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Come possiamo parlare di EMOZIONI?

Domandarsi perch' quando cade la tristezza


in fondo al cuore
come la neve non fa rumore

E stringere le mani per fermare


qualcosa che
dentro me
ma nella mente tua non c

Parlar del pi e del meno con un pescatore


per ore ed ore
per non sentir che dentro qualcosa muore

Capire tu non puoi


tu chiamale se vuoi
emozioni (Lucio Battisti)

Quali sono le emozioni?


Paul EKMAN riconosce sei EMOZIONI PRIMARIE:
1.
2.
3.
4.
5.
6.

Felicit
Tristezza
Disgusto
Paura
Collera
Sorpresa

le emozioni primarie sono quelle emozioni di base, che tutti conoscono e sperimentano e possono
essere considerate universali.
Per quanto le emozioni siano universali, il MODO in cui le sentiamo, ovvero la reazione del nostro
corpo ad uno stimolo esterno, soggettivo e dipende da quanta attenzione poniamo in quel
momento allo stimolo ricevuto.
importante ricordare la soggettivit, perch questo significa che due o pi persone in uno stesso
ambiente, in uno stesso momento reagiscono in maniera diversa allo stesso stimolo.
Facciamo un esempio: due fratellini invitano a casa un amichetto, mentre stanno giocando, uno dei
due fratelli rompe un oggetto. La mamma riprende i tre bambini e li punisce. Il bambino colpevole
potr aver paura per aver commesso il guaio e provocato la reazione della madre, il fratello prover
rabbia per dover subire una punizione non meritata e lamichetto sar sorpreso di ricevere lo stesso
trattamento del colpevole. La soggettivit dellemozione allo stimolo (punizione) ricevuta non toglie

che la tristezza per la punizione impartita o la rabbia per la punizione subita saranno emozioni sentite
dai tre i bambini, ma lemozione preponderante, quella che provoca la nostra risposta, quella
lemozione che dobbiamo imparare a riconoscere.
Il riconoscimento delle emozioni il punto di partenza per la conoscenza e la consapevolezza di s.
Se siamo consapevoli, possiamo reagire con maggiore forza alle situazioni, se invece non siamo
consapevoli di quanto succede dentro di noi, allora la nostra risposta e la nostra comunicazione
saranno deboli.
In questa ottica, possiamo immaginare le emozioni come un PONTE tra IL NOSTRO MONDO
INTERNO e Il MONDO ESTERNO.

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