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Il Rosso Tramonto
Il Rosso Tramonto
rosso.
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Heryanor corse il pi velocemente possibile nello stretto corridoio che separava le sue
stanze dalla scala principale del palazzo, si diede uno slancio e percorse quasi in volo
la ringhiera della scale, spaventando servit e guardie che ebbero appena il tempo di
percepire la sua lunga treccia e i lacci del corsetto ancora sciolti sfrecciare nellaria .
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Resisti!- ma non sapeva di non essere in contatto con Yafeth, non avvertiva il
suo pensiero, erano stati costantemente in contatto mentale da quando per
placare il despota che aveva insidiato il trono aveva lasciato che lo
rinchiudessero nelle segrete, avrebbe calmato gli animi e intanto si sarebbe
ripreso, lontano dalle lunghe ed estenuanti discussioni sui piani di guerra.
Yafeth!-
Fermati, sta arrivando laltro elfo nero! Guarda le fiaccole!- disse luomo
indicando le fiamme delle loro fiaccole assottigliarsi e protendersi verso lalto
mentre cresceva il loro folgore e il loro calore imperlava di sudore le fronti delle
guardie che le brandivano.
Ahhahah e dovrei temerla, perch una figlia del fuoco e noi no! Siamo elfi
come loro, ma a noi toccata una sorte peggiore, perch dovremmo lasciare
che si siedano sul nostro trono, perch dovremmo lasciare che questo figlio
delle ombre sopravviva, come pu la Quiete essersi sbagliata cos tanto?Heryanor era scesa nelle prigioni ma la cella di Yafeth era aperta e vuota.
Alcune grida di incitamento attirarono la sua attenzione.
Larmeria! Torn indietro, smise di correre e di respirare per non essere vista,
non sapeva cosa aspettarsi da un manipolo di elfi che si comportavano come
uomini e per di pi non era armata, gli allenamenti di questa settimana erano
stati cos estenuanti che le era stato vietato di invocare il fuoco azzurro per
recuperare energia. Non era ancora completata la sua metamorfosi, non poteva
rischiare la vita mentre era ancora nel bozzo. E doveva uscirvi farfalla a tutti i
costi. Ma quello che vide le fece scordare cosa poteva fare e cosa no.
Al centro dellarmeria era stato eretto un palo di poco meno di un metro, ornato
di spuntoni. In ginocchio curvo a formare una C con lo sguardo piegato verso il
proprio ombelico e le mani legate verso la testa Yafeth. La schiena nuda solcata
da frustate troppe, lelfo aveva perso conoscenza come tecnica di difesa, non
aveva reagito pur essendo benissimo in grado di farlo perch? e perch
Heryanor laveva sentito chiedere aiuto solo adesso?
salvarsi a vicenda? Era difficile accettare di nascere per dover morire, nascere
sapendo di non potersi innamorare perch lunica persona con cui avrebbero voluto
condividere il calice della vita era lunica che non avrebbero mai dovuto amare e che
non avrebbero mai potuto avere se non platonicamente.
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Come uccideremo lombra, se prima non saniamo il male che nasce da dentro di
noi!Yafeth era immobile come sempre. Heryanor ne lav delicatamente la schiena,
era amareggiata nel constatare quanto sangue avesse perso durante quella
tortura e si chiedeva cosa lavesse spinto a non reagire. Lo Yafeth che aveva
conosciuto lo avrebbe fatto, si sarebbe difeso, aveva visto la rabbia crescere nei
suoi occhi. Ora lo aveva visto inspiegabilmente soccombere. Mentre la mano
delicata di Heryanor proseguiva lungo la spina dorsale dellelfo incosciente,
questi le mand unimmagine di lui che le scioglieva la lunga treccia nera ,
rassicurandola e dicendole che la prima notte nella nuova dimora elfica sarebbe
trascorsa veloce. Di come in quellistante furono cos terribilmente vicini che
Heryanor dovette respingerlo con violenza per evitare linevitabile. Fu presa
dallimbarazzo, si gir dando le spalle allelfo e strinse forte la spugna intrisa di
acqua e sangue fra le mani, facendone sversare lamaro contenuto sulle travi di
legno. Poi torn al lavoro, le ferite andavano disinfettate e la temperatura del
corpo andava abbassata per evitare che le ferite infette sfociassero in uno stato
febbrile. Quindi depose due cubetti di ghiaccio in 21 ciotole che dispose
equidistanti lungo il perimetro del corpo di Yafeth. Impacchett le foglie e riemp
i solchi delle ferite con gli unguenti medicinali. Ricopr il corpo con un lenzuolo
di lino. Si lav di nuovo mani e viso.
Poi si gir a guardare lopera e riassett il cuscino sotto il volto di Yafeth
-quando sarai sveglio, ti curer con la magia- Heryanor si protese sul volto di
yafeth respirando sulla pelle del viso non meritiamo questo, non lo abbiamo
mai meritato, rinascerei nessuno, tra milioni pur di avere te, te soltanto. Lo
baci sulla tempia sinistra e poi sullo zigomo. La tentazione fu forte ma si
allontan prima di sfiorare le sue labbra chiuse.
Heryanor continuava a sentirsi osservata. Inspiegabilmente osservata. Si
allonton verso lo spogliatoio e si cambi. Indoss la tunica bianca regalo di
Niv. E si affacci a guardare la luna avvolta dalle sinistre nebbie di met
autunno. Non scende mai la nebbia sui regni delgi elfi, o almeno non era mai
scesa. Si stese sul letto e affond la testa sul cuscino pianse sommessamente
stringendo con la mano sinistra il lenzuolo della met del baldacchino che non
sarebbe mai stata di Yafeth.
Passarono i giorni, Heryanor non aveva ancora deciso cosa fare dei torturatori di
Yafeth, il campo di guerra procedeva altrettanto a rilento. Yafeth non dava
nessun segno di miglioramento.
Heryanor cominci a temere che lo stato in cui era entrato fosse irreversibile.
Cominci a temere di perderlo. Non li avrebbero separati avendo la meglio sui
loro sentimenti.
Heryanor oridn che venisse riempita una enorme vasca di acqua calda e erbe
medicinali. Con laiuto di Jona vi immersero Yafeth, sperando che lelemento
naturale degli elfi avrebbe sortito un effetto di risveglio sulla coscienza dellelfo,
ma quando fu adagiato in acqua nulla successe. Il capo dellelfo reclino
allindietro.