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Il dodicesimo tramonto dallarrivo di Heryanor e Yafeth nella landa elfica si tingeva di

rosso.
-

Si tinge di rosso il sole se la sua compagna soffre, e la sua compagna soffre se


fra i suoi figli sangue sta per essere sparso.Niv- disse Heryanor- tendendo una mano verso il braccio dellanziana ancella
che le stava stringendo il corsetto di cuoio, mentre lelfa lievemente china in
avanti si bilanciava scaricando il suo fragile peso sul uno dei quattro sostegni di
legno di quercia del letto a baldacchino ti protegger, protegger voi tutti voi.
Te lo prometto.
Non proteggere me, proteggi lui- Niv pos la mano sul petto dellelfa che chin
impercettibilmente il capo verso destra e inarc il sopracciglio sinistro.
Yaf-prima che potesse finire la frase avvert un brivido elettrico e il calore del
sangueSi tinge di rosso il sole se la sua compagna soffre, e la sua compagna soffre se
fra i suoi figli sangue sta per essere sparso. V! V ragazza!-

Heryanor corse il pi velocemente possibile nello stretto corridoio che separava le sue
stanze dalla scala principale del palazzo, si diede uno slancio e percorse quasi in volo
la ringhiera della scale, spaventando servit e guardie che ebbero appena il tempo di
percepire la sua lunga treccia e i lacci del corsetto ancora sciolti sfrecciare nellaria .
-

Resisti!- ma non sapeva di non essere in contatto con Yafeth, non avvertiva il
suo pensiero, erano stati costantemente in contatto mentale da quando per
placare il despota che aveva insidiato il trono aveva lasciato che lo
rinchiudessero nelle segrete, avrebbe calmato gli animi e intanto si sarebbe
ripreso, lontano dalle lunghe ed estenuanti discussioni sui piani di guerra.

Yafeth!-

Fermati, sta arrivando laltro elfo nero! Guarda le fiaccole!- disse luomo
indicando le fiamme delle loro fiaccole assottigliarsi e protendersi verso lalto
mentre cresceva il loro folgore e il loro calore imperlava di sudore le fronti delle
guardie che le brandivano.

Ahhahah e dovrei temerla, perch una figlia del fuoco e noi no! Siamo elfi
come loro, ma a noi toccata una sorte peggiore, perch dovremmo lasciare
che si siedano sul nostro trono, perch dovremmo lasciare che questo figlio
delle ombre sopravviva, come pu la Quiete essersi sbagliata cos tanto?Heryanor era scesa nelle prigioni ma la cella di Yafeth era aperta e vuota.
Alcune grida di incitamento attirarono la sua attenzione.
Larmeria! Torn indietro, smise di correre e di respirare per non essere vista,
non sapeva cosa aspettarsi da un manipolo di elfi che si comportavano come
uomini e per di pi non era armata, gli allenamenti di questa settimana erano
stati cos estenuanti che le era stato vietato di invocare il fuoco azzurro per
recuperare energia. Non era ancora completata la sua metamorfosi, non poteva
rischiare la vita mentre era ancora nel bozzo. E doveva uscirvi farfalla a tutti i
costi. Ma quello che vide le fece scordare cosa poteva fare e cosa no.
Al centro dellarmeria era stato eretto un palo di poco meno di un metro, ornato
di spuntoni. In ginocchio curvo a formare una C con lo sguardo piegato verso il

proprio ombelico e le mani legate verso la testa Yafeth. La schiena nuda solcata
da frustate troppe, lelfo aveva perso conoscenza come tecnica di difesa, non
aveva reagito pur essendo benissimo in grado di farlo perch? e perch
Heryanor laveva sentito chiedere aiuto solo adesso?

Il messo fin la frase e scivol goffamente su un fianco trafitto da una freccia.


Una freccia che Heryanor aveva scoccato usando la prima balaustra che si
trovava ai suoi piedi.
la prossima volta ti colpir al cuore! Heryanor sollev la guardia elfica per il
collo e lo guard negli occhi. Il messo vide il fuoco azzurro ardere nelliride
marrone dellelfa.
Heryanor scost luomo con un calcio pos una mano sulla pietra umida e un
cerchio di fiamme azzurre si accese circondando Yafeth e isolandolo dai suoi
aguzzini.

-Tradimento! Sarete processati per tradimento, domattina allalba! tutti senza


esclusioni! Non siete elfi siete un branco di uomini! Voltando la mano Heryanor
incaten tutti i presenti gli uni gli altri. Poco dopo un ticchettio metallico si espande nei
corridoi. Le guardie reali portarono tutti nelle loro celle. Quando vi fu silenzio attorno a
loro, Heryanor spense le azzurre fiamme e liber Yafeth. Era incosciente.
Con laiuto di Niv e di suo figlio lo portarono nelle stanze dellelfa. Un giaciglio pi
alto era stato preparato. E accanto ad esso un tavolo con quattro tipi di erbe pestate,
acqua fredda, ghiaccio e bende.
- Devono rimarginarsi da sole mia signora, fino a che incosciente non possibile
praticare alcuna magia.-grazie Niv hai fatto molto per lui, adesso tu e Jona andate pure a riposarvi, so cosa
fare-.
-Siamo qui, se avesse bisogno-.
-Grazie Jona,-Heryanor sorrise di cuore per ricambiare il suo supporto.
Quando la porta si chiuse, lei la sbarr con un incantesimo di protezione.
E schiena contro le doghe di legno e ferro sospir guardando Yafeth riverso in gi, la
schiena solcata dalle frustate sanguinanti, e le ferite profonde su braccia e mani.
Non un urlo, non una supplica, per proteggere me ma so che mi senti ti riporter
indietro, ti riporter indietro! Heryanor si spost verso il suo letto,si abbass allaltezza
del viso dellelfo in apparenza addormentato e scost dal volto una ciocca di lunghi
capelli neri.
Si sfil il corsetto per muoversi pi delicatamente, tir su le maniche della sottoveste e
si lav in acqua e timo le mani e le braccia fino ai gomiti. Infil un paio di guanti di
seta e prese una spugna la intinse in aceto depurato, liber yafeth dai vestiti coprendo
le parti non ferite con un lenzuolo, un leggero rossore affior sulle gote di Heryanor.
Che istintivamente si trov a guardarsi intorno come se si sentisse spiata, consapevole
che non poteva indugiare sui particolari di quel corpo di marmo. Quanto a lungo
sarebbero sopravvissuti se ci che scandiva i loro giorni erano le volte in cui dovevano

salvarsi a vicenda? Era difficile accettare di nascere per dover morire, nascere
sapendo di non potersi innamorare perch lunica persona con cui avrebbero voluto
condividere il calice della vita era lunica che non avrebbero mai dovuto amare e che
non avrebbero mai potuto avere se non platonicamente.
-

Come uccideremo lombra, se prima non saniamo il male che nasce da dentro di
noi!Yafeth era immobile come sempre. Heryanor ne lav delicatamente la schiena,
era amareggiata nel constatare quanto sangue avesse perso durante quella
tortura e si chiedeva cosa lavesse spinto a non reagire. Lo Yafeth che aveva
conosciuto lo avrebbe fatto, si sarebbe difeso, aveva visto la rabbia crescere nei
suoi occhi. Ora lo aveva visto inspiegabilmente soccombere. Mentre la mano
delicata di Heryanor proseguiva lungo la spina dorsale dellelfo incosciente,
questi le mand unimmagine di lui che le scioglieva la lunga treccia nera ,
rassicurandola e dicendole che la prima notte nella nuova dimora elfica sarebbe
trascorsa veloce. Di come in quellistante furono cos terribilmente vicini che
Heryanor dovette respingerlo con violenza per evitare linevitabile. Fu presa
dallimbarazzo, si gir dando le spalle allelfo e strinse forte la spugna intrisa di
acqua e sangue fra le mani, facendone sversare lamaro contenuto sulle travi di
legno. Poi torn al lavoro, le ferite andavano disinfettate e la temperatura del
corpo andava abbassata per evitare che le ferite infette sfociassero in uno stato
febbrile. Quindi depose due cubetti di ghiaccio in 21 ciotole che dispose
equidistanti lungo il perimetro del corpo di Yafeth. Impacchett le foglie e riemp
i solchi delle ferite con gli unguenti medicinali. Ricopr il corpo con un lenzuolo
di lino. Si lav di nuovo mani e viso.
Poi si gir a guardare lopera e riassett il cuscino sotto il volto di Yafeth
-quando sarai sveglio, ti curer con la magia- Heryanor si protese sul volto di
yafeth respirando sulla pelle del viso non meritiamo questo, non lo abbiamo
mai meritato, rinascerei nessuno, tra milioni pur di avere te, te soltanto. Lo
baci sulla tempia sinistra e poi sullo zigomo. La tentazione fu forte ma si
allontan prima di sfiorare le sue labbra chiuse.
Heryanor continuava a sentirsi osservata. Inspiegabilmente osservata. Si
allonton verso lo spogliatoio e si cambi. Indoss la tunica bianca regalo di
Niv. E si affacci a guardare la luna avvolta dalle sinistre nebbie di met
autunno. Non scende mai la nebbia sui regni delgi elfi, o almeno non era mai
scesa. Si stese sul letto e affond la testa sul cuscino pianse sommessamente
stringendo con la mano sinistra il lenzuolo della met del baldacchino che non
sarebbe mai stata di Yafeth.
Passarono i giorni, Heryanor non aveva ancora deciso cosa fare dei torturatori di
Yafeth, il campo di guerra procedeva altrettanto a rilento. Yafeth non dava
nessun segno di miglioramento.
Heryanor cominci a temere che lo stato in cui era entrato fosse irreversibile.
Cominci a temere di perderlo. Non li avrebbero separati avendo la meglio sui
loro sentimenti.
Heryanor oridn che venisse riempita una enorme vasca di acqua calda e erbe
medicinali. Con laiuto di Jona vi immersero Yafeth, sperando che lelemento
naturale degli elfi avrebbe sortito un effetto di risveglio sulla coscienza dellelfo,
ma quando fu adagiato in acqua nulla successe. Il capo dellelfo reclino
allindietro.

Quando Jona lasci la stanza e la porta fu chiusa con lincantesimo di


protezione, Heryanor sospir , si port verso la vasca, allarg le braccia fece
perno su di esse e si protese sulla stessa:
-fosse lultimo modo in cui mi vedraiio non ti lascer andare hai capito io non
ti lascer andare!Hai capito Yafeth! Lo hai capito! era disperata
stavano per scendere cascate dai suoi occhi, ma presto si sarebbero mischiate
con lacqua fumante della vasca, Herynaor si spogli indumento dopo elemento.
Quando tutto ci che avev addoss fu buttato sul pavimento entr nella vasca e
senza smuoverla troppo si protese verso Yafeth e lo abbracci posando il suo
respiro e le sue lacrime sul petto dellelfo. La sua pelle sapeva di timo e di
desiderio.
-Svegliati, svegliati- Heryanor affog la sua voce nellacqua.
-Non fermarmi!Heryanor sollev il capo per poter udire meglio e si trov davanti gli occhi di
Yafeth che la fissavano e il suo indice che le sigillava le labbra.
-Non lo saprebbe nessuno, non lo sapr nessunoLelfo attir Heryanor impotente e confusa ma pur sempre fiera verso di s, e la
baci con la passione di cui solo un amore proibito capace.
-Fermami, se non vuoi!- disse Yafeth
heryanor si alz in piedi lasciando che piano lscorresse via dalla sua pelle
facendo ritorno al bacino della vasca. Tese una mano verso yafeth aiutandolo ad
alzarsi.
fu lei a baciarlo questa volta.
-Nonon ti fermer, ti ho aspettato troppo!-

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