Le lavoratrici ed i lavoratori del 119 hanno detto NO!
Lunedì 15 si è registrata un'adesione allo sciopero nazionale dei
lavoratori del 119, indetto da Slc-CGIL Fistel-CISL Uilcom-UIL, tra le più alte di sempre: ca. l'80%! Lo straordinario successo conforta le Organizzazioni Sindacali della giustezza delle parole d'ordine della mobilitazione: - NO ad una TIM senza confini, che delocalizza il servizio in Albania e Tunisia. Ai clienti che spendono poco, Tim dedica un servizio di assistenza clienti fuori dei confini nazionali: senza alcun progetto industriale se non la mera riduzione del costo del lavoro; impoverendo il Paese di posti di lavoro, perdipiù in un momento di grave crisi economica; e senza alcuna garanzia del rispetto delle leggi a tutela della riservatezza dei dati sensibili; - NO ad una possibile esternalizzazione del settore, proprio quando l’Azienda si congratula con gli addetti per i migliori risultati di sempre raggiunti quanto a qualità percepita dal cliente; - NO a turni che violano il diritto a conciliare tempi di vita e tempi di lavoro;
Via Imera, 2 – 00183 Roma
Tel. 067740051 – Fax 0677073048 – Email Slc_lazio@lazio.cgil.it Sindacato Lavoratori della Comunicazione Roma e Lazio
- SI’ ad un rilancio del settore 119 e al rinnovato rispetto della dignità
degli addetti! Posizione ribadita all'Azienda nel corso di un incontro nella tarda mattinata di lunedì stesso, durante il quale non è emersa alcuna posizione apprezzabile da parte di Telecom Italia. Ciò si traduce inevitabilmente in un serrare le fila, in vista delle prossime mobilitazioni, anche alla luce della presentazione del Piano industriale. Spiace solo constatare la modesta presenza di lavoratori al presidio: gli straordinari dati di adesione allo sciopero, che, ne siamo certi, non passeranno inosservati, ma che anzi l'Azienda peserà molto attentamente, possono e debbono essere amplificati da una partecipazione numericamente altrettanto straordinaria in piazza. Non è sufficiente aderire allo sciopero, pure importante: la difesa dell'integrità del settore e del suo mantenimento in Telecom Italia dipende anche dalla riuscita dei presidi!