calle fre ae ‘Quanto ald che aera Spins (Eth, prop. 3) che Dio 8 per sua sen ace cats da es © tute coe (00 tals per la prop 16¢ lo coolato ¢ Truett paliten D. ayo 3; m3) ech ls poteaa dle coe i prema Diovio ane ammeto. Dio ete cess, sa produce liktamente le eie: Dio prod la potena dle cove cst diver dalla pena divin, Le coe operand lore Sse abit sete le force per agi Spinoe dice (et 31): «Tuto bin Dao es move in Dia te ih on Facer tt ace con tal losin besché in divers mantra (ved nota 39) 10 a Akita de che ie sa Semen te ph ahbri, come «pad congeturare da cre tradiioni pr sig rat in mle medi he sano». lo penser! che rato € in Dio ‘on come a pare del to, né come un acidente nel soto Ima come il logo in ci che oxo rempre; ogo spiivale 0 =- Shem enon misurato né divi prché Do &tmmenso ed & dovangues il mendo git pretented& coche tte Te coe Sono in I ese eg dove se xno c dove non sono el Inne do'ese seme vanno ®t ato dave cs ativan. TCautore dice che | Kabbalist sono «acordo wl punto che Dio ha prodtto cere cove mediatamente ed alr sedi nent ecb lo induce parle dian primo pelacpao, che Din fa immetiatmente scorer ds sco, ¢ mediante i quae Te tuto i rimanete stato prodotto in sree per ordi. 1 Kabat slutane questo pincate con dives om Adam Cadmon it Mes, Cito, Veto, i primogenito, il primo tuamo, Faomo eeese, In gids i pastor, it mediators ec. Diatonde proved questa mia anercone um fxto che Si tora fo ha scence: sal i nome, wf Wore ttt, Da Contegue (El schol. prop 28 ed il econ pun, che Do fen poo esere propriamentechiamato Ia eatin emota delle Cove Single x non per diinguere ds questa causa quelle che Dio proto immetiatamente opto dervano dalla ss a tora sot. Evo or, cond fa apegsione dh Spinon (ro. 2) gull son Te eee ches dcono coneguen dala nate Zetia di Dio. « Tutto cb che proviene dali astra sola Fun quai abo a Dio devenere eter ed if; Slob sono, per questo atibuto, etre infinite». ‘Quest proposiol i Spnnz che Fastore Fichiama, ms ano d ogn fondamento, Dio non produce restore iniie © num pote, con nein agement, provare o ssegnare na Calin difercea tea qucta creature ¢ Di. immaginrione di Since che da ogni atbsto pd fae sacrum prs infin dalfeentone un dteiato infinto in esersone dl pensero un certo infin intl, provine dal modo Fizary cn cue immagine certs at Qual Dio che srcbero cerogenci come il pene, Pexen Sine e fre mol alr Air vero, Testensone non un at bata di per peice & sol la rptztone dele peccioni. Un sto infnito'non & che immaiaros i este pnsnte i rete eer bs fino & Dia sewn. Le coe nee, che devran dalla natura ‘nia dD, son le wei ern. Una paral creature ¢ roots dons, € questa partment tuna, Non sa Erereibe a Dia ses ammetene la insane dun prog ab Tinto, aondimeno t ceo che Vultina eh que reaaretotal o tale percexion, ma im modo a not inconcpie, arr deta qualcom oi eo mane © di con iru come Gi eg de Locke dicen serra er itit iio “icc delarmniapreabilta» © quale di simile Locke obit (S29) che doe intl seni fo veliamo in Dio. Score queso agemento andebbe cont il mi sites the pretence che noi veiamo i sl in ny rponde che sale son ati solamente per aoe che Di vu fare rppesen tue Ia srt seb ehe& fur! dnl El blcta pure (8 23)