Al ministeroil coordinamento, alle Regioni'elenco d'idoneita
l | disegno di legge 1442, «Disposi-
ioni in materia di sessualita assisti-
ta per persone con disabilitin, pre-
sentato da Sergio Lo Giudice insieme
ad altri 16 senatori, vuoke favorire «il
pleno sviluppo della persona anche
sotto il profilo dell espressione della
sessualitan, istituendo la figura dell’as-
sistente per la sana sessualith e il be-
nessere psicofisico delle persone disa-
bili, o assistente “sessuale”. Un opera-
tore che, «a seguito di un percorso di
formazione di tipo psicologico, ses-
suologico e medio, dovra essere in
grado di aiutare le persone con disa-
bilita fisico-motoria elo psichico/co-
gnitiva a vivere un’esperienza erouca,
sensuale o sessuale e cosi a poter in-
dirizzare al meglio le proprie energie
interne, spesso scaricate in modo di-
sfunzionale in sentimenti di rabbia e di
aggressivitan.
Un unico articolo che, in primo
luogo, affida al ministero della Saluce il
compito di definire, atraverso un de-
creto, le line guida nazionali per la
promazione e il coordinamento degli
Intervent, che sarcobero poi realizza-
tia livello regjonale. Ogni Regione e
Provincia autonoma sarebbe tenuta a
istituire un elenco di assistenti, che
dovrebbero avere alcune caratteristi-
che di idoneiti psicofisica e, soprat-
tutto, aver seguito una apposita pro-
cedura di accreditamento, sotto for-
ma di un percorso formativo ricono-
sciuto: Peraltro, sarebbe cura delle
amministrazioni anche l'aggiornamen-
t0 delfalbo, la protezione dei dati sen-
sibili di professionisti e utenti e la ste-
sura di un codice etico a cui entram-
be ke categorie dovrebbero attenersi.
Previste anche misure per garantire la
salute psicofisica degli operatori e la
definizione delle condizioni di disabi
1 che rendano utile lintervento di un
professionista, Come specifica la leg-
ge, [attivta di assistenza sessuale rap-
presenterebbe un lavoro autonomo,
syolto in maniera privata. che si po-
trebbe esercitare anche in forma coo-
perativa, ma non essere oggetto di un
contratto di lavoro subordinato.
Regolamenti, in Europa una situazione a macchia dileopardo
P aesi Bassi, Germania, Austria, Svizzera, Belgio. Spes-
so si legge che sono molt i Pzesi in cui la pratica del
Vassistenza sessuale & regolamentata dalla legge. Ma, co-
me spiega Giulia Garofalo Geymonat, ricercatrice del-
Universita di Lund, non & proprio cost
In questi Stati, infatti, la prostituzione é legalizzata 0
regolamentata e, di conseguenza, anche offrire assistenza
sessuale di qualsiasi genere a un disabile & una pratica
perfettamente “in regola”. Non a caso, in queste realti, la
demarcazione tra assistente sessuale ¢ “sex worker”
molto pitt labile.
In Italia, come noto, la prostituzione non é di per sé il
legale, malo sono lo sfruttamento, il favoreggiamento e il
cosiddetto “adescamento”.
‘Questo significa, spiega Maximiliano Ulivieri, che un‘as-
sociazione che facesse incontrare un disabile € un assi-
stente sessuale rischierebbe di avere problemi di natura
penale, e un operatore che offrisse le proprie prestazioni
professionali potrebbe incorrere in una sanzione di tipo
amministrativo.
Lunico Paese dEuropa ad avere in qualche modo re-
golamentato il setzore é fa Danimarca: Ii alcune norme
regolano la formazione e Taccreditamento degli operato-
ri"'autorizzati”. Nel resto d Europa, invece, corsi e tiroc-
ni vengono organizzati da associazioni o da privati, senza
un vero e proprio riconoscimento legzle.
In Francia ly situazione @ simile a quella italiana: a parti
rre dal 2010 sono state presentate numerose proposte di
legge, da parte di deputad di diversi schieramene, ma i
progetto non & mai andato in porto, anche in vrs de
‘opposizione del governo Fillon, allora in carica. A mar-
zo, dopo il naufragio dell'ennesima proposta di legge nel
dipartimento dell’Essonne, alcune associazioni hanno fat-
to partire i primi corsi di formazione, della durata di po-
chi giorni e organizzati in maniera privata e autonoma,