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COMUNITA’ PARROCCHIALE DI SANTROVASO ces Two ‘Avato 2010 “Ogi non indarite i vostro evore, ma cc lavece disor Se om eA a Taleo sainanale tina tortra ¢ un colombo”. Kn 143 a prondore tut quest! ani ‘all, I divise in due 6 Ii col Joeb gal meth di front alla ‘a; nom divise perd gli uccel. Git wecell! rapacl calarono su quel cadaverl, ma Abram lt Seaceld. Mentre il sole tava ‘per tamontare, un torpore cad- Dal Libro delta Gonesi fo su Abram, od ecco terrore © (SSI207-19 grande oscurita lo assalirono. In quet giorni, Dio condusse Quando, tramontato il sole, si foori Rbram ¢ gli dase: “Guar- dail olelo « conta le stelle, ‘Hlosci a contarle” © soggluns “Tale sara la tua discendenza’ git credette al Signore, lilo accredit a glustisia, E Sit disser "To sone Ml Signor he ho fatto uscive da Ur dei Caldet per dart in possesso (teenie terra”. Rispore: "Signo. Fe Dio, come potrd sapere che ze avrb il ponsoseo?™ (GU disse! "Prondimi una gio vyonca ditre anni, una sapra di Og volta viene proclamata un: (fo anni, un arete di tre anni, Parola che riguarda la figura d Abram, mi ralegr perche Abra -261- smo & M pase dela fede, i pa: re della mia fede. Dio per dc che cos'é la fede fon ef manda a studiarla suf Ui br, ma ci mette davantl Abr ‘mo. Infatt nel Brana dh Ogg) & tio: “Abram credette al S- snore e lela acreditd a gi Stina” ‘Abrammo non conosceva Dio, era tun poitelstae st € rovato ad I Vecchlare fra mile delusion! ed lamarezze perché, per quant si fesse dato fare, non ha avuto igre una terra nella quale posare”. A 75. anni, quando si {rovava in una situazione da dt sperato, ecco gli apparve iS ‘gore che ali promette I fio € ters Na tempi si fanno unghie A tame comineta 3 imparare che Dio campie [a sua promessa con “piani™ diversi dal nostri, che fon si configurane af call u ‘mani. Dio vuole educare i nostro pa re dela fede per strade che lanche- not eobblamo mparare, Secondo il detto sapienziale di San Giovanni della Croce: "Per andare dove non sal dev passare per dove non sl” (Co @ successo ad Abramo, cid succede anche a me, anche 2 te. E'iicammino dela fede da per: orrere secondo quelle. tappe 262 che sone note sto a Lu e chee fivelaappunto.camminando in Lt stando agarappati a ul in ‘ant situazione-concreta dh ‘uotiians. io aie sd Abram, dopo aveva fatto beutto vere i filo, promesso Schiava, Agar: "NO de: ‘po nato da te Sard tuo se". E conduce Abram ela tenda, dt notte, sotto stupendo clelo stellato © gt Guarda Ih cleo stelle, se rlescl a conta, sara ia tua dlscendenza”. thiede ad. Abramo fdas @ basta, come lo chlede ame, a ‘Abramo accetta di lasciars con- Gurr dal Signore, nan solo dt u- Scire dalla sua tenda, ma addi> Fitura di urcire dalla sa city Ur, ot use. dal uot progeth dai suotragionamenti, da suoi tare", come non st tare le stelle del. I Signore ci porta solo a con tare sulla sa Parola, non sulla nostra ragione e tanto meno su nostro sentiment I Signore me "ha dato\un pachino da. speri- mmentare, quando Gesi mi ha da (olla Parola: "Getta la rete della, tua vita di prete della evange Uzzazione dallaltra parte, non pil fare affiamento sulle te e Sperienze pastoral”. Ed ho vi ‘Sto come Lu sa venuto rem pirmi "ta ete”. ‘io ci porta a mettre La ia, (a tua "ndhta” interiore fron te alla sua Grandeza incaleola- bile e smisurata. Na proprio qut sta a gusta “relarione” del ‘mo davantia Dio, una atitudine Fetta dl fede e di ebbedinza, Fuori di questa mat arivereme alla fede. cto, Dio dinar alla obbedien- 22) Abram, indcata dalle pa Fale sopra richiamate: “El re dette al Signce che glielo redid a gustizia", (6. premi Stringendo con tui un pat lun accordo, una alleanza, che on werra mat meno. Come era in uso allora, Dio cxdine ad Abramo dt sacrificare tina glovenca, una capra, un ‘ye annie ti spez- ‘all. metd. Le due part spac: fate Venivano messe in doppia ‘ia, una dt frote al’attra e + ‘ue contraenti, in questo caso Dio e Abramo, vi passavano in ‘mezzo. Questa pasare in mezzo aveva il signfeat: "Capit a Ime, se non mantengo i patto uel che sueceso a quest a imal, coe sie tagiate in ue part ‘ha quando aria i tramonto & tutto ra pronto peri sacritcio, Dio fa scendere’ su Abramo un torpare che divenne terrore © srande oscurth nila la manifestazione del St snore. Dio non wole che 8a A bramo ad impesnarsie lo rende uno spettatare passive, perche ‘anda un sono profondo. I Signore vuole for raltare la Incapacta totale da ‘parte del \Vaomo ol resistre alla Presenza Gi Dio. Ma Dio china con amo: Fe financ\ allo scancerto a Abra ‘mo, al su0 smarrimento, al ter. Tore che lo asa, alla oscurta ‘che lo annebbia totalmente. Gli manda questi segnali per dire a lute anol che not non siamo ca: act di garantie nesuna felts al Signore e vuole che nol pren- iamo cosclenza della nostra Ccondiztone di persone inaffida- Bilt per far risltare che & solo a sua “grazia, La gratuita det suo amore a "impresionare” le noste tnfedetta, non spo ventare,acrederG Quando, i sole, si era fatto fltto, ecco un Bractere fur mante e una fiaccola ardente passe in mezzo agli animal d- Visi". Dio cl conosce perfetta- ‘mente, nol non ch conoseiamo, gli cl risparmia daltessere coinvoti nel alleanza perche sa honestante ta iereaulta mia, tua, la nostra cattveria, la no stra infedelta, Dio sara sempre fedele alla sua promessa e ala alleanza. ‘io conclude Ualleanza con A- bramo dicendo: “alla tua dk bees Aa figs diets espe ae en eros Dee an freeneere: Boren: oer ‘delteterna al suo sangue. per tut gl Su di Sé tutto sce tat te per ride: er vivere la vita nuove Secondo. quella forma d amore ‘che Lut ch ha consegnato come ‘suo. comandamentor"Amatevs ‘un lt altri, come fo vi ho a+ Io: do mt tt grat Rispondiamo con il samo 26 ei fitorello: “Il Signore & mia Tee e mia salvezza”. “Hl Signore & mia luce e mia salvezza’ di chi avrd timore? Signore é difesa della mia vitardl chi avrd paura?":To- qrante sf mete davant a Signore con fidueia, con la professione tert dl fede: "Tu, Signore, st per me luce esalvezza, in questo mondo di tenebra e di cage. La tua Parola & lampada per mel psi. Tu sel far potente di Tuce che va a diradare tute le zone ‘Fombra che = adensaino nel pi profonde del mio sprite. Tu vuoi Spazzare va tute "Te ragnatle™ the ingombeano Hl mio evore, le Impurt,le inerestazion!egost- che, le superbe, le inv, tran- or gl adulter. Tu, Signore fendi la mia vita perehé ne set TaAutore e sei la Fonte dell Vita ogni essre creato. Su di Te pongo ogni mia speranza quando Int ascale Ta paura, quando sono peso entro ie morse della tr. ‘ez, quando i Maligno mi col ‘isc con sensi dcolp To con= Fa ine, Dio misericordioo” Signore, io cerco": Vorante continua ad implorateil suo Dio Glinanzi al quale sta con la cer tem di avers Uno ebe To ascot, the gl tende Toreschio nel sok emit anche pid eb, soprat- futto pet se Git rida nel mo- ‘mento di angescia che gt viene dalla consapevoleza del peceato ‘he ha fatto: "AbbI peti di me. Rispondimi,o Signore misrico ioe" I suo cuore non vac ‘na pete on fiduca ed che sentito come pressante “invite dlvino: *Cereate it mio. volte ‘Ogni omo “ere, non st stan mai di coreare flict, conforto, pace, gia... ma spesso eerea in bent ed lft eid che non To po- scopre sempre pi miserable di- anal at stot occ per espe ‘enza di peceato che ¥ face, ‘eonosce le se deboleme. Pet ‘questo insite: "Non respingere i {ho sero, non nascondern I tao volte. Tu © Die non ten“ mi {ua “ira, ma ‘Ts Gsto mi sericordioso, perdoni per mall fenerarion, ioe sempre." Per {Justo scelgo come mi unico “Ais con’ pon sperma che ‘Tw non mi fase se fo. non th laseo, che Tu non mi abandon sto non Ti abbandono fame ela sete di flcithe uO appagare il cuore u Infatiinquito @ i nostro cuore ii'ao cuore e spera nel sore’ Temi dala fre sera dh por un porno Dntemplre ia ot del Seore fella terra de vv nae mtr set tment fort speramay desde ardent nel cure per so into ‘nla sun dbolera i Beestore in gosta sadn feos che lo porta sstenere te rove dela wn con sora, ‘pot in Di ‘Gevit Cristo, i! quale trasigu: vera il nostro ™lsero compe per conformarlo al suo corpo rion, in vista el. pote ‘gl ha ai sottometiore 8 6 tutte le cone. Percy frat let carissime tanto desk oral, mia glota e mia coro. za, rmanote in queste modo ‘aldi nel Signore, earls! cristani della comunth che si trovain Filip. Era una comunt fomata da pagani venut alla fo- te in Goat ed aveva acoetat la predicanone dell posto, ‘Ma aleun! ide! ersuani erano lung Fuep getando io scon- Diath cacti a motvo at una foro propa. predeazione, che veriva a mettere in dscussione nsegnamento a Paolo. la confusione era creata_dal fatto che quest geo cristani insistavano. por inodurre neta ‘wa cristana it rispeto dele nor ‘me legate al preceti prope! dei ‘ludel come la creoncisione e le forme almentar da obsorvare ‘quando prendevano ci. erano frome che. occupavano tanto ‘Spazio neta regione gudsica. ‘Ma soto quest! insegaamont ci ‘tava I groseo traneo nel quale ‘cadlamo anche no! ogg @ oe la fostta sahezza dpende dalle oat buone opere, dala osser- Yanza dele prescriioni moral {al nosth buon! propost, dalla ‘meticolta, ©'non invece dalla fede in Ges) crocs, modo er neti peceate risrto pe la ost gustiicazione ‘Noi siamo sali solo por fa mi sercoria di Gesu croctiseo e om in vit di opere da noi com. le secondo legge. ‘cunt eit ch Fipperano adut nella trappola afar dipen- dere la propia savezza dalla Bratca at questeprescrzioni lo- fa, sule qual nsitore pe sen lisa poste in coscenza, LLapostolo Paolo so ne accorge 9 ara intervene e con corag {0 cloe la vela © Got che "co Stoo si comportane. da. nemicl fella croce ot Gest, tut preoe ‘apart delle cove della tora Quest! nuovi“predieator” non si ffanno ‘a Gesu, ma alla legge, insegrano un 'maralsmo. che opal sulle prope forza (Gest cha fatto passare dal ro me deaa legge al regime della (raza. Anche ogg © soprattuto o9h i battezzato ha bisogno essere evangelzzato per essere Strappato da una reigiosta nati. ‘ale eda un moralsmo. cha lo Sofforano nel senso cela vita, {quando si tova dinanzi al male da combatiere, cit al peccato, ‘inana ala erooe, alla mala fa falimento 0 ad alte dolorose Stuazion| ‘Per questo Paolo invita | suo! isan! con queste precise pa- role: “Fratol, fate el imtaton € guardate a colo che si com- portana ‘secondo Tesemplo. che Syeto n no gl non solo prodica, ma rifeto in ge steseo Cro @ Cristo tO tfiso fino ce in ae Jeter! “Completa ola. mia came ie che manca ai patiment di Cristo" 261 6 ancora “Sono stato croctieso tn Cristo e non sono po che ‘wo ma @ Cristo che vve in me, ‘Questa via che vivo nella came, lola vio nolla fede del Fo dh Dio, che mina amato-e ha dato 2 stesso per me" (612.2) Fra enstan da la ganerat al fod in Goad, ce ne son dul che a stanno git comportando ‘Secondo Fesempio dl Pano, cob ‘Sequane Gest Cristo che va va: ‘Sformando la lor vta da omin: he, prima del battosimo, vive ‘ano Secondo la came @ vom Che oa vvono secondo lo Spl fo. ‘Con coraggio Paclo denuncia la predicazione dl cloro che pro Pongono la legge come vad Satvezza, Egi fa sontve 1 suo Cuore accorato di padre che Chiama’ suo fl spatula non ‘adore nel rege dela logge © te'fa con le tame agh ech perché “a loro sorte fala sara Io perdzione, vente € i oro i ‘Ce dunque quola tragic "para one” destiala loro che hanno scat I lero do "nel ven tre nel benessere, nel godimen to egoistico, nella! condota m= moral, neta passenalta degh Ibi, senza pi aluna regla. Ma per_gfande consoazione Pacio' conappone alle cose ala tra" quote del cel “La 268 nostra ctadinanza 6 ne ce 18 aspetiamo. come Salvatore I ‘Signore Gest Cristo che vera & trasigurera I nosvo misero cor. po per conformaro at sue corpo Sloss (Ce dungue la meraviosa ta- sfigurazone per'not regent n Gast che. come Irnoso Sala tore, compiamo “Tesodo" verso la Gorusalomme coleste. E proprio In vita della potenza di Gest ‘sorta che siamo rest capac Gominare ogni cosa, compresa a ‘morte. Se Lu vive in me, vive in te, oi porta a soggiogare tute le oste basse passion, a spacea- fe tite le noste schivt, 2 Spezzare tuto le catone di male ul va soggeto nostro vecetio tome, Ifa Gaeta asuo In 'SéTuomo dalla carne © dei vie Tha vito proprio laslandosi struggere fotaimente nel suo cor po sotto capt det flagell, delle Spine confocate in test, dot hie ale mani ai pied nal fenta agonia sulla roce con ‘utato finale dea vitora eu tao ‘Trost male e sulla mot Me liane Ia sua reuresione, Come Isto corpo risoto ed ora gid loteso in cel, anche fl nasto misoro corpo, che subi a eo ruzione del sepolro w sar ot. fo in polere, sara washguao, compira ice Tosodo™, Tuscta ‘alla morte alla va ema, Mediante batesimo not siamo sta conformat ala mort ¢ ala ‘eurezione 6 Gest, “Conformat Signifea abbiamo rcevuta la sua Stossa forma’, abbiamo rcowito {a sua stessa“isionomia” a mor ‘re quaggit al peceato per riceve fe di nuovo la Vita per sempre. Verremo dunque trasigurat pe- rnamente in Gee cosi da vivere ‘non pid. per nol stessi ma. per Dio. Non possiamo pi sofa a ‘questo “processo" stupendo di ‘ort al male pea Via “Porc, fate mii carisin tanto desiderat, mia gioa o mia corona, rimaneto in questo mado Sald nel Signore, carssim" bella questa immagine della “corona estan per Pack so: ro “mia corona e mia iia” Ab- blamo davai fe Immagin dco. rone di for, dalla, di glia cn cul venivano ent vinctor. | ‘istini per Fapostoio cost ‘scono la sua corona perche an- ‘ess! sono vineton neta gara della fede su questa tera. Per Paolo | erstian! da ki gonerat ala fede in Gesd © continua- ‘mente tenuti soto alenamenta per resisore al male, a perse- ‘euzion alle seduzioni del mondo dela camo, sono iver incon per la potonza ela grazia di Cr Sto Gest i Kis: quind cost ‘sono per Iu la vera corona di lori, ga adesso Dal vangelo secondo Luca (92835 In quel tempo, Gest pre con 86 Potro, Giovanni ¢ Gla. come e sall sul monte a pre- gare. Mentre pregava, il suo ‘yolto cambio daspetio «la Sua veste divenne candida ¢ sfolgorante. Ed ecco, due wc ‘mini conversavano con lui: «= ano Mosé ed Elia, apparst nella gloria, © parlavano del tue eodo, che siya per com- lersia Gerusalomme, Pletro ‘¢ { auol compagni erano oj ‘pressi dal sono; ma, quané 1 svegliarono, videro Ia sua Gloria e due uomini che sta: ‘Yano con lal Mentre quest! si ‘separavano da Iul, Plot dis- se'a Gesu: “Macstzo, & bello Der nol essere qui. Facciamo fe capanne, una per te, una per Mad e una por Elia. Egit zon sapeva quelle che diceva. ‘Mentre perlava cos, venne luna nube'e I copsi con Ia sua ombra. E dalla mabe uecl una. ‘yore, che dlcev Figilo mio, Velett: ot", ‘Appena Ia voce cons, ost Gost solo, Esai tacquero in jt glorai non riferirono ‘etvune eid che avevano vi. ‘to. Parola del Signore 269 Lode a te, 0 Cristo a Chiesa op fa proclamare 4 Vangeio deta taiguasione © to peru motivo molto fort In ‘teriment ala moat ee. ‘sate un fondo seal Sl ent acl Iarlva il Vanglo a domenien corn, che ttf ascorinano © Fen datrestgirane ‘Gost fa temtato af nostro posto prc in Lat psensino mere Tora grasa vincere etn tarot che og orn I Mal ‘equind Catch a Voce pols. Ing ewer il mio Filo, Eto". 1 Signore Iddio & Tice sfolgo- ‘ante, si trasfigura, ma anche et avvolge dela sua mube, Lac us Jo stesso ero che ha usato quando la Vergine Mari fa a ombrata dale Spirit Santo pee ‘sere incnta di Gea. Ta Presenza di Dio in nl come ‘una “nube” che el proteage, chee copre la sua vera Dimora, anche ‘Sensible af noste cee Ms al ore della fede ce la fanno Scorgree gustare. Oscore sare ‘quest ccch interior ello Sprite et non lascareimbambelace da halle specehict dalla ce e Tusingano, et ludono e et delu- ono, portando come fruto una rofonda insoddisarioe. Nol siamo adombrat dal "mist 10 inetabl, vero, esistent pro- prio dentro di noi, ma dentro Anche a tuto Tuners, ste 0 di Dio, che lama tantissimo nel Mistero pasquale compiuto dda Gest a favored uth go (Orn tala “hue” che ci scope la fede ele tenebre che carvan Berehé" ancora non. “vedio” Dio eon quest ‘ost occhi, corre il nostro cammin se Sta terra Ma @ necesaro fate ‘uml e meter in attudit dt ‘zcltoe di obbedienza al Filo, TBletto, Gest. Cristo nostro Sie gpore fino a quando anche per ‘Snecuno di nol sl compira TE Sedo e saremo partecipi delle terna glonficazione celeste ome

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